THARNTYPE – CAPITOLO 55

La verità dietro la bugia

Sul retro della casa in marmo di Qili c’è una grande vasca per pesci rettangolare, che è costruita con grandi pietre che formano una piccola cascata, portando un tocco di freschezza all’ambiente. Accanto ad essa è stato creato un luogo per riposarsi e rinfrescarsi, con una tettoia per tenere fuori il vento e la pioggia.

È il luogo dedicato al riposo dei componenti della famiglia, ma al momento il secondogenito non riesce a trovare un grammo di pace in esso.

Tharn è tornato a casa dalla notte precedente.

Sinceramente, nemmeno lui sarebbe voluto tornare a casa, ma davvero non sapeva dove andare… c’erano ricordi di Type ovunque guardasse.

Ieri ha pianto come un pazzo, disperandosi come se avesse perso tutto e nonostante abbia gridato tutto il suo dolore interiore, alla fine non si è sentito meglio. Più vedeva la stanza che condivideva con lui, più impazziva. Non gli era importato quanto Lhong lo avesse confortato, non aveva ascoltato una parola. Così aveva deciso di tornare a casa.

Quando era arrivato era in uno stato così grave che la famiglia era rimasta scioccata vedendolo. Gli chiesero cosa fosse successo, ma tutto quello che Tharn poteva fare era chiudersi in giardino per leccarsi le ferite.

“Mamma, cosa ho fatto di sbagliato? Cosa ho fatto di sbagliato? Perché mi ha abbandonato?” chiese Tharn appena entrato.

La cosa successiva che ricorda era che stava piangendo così tanto da non riuscire a rimanere in piedi. Era crollato tra le braccia di sua madre, piangendo e chiedendo ripetutamente dove avesse sbagliato.

Anche se Tharn ha lezione in questi giorni, non ha davvero il coraggio di andare in classe, quindi dopo essersi svegliato si siede sbalordito vicino allo stagno delle carpe, passando il tempo con lo sguardo fisso sui pesci che nuotano, la mente all’unica persona che ha portato in quella stessa casa.

Type è l’unica persona che ha portato a casa per farlo conoscere ai genitori e presentarlo a tutta la famiglia, era abbastanza sicuro che Type fosse la persona giusta, con cui avrebbe passato il resto della sua vita.

“In realtà stiamo insieme da meno di un anno… a cosa diavolo stavo pensando?” si domanda Tharn.

RRRRRrrrrrrrrrrr…

All’improvviso il telefono che aveva poggiato accanto a sé squilla e Tharn lo guarda aspettandosi di vedere comparire sullo schermo il nome dell’uomo che lo ha abbandonato. Abbassa la testa con un barlume di speranza che si diffonde dentro il suo cuore.

…Ai’Lhong…

Invece il nome che appare sullo schermo è quello del suo buon amico. Tharn serra gli occhi, traboccante di delusione. Nonostante sappia che Lhong è preoccupato per lui non se la sente di parlare con qualcuno in quel momento, nemmeno con il suo migliore amico che gli rimane accanto ogni volta che è giù di morale.

Rifiuta la chiamata di Lhong ma non poggia di nuovo il telefono, muovendo le dita sullo schermo, forza se stesso a toccare l’icona per aprire le due chat precedenti.

Le dita scorrono lentamente per mostrare ogni messaggio della chat.

Sebbene non abbiano usato spesso la chat di Line dato che vivevano insieme ogni giorno, ci sono un bel po’ di messaggi accumulati nel lungo periodo della loro relazione.

[Questo è un invito a litigare.]

[Usciamo insieme.]

[Mi hanno detto che arriveranno ​​in ritardo.]

[E il fatto che si definisse una persona cattiva.]

Il contenuto della chat fa tremare la mano di Tharn mentre scorre con il dito verso gli ultimi messaggi che si sono scambiati.

Era solo ieri…

L’ultima volta che hanno parlato è stato ieri.

[Torno tardi stasera.]

[Nessun problema tanto ho le prove… tornerò anche io tardi.]

[Cosa vuoi mangiare? Te lo compro tornando.]

