THARNTYPE – CAPITOLO 49

Ritorno

‘Non volevo rompere con te!’ Se fosse stato un anno fa, Tharn sarebbe saltato di gioia nel sentirlo, sarebbe stato così felice da tirarlo nel suo forte abbraccio, gli avrebbe accarezzato la testa e lo avrebbe perdonato. Ma non oggi. Oggi non lo può fare perchè c’è un’altra persona nella sua vita. 

“Cosa ti ha fatto pensare di venire a dirmelo oggi.”

Non parla del fatto che glielo sta dicendo dopo tempo ma perchè proprio adesso.

La domanda fa sì che Tar abbassi la testa e stringa il bicchiere con entrambe le mani, facendo sì che Tharn lo guardi in silenzio dicendo a se stesso che se resta ancora un pò si ammorbidirà e che deve andarsene velocemente. 

“Ugh.” le spalle del ragazzino tremano, così Tharn emette un lungo sospiro prima di tornare a sedersi di nuovo.

Lo guarda semplicemente mentre il suo ex singhiozza a testa bassa, e anche se interiormente vorrebbe girargli le spalle ed andarsene, non può fare a meno di allungare la mano e accarezzare i capelli dell’altro.

“Tar … non piangere.”

Il tocco gentile fa alzare la testa al ragazzo che lo guarda con la speranza negli occhi, il punto è che il tocco gli riporta alla mente i ricordi ed i suoi capelli morbidi gli danno la sensazione che gli stia bruciando il petto. 

Tharn si sente in colpa per aver generato quella sensazione.

“P’Tharn, io … non volevo rompere con te, non volevo rompere, non pensavo di rompere.” Tar sussurra con voce tremante, allungandosi e cercando di afferrare l’altra mano di Tharn che è appoggiata al tavolo, ma Tharn la ritira freddamente per chiarire che non vuole un contatto fisico con lui.

Non per disgusto, ma per la paura che il suo cuore vacilli perchè Tar è qualcuno che una volta amava, e qualcuno a cui tiene anche adesso.

Ricorda il modo in cui Tar si era dichiarato e, sebbene timido, come lo aveva guardato ed era il tipo di sguardo di cui si era innamorato. Quello fu il secondo in cui capì che a Tar piaceva, e quel sesso durante la notte gli fece capire che qualcosa era sbocciato nel suo cuore. Poi si sentì come cadere nel fiume dell’amore che quel ragazzo aveva creato con difficoltà, finché non aveva deciso di accettarlo.

E’ vero che era stato lui a piacere per primo a Tar, ma questo non aveva fatto sentire a Tharn che Tar si fosse fissato su di lui. Al contrario, l’innocenza e la sua bellezza, avevano reso il suo amore per lui più profondo di giorno in giorno. Tutto l’impegno che Tar ci metteva gli aveva fatto venire voglia di dargli lo stesso in cambio, sentendo che lo amava non meno del giorno in cui Tar gli aveva confessato il suo amore.

Tar avrebbe potuto essere l’unico con cui Tharn avrebbe voluto pianificare il futuro insieme, eppure … era crollato di nuovo con una sola parola.

Lasciamoci.

Pertanto Tar era stata la persona che Tharn aveva amato e temuto di più.

Da quando questa persona, che una volta aveva amato così tanto, è tornata, non sa se mostrare disgusto o proibire qualcos’altro al suo cuore, perché anche se si costringe a comportarsi come se la cosa non sia importante, gli fa comunque male dentro.

“Allora perché hai voluto rompere con me?”

Per Tharn, è solo un dubbio. La domanda fa sì che l’altro si morda il labbro finché non diventa bianco, poi scuote vigorosamente la testa.

“Io … non posso dirtelo, ma mi dispiace P’Tharn.”

“Perché? Ah Tar, dì solo che è difficile dirlo, o che ho fatto qualcosa di sbagliato, qualcosa di così grave che hai voluto rompere con me.” La sua riluttanza a rispondere alla domanda induce Tharn a continuare a chiedere con un tono più pesante, fissando gli occhi umidi e sempre più arrabbiati dell’altro ragazzo, con uno sguardo sincero.

