NOT ME – CAPITOLO 9

Non c’è bisogno di una spiegazione

«Figlio di puttana, Sean mi sta minacciando!»

Brontolai mentre seguivo Gram in casa. Il suo husky siberiano bianco abbaiò non appena prese la chiave della porta e vidi un grosso cane tirare fuori la lingua e fissarci.

Non appena Gram entrò dalla porta, il grosso cane gli saltò in grembo. 

«Tu…»

«Hah?» Gram accarezzò la testa del cane e si girò a guardarmi. Il grosso cane mostrò interesse e continuò a mugolare, come se si lamentasse di qualcosa. 

«Non ricordo se il tuo cane è feroce. Mi morderà?» chiesi. 

«No, non morde.»

«Sei sicuro che non morderà?» chiesi di nuovo. 

«Non morde me, ma potrebbe mordere te.» rispose ridendo.  

«Tu sei pazzo.» Non potei fare a meno di insultarlo. 

«Scherzo. Il mio cane è educato quanto me. Di certo non ti morderebbe se non lo farai tu per primo.»

«Pazzo! Perché dovrei mordere il tuo cane? Come si chiama? L’ho dimenticato.» chiesi accovacciandomi accanto a Gram. 

«Dimenticare un po’ va bene, ma dimenticare tutto è l’Alzheimer. Il suo nome è Lucky.» 

«Lucky…» chiamai il nome del grande cane, che abbaiò e scodinzolo in risposta. Allungai la mano per toccargli la testa e lui non mi morse. È così carino

«Dai, Lucky, entra.» Gram spinse il suo grosso cane dentro e lo seguì. Una volta dentro, Lucky corse per la casa e alla fine si sedette sul divano abbaiando al suo padrone.

«Cosa c’è che non va?»

«Si lamenta del mio ritardo.» 

«Questo è un miracolo unico al mondo. Puoi capire il linguaggio dei cani, ma non l’inglese!» lo presi in giro e si girò per guardarmi. 

«Osi dire questo in casa mia? Vuoi dormire davanti alla porta del bagno?» Gram sollevò un sopracciglio verso di me. 

«Sto solo scherzando.» sorrisi. 

«Va bene, è giusto sapere chi è grande.» Gram alzò le sopracciglia con orgoglio. 

«È davvero grande?» lo stuzzicai. 

«Vuoi vederlo?» Gram finse di sbottonarsi i pantaloni. 

«Merda!!!» lo spinsi dalle spalle: «Sto parlando del cuore.»

«Davvero? Non lo so. Ma tutto di me è grande.» 

«Bastardo.» imprecai. 

Entrambi ridemmo, quando ero con Gram mi sentivo come se fossi con i miei amici. Era diverso da come mi sentivo con Sean, con cui mi sentivo sempre strano. Non sapevo proprio dire da dove venisse la sensazione, ma non mi dava quella sensazione di fiducia. 

«I tuoi genitori non sono in casa?» chiesi, poiché la casa era molto silenziosa. 

«No, lavoreranno per 2 o 3 giorni prima di tornare a casa.» Andò ad aprire il frigorifero, prese due barrette di cioccolato e ne diede una a me.

«Tieni.»

«Grazie.» 

Risposi brevemente, la presi e cominciai a mangiare. Gram continuò a giocare con il cane, che usò la sua lingua per leccare metà della faccia del mio amico, fortunatamente il cane era molto pulito. 

«È maschio o femmina?»

«Dannazione, sei così cattivo.» Gram accarezzò di nuovo la testa del cane: «Ma ti voglio ancora bene, vero, Ky?»* 

*(N/T: Ky è il diminutivo di Lucky.)

Lucky abbaiò in risposta.

«Wow, voi due vi capite davvero.»

«Vuoi fare una doccia prima tu? Darò da mangiare a Ky.» disse Gram. 

«Sì. Hai un caricabatterie per il tuo iPhone? Voglio prenderlo in prestito.» 

«Sì, nel cassetto bianco. A proposito, la mia stanza si è spostata al terzo piano. Anzi, tutto il terzo piano è la mia stanza ora.» 

«Ok.» 