[No, mangerò Techno più tardi.]

[Mangiare CON Techno non è la stessa cosa che mangiare Techno.]

E poi la sua semplice risposta: [Fottiti.]

Scherzi a parte, Tharn non sa quante volte si è maledetto per aver scrollato la cronologia dei messaggi, sono troppe per essere contante.

“Mi parli ogni giorno…” la sua voce è tremante quando parla. Tharn stringe forte le mani tra di loro, come se non riuscisse a reggere il telefono e infatti gli scivola quasi via, sentendo come se insieme al telefono stessero scivolando di nuovo anche le sue lacrime.

“Ai’Type, torna indietro e sgridami. Sono disposto a fare qualunque cosa tu voglia, non importa quanto tu voglia rimproverarmi, purché torni… torna presto!” Alla fine, Tharn smette di trattenersi e cede al pianto.

Buzz, buzz e buzz.

Ad un certo punto il suo telefono squilla ancora e Tharn lo afferra di nuovo, speranzoso.

… Ai’Lhong…

Il nome del suo migliore amico compare di nuovo sullo schermo, ma di nuovo Tharn non vuole parlare con lui. L’unica chiamata che sta aspettando è quella di Type.

“Non sei stupido?!” si maledice stringendo il telefono con entrambe le mani.

“Vai all’inferno!” grida a se stesso.

Tharn getta con forza il telefono nello stagno delle carpe. Subito dopo sospira pesantemente stringendo forte le mani tra di loro.

L’immagine spinge l’uomo che sta osservando Tharn da lontano e in silenzio ad intervenire.

“Tharn…”

“P’Thorn…” Tharn guarda con gli occhi rossi e gonfi suo fratello che gli si avvicina e gli si siede accanto.

“Piangi se vuoi. Io starò qui per te come un amico.”

Le parole di Thorn spingono Tharn a nascondere la testa tra le ginocchia.

I due fratelli non parlano, il pianto di Tharn è l’unico rumore che si sente. Thorn continua a guardare suo fratello con uno sguardo preoccupato mentre la sua memoria torna a quando da piccoli stavano nel cortile sul retro mentre i genitori erano occupati con il lavoro. Ma rispetto a quei tempi, adesso Thorn percepisce che tutta la solitudine che Tharn provava all’epoca non è niente rispetto alla tristezza di questo momento.

“Va tutto bene Tharn, passerà.” Thorn non può fare altro per consolarlo se non stringergli le spalle e accarezzargli delicatamente la schiena.

*****************

“Cosa farai oggi?”

“Fai semplicemente come ti ho detto, vai per primo.”

“Uffa! Type… ah Type. A volte davvero non ti capisco… perché fare qualcosa che ti rende così triste?!”

“Non sono triste.”

“Guarda quanto sono stravolti i tuoi occhi, avresti il coraggio per dire di aver dormito bene la scorsa notte?”

“…”

Sono passati due giorni da quando ha rotto con Tharn e in questo periodo ha sperimentato un livello di decadenza senza precedenti. Quando per la prima volta si è trasferito dalla sua città natale a Bangkok ha provato molta nostalgia, ma non è niente di paragonabile alle sensazioni provate quando ha portato la sua roba via dall’appartamento che divideva con Tharn. Ma doveva farlo, anche se come gli ripete Techno… perché fare qualcosa che lo rende così triste.

Deve ammettere che è meglio avere il cuore spezzato adesso, rispetto ad averlo in futuro quando i loro sentimenti e la loro relazione sarebbero diventati più profondi.

Techno può non essere d’accordo con lui in merito a questa idea, ma non che importi, ormai non può più cambiare idea.

Dopo aver deciso di rompere con Tharn, non può implorare di fare pace e tornare indietro come se non fosse successo niente.  

“Ai’Type, hai qualche scontro con uno di un’altra facoltà?” Type e Techno stanno scendendo le scale quando Champ si precipita nella loro direzione ponendo la domanda, facendo rabbrividire i due uomini.

“No.” Type risponde con un sorriso.

