KINNPORSCHE – SPECIALE 2

-Kinn-

Prima del compleanno

Dopo essere tornati in camera, Porsche si occupò delle sue faccende, quanto a me, mi preparavo ad accendere il computer per continuare a lavorare. Gli esami da soli erano stressanti, ma per me non era un problema. Ciò che mi rendeva teso ogni giorno era il lavoro in azienda. 

Anche se non riuscivo a gestirne tutte le parti, dovevo provarci. Dovevo imparare tutto dei casinò, dei trasporti terrestri e marittimi, degli immobili, compreso il commercio illegale. Certo, tutto questo era molto pesante per me, mio padre aveva grandi aspettative nei miei confronti, anche se una parte di me si sentiva un po’ persa. Tuttavia, non avevo mai detto niente perché non volevo deludere nessuno.

A questa età dovevo assumermi molte responsabilità, era difficile ammettere che fosse qualcosa che esercitava in me un po’ di pressione, ma non si poteva scegliere dove nascere. Inoltre, quando nasci in una famiglia potente, la propria influenza conta molto ed è un qualcosa che si aspettano. Come dicevo prima, non avrei voluto spezzarmi la schiena facendo tutto, ma cosa potevo fare? 

La mia vita da adolescente non era normale, se avessi cercato di condurre una vita ordinaria, Agong sarebbe risorto dalla tomba.

La famiglia principale, Teerapanyakun, era il mio orgoglio, anche se a volte mi imbattevo in pazzie di vario genere. Ma ogni volta che, nel corso degli anni, mio padre mi aveva visto stanco o mi veniva l’idea di vivere da solo, mi aveva sempre capito e assecondato amorevolmente. 

Mio padre non mi aveva mai rimproverato, nemmeno una volta. 

Quindi, quando aveva dato la sua benedizione alla mia relazione con Porsche, mi aveva fatto sentire come se fosse stato particolarmente premuroso e ora volevo solo renderlo ancora più orgoglioso.

Ma in quel momento, pensai che se mi fossi trattenuto sui social media ancora un po’ prima di iniziare a lavorare, non avrei fatto alcun male. 

Non ci sarei stato molto tempo, aprii l’applicazione dove seguivo gli aggiornamenti dei miei amici. Non ero dipendente dai social network, ogni tanto andavo a vedere le notizie, ma soprattutto entravo per vedere di cosa si lamentava Porsche.

Continuai a scorrere verso il basso, Porsche non era una persona che pensava molto ai social media, si divertiva solo rispondendo e commentando con alcuni amici. Proprio come in quel momento, che sapevo essere in bagno a usare il telefono. Lo sapevo perché era apparsa una notifica avvisando che aveva aggiornato il suo stato e che i suoi amici su Facebook lo stavano commentando.

Porsche 
pubblicato ora
Voglio solo finire gli esami! SONO COSÌ STRESSATO!!

L’idiota aveva postato il suo stato e continuava a lamentarsi degli esami. Avevo aggiunto gli amici di Porsche, sì, tutti, perché volevo che fosse sempre sotto i miei occhi, non volevo dargli fastidio, desideravo solo sapere tutto di lui.

Commenti

Tem Taran: Ci abbracceremo presto amico, appena avremo finito. Dio… dobbiamo passarli tutti.

Jom Jukkirit: Fantastico!!! Possiamo sicuramente superare tutto questo insieme.

Tem Taran: Sicuramente!!!

Jom Jukkrit: Dopo gli esami, mi ubriacherò. Finché non rimarrà più niente di me!

Porsche Pachara: Manca solo un esame alla fine!

Jom Jakkrit: Dove andremo? Decidiamo dove andare per farci coraggio!

Porsche era ancora lo stesso Porsche. Nonostante all’esterno sembrasse molto serio in tutte le situazioni che gli si presentavano, lavorando sodo per vivere, pensai che se non fosse stato con me come lo era in quel momento, Porsche starebbe ancora lavorando al locale di Che Jade. 

Probabilmente Porsche era come me. A volte desiderava avere la sua normale vita da adolescente, ma a causa dei suoi obblighi non poteva. In quel periodo trascorreva le sue giornate con gli amici, stando sempre attento a non mostrare le sue emozioni, quindi non sapevo cosa pensasse. Continuai a scorrere la conversazione perché pensavo che non potesse esserci niente di più interessante.

