BIG DRAGON – SPECIALE 10

Il Principe Drago e il Principe Coniglio – parte 2

«Che hai? Mettiti a dormire! Tanto ho già visto tutto il tuo fratellino.» Le parole rudi del drago selvaggio risuonarono forte.

Perché devo andare in calore proprio adesso?! Gridò il Principe Coniglio in cuor suo.

«Sto bene.» rispose il coniglietto, ma il giovane drago si alzò dal suo angolo per toccarlo. Il corpo del Principe Coniglio si dibatteva sul letto.

«Sei in calore?»

Il Principe Coniglio lo sentì e strinse le labbra imbarazzato: «Beh, è ​​naturale. Vai a dormire.»

«Come faccio a dormire quando hai lasciato un profumo così fragrante dappertutto?» disse il giovane drago con una voce così profonda da lasciare senza parole chiunque l’avesse sentita.

«Beh… Mi addormenterò tra un attimo.»

«Come farai a dormire in questo stato? È impossibile!»

«Aspetta un attimo, sparirà in men che non si dica.»

«Allora lascia che ti aiuti così finirà prima.»

Il Principe Coniglio fu colto alla sprovvista dall’offerta del giovane drago, ma quando le sue calde dita circondarono la superficie dei suoi fianchi, il suo corpo tremò in modo incontrollabile.

«Il coniglietto è in calore.»

Le parole che uscirono dalla sua bocca calunniosa trafissero davvero il cuore del Principe Coniglio. Ma cosa poteva fare? Era l’inevitabile istinto del clan dei Conigli.

«Sbrigati… Facciamolo e dopo dormiamo.» disse rassegnato il principe… Non sarebbe stato diverso dal convocare le fanciulle in camera da letto per smaltire il calore.

«OH!» Ma quando la grande mano calda accarezzò la coscia bianca, l’arrogante principe emise un gemito vertiginoso senza precedenti, senza poterlo trattenere. Gli occhi acuti del giovane drago si girarono verso di lui. Si avvicinò al suo bel viso e notò che il suo cuore batteva in modo strano.

«Hai una pelle molto bella. A palazzo, l’avrai sicuramente strofinata bene con acqua e molte essenze.» disse il giovane drago.

Poi, afferrò le gambe del Principe Coniglio, le aprì e portò la sua testa sulle cosce, respirando l’aroma che il corpo del principe emanava. Poi continuò a poco a poco fino a raggiungere il bacino e accarezzò i fianchi bianchi con la grande mano. Poi gli leccò l’inguine, dove le sue vene pulsavano, ma ancora non toccò il dolce membro rosa che adesso svettava rigido.

«Ugh… Dragon.»

Il Principe Coniglio sembrava incapace di sopportarlo, quindi sollevò leggermente i fianchi di nascosto. Alzò la parte anteriore muovendosi da un lato all’altro, di fronte al giovane drago.

«È una cosa naturale… Il tuo piccoletto sembra così delizioso.»

«Non ce la faccio più. Dimmi come possiamo aiutarci a vicenda.»

Il principe Coniglio cominciò a mostrare il suo carattere ribelle, apparendo molto carino agli occhi del giovane drago.

«Okay.» disse il giovane drago, mentre faceva scivolare le mani sul suo bel corpo accaldato.

«Ahhh… Ahhhhh…» Dopo aver sentito tali gemiti, il giovane drago sorrise leggermente.

Il giovane principe alzò i fianchi e li scosse al ritmo delle due mani che gli massaggiavano il membro caldo. Mentre lo osservava, Dragon vide un piccolo e bellissimo buco rosa che non era mai stato invaso prima, da cui ora sgorgava un liquido limpido.

«Sei bagnato anche qui?» osservò il giovane drago, mentre continuava a usare le sue mani per accarezzare il caldo membro del principe che si muoveva su e giù. Poi decise di usare una mano per accarezzare anche l’eccitante piccolo orifizio bagnato. Il Principe Coniglio sussultò e i suoi capezzoli si sollevarono.

«… Non toccarlo!!!»

«Perché?» chiese il giovane drago con un sorriso malizioso.