“Stavo solo chiedendo… per caso hai qualche bell’amico? Ti sta aspettando laggiù, proprio sulla porta.” Type inizia a guardarsi intorno mentre Techno chiede a Champ di chi stia parlando. Champ però replica di non sapere chi sia il ragazzo, facendo diventare l’espressione di Type seria.

Ora che la situazione è già così pessima, potrebbe essere quell’ex di Tharn che è tornato a cercarlo?

Pensando a questo, Type sorride amaramente… pensare a queste cose gli fa di nuovo male al cuore.

Non essere più così, non preoccuparti di quello e lascialo in pace, non importa quale ex fidanzato sia.

Type regola il respiro e alza il piede per avviarsi nella direzione indicatagli dal suo amico. Se qualcuno ha intenzione di litigare, lui è pronto a reagire e non avrebbe pianto come quel bambinetto stupido dell’altro ieri. Non appena esce dalla facoltà e vede chi lo sta aspettando le gambe di Type si trasformano in piombo, immobilizzandolo sul posto. Il ragazzo che lo attende si alza lentamente e gli sorride.

“Nong Type, voglio parlare con te.”

“P’Thorn.”

Type è un po’ incredulo vedendo Thorn davanti a sé, non può far a meno di aver paura che sia successo qualcosa a Tharn.

“Volevo chiederti perché hai rotto con Tharn.”

Type conduce Thorn in un bar tranquillo non volendo che qualcun altro venga a conoscenza del loro incontro. Si è appena seduto quando Thorn va dritto al punto con la sua domanda.

“…” Type non riesce a parlare.

“Mi dispiace, non avevo intenzione di essere coinvolto con voi due. È solo che… ugh…” Thorn sospira e si passa una mano sul viso prima di continuare.

“Tharn è in cattive condizioni…”

“Cosa gli è successo?” Prima ancora che le parole vengano processate dal suo cervello, Type lo interrompe e chiede di rimando. Sul viso ha dipinta un’espressione ansiosa mentre guarda Thorn che però vuole una risposta alla sua domanda, quindi lo osserva negli occhi prima di riformulare.

“Perché rompere dato che sei ancora innamorato di lui?”

Sentendo la domanda così diretta, Type si blocca… già, perché lasciarsi quando si è innamorati?

Type allontana il suo sguardo, pensando che Thorn abbia letto i suoi sentimenti tramite i suoi occhi; quindi scuote la testa.

“No… è finita…”

“Ma non è finita per Tharn. Nong Type, provo pietà per mio fratello… sai com’era il giorno in cui è tornato a casa? Stava piangendo! Non ho mai visto mio fratello piangere, mentre adesso non riesce a smettere e continua a chiedere che cosa ha fatto di sbagliato, che cosa non sta facendo bene. Si domanda perché Type ha rotto con lui… davvero non capisco. Voi ragazzi stavate bene quando siete venuti da noi, che diavolo è successo?” Thorn ha molti dubbi nel suo cuore e ora li ha esternati tutti. Ma il silenzio che segue fa pensare a Thorn che forse si è spinto troppo in là. 

“Mi dispiace, è solo che…” Thorn tace di nuovo, sospirando.

“Quando era piccolo Tharn era molto appiccicoso con me, mi seguiva ovunque andassi, suonava qualsiasi cosa suonassi io… ma da quando è nata nostra sorella ha realizzato che non era più il piccolino della famiglia. Non era più tenero e appiccicoso come prima. e tutti dicevano che era perché c’era una sorellina in famiglia. Quindi ha dovuto trasformarsi in un fratello maggiore, disposto a fare sacrifici per sua sorella. Ma questa volta…” Thorn fissa intensamente Type mentre continua a parlare con il tono più serio che ha.

“Tharn è disposto a fare sacrifici per sua sorella, è disposto a condividere l’amore dei suoi genitori… ma non può perderti!” Type continua a non parlare, ma le mani appoggiate sul tavolo iniziano a tremare.

“Tharn non ha mai pianto come una ragazzina, ma ha pianto con tutto il suo cuore dopo che vi siete lasciati… quindi ho voluto venire a chiederti cosa c’è che non va in mio fratello, cosa ti ha spinto a dover rompere con lui. Poi prometto di non disturbarti più.”

