DARK BLUE KISS – CAPITOLO 2

Non cambiare mai idea

«Eccolo. Sta venendo qui con quella faccia imbronciata.» Disse June quando vide Kao camminare verso il loro tavolo al piano terra della facoltà, dove i suoi amici stavano chiacchierando. C’erano cinque persone in quel gruppo: lui, Pete, June, Thada e Sandee.

Pete… Era in forma e al 100% mascolino, con la pelle abbronzata, un bel viso, occhi neri e capelli corvini. Essendo l’unico figlio di un imprenditore immobiliare, era noto per la sua ricchezza e molto generoso con i suoi amici.

Kao… Era più magro di Pete ma anche lui in forma e tonico. Aveva un aspetto pulito come gli idol e piuttosto alla moda. Era molto bello, anche se il suo aspetto era diverso da quello di Pete. Kao era più ordinato, sorridente e amichevole. Ecco perché era piuttosto popolare tra le ragazze.

Sandee… Era una ragazza virile, dall’aspetto sia cool che sexy, con una chioma di capelli ricci e folti e occhi neri. Adorava indossare l’eyeliner nero per rendere i suoi occhi più profondi.

Era piuttosto interessata al trucco e alla moda. Dal momento che i suoi genitori volevano un figlio maschio come membro più piccolo della famiglia, era cresciuta come un uomo, quindi il suo stile era un mix di carino, bello e così civettuolo che le ragazze svenivano.

Thada… Un ragazzo magro e di bell’aspetto. Era anche più in forma e tonico da quando aveva iniziato ad allenarsi, il che lo faceva sembrare attraente. Era metà thailandese e metà francese, occhi grigi misto azzurri e capelli marroni lunghi fino alle spalle. Era solito portare alcune ciocche dietro l’orecchio e lasciarne ricadere altre sul volto, per ottenere un look disordinato.

Si vestiva in modo casual ma aveva comunque un bell’aspetto.

June… Credeva che “l’aspetto è il miglior biglietto da visita”, ma aveva un bell’aspetto ed era anche loquace, quindi le ragazze gli volevano abbastanza bene. Tuttavia, continuava ancora a cercare i numeri delle ragazze.

«Stavi parlando di me, eh?» Quando la persona imbronciata si sedette accanto a lui, Pete guardò immediatamente June.

«Di te? Cosa, no?!» June negò con voce acuta. «Stavo solo chiedendo a Pete perché entrambi siete così assonnati. Pete ha dormito per tutta la lezione mentre tu hai sbadigliato tutto il giorno, che diavolo avete fatto?»

«Cosa cazzo avremmo potuto fare?! Che domanda è? Attento a quello che dici!» Sbottò Kao, con la faccia tutta rossa, anche se June aveva chiesto solo per curiosità, non sospettando di nulla.

Le parole «Cosa avete fatto ragazzi?» Lo avevano davvero sorpreso!

«Perché ti stai agitando? Mi chiedevo solo se voi ragazzi foste andati in discoteca di nascosto. Questo è tutto.» June guardò Kao confusa. «Ti stai comportando come se conoscessi il tuo più grande segreto.»

Pete rise piano quando Kao venne colto alla sprovvista. Kao rimproverò Pete del suo comportamento troppo affettuoso di fronte ai loro amici. Aveva paura che un giorno il loro segreto sarebbe stato svelato. Kao… Era quello che si stava facendo scoprire. Kao non era eccessivamente affettuoso o altro, ma si agitava sempre quando i loro amici gli facevano domande, per poi rispondere in modo sospettoso.

«Perché ridi, Pete?» Chiese Thada.

«Nah! La faccia di Kao è buffa.» Rispose Pete, poi aiutò Kao a difendersi, altrimenti avrebbe potuto tenergli il broncio e impedito d’infastidirlo di notte. «Non andiamo più nei club. Kao non me lo permette.»

«Che coppia.» Thada indica Kao e Pete.

«Pete obbedisce solo a sua moglie.»

«Se non smetti di parlarne, diffonderò voci sulla tua ship.» Lo minacciò Kao.

«Basta! Tutti e due.» Sandee fermò i suoi amici. Anche se Sandee era l’unica ragazza della banda, i suoi comportamenti maschili e il tempo trascorso con i ragazzi la facevano sentire come se fosse un altro ragazzo del gruppo

Era la più vicina a Thada. Sandee e Thada erano così legati che i loro compagni di classe li “shippavano” come una “coppia gay”. Sandee era il top mentre Thada era il bottom.