Salii al terzo piano, la stanza di Gram. La porta della stanza era di fronte alle scale e c’era davvero solo una stanza su tutto il piano. Dopo essere entrato, vidi che la maggior parte dei mobili erano bianchi, anche le tende erano bianche, ma le lenzuola avevano Doraemon disegnato sopra. 

Non potei fare a meno di aprire la porta e gridare a Gram di sotto: 

«Le tue lenzuola sono proprio fantastiche!!!»  

«Se ti piacciono, resta a dormire più spesso a casa mia!»  

Dopo aver sentito la sua risposta, tornai nella sua stanza sorridendo e aprii il cassetto bianco sotto il tavolo del computer. Il caricabatterie e i cavi erano ben avvolti insieme, tirai il tutto fuori e collegai il mio cellulare. Ci volle qualche istante per riavviarlo. 

Appena si riaccese, le chiamate e gli sms che non avevo ricevuto quando l’avevo spento arrivarono in fretta. 

Non potei fare a meno di sospirare. 

[14 chiamate perse: Sean]

Sean mi ha effettivamente chiamato 14 volte! Spaventoso! 

Entrai nell’account Facebook di Black, in fondo, conoscevo tutte le sue password di Black. 

E sì, spuntarono anche i messaggi privati di Sean. 

[Dorothy Sean Bawongittacha: Dove sei?]

[Dorothy Sean Bawongittacha: Perché non rispondi al telefono? ]

[Dorothy Sean Bawongittacha: Non farmi preoccupare.]

[Dorothy Sean Bawongittacha: Mi arrabbierò se non rispondi.]

[Dorothy Sean Bawongittacha: …]

Feci un respiro profondo, non sapendo cosa fare, ma dato che Sean era così attivo, dovevo rispondere. 

[Panuwat Black: Sono a casa di Gram, il mio telefono è morto, mi dispiace.]

Non pensavo che Sean avrebbe visto il mio messaggio così presto, ma lo schermo mostrava che lo aveva fatto alle 18:46.

Ah, ha letto il mio messaggio. 

Improvvisamente il mio battito cardiaco aumentò in confusione, come se avessi paura di qualcosa, il sudore iniziò a scorrere dal mio viso. Mi morsi il labbro e mi preparai ad aspettare la risposta di Sean. 

Lui non rispose… 

Invece, mi chiamò! 

Il telefono nella mia mano vibrò. Lottai per un po’ per decidere cosa fare. Volevo sia rifiutare che accettare la chiamata. La nostra situazione attuale era imbarazzante, il mio cuore era molto stanco… 

Aspettai per un po’, ma non sembrava che avrebbe riagganciato presto, così dovetti premere il pulsante di risposta. 

«Pronto?» 

[Quanto tempo ci è voluto per rispondere al telefono? Perché non hai risposto prima?] 

«No, non è così.» dissi dolcemente. 

[Non vuoi parlare con me?]

«No…» 

Sean non parlò, e nemmeno io, ma finalmente sentii il suo sospiro sommesso. 

[Black.]

«Hah?»

[Non sei stupido, vero?] 

Lui… cosa ha detto? 

«Stupido? In che senso, stupido?» 

[Voglio dire… cosa ti ho fatto, non sei così stupido da non sapere perché l’ho fatto, vero?]

Sussultai a queste parole. Sean, in una vita precedente, hai dominato la mia vita o qualcosa del genere? Perché continui a pugnalarmi alla gola? 

«I-Io… non lo so. A volte sono stupido, non esagerare.» Non sapevo come rispondere, così risposi casualmente. 

[Mi piaci.]

Rimasi sorpreso. Figlio di puttana!

Il cellulare nella mia mano vibrò. 

«Tu…»

Non sapevo davvero come rispondere. Non so se lui sa tutto o no. Merda! Non ha detto nulla e ciò mi confonde! 

[Non pensare troppo, non ho bisogno di sapere la verità.] Sean sembrava sapere cosa stavo pensando. 

«Sean…» chiamai dolcemente il suo nome. 

[Non chiedermi nulla… devi solo pensarci.] 

«I… Io…» Non riuscivo a rispondere. Non capivo come mi sentivo. Tutto si muoveva velocemente come un razzo. Non potevo trarre alcuna conclusione. 

