TRIAGE – CAPITOLO 2

Loop 2

TMP!

Un suono mi svegliò dal sonno. Mi alzai e mi misi dritto sulla sedia staccando la testa dal tavolo. Mi voltai sia a destra che a sinistra completamente stranito. Quanto avevo dormito? Avrei dovuto sbrigarmi nel tornare a casa per dormire nel mio letto caldo.

«Dottor Tihn! Come riesci a dormire quando là fuori c’è una guerra? Potresti uscire e aiutare i novellini?» L’infermiera che aveva urlato era proprio di fronte a me. La guardai sbattendo ripetutamente gli occhi.

«Io… mi sono appena svegliato.» Mi alzai velocemente e mi passai una mano in testa cercando di sistemare i capelli arruffati: «Mi dispiace essermi addormentato. Vado tra un minuto.»

«Dottor Tihn ma cosa sta dicendo? È ancora il suo turno.» L’infermiera Aim guardò il cibo intatto sul tavolo. Io non avevo idea da dove provenisse. Sospirai. «Dottor Tihn si sente bene? Ha bisogno di ancora un po’ di riposo?»

«Cosa?» Non mi ero mai sentito così confuso prima di allora in tutta la mia vita. Avevo la sensazione di star vivendo un deja vu: «Che ore sono adesso?»

«21:50.» Disse l’infermiera Aim portandosi le mani alla vita: «Dottore, sembri certamente malato e molto confuso.»

Cosa sta succedendo? Mi guardai intorno nella sala relax. L’atmosfera in generale era molto familiare, la solita degli ultimi tre anni. Intravidi il mio stetoscopio sotto il tavolo e mi chinai in silenzio per raccoglierlo.

Solo un attimo prima, si è trattato di un sogno?

Lasciai subito la sala relax ed entrai al pronto soccorso dove era in atto un caos da guerra civile. Vidi Pin e Gap correre indaffarati. Uno specializzando esterno stava correndo per ricevere il nuovo caso che mi venne messo davanti. Restai immobile, sbalordito e sentii la voce di Wan che mi chiamava.

«Mi aiuti per favore!» Dopo di che alzai lo sguardo e lo ascoltai attentamente. Qualcosa non quadrava; stavano accadendo le stesse cose, di nuovo.

Lo specializzando Wan si precipitò da me: «Dottor Tihn, ho un caso. Uomo, 52 anni, soffre di asma. Ha con sé un broncodilatatore e uno spray. Ha detto di essersi sentito stanco per 30 minuti prima di voler venire in ospedale. Il primo segno vitale di nota è il battito cardiaco accelerato, livello di ossigenazione del sangue al 94% ed è presente un sibilo ai polmoni così gli ho detto di usare il nebulizzatore, ma dopo la terza dose dice di sentirsi ancora affannato, anche se il livello di ossigeno nel sangue sembra buono.»

Cercai di calmarmi mentre ascoltavo il caso clinico di Wan.

Avevo vissuto quella situazione già una volta. Ero certo di aver mandato quel paziente in terapia intensiva dopo averlo intubato. Per quale motivo il paziente avrebbe dovuto trovarsi di nuovo al pronto soccorso, in piena crisi respiratoria, davanti ai miei occhi. Afferrai entrambe le braccia di Wan e lo fissai. Anche Wan mi guardò sorpreso.

«Io… Ho già finito il mio turno.» Detto quello continuai a dire tutto ciò che la mia mente ricordava: «Io… Ho intubato io il paziente e ora lui dovrebbe trovarsi di sopra, in terapia intensiva.»

«Dottor Tihn, di cosa stai parlando?» L’espressione di Wan sembrava sconcertata dal mio comportamento e dalle mie parole. 

Lo lasciai andare e con una mano mi strinsi le tempie. Quella era una situazione pazzesca. «Credevo che si trattasse di un sogno o questo momento è realtà?»

«Dottor Tihn, dovrebbe riposarsi un po’. Va tutto bene, chiederò aiuto a Pin.» disse Wan con uno sguardo preoccupato: «Non sembra a posto.»

Mi massaggiai la tempia dolorante, sentivo di dover vomitare. «Allora credo… Penso che andrò via.»

Tornai in sala relax e mi sedetti sulla sedia che avevo usato in precedenza. Guardai il cibo intatto sul tavolo. Lo avevo comprato prima di continuare il mio turno precedente, ma avevo avuto l’occasione di poter mangiare solo alle 15:00. Non avrebbe dovuto essere lì, ma in un cestino della spazzatura e da molte ore. Ripensandoci ebbi le vertigini, chiusi gli occhi e cercai di calmarmi. Tutto era confuso nella mia mente e il mio corpo non era in grado di sopportarlo. Di conseguenza mi addormentai di nuovo, nonostante il caos che stava accadendo fuori.
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Un capitolo decisamente breve! Per questo motivo abbiamo deciso di pubblicarne subito un altro!!!

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