DARK BLUE KISS – SPECIALE 1

Capitolo speciale – Un fidanzato geloso

[Sun x Mork]

Circa un anno dopo

«Festeggerai il tuo compleanno con i tuoi amici prima di farlo con me.»

Sun rallentò la macchina mentre stavano per raggiungere un bar e un ristorante a Thong Lor. Mork avrebbe festeggiato con i suoi amici del liceo quella sera, per questo Sun lo stava accompagnando lì.

Poi sarebbe tornato a prendere Mork una volta finita la festa.

«L’anno scorso abbiamo festeggiato in grande stile.»

«Siamo quasi morti.»

Ripensando a quello che era successo, Sun non potè fare a meno di sorridere divertito.

La loro relazione fu una sorpresa per Kao, Pete e i suoi amici, ma non per Rain. Rain aveva sempre saputo dell’evoluzione della loro relazione. Rimase scioccato solo quando li vide baciarsi per la prima volta.

Certo che lo era! Mork aveva sempre quell’aria da duro in cerca di guai, mentre Sun usciva solo con ragazze, non ragazzi… A quel tempo, Rain non si aspettava che quei due provassero qualcosa l’uno per l’altro.

Tuttavia, Sun e Mork non avevano annunciato la loro relazione a tutti. Come avrebbero dovuto dirlo?! Si comportavano in modo normale senza essere amorevoli, o dire a tutti della loro relazione. Ma se qualcuno avesse chiesto non lo avrebbero tenuto nascosto. Era quel tipo di relazione.

C’era un dipendente nel bar di Sun, ma Mork e Rain lo aiutavano sempre la mattina e dopo la scuola. Mork e Rain non andavano più così spesso in discoteca o in cerca di guai, altrimenti Sun li avrebbe sgridati finché non si sarebbero sentiti in colpa. In passato, Mork gli avrebbe risposto impulsivamente, ma ora era diventato più obbediente.

Chissà se era davvero obbediente o se si era semplicemente stancato delle ramanzine di Sun?!

Con l’aiuto di Rain e Mork, il caffè era particolarmente affollato di clientela femminile al mattino, dopo la scuola e nei fine settimana. Rain aveva notato che il Blue Sky Cafè aveva ricevuto molte recensioni sui social media e siti Web popolari come le fan page e Twitter. Descritto come “Uno dei posti da non perdere perché, a parte un buon caffè e dessert, il personale è un piacere per gli occhi.”

Potevano dire che il Cafè stava avendo un discreto successo.

Anche Rain non aveva più nulla di cui preoccuparsi per la sua vita amorosa. Dopo che si era preso cura di Manao e aveva trascorso del tempo con lei per mesi… lei aveva finalmente ricambiato i suoi sentimenti ed era diventata la sua ragazza.

Stavano ancora uscendo insieme e stavano diventando sempre più innamorati, ogni giorno sempre di più.

«I miei amici sono premurosi. Ecco perché hanno deciso di festeggiare con me oggi. Vogliono che festeggi con te il giorno del mio compleanno.» Mork disse a Sun il motivo per cui stava festeggiando quella sera con i suoi amici. Il suo compleanno era il giorno dopo, quindi i suoi amici volevano che lo festeggiasse con Sun in privato.

Da quando erano ormai insieme, Mork una volta chiese a Sun cosa gli piaceva di lui dal momento che non era affatto il tipo ideale di Sun. Mork litigava sempre, il suo rendimento scolastico era nella media e la sua personalità non era troppo imponente, specialmente quando era con Sun. Aveva solo un bell’aspetto.

Ma Sun aveva detto… che gli piaceva Mork proprio perchè era in quel modo.

Mork pensava che Sun voleva solo vincere contro un ragazzo testardo che non si sarebbe mai arreso a lui, ma mentre uscivano insieme e trascorrevano del tempo l’uno con l’altro, Mork si era reso conto che Sun lo amava davvero per quello che era, altrimenti Sun non lo avrebbe presentato a suo padre che lavorava all’estero.

Sun aveva chiesto anche a Mork di presentarlo alla sua famiglia

Mork, però, non era sicuro che i suoi genitori sarebbero stati in grado di sopportarlo se avessero saputo che il loro unico figlio era gay, ma aveva comunque portato Sun a conoscere la sua famiglia. Dal momento che Sun gli aveva presentato suo padre, perché non avrebbe dovuto presentare Sun alla sua famiglia…? Erano sinceri nei confronti della loro relazione, quindi l’incontro con le rispettive famiglie era destinato ad accadere comunque un giorno.