[Non c’è bisogno di rispondere subito, posso aspettare. Non ti chiederò una risposta oggi.]

«Grazie.» Gli ero davvero grato perché se mi avesse chiesto di rispondere subito, sarei morto.

[Ma non pensarci troppo, aspetterò.]

«Uh… questo è tutto!» Chiusi in fretta la conversazione, volevo riattaccare subito perché non sapevo cosa dire a Sean in quel momento. 

[Imbarazzato?] chiese Sean a bassa voce. 

«No, stavo solo pensando. Non mi vergogno.» lo rimproverai. 

[Aspetta di diventare il mio ragazzo, ti farò arrossire da morire.] 

Le parole di Sean mi fecero sentire molto imbarazzato. I peli del mio corpo si alzarono,gli piaceva proprio dire cose che mi facevano venire la pelle d’oca. Solo perché sei bello, pensi di poter dire quello che vuoi? 

«Questo è tutto, riattacco. Non voglio più parlare con te.» 

Sean stava ancora ridendo, riattaccai con rabbia il telefono e poi girai su Facebook, ma… 

Vidi una scena che avrebbe scioccato chiunque!!! 

Dorothy Sean Bawongittacha – Proprio ora
È timido. Non so se gli piaccio o no.*
Ma mi piace.
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Gram Karin: Chi è?

*(N/T: Sean usa proprio il genere maschile, facendo capire che si tratta di un ragazzo.)

Lo stato di Sean mi colse di sorpresa. Il suo profilo era molto popolare. Le foto che postava avevano almeno 500 like e se in una foto mostrava tutto il suo viso, otteneva almeno 1.000 like! Infatti, era seguito da più di 3.000 persone su Facebook, probabilmente era una celebrità di internet. 

Pochi secondi dopo aver pubblicato lo stato, 20 persone hanno già messo like! Ogni volta che facevo scorrere in alto la pagina per aggiornarla, aveva sempre più like, c’erano anche più commenti di Gram. 

«Black!» Trasalii quando Gram gridò da sotto e risposi in fretta: 

«Qual è il problema? Perché stai urlando così forte?!» 

«Hai visto lo stato di Sean!!!? La fine si avvicina!!! Non ha postato nulla per più di dieci anni!!!  Quel bastardo non mi ha detto a chi si riferiva!!!»

«Vieni qui a parlare, non gridare. Mi fanno pena i tuoi vicini!!!» urlai dalle scale. Un momento dopo sentii un tonfo dalle scale, come se Gram stesse correndo. Il suo vicino doveva odiarlo da molto tempo, poiché faceva rumore ogni giorno. 

Gram corse in camera e mi mostrò lo stato di Sean sullo schermo del suo cellulare. 

Deglutii con forza e lo guardai. 

«Come? Lo sai? Chi gli piace?»

«Non lo so.» sorrisi seccamente. 

«Allora perché non mai messo like? Dai, metti il like!»

«No, non lo farò.» Scossi la testa. 

«Dallo a me. Ti aiuterò.» 

Gram mi prese il cellulare dalla mano e mi mise il like allo stato di Sean. Lo vidi premere ripetutamente la tastiera del cellulare, non sapevo cosa stesse scrivendo, volevo prendere immediatamente il cellulare…

«Cosa stai scrivendo!!!»

Dorothy Sean Bawongittacha – Proprio ora
È timido. Non so se gli piaccio o no.*
Ma mi piace.
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Gram Karin: Chi è?
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Black Panuwat: Se ti piace, chiedi al tuo cuore come ti piace.
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«Maledizione, Gram!! Che diavolo, cancellalo in fretta, sbrigati!!!» Ero così arrabbiato al solo pensiero che volevo solo cancellare i commenti. 

Se Sean lo vede, probabilmente penserà che voglio sedurlo! Gram mi causa un sacco di problemi! 

Stavo per cancellare il commento di Gram, quando vidi la risposta di Sean. 

Black Panuwat: Se ti piace, chiedi al tuo cuore come ti piace.
Like Rispondi 2 minuti fa

Dorothy Sean Bawongittacha: Prima chiedilo al tuo cuore.
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Cancellai in fretta il mio commento quando Gram brontolò.

