DARK BLUE KISS – CAPITOLO 5

Il vecchio amore

«Beh… Quando litighi, credi non abbia nulla a che vedere con gli altri, ma solo con te, giusto? Dovresti evitarlo se puoi, almeno non ti farai male e la tua famiglia non si preoccuperà.»

La voce di Sun era sempre dura quando rimproverava Mork, con il volto serio e un aura scura che aleggiava intorno a lui, ma in quel momento non si vedeva nulla del genere. Il viso di Sun sembrava gentile e la sua voce era così dolce che Mork non sapeva come comportarsi. La persona di fronte a lui si comportava in un modo con il quale non aveva familiarità, Mork disse a se stesso di comportarsi nel modo più naturale possibile, altrimenti sarebbe stato troppo nervoso per sapere cosa fare.

Era come se si sentisse un po’… timido. Perché era timido? Non gli piaceva nemmeno Sun!

«Lo so.» Mork rispose, pensando che Sun lo stesse solo assillando come un vecchio.

«So che a volte hai litigato perché stavi cercando di proteggere Rain.» La voce di Sun si fece più seria e quello che aveva detto era vero. Mork non aveva mai pensato che Sun avrebbe pensato a lui in modo positivo.

«Grazie per esserti preso cura di lui.»

«Ehm.»

«Ma ti raccomando, proprio perché sono preoccupato anche per te.»

Mork si agitò, il cuore che batteva più forte, così velocemente che aveva paura che gli rimbalzasse dal petto, ma continuava a ripetersi di mantenere la calma e di smettere di guardare Sun. Non aveva mai evitato il contatto visivo con nessuno, ma in quel momento non poteva nemmeno osare di mantenere il contatto con lui.

Aveva paura che i suoi sentimenti verso Sun diventassero più confusi se non avesse cominciato ad evitarlo.

Mork odiava Sun, era infastidito da lui e cercava sempre di litigarci, ma questo perché Sun aveva dei pregiudizi contro di lui. Anche se Mork fingeva di non preoccuparsi di quello che diceva Sun, in fondo, voleva che pensasse meglio di lui. Poteva comportarsi come se non rispettasse Sun, ma in realtà aveva fatto più di quanto Sun avrebbe mai pensato, altrimenti avrebbe già messo le mani addosso a Sun.

Se non rispettava Sun, non gli avrebbe permesso di rimproverarlo o tormentarlo più di tre volte!

Fino a quel giorno… il giorno in cui Sun venne attaccato. Vedendo Sun ferito, era diventato così furioso che si era precipitato per aiutarlo senza preoccuparsi della propria vita. Non aveva la minima idea del perché fosse così preoccupato per lui, ma quando aveva visto il bar per il quale Sun aveva lavorato così duramente, venire distrutto e quando aveva visto Sun ferirsi, aveva perso completamente la ragione.

Da quel giorno avevano cambiato il modo in cui si vedevano l’uno verso l’altro. Sun pensava a lui in modo migliore, lo sentiva.

Mork sapeva anche che la sua preoccupazione per Sun in quel momento era “pericolosa”.

Ecco perché stava cercando di scappare da lui.

«Non dici niente?»

«Mmh…»

Mork rispose come se non avesse sentito la domanda e continuò a mangiare senza dire altro. Anche Sun si zittì, anche se i suoi occhi acuti erano ancora incollati su Mork.

Mork ammise che mentre mangiava quel pasto…aveva una pressione che non aveva mai sentito prima!

**********

Lunedì sera

Blue Sky Café

«Il tavolo tre ha bisogno di un frappè alla moka e di una torta di fragole.»

Sun disse al dipendente dopo aver ricevuto gli ordini, poi vide Rain entrare nel bar. I suoi occhi acuti caddero automaticamente dietro la schiena di suo fratello. Si accigliò, sorpreso di vedere Rain da solo quel giorno… Mork non gli dava sempre un passaggio?

È arrabbiato o qualcosa del genere? Ma abbiamo parlato in tranquillità ieri sera.

«Sun, fammi una limonata frizzante.»

Rain si sedette al bancone del bar non appena entrò. Ne aveva bisogno per rinfrescarsi, perché fuori c’era un caldo bollente, anche se era sera. Sun sospirò mentre guardava suo fratello, ma gli preparò comunque una limonata frizzante. Per tutto il tempo si chiese perché Mork non fosse venuto al bar nell’ultimo periodo. Mork andava sempre lì anche se prima litigavano tutto il tempo. Non aveva mai cercato di evitarlo, passava persino solo per farlo incazzare.

