Sulla strada di casa fecero un paio di deviazioni e quando raggiunsero l’appartamento di Chihiro era ormai già buio. Mukai era riluttante a separarsi, e anche se era sul punto di cedere all’invito di Chihiro a restare, sapendo che avevano un tempo infinito, in qualche modo riuscì a trattenersi. Ma stava già pensando senza sosta alla prossima volta che si sarebbero incontrati.

Ritornando nella loro stanza, Mukai era troppo impaziente anche nel chiudere la porta mentre si scambiavano baci.

«…Shinya.»

«Si?»

Mukai era stato svegliato da una chiamata che chiedeva se volessero fare colazione sulla terrazza. Nonostante avesse risposto sì, la sua testa era ancora intontita e non funzionava correttamente. Rimise a posto la cornetta del telefono in stile antico e si tenne la fronte.

Il primo bacio di Mukai era avvenuto quando aveva dieci anni. Ripensandoci adesso, era stato sicuramente un crimine dato che l’altra persona era uno studente universitario che lavorava part-time come babysitter. Anche se aveva provato disagio per i tocchi giocosi sul corpo, provava una pari quantità di brivido ed eccitazione, e fu in quel momento che Mukai divenne consapevole delle sue preferenze sessuali.

«Oh, ehi, che ne dici di quello?» Chihiro indicò un manichino.

Il centro commerciale direttamente collegato all’atrio della stazione era pieno zeppo di acquirenti quel sabato pomeriggio. Man mano che salivano con la scala mobile ai piani superiori, il numero dei clienti diminuiva a poco a poco. Il piano del reparto maschile era tranquillo con pochissima clientela.

Le lenzuola che aveva steso quella mattina per Chihiro erano umide di sudore. Il cigolio delle molle del letto si era calmato e si sentiva solo il loro respiro affannoso. Mukai si stese languidamente sopra Chihiro inerte. Era ancora dentro di lui.

Sul piano liscio e nero della caffettiera apparve l’indicazione che il caffè era pronto. Emise un leggero suono elettrico e, insieme a una dolce fragranza, il caffè venne versato nella tazza.

«Davvero?» Alzando le sopracciglia dalla bella forma, Isaki inclinò la testa in dubbio.

«Sì.»

Mukai aveva detto che sarebbe tornato verso la fine della mostra e se n’era andato con estrema riluttanza. Anche Chihiro era riluttante a separarsi da lui, ma se avesse continuato a essere così distratto, avrebbe sicuramente commesso qualche errore. Quindi fece del suo meglio per dimenticare Mukai e si concentrò sulla mostra. Ma ogni volta che c’era una tregua nell’ondata di persone che visitavano il loro stand, finiva per controllare l’ora.

A marzo era finalmente iniziato il tanto atteso rinnovamento dell’EC Store e delle sue promozioni.

Sebbene i due non lo avessero espresso a parole, stavano entrambi lavorando duramente a questo progetto come ripetizione del loro fallimento di due anni prima. Ecco perché, non appena erano arrivate le prime vendite dalla divisione EC del reparto vendite, Chihiro le aveva immediatamente inoltrate a Mukai.