«Perché sei così spaventato? Volevo solo provocarlo. Guarda, l’ho chiesto io e non ha risposto. Ha risposto solo a te!»

«Se vuoi saperlo, vai a chiederlo tu stesso!» Lo rimproverai e stavo per uscire da Facebook, ma apparve una finestra di dialogo

[Dane Rachata: Chi sei? Perchè giochi col profilo del mio amico?]

P…P’Dane!

Il mio viso divenne pallido per la paura, così misi subito giù il cellulare e mi voltai a guardare Gram.

«Voglio fare un bagno.»

«Vai lì, nella stanza a destra.»

«Ok, ok.»

Mi alzai velocemente e mi nascosi in bagno per rispondere ai messaggi di P’Dane, l’altra parte continuava a mandare messaggi, il mio telefono sembrava una patata bollente.

[Dane Rachata: Black ha ancora difficoltà a muoversi, come fa a giocare su Facebook?]

[Dane Rachata: Se non risponde, ti cercherò finché non ti troverò.]

[Dane Rachata: Black lo verrà a sapere.]

Non sono pronto… Posso solo dire questo. Voglio davvero urlare! Non ho altra scelta, posso solo confessare a P’Dane.

[Black Panuwat: P’Dane, sono White.]

[Dane Rachata: White? Perchè stai usando il profilo di Black? E perchè ti sei mischiato con Sean a gli altri? Quindi quello che ho sentito dire è vero, giusto?.]

[Black Panuwat: P’Dane sai che sono qui? Phi, per favore, non dirlo a Black. Se lo scoprirà, ma appenderà dal collo. Per favore, non dirglielo.]

Cercai di scrivere un messaggio che potesse convincere P’Dane, non ero sicuro di cosa sapesse, ma avevo intuito qualcosa. Da quando l’avevo visto ai cancelli del campus fino a quando l’avevo quasi detto a Sean. Appena finì di leggere il messaggio, mi chiamò subito, non al numero di Black, ma al mio. 

«Pronto?» risposi con la voce più sottile possibile. 

[Che succede? Perché lo stai facendo?] La voce di P’Dane dimostrava che ci teneva davvero a me. In realtà, io e P’Dane eravamo molto vicini, ogni volta che lo incontravo mi comprava degli snack. A Black piaceva sempre sgridare P’Dane. Era un serpente velenoso, ma non era mai cattivo con me. 

«Io… voglio solo sapere chi ha reso Black così.» Continuai a parlare ancora con la voce più bassa perché non volevo che mi sentisse Gram. 

[Smettila di fare così, torna al tuo campus.]

«Sono in vacanza.» 

[Allora vai a casa e lascia il gruppo.] 

«Perché, P’Dane? Se sai qualcosa, per favore dimmelo, non lasciarmi all’oscuro.» Cercai di convincere P’Dane. Forse mi dirà chi è. 

[Non mi interessa chi è, che sia Gram o Yok, sono tutti spazzatura ai miei occhi, ho solo paura di Sean…]

Sean… Ancora Sean, perché? È davvero così crudele? Perché tutti hanno paura di lui? 

Mi morsi il labbro.

«Voglio rimanere qui.» 

[White!!]

«Se Sean vuole davvero fare qualcosa, lascialo fare, io lo aspetterò e vedrò.» 

[White, non essere così testardo, non è uno scherzo.] La voce di P’Dane divenne seria. 

«P’Dane, non ti chiedo molto, per favore non dirlo a Black. Quando sarà finita, scomparirò in silenzio.»

[Aspetta un attimo, White!] P’Dane sembrava sapere che stavo per riattaccare. 

Il bussare alla porta mi fece trasalire, Gram si mise davanti alla porta del bagno e gridò: 

«Perché ci hai messo così tanto? Sei caduto nel gabinetto o qualcosa del genere?» 

«Sì, ho quasi finito.» ringhiai e risposi anche io. 

«Riattacco, P’Dane, altrimenti Gram lo scoprirà.» 

[Aspetta un attimo, White!]

P’Dane urlò, ma io riattaccai immediatamente. Mi fido di P’Dane, non mi tradirà e non lo dirà a Black, anche se tutti dicono che lui è velenoso, ma sono sicuro che non mi tratterà così. 

