TONHON CHONLATEE – PROLOGO

«Il tempo è così bello.» Una voce dolce uscì da quelle belle e tanto bramate labbra. Un braccio snello si protese ad aprire la portafinestra che dalla camera da letto dava direttamente sul balcone.

Quella mattina il tempo era bello e si stava magnificamente bene, proprio come il proprietario di quella stanza, Chonlatee. Il caldo sole, accompagnato da una dolce brezza marina, lo facevano sentire coccolato e perfettamente a suo agio in quel clima per lui perfetto; rendendolo ancor più di buon umore.

Per un’intera settimana, una perenne e febbrile concitazione lo aveva pervaso dopo aver finalmente letto il risultato del suo test di ammissione all’università. Era stato accettato nella stessa università di Tonhon, il figlio dei vicini. 

Perché era tanto eccitato e felice da avere le vertigini? Non era mica una novità, era stato segretamente innamorato di Ton sin da quando erano piccoli. Anche se era sempre stato solo un amore unilaterale prima, e a distanza poi, non gli importava.

Si stiracchiò e respirò l’aria fresca fino a riempirsi i polmoni; piegandosi lungo un fianco e poi l’altro, non poté fare a meno di sorridere pensando a come sarebbero stati i suoi primi giorni al college. Forse avrebbe avuto la possibilità di ammirare segretamente Ton mentre giocava a basket, proprio come faceva una volta. Diversi anni fa Tonhon si era trasferito a Bangkok così da migliorare i suoi studi per accedere poi a una buona università e così, da allora, non lo aveva più visto.

Ma ora i due si sarebbero rivisti presto.

La sua mente volò subito al ricordo dei suoi occhi acuti, del suo bellissimo viso e dell’ancora tatuata sul petto.

«Va bene…» Chonlatee sorrise alzando un angolo della bocca. Si voltò e, rientrato nella sua camera da letto color crema, si sedette sul letto tenendo in una mano il laptop e nell’altra il tavolino pieghevole che usava spesso per i compiti.

Anche se era una cosa banalissima, dopo aver scoperto che sarebbe andato a lezione nella stessa aula del suo Phi; proprio di quel Phi che una volta viveva nella casa accanto, non poteva fare a meno di pensarci quasi ogni secondo e ogni minuto che respirava.

Proprio come stava accadendo anche quella mattina.

Chonlatee aprì la sua homepage di Facebook e subito cliccò sulla barra di ricerca. Non gli ci volle molto per trovare la pagina che stava cercando. Semplicemente digitando alcune lettere del nome di Ton, apparve in alto come primo suggerimento, esortandolo a entrare e visualizzare la sua pagina senza esitazione.

A dire il vero Tonhon non aggiornava spesso la sua pagina, la maggior parte delle foto presenti nella sua galleria erano foto realizzate dalla sua ragazza e in cui lui era stato taggato. La persona di cui Chonlatee era segretamente innamorato aveva già qualcun altro. Il dolore tornò, di nuovo. Non solo la persona che segretamente gli piaceva aveva già qualcun altro, ma era anche molto bella.

«Il mio è un amore che non potrà mai realizzarsi? Perché continuo ogni volta a paragonarmi alla ragazza di Ton?» 

Scosse velocemente la testa e si tirò fuori dai suoi stupidi pensieri prendendo a sfogliare le foto di Ton. Non sapeva davvero quale gli piaceva di più. Ma se gli avessero chiesto quale tra quella fosse la foto più memorabile, senza alcun dubbio la risposta sarebbe stata

“quella in cui Ton mentre gioca a basket, non indossa la maglia mostrando il tatuaggio sul petto e gli addominali perfetti. È davvero bello e sembra davvero fantastico…”

«Oh… dov’è finita la foto scattata da Amp? Perché è scomparsa? Di solito ci sono un paio di foto di loro due in ogni suo post. Questa mattina di foto o tag nemmeno l’ombra… è così insolito!» La sua curiosità esplose immediatamente e il detective Conan dentro di lui entrò in azione.

Alla fine, trovò la risposta, quando sulla homepage Facebook di Amp vide pubblicata una foto che la ritraeva in compagnia di un altro ragazzo.  

Quindi, tornando alla pagina principale di Ton, cliccó sulle sue informazioni personali, dove lesse:

● Vive a Bangkok, Thailandia

● Single

● Seguito da XXXX

«Single… single… single!!!»  Chonlatee chiuse il portatile e lo mise accanto a sé sul letto. Si voltò a guardarsi allo specchio per vedere la sua faccia in quel momento. Sorrideva, sembrava eccitato e anche un po’ stupido, ma non gli importava affatto di come appariva, perché… 

«Mamma, mamma! Ton… Ton è single!» 

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