Il viso di Vick quando Mason lo aveva dopo due settimane era grande la metà. Onestamente, anche prima d’ora, quando Mason aveva visto il suo stomaco paffuto, pensava che sarebbe stato meglio per lui perdere peso. Ma ancora, non voleva che fosse così magro.
Corea del Sud
Aggiornamenti sui libri coreano tradotti dal nostro blog. Leggi le nostre traduzioni ed immergiti nella narrativa asiatica!
KILL THE LIGHT – CAPITOLO 21
Il luogo in cui portarono Mason e Noah era un magazzino abbandonato a circa un’ora di distanza. Li portarono in una piccola stanza che sembrava usata come ufficio e legarono loro saldamente mani e gambe con del nastro adesivo.
KILL THE LIGHTS – CAPITOLO 20
Mason rimase immobile, incapace di respirare, guardando Noah piangere con occhi che sembrarono frantumarsi presto. Il bel viso di Noah era pieno di lacrime.
KILL THE LIGHTS – CAPITOLO 19 (M)
Non sapeva che tipo di stato di salute avessero le altre persone. Il corpo di Mason Taylor era praticamente in buona forma. Naturalmente aveva una buona resistenza e forza, e gli piaceva anche fare esercizio: ovviamente se la sua salute fosse stata cagionevole, non sarebbe stato in grado di fare il lavoro di mercenario.
KILL THE LIGHTS – CAPITOLO 18
Tutti i membri dello staff stavano guardando Mason, trattenendo il respiro. Mason, che era entrato nel magazzino, aveva un aspetto completamente diverso: abito nero, capelli e occhi scuri e un’espressione spaventosamente indifferente. Non era strano chiamarlo un vero agente che lavora per un’organizzazione segreta.
KILL THE LIGHT – CAPITOLO 17
Milo, paparazzo freelance dallo scorso anno, aveva lavorato per i giornali di gossip per un totale di 5 anni e 8 mesi; 3 anni nel settimanale ‘Who Knows’, 2 anni nel ‘The inside’ e un anno e 8 mesi in ‘Hollywood Premium’. Era molto bravo nel suo lavoro.
KILL THE LIGHT – CAPITOLO 16
[Non so come condividere questa notizia in modo che sia meno doloroso per i nostri cuori.]
Le labbra della giornalista tremavano, non c’era modo di sapere se fosse a causa di un forte vento o di un cuore sconvolto. Proprio come quando aveva annunciato la morte di una star che le piaceva a causa di un infarto, adesso aveva una faccia dolorosa e terribile. Le sue labbra si mossero.
KILL THE LIGHTS – CAPITOLO 15
«Eh? No, lo stavano facendo di fronte a me, come se volessero che li vedessi.» Joy spiegò di nuovo la situazione a suo zio, Jason, che non le credeva e le chiese: [Come può essere?]
KILL THE LIGHTS – CAPITOLO 14 (M)
«Ahahah. Oh mio Dio, Liz.» La cugina di Haley, Joy, rideva come se non riuscisse a trovare parole. Sullo schermo della telecamera c’era l’immagine di Haley che trascinava con forza il braccio di Noah in una stanza d’albergo.
KILL THE LIGHTS – CAPITOLO 13
«Lo indosserai? Veramente?» Chiese di nuovo Tony stupito. Mason guardò il vestito che aveva scelto e aggrottò leggermente la fronte.
«Ah, come previsto è troppo stravagante, no?»