 “Io … davvero non posso dirtelo, ma voglio che tu mi perdoni … puoi? Ti prego.” Il ragazzo alza la testa per stabilire un contatto visivo e pronuncia queste parole con tono riluttante, come se sapesse che sarebbe stato comunque solo un compromesso. Tharn distoglie il viso e si china, respirando profondamente nel tentativo di sopprimere le molte emozioni che continuano a riversarsi nel suo cuore.

“E se dico di no …” non può più essere debole con la persona che lo ha ferito.

“Allora continuerò a scusarmi finché non mi perdonerai.”

Tharn non viene messo a tacere dalle parole inquietanti, ma piuttosto dagli occhi … gli occhi che si alzano a guardarlo dritto, facendogli vedere le immagini di quando frequentava il ragazzo in passato.

Tar lo guarda con gli stessi occhi che aveva un anno fa … pieni d’amore.

“Tar, perché lo fai?” Chiede Tharn con voce impotente. Un’espressione preoccupata è chiaramente visibile sul suo viso appuntito, e alla vista di uno sguardo del genere, un’ansia inesprimibile si solleva nel suo cuore.

La domanda fa respirare profondamente Tar, poi improvvisamente si avvicina e gli afferra la mano, movendosi troppo velocemente perché Tharn possa sottargliela, Tar rafforza di nuovo la presa, costringendo Tharn a voltare la testa per guardarlo di nuovo negli occhi. Gli stessi occhi di sempre mentre gli chiede quello che Tharn teme: “Possiamo tornare come prima e uscire di nuovo insieme?”

“Tar…”

La domanda fa sì che Tharn non riesca a fare altro che gridare come se l’ultima cosa che vuole sia ascoltarlo.

E’ la domanda che più temeva da quando ha incontrato Tar, come se fosse un test della sua decisione di dare o meno una possibilità all’altro ragazzo. A questo punto Tar ha una presa ancora salda sulla sua mano, e poi chiede speranzoso.

“Va bene, va bene per noi tornare come prima e uscire di nuovo, ti amo, non importa quanto ti ho amato prima, è lo stesso adesso… okay? dammi la possibilità di cambiare, okay?”

“Tar, non posso …”

“Solo non rifiutarmi in un secondo, almeno … dammi almeno una possibilità di fare ammenda, okay?” Prima che Tharn abbia la possibilità di rifiutare, l’altro ragazzo cerca invece di prendergli l’altra mano, tenendola saldamente, chiedendo con un’ultima speranza, sembra ancora sul punto di piangere, finché Tharn che lo sta guardando digrigna i denti e volta il viso di lato per sfuggire il suo sguardo.

“P’Tharn, guardami, guardami, guardami negli occhi …” il ragazzo di fronte sta ancora supplicando cercando di suscitare compassione, e chi ascolta sta diventando impaziente.

Proprio mentre l’atmosfera sta diventando sempre più tesa, il telefono nella tasca dei pantaloni squilla, provocando uno stordimento di Tharn che si precipita a prenderlo, come se fosse un’opportunità per salvargli la vita, prima che il suo corpo si irrigidisca di nuovo.

Ai’Type.

La persona che lo ha chiamato è il suo attuale fidanzato, in questo momento Tharn si sente come se stesse commettendo un grave errore, quindi …

“Scusa Tar, torno a casa.” La figura alta raccoglie quindi tutto il cibo, si alza senza alcun riguardo per le buone maniere e senza voltarsi indietro verso il suo ex, corre fuori dal negozio, tenendo semplicemente stretta la mano del telefono finché non diventa bianco, come se glielo stesse dicendo con la sua voce e vibrazione che … Tharn, questa persona è la persona più importante.

No, non ti renderò triste, Ai’Type, mai.

Tharn sta pensando così tanto che non realizza che questa faccenda potrebbe essere male interpretata da sguardi esterni.

*******************

“È presto per andare a casa, vuoi qualcosa da mangiare? Più tardi mi fermo al mercato e poi torno.”

“No … va bene, ti sei allenato duramente, torna indietro e poi vado da solo al mercato.”

“Bene, allora compra una pagnotta per la colazione.”

“Vuoi del riso, quello del mercato dove hai detto che era delizioso?”

“Hmmm, va bene.”

Non mi sto comportando in modo sospetto o altro?

Tharn se lo è chiesto un centinaio di volte, sentendosi allo stesso tempo preoccupato, a disagio e imbarazzato ripensando alla conversazione che ha avuto con il suo ex circa venti minuti prima, come se avesse paura che Type possa sapere che lo ha incontrato.

