THE RED THREAD – INTRODUZIONE

Il rumore della pioggia che cadeva come un temporale soffocava tutti i suoni, lasciando solo quello dell’acqua che colpiva il suolo. In una stanza all’ultimo piano di un condominio di otto piani, nascosti nell’oscurità, c’erano due giovani uomini, con i loro corpi bagnati, rannicchiati sul divano. Il corpo tra le braccia larghe singhiozzava come se soffocasse.

«Va tutto bene, In. Va tutto bene.» disse la persona che lo confortava, anche lui lasciando scorrere le sue lacrime.

«Non lasciarmi… Uhuh… Dobbiamo stare insieme, P’Korn.» Le sue due braccia avvolgevano il suo amato.

Era un amore proibito che gli adulti non potevano accettare. Avevano avuto un litigio violento a casa e dopo erano scappati. Korn strofinava le guance lividi dell’altro ragazzo. Non poteva sopportare di vedere In così, gli faceva male il cuore. Un ragazzo che una volta era felice con la sua famiglia aveva litigato tanto da aver dovuto scappare.

«Mi dispiace, In.» sussurrò contro le sue tempie umide. Premette dei forti baci con tanto amore.

In alzò gli occhi, le lacrime sgorgavano. «Phi, non dirlo. Non parlare come se mi stessi lasciando.» Le due mani che stringevano la camicia dell’altro tremarono. «Starò con te. Staremo insieme per sempre.»

Il suono dei fulmini risuonò, ma non fu in grado di attirare l’attenzione dei due. Korn premette un pesante bacio sulle labbra pallide dal freddo.

Poi seguì il suono della porta che veniva sbattuta forte e dopo un grido arrabbiato.

«Lascia mio figlio!! Dannazione! Non dovrei permetterti di prenderti cura di lui. Vieni con me!!» Un uomo di mezza età si precipitò e afferrò il braccio del figlio, ma In non si arrese.

«Papà, amo P’Korn. Ti prego, lascia che ci amiamo, Padre.» Il giovane abbracciò il suo amato strettamente, singhiozzando.

«Preferisci lui a tuo padre? Non mi ami!?» Il padre era furioso. Cercò di schiaffeggiare il corpo del ragazzo, ma fu bloccato dall’uomo odiato.

«Non colpirlo, non è colpa sua. È solo colpa mia. Mi dispiace.» Il giovane abbracciò il suo amato tra le sue braccia. Con le lacrime agli occhi, cercò di rendere omaggio al padre arrabbiato: «Lo amo, ci amiamo.»

«Bastardo, non devi rendermi omaggio.» L’uomo arrabbiato lo afferrò e lo colpì violentemente.

«Papà, no!!» In urlò e il sangue scorse dalla fronte del suo amato, sembrava soffocare: «Papà!! Non ferire P’Korn, per favore!!»

La madre rimase immobile senza sapere cosa fare, prima che un altro gruppo di persone gridasse forte.

«Dannazione Korn, ti ho detto di non immischiarti con lui.» Questa volta, il padre dell’altro si precipitò e liberò suo figlio. «Ferisci mio figlio? Ti sparerò.»

«Forza, gangster. Pensi che io voglia che mio figlio abbia a che fare con la vostra famiglia? Vieni qui!» Il padre di In afferrò suo figlio.

Quando entrambi i ragazzi affrontarono la forza di trazione, la loro forza quasi insopportabile li fece cadere a pezzi. Il più giovane urlò e singhiozzò. La pioggia fuori dalla finestra continuava a cadere pesantemente. Gli occhi acuti che brillavano sempre erano ora cupi, ma l’amore nei suoi occhi non era svanito. Korn guardò negli occhi del suo amato come se avesse preso una decisione. Si voltò a guardare suo padre e si prostrò.

«Padre… Mi dispiace.» La figura alta balzò improvvisamente verso suo padre, prese la pistola dalla sua vita e la mise alla sua tempia. Il suono di sblocco tintinnò. Sorrise al suo amato mentre parlava lentamente.

«Ti… amo… In.»

Poi il suono di uno sparo riempì la stanza.

«P’Korn!!!!»/«Korn!!»

Il grido della madre del giovane risuonò. L’uomo che tratteneva In fu scioccato dalla vista davanti ai suoi occhi fino a rendere deboli le sue mani. In si tirò fuori dalla presa e scosse il corpo del suo amato come un pazzo. Piangeva tenendo il volto del suo amato tra le mani, che ora era bagnato di sangue, baciandolo ancora e ancora.

«Ti amo, ti amo, ti amo. Abbiamo fatto una promessa… Huhu… che staremo insieme per sempre.» Una mano tremante afferrò la pistola che era caduta sul lato del corpo dell’amato e la portò alla tempia. Aveva gli occhi gonfi e guardava il volto del suo amato come se volesse inciderlo nella sua memoria.

«In, non scherzare!!!» Il padre fu scioccato di vedere In con in mano la pistola, ma…

Un altro colpo risuonò attraverso il ruggito del tuono. Un’altra vita era scivolata via con un corpo senz’anima che cadeva tra le braccia del suo amato. Restavano solo le urla insopportabili di sua madre e quelle di suo padre.

Staremo insieme per sempre.
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tania
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Grazieeeee!!!!ho già visto la novel ma non vedo l’ora di leggere il libro per vedere le differenze , vi amo ve lo già detto?1?

Maria Teresa
Staremo insieme per sempre." Leggi il resto »

Sono morta mi sono impresse le scene della serie

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