Da quando avevano iniziato ad andare d’accordo, Mork aveva smesso di presentarsi come se volesse evitarlo. Mork non aveva idea che più cercava di nascondersi, più Sun diventava

curioso e voleva vederlo.

Ecco come sono gli umani… Più corrono lontano, più vogliamo seguirli.

«Perché sei arrivato qui così in anticipo oggi?»

«La lezione è finita presto. Ma ci è voluto così tanto tempo per arrivare qui… Il traffico era terribile.»

«Perché sei venuto da solo? Dov’è il tuo amico?»

«Mork?» chiese Rain, sapendo bene che a Sun non importava nulla dei suoi altri amici. «Avevamo diverse lezioni pomeridiane. Finirà più tardi. Sono tornato prima perché ero annoiato.»

«Lo vedo.»

Sun porse a suo fratello un bicchiere di limonata frizzante appena fatta.

«È successo qualcosa tra voi due?» Rain prese il bicchiere e bevve per rinfrescarsi, ma continuò a tenere gli occhi sospettosi su suo fratello. Sun chiedeva così spesso del suo migliore amico ultimamente.

Mork gli aveva anche chiesto se Sun avesse parlato di lui.

C’è qualcosa che non va in questi due.

«Che diavolo può essere successo? A cosa stai pensando?!»

«Non sto pensando a nulla di strano! Avete litigato? Questo è quello che voglio dire.» Rain rispose ad alta voce perché la voce di Sun era così dura. Era causa della poca chiarezza della domanda di Rain oppure Sun era così agitato da aver capito altro?

Ma… Sun non era un pervertito.

«Non abbiamo litigato. Perché me lo chiedi?»

«Pensavo che aveste discusso alle mie spalle perché Mork sembra evitarvi. Si è rifiutato di venire qui quando gliel’ho chiesto. È difficile per me. Devo tornare qui da solo alcuni giorni.»

Sun rifletté, ma non rispose. Poteva sentire anche lui la stessa cosa.

«Sei sicuro che non sia successo niente, Sun?»

«Non è successo niente!»

«Ti stai anche comportando in modo strano. Di solito lo attacchi subito, ma ora chiedi di lui quando non è nei paraggi.»

«Non ho chiesto del tuo amico.»

«L’hai fatto indirettamente poco fa, non è vero? Anche se non chiedi di lui oggi, lo farai domani. Se fosse una ragazza, penserei che stai morendo dalla voglia di provarci.»

«Sei un fottuto pervertito.»

«Whoa! Hai usato ‘fottuto’ solo perché ho scherzato un po’?» Rain gridò, ma invece di lasciarlo andare, Sun stava per schiaffeggiargli la testa. Fortunatamente, la porta del caffè si aprì appena in tempo. Rain sorrise mentre Sun si fermò per alcuni secondi… Ormai erano in buoni rapporti e quei due andavano lì abbastanza spesso, eppure Sun si sentiva ancora strano.

Perché i due che erano entrati nel bar, erano Pete e Kao.

Kao era il migliore amico di Rain e conoscente di Sun. Sun una volta era uscito con una ragazza, il che gli aveva fatto capire che in realtà gli piacevano i ragazzi, quindi ruppe con la sua ex e si avvicinò subito a Kao.

Dato che si conoscevano da anni ed erano sempre andati d’accordo, insieme alla dolcezza di Kao, Sun aveva iniziato a provare dei sentimenti per lui. Ma quando se ne rese conto e si fece avanti, Kao iniziò a uscire con Pete. Sun non riuscì nemmeno a confessarsi, e scelse di rimanere in silenzio, sapendo che era inutile esprimere i suoi sentimenti.

Perché…avrebbe potuto mettere Kao così a disagio da non sapere come comportarsi.

Sun allora aveva avuto il cuore spezzato, ma non lo aveva abbattuto così tanto. Poteva essere perché i suoi sentimenti si erano alimentati solo per poco tempo, in più Sun era una persona che accettava le circostanze, quindi non aveva inseguito Kao e non lo aveva messo a disagio.

Ora lui e Kao erano ancora amici e fratelli.

Pete e Kao non avevano annunciato né detto a nessuno che si frequentano. Rain pensava anche che fossero solo migliori amici, ma… Sun lo sapeva, era istinto.

«Beneeee! Cosa porta qui questi sposi novelli?»

Rain salutò i loro clienti speciali che stavano entrando nel bar. Non sapeva che fossero una coppia, ma quei due erano così vicini e sempre insieme che Rain non poteva fare a meno di prenderli in giro.

«Attento alla tua bocca! Le persone potrebbero fraintendere.»