Tem Taran: Sarà bello andare a bere qualcosa dopo l’esame, è il compleanno di Porsche. Il locale di Che Jade sarà il nostro luogo d’incontro.

Ma, un momento!!! Avvicinai lo schermo del telefono agli occhi finché quasi non mi colpì in faccia. Compleanno? Il suo compleanno!? Entrai di corsa nel profilo Facebook di Porsche e andai a controllare le sue informazioni personali.

22 agosto… Non può essere! Perché lo scopro solo oggi? Non importa quanto ci tenga al nostro amore, se si dovesse sapere che non so la data del suo compleanno, sarebbe molto doloroso per Porsche. 

Sì! Amavo la mia famiglia, amavo Porsche e tutti sapevano quanto adoravo quella persona. A volte mi preoccupavo per tutti e volevo renderli felici, ma ero solo un comune ragazzo, quindi non avevo mai prestato molta attenzione a giorni importanti come quello, ecco perché l’avevo ferito, pensare che avevo sempre desiderato prendermi cura di lui.

Così accesi velocemente il mio computer e digitai stupidamente su Google: “Regali di compleanno per la persona che ami.” Mi sentivo un idiota, inoltre non mi piacevano quel genere di cose. Senza dubbio, il mio cervello in quel momento era andato in corto circuito, non sapevo cosa fare. Continuavo a cercarne uno, un altro e ancora, e ancora.

Un po’ d’oro andrà bene? O forse un bel diamante? Magari dei gioielli… Ma dai, a Porsche piace rimproverarmi continuamente e si comporta come una persona avara e scontrosa. Una torta con soldi nascosti andrà bene? Io non so cosa fare! Incredibile, quanti soldi dovrei mettere? Quanto dev’essere grande la torta? Così stressante!

«Cosa stai facendo… Stai guardando un porno?» Disse Porsche, iniziando a camminare verso di me, non mi ero accorto che fosse qui, rimasi un po’ sorpreso e cercai di comportarmi nel modo più normale possibile. Mi fece un gesto con il dito medio non appena finì la frase, mi misi a ridere. Prese il suo libro di testo dal tavolo e lasciò la stanza.

«Dove stai andando?» Chiesi.

«Vado a leggere un libro laggiù.»

«Perché non leggi qui, in camera da letto?» Dissi.

«C’è molta ansia in questo posto. Continui a muoverti!» Questo fu tutto quello che disse Porsche lasciando la stanza.

Tirai un sospiro di sollievo e mi sentii come se non fossi stato abbastanza bravo e non riuscissi ancora a capire cosa fare! Ma improvvisamente il mio cervello intelligente si ricordò di avere un amico che era eccellente in queste cose ed era molto creativo. Forse avrei dovuto creare un sentiero pieno di petali di rosa, ma ricordavo sicuramente che le rose avessero le spine.

Quindi, presi rapidamente il telefono e chiamai Tae.

[Tesoro, cosa c’è che non va?] Si udì una voce dolce alla fine della suoneria.

«Tae, ho bisogno di un piccolo aiuto da te.»

[Ti ricordi di questo amico solo quando hai un problema, giusto?]

Uscivo quasi sempre con Tae, non sapevo perché all’improvviso dicesse quelle cose, probabilmente era una persona senza cuore.

«Quindi in pratica non mi aiuterai.» lo rimproverai. «Mi aiuterai, vero?» Dissi.

In quel momento, parlai avendo l’ansia che mi opprimeva la mente. 

Come posso trovare un regalo per il compleanno Porsche? Come si può pretendere che io trovi la soluzione da solo? 

Poteva sembrare che non mi interessasse, ma tenevo molto al suo amore, aveva una grande influenza su di me. Credevo fermamente che il nostro amore avesse cambiato entrambi, dovevo prendermi cura del suo cuore che ci manterrà stabili e forti. Avevo chiuso il mio cuore e lui era riuscito a trovare il mio lato debole, qualcosa che non mi aspettavo…

[A proposito di Porsche, cosa gli piace, gliel’hai chiesto?] Chiese Tae.

