Loop 11 – Matrimonio
Tornai indietro e mi sedetti accanto a lui, dopo aver finito di riempire d’acqua la ciotola del gatto. Tol era sdraiato a pancia in giù con il suo MacBook aperto sul letto. Mi avvicinai per vedere cosa stesse cercando.
Tornai indietro e mi sedetti accanto a lui, dopo aver finito di riempire d’acqua la ciotola del gatto. Tol era sdraiato a pancia in giù con il suo MacBook aperto sul letto. Mi avvicinai per vedere cosa stesse cercando.
«P’Tin, ho bisogno di un consulto.» Guy, un giovane esterno, si era avvicinato mentre misuravo la pressione sanguigna di un paziente in stato di shock. «Una paziente di sesso femminile, età 18 anni, è arrivata con respiro affannoso da dieci minuti prima di venire in ospedale. Mani fredde, piedi freddi, ho verificato e le punte delle dita dei piedi e delle mani sono intorpidite, per circa 4 centrimetri dall’estremità. È debole, ma cosciente. Quando si è sopraggiunto l’intorpidimento era in sala d’attesa. Segni vitali normali, presumibilmente affetta da sindrome da iperventilazione*.»
«Non mi risponde!» disse Tol con rabbia. Quanto a me, stavo cercando Mai. Era da capogiro cercarla tra il mare di persone che ci passavano accanto. «Ho chiamato già dieci volte, cosa dovremmo fare?»
«Tol… Tol.» La mia voce tremò non appena iniziò il dolore. «Ba… basta così, fa male…»
«Non ho ancora finito.» disse Tol con tono monotono. Guardai il suo viso sopra di me con occhi timorosi.
«Ieri sera, ho contattato su LINE un mio amico di ingegneria. Questa mattina mi ha risposto e ha detto che Hart è un ex studente. Era il ragazzo di Mai quando era all’ultimo anno. Ora è un ingegnere nell’azienda di suo padre.» spiegò Tol con un’espressione seria mentre lo accompagnavo in facoltà. «Probabilmente è molto ricco, e sembra che abbia uno zio che è un poliziotto di alto rango. In facoltà c’è una banda di ingegneri che sono amici di questo ragazzo e ci sono anche altri gruppi che lo conoscono.»
«Nong Aim.» Andai da un’infermiera che era in piedi per controllare la vista di un paziente i cui occhi erano stati colpiti da frammenti di pietra. «Puoi controllare anche la mia vista, per favore?»
POV di Tol
Mi svegliai sentendomi molto riposato, come se avessi dormito a lungo. Non mi sentivo così bene da un po’. Mi spostai a sinistra e chiusi gli occhi alla luce del sole che filtrava attraverso le tende traslucide. Che giorno è? Devo andare all’università? Mi sembrava di ricordare che avrei avuto due lezioni e che dopo avrei provato a chiedere a Mai chi fosse il suo ex…
POV di Tol
Tutto si svolse velocemente.
Troppo veloce per poterlo fermare in tempo.
«Ho provato in ogni modo a scoprire chi possa aver lasciato la lettera, ma non si tratta di lui.» disse Tol mentre indicava la persona che appariva nel video delle telecamere di sicurezza che aveva salvato sul suo telefono. «Questo ragazzo è Tae, un mio junior. Ha detto che qualcuno gli ha chiesto se mi conoscesse o se almeno stava nel mio stesso dormitorio e, quando gli ha risposto di si, quella persona gli ha chiesto se poteva consegnarmi una lettera da parte sua. Tae, non sapendo cosa fare, l’ha lasciata davanti alla mia stanza.»
Feci un ultimo tentativo e aprii la pagina Facebook di Mai nel tentativo di trovare il profilo di quell’ingegnere, fino a quando l’orologio non segnò le due del mattino. Più cercavo, più la consapevolezza che l’unico modo era lasciare che Tol chiedesse a Mai di essere la sua ragazza. Quando lei avrebbe accettato, il suo ex si sarebbe fatto vivo, il che avrebbe reso tutto molto più semplice.
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