Appena aprii la porta del bagno, vidi Gram che camminava avanti e indietro aspettandomi. 

«Devo davvero fare pipì. Pensavo che sarei morto se avessi dovuto aspettare ancora.»

Risi di Gram, per fortuna non lo sapeva. Se Gram lo avesse scoperto, lo avrebbe saputo tutto il mondo, con una bocca così grande, doveva essere l’ultima persona al mondo a saperlo. 

Alle 11.00, ci eravamo fatti la doccia e ci cambiammo. Gram giocava al computer, mentre io ero sdraiato sul letto a giocare al cellulare, chattando con gli amici del liceo. 

«Ehm, hai finito i compiti di etica? Che poesia hai copiato?» chiese Gram a proposito del compito che il professore ci aveva dato lunedì. 

«Fatti.» 

«Dammeli, fammi copiare.» disse Gram. 

«Se vuoi copiare il mio compito, non puoi più giocare, altrimenti non te lo do.» Sentendo la mia richiesta, Gram rispose: 

«Allora aspetta un momento.» 

«Ti do solo 3 secondi, 1…» Iniziai immediatamente a contare. 

«Ehi, non essere così cattivo, ok! Non si può mettere pausa ai giochi online!» gridò Gram. 

«2.» continuai a contare senza preoccuparmi. 

«Aspetta, aspetta un attimo, aspetta un attimo.» Il suo premere il mouse alla velocità della luce mi fece sentire come se il mouse stesse per esplodere.

«Due e mezzo.» 

«Per favore, Black.»

«2.75.»

«Aspetta un attimo, dannazione, presto sarò morto.»

«2.9.»

«Dannazione! Basta giocare.»

Si alzò dal tavolo del computer insoddisfatto e si diresse verso lo spazio vuoto accanto al letto. Sorrisi e mi alzai, poi preso il libro dei compiti dallo zaino e lo passai a Gram. 

«Cos’è?» 

Gram mi guardò. 

«Non vuoi copiare? Ok, non ne hai bisogno.» Dopo aver detto questo, stavo per rimettere il mio compito nello zaino, ma Gram lo prese in fretta.

«Certo che lo farò! Perché non vorrei copiare?!» Gram ruggì con rabbia. 

«Di chi è il quaderno sul tavolo?» chiesi, non solo, lo presi pure per vederlo, quando vidi il nome nel libro, ridi. 

«D… Dragon Ball* eh? Hahahahahahahahaha.» 

*(N/T: Il nome Yok (หยก) significa “gemma”.)

Dici sul serio? Il nome sembra quasi un personaggio di un romanzo cinese degli anni ’80. 

«Hai finito di ridere?» disse agitando il polso, ma ancora era inutile. C’erano dieci pagine di esercizi. 

«Perché?» dissi mentre sfogliavo il quaderno in mano, la sua calligrafia era molto ordinata. 

«Questo è il nome di Yok, il suo vero nome, Mangon Yok * (Dragon Ball), a sua madre piace guardare film cinesi.» Gram spiegò e mi guardò stupito: «Va bene dimenticare il vero nome di tutti, ma come puoi dimenticare quello di Yok? Devi aver avuto un problema al cervello. Il suo nome è la cosa più memorabile al mondo.»

«No, no, non l’ho dimenticato, volevo solo chiederti perché hai preso il suo libro.» Evitai frettolosamente l’argomento e continuai a sfogliare i quaderni. Gram non chiese più nulla, continuò a copiare i suoi compiti mentre parlava con me. 

«L’ho preso per copiare. Dopo aver finito di copiare, lo farò per lui. È arrabbiato con Sean e sicuramente non potrà fare i suoi compiti. Forse domani non sarà in classe.» Ero commosso, non ne aveva davvero bisogno, ma ci pensava lo stesso. 

«Così tante, 10 pagine.» dissi. 

«Oh, quando mi sono rotto la gamba mi ha portato sempre in braccio e non si è lamentato. È solo una piccola cosa, amico.» 

Dopo aver sentito questo dalla bocca di Gram, combinato con quello che avevo visto negli ultimi giorni, potevo essere sicuro che loro tre erano amici intimi e improvvisamente mi dispiacque molto.

