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TONHONCHONLATEE – CAPITOLO 16

Chonlatee venne gettato sul divano di una camera a lui familiare, molto più spaziosa della sua. L’odore di tabacco la permeava, questo gli fece capire che Tonhon lo aveva portato in camera sua. Sembrava che, negli ultimi due giorni, Tonhon avesse fumato davvero tanto. 

Le braccia snelle si aggrapparono allo schienale del divano, Chonlatee stava cercando di alzarsi ma di nuovo venne spinto verso il basso. L’uomo alto si abbassò, incombendo su di lui, con una strana espressione in volto. Era troppo vicino e la cosa scioccò Chon, che dovette usare una gamba contro il petto di Ton per fermarlo, lasciando un’impronta sulla sua camicia dato che non si era tolto le scarpe.

TONHONCHONLATEE – CAPITOLO 15

Chonlatee era agitato, entrò nel ristorante dove doveva vedersi con i suoi amici quella sera, immediatamente cercò qualche volto conosciuto.

Aveva parcheggiato la macchina rosa fuori dal locale in tutta fretta, era in ritardo dato che sembrava essere l’ultimo arrivato, gli amici lo punirono costringendolo a bere subito un cocktail.

Mentre si scuoteva la maglia oversize per farsi aria, Chonlatee osservò la bevanda nella sua mano e aggrottò le sopracciglia; aveva una sfumatura che andava dal rosso al rosa passando per l’azzurro, fino ad arrivare alla parte liquida dove c’era il liquore.

TONHONCHONLANTEE – CAPITOLO 12

La porta di un appartamento lussuoso era stata aperta dalla mano di qualcuno con un viso molto carino, ma era insolitamente seccante essere svegliato da una telefonata nel cuore della notte. Nai aveva ricevuto una chiamata dal suo migliore amico Ton, che lo costrinse ad alzarsi e ad aprire la porta. Dopo che i due si erano salutati, delle parole dure sfuggirono dalle sue labbra.

«Dannazione Ton stavo dormendo. Bastardo!»

TONHONCHONLANTEE – CAPITOLO 11

Chonlatee si trovava in uno stretto e sudicio tunnel con solo poche luci lampeggianti davanti a sé. Il sangue scorreva su tutto il corpo, dopo aver corso a lungo in quel tunnel con l’arma in mano.

Era ancora fermo e ansimante, aspettava seriamente che qualcosa apparisse. L’ambiente intorno a lui era ancora molto tranquillo così decise di camminare velocemente in avanti. Finché non scivolò e cadde a Zombie Square poco prima che arrivassero gli zombie, solo allora prese a sparare all’impazzata contro di loro.

TONHONCHONLATEE – CAPITOLO 9

Sorprendentemente nessuno si dimostrò contrario all’elezione di Chonlatee come partecipante alla selezione della Luna per il voto più popolare. Nonostante venne chiesto molte volte, nessuno obiettò.

In quel momento Chon era in piedi davanti allo sguardo dei suoi amici e la cosa lo metteva a disagio. Gli tremavano le mani e non riusciva a pensare a niente da dire o a spiegare quello che provava.

TONHON CHONLATEE – CAPITOLO 7

Il paesaggio con alte montagne, alberi e il tratto infinito di spiaggia scomparve improvvisamente dalla sua vista trasformandosi in un complesso di edifici a più piani. Chonlatee era seduto in macchina ad ascoltare musica, bloccato nel traffico sotto il sole cocente del pomeriggio che filtrava attraverso il tetto apribile dell’auto di famiglia usata dalla madre. Sua madre infatti, si era offerta di accompagnarlo perché era preoccupata di lasciare andare Chon da solo. Tutte le cose necessarie erano ben imballate nel portabagagli, ma dato che Chon avrebbe condiviso la stanza con Ton, la truppa Sanrio* venne lasciata a casa.

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