THARNTYPE – CAPITOLO 53 (M)

Motivi per infrangere il giuramento

“Sai di essere ubriaco?”

“Non sono ubriaco!”

“Solo le persone ubriache dicono di non essere ubriache… e guardati adesso.”

“Hmm!”

Sul grande letto dell’appartamento,Tharn è chino su Type mentre gli sussurra queste parole all’orecchio: “Mi perdoni?”

L’ubriaco si alza con la testa e mormora: “No, ma stavo aspettando che tu me lo chiedessi.”

Type afferra con le braccia il collo di Tharn e lo tira verso la sua bocca. “Sbrigati.” Type lo supplica, avvicinando il suo viso alla bocca di Tharn, cosa che quasi fa perdere il controllo a Tharn.

“Sei davvero un goblin acido!” il batterista si china e bacia Type sulle labbra, un bacio dolce, per trattenerlo.

Rabbrividendo, accettando docilmente il bacio, Type apre la bocca volontariamente per far entrare la lingua di Tharn, le mani che tengono stretta la testa del batterista. Il ragazzo del sud emette un gemito, ancora più seducente di quello di prima.

“Hmm!” Le lingue dei due uomini si rincorrono, facendo formicolare i loro corpi.

I gemiti vanno e vengono con un certo ritmo, entrambi cercano disperatamente di trarre ispirazione l’uno dall’altro. È un momento dolce e passionale, a nessuno importa della voce che risuona nella stanza 888.

“Voglio di più!” Tharn si è appena allontanato dalla sua bocca e Type lo implora perché faccia altro.

Tharn lo bacia ancora con forza e allunga una mano verso la parte inferiore del corpo di Type. Sorpreso domanda: “Perché sei così bagnato?”

“Sono ubriaco.” Prima Type ha rifiutato di ammettere di essere ubriaco mentre adesso confessa immediatamente. Quando Tharn spinge la sua mano ardente dentro di lui, seppellisce la testa nel cuscino.

“Um Tharn, no, questi pantaloni mi stanno facendo soffrire.” Tharn vuole infilare le sue mani nei pantaloni di Type. Questo rende duro il membro di Type che cerca di respingere Tharn.

“Te l’avevo detto che mi stanno rendendo le cose difficili.”

“Questo ti rende ancora più sensuale, più mi guardi mentre ti tocco, più ti bagni.”

Sì! Più le dita di Tharn entrano, più i pantaloni di Type si bagnano. Sembra che più Type sia ubriaco, più sia facile convincerlo a mettersi docilmente alla sua mercé.

“Eh!” Questa volta Type non rifiuta di nuovo e gira la testa dall’altra parte, respirando più pesantemente di prima.

“Mmm… ah…” La lingua di Tharn passa sul capezzolo di Type, strappandogli un gemito mentre si sforza per trattenersi dall’emettere un suono.

“Ah, ah! Non pizzicarlo!” Tharn allunga una mano e impasta il petto di Type, facendolo protestare. La lingua del mezzosangue corre lungo tutto il corpo del ragazzo del sud.

Il gesto fa gemere Type, il suo corpo trema leggermente mentre sta ancora facendo del suo meglio per trattenersi. Tharn, che conosce molto bene il suo corpo, non può fare a meno di sorridere. 

Basta baciarlo per rendere Type indifeso.

“Ah… Tharn… non… entrare… ah… voglio…” dice il ragazzo che una volta era alquanto omofobo.

Tharn tira giù i pantaloni di Type fino alle caviglie.

“No!” Tharn sta per abbassare la testa quando sente la voce di Type.

“Non usare la bocca… usa il tuo fratellino.” Type si solleva sui fianchi e indica a Tharn dove lo vuole.

“Ecco spingilo dentro… Ai’Tharn.”

Tharn si blocca, perché in quel momento Type lo sta pregando di metterglielo dentro, si infila anche due dita nella sua entrata posteriore e fa capire a Tharn cosa deve fare. Tharn non rifiuta, ed entra direttamente con le dita.

“Lo vuoi così tanto?”

“Ah… hmmm… Tharn… te l’ho già detto, non usare… le dita.” Il corpo di Type rabbrividisce e quando le dita di Tharn entrano, ha una sensazione talmente potente che quasi lo sovrasta.