Type non osa guardare Thorn dritto negli occhi, perché ora il suo cuore è pieno di colpa

“È davvero messo così male?” chiede con cautela.

“Così non l’ho mai visto.”

La risposta di Thorn fa prendere una decisione a Type, le sue mani smettono improvvisamente di tremare, gli occhi prima sfuggenti ora guardano decisi Thorn, il cuore spezzato è adesso colmo di determinazione. Finalmente più calmo, Type parla.

“Ho fatto tutto questo per il bene di Tharn.”

“Per il suo bene?” Type è in grado di anticipare la rabbia che il suo ascoltatore prova nel sentire queste parole, quindi questa volta non lo evita, guardando Thorn dritto negli occhi prima di chiedere tranquillamente.

“Se mi prometti che non lo dirai a Tharn, ti dirò cosa sta succedendo.”

“Cosa intendi…?”

“Devi giurare.” Type afferma fermamente facendo scuotere la testa di Thorn, che ora è tormentato dal dispiacere e dalla rabbia.

“Giuro che non lo dirò a Tharn.”

Ricevendo la risposta che voleva sentire, Type apre la bocca e racconta tutto al fratello del suo ex. Thorn non riesce a credere a quello che sta sentendo.

[Flashback]

Un adolescente ben vestito entrò in un ristorante e si fermò davanti ad un tavolo pieno di bevande blu, ma ciò che più attirò la sua attenzione sul tavolo furono le candele che creavano atmosfera.

L’adolescente scostò la sedia e una volta seduto, comprese che quelle bevande di un blu fosforescente e intenso erano dei cocktail. Immediatamente dopo notò un bigliettino tenuto fermo da uno dei bicchieri.

“Una bella bevanda per qualcuno adorabile come te.”

“A cosa sta giocando?” anche se borbottò questo, l’adolescente prese il telefono per leggere il messaggio che aveva ricevuto appena due ore prima.

[Mangiamo insieme! Vestiti, ci vediamo al ristorante alle 6:00.]

Il messaggio conteneva anche l’indirizzo del ristorante. Dopo aver letto il contenuto, l’adolescente pieno di gioia raccontò a suo fratello che doveva incontrare un amico prima di uscire in tutta fretta dirigendosi pieno di aspettative al ristorante.

L’adolescente alzò il bicchiere e assaggiò il contenuto… aveva un buon sapore, quindi non ci volle molto perché lo finisse.

Inoltre non ci volle molto perché l’adolescente, inizialmente seduto felicemente sulla sua sedia in attesa dell’arrivo del proprietario del messaggio, iniziasse a chiedersi quali brutte cose gli sarebbero accadute dopo.

“Dobbiamo aspettare che arrivi prima?”

“Beh, questo è quello che ci ha ordinato.”

“Chiunque abbia detto che quest’uomo è venuto di sua spontanea volontà, non so… a me sembra che sia stato legato.”

“Non lo so, se prendi i soldi di qualcun altro fai come ti viene detto.”

L’adolescente non seppe dire da quanto tempo stava dormendo, ma quando riaprì gli occhi, non era più al ristorante. Ora si trovava in una camera d’albergo, arredata in modo semplice con un solo letto. Ma la cosa più spaventosa erano i tre uomini in piedi accanto al letto.

“Guarda, è sveglio.” disse uno degli uomini presenti.

“Eh? Cosa?” Il giovane si calmò lentamente e guardò l’uomo che rideva di fronte a lui con uno sguardo perplesso. Lo sguardo che fece sì che i tre uomini si guardassero a vicenda prima di parlare.

“Sembra che sia ancora ubriaco!”

“Tar, stai bene?”

“Mmm… Mmm… Non… Non… Mmm…”

Lo schermo del computer stava riproducendo un porno piratato e, sebbene la qualità dell’immagine non fosse il massimo, era ancora possibile vedere la persona sdraiata sul letto e quello che i tre uomini gli stavano facendo. Durante la riproduzione Tar era seduto sulla sedia con gli occhi spalancati, ma non avrebbe versato una singola lacrima.