«Sono io che ho fatto litigare quei due. Mi dispiace tanto.» Mi sedetti a gambe incrociate guardando Gram, che mi guardò a sua volta e mise giù la sua penna. 

«Perché lo pensi?»

«Per via di P… Dane.» Quasi lo chiamai Phi: «Yok si è arrabbiato con me per questo e Sean lo ha colpito per me.» 

«Dannazione, a cosa stai pensando? Andrà tutto bene.» 

«Ma hanno litigato.» Le mie parole fecero alzare la testa a Gram. 

«Hai davvero un problema al cervello, non lo sai ancora? L’ultima volta voi tre avete litigato e io sono rimasto fuori e vi ho guardati. Ma due giorni dopo siamo andati a bere insieme al SecondClass*. Di cosa ti preoccupi esattamente, demone?»

Non c’è bisogno di insultare gli altri e chiamarmi demone… 

«Se questa volta non sarà facile fare pace, con chi ti schiererai?» chiesi a Gram, perché era lui quello neutrale tra noi tre. Dato che avevo un problema con Yok, dovevo stare dalla parte di Sean. 

«Yok.» 

«Perché?» chiesi, alzando un sopracciglio. 

«Non è che Sean non sia importante per me.» Mi guardò in faccia e continuò a dire con franchezza: «Voglio bene a tutti i miei amici, ma non posso lasciare Yok. Ora Sean ha te. Se io fossi con Sean, chi sarebbe al suo fianco?»

Gram aveva ragione, potevo capirlo. 

«Quindi se io litigassi con loro, tu da che parte staresti?»

«Dalla tua parte!» Gram rispose senza pensare. 

«Davvero?»

Ero stupito dalla risposta. 

«Certo. Ho colpito Sean quando ti ha fatto piangere, l’hai dimenticato? Il primo anno?» 

«Cosa? Ho pianto?» Spalancai la bocca per la sorpresa. 

Black ha pianto? 

«Oh, hai pianto perché Sean ha rotto il tuo carillon. Avevi detto che tu padre te lo aveva comprato alle elementari, ma ti eri separato da lui. In questo caso… Devo scusarmi per l’orologio. Se avessi scoperto che era di tuo padre, non l’avrei fatto.» 

Gram mi guardo e mi sentii di nuovo in colpa. La storia del G-Shock che avevo detto che avevo comprato l’orologio al mercato di Chatuchak il primo giorno che li avevo conosciuti. 

«Va bene, lascia perdere, non lo sapevo.» risi di Gram. 

«Ma hai dimenticato tutto, sbrigati a prendere delle vitamine per il tuo cervello!» Gram si maledisse con me e continuò a copiare i suoi compiti. 

«Gram.»

«Hah?»

«Allora, se non c’è il carillon, ma sei ancora al mio fianco, perché?» chiesi di nuovo. 

Non so chi abbia fatto del male a mio fratello. Anche se Sean è ora il sospettato numero uno, ho anche bisogno di conoscere Gram… 

«Perché…» Gram mi guardò in faccia. 

«Perché?» 

«Non lo so, non lo so nemmeno io. So solo che sia con Sean, Yok o chiunque altro io sarò al tuo fianco. Non è che dico questo solo perchè sei qui. Anche se non lo dicessi, lo saprebbero anche gli altri due.»

«Davvero? Perché?» Alzai lo sguardo e sbattei le palpebre, Gram sorrise e mi colpì con un cuscino. 

«Perché fai tante domande? Bastardo!» 

Lo fissai e lui rise. 

«Forse è perché ti piace sempre fare cose che non mi aspetterei mai. Forse sono geloso, perché condividi il cibo solo con Sean. Ma almeno quando sei triste, la prima persona che vuoi chiamare e parlare sono io. Credo che se sei disposto a chiamare qualcuno quando sei molto arrabbiato, quella persona deve essere molto importante per te. Se pensi che io sia importante, allora ovviamente ti considererò più importante degli altri due.»

Gram mi sorrise dolcemente prima di continuare le sue parole. 

«Anche se scegli sempre di stare con Sean quando sei felice.»

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