GENTLE FOREST – CAPITOLO 2.3

Nel pomeriggio aprì la porta della cappella, che tenevamo sempre chiusa a chiave. Mio padre ed io eravamo atei, perciò, anche vivendo in quella casa, non ci entravamo mai se non per pulirla. Anche Aiden non aveva alcuna religione, ma desiderava conoscere la struttura della nostra casa fin nei minimi dettagli, così avevamo deciso di forzare il lucchetto rimasto chiuso a lungo. La cappella si trovava all’interno della chiesa, adiacente alla casa in cui vivevamo, e, essendo rimasta a lungo incustodita, si era riempita di polvere grigia.

AFTER THE GUIDE CONFESSED TO ME, WE ‘HE’-ED! – CAPITOLO 9

Gli altri ragazzi finsero tutti di sospirare: «Che guaio, Yang Yi ha rovesciato il barattolo dell’aceto*, tra poco Chen Xuan ne avrà per le sue. Che ne dite, restiamo tutti qui a giocare tutta la notte? Almeno salviamo la pelle a Chen Xuan?»

*(N/T: 吃醋, significa “essere geloso”, spesso in ambito amoroso. “Rovesciare il barattolo dell’aceto” indica una gelosia improvvisa ed evidente.)

AFTER THE GUIDE CONFESSED TO ME, WE ‘HE’-ED! – CAPITOLO 8

Portai Chen Xuan a casa per incontrare ufficialmente i miei genitori.

La sensazione fu molto strana, forse perché tra loro c’era una familiarità persino più profonda di quanto sapessi, soprattutto mia madre, che conosceva alla perfezione tutte le preferenze di Chen Xuan. Quando glielo chiesi, lei si mise persino a prendermi in giro: «Chen Xuan è il sogno ad occhi aperti di migliaia di sentinelle non sposate, l’unico che non sa quanto sia straordinario sei tu.»

AFTER THE GUIDE CONFESSED TO ME, WE ‘HE’-ED! – CAPITOLO 3

Che dichiarazione d’amore arrivata così all’improvviso!

Quattro anni prima dovevo essermi ferito gravemente, ma non ricordavo bene, forse perché mi ero fatto male fin troppe volte. Diventare la più forte sentinella dell’accademia non era mica cosa facile: era una posizione che ci si guadagnava rischiando la vita. Mio padre non mi aveva mai impedito di lottare per primeggiare, nemmeno quando mi ferivo. Ai suoi occhi, ogni cicatrice era la prova dell’onore supremo di una sentinella.

GENTLE FOREST – CAPITOLO 2.2

Quella sera, Aiden mi arrostì la carne avanzata dal giorno prima. Avevo una fame tremenda, così la divorai in modo piuttosto sgraziato. Dovetti accettare perfino gli involtini di lattuga che mi preparava apposta, e quando finimmo di sistemare la tavola erano già passate le nove. La foresta nera come l’inchiostro era silenziosa e, per qualche ragione, quella notte nemmeno le cicale si facevano sentire.

VAMPIRES AND WEREWOLVES ARE IMPOSSIBLE – CAPITOLO 49

Il sigillo e la Porta dei Fantasmi

Sulla via del ritorno a casa, Qiu Rong rimase in silenzio.

Yan Ling guidava tra le strade affollate, il vento tiepido di una notte d’estate carezzava l’abitacolo, ma l’auto si trovò nuovamente bloccata nel traffico. Qiu Rong si appoggiò al finestrino, fissando distrattamente le luci al neon per la strada e la folla varia che la popolava, perso nei suoi pensieri.