«Soldi.» Risposi con una parola, dato che a Porsche i soldi lo mettevano sempre di buonumore. Bastava ricordare come ci eravamo conosciuti.

[Oh, com’è la sua personalità?] Chiese Tae.

«É una persona diretta, senza filtri, prepotente, impaziente… » Ci pensai un po’ su e lo dissi Tae, ma aggiunsi altro alla sua domanda.

«Uno che sorride molto, Porsche è così perché cerca uno scudo per proteggersi. La vita gli ha fatto fare molta strada, il peso su di lui è tanto ed è per questo che non gli ha dato l’opportunità di vivere come una persona normale. Voglio fare qualcosa per rimediare. Mi sento come se, quando sono con lui, volessi sollevarlo da qualcosa. Voglio solo che sia se stesso per poter vivere la sua vita ed essere chi vuole essere, questo è quello che voglio.Onestamente, abbiamo passato cose brutte insieme, è il suo compleanno e voglio che sia l’inizio di una nuova vita, un nuovo inizio.» dissi pensando a tutto quello che avevamo passato.

[È tutto così banale. Hai guardato troppi film con tuo fratello?] Disse Tae.

«Mhm, cosa ne pensi?»

[Quindi, se volete iniziare qualcosa di nuovo, volete una nuova vita e tutta quella nuova felicità, che relazione c’è tra voi due adesso? Cosa siete?] Chiese Ai Tae in quel momento.

Improvvisamente pensai che avevo appena finito di dire a Tae una confessione d’amore, ma non l’avevo mai fatta…

«Continua… »Dissi.

[Prima, avevate una relazione come capo e subordinato. Il giorno del suo compleanno, afferma il suo status come qualcosa di nuovo, quello che vuoi che sia…]

«Grazie, Tae.» Quel bastardo era davvero intelligente, non che l’avessi dimenticato, ma c’erano stati sempre altri problemi che si erano messi in mezzo, onestamente, avevo intenzione di chiedergli di essere il mio ragazzo in modo romantico, ma era rimasto lì solo come un pensiero fugace e non ero più riuscito a concentrarmi su di esso visto che erano successe così tante cose brutte.

Senza dubbio, nonostante tutto, adesso eravamo felici.

[Ehi! Non dimenticare un regalo che venga dal cuore] Tae disse velocemente prima di riagganciare.

«Cosa?»Chiesi con sicurezza.

[La tua ghiandola del romanticismo è completamente rotta. Quindi questo è l’uomo giusto?]

«Va bene, Dimmelo.»

[Anelli, collane, braccialetti, cose del genere… qualcosa che gli arrivi dritto al cuore. Dici di voler essere come una coppia normale. Di solito quando le persone normali, che non sono coinvolte con la mafia, sono angeli che camminano per terra come tutti. Devi fare qualcosa del genere.] Non capivo perché Tae avesse scelto qualcuno come Time.

«Oh, ho capito.» Ero arrabbiato con Tae, avrei voluto che Porsche lo prendesse a calci una buona volta in modo che potesse riprendersi dai suoi deliri così da poter andare avanti con le mie cose.

Mi sedetti e analizzai tutto ciò che aveva detto, riflettei sul fatto che l’amore avesse a che fare con i sentimenti, sapevo che questa cosa non lo avrebbe messo a disagio e questo era già abbastanza, ma in realtà potrei essere un po’ romantico. Porsche avrebbe potuto dimostrarsi troppo duro e non essere molto eccitato, quindi avrei dovuto ricominciare da capo per fargli sapere cosa avevo finalmente trovato.

Quello che non avevo mai trovato fino a quel momento, era la felicità, qualcosa di nuovo, una sfida, qualcosa per riempire ciò che mancava… lui era tutto ciò che volevo.

«Khun!!» Non ero affatto sorpreso, entrando nella stanza di mio fratello maggiore, sapevo esattamente in quali attività l’avrei trovato impegnato.

Mi guardò confuso, era seduto sul divano con i piedi appoggiati sul tavolo, mentre faceva segni con le mani con ancora i popcorn in bocca. I suoi occhi continuavano a guardare lo schermo che mostrava una delle sue tante serie.