E Mork era felice che i suoi genitori avessero accolto Sun calorosamente. Dissero persino a Sun di istruire Mork poiché era un ragazzo cattivo, testardo e ribelle. Sun era diventato il figlio prediletto dei suoi genitori.

Dopo che tutti i terribili eventi erano passati, le cose erano tornate alla normalità. Tutto era così pacifico che poteva essere un po’ noioso o  troppo noioso per alcune persone, ma Mork era felice di avere Sun nella sua vita ogni singolo giorno.

Sapeva che anche Sun era felice di averlo nella sua vita tutti i giorni.

«Allora ringrazia i tuoi amici da parte mia.» Sun sorrise.

«Quindi organizzerai una festa di compleanno per me?»

Mork non si aspettava che Sun avesse un piano speciale per lui. Per Mork andava bene anche solo cenare con Sun e ricevere la sua benedizione, ma il piano di Sun lo entusiasmava lo stesso.

«Domani è sabato, quindi penso che faremo l’elemosina ai monaci a casa tua, pranzeremo con i tuoi genitori e la sera faremo una piccola festa solo noi due… Come ti sembra?»

«E Rain ?»

«Digli di uscire con Manao così nessuno potrà disturbarci.» Sun sorrise maliziosamente. Rain sarebbe uscito con Manao anche senza che Sun glielo dicesse.

«Allora festeggeremo insieme nella mia stanza.»

«Pensi mai ad altro?!»

Mork sembrava infastidito. Non aveva bisogno di usare troppo il suo cervello per capire davvero il «festeggeremo nella mia stanza». Sun continuava a sorridere divertito, ignorando l’espressione infastidita di Mork.

«A che ora passo a prenderti?» Sun cambiò argomento.

«Posso prendere un taxi così non dovrai andare avanti e indietro.»

«Assolutamente no. Ho detto che ti vengo a prendere.»

«Non voglio che tu guidi inutilmente. È una perdita di tempo.»

«Raccogliere il mio amante non è una perdita di tempo.»

«Va bene! Come vuoi.»

Come poteva Mork dire di no a quelle parole?

«Sarà tardi?»

«Non credo. Parti a mezzanotte.»

Sun annuì. «Puoi stare lì solo fino a mezzanotte, ok?»

«Mi stai dando il coprifuoco? Non sono un bambino.»

«Ma mi manchi.»

«Stai esagerando. Non ci siamo nemmeno ancora lasciati.» Mork fece una faccia annoiata quando Sun iniziò a flirtare di nuovo con lui, ma in realtà era timido. «Se non ti chiamo a mezzanotte, vai a letto.»

«Mi farai cenare da solo e andare a letto da solo?»

«Che diavolo?! Non è che io stia a casa tua tutti i giorni. Ti comporti come se non fossi mai andato a letto da solo.»

«Non mi interessa. Aspetterò.»

«Non sei troppo appiccicoso oggi?»

«Aspetterò di mangiarti prima di andare a letto stasera…» Sun sostenne fermamente lo sguardo del suo amante con un sorriso affascinante. «Non hai dormito con me per molte notti. Devi rimediare stanotte.»

«Non è qualcosa che dobbiamo fare ogni giorno per protesta.»

Le lezioni erano piuttosto dure in quel periodo, e stava per affogare nei suoi compiti. C’erano davvero molti quesiti. Ecco perché non aveva dormito da Sun per molte notti consecutive. Sun aveva sempre detto che andava tutto bene. Mork si era persino complimentato con lui per essere comprensivo e ragionevole, ma… chi avrebbe mai pensato che Sun gli avrebbe fatto scontare quelle notti?

Mork voleva riprendersi tutti i complimenti fatti!

«Ma non ci siamo mai trattenuti così a lungo. L’abbiamo fatto anche più volte alcune sere.»

«Sun!»

Incapace di contenere il suo fastidio, Mork prese a pugni il braccio di Sun, facendo gemere Sun dal dolore poiché il colpo di Mork era stato più potente che mai.

«Hmph! Non ti parlerò più, pervertito!» Sapendo che Sun non si infastidiva così facilmente, Mork aprì la portiera della macchina e scese, ma era ancora preoccupato per Sun da prima che salissero in macchina. Ovviamente non era davvero arrabbiato con Sun. «Guida con prudenza. Scrivimi quando arrivi a casa.»

«Va bene.» Sun sorrise felice mentre si allontanava. Mork aspettò che Sun fosse fuori fuori dalla sua prospettiva,per poi entrare nel bar con lo stesso sorriso felice, pensando di essere così fortunato di ricevere l’amore di Sun.