VAMPIRES AND WEREWOLVES ARE IMPOSSIBLE – CAPITOLO 37

Due piccoli mostri solitari

«Da quando cento anni fa si chiusero le porte dell’Inferno, è ormai raro vedere la presenza dei demoni nel mondo umano. L’ultima volta mi parlasti dei documenti sulle “Sette Peccati Capitali”, così feci in modo che il Centro richiedesse in prestito dei testi antichi all’Europa. Ora possiamo praticamente confermare che il demone apparso ad A City è proprio Uriel, evocato quindici anni fa da Chai Jian. È la personificazione del desiderio. All’epoca fu l’invidia e l’avidità di Chai Jian ad attirare Uriel. Solo che, appena apparso, venne gravemente ferito dal Principe Kate e riuscì a fuggire fingendosi morto, per poi essere sigillato da tuo fratello. Forse di recente il sigillo si è indebolito: Uriel ha mandato fuori per prima un Cerbero a trattare con gli umani per suo conto, così da assorbire energia.»

VAMPIRES AND WEREWOLVES ARE IMPOSSIBLE – CAPITOLO 34

Campo di Shura* 2.0 in caricamento…

*(N/T: 修罗, Shura, è una traslitterazione del sanscrito Asura, demoni o divinità guerriere della mitologia indiana/buddhista. In senso figurato e moderno nel linguaggio internet cinese, “campo di Shura” è usato per indicare una situazione estremamente imbarazzante, caotica o conflittuale, spesso di natura amorosa o relazionale.)

VAMPIRES AND WEREWOLVES ARE IMPOSSIBLE – CAPITOLO 33

Chi perde per primo la maschera

[Flashback]

Attraverso un giovane della sua squadra, Meng Bochuan riuscì di nuovo a mettersi in contatto con quel cantante residente che li aveva portati al club a Chunhe Road. Dopo avergli chiesto alcune informazioni, di buon mattino si recò a Chunhe Road per dare un’occhiata in giro e orientarsi, deciso a tornare più tardi per tendere una trappola aspettando la preda.

VAMPIRES AND WEREWOLVES ARE IMPOSSIBLE – CAPITOLO 32

Scegliere tra i vampiri o il clan dei lupi

Pesca il Jolly: si prende un mazzo completo di 54 carte, se ne rimuove un Joker, poi si distribuiscono le restanti carte equamente tra i partecipanti. I giocatori, a turno e in ordine fisso, pescano una carta dagli altri; le coppie possono essere scartate. Alla fine, chi resta con il Jolly, che non può formare una coppia, è il perdente.

VAMPIRES AND WEREWOLVES ARE IMPOSSIBLE – CAPITOLO 28

Quella persona e il piccolo meimo

Il CEO non era in viaggio, lo studente non aveva esami. Finalmente un weekend tranquillo, i due avevano tacitamente lasciato alle spalle tutte le preoccupazioni e avevano dormito tutto il giorno, comodamente abbracciati.

Sembrava quasi che stringere l’altro fosse come ricaricarsi: si erano coccolati pigramente tutto il giorno, quasi dimenticando perfino la cena.

VAMPIRES AND WEREWOLVES ARE IMPOSSIBLE – CAPITOLO 26

Il cugino a buon mercato e Sue

Yan Ling aveva prenotato un ristorante di cucina nordica; Daniel, ignorando lo sguardo minaccioso del cugino, si ostinò a voler fare da terzo incomodo per la serata.

Non appena Yan Ling provò a dissuaderlo, Daniel prese il telefono e chiamò il ristorante per accertarsi che si potesse aggiungere un posto. Dopo aver ricevuto conferma, agitò il cellulare, facendo comunque pagare a Yan Ling la cena anche per lui.

CHERRY CAKE – MINI SPECIALE

Il mio ragazzo è uscito, puoi venire

Ki Tae-yeon > Seo Soo-hyeon

Ki Tae-yeon… A essere sincera, non aveva nessuno intorno a cui potesse dire “Il mio ragazzo è uscito, puoi venire”* (ahah), ma probabilmente l’aveva scoperto per caso, come uno di quei giochi che fanno le coppie. E appena era venuto a saperlo, si era messo subito a ridacchiare pensando che sarebbe stato divertente farlo (perché poteva prendere in giro Seo Soo-hyeon). Ahah.

CHERRY CAKE – Q&A

AVVISO: Questo Q&A è stato fatto prima della pubblicazioni degli speciali, quindi alcune cose non sono una novità!