«C’è qualcosa per cui ho bisogno del tuo aiuto.» Dissi. Mi sedetti accanto a lui, aspettando che smettesse di guardare la TV e prestasse attenzione al suo fratellino.

«Se è per lavoro, allora sbrigati e lascia la stanza in fretta, è un argomento che mi da solo dei gran mal di testa, non posso aiutarti. Arm non è qui e tutto è già abbastanza stressante da morire. Credi che io voglia vivere sempre sotto stress?» Invece di continuare a parlare ad alta voce, si voltò a guardarmi pieno di emozione, gli occhi rossi e gonfi, come se avesse pianto molto.

«Cosa c’è di tanto triste da essere in questo stato? Torneranno quando le cose si faranno pesanti.» dissi mentre prendevo il fazzoletto e glielo porgevo. 

Questo fratello è davvero troppo!

«Troppo, Troppo triste!!!» Disse

«Pol e Arm sono stati via solo per un po’.» Gli dissi.

«Non sai quanto sia tragica la fine di questa serie. Almeno se Pol l’avesse vista con me, avrebbe potuto condividerne le sensazioni… no! Kwon Bin non morire!!!! Stai zitto!!!» Guardai mio fratello, ero basito e provai una sensazione indescrivibile, pensai che fosse davvero triste, gli mancavano le sue guardie del corpo. «Oh mio Dio!! È morto!!» Urlò alla TV come se Kwon Bin potesse davvero sentire qualcosa del genere, ero stressato! Ero solo venuto a chiedere aiuto, era davvero la persona giusta?

«Smettila con queste sciocchezze e ascolta una volta per tutte, devo parlarti.» Urlai.

Era ancora concentrato sullo schermo della TV, ma prestò un po ‘di attenzione a ciò che improvvisamente avevo detto.

 «Il 22 è il compleanno di Porsche, stavo pensando di organizzargli una piccola festa in casa, quindi aiutami.» Dissi ad alta voce, mio ​​fratello improvvisamente sollevò la testa quando sentii la parola festa, prese il telecomando, abbassò il volume e premette il pulsante per mettere in pausa la serie.

«Come? Cosa?» Poi si voltò verso di me e avvicinò il viso, facendomi arretrare.

«Non devi venire così vicino.» Lo spinsi via delicatamente.

 «Vorresti che ti aiutassi a organizzare una festa?» In quel momento mi stava guardando con occhi scintillanti facendomi riflettere un attimo se stessi facendo la cosa giusta. «Davvero, Kinn, lascerai davvero che questo pazzo ti aiuti?»

«Sì, ma sarà qualcosa di semplice, solo nel giardino di casa.», dissi, la mia gola iniziò a seccarsi. Avrei ottenuto due cose chiedendo aiuto a Khun, gli allestimenti sarebbero stati diversi dal solito a causa degli strani colori e della musica alternativa… in un grande, magnifico evento che sarebbe stato qualcosa di mai visto prima.

«Ho molte cose tra cui scegliere. Se sei interessato ad acquistare qualcosa ora, lo ordinerò immediatamente. Knot è andato al mercato l’altro giorno e ha comprato tutte le lampadine, per rendere tutto più luminoso e splendido, anche l’aereo di passaggio in quel momento avrebbe sicuramente visto le luci che stavamo accendendo. Era come se vedessero mille stelle e il capitano dell’aereo non riuscisse a trovare un modo per atterrare.»

«…Signore, si calmi. Se vuole comprare qualcosa, ci penso io.»

Perché mai avevo scelto Khun ?

«Ma fidati, Kinn sceglie sempre il meglio.» Khun agiva con determinazione.

«Io…ancora una volta. Qualcosa di semplice e caldo, non c’è bisogno di essere appariscenti.» Dissi.

«No, non può essere come dici tu, è il compleanno di mio cognato… anche se vive insultandomi. Dovremmo pensare di mettere un palco in mezzo al giardino.»

«Semplice e caldo!!!!» Sottolineai velocemente..