Il giovanotto dispettoso sollevò la punta del pollice e con il suo polpastrello schiacciò le pieghe umide del piccolo orifizio, massaggiandolo finché non fu tutto bagnato.

«È lì per il mio fidanzato. Devo darlo al mio promesso sposo.» sostenne il Principe Coniglio senza mezzi termini, allontanando così le mani del giovane drago affinché quel luogo continuasse ad essere puro e casto.

«Ho sentito che il Principe Coniglio sa solo giocare e divertirsi. Perché conservi un posto come questo?»

«È il mio scopo.»

«Vuoi sposare il Principe Drago?»

«No.» rispose sinceramente il Principe Coniglio. «Non lo conosco affatto…»

«E se fossi io?» chiese il giovane drago. «Mi conosci, mi vuoi sposare?»

«Tu… Non dire più niente.» Il viso liscio del Principe Coniglio brillava di un rosso luminoso. Il giovane drago lo vide e sorrise maliziosamente.

Il dragone premette sull’orifizio e stimolò il membro caldo, massaggiandolo rudemente. Il principe, che non aveva mai fatto una cosa del genere, si contorse selvaggiamente prima di rilasciare il proprio seme come una fontana.

«Uhm… Cosa mi stai facendo?»

Il principe allargò le gambe tremando, le sue guance bianche diventarono completamente rosse. Si vergognava molto di farlo davanti agli altri.

«Non devi vergognarti, goditelo e non essere troppo terrorizzato.» disse il giovane drago mentre tirava fuori la lingua per leccare le gocce di seme che gli erano schizzate sulle guance. Poi afferrò l’incavo delle sue lunghe gambe per allargarle, sollevandogli i glutei in modo che fossero sospesi sopra il letto.

«Che cosa hai intenzione di fare?» chiese il principe in preda al panico.

Il giovane drago non rispose, ma con la lingua leccò tutte le pieghe del suo orifizio. Dstratto dal suono di un lampo, il principe alzò la mano e chiuse gli occhi per la vergogna. Ma non sapeva perché, non riusciva a smettere di muoversi da una parte all’altra. Quando il calore penetrò all’interno, il membro del principe si gonfiò di nuovo. Di per sé il piccolo foro provava una sensazione suprema, ma nessun liquido scorreva dalla parte anteriore.

«Ah… Mmm.»

Il giovane drago sorrise maliziosamente a quella reazione, prima di mettersi a cavalcioni del piagnucoloso Principe Coniglio, con i suoi incantevoli occhi rossi.

«Stai meglio adesso?» chiese il giovane. Quando il principe ricominciò a guardare il viso affilato di quell’uomo, il suo cuore batté forte senza motivo, la parte anteriore era ancora rigida come prima e quella posteriore era ancora pruriginosa. Era come se volesse qualcosa di più di una lingua che si spingeva dentro e fuori per liberarsi dal formicolio.

«Io… io.»

Il principe non poteva rispondere perché era confuso sulla scelta tra l’offerta del drago e la richiesta del suo cuore, tutto stava oscillando come le onde del mare. Ma quando il giovane drago gli diede un bacio sul collo, scorrendo lungo il lato della sua guancia fino a raggiungere l’angolo della sua bocca rossa, tutto nel suo corpo cambiò e si lasciò andare. Il giovane principe afferrò il viso affilato del drago e gli diede un bacio profondo e appassionato.

«Ah… Di più…»

La lingua sottile del coniglio e quella spessa del drago si intrecciarono. La lingua del giovane assorbì la purezza e la dolcezza del Principe Coniglio. Le bianche mani del coniglietto scivolarono verso il basso, accarezzando dolcemente le braccia e le squame nere lucenti, fino a raggiungere e accarezzare il ventre muscoloso del giovane drago.

Accarezzando il basso ventre, trovò un membro largo e rigonfio, per cui dovette tenerlo con entrambe le mani per massaggiarlo. Era troppo caldo e stava diventando sempre più grande.

«Vieni!» disse il giovane drago incitando il Principe Coniglio, mentre entrambi si massaggiavano a vicenda il membro e scambiandosi baci appassionati.