*********

Perché non mi ha chiamato!?

Quando Sun era tornato a casa, si era occupato della contabilità e guardato due film, eppure Mork non l’aveva ancora chiamato. Se Sun fosse andato al bar e trascinando via Mork, sarebbe sembrato troppo dittatoriale.

Sun guardò l’orologio. Era da poco passata la mezzanotte, quindi decise di chiamare Mork. Poiché non si era fatto sentire, Sun non poteva fare a meno di preoccuparsi. Mork non si era più messo nei guai nell’ultimo periodo ma era comunque preoccupato. Mork non iniziava mai una rissa, ma se qualcuno avesse provato a litigare con lui… Cosa avrebbe fatto?

[Sun…]

Sun si accigliò alla voce confusa di Mork.

È così ubriaco!?

«Dove sei? Perché c’è tutto quel casino?»

[Al bar. Mi hanno costretto a bere. Vieni a prendermi.]

«Accidenti!» Sun era irritato.

[Per favore!] Mork lo implorò, cosa che faceva raramente, dal momento che non poteva davvero tornare a casa da solo. Sun non sapeva se essere arrabbiato o preoccupato. Mork aveva bevuto troppo, non lo faceva da un po’. [Non voglio prendere un taxi da solo.]

«Aspettami lì. Non prendere un taxi da solo.»

Sun riattaccò, prese le chiavi della macchina e il telefono e partì subito. Non tutti i tassisti erano persone cattive, ma non voleva che Mork rischiasse. Con Mork ubriaco in quel modo, cosa avrebbe fatto se un criminale travestito da tassista lo avesse derubato e lasciato sul ciglio della strada?

Non lo lascerò più andare in discoteca da solo.

Più Sun ci pensava, più si irritava. Non voleva proibire a Mork di uscire con i suoi amici, ma desiderava che stesse più attento. É difficile controllarsi quando si è ubriachi. Mork era un facile bersaglio per i cattivi, ed era anche facile litigare con lui, specialmente in quel tipo di posto.

Fortunatamente Mork era riuscito a chiamarlo, senza rischiare prendendo un taxi o diventando così ubriaco da rotolare sul pavimento perché tutti lo vedessero!

Mork stava aspettando Sun da solo davanti al bar.

Il fatto era che i suoi amici avevano detto che da quando si era fidanzato, si era allontanato dal gruppo e non era più uscito con loro come prima, per questo non sarebbe stato in grado di sopportare l’alcol. Mork aveva cercato di convincerli che nulla era cambiato. Continuavano a sfidarsi l’un l’altro, e i suoi amici lo tormentavano perché bevesse finché non si era ubriacato così tanto da non riuscire a mantenere l’equilibrio.

Quando erano ormai tutti ubriachi, i suoi amici si erano separati per flirtare con delle belle ragazze e lo avevano lasciato solo al tavolo. Mork si sentiva così stordito e voleva riposare, quindi aveva detto ai suoi amici che se ne sarebbe andato prima. Vedendo quanto fosse ubriaco, lo lasciarono andare. Mork non voleva disturbare i suoi amici dato che si stavano divertendo, quindi aveva chiamato Sun.

«Sei qui da solo?»

«Sì?»

Mork alzò lo sguardo verso la persona che gli stava parlando. Era una ragazza carina e snella con i capelli lunghi. Indossava un vestito nero con le spalle scoperte, che rivelava le sue gambe lunghe e bellissime.

Sembrava avere la sua età, forse qualche anno in più.

«Te lo sto chiedendo. È da un po’ che ti vedo seduto qui da solo.»

«Oh, capisco.»

«Sei qui da solo?» Lei ripetè la domanda, sedendosi accanto a lui sulla panchina.

«Sono con i miei amici. Loro sono dentro a divertirsi, ma io me ne vado.» rispose Mork, non mostrando alcun interesse per la ragazza. Sapeva che gli sta parlando perché era interessata a lui.

«Perché vai via così presto? Non ti stai divertendo?» 

«Io…»

«Deve andarsene perché il suo ragazzo è venuto a prenderlo!» Fu Sun a rispondere, non Mork. Mork era contento che Sun fosse arrivato così in fretta perché voleva davvero andare a casa, fare una doccia e dormire, ma la faccia seria di Sun lo rese ansioso. Sun poteva sembrare gentile, ma era un ragazzo così geloso.


Diventava geloso indistintamente se a parlare con Mork fosse stato un maschio o  femmina!

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