«Forse dovremmo fare qualcosa di audace per nostro padre, magari qualcosa qui in giardino e non in camera da letto. Se si dovesse lamentare molto, meglio forse spostare tutti gli arredi da esterno un po’ verso la fine del giardino. Oppure forse dovremmo allestire tutto davanti al giardino privato di papà.» Non avrebbe funzionato!!! Il  bastardo di Khun continuava a scherzare come se stesse tramando qualcosa. Il solo pensiero di come era abituato a giocare, mi faceva venire il mal di testa. Lo vidi andare a prendere dei fogli di carta nsieme a una penna e iniziò a mettere giù un piano per la festa che mi stava già portando a massaggiarmi le tempie.

«In mezzo al giardino ci sarà il palcoscenico,  un maxi schermo come quello dei cinema, sempre al centro mentre l’area del cibo e delle bevande sarà lì vicina. Forse così basta e avanza.» Si girò verso di me e chiese la mia opinione, ma aveva già programmato di usare tutta la casa per la festa.

«Wow!!! È ancora più frustrante. Perché i tuoi genitori non ti hanno insegnato a non offendere tuo fratello perché altrimenti non prospererai?» Dissi.

 «Lasciami andare, torno nella mia stanza!!» Continuò a parlare con me dicendo che non voleva avere niente a che fare con tutta quella roba.

«Hey hey!! Aspetta hahahaha!» Finii per arrendermi.

Prima di iniziare a lavorare su tutto questo ero già abbastanza impegnato. Ora, poiché avevo davvero intenzione di farlo insieme a lui, c’erano un certo numero di questioni di cui dovevo occuparmi. Prima di fargli comprare tutti gli ornamenti, aspettai che mi facesse vedere cosa voleva fare per poter controllare ciò che aveva scelto ed evitare che tutto finisse per essere pomposo come un festival. Quindi, alla fine, invece di lasciargli scegliere tutto per poi non esserne soddisfatto, cambiai ogni cosa. 

Quanto doveva essere matto qualcuno per comprare diecimila luci e avvolgerci la casa? Come avremmo fatto ad entrare in casa, idiota?

Almeno quella parte l’avevamo sistemata e potevo contare sull’aiuto di quell’idiota. In quel momento,  stavo consultando un famoso marchio di pelletteria, quando vidi il prezzo, mi stavo quasi trattenendo prima di premere il pulsante per pagare.

Avevo scelto qualcosa che potessimo abbinare senza troppi contrasti con il nostro look, un bracciale in pelle con inciso il nostro nome. Per Porsche avevo scelto un braccialetto bianco con inciso il mio nome, invece il braccialetto nero con inciso il suo nome era per me, quando gli darò il regalo, gli spiegherò anche il senso dietro a questa mia scelta. Volevo essere una buona persona nella sua vita, costi quel che costi, speravo che il futuro valesse la pena di quello che avevamo passato.

«Posso aiutarti?» Chiese Porsche mentre gli dissi che stavo per incontrare un cliente, ultimamente avevo dovuto dirgli che stavo studiando per un esame molto difficile. Gli avevo detto delle bugie, ma come potevo fare altrimenti? 

Avevo finito l’esame e avevo usato l’azienda e il lavoro come scusa per sfruttare al meglio il tempo per l’organizzazione della festa di compleanno.

«Certo, resta qui e leggi il tuo libro.» Non appena finii di parlare, Porsche rimase in silenzio. Capii che in questi giorni Porsche si sentiva offeso. Di solito aveva un’espressione unica quando era sconvolto, infastidito o qualcosa lo provocava, faceva una faccia che non riusciva a nascondere del tutto.

La sua bocca si attorcigliava verso il basso e i suoi occhi sembravano indifferenti. Era carino da vedere, non sapevo dove avesse imparato quel tipo di espressione. Porsche, che all’esterno sembrava super forte, in realtà ai miei occhi era qualcuno che dovevo proteggere.

Devo essere forte! Si arrabbierà per qualsiasi cosa e cercherà di ignorarmi.

Ero uscito per primo, ero all’hotel di Aide. Ero venuto ad assaggiare il cibo che verrà utilizzato il giorno dell’evento.

