ECLIPSE – APERTURA EPISODIO 7

Se la fila di posti in cui è seduto fosse più corta, e lui non fosse così piccolo, ma più grande e facile da vedere, sarebbe stato meglio, pensò Akk, anche se il suo cuore batteva ancora forte per l’incidente precedente.

Poiché Ayan era un po’ ficcanaso e la sua fila dei banchi si trovava molto molto indietro, Akk non riusciva a tenerlo d’occhio per bene e non poteva girarsi per vedere cosa stava facendo, altrimenti avrebbe pensato che Akk fosse interessato a lui. 

Ma anche così, insomma… Cioè… lo sanno tutti che si tratta di un malinteso!

All’inizio era felice di aver ottenuto l’approvazione di Namo e Wasuwat  per poter cambiare di posto, ma nel giro di poche ore la situazione si era trasformata in un disastro.

Ayan era più silenzioso di quanto pensasse. Non lasciava indizi a Namo e non gli diceva nulla.

Ancora più importante, Akk era infastidico dalla distanza che li separava in quel momento.

Voglio dire… Non mi hanno affatto ingannato nel cambiare posto, giusto?

Questo era ciò che rendeva Akk frustrato. Cercava sempre di capire se era sulla strada giusta. O meglio chiamarlo cambio di rotta?

No! Significa… trovare un modo per vendicarsi di noi! Dannazione, sono sempre più sconvolto e confuso!

Akk accese la fotocamera del cellulare e si sporse per scattare una foto. Quando la lezione finì, corse in fretta in bagno per controllare. Fu ancora più deludente scoprire che non si era voltato.

Ma Thua lo stava guardando con preoccupazione.

Akk rivolse poi la sua attenzione anche al capoclasse e si rese conto che la persona che armeggiava in privato sotto il cassetto della scrivania era la stessa persona che armeggiava sfacciatamente con il telefono sottostante.

Prese il telefono e andò sui social. Ma si ricordò che non era amico di Ayan o Thuaphu.

Non sarebbe strano mandare l’amicizia adesso? E se diventassimo amici solo per vedere cosa stanno facendo, come mi sentirei… 

C’era un fuoco nel suo cuore, che si diffondeva dentro di sé, e poi sorse la rabbia.

Era per Khanlong che sedeva accanto a Thua con una faccia cupa. Ora poteva anche parlare con Ayan. Fu solo quando Khan gli sorrise riguardo alle cose con Thua che la rabbia nel suo cuore quasi esplose in un vulcano in eruzione.

Successivamente, Akk ricordò con riluttanza a se stesso: Non mi importerà più di te, bufalo!

Ciò fece voltare Wat con un’espressione perplessa sul viso.

Vedendo che non diceva niente, gli chiese: «Stavo solo guardando un po’ fuori, devi proprio sgridarmi?»

Akk abbassò lo sguardo e strinse i denti: «Sì, se il professore ti chiama e tu gli dai la risposta sbagliata, allora quel ragazzo vincerà.»

Wat lo guardò, poi i suoi occhi puntarono sulla persona a cui si riferiva: «Stai cominciando a confonderti con Ayan.»

All’improvviso, la rabbia nel suo cuore traboccò, il suo viso sembrava essere caldo, Akk cercò di coprirsi il viso per evitarlo. 

Il giorno dopo, invece di usare la fotocamera del telefono, posizionò un piccolo specchio sul banco per vedere cosa stava facendo, cercando di non muoversi molto per attirare l’attenzione di Wat.

Chi avrebbe mai pensato che all’improvviso la luce del sole proveniente dalla finestra fuori dalla chioma dell’albero si sarebbe riflessa sullo specchio che aveva in mano, illuminando il viso di Ayan, fino a farlo voltare.

Akk fece un respiro profondo e trattenuto.

Adesso probabilmente farà finta di alzarsi per raccogliere qualcosa e metterà di nuovo il viso sul mio fianco!

Tre minuti dopo, sentì qualcosa di vuoto nello stomaco perché non gli aveva nemmeno lanciato una penna dietro la schiena!

Ti odio!

Le due mani di Akk lottarono sotto due libri di testo finché uno non cadde. Si trattava del libro che leggeva raramente ma che ora teneva in mano con cura e cercava di leggere in classe.

Tuttavia non riusciva a concentrarsi su nessuna parola nella sua testa perché stava pensando ad un altro piano.

Bastardo, so che mi odi, non aspettarti che ti renda la vita facile in questa scuola!