Lo sguardo allucinato sul suo viso fece preoccupare Techno.

“Beh… va bene… posso ancora sopportarlo… io… Merda!”

“Forza, andiamo di là.” Techno condusse Tar fuori dalla stanza, lasciando Type da solo a fissare con rabbia lo schermo del computer.

Se dovessi chiedere a Type dove ha trovato il video, bisognerebbe tornare indietro di un giorno quando Tar gli si avvicinò in lacrime per parlargli.

“Questo è quello che mi ha fatto.”

Tar pianse a lungo prima di mettersi con loro a vedere il video.Nel video sembrava fosse piuttosto piacente, quella era una scena di varie persone che si sballavano insieme.

“Sembra che il ragazzo sia stato drogato.” Techno tornò nella stanza, facendo sì che un Type stordito distogliesse lo sguardo dallo schermo per guardare di nuovo il suo amico.

“Se fossi tu, crederesti che sia stato drogato?”

“Ugh, non dirlo come se non gli credessi. È disposto a mettere da parte la sua dignità per mostrarci il video.”

“No, volevo dire… se tu fossi Tharn, crederesti che è stato incastrato?”

La domanda di Type zittì Techno, che fissò lo schermo mentre parlò lentamente.

“Sembra… che si sia offrendo volontario.” Type stava pensando la stessa cosa.

“Io… non ho avuto il coraggio di dirlo a P’Tharn… ho paura che… mi odierà.” Tar, che era appena andato in bagno a sistemarsi l’uniforme, tornò nella stanza. Aveva ancora i segni delle lacrime sulle guance mentre girò la testa per guardarsi di nuovo sullo schermo. 

“Cazzo!” Techno imprecò e anche Type aveva un’espressione seria, che spinse Tar a rimanere defilato mentre lottava con tutte le sue forze per continuare a parlare.

“Appena mi sono svegliato… ero… spazzatura… sporca… disgustosa… puzzolente…”

“Basta Tar, non c’è bisogno che tu continui a parlare.” Tar era così disgustato di se stesso che Type non poté fare a meno di dispiacersi per lui, si avvicinò e prese Tar per le spalle, che lo fissò di rimando.

“P’Tharn… non avrebbe potuto credermi… non l’ho detto… non avevo il coraggio per incontrarlo… non avevo la faccia per… incontrarlo.”

“Quindi decisi di rompere con Tharn.”

“Se non lo avessi lasciato… mi disse che gli avrebbe mostrato il video… P’Tharn… sentite… non voglio che mi odi… non voglio.” Tar parlò disperatamente mentre piangendo spiegò il vero motivo dietro la rottura con Tharn un anno prima.

Tar ripetè spesso che non voleva rompere ma che semplicemente non ebbe altra scelta dato che quel video lo aveva privato del coraggio per affrontare Tharn. Inoltre, se il video fosse diventato pubblico come avrebbe potuto affrontare la situazione? Come avrebbero potuto affrontarlo il suoi genitori, suo fratello? L’unica opzione che gli rimase fu interrompere la relazione.

Tutta questa situazione orribile però non lasciò indenne Tar che iniziò ad essere tormentato dagli incubi ogni notte tanto da arrivare al limite della pazzia.

Non aveva più la forza di combattere queste persone che ancora lo ferivano ma Type ce l’aveva.

“Non abbandonare P’Tharn… ti prego… non abbandonarlo…” Type guardò il ragazzino davanti a lui che amava veramente Tharn e che aveva vissuto più cose di quante molti potevano immaginare. Type gli accarezzò la testa mentre gli pose la domanda per cui più gli premeva avere una risposta.

“Sei sicuro che sia stato lui?” Tar alzò la testa con sicurezza.

“È Lhong, è lui che ha architettato tutto. Ha ferito me, ha ferito P’Tharn e ha ferito anche te.”

Le parole di Tar fecero velare gli occhi di Type e lui strinse i pugni per la rabbia.

“Non lascerò che gli altri soffrano facilmente… gli renderò occhio per occhio e dente per dente! Aspettami merdoso Lhong!”

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