Kao lanciò a Rain uno sguardo mortale. Sapeva che Rain non sapeva che stavano uscendo insieme. Li prendeva in giro solo perché erano sempre insieme, ma Kao si spaventava ogni volta che veniva preso in giro.

É qualcosa su cui si potrebbe scherzare?!

«Sei timido?»

«Timido il mio culo. Non voglio che la gente fraintenda.» Kao voleva davvero strangolare il suo amico.

Era come se stesse aggiungendo benzina al fuoco. «Non ne hai idea. Pete è un vero playboy. La mia testa verrà tagliata se le ragazze sentono una voce falsa.»

«Sto solo scherzando. Non devi essere così serio.» Rain rise e improvvisamente sentì che qualcuno si era calmato come se non esistesse più. «Cosa c’è che non va, Sun? Perché stai zitto? Mi hai rimproverato così forte proprio due secondi fa»

«Niente. Sono solo sorpreso che questi due siano arrivati.» rispose Sun con un sorriso.

«Perché sorpreso? Ho portato qui Pete abbastanza spesso.»

«Cosa ti va da bere?» chiese Sun.

«Un frappè alla moka, il solito, per favore.»

«Pete?»

«Moka calda, per favore.»

Pete e Kao si avvicinarono a un tavolo vuoto e Rain si alzò per sedersi con loro. Sun consegnò gli ordini al cameriere, con  gli occhi ancora fissi sulla coppia, senza accorgersi che la porta si apriva di nuovo.

E la persona che stava entrando era… Mork.

Che sguardo triste che ha, urgh!

Mork pensava che Sun avesse già dimenticato Kao perché si comportavano normalmente l’uno con l’altro. I sentimenti di Sun in quel momento stavano appena iniziando, ed era passato del tempo. Anche così, a giudicare dal modo in cui Sun guardava Kao… Mork sapeva di essersi sbagliato! 

Sun non sapeva esprimere chiaramente i suoi sentimenti, ecco perché anche Rain non se ne accorgeva, ma Mork poteva capire come si sentisse Sun nei confronti di Kao poiché Mork guardava sempre Sun. 

Giusto! Non è di certo amore platonico!

Sun non era riuscito a dimenticare Kao, come pensava Mork…

Mork si sentiva esausto solo a pensarci. Tuttavia non era sicuro del perché; tutto quello che sapeva era che, ripensando a quando Sun era stranamente buono con lui, preoccupato per lui e si prendeva cura di lui pur avendo Kao nel suo cuore… Mork in qualche modo si sentiva abbattuto. Non aveva mai permesso a nessuno di influenzare i suoi sentimenti in quel modo. Sun gli aveva fatto provare qualcosa che non aveva mai provato prima. E proprio quando lo aveva sentito, non poteva più ignorarlo.

Odiava davvero quando non riusciva a controllare il suo cuore in quel modo!

C’erano molte ragioni per cui un ragazzo che si comportava male come Mork poteva migliorare se stesso: età e maturità, per la sua famiglia e il proprio futuro, e una parte di lui ammise che era anche a causa di…Sun.

Mork desiderava che Sun pensasse meglio a lui. Sapeva che la sua ex era una persona molto simpatica. Sapendo questo, si rese conto di essere l’unico stupido a voler sostituire Kao, ma non sarebbe mai accaduto.

Anche se potesse, sarebbe stato solo il sostituto di Kao!

«Ehi! Come mai sei qui? Non hai lezione?»

Rain salutò Mork ad alta voce quando lo vide. Mork si ricompose, cercò di comportarsi normalmente e andò dal suo amico senza guardare Sun, anche se sapeva che nel momento in cui Rain lo aveva chiamato… Sun lo stava già osservando.

«L’insegnante se n’è andato prima. Sono venuto qui per darti le dispense che avevi dimenticato in modo che tu possa finire il compito per domani.» disse Mork, prese le dispense nello zaino e le porse a Rain. «Stai più attento la prossima volta così non dovrai disturbarmi di nuovo.»

«Whoa! Che bravo ragazzo.» lo prese in giro Pete.

Mork e Pete erano in cattivi rapporti al punto che litigavano anche fisicamente, ma grazie a un evento passato, decisero di fare una tregua e diventare amici come in quel momento.

Non erano migliori amici e a volte si beccavano l’un l’altro, ma mai nulla di serio.

«Tu lo avresti fatto per me?» disse Kao seccato.

«Non ti porterei le dispense direttamente a casa tua, ma rimarrei qui e ti aiuterei a farlo.» Pete si difese.