Da un lato, Tharn vorrebbe parlare con Type ma non vuole turbarlo e farlo pensare troppo, non vuole che si preoccupi e si assicura di dire a se stesso che quella resterà il l’ultima volta che avrà parlato con Tar.

Ormai Tar è il passato e la cosa deve finire subito.

Tra l’altro la questione con P’San è appena passata, confessare che è arrivato un secondo ex significherebbe ricevere più di un cuscino sulla faccia. Type potrebbe soffocarlo per ucciderlo, o potrebbe direttamente andare da Tar. Al solo pensarci, Tharn è spaventato a morte nell’immaginare Type e Tar che litigano. 

Impedirà al suo ragazzo di diventare un assassino o qualcosa del genere.

Ovviamente, Tharn potrebbe essere uno dei cadaveri, quindi il batterista cerca di prendere in mano la situazione e tenere Type fuori da essa.

La cosa più orribile è quella parola … lasciarsi.

Se avesse sentito di nuovo quella parola, sarebbe davvero impazzito.

“Uffa, fa caldo … ehi, sei tornato.”

Proprio mentre pensa ai convenevoli, la porta della stanza si apre, facendo voltare Tharn a guardarlo nervosamente, osservando così Type che sta scuotendo la sua uniforme scolastica e gettando la sua borsa dall’altra parte della stanza, togliendosi bruscamente le scarpe e dirigendosi verso il punto in cui il condizionatore si irradia verso il basso, alzando la testa per sentire l’aria fresca.

“Ho trovato anche un passaggio fino al dormitorio.” Il ragazzo del sud borbotta incessantemente mentre si toglie l’uniforme scolastica rimanendo solo con una canottiera bianca.

“Hai fame? Sono tornato da poco, ho comprato da mangiare.” Dice Tharn con preoccupazione.

“Si, sono affamato! Prima faccio una doccia … Ai’Tharn, quante cose hai comprato? Potresti sfamarci l’intero campus!” Type gira la testa per guardare il tavolo della sala da pranzo prima di rivolgersi al fidanzato. Guardando il tavolo, Tharn ha comprato cinque o sei tipi di piatti ciascuno: branzino fritto con salsa di pesce, cozze alle erbe, filetti di pesce, insalata di mare piccante e zuppa di gamberi di verdure acide…senza contare il dessert.

Gnocchi al latte di cocco, crema di tartaruga e pasticcini al taro.

“Di chi è il compleanno? Guarda che io faccio gli anni il 2 aprile!” Grida Type, voltando la testa a guardarlo come a dargli del pazzo, facendo ridere Tharn che si avvicina per abbracciarlo.

“Merda! Ho caldo, non abbracciarmi.” Il ragazzo del sud si divincola perchè è tutto sudato, gira la testa per fissare in modo da trovare una risposta agli acquisti fatti. Tharn ha l’aria di chi ha fatto qualcosa di sbagliato e restando accanto a lui posa il viso sulla sua spalla.

“Mi dispiace.”

Mi dispiace che il mio controllo abbia vacillato a causa della frase ‘torniamo insieme’.

Tharn serra i denti e si tiene ancora più stretto a Type, come se stesse ricostruendo stabilità per la sua mente.

“Che succede? Compri così tanto e poi ti scusi? La prossima volta semplicemente prendi meno cibo.” Type poi lo rimprovera e gli spinge delicatamente la testa, ma non con la forza sufficiente per farla cadere dalle sue spalle, così Tharn si aggrappa di nuovo alla sua vita. Type sa di sudore, non ha un profumo delicato e non ha un odore rinfrescante come quello di Tar, ma calma il suo umore e resiste.

“Scusa.”

“Cosa c’è che non va in te che ti scusi? Hai fatto qualcosa di brutto alle mie spalle?” Type continua a borbottare, la frase pietrifica e sorprende Tharn che solo poco tempo fa ha incontrato il suo ex. Per questo rimane aggrappato saldamente al corpo dell’atleta. 

“No, mi sento come se ultimamente … ho fatto continuamente le prove e non ho quasi mai avuto tempo per mangiare con te. Oggi ero libero e tu hai finito presto, quindi ho comprato un sacco di cose … mi dispiace di non aver avuto tempo per te.”