Il Principe Coniglio non poteva davvero più rispondere di se stesso: come poteva permettere al giovane drago selvaggio di fargli questo, solo perché lo aveva salvato? Mai prima d’ora aveva provato quel tipo di sentimenti ardenti. Inoltre, avrebbe dovuto aspettare il suo promesso sposo. Ma ora, i suoi sentimenti stavano sgorgando per la persona che aveva appena incontrato e non per quella che avrebbe dovuto incontrare.

Le morbide natiche del Principe Coniglio erano ora rivolte verso il bacino della persona sopra di lui. La coda liscia e circolare le sfregò da un lato all’altro fino a prepararlo per il membro del giovane drago, quindi lo inserì attraverso il piccolo foro del principino.

«Hmmm… Mi hai fatto male! Fa troppo male… Umm.»

«Calmati, mio ​​principe.»

Il giovane drago abbracciò e baciò il suo viso morbido, assorbendo le lacrime che cadevano, schiacciando il sedere ed entrando gradualmente nel suo stretto canale. Entrò lentamente in lui senza però muoversi a ritmo.

«Aaaayyymmmm…»

I bellissimi occhi del principe si illuminarono mentre il suo nobile corpo diventava tutt’uno con quello del giovane drago della foresta invece del suo fidanzato, il nobile Principe Drago.

Ma al giovane coniglio… questo non importava più.

«Ahhhhhh… Ahhhhh… È troppo forte. Mi bruci… Fa molto caldo… Sto bruciando…»

Le mani del principe tremavano, quindi abbracciò la persona sopra di lui, mentre iniziava a ondeggiare selvaggiamente.

Quello che stava provando in quel momento era un assaggio d’amore che il Principe Coniglio non aveva mai pensato di assaporare in vita sua. Ora sapeva quanto fosse piccante e delizioso il piacere dell’amore. La sua vita, che inizialmente era goffa, ora si muoveva al ritmo del giovane drago.

Il dragone gemette sonoramente, mentre il piccolo foro lo stringeva con tale forza che il suo membro sembrava sciogliersi.

«Ahhhh… Hmmmm…»

Il giovane drago colpì con forti spinte il Principe Coniglio, che giaceva sul letto di piume. Afferrò con desiderio la parte superiore del suo petto e cominciò a succhiare e mordere fino a formare grandi segni rossi sul suo petto bianco.

«Ahhhhh… Hmmmm… Verrò di nuovo.»

«Veniamo insieme… Hmmm…»

«…Ahhh… Ahhhhh…»

«…Hmmmm, voglio mischiare il tuo ‘latte’ con il mio… Hmm.»

Il giovane drago abbracciò il corpo profumato del principe e il coniglietto annuì. Il drago gli prese le gambe e le avvolse intorno alla vita per muoversi ancora meglio, quindi il principe lo abbracciò forte per resistere al forte assalto.

Dopo pochi minuti, i due vennero contemporaneamente. I loro gemiti felici riempirono l’intera caverna, poi si guardarono negli occhi e si baciarono profondamente e appassionatamente. Alla fine, quasi senza rendersene conto, ricominciarono ad amarsi.

Durante quella notte, provarono posizioni che entrambi non avevano mai pensato di poter fare.

**********

Per un mese, il Principe Coniglio continuò a vivere nella tana del terrificante e selvaggio drago, assaporando il sapore dell’amore. Per quanto mangiasse non era mai soddisfatto dell’amore e delle cure che il giovane drago gli dava.

«Vuoi che mi muova velocemente o lentamente?» stava chiedendo il giovane Principe Coniglio all’uomo che giaceva sotto di lui mentre si metteva a cavalcioni sulla sommità dei suoi fianchi. Mentre il suo bel sedere rotondo risucchiava il membro gigantesco che era rigido, sentì le sue vene pulsare nel basso ventre.

«Puoi fare come vuoi.» rispose il giovane drago alzando la candida mano per baciarla affettuosamente. Il Principe Coniglio rise in modo incantevole e sollevò i fianchi con il grosso membro dentro, per poi cominciare a muoversi su e giù come se stesse galoppando. Prese le mani del giovane drago e intrecciò le sue dita con le sue per continuare in un movimento incontrollato, poiché il suo corpo chiedeva sempre di più di avvolgere il grosso membro del drago. Alla fine entrambi soddisfarono i loro desideri, crollando poi sul letto fianco a fianco.