  1. Profilo (altezza, corporatura, ecc.)

Ki Tae-yeon: È alto verso la fine dei 190 cm, ha una corporatura robusta da tipico alfa dominante, al punto che se qualcuno gli sfiora la spalla, viene spinto indietro.

Seo Soo-hyeon: È alto verso metà dei 170 cm. Sostiene di avere i muscoli per via del lavoro quotidiano (Ki Tae-yeon lo deride), ma in realtà ha solo un fisico snello e sano.

CHERRY CAKE – SPECIALE 4.3

«Wow, quanta roba.»

Aprendo il sedile posteriore, Soo-hyeon si rese conto solo in quel momento di quanto bagaglio avesse portato. Dopo qualche secondo di esitazione, richiuse lo sportello. Dato che si sarebbero riuniti nella casa della nonna Seoul, sembrava più sensato caricare tutto e partire direttamente con l’auto, piuttosto che scaricare le cose lì.

CHERRY CAKE – SPECIALE 3.2 (M)

«Che bello…»

Un mormorio assonnato gli sfuggì spontaneamente. Soo-hyeon chiuse gli occhi, lasciando spuntare solo la testa fuori dalla vasca. Le gambe galleggiavano leggere per via della spinta dell’acqua, e, dato che la vasca era piuttosto grande, bastava un attimo per perdere l’equilibrio e finire sott’acqua. Ma non gli venne in mente neanche per un istante la possibilità di cadere, perché quell’ampia vasca era ben occupata da Ki Tae-yeon.

CHERRY CAKE – SPECIALE 2.2 (M)

«Uaaah, è bellissimo.»

Soo-hyeon spalancò gli occhi. Stava chiacchierando di varie cose con Kang Iseon mentre beveva un succo d’arancia fresco. Un dipendente si avvicinò con voce garbata e posò un vassoio sul tavolo. Anche solo la forma del vassoio, disposto a scalini rotondi, attirava lo sguardo, ma i dolci disposti sopra, uno per uno, catturavano immediatamente l’attenzione di tutti. Erano molto carini e graziosi.

CHERRY CAKE – SPECIALE 1.2

«Fatto.»

Soo-hyeon si stiracchiò a lungo. Non era nemmeno stato a lavorare nei campi, ma forse per la concentrazione impiegata alle spalle, i muscoli dei fianchi e perfino le braccia tese verso il cielo si erano distesi con sollievo. Aveva avuto un pranzo improvvisato che aveva fatto slittare un po’ i tempi, ma dato che era stato più breve rispetto a quando usciva con Ki Tae-yeon, anche il programma della giornata si era concluso un po’ prima del solito.

CHERRY CAKE – SPECIALE 1.1

Ah, devo dare l’acqua alle piante!

Le palpebre, che tremavano nel sonno leggero, si spalancarono di colpo. Seo Soo-hyeon gemette piano e batté le ciglia. Forse perché fino a poche ore prima aveva pianto, aveva ancora le lacrime agli occhi e non sentiva la vista secca. Le pupille, ormai abituate al buio, si aggrappavano alla luce dell’alba che filtrava appena.

CHERRY CAKE – EXTRA 1.2 (M)

ATTENZIONE: Il seguente capitolo contiene scene sessualmente esplicite con tematiche sensibili, tra cui role-play con dinamiche “padre-figlio” di tipo incestuoso.

***

«Mmm…»

Seo Soo-hyeon si svegliò vagamente al solletico sulla nuca. A volte, quando Bokshil dormiva accanto a lui e cambiava posizione, gli metteva il muso sulla spalla, e la sensazione era proprio quella.

LOP-EARED GUARD – CAPITOLO 26

«Jin ge… quando smetterai… di farmi del male…?»

Come la rugiada sulle ali svolazzanti di un insetto, la voce tremante afferrò delicatamente il cuore dell’alfa. Con un’espressione confusa sul volto, Lu Shangjin prese in braccio il coniglietto che tremava violentemente, tirò fuori un fazzoletto di carta per asciugare le lacrime di Yan Yi e gli baciò gli occhi con aria inquieta. «Sono stato troppo feroce?»