“Uffa.” Type, che è sempre stato un po insensibile, sbuffa e allunga la mano per dargli un leggero schiaffo sulla testa, poi si volta e lo abbraccia di rimando mentre risponde: “Pensi troppo, non sono così stupido, capisco che devi essere impegnato con l’esibizione con la band ed anche io sono molto preso dagli allenamenti di calcio. Se hai sbagliato tu, allora puoi rimproverare anche me di non essermi preoccupato per te … o chiedi scusa solo per trovare una scusa per sgridarmi?”

In questo momento, Type ruota la testa con tutte le sue forze e si volta a guardarlo provocatoriamente, così la persona che sa di essere colpevole alza la mano e si gratta la testa, abbassando leggermente il capo per nascondere i suoi occhi incerti. 

Sa che dopo essersi messi assieme, Type ha cercando di cambiare se stesso, che l’uomo che una volta odiava e detestava l’omosessualità sta lottando per capire tutto di lui, e sebbene la sua bocca sia a volte maleducata e veloce, Tharn sente che Type si prende cura di lui negli ultimi giorni.

La sensazione che il suo amore sia ricambiato dall’altro fa sì che Tharn cerchi ancora di più di rifiutare il ragazzino.

“Non volevo rimproverarti, poi decidi cosa vuoi mangiare.” 

“Mangia! Come fai a non mangiarlo quando hai comprato di tutto, tienine da parte un po’ per dopo e il resto mettilo in frigo, prendi due o tre piatti, non è abbastanza?” Dice Type mentre entra nella doccia. Le sue parole fanno sì che Tharn si avvicini e lo abbracci da dietro mormorando.

“Ti amo davvero.”

“Bastardo! Non dirlo così spesso, di solito prima di iniziare a comportarti in modo così dolce, aspetti!” Type è sorpreso e si affretta a scacciare le mani intorno alla vita, volta il viso dall’altra parte, ma come può Tharn non vederlo … Type è tutto rosso in faccia e si nota chiaramente. Così va in bagno, come se fosse arrabbiato, ma il batterista sa che probabilmente è solo timido.

“Carino … sei così carino.” Tharn parla con se stesso, ha ancora un’espressione nervosa per via di quello che è successo oggi ma cerca di mascherarlo con un sorriso. Si sente colpevole come se avesse fatto qualcosa di inappropriato.

Ha già Type, quindi ha anche una risposta per Tar, se il ragazzo ne avesse bisogno.

Troppo tardi per pensare, il telefono squilla, facendo sussultare Tharn. Alza in fretta il cellulare e vedendo chi è, Tharn osserva frettolosamente la porta del bagno. Si sposta velocemente sul balcone, restando immobile ad osservare ancora la porta prima di premere il pulsante di risposta.

“Tar, non farlo mai più, non cambierà nulla.” Dice Tharn severo, ma con una voce più bassa del solito, temendo che Type, dal bagno, possa sentire. La persona all’altra estremità del telefono risponde con voce tremante.

“Non respingermi, mi sbagliavo davvero.”

Le parole inducono Tharn a stringere forte il telefono, a fissare la porta del bagno e poi a prendere un respiro profondo. “Tar, ho qualcosa da dirti.”

“Cosa?”

Tharn respira di nuovo profondamente, poi dice con tono calmo che nemmeno lui credeva di avere: “Ho un nuovo ragazzo.”

L’altro capo del telefono rimane silenzioso per un momento questa volta, immerso a lungo nei sentimenti di Tharn.

“Tar, se mi ami ancora, facciamola finita.” Dice di nuovo Tharn, e questo dovrebbe riportare un po’ di sanità mentale dall’altra parte del telefono.

“Vi lascerete …”

“Che cosa?” Chiede Tharn incerto, mentre Tar continua a parlare con voce innocente: “Comunque sia, ti lascerai con lui, non resterai con il ragazzo con cui esci, assolutamente no.”

“Tar, perché dici così, Tar!”

Tuuu …. Tuu… Tuu

Non importa quanto Tharn gridi al telefono, l’altra persona ha già riattaccato. Alla fine, Tharn stringe i pugni, è arrabbiato fino al punto di sputare fuoco dagli occhi, e cerca di mettersi in contatto con Tar, solo per scoprire che l’altro ha spento il telefono. A questo punto c’è anche una punta di preoccupazione nel suo cuore, una preoccupazione inspiegabile per il discorso che ha fatto Tar sul fatto che si sarebbe lasciato comunque con Type.