«Odio dannatamente le persone che si elogiano.»

Kao increspò le labbra, il suo fastidio si stava intensificando perché Pete si stava davvero elogiato troppo. La verità era che Pete aiutava solo un po’ quando rimanevano a casa, e il resto del tempo… lo passava a infastidire Kao!

«Me ne vado.» disse Mork a Rain, stanco di ascoltare le persone che litigavano.

«Cosa?! Perché prima non mangi qualcosa? Pete è qui, potresti anche litigare con lui.»

«No, ho delle cose da fare.»

Mork rifiutò l’invito di Rain. Non che nutrisse ancora rancore nei confronti di Pete. Non riusciva, però, a sopportare di vedere il modo in cui Sun guardava Kao. Con quel pensiero, Mork decise di non lasciare che Sun avesse più influenza sui suoi sentimenti. Non importava quanto avrebbe cambiato se stesso, Sun non lo avrebbe mai guardato comunque.

Anche se Sun lo avesse notato, sarebbe stato lo stesso un sostituto di qualcun altro, Mork aveva solo compassione di se stesso.

Tornare al modo in cui viveva prima, andava bene…

«Litigheremo la prossima volta, Pete.»

«Va bene!»

Mork tirò su un sorrisetto e se ne andò senza dire niente a Sun. Quest’ultimo lo guardò andare via con una domanda in mente. Ricordava che avevano parlato tranquillamente l’ultima volta, ma perché Mork si era comportato in modo così freddo con lui? Era come se Sun avesse fatto qualcosa che lo aveva sconvolto. Se lo avesse chiesto a Rain, aveva paura di essere interrogato e di essere troppo sospettoso.

Alla fine, Sun decise di tenere per sé quella domanda.

**********

Quella notte…

Casa di Kao

Pete accompagnò Kao a casa sua. Stavano chiacchierando come al solito, ma Kao sentì che qualcosa non andava. Era come se Pete avesse qualcosa in mente. Anche se era taciturno su quello, Kao, come amante, lo leggeva come un libro aperto. Notava anche un piccolo cambiamento in Pete. Eppure… se Pete non lo avesse detto di sua spontanea volontà, Kao non avrebbe chiesto.

Quando l’auto si fermò e Kao stava per scendere da essa, Pete gli afferrò il polso. Con quel singolo movimento, Kao sapeva che qualcosa infastidiva davvero Pete. Kao ancora non chiese e aspetto semplicemente che fosse lui a parlare.

«Parliamo.»

La voce di Pete era severa. Kao si girò a guardare il suo bel viso serio. In realtà avrebbe voluto chiederlo nel momento in cui sentiva che Pete si stava comportando in modo strano, ma voleva che lui parlasse prima.

«Che cos’è?»

«C’è qualcosa di strano in Sun.»

«E adesso?»

Sapendo di cosa si trattava, Kao sospirò e smise di essere preoccupato, al contrario… lo trovava divertente. Quindi Pete sembrava turbato perché era geloso?

Da quando avevano iniziato a uscire, Pete a volte era stranamente geloso.

«Kao! Perché ridi? Sono serio a riguardo.»

Pete arruffò rudemente i capelli di Kao. Kao rise e scostò delicatamente la mano.

«Stai immaginando le cose. Sun non prova nulla per me.» disse Kao, sperando di poter mettere Pete a proprio agio. Inoltre, Sun non provava davvero niente per lui e Kao non aveva mai avuto sentimenti per Sun. Pete era sempre stato l’unico di cui si fosse innamorato.

«Non credo che a Sun sia mai piaciuto. Sei tu quello che ci pensa troppo e che immagina le cose.»

«Come sei ingenuo! Stai cavalcando un unicorno su un arcobaleno?»

«Bella questa.»

«Ho visto il modo in cui ti guardava. Non è il modo in cui guardi un tuo conoscente. Penso che i suoi sentimenti per te persistano ancora.»

«Quindi mi hai chiesto di andare al bar insieme all’improvviso solo per vedere la sua reazione?»

«Beh…» Pete rimase senza parole, era stato scoperto.

Ammise che Kao aveva ragione. Ma come poteva non essere preoccupato? Kao era così malvagio prima che iniziassero a frequentarsi.

Si era avvicinato a Sun per fare pressione su Pete affinché ammettesse i suoi sentimenti e alla fine decidesse di uscire con Kao. Anche se Sun aveva mantenuto le distanze nell’ultimo periodo, continuava a infastidire Pete.

Guardò la faccina di Kao… Quest’uomo a volte può essere un lupo travestito da pecora!

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