«Questo non è adatto a Porsche, non mangia verdure.» Aggiunsi del condimento per l’insalata nel mio piatto, ero sicuro che Porsche non lo avrebbe mangiato perché anche io avevo difficoltà a mangiarlo.

Bisognava prestare molta attenzione a tutto il cibo che sarebbe stato utilizzato il giorno dell’evento.

«Oh, e se passassimo dal cibo messicano al cibo giapponese? Non ci sono molte verdure lì. Inoltre, gli piace quando lo porti a mangiarlo.» Disse Time. La coppia aveva contribuito a presentare il cibo dell’hotel nella migliore luce possibile.

«Non posso! Gli piace solo il cibo giapponese autentico e non è troppo contento del fatto che gli piaccia mangiare lo stesso cibo diTawan. Quindi rimettiamoci al lavoro.»

Continuavo a pensare al menù.

«Pensi solo al cibo ma non dimenticare di pensare al giorno dell’evento. Come puoi farlo uscire prima di casa?» Tae stava cercando di aiutarmi a pianificare.

«Stavo pensando anche a questo, se all’improvviso gli dicessi di uscire da solo senza di me, non gli piacerebbe e non mi va.» Dissi per essere onesto.

«Va bene, di’ a Tem di chiedere a Porsche di uscire e lascia che Nong Tem ti aiuti a portare Porsche a cambiare un po’ il suo look. Poi quando tornerà, il tuo ragazzo sarà un altro.» Tae si offrì di uscire con loro quel giorno e di riportarlo indietro.

«Perché dovrebbe cambiare? È così carino.» dissi sorridendo. Poi indicai il menu mostrato in una delle pagine. Era un menu italiano che comprendeva pasta e pizza, non c’era nulla di vegetariano. Tae annuì, si sedette e si avvicinò allo chef.

«Che diavolo dici?! Il Porsche di oggi è come qualsiasi altro delinquente che puoi vedere sul ciglio della strada, una persona a cui piace picchiare altre persone, troverò presto la tua faccia che si incontra con i suoi piedi. Inoltre, se lo mandi in giro vestito così bene… non ci posso credere che tu sia suo marito.» Time si chinò e si sedette comodamente prima di alzare le sopracciglia quando me lo chiese.

«Cosa ti piace di lui, Kinn?» Disse Time.

Kinn: «Tutto.» risposi, ignorandolo per il resto del tempo perché ero troppo impegnato a scegliere le decorazioni.

«Non so a che punto ci abbia abbandonato, ora è perso nel tesoro dell’amore.» Disse Time.

«Beh, mi piacerebbe che Time fosse la metà di quello che sei tu Kinn. Sei bravo. Se avessi saputo che questa persona sarebbe stata un tale bastardo già dall’inizio, non avrei nemmeno flirtato con lui.» Disse Tae.

Nel frattempo, ci avevano portato le bevande, la bocca di Tae continuava a maledire Time. Ormai ero abituato ogni volta che uscivo con loro.

«Ecco fatto. Non dimenticare di chiamare Nong Tem per aiutarti a far uscire Porsche di casa.» Time cercò di cambiare argomento e si voltò per ricordarmelo, così annuii.

Finii di sistemare il menù e presi appuntamento per quel giorno, oltre a programmare altre cose da sbrigare. Tuttavia, avevo la sensazione che se Porsche avesse continuato ad essere sospettoso, non si sarebbe arreso facilmente. Il suo amico lo aveva ingannato per farlo uscire, ero sicuro che avrebbe approfittato di ogni momento per protestare contro il fatto che ero scappato di casa per incontrare i miei amici.

Conoscevo le sue abitudini. Indipendentemente dal fatto che il mondo lo potesse vedere come forte, arrogante, gangster o meno, quanto lui sia appropriato o indegno… ma per me, Porsche era una persona sensibile. Si preoccupava più dei sentimenti degli altri che di se stesso, era troppo premuroso, si sentiva solo e aveva bisogno di qualcuno che lo proteggesse. Sia il sorriso che lo sguardo nei suoi occhi quando sembrava a suo agio e mi vedeva come un rifugio mi facevano pensare che si meritasse tutto questo e anche di più.

Sii paziente, amore mio… Perché dopo questo ci sarà molta più felicità.

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