Tar vuole decisamente fare qualcosa al riguardo.

“Ehi, Ai’Tharn, perchè urli così forte?”

Cazzo!

Quindi, Type, avvolto solo in un telo da bagno, apre la porta della stanza ed esce perplesso, sorprendendo Tharn a fissare il telefono. Quando il batterista si accorge di lui, si volta a fissarlo in preda al panico e quindi Type si acciglia.

“Cosa c’è che non va, stavi parlando con qualcuno?” Chiede, facendo scuotere lentamente la testa a Tharn, desideroso, per un verso, di dire la verità. Ma il pensiero di Tar che dice che si lasceranno gli fa serrare le labbra.

“Ah … è Lhong, ho discusso un po’ con Lhong, e poi.. ti sei lavato così velocemente.”

“Macchè velocemente, devo ancora lavarmi … ho dimenticato il sapone. Te l’ho detto che l’ho ricomprato e messo in bagno ma devi averlo spostato chissà dove!” Dopo aver sentito il nome familiare di Lhong, Type annuisce in segno di accettazione e parla con voce impaziente mentre afferra un asciugamano e si allontana per cercare il sapone che ha comprato il giorno prima.

Una volta che Type è tornato in bagno, Tharn resta sul balcone aggrappato alla ringhiera, è così rigido che non osa allungare la mano per riprendere il telefono a causa dell’ansia. 

Tar sta cercando di fare qualcosa!

“Tharn, sono stanco.”

“Bene, vado a scaldare da mangiare, e poi puoi cenare davanti alla TV.”

Dopo essere uscito dal bagno, tutto quello che Type deve fare è sgranchirsi le gambe e sdraiarsi sul divano. Si rallegra quando Tharn abbassa il libro che sta leggendo e va in cucina per riscaldargli da mangiare. Non ci vuole molto perchè le deliziose pietanze del negozio siano servite sul tavolino davanti alla TV. Type resta sdraiato e con occhi stanchi fa capire a Tharn che non vuole proprio muoversi.  

“Sono assetato.”

A questo punto Tharn si volta e lo guarda negli occhi, facendo sì che il calciatore continui. “Ho i piedi doloranti e oggi ho corso tutto il giorno e non voglio alzarmi.”

Quando lo dice, Tharn si alza immediatamente e va a prendere dell’acqua e due bicchieri da mettere sul tavolo, mentre Type apre di nuovo la bocca e continuando: “Io…”

“Hai le mani doloranti e non hai la forza di tenere un cucchiaio, lascia che ti dia da mangiare.” Tharn allora interviene facendo ridere Type che si sdraia costringendo Tharn a sedersi per terra, con la schiena contro il divano.  

“Ora conosco davvero il mio cuore.” Sussurra Type mentre infila la mano libera tra i capelli di Tharn e li accarezza dolcemente. I capelli di Tharn sono davvero morbidi ed è bello giocarci per Type.

“Adesso stai diventando un piagnucolone.”

“Merda, non sono un piagnuccolone!” Sfila via la mano dai suoi capelli dandogli uno schiaffo sulla nuca, costringendo Tharn a voltarsi per guardarlo. 

“La richiesta di essere nutriti si chiama flirtare a casa tua.”

“Ridi pure di me … più tardi ti picchierò ancora.” Nel minacciare Tharn, Type alza una mano per intimidirlo. Usa spesso la violenza verso il batterista, tanto che che l’altro si è abituato alle minacce e che semplicemente si volta facendo spallucce. Inizia a riempire le ciotole di riso e Type alla fine si mette seduto ed anche se esausto afferra una delle ciotole. 

“Tharn, ho un dubbio.” Type lo dice improvvisamente e fa innervosire Tharn che tiene la testa bassa. 

“Uso la tua stessa marca di sapone, perché i tuoi capelli sono più morbidi e i miei sono così ruvidi?” Lo chiede mentre gli infila di nuovo le dita tra i capelli. 

“Giochi sempre sotto il sole, io invece mi espongo poco.” risponde il batterista prima di trasformarsi in un gatto e posare la propria testa sulle ginocchia di Type. Si sfrega contro di lui, massaggiando delicatamente la sua pelle. 