«Ti prendiamo solo un po’ in giro, ma arrossisci sempre e fai finta di comportarti da duro.» Prese in giro Pete. I ragazzi non insultavano mai Sandee perché non usava parole scortesi.

Questa era l’unica cosa che non si astenevano dal fare con lei!

«Cosa avete fatto ragazzi, comunque? Voglio davvero saperlo.» June ritornò sull’argomento.

«Beh…»

Entrambi si scambiarono un’occhiata come per consultarsi. Con il solo sguardo Kao ordinò alla persona che aveva causato loro la mancanza di sonno di assumersi la responsabilità di rispondere e trovare una scusa.

«Abbiamo guardato un film, giocato e controllato alcune ragazze su Instagram.»

«Giusto. Sai come chattano gli amici e cose del genere quando escono.» aggiunse Kao rapidamente.

«Ragazzi passate sempre le notti insieme e avete ancora qualcosa di cui parlare?» Anche Thada è curiosa.

«Vi vedo ragazzi ogni giorno e ho ancora cose di cui parlare.» Kao aiuta Pete.

«Andiamocene prima che il traffico peggiori. Ho sonno.» Pete interrompe la conversazione bruscamente.

«Stai cambiando argomento.» Disse June.

«Giusto! Sono stufo di parlare con te. Mio padre mi ha detto di sbrigarmi a tornare a casa per cena.»

Entrambi si allontanarono con June che li fissava confuso. Sandee cambiò argomento immediatamente poiché era l’unica a sapere che Kao e Pete stavano uscendo. Li aveva visti quasi baciarsi nel parcheggio per caso, così, non aveva altra scelta che aiutarli a proteggere il loro segreto…

«Dannazione June… Diventa sempre più sospetto ogni giorno.» Imprecò Kao mentre camminavano verso il parcheggio dopo aver salutato gli amici.

«Stava solo chiacchierando. Se avesse saputo o si fosse davvero insospettito, l’intera facoltà avrebbe già saputo di noi. Non dimenticare che ha avuto il soprannome ‘Se June lo sa, tutto il mondo lo sa’… Per fortuna il pensiero degli altri non è cambiato, il che significa che nessuno lo sa.» Disse Pete con una risata. Era completamente indifferente ogni volta che June faceva domande o lo prendeva in giro. «Ci stai pensando troppo.»

«Spero che non abbia davvero sospetti su di noi.»

«Continuerà a prenderci in giro finché non smetteremo di essere suo amico. Se non siamo noi, prenderà di mira Sandee e Thada.» Disse Pete, aprendo la portiera dell’auto una volta raggiunta, entrarono e Pete avviò il motore. Tutti sapevano che June era un chiacchierone e diceva sempre sciocchezze. Le sue battute a volte erano divertenti, altre patetiche e altre ancora fastidiose. Ma June adorava i suoi amici, era leale, riscaldava sempre l’atmosfera e li faceva ridere.

«Dovrebbe trovarsi una ragazza. Sono stufo di essere preso in giro.»

«Sei stufo o sei solo timido?» Chiese Pete, alzando il sopracciglio con un sorriso giocoso.

«Smettila con queste cazzate.» Kao lo guardò male.

Ma Pete rise e basta, non aveva affatto paura di lui. Sapeva che Kao fingeva sempre di essere arrabbiato quando era timido. Inoltre, la sua finta faccia arrabbiata gli faceva gonfiare le guance. Era più carino che spaventoso.

Quello era probabilmente il motivo per cui Pete amava renderlo così timido, non ne  poteva farne a meno. Chi ti ha detto di essere così carino quando sei timido?

«E stasera? A casa tua o mia?» Pete cambiò argomento, guardando Kao con

occhi furbi. Non gli importava più nulla di June che li prendeva in giro o che si insospettiva  sempre di più. Tutto quello che gli interessava era se quella notte sarebbe andato a letto con Kao.

«Dormiremo ognuno nelle nostre case stasera.»

«Che diavolo?!»

«Non provare nemmeno a ribattere. Mi darai ancora fastidio se dormiamo insieme. Fammi dormire un po’.» urlò Kao con il viso rosso. Era sia arrabbiato che imbarazzato dal fatto che Pete continuava ad infastidirlo ogni singolo giorno.

Ma… Diciamo che a Pete andava bene dormire separatamente. Kao non era ancora sicuro che fosse una buona idea perché quando andranno a letto di nuovo insieme, Pete dirà di voler “compensare” i momenti persi. E Pete… ricordava perfