KILL THE LIGHTS – CAPITOLO 15

«Eh? No, lo stavano facendo di fronte a me, come se volessero che li vedessi.» Joy spiegò di nuovo la situazione a suo zio, Jason, che non le credeva e le chiese: [Come può essere?]

«C’era anche una coppia che ha provato a scattare una foto della stessa cosa. Ma sembravano esordienti, non sono riusciti a ottenere una foto corretta semplicemente girando  intorno alla porta.» Joy rise di loro a lungo.

[Così? Dove le venderai questa volta?]

«Sto ancora contrattando. Ho chiesto a Sunday e INSIDER, se volevano acquistarli in esclusiva, e tutti hanno dato una risposta positiva. Rimane solo da accordarci sul prezzo.» Disse Joy con voce trionfante. Ovviamente era così che sarebbe dovuto essere. Le foto che aveva scattato erano degne, erano del tipo che qualsiasi giornale avrebbe desiderato. La gente voleva vedere cadere l’attore bambino di Hollywood che aveva brillato. Poteva pensare di essere diventato migliore, ma gli articoli sull’attore bambino di Hollywood che fuggiva da una riabilitazione avrebbero venduto più copie; molte di più dell’articolo sullo stesso attore bambino di Hollywood che andava in riabilitazione.

Quell’articolo sarebbe stato sicuramente un grande successo.

L’altra parte interessata era Noah Raycarlton, che gli aveva pubblicamente mostrato pietà. E sfruttandolo, Haley stava cercando di tornare alla ribalta. Se l’articolo fosse stato pubblicato, la gente avrebbe attaccato Haley come se fosse stata spazzatura, senza alcuna pietà.

Jason, Anna e altri erano tutti entusiasti, in attesa della pubblicazione dell’articolo. Joy si complimentò con se stessa per non essersene andata in quel momento e ridacchiò.

«Ah, sto ricevendo una chiamata. È il Sunday che chiama per primo.» Controllò il telefono e mise Jason in attesa.

«Ciao. Hai pensato a un prezzo?» Chiese Joy in tono arrogante, e l’altra persona disse: [Ah, a questo proposito….Non credo che la nostra parte possa comprare quelle foto.]

«Eh?»Joy si aspettava di sentire 100mila o 200mila dollari, ma venne colta di sorpresa dalla risposta inaspettata. «Cosa hai detto?»

[Mi dispiace. Cioè, penso che dovresti cercare un altro giornale.]

La giornalista del Sunday, che le faceva sempre un buon prezzo, le stava parlando con tono un po’ perplesso e urgente. Prima che Joy potesse dire altro, riattaccò.

«Eh?» Joy aggrottò la fronte e fissò il telefono. «Cos’è questo? Credono che non abbia altre opzioni oltre a loro?» Joy era piena di fastidio quando il telefono squillò di nuovo. Questa volta era l’Insider.

«Ah, quindi? Hai pensato a un prezzo?» Chiese Joy con un tono leggermente più gentile questa volta.

[Prezzo? No. Ho chiamato per dirti che non le compreremo.]

«Cosa stai dicendo? Non comprerai queste foto?Non comprerai questo incredibile articolo, che venderà tutte le tue riviste in due ore? L’articolo parla di Raynoah, che piace alla gente, e della caduta di Haley. Pensi che non lo compreranno?»

[Joy. Dovresti riprenderti. Smettila di pensare di succhiare tutto il sangue di tuo cugino più giovane che ti mantiene e ti ha pagato una Ferrari. Non pensi che Haley sia pietoso?]

«Cosa, cosa hai detto?» Chiese Joy, senza parole. Cosa aveva detto? Quando aveva chiamato un’ora fa lo stesso giornalista aveva detto: ‘Wow, Haley? Ah, quella spazzatura … Non cambia mai.’ Ma all’improvviso aveva assunto un tono da predica? Joy poteva sentire la sua pressione sanguigna salire.

[Comunque non vivere così.]

Dopo averlo detto, il giornalista riattaccò. Joy tenne il telefono e rimase lì, con la faccia tutta rossa per un po’.

Cosa sta succedendo? Joy si morse le labbra per l’assurdità della situazione, per il cambio di marea.

[Quanto stanno pagando? 100 mila? 120 mila? … Non dirmelo, 200mila?]

Aveva chiesto eccitato Jason, quando gli aveva risposto visto che era rimasto in attesa.

«No. Né Sunday né Insider sono disposti a comprare le foto! Come è possibile?»

[Che cosa?] Chiese Jason incredulo e Joy si grattò la testa.

«Perché? Haley ha fatto una cosa così folle … e l’altra parte era Raynoah!»

«Lo sai, vero? Muoiono tutti dalla voglia di conoscere la vita privata di quell’uomo.» La voce di Joy era ruvida. Jason rispose, [Ha senso? Hai chiesto un prezzo troppo alto?]. Iniziò a incolpare Joy, ma non era colpa sua.

«Non ho neanche potuto menzionare il prezzo richiesto. Hanno tutti detto che non le avrebbero comprate, subito dopo che ho risposto alle loro chiamate.»

[Che cosa? Ha senso?]

«Il capo reporter dell’INSIDER mi ha persino detto di non vivere così.» Joy mormorò come se non potesse crederci, e Jason urlò: [Non comprando la ‘Scoperta della vita privata di Raynoah’, sono tutti pazzi?]

«Sì, è Raynoah. Potrebbe essere che forse la controparte ha bloccato l’acquisto?» Joy sussultò e mormorò. Jason le chiese di nuovo: [Sul serio?] ma Joy alzò gli occhi al cielo.

Se ci pensava, tutti nel mondo erano curiosi della vita privata di Raynoah. Cosa mangiava, chi incontrava e che tipo di preferenza sessuale aveva; erano tutti concentrati su ogni suo movimento. Se ci fosse stata una rivista con un articolo sulla sua preferenza sessuale, anche lei l’avrebbe comprata.

Hollywood comprava e vendeva qualsiasi cosa, anche se si trattava dei capelli di una star che urlava: ‘Sto davvero impazzendo!’ e li tagliava. Raynoah non era una celebrità, ma era qualcuno che aveva più popolarità di una celebrità e ovviamente articoli su di lui sarebbero dovuti uscire ogni giorno. Tuttavia, le uniche notizie su Raynoah riguardavano le sue apparizioni pubbliche o quello che era successo in presenza di altre persone.

Joy sapeva quanto fossero schifosi i paparazzi. Erano pazzi bastardi, che per scattare una foto potevano saltare davanti a una macchina ogni giorno.

Ma perché quei bastardi non avevano fotografato Raynoah?

«Eh?» Joy aggrottò la fronte. Non c’era niente al mondo che potesse bloccare la bocca di un paparazzo bastardo. Se ci fosse stato, perché la principessa Diana non aveva potuto fermare la sua macchina in autostrada?

[Joy?]

«…Questo ha senso?»

Ma invece di essere sconvolta dal fatto che Sunday e Insider avessero rifiutato le sue incredibili foto, Joy era più scioccata di come non avesse mai visto una singola foto di Noah dei paparazzi. Come poteva essere?

Noah non era nemmeno un monaco buddista. Non era possibile che non avesse mai incontrato nessuno della sua età. No, anche se non vedeva nessuno, era normale avere almeno un articolo imbarazzante intitolato ‘Perché Noah non vede nessuno?’ Perché il pubblico voleva sapere queste cose!

[Hai contattato qualche altro giornale? Dovrei provare io? Probabilmente perché hai indicato anche il prezzo?]

Joy, infastidita, riattaccò con Jason che ancora non riusciva a capire quel fatto incredibile e parlava di cose inutili.

Si rosicchiava le unghie, controllò la foto di Haley e Noah che aveva salvato nel telefono. Pensava che sarebbe stato un grande successo, ma era in una situazione in cui non sarebbe stata in grado di guadagnare un solo centesimo.

No, piuttosto che i soldi, pensavo di poter seppellire totalmente Haley, e davanti a quella faccia indifferente, pensava di poter dire: ‘Ti avevo detto di stare attento, no?’, sorridendo con arroganza.

Joy si mordicchiò le labbra e alzò gli occhi al cielo. Non poteva accettare una sconfitta come quella. Non voleva. Aveva scattato quella foto incredibile eppure non poteva comprare Haley. Lui stesso era una nullità, ma l’aveva guardata, quando gli aveva chiesto le spese di mantenimento, come un insetto.

Voleva dire a Haley che se non le avesse pagato le spese di mantenimento sarebbe stato sempre così; che sarebbe stato odiato dal mondo che l’avrebbe ritenuto un pazzo figlio di puttana che non solo aveva flirtato con Raynoah, ma lo aveva anche trascinato in una stanza d’albergo.

Si morse le labbra e toccò il telefono. Fu esattamente in quel momento che qualcuno suonò alla porta. Joy aggrottò la fronte e controllò l’orologio. Ore 23.00. Non era il momento per una visita casuale.

«Chi è?» Chiese Joy, un po’ nervosa. Poteva essere Haley? Il mese scorso, quando era andata a lamentarsi della nota di richiesta, Haley era sembrato un pazzo.

Con occhi fissi, le aveva puntato contro una pistola e aveva sorriso in modo sporco. Quella faccia spaventosa con cui aveva detto: ‘se hai intenzione di rovinarmi la vita, dovresti prima assumere una guardia del corpo’, era apparsa più volte nei suoi sogni e la faceva rabbrividire.

Sul serio, non era Haley, giusto? Si sentì nervosa e aprì leggermente la porta. Un uomo molto alto apparve attraverso il varco.

«Mi dispiace per questa tarda ora. Sono Phil Hepson.»

Le porse il suo biglietto da visita attraverso la fessura. Su un lato del cartoncino pulito e lussuoso c’era scritto ‘Raycarlton’ in un corsivo elegante. Quando girò il biglietto, vide il suo nome: segretario personale, Phil Hepson.

«Sono il segretario personale del signor Noah Raycarlton. Sono venuto qui per parlare delle foto che stava per vendere al Sunday e all’Insider.»

Joy ingoiò con la gola secca, sbloccò la catena e aprì la porta. Era davvero quel famoso segretario che stava sempre dietro a Raynoah. Era venuto a parlare delle foto?

«Entri.» Joy gli diede il permesso, lui chinò la testa ed entrò. Joy lo fece sedere su un divano e chiese. «È venuto qui per comprare le foto? A quanto sta pensando?» Chiese, nascondendo la sua eccitazione. Pensava di non poter ricavarne dei soldi perché i giornali non le compravano affatto, ma se la parte di Raycarlton era interessata, pensava che forse poteva averne addirittura di più. Naturalmente, se ciò fosse accaduto non avrebbe potuto seppellire Haley, ma avrebbe potuto scattare di nuovo una sua foto.

«Non negoziamo. Quello che offriamo è che, per il recupero dei dati, non le faremo nulla.» Tuttavia Phil aveva detto qualcosa di diverso da quello che Joy si era aspettata.

«Cosa sta dicendo? Recupero dei dati?»

Non mi farà niente? Joy era perplessa dopo aver sentito le fredde parole di Phil.

«Sì, signora Joy Clank. Non potrà vendere quella foto a nessun giornale. Nessun giornale acquisterà, venderà o menzionerà la vita privata di Raycarlton. Questa è la regola.» Disse Phil con calma e tirò fuori un documento.

«Voi ragazzi state controllando i media? State facendo una cosa del genere?»

«Sì. Ma solo sulla sua vita privata.»

Dicevano che avrebbero potuto fare di più, ma non lo facevano. Joy storse le labbra e lo fissò. Phil spinse avanti il ​​documento che aveva tirato fuori prima.

«Questo è il prezzo per la consegna di tutti i dati e il silenzio.»

‘Il prezzo per aver consegnato tutti i dati e rimanere in silenzio: nessun danno sarà fatto a Joy Clank.’ Quella era l’unica frase sul documento.

Joy tremò e lo fissò.

«Stai dicendo che prenderà le foto senza alcun profitto per me? Non ti lusingare, questa è la mia foto!»

«Signora Clank.» Phil guardò l’orologio al polso e disse: «Non sono venuto qui per negoziare. Sono venuto qui per minacciarla.»

I suoi occhi erano onesti. Joy lo guardò per un po’, aggrottò la fronte e poi fece un passo indietro.

«Ahaha! Non riesco nemmeno a dire una parola …» mormorò Joy. Armeggiò e prese il telefono che aveva tenuto vicino alla scrivania del computer. «Ragazzi, siete così fantastici …»

Le sopracciglia di Phil si aggrottarono leggermente. Phil si alzò e la guardò ridere come una pazza, tenendo in mano il suo telefono. Cercò di fermarla, ma con il suo pallido sorriso fu più veloce.

Si appoggiò alla scrivania come se volesse sedersi e mostrò a Phil la lista di messaggi inviati.

«In questi giorni, i miei parenti sono piuttosto arrabbiati con Haley. Dato che non posso venderle a un giornale, probabilmente va bene guardarle e divertirci tra di noi, no? Questa è la mia vita privata.»

Nella sua lista di messaggi inviati c’erano i numeri di telefono di circa sette persone, che di recente non erano riuscite a restituire le normali spese di mantenimento richieste da Haley. Soprattutto quello di Anna, che era stata arrestata per aver agito violentemente, era in cima alla lista.

Phil aggrottò la fronte. Joy rise del suo sguardo leggermente perplesso.

«Queste due persone amano disgustosamente scrivere della propria vita privata su Internet.»

«Signora Clank.»

«Oddio. Sandra ha già lasciato un post su Twitter.» Joy gridò eccitata dopo aver controllato il suo telefono. Uno, due … la posta si stava già diffondendo. «Arrenditi. Anche se avessi il potere di bloccare tutti i media del mondo, sarebbe inutile. Anche Dio non può fermare tutto questo.»

Attraverso i suoi messaggi, 22 persone avevano già ripubblicato l’immagine sul proprio account. Joy sapeva sicuramente che l’immagine si sarebbe diffusa in un batter d’occhio alle persone di tutto il mondo.

All’espressione indifferente di Phil, Joy chiuse il telefono di scatto.

«E questo non è male per Raynoah? Probabilmente è infastidito da Haley.»

Usando questa opportunità, poteva essere in grado di scrollarsi di dosso completamente Haley. Storse le labbra e sorrise. Phil prese il cellulare e chiamò qualcuno.

«Sì. No. Sì. Va bene, ho capito.» Phil parlò al telefono, ricevette alcuni ordini e alla fine riattaccò, poi fissò Joy.

«Aveva ragione, signorina Clank.» Phil era d’accordo con lei. Il SNS (Social Networking System) – dove centinaia e migliaia di persone potevano interagire,  neanche Noah poteva controllarlo. A volte avrebbe potuto finire per fare cose che nemmeno Dio poteva fare, ma in questo caso era impossibile. «Ma è meglio che tenga questo a mente. Dio non può impedire che anche la sua vita venga distrutta. Quindi, non c’è bisogno di pregare intensamente.» Mise il foglio nella borsa e si alzò.

«Lei e i parenti che hanno ricevuto il suo messaggio, tutti perderanno molto al prezzo di una breve chiacchierata. Avrebbe potuto essere migliore, se avesse saputo il motivo per cui i media tacciono. Non è perché amano Noah, ma perché hanno paura di lui.»

«Che cosa…»

«Se pensa di non avere niente da perdere, lo scoprirà presto.»

Amici, famiglia, ricchezza e, naturalmente, status sociale, orgoglio, compassione. Alla fine, avrebbero perso tutto, compresa la loro voglia di vivere. Phil, per la prima volta, sorrise lentamente a Joy, che era congelata. Era un sorriso di derisione verso qualcuno che aveva scelto la peggiore di tutte le scelte che una persona poteva scegliere.

****************

Mason sapeva che quello era un sogno. Chiaramente, i sogni e la realtà erano diversi. Era perché, non importava quante volte si fosse detto ‘questo sembra così reale’, nei suoi sogni la realtà era molto più allarmante.

La reale sensazione di Noah che gli accarezzava la vita con le sue dita fredde e dure e gli succhiava i capezzoli con le sue labbra morbide e graziose. Quando Mason aveva sperimentato quelle cose per davvero, solo immaginarle lo faceva tremare. Era così sorprendente che il suo cervello si stava seriamente trasformando in una poltiglia.

Ma non era che non potesse distinguere tra un sogno e la realtà; la realtà era davvero molto più sorprendente. Ma Mason non riusciva a smettere di mordersi le labbra.

«Uh… uff.»Un piccolo gemito gli scivolò dalle labbra, imbarazzante come quello di una donna. Anche quando si morse le labbra e si coprì la bocca, il suono lamentoso gli sfuggì. Era a causa di Noah che aveva infilato le dita nell’ano di Mason e aveva continuato a premere l’interno.

Noah premette all’interno dove poteva sentire il piercing con il dito, e ogni volta la sensazione palpitante lo faceva rabbrividire. Il pene di Mason era già eretto.

Disteso tra le sue gambe spalancate, Noah a volte leccava l’area che circondava l’ano, e Mason rabbrividiva e si aggrappava ai suoi capelli. La sensazione di morbidi capelli biondi sulla sua mano gli fece ricordare il momento in cui l’aveva effettivamente toccato.

Quel momento innocente iniziò a macchiarsi di lussuria. Il movimento delle dita avvolte attorno ai capelli di Noah non era gentile o carezzevole, erano i movimenti di un uomo incapace di regnare sui suoi desideri.

«Uh, no, ah, ah …» Le dita che stavano allargando le sue viscere aumentarono da una a due, e ora erano quattro dentro di lui. Lui, che gli aveva messo due manciate di dita per allargare il suo interno, ora afferrò il pene di Mason, che stava già eiaculando.

«Non hai pazienza.» Premette il pene come per fermare l’eiaculazione, e il movimento fece venire Mason senza lasciare alcuna goccia.

Noah aggrottò la fronte e sorrise graziosamente. Era un bel viso. I suoi capelli erano bagnati di sudore e le sue guance erano un po’ rosse. Il suo sguardo era pieno di un calore scintillante e i suoi occhi erano eroticamente rossi. Le sue labbra bagnate e morbide erano un po’ più gonfie del solito.

Normalmente Noah aveva un bel viso, ma il Noah durante il sesso era indiscutibilmente carino ed erotico.

Mason sentì la sua faccia arrossire e si morse le labbra, e Noah lo fece sdraiare sul letto. Poi si slacciò i pantaloni e fece uscire il pene dagli slip.

«No, no aspetta …» 

Mason si alzò a sedere anche se era stato preparato per farlo. Quella parte era diversa dal sesso appiccicoso e promiscuo che aveva fatto in sogno prima. Era una parte riflessa di recente dalla realtà, quindi era molto fastidioso.

Il bel viso e il bel corpo di Noah, e quel pene dall’aspetto pericoloso non se ne andarono. «No, questo non andrebbe bene. Non mi piace questo.» Mormorò Mason e fece un movimento indietro, ma Noah afferrò le sue caviglie e lo tirò verso di sé. Poi spinse il suo pene nell’interno spalancato di Mason.

«Hah …» Aprì le sue belle labbra ed espirò. Mason trattenne il respiro e si strinse al braccio. Il grosso pene di Noah si stava spingendo pesantemente dentro.

«Adesso lo metterò tutto dentro, quindi smettila di stringere, eh?» Noah gli succhiò l’orecchio e gli sussurrò eroticamente. Mason tremò e gemette. Voleva scuotere la testa e dire: ‘No, per favore toglilo’, ma solo un gemito erotico gli sfuggì dalle labbra. Anche lui pensò che suonava come se lo stesse implorando.

«Ah, uhh, aah.»

«Cazzo, sei così erotico …» mormorò Noah mentre strofinava il pene di Mason che era già eretto, anche se lui era scivolato solo per metà dentro. Mason si stava aggrappando alle sue spalle adesso e si morse le labbra perché non sapeva cosa voleva fare. Invece did voler smettere, aveva un pensiero superficiale di come quello fosse comunque un sogno.

E mentre Mason vacillava, Noah aprì di più le gambe di Mason e scivolò dentro profondamente. Stava ancora entrando in lui. Quando il suo pene duro entrò completamente in lui e quando i peli pubici e i testicoli di Noah gli toccarono il sedere, tutto il corpo di Mason si ritrovò inzuppato di sudore e dal suo pene eretto uscì nuovamente sperma..

Mason tremò alla sensazione che saliva dalla sua vita e abbracciò la schiena di Noah che gli spinse lentamente il fianco. Sentendo un suono osceno, Mason chiuse strettamente gli occhi perché si sentiva come se fosse sul punto di cadere, proprio così.

Noah si morse le labbra e mosse il fianco, e Mason ansimò, piangendo o gemendo, e lo tenne stretto. «Ahh, ah, ah …» Sentì una risata sommessa insieme ai suoi gemiti.

«Ti piace così tanto, questo? Ti piace così tanto il mio cazzo, Mason?» Chiese Noah con voce ridente.

Mason aprì ampiamente gli occhi alla menzione del suo nome e fissò Noah. Quegli occhi verdi scintillavano e lo fissavano, come sbalorditi.

Mason era seduto sul letto con una faccia vuota. Fuori dalla finestra, gli uccelli stavano cinguettando. Era mattina.

Con una faccia spenta, guardò la parte inferiore del suo corpo non bagnata, ma fradicia. Si passò la mano sul viso, incapace di capire se odiava di più la realtà o il sogno. Aveva già fatto due sogni bagnati su Noah.

«Perché deve essere quel ragazzo?» mormorò Mason e presto si disse: «No, può succedere.»

La scorsa notte Noah era stato davvero osceno. Si chiese cosa stesse facendo Noah, per le sue abili carezze e baci, anche se il suo corpo non era quello di Haley. E immaginare quel bel viso sul letto, mi sembrava già di tradire, etero o no.

Mason, che aveva provato con la scusa ‘non è colpa mia’, si chiese subito ‘ma perché Noah?’ Chiuse la bocca e guardò la parte inferiore del corpo. Andava bene fare un sogno bagnato una volta, ma quello, quello era seriamente …

Per un po’ la mente di Mason divagò e si interrogò sui desideri umani, sul corpo e sull’anima. Non sapeva nemmeno a cosa stesse pensando. Si alzò lentamente.

Non ebbe neanche il tempo di immergere il lenzuolo nell’acqua prima che arrivasse Tony.

Quello sarebbe stato il primo giorno di riprese del film ‘Real’.

***********

«Mi dispiace.» Phil si scusò chinando la testa.

«Twitter, giusto? In questi giorni li usano.» mormorò Noah tranquillamente e sfogliò un mucchio di giornali del mattino e articoli web sulla scrivania.

Le foto diffuse erano 5 in totale. Erano state scattate una dopo l’altra. Le foto mostravano Haley che gli prendeva la mano e apriva con urgenza la porta della camera d’albergo, spingendolo dentro, e poi lui che entrava e chiudeva la porta. C’era una loro foto zoomata e ingrandita. I titoli sotto erano tutti critici con punti esclamativi.

[Haley l’ha fatto di nuovo!] [Haley Lusk dovrebbe scusarsi con Noah!] [È diventato il peggiore stronzo. Come ha potuto?] [Sul serio, incontrollabile! Abbandonerà il film ‘Real’ con cui ha festeggiato ieri?]

Noah rise sommessamente ai titoli provocatori su Haley. Erano tutti troppo spaventati per metterlo in primo piano perché riguardava la vita privata di Noah, ma avevano avuto abbastanza senso da non ignorare un’immagine esplicita che circolava su Twitter. Quindi sembrava che tutti puntassero il dito verso Haley scrivendo i loro articoli.

«Sono leggermente deluso. Non sei riuscito a bloccare nemmeno così poco?»

«Mi dispiace.»

Oltre a scusarsi, Phil chinò la testa più profondamente, e Noah si sedette davanti alla scrivania e fece oscillare il dito.

«No, beh. Potrebbe andare bene …» Noah mormorò piano e Phil alzò la testa per sentire quello che diceva. «Hm. Come sono i nostri programmi oggi?» Chiese Noah mentre spingeva i giornali da una parte e afferrava l’agenda sotto di essi. La sua domanda non riguardava quale tipo di lavoro fosse programmato nel prossimo futuro. Dal momento che gestiva sempre tutto il suo programma in modo professionale, non glielo chiedeva mai. Quello che voleva dire era, se sarebbe riuscito a scrollarsi di dosso quel giorno di lavoro.

«Non ha niente di particolarmente importante oggi.»

«Davvero? Allora annulla tutto fino a oggi sera.»

Phil pensava che Noah avrebbe semplicemente chiesto di cancellare il programma per due ore circa, tuttavia annuì alla sua richiesta di annullare l’intera cosa e chiese: «Dove pensa di andare?» Sentendo la domanda di Phil, Noah sorrise vivacemente come se se lo stesse aspettando.

«Andiamo a raccogliere una farfalla?»

«Scusi? Può ripeterlo?» Phil pensò di aver sentito male, quindi ripetè la domanda, ma Noah mise semplicemente giù l’agenda dicendo: «È una metafora.»

«Per prima cosa, sto pensando di tenerlo vicino a me e parlare. Va bene avere la conferma finale lentamente.» Disse qualcosa di più assurdo e sorrise vivacemente.

Phil, che ieri aveva annunciato la morte di Mason, ora fissava Noah, che sembrava stranamente in una condizione più pepata. Era sospettoso, pensava che Noah avrebbe indossato uno strano sorriso e avrebbe avuto un’aspetto come se non fosse stato strano se fosse morto quel giorno. Ma oggi Noah non sembrava molto diverso dal solito. No, aveva un aspetto migliore del solito.

Noah, che guardava di nuovo la foto di Haley, girò la sedia e guardò fuori dalla finestra e disse con tono tranquillo: «Oh, sembra che il tempo di oggi sarà buono. Dovremmo far uscire in mare con lo yacht?»

**************

Mason si lasciò sfuggire un lungo sbadiglio, sbattendo le palpebre, guardando una strada molto trafficata. Tony gli chiese: «Hai bevuto molto ieri?» Mason si grattò la guancia.

«Se solo avessi consumato alcol …»

Se si fossero comportati in quel modo sotto l’influenza dell’alcol, sarebbe andato tutto bene. Ma quello che era successo era stato che entrambe le parti erano completamente sobrie e quindi era ancora più a disagio. Ebbene, da un lato aveva cercato di convincersi: ‘può succedere, sono solo umano’. Ma qualunque cosa avesse detto a se stesso, era chiaro che avrebbe pensato solo alla scorsa notte se avesse visto di nuovo il viso di Noah.

«No, potremmo non doverci vedere di nuovo.»

Bene, non avrebbero dovuto preoccuparsi di incontrarsi nella loro relazione. Sentendolo mormorare, Tony chiese: «Cosa? Vedi cosa?» e Mason scosse la testa.

«Non è niente. Ah, ma non siamo in ritardo? Ho sentito che le riprese iniziano alle 9:00.» Disse Mason fissando l’orologio, che già segnava le 8:52 e Tony rispose guardando la strada molto trafficata.

«Penso che arriveremo in ritardo di qualche minuto … non so se qualcuno arriverà alle 9 in punto. Non si sono ubriacati tutti ieri sera? Il regista almeno si sarà svegliato?» Chiese sospettoso Tony, e Mason si preoccupò se Vick fosse tornato a casa sano e salvo la notte scorsa.

Dato che non era una ragazza carina, non sarebbe successo niente se si fosse addormentato fuori. Ma ieri, l’aveva spinto nell’ascensore solo per salvare Noah, aveva premuto un qualsiasi pulsante del piano e l’aveva mandato via.

Oh beh, un investitore è più importante rispetto al regista, sai. Mason mormorò una scusa a se stesso e, con un perfetto tempismo, il telefono di Mason emise un bip. Era Vick, una delle poche persone salvate nel suo cellulare che Tony gli aveva comprato la scorsa settimana.

[Dov’è questo posto?]

Mason digitò la risposta [Come faccio a saperlo?]. Beep Beep. La risposta arrivò presto.

[Mi hai buttato via ieri, vero?]

[Penso che stavi sognando].

Alla falsa risposta di Mason, l’altra parte tacque per un po’. Ma poi arrivò un’altra risposta.

[Ho sognato che mi schiaffeggiavi la guancia dicendo che non potevo fare pipì qui.]

Mason tenne la bocca chiusa per un po’ e fissò quel messaggio, quindi spense lo schermo del telefono e se lo mise in tasca. Dalla sua tasca uscirono altri bip che indicavano un nuovo messaggio, ma fece finta di non sentirlo.

«Cosa c’è che non va? È successo qualcosa?»

«Non è niente. E’ qualcosa che potrebbe farmi licenziare dal film.»

In nessun modo lo avrebbero licenziato solo per quello, ma siccome non lo sapeva per certo, lo disse a Tony che tremò: «Cosa?»

«Hai causato problemi?»

«Non è davvero niente. Non lo chiami un problema l’aver gettato il regista in un ascensore, vero? Come lo considerano qui intorno?» borbottò Mason, chiedendosi della vita di Hollywood di cui non era stato messo al corrente. Tony chiese con voce sorpresa: «Hai gettato il regista nell’ascensore? Vick? Come … Perché l’hai fatto, Liz?»

«… Quello … Stava cercando di fare pipì in pubblico.» rispose Mason brevemente. Tony sbuffò «Uff…» e chiuse la bocca. La sua faccia era rassegnata, come se sapesse che Mason non potesse farci molto.

Intorno alle 9:20 del mattino, dopo aver attraversato delle strade molto trafficate, finalmente intravidero l’ingresso del set del film.

«Uh? Perché ci sono così tante persone?» Tony si voltò leggermente al volante, la sua espressione facciale diceva che doveva esserci una specie di errore. E le persone che gridavano, che erano in piedi davanti all’ingresso del set cinematografico, si voltarono tutte a guardare dalla loro parte. All’improvviso, ogni fotocamera iniziò a lampeggiare senza sosta.

«Haley! Haley!»

«Dicci una cosa! Haley? Haley!»

«A cosa stavi pensando? Eri ubriaco? O era cocaina anche questa volta?»

Le persone spinsero le telecamere contro i loro volti, lampeggiando senza controllo, e spinsero avanti anche i loro microfoni. Mason armeggiò, prese un paio di occhiali da sole dal vano portaoggetti dell’auto e li indossò. Anche se portava gli occhiali da sole, i flash erano ancora troppo luminosi e lasciavano tracce nei suoi occhi. 

Tony chiese con voce spaventata: «Li, Liz, cosa hai fatto ieri …?»

Mason si accigliò leggermente. Anche se Hollywood era un posto strano, non sembrava probabile che accadesse questo solo perché aveva abbandonato il regista all’interno dell’ascensore. Forse impedire che il regista facesse pipì in pubblico era qualcosa che la gente avrebbe criticato?

«Riusciremo ad entrare nel set?» chiese Mason indicando Chase e lo staff, che agitavano le mani, e Tony rispose: «Se i giornalisti sono così determinati, non possiamo muoverci nemmeno di un centimetro.» La sua espressione era cupa.

«Sembra che vogliano ottenere l’articolo anche se dovessero farsi investire dall’auto.» Mason fece schioccare la lingua. Proprio in quel momento il suo telefono squillò e Mason, che stava per ignorarlo, vide Gloria che agitava la mano e rispose alla chiamata.

[Haley? Cosa sta succedendo?]

«Ho risposto alla tua chiamata perché vorrei saperlo anche io.»

[Oh mio Dio. Sei lì senza sapere niente? Internet funziona su quel telefono? Presto, controlla!]

Mason riattaccò e accese Internet sul suo telefono. Quando digitò il suo nome su Google, comparve una grande quantità di articoli. C’erano persino foto di lui che controllava Internet in quel momento.

«-… Ahhh.» Mason borbottò: «Eccolo.» vedendo tutti i titoli degli articoli e le immagini.

«Cosa, cosa? Cosa c’è?» Chiese Tony con la faccia scioccata e Mason si grattò la guancia.

«Questa è un’immagine falsificata, giusto? Sì? Non dirmi che hai effettivamente trascinato Noah con la forza in quella stanza d’albergo?»