“Perché vuoi così tanto il mio fratellino?” Tharn coglie l’occasione per chiederglielo, perché sa che normalmente non ci sarebbe una risposta per lui.

“Perché è eccitante!” Il viso di Type è sepolto in profondità nel cuscino, le mani stringono forte le lenzuola mentre Tharn entra lentamente perché il passaggio è ancora un po’ stretto.  Lui ha un suo modo per entrare.

“Ai’Hiaa! Tu… non… non farlo!”

Tharn sembra aver trovato il punto sensibile di Type, lentamente si ritira per poi spingere con decisione verso quel punto.

“Tharn… là… più forte… più forte.” la voce di Type risuona per tutta la stanza.

“Se lo vuoi ancora più forte, fallo da solo!” sussurra Tharn all’orecchio di Type con una voce piena di carisma per ritrovarsi poi ad uscire un po’ dal sul corpo.

“Sì!” Non è sicuro se sia colpa dell’alcol, ma Type è sorprendentemente ricettivo mentre si solleva e si siede sopra Tharn, gridando: “Ti odio!”

Tharn lo guarda e sembra apparentemente sopraffatto mentre si sporge e lo bacia sulle labbra. All’improvviso, il fratellino di Tharn affonda tutto nel corpo dell’altro. Il mezzosangue urla con forza mentre afferra con le mani i fianchi di Type, che se le scrolla di dosso usando le sue.

“Non c’è bisogno che tu mi tenga!” La reazione di Type fa sì che Tharn soffochi una risata mentre lo guarda.

Spingendosi dentro, Tharn entra nel corpo di Type ancora e ancora. L’unico suono rimasto nella stanza è il suono di due corpi che si sfregano l’uno contro l’altro.

Si sente un gemito.

In questo momento, i vestiti di Type sono quasi del tutto sfilati a rivelare la sua pelle nuda, e la luce primaverile nei suoi occhi fa sì che Tharn si emozioni, la vista gli fa venire voglia di assaporare il suo corpo con la bocca.

Sa come usare la bocca per far desiderare a Type di smetterla.

“Non venire così… non sei forse pronto?”

“Hmm! Non afferrare… il mio…” il membro duro del ragazzo del sud viene circondato dalla grande mano del suo compagno, facendo risuonare la voce di Type mentre Tharn lo gira sulla schiena e gli entra dentro di nuovo.

C’è solo il suono dei due corpi che si sfregano l’uno contro l’altro nella stanza, poiché Type non sta protestando. Il suo corpo si irrigidisce, gli occhi ben chiusi mentre respira bruscamente e solleva i fianchi per incontrare il ritmo dell’altro.

“Mmm… ah… ah… bene… fallo di nuovo.”

Non passa molto tempo prima che il rapporto sessuale dei due uomini finisca in un ritmo regolare, facendo raggiungere ad entrambi il piacere supremo mentre vengono.

“Tira fuori la tua roba da me! Bastardo!” Subito dopo, il fratellino di Tharn riprende le forze. Il ragazzo si preme contro Type, la testa appoggiata all’orecchio dell’altro, aspettandosi di sentire qualcosa di carino, ma non si aspetta certo di sentirlo imprecare! Tharn sorride stancamente mentre afferma: “Proprio ora mi hai mentito, avevo capito che volevi andare avanti e farlo di nuovo!” 

Type lo allontana e l’altro controlla il proprio respiro mentre si stende sul letto e dice: “Mi dispiace!”

“È divertente prendermi in giro senza pretendere di farlo?”

“Non lo sto facendo, sei tu che sei ubriaco!” Avendo già provato molte posizioni, Tharn non si aspetta che Type sia timido, soprattutto perché questa volta Type ha continuato a implorarlo per dire di sì e parlava con un tono così carino.

“Sono sobrio da quando sei entrato in me!” detto questo, prende il lenzuolo dal letto e lo usa per coprirsi. 

Tharn con un sospiro, chiede di nuovo: “Hai accettato le mie scuse, vero?”

“Beh, il tuo amico mi ha convinto.” Type rimane in silenzio dopo aver finito di parlare e i due ricadono nel letto stanchi.

Fanculo, alla fine è stato Tharn ad uscirne sconfitto.

Seriamente, non è impossibile forzare Type ad ammetterlo, ma nel caso in cui capiti accidentalmente, Tharn lo accetterà.