LOP-EARED GUARD – CAPITOLO 16

Yuan Mi tremava da capo a piedi, si trascinò a carponi fino ai piedi di Lu Shangjin. L’alfa aggrottò le sopracciglia, lo afferrò per il colletto e lo sollevò di peso, poi si affrettò ad allontanarsi dagli agenti della sicurezza che stavano accorrendo verso il casinò, dirigendosi verso il ponte seguendo l’uscita.

LOP-EARED GUARD – CAPITOLO 15

18/04/2019, ore 09:00

Nelle acque internazionali al largo di Nashigan, un lussuoso yacht era rimasto ancorato già da due giorni.

In lontananza comparve un puntino nero: un elicottero decorato con lo stemma della famiglia Youxun si avvicinò lentamente. Atterrò sul ponte con il rombo assordante delle pale, sollevando una folata d’aria che fece istintivamente portare le mani ai cappelli ai pochi nobili sparsi sul ponte.

LOP-EARED GUARD – CAPITOLO 12

Trovò una piccola pensione anonima e chiese il prezzo: settanta yuan a notte.

Poteva ancora permetterselo.

A volte, in effetti, Yan Yi si sentiva trattato ingiustamente. Anche lui aveva servito Lu Shangjin, ma mentre gli altri omega ricevevano auto di lusso, ville e carte dal saldo illimitato, lui non aveva ottenuto nulla.

LOP-EARED GUARD – CAPITOLO 9

La BMW nera imboccò la strada sterrata tra le pinete nella periferia di Changhui, in un’area residenziale di lusso adibita a residenza sanitaria per nobili sviluppata alcuni anni prima. Nei giardini circondati da recinzioni bianche come la neve crescevano vaste distese di tulipani, che incorniciavano la residenza della famiglia Lu al centro del giardino.

LOP-EARED GUARD – CAPITOLO 8

Fragole grandi uguali, di un rosso vivido e brillante, erano disposte con cura nella scatola di cartone. Dovevano essere state appena raccolte e spedite per via aerea, perché si sentiva ancora il profumo dolce e fresco. Yan Yi sapeva che metà di quell’aroma era odore di denaro. Non poté far altro che raccogliere tutte le forze rimastegli dopo aver resistito al dolore e fingere un’espressione di chi apprezzava davvero.

LOP-EARED GUARD – CAPITOLO 6

13 maggio 2011, ore 13:00

Lungo la strada di montagna innevata di Ubbidàya, Lu Shangjin, vestito con una mimetica da neve, stava pulendo il fucile da cecchino Mosin-Nagant che teneva in braccio dietro una copertura sul punto più alto. La mimetica da neve, identica a quella dell’arma, rendeva il fucile un tutt’uno con le rocce macchiate di neve.

LOP-EARED GUARD – CAPITOLO 4

Yan Yi stava in piedi accanto al bancone della cucina, un candido grembiule gli copriva metà dell’uniforme da maggiordomo, e indossava un paio di morbide pantofole in pelle scamosciata color marrone chiaro. Aprì un cassetto, prese mezza confezione di cubetti al curry, ne spezzò tre e li immerse nel profumato brodo di manzo, poi svitò una bottiglia di latte di cocco e ne versò un po’ per insaporire.

LOP-EARED GUARD – CAPITOLO 2

Yan Yi sedeva davanti alla porta, con la schiena appoggiata allo stipite, desideroso di lasciare quella camera da letto. Tuttavia, i feromoni calmanti da alfa che filtravano dalla fessura della porta erano come un potente adesivo che lo incollava lì, sulla soglia. Benché sapesse che quei feromoni fossero stati rilasciati per il piccolo omega all’interno, che stava ricevendo la pioggia di grazia da parte di Lu Shangjin, Yan Yi non riusciva comunque a resistere a quell’infernale e inquietante tentazione. Preferiva restare ad ascoltare i respiri sovrapposti provenienti dalla stanza e sfregarsi contro quei feromoni alfa, pur di lenire almeno un po’ il dolore del proprio calore, fino a riuscire a reggersi in piedi.