«Torno subito.» disse il giovane drago, baciando la fronte della sua amata moglie.

Erano stati insieme più di cento volte e si erano amati tante volte: il rapporto tra i due non poteva che essere quello di marito e moglie.

Il Principe Coniglio annuì e guardò ciò che il Marito Drago aveva da dire all’aquila che visitava la grotta un giorno alla settimana. Quindi si alzò dal letto per lavarsi, ma quando uscì scoprì che suo marito non era ancora tornato.

Di solito, ogni volta che parlava con l’aquila, portava con sé un pezzo di carta. Spinto dalla curiosità, il Principe Coniglio aprì segretamente la scatola, dove si trovavano le carte di suo marito, e vi lesse un messaggio.

I grandi occhi del principe si spalancarono per lo shock, perché era una notizia sul giornale che diceva che il Re Drago era furioso che il Principe Coniglio fosse scomparso lungo la strada per la sua nuova casa, e che il Regno Coniglio era l’unico responsabile di quel problema.

Quando il giovane drago tornò all’interno della caverna, si rese conto che il principe indossava gli abiti con cui era arrivato la prima volta.

«Dove stai andando?»

«Io… Devo andare nel Regno dei Draghi.»

«Perché? Ci andrai per sposarti?»

Quella domanda colpì il petto del Principe Coniglio. Il suo cuore sanguinava, anche se era quello che avrebbe dovuto fare fin dall’inizio… ora non ce la faceva. Era ora di andarsene e lasciarsi tutto alle spalle. Il suo meraviglioso marito da più di un mese era colui che doveva dimenticare.

«Il Re Drago è molto furioso, devo andare lì o potrebbe invadere il mio regno.»

Sentendo ciò, il giovane drago inarcò le sopracciglia, il suo bel viso era però ancora calmo.

«Allora, in conclusione, vorresti sposare il Principe Drago?»

«Non voglio sposarmi. Io amo te, ma… devo andarci perché devo comunque essere responsabile delle mie azioni.»

Il giovane drago vide il suo amante parlare tra le lacrime. Gli si avvicinò e prese tra le braccia il suo corpo morbido e profumato.

«Va bene, allora.»

Quella frase fece crollare il cuore del Principe Coniglio.

«Andremo insieme…»

Quindi il giovane drago lasciò il suo bellissimo marito coniglio, per trasformarsi in un grande drago. Prese il suo bellissimo amante per la vita e lo fece salire a cavallo sulla sua schiena e così si alzarono in cima al cielo azzurro.

Il Principe Coniglio gli abbracciò forte il collo, non volendo più lasciarlo andare, mentre viaggiavano nel profondo blu del cielo. Le sue lacrime non smisero di cadere, finché il giovane drago non atterrò nel cortile di un castello d’oro.

«Principe… Principe…»

La Guardia Reale e la Guardia di Palazzo ufficiale corsero fuori quando videro il giovane principe. Sembrava che non ci fossero prigionieri o persone bisognose d’aiuto o intrappolate nel Regno del Drago, anche se non erano stati in grado di portare il Principe Coniglio al matrimonio reale.

«Vorrei parlare del matrimonio con il Re Drago o il Principe Drago.» disse il Principe Coniglio.

Poi si voltò a guardare il suo amante, ma il giovane drago gigante con le bellissime scaglie luccicanti era sparito.

«Dove sei andato, Dragon?»

Il giovane Principe Coniglio camminò alla ricerca del marito, finché non fece l’intero giro del cortile, ma non riuscì a trovarlo.

Nonostante avesse ripetutamente chiamato il suo nome, il suo amato marito non era apparso. Le guardie del palazzo cercarono di controllarlo, ma senza trattenerlo in nessun modo.

Mentre le sue lacrime cadevano inesauribili e la sua voce non si sentiva quasi più, il Principe Coniglio alla fine crollò svenuto nel mezzo del grande cortile di un enorme castello dorato.

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