Type quindi si alza e va in bagno.

********************

“Hai un buon amico.” dice all’improvviso Type e Tharn lo guarda dubbioso, ma vede solo  Type, che è disteso sulla schiena, quindi non può fare a meno di ridacchiare.

“Sì, Ai’Lhong è il mio migliore amico.”

“Quindi alla fine è stato il tuo amico che mi ha aiutato a risolvere il nostro litigio. E se ci sarà una prossima volta, morirai senza obbiettare e lui mi aiuterà.” La voce di Type si fa sempre più flebile e Tharn lo guarda, mentre l’altro si è già addormentato.

La pesante pietra nel cuore di Tharn finalmente cade a terra ed il ragazzo emette un lungo sospiro.

“Prometto che non ci sarà una prossima volta!”

********************

“Ai’Tharn! Ai’Tharn! Ai’Tharn!!!”

“Cosa c’è che non va? Perché gridi?”

È passata quasi una settimana dall’ultimo incidente e i due sono stati in grado di rimettere in sesto le loro vite, anche più dolcemente di prima. Ma c’è una sensazione nella mente di Tharn che non riesce ad esprimere, soprattutto perché Type ha ripensato alle parole di Tar.

Dopo averlo detto a me stesso, sono sempre mezzo convinto che Tar abbia detto davvero quelle cose?

Così, quando Lhong entra nella sala prove, Tharn ci sta pensando di nuovo. Mentre lo chiama, Lhong coglie Tharn di sorpresa, facendolo un po’ arrabbiare. Lhong però gli mette il telefono davanti agli occhi e gli dice.

“Prima leggi questo e poi vieni a rimproverarmi.” 

Tharn lo guarda con aria perplessa, prende il telefono e lo apre.

Si tratta di un’email.

“Merda!” Tharn non può credere ai suoi occhi.

“Ho avuto la tua stessa reazione quando l’ho visto per la prima volta: merda! Ho messo i video delle nostre prove su YouTube da poco e non pensavo che qualcuno ci avrebbe davvero seguito.” spiega Lhong eccitato.

Il mittente dell’email dice che è stato emozionante vedere il loro video di prova su YouTube e che li ha contattati per parlare di un esibizione in chiusura di un grande festival delle band. Tharn alza lo sguardo e scambia un’occhiata con Lhong.

“È un po’ strano!”

“Beh, anche per me è un po’ strano, ma non voglio pensare al perché.” Tharn sa cosa dire ora che nessuno attorno a loro ascolta, dato che è chiaramente un po’ sovraeccitato, e Tharn guarda di nuovo il biglietto da visita fornito con l’e-mail e i numeri di contatto.

“Chiamalo e parlagli comunque!” dice Tharn quasi convinto, ma Lhong replica eccitato.

“Lo mostrerò a Tae e Song.”

“È meglio non correre troppo. Prima li chiamiamo per essere sicuri e poi glielo diciamo, non voglio alimentare le loro speranze con il rischio che poi rimangano delusi.” Tharn è un ragazzo premuroso e sentendolo dire questo, Lhong pensa che sia anche un po’ malinconico.

“Stai pensando troppo, Ai’Tharn! Se siamo felici, siamo felici insieme, e se non lo siamo, siamo delusi insieme… Va benissimo.” Lhong è un uomo molto semplice e vede il mondo come tale. Tharn non si è mai trovato in una situazione simile, anche se molte persone hanno messo gli occhi sul suo talento durante i precedenti concerti al ristorante di P’Jeed, non ha mai pensato di poter raggiungere quel livello; inoltre non vuole abbandonare i suoi fratelli dopo essere cresciuti insieme lavorando con loro nella band.

“Allora, chi di noi è meglio che faccia questa chiamata?” chiede Lhong eccitato e Tharn alla fine cede.

“Lo farò io più tardi, e se ci vorrà vedere, andremo insieme.” Finito di parlare, Tharn prende il telefono per comporre il numero.

Chiama il numero presente su quel biglietto da visita.

[Torno tardi stasera.]

Dopo aver contattato più volte il numero sul biglietto da visita, la persona incaricata si è offerta di incontrarli.

Credo che sia vero, ma se andiamo la sera, siamo solo io e Lhong.