“Che ti succede?” Type chiede mettendo giù la ciotola e continuando a giocherellare con i suoi capelli. 

“E’ divertente?”

“Quindi è divertente per te strofinarmi il ginocchio?”

Chiede Type retoricamente, facendolo smettere di muoversi. Tharn quindi alza la testa per portare il mento in alto fino a poggiare sul ginocchio di Type, i suoi occhi acuti lo guardano in silenzio, prima di sorridere appena e parlare. “Non solo è stato divertente, ero felice di farlo.” Tharn posa anche la ciotola, mentre si china per baciare il ginocchio di Type, poi alza la testa per fissarlo. “Mi sento fortunato a sedermi e cenare con te.”

“Non essere così dolce.” Type lo ferma parlando e facendo una smorfia, il viso arrossato.

Come può Tharn non scioccarlo ora che ha il coraggio di dire cose del genere in modo naturale?

“Lo ammetto.” Tharn risponde con un grande sorriso e Type semplicemente sospira.

Successivamente la mano di Type lo afferra per il bavero in modo da chinarsi e baciarlo improvvisamente. Tharn è sorpreso e pochi secondi dopo lo osserva con due occhi che sembrano sorridere.

Quegli occhi sorridenti fanno vacillare Type che poco dopo si scosta da lui. Il bacio non è appassionato come ogni volta, al contrario è estremamente dolce, al punto da riempire i loro cuori. 

“Anch’io sono felice.” Type non può fare a meno di essere coraggioso, quindi trattiene il respiro e lo dice. Ora Tharn capisce quanto può essere felice con Type che sta provando a migliorare se stesso. Ormai non è solo Tharn a fare tutto per lui, anche Type ricambia impegnandosi e non da la possibilità al batterista di lamentarsi sul fatto che solo lui apprezza la loro relazione.

Tharn si avvicina per sedersi sullo stesso divano finché le loro spalle non sono così strette e tra loro non c’è il minimo spazio. La situazione porta Tharn a ridere con una punta di malvagità.

“Dopo cena … possiamo mangiare anche il dessert?”

“Mangia quello che vuoi, non devi chiedere” La domanda fa sì che Type risponda con lo stesso tono e, naturalmente, Tharn non sta parlando sul serio di dolci ma di un altro tipo di dessert. 

Ovviamente Type non ha motivo di dire di no.

**************************

“Ai’Tharn, pensi che io sia così stupido?”

Una volta finito di mangiare il famoso dessert, entrambi sono a letto sdraiati e Tharn si è addormentato. Type si alza per guardare il viso del suo fidanzato, lo osserva in silenzio con un’espressione piena di domande.

Il mese scorso Type poteva non essere stato preoccupato per il suo ragazzo ma da quando P’San è entrato nella loro vita, gli ha insegnato che non può non preoccuparsi di lui, che deve cercare di conoscerlo. Per questo, recentemente ha iniziato a capire ed interpretare l’umore di Tharn.

E Tharn gli sta nascondendo qualcosa.

Tharn è il tipo di uomo che non pensa molto, è indeciso, tiene tutto per sé, e dal modo in cui si sta comportando dal pomeriggio … “Non sono stupido!” Type borbotta a bassa voce.

Vorrebbe colpire Tharn, che sta dormendo, sulla testa ma con il corpo nudo semplicemente si allunga verso il comodino del batterista ed afferra il suo cellulare. Sa come sbloccarlo ed una volta fatto, si ritrova davanti un’immagine che lo porta a lamentarsi: “Odio davvero questa immagine.”

L’immagine che vede è quella di se stesso, sdraiato sul letto a torso nudo. Quello che però interessa di più a Type è far scorrere lo schermo perchè vuole un accesso immediato alla cronologia delle chiamate.

“Ti dico io cosa!” Il ragazzo del sud grugnisce, perché l’ultimo numero non è di Lhong, ma uno sconosciuto. Type prende il fretta il suo cellulare, registra rapidamente il numero prima di mettere a posto il telefono del fidanzato.  

Magari ci sta pensando troppo ma tutto questo ricorda a Type che Tharn è un ragazzo che non esprime spesso la sua opinione e probabilmente a causa del suo carattere in seguito avrebbero litigato. 

Sa che Tharn non gli dirà niente, quindi … posso indagare su di lui da solo!

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