«Ah, quello … non è un’immagine falsificata.» rispose Mason e cercò di evitare il suo sguardo.

«Sei uscito subito, giusto? Le foto possono essere state scattate in questo modo, ma sei entrato perché è successo qualcosa ed è uscito subito senza che succedesse nulla, vero?»

Invece di rispondere, Mason si grattò la guancia. Le immagini erano davvero molto squisite. Se le guardavi, sembrava davvero che stesse trascinando Noah e spingendolo con forza nella stanza.

Poteva indovinare chi le aveva pubblicate. Mason sapeva che Joy lo stava seguendo ovunque la notte scorsa. Lo sapeva ma se n’era ricordato fino a quando aveva scortato Vick per andare nella camera d’albergo, ma poi aveva visto Aaron e non aveva avuto il tempo di pensare a niente. In seguito, quello che era successo con Noah lo aveva allontanato di più dalla sua mente.

Tuttavia, non era come se si fosse completamente dimenticato di pensarci. Ma onestamente, non aveva pensato che sarebbe esploso così tanto.

«Beh, siamo solo entrati nella camera d’albergo, perché stanno facendo così tante storie?»

«Il problema è trascinare con forza!»

«Beh, sai quanto è bravo quell’uomo a colpire?»

Voleva dire che lo aveva trascinato con forza ma non l’ha violentato o altro, ma Tony chiese con occhi scioccati.

«Tu, sei stato colpito da Noah? Che diavolo hai fatto? Cosa diavolo devi fare perché quell’uomo simile ad un angelo colpisca una persona?» Tony stava tremando e Mason chiuse la bocca.

Tuttavia quell’atmosfera era troppo seria. Noah non era un giovane virtuoso di 20 anni. Sembrava che Noah fosse stato trascinato con forza, ma non era come se Mason avesse una pistola o un coltello. Inoltre, quello che era stato attaccato era stato lui.

Mason si stava facendo queste domande mentre si massaggiava il collo ancora pulsante, quando improvvisamente i flash della fotocamera diminuirono. Quando si voltò, il regista Vick stava uscendo da un taxi, mostrando i postumi di una sbornia, di fronte al set del film.

Vick, che sembrava sul punto di correre da Mason e litigare per averlo abbandonato, ora sfoggiava uno sguardo perplesso davanti alla folla di giornalisti. Si avvicinò a Mason con aria mortificata, credendo davvero di essersi fatto la pipì la notte scorsa, e i giornalisti si divisero, facendo una piccola apertura per Tony.

Tony vide la sua possibilità e premette il pedale dell’acceleratore per andare sul set delle riprese, ma l’auto non riuscì ad arrivare lontano e dovette fermarsi perché i giornalisti erano riusciti a circondare di nuovo la macchina. Probabilmente pensavano che fosse meglio avere una parola dalla parte di Mason, piuttosto che da quella di Vick.

Mason sospirò e si guardò intorno, e in quel momento apparve l’unica persona che poteva davvero far levare quelle persone.

Da lontano, una Mercedes-Benz SLR McLaren bianca, stava giungendo lentamente.

Qualcuno borbottò «È Noah!» e i giornalisti, che bloccavano la strada come matti, improvvisamente si separarono come la marea che calava.

Tony pensò che quella fosse l’occasione e premette il gas, e l’auto balzò in avanti e si fermò, ancora incapace di evitare di colpire quei vagabondi. Si stavano già avvicinando le 10.

«Se continua così, il sole tramonterà prima di arrivare sul set delle riprese.» sospirò Mason, poi pensò velocemente e scese dall’auto.

«Liz!» Tony gridò in preda al panico, ma Mason chiuse la portiera della macchina e lo salutò come se stesse bene.

Sembrava un po’ ingiusto, ma non poteva rinunciare alle riprese a causa del problema che aveva creato. Ovviamente gli dispiaceva per Noah, per aver indirizzato verso di lui quei giornalisti diabolici.

«Haley. Perché diavolo dai fastidio a Noah?»

«Haley! Haley?»

«Ti rendi conto di aver commesso una cosa vergognosa verso di Noah?»

Mason pensò di rispondere ‘non è stato davvero così vergognoso’, ma si limitò a grattarsi la guancia e fissare i giornalisti che circondavano l’auto di Noah.

La portiera dell’auto si aprì e Phil, che scese per primo, tenne aperta quella del passeggero.

Mentre i flash continuavano come matti, Noah rimase seduto lì per un po’ con un’espressione illeggibile. No, in realtà sembrava un po’ sgradevole.

Poiché era rimasto seduto lì per molto tempo, a un certo punto la quantità di lampi iniziò a diminuire e si calmò un po’.

Esattamente in quel momento, Noah scese dall’auto. Poiché era sceso dall’auto e aveva fissato Mason, i giornalisti lasciarono il posto a lui, come la separazione del Mar Rosso, tra lui e Mason.

«Signor Raycarlton, ha finalmente intenzione di dire qualcosa a Haley?»

«Può dire una parola su quello che è successo ieri al pubblico curioso?»

«Come si sente? Non pensa che quello che ha diffuso le foto sia stato Haley?»

«Che cosa ha intenzione di dirgli prima? Come previsto, è venuto qui per arrabbiarsi?»

Tutti pensavano che Noah si sarebbe arrabbiato con Haley o lo avrebbe pubblicamente messo in imbarazzo. Non importava che tipo di parole pacifiche avrebbe detto. I giornalisti erano pronti a inventare qualsiasi scena provocatoria o parole da aggiungere a ciò.