Tharn non dimentica di mandare un messaggio al suo ragazzo per farglielo sapere.

[Ho una prova stasera, e la sera è…]

Tharn in realtà vorrebbe andare a fare il tifo alla partita di Type, perché lo ha fatto da quando è iniziata la scuola, ma Type gli ha detto che non c’è bisogno che vada.

“Cosa ci fai qui? Non è come se stessi lavorando!” Type glielo dice in faccia.

Nonostante questo, Tharn ritiene che il motivo per cui Type non vuole che vada a fare il tifo per lui è perché la squadra dell’università ha già perso diverse volte.

Type probabilmente non vuole lasciare andare Tharn perché la reputa una perdita di tempo date le recenti sconfitte.

[Cosa vuoi mangiare? Te lo compro tornando.]

Pochi secondi dopo arriva la risposta.

[No, mangerò Techno più tardi.]

Tharn ride e sorride di rimando.

[Mangiare CON Techno non è la stessa cosa che mangiare Techno.]

La risposta di Type è quella prevista.

[Fottiti.]

Questa risposta fa ridere Tharn, che esce dalla macchina e guarda questo hotel di fronte a lui, pensando alla conversazione che ha appena avuto con il responsabile.

“È solo che il mio capo ha delle commissioni da sbrigare all’hotel. Tharn, tu e il tuo amico aspettate prima nella hall, il capo scenderà verso le 4:30.”

Tharn entra e rimane in attesa, gli occhi alla ricerca di Lhong, che sta arrivando.

[Ai’Tharn!!! Ho una gomma a terra. Cazzo, che sfortuna. Sto impazzendo. Cazzo, non so cambiare le gomme.]

Lhong grida e borbotta al telefono, mentre Tharn cerca dappertutto la figura di Lhong.

“Dove sei ora?”

[All’incrocio, appena prima di svoltare in direzione dell’albergo.]

“Allora vengo da te.” Tharn guarda l’orologio, manca ancora un po’ all’orario concordato per l’incontro.

Mancano 15 minuti, potrebbe farcela. Ma il ragazzo dall’altra parte rifiuta.

[Va bene così, non sei obbligato a venire e io ho già chiamato il meccanico. Aspetta lì. Non voglio dare l’impressione di mancare di puntualità al primo incontro. Verrò da te non appena avrò finito. Chiedigli scusa da parte mia.]

Lhong riattacca frettolosamente il telefono dopo che Tharn ha concordato, la prima impressione è molto importante e mancare un appuntamento non ti rende qualcuno di affidabile su cui gli altri possono contare. Quindi Tharn torna a sedersi e ad aspettare di nuovo mentrw si guarda intorno.

Nonostante il lusso di questo hotel, Tharn non è dell’umore giusto per apprezzarlo e dentro di sé si sente preoccupato.

Di che cosa stavano parlando?

Tharn si guarda intorno con uno sguardo scrutatore, quando improvvisamente vede qualcosa di molto familiare… non qualcosa, qualcuno! È una persona molto familiare.

Uno studente sta camminando verso di lui con un uomo più grande accanto a lui. Lo studente lancia solo un’occhiata in direzione di Tharn, che si domanda dove abbia già visto quel ragazzo; ma è solo quando si avvicina che finalmente Tharn lo riconosce… 

È Tar.

Tharn si alza immediatamente, la fronte involontariamente corrugata quando vede i due uomini allontanarsi in direzione dell’ascensore.

Subito dopo vede l’uomo allungarsi e afferrare Tar. Una tale intimità rende Tharn un po’ preoccupato.

Cosa sta facendo Tar?

Tharn inizia a guardare a destra e a sinistra, chiedendosi se davvero pensa che l’uomo stia per ingannare uno studente delle superiori facendogli prendere una stanza e alla fine Tharn si morde la lingua.

Digrignando i denti, si decide… 

Non è suo fratello, non importa cosa succede.

Nonostante Tharn pensi questo, entrambi i suoi piedi si muovono involontariamente portando Tharn a dirigersi verso gli ascensori per guardare il conteggio dei piani.

Dopo aver visto a quale piano si sono fermati chiama l’altro ascensore.

Se succede qualcosa quando si è deciso di chiudere un occhio, si può incolpare se stessi per molto tempo.