LOP-EARED GUARD- CAPITOLO 1

Alle due del mattino, su un’autostrada deserta, una moto nera all’orizzonte sfrecciava come una pantera in corsa, ruggendo mentre si lanciava dal punto in cui la strada sembrava toccare il cielo stellato. Un acuto stridio di pneumatici squarciò il silenzio e, per un momento, si fermò presso un’isolata stazione di servizio.

CHERRY CAKE – EXTRA 1.1

I petali di fiori di vari colori – giallo, bianco, rosso, viola, rosa – erano davvero belli e delicati. Seo Soo-hyeon, mentre osservava i petali immersi in acqua fredda, li tirò fuori uno per uno e li sistemò su della carta da cucina. Stavano per essere messi nell’olio, quindi era importante eliminare tutta l’umidità con cura.

YESS & YES – SPECIALE 6 (M)

Un giorno ordinario

La pista di pattinaggio nel cuore della città era affollata di persone che pattinavano. Più che pattinare, a Juwon piaceva osservare le persone esaltate, perciò si fermò a guardare per un po’.

Decorazioni rosse e blu pendevano dai rami degli alberi. Tra di esse, la luce invernale del sole si riversava abbondante. Ogni volta che il vento faceva oscillare le decorazioni metalliche, la luce scintillava tutto intorno.

YESS & YES – SPECIALE 5

La verità sulla telepatia

«Fa un po’ freddo…»

Uscendo dall’ingresso, Juwon si stiracchiò a lungo.

Era ancora presto, il sole invernale non era ancora sorto, ma nel cielo cominciava a spuntare una tenue luce azzurra e la stella del mattino brillava. I lampioni illuminavano la strada deserta di una luce arancione. Inspirando l’aria fredda e frizzante, si sentì molto più lucido.

YESS & YES – SPECIALE 4

Dire a voce alta e a tutti che ti amo

«Heon-ah, lascia perdere il lavoro da hunter e fai lo chef. Ti compro io un hotel.»

Era giovedì, giorno in cui lavorava mezza giornata, quindi era tornato a casa presto. Juwon parlò mentre mangiava la pasta all’aglio e olio italiana preparata da Inheon. Quest’ultimo, versandogli del succo d’arancia appena spremuto nel bicchiere, scosse la testa.

YESS & YES – SPECIALE 3.2 (M)

Tagliarono il giardino puntando dritti al cancello d’ingresso, ignorando i sentieri. Inheon aveva le gambe talmente lunghe che non sembrava nemmeno camminare in fretta, ma Juwon, trascinato, era già quasi senza fiato.

La squadra di sicurezza, che stava pattugliando la villa, si fermò per salutarli con un cenno militare. Juwon, con il respiro corto, riuscì appena a rispondere, mentre Inheon camminava senza voltarsi.

YESS & YES – SPECIALE 3.1 (M)

Come ti pare e piace

Sotto un gigantesco lampadario a grappolo, simile a un’enorme cascata d’uva, una roulette multicolore girava vorticando.

Le urla di chi aveva vinto delle fiche sovrastavano la musica sfrenata trasmessa dal DJ.

Uomini in smoking e donne in abito da sera, usando il risultato delle slot machine come pretesto per una penitenza, spruzzavano alcolici ovunque ridendo a crepapelle.

YESS & YES – SPECIALE 2.2

Sopra un tavolo di paulownia nodoso fu posata una tazzina bianca. Al suo interno c’era un tè di giuggiole da cui si sollevava vapore.

Diversamente dal centro d’addestramento, pieno di macchinari avanzati, l’ufficio del direttore era quieto. Un vaso di porcellana blu, dalla forma affusolata, conteneva un mazzo di fiori di cotone e l’aria era pervasa da un profumo delicato.

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