Si stava preparando un articolo davvero caldo. I giornalisti stavano organizzando la trama dell’articolo nelle loro teste iniziando con ‘Noah, che è apparso sul set delle riprese, aveva un’espressione molto spiacevole fin dall’inizio’. 

Noah sospirò piano e rispose: «Mi dispiace. Questa è una faccenda personale.» Rifiutò tutti i microfoni che incontrava e si diresse verso Mason. Mason fissò Noah, che si trovava proprio di fronte a lui e disse: «Mm.» con un’espressione perplessa.

Per prima cosa, avrebbe dovuto scusarsi. In ogni caso, la persona che aveva scattato le foto e le aveva diffuse era la cugina di Haley. Fisicamente era ancora sua cugina e la fama di Haley non esisteva nemmeno dall’inizio. Tuttavia, sembrava che questa cosa avesse colpito Noah piuttosto duramente. Era anche vero che era stato lui a trascinare Noah nella stanza d’albergo. Anche se il motivo era per salvargli la vita, non era una cosa che avrebbe dovuto fare e quindi non avrebbe dovuto dare la colpa a qualcun altro.

Comunque verrò escluso dal film? Non aveva alcun rimpianto persistente di essere un attore, ma 1,1 milioni di dollari erano troppo belli per perderli.

«Uh…» Stava cercando di scusarsi con Noah, che era in piedi proprio di fronte a lui, ma l’uomo sorrise brillantemente stringendo gli occhi.

«Haley.» Chiamò gentilmente il suo nome, prese la mano di Mason e disse. «Sono venuto qui a prenderti.»

«… Eh?»

Eh? Mason sbatté le palpebre a ciò che l’uomo aveva detto, dopo essersi avvicinato a lui come se volesse maledirlo, e i borbottii che li circondavano improvvisamente si placarono. Era venuto a prenderlo? Noah, per Haley? Lo stava portando in tribunale o in una stazione di polizia? L’espressione di tutti diceva così, e anche Mason si sentiva così.

Nel mezzo dell’intero putiferio, Noah, che sorrideva vivacemente da solo, si rivolse a Vick, che era stato goffamente spinto di lato, e chiese alzando la mano di Mason che aveva afferrato: «Sembra che le riprese di oggi non si svolgeranno. Posso portarlo via, vero Vick?» 

Dopo aver osservato gli sguardi delle persone e la situazione, Vick domandò con perplessità: «Huh? Huhhh? Perché Haley?»

«Dato che il vento è buono, ho messo in mare il mio yacht.»

‘Dal nulla? Lo stavano pensando tutti, quando Vick chiese: «Dal nulla?»

«Perché mi chiedi qualcosa di così ovvio?» e continuò: «Certo, è perché voglio pranzare con Haley sullo yacht. E tu, Haley? Forse non ti piace stare su uno yacht? Ho prenotato un ristorante, ma visto che il tempo è bello …»

«Voglio dire, allora perché vuoi pranzare con Haley? Perché ci stai provando? Non solo uno yacht, ma anche la prenotazione di un ristorante.» Tutti lo fissavano con aria assente, come se avessero un problema di matematica spaventoso che nessuno poteva capire. Vick rise goffamente, «Haha …» e chiese di nuovo «Mangiare su uno yacht, questo …. è come un appuntamento?»

Noah rise: «Stai dicendo qualcosa di strano.»

Tutti si rilassarono quando lo disse. Pensavano di aver sbagliato perché all’improvviso parlava di yacht e ristoranti, con una voce così dolce, ma Noah continuò. «Certo, è un appuntamento.»

«Non è ‘come un appuntamento’, ma è un appuntamento.» Noah strinse forte la mano di Mason e sorrise.

Un appuntamento con Haley … tutti dovettero rimuginare per un po ‘. La persona che più di tutti non riusciva a capire quello che diceva Noah, era in realtà lo stesso Mason.

Noah si voltò verso Mason e sorrise dolcemente come se il miele stesse gocciolando. Mason aggrottò leggermente la fronte, guardandolo negli occhi. Era ancora più abbagliante di quando era di fronte ai flash della fotocamera.

«Allora, sembra che sia tutto a posto. Dovremmo andare?»

Con la mano tenuta da Noah, Mason fu trascinato via ed entrò nella Mercedes.

Anche i giornalisti professionisti e i paparazzi, che non avevano mai dimenticato di premere i pulsanti della fotocamera, rimasero congelati quando i due lasciarono il set delle riprese.

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Simax81

finalmente sono riuscita a leggere questo capitolo…ero rimasta a metà quando successe il “fattaccio” di wattpad e sparì tutto.
grazie mille per non aver rinunciato e ricominciato. Mi spiace solo che non si possa commentare con la stessa frequenza, ma va bene anche così. Non so dove andranno a parare questi due e sinceramente sono curiosa di conoscere che tipo di incantesimo è stato utilizzato. Mi sto facendo una mezza idea, ma aspetterò. Grazie ancora.

Loredana

Anch’io sto riprendendo piano piano a rileggere o almeno a rimettermi al passo con i capitoli…E anche a me manca tantissimo non poter commentare i diversi punti e ancor di piu non poter comunicare o commentare con chi legge…Pero è anche vero che sono felicissima che il Team abbia trovato un modo per poterci permettere di continuare a leggere le loro storie e di questo sono felicissima e grata per la loro immensa e inesauribile energia e tenacia.

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