Non passa molto tempo prima che Tharn raggiunga il piano dove si è fermato Tar, ma non sa qual è il numero della stanza.

“Lasciami andare! Ho detto levati di dosso! P’Tum non è qui.”

“Tranquillo, sarà qui tra un minuto.”

“Lasciami andare! Lasciami andare!”

Tar implora aiuto per scappare, ma l’altro uomo, mettendosi in mezzo al corridoio, non lo lascia andare e lotta per trascinarlo nella stanza.

“Bastardo!”

“!!!!”

Tharn vede l’uomo leggermente più grande che dà un pugno allo stomaco di Tar, che una volta colpito, non riesce a stare in piedi. Vedendolo cadere lentamente a terra, non può trattenersi.

“Ehi! Smettila!” Tharn grida verso l’aggressore, lo afferra per il bavero e lo colpisce con un pugno.

L’avversario, colto alla sprovvista, lo guarda sorpreso.

“Ehi! Che te ne importa? Preoccupati degli affari tuoi!” dice burbero, facendo qualche passo indietro. Tharn solleva Tar da terra.

“Non posso restare a guardare, cosa vuoi fargli?”

“Che te ne importa? Ho pagato per lui! Merda! Se non vuoi venderti, dillo e basta!”, sono le parole pronunciate da quella persona. Questo rende Tharn furioso mentre l’altra parte sta ancora insultando qualcuno che conosce. L’ospite cinese all’interno della stanza, che ha sentito le voci, apre la porta e chiede chiarimenti e Tharn cerca di tirare un pugno anche a lui.

L’aggressore, vista la situazione e se ne va immediatamente per la vergogna, Tharn china velocemente il capo e chiede a Tar come si sente.

“Tar, Tar, come stai?”

“Non ho… P’Tharn, non stavo cercando di vendermi… non ho…”

“Lo so, lo so che non stai cercando di venderti, va bene… va tutto bene.” Tharn si calma, un uomo e l’ospite straniero si avvicinano per chiedere loro in cinese informazioni sulle condizioni di Tar. Tharn aiuta Tar a entrare nella stanza perché sembra che abbia molto male e sia dolorante.

“P’Tharn, chiudi la porta… è imbarazzante… non stavo davvero cercando di vendermi… davvero… mi ha chiamato per dirmi che il P’Tum aveva un’emergenza, io sono solo corso da lui, non mi aspettavo…” spiega Tar debolmente.

Gli occhi di Tharn cercano di evitare di guardarlo mentre chiude la porta come gli è stato chiesto, perché anche lui odia quell’uomo straniero che sta lanciando sguardi curiosi.

Gli occhi dell’ospite stanno chiaramente guardando Tar.

Infatti chiunque di fronte ad una scena del genere la penserebbe in questo modo; lui stesso lo farebbe, e le persone che li osservano e non li conoscono sicuramente penseranno la stessa cosa, e cioè che Tharn sia qui per vendere Tar, ma non andando d’accordo con l’acquirente, sono sorte delle controversie.

Dopo aver fatto sdraiare Tar sul letto, Tharn pensa di andarsene in fretta.

“Più tardi chiamo Tum e gli chiedo di venire.” Tharn non ha dimenticato che ha degli affari da sbrigare oggi e non può permettersi di restare. Quindi decide di lasciare la stanza il prima possibile e chiamare qualcun altro che si prenda cura di lui al suo posto.

Bisogna chiedergli se è preoccupato per Tar? Certo che è preoccupato, ovviamente, ma è più preoccupato per se stesso e per come si sentirebbe l’altra persona… il suo ragazzo.

Tharn si sta voltando per andarsene quando Tar gli afferra improvvisamente il braccio in modo che Tharn guardi in basso.

Verso di lui.

“P’Tharn, sei così disgustato da me?”

La mossa di Tar sorprende abbastanza Tharn e la sua domanda lo blocca scioccato.

Ma quello che succede subito dopo lo sciocca ancora di più.

Tar tira improvvisamente Tharn sul letto e, ancora una volta, prima che possa reagire, si alza e si siede a cavalcioni sopra Tharn.

Si avvicina al viso di Tharn e lo guarda con lo sguardo fiducioso che una volta gli era così familiare, prima di parlare con il suo tono leggero.

Dolcemente.

“P’Tharn… non lasciarmi solo!”

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