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TONHONCHONLATEE – CAPITOLO 27 (M)

Non essere arrabbiato con te stesso. 

La pressione è altissima…

Ton si trovava di fronte a Chonlatee con la linea della mascella serrata, naso prominente, sopracciglia e labbra forate da piercing, con i suoi occhi neri e uno sguardo sempre indignato. Chon mai avrebbe pensato che un tipo come lui potesse essere adatto a indossare una maglietta bianca con sopra stampato un unicorno portando al collo un cerchietto con papillon!

TONHONCHONLATEE – CAPITOLO 26

Chonlatee era uscito fuori dal balcone della stanza per assaporare un po’ di aria fresca mattutina. Si fermò guardando l’altezza da cui il ladro Ton era giunto con la sua pistola. Immaginò che l’uomo, per prima cosa, fosse salito sul tavolo in marmo in giardino per arrampicarsi e scalare il muro liscio; doveva essere stato abbastanza difficile allungarsi e risalire lungo la parete. Probabilmente il tutto era abbastanza complesso, o magari l’intera scalata era più semplice di quanto lui si immaginasse. Però non sembra che fosse così dato che Tonhon, dopo essere salito sul tavolo, si diede una spinta e usò un solo braccio per sollevarsi e oltrepassare il muro; il tutto in meno di mezzo minuto. .

TONHONCHONLATEE – CAPITOLO 25

-Tonhon POV-

Strinsi forte il telefono nella mano, quasi pronto a esplodere, dopo aver visto che qualcuno che non aggiornava da molto il proprio stato sui social aveva pubblicato qualcosa; una semplice e breve parola… “Single”, ben sapendo che lui non pubblicava cose a caso. Mi sentivo irritato e infastidito anche a causa delle migliaia di persone che avevano messo mi piace a quel post, per non parlare di cosa avrei volentieri fatto alle centinaia di persone che lo avevano condiviso, soprattutto su Facebook. 

TONHONCHONLATEE – CAPITOLO 24

-Tonhon POV-

Presi il telefono dal sedile del guidatore non appena aprii la portiera dell’auto. Il display mostrava la notifica di 13 chiamate perse. La parola “GUAI” balzò più e più volte nella mia testa. Sentii un freddo brivido percorrermi l’intera spina dorsale. Pensai immediatamente di richiamare Chonlatee, ma non ebbi il tempo, Chon mi stava chiamando ancora. Così alla quattordicesima chiamata risposi, 

TONHONCHONLATEE – CAPITOLO 23

Per mostrare a chi Chon appartenesse, Ton aveva un proprio metodo base.

Il suo piano ben presto diede il primo risultato quando, nel tardo pomeriggio, Ton aveva accompagnato Chonlatee al campus prima camminando mano nella mano e poi mettendogli una mano attorno alle spalle davanti al suo gruppo di studio. Ton che indossava la tipica camicia larga della sua facoltà prese infine le chiavi della sua macchina da una tasca per non avere di nuovo lo stesso problema.

TONHONCHONLATEE – CAPITOLO 22 (M)

La fragile schiena di Chonlatee venne spinta contro il muro non appena la porta si chiuse. Chonlatee rimase sorpreso e scioccato quando venne afferrato e spinto contro la parete, prima che un tocco caldo seguisse il bordo della spalla.

Il metallo nero come la pece era caldo, aveva la stessa temperatura della persona che lo indossava, e quel bacio deliberatamente violento e possessivo di Ton stava quasi per farlo svenire. Chonlatee alzò una mano contro il suo largo petto per allontanarlo mentre iniziava a sentirsi soffocare… quando un angolo della sua bocca venne morso gli provocò un intenso dolore.

TONHONCHONLATEE – CAPITOLO 20

«Dimmi che oggi non mi alzerò, non andrò da nessuna parte, né farò niente.» 

Chonlatee sollevò la coperta e si coprì. Era quasi a mezzogiorno. Il letto di Ton era sporco, avevo usato due preservativi, ogni volta era durata quasi più di un’ora, per quanto riguardava la sua condizione… Chon si sentiva diviso a metà, proprio all’altezza della sua vita, senza contare che il suo canale era così insensibile che riusciva a malapena a sentire qualcosa laggiù.

TONHONCHONLATEE – CAPITOLO 19 (M)

Ton era in piedi sotto la doccia, leggermente chinato in avanti per consentire all’acqua fresca di scorrere lungo il suo corpo così da lavare via il sudore insieme al calore. Lo scroscio dell’acqua che percorreva il suo corpo sino ad arrivare al pavimento in porcellana sotto i suoi piedi, unito ad una nuvola di vapore che si era creata, si interruppe rapidamente quando Ton allungò la mano per chiudere il rubinetto.

TONHONCHONLATEE – CAPITOLO 18

Nel centro commerciale.

Chonlatee seguiva il corpo alto del ragazzo che spingeva il carrello dinanzi a lui. 

La scena che gli si stava parando davanti ai suoi occhi in quel momento si stava svolgendo all’interno della corsia “dolci”, esattamente di fronte alla sezione dedicata al cibo spazzatura, e in particolare davanti a loro erano esposti diversi tipi di cioccolata, biscotti o caramelle. La maggior parte di tutti gli articoli esposti venivano lanciati da Tonhon nel carrello di fronte a lui. Chonlatee osservava Ton intento a scegliere tra i vari articoli. Lui spesso osservava un prodotto almeno due volte prima di sceglierlo mentre Ton nemmeno lo guardava, lo buttava subito dentro il carrello senza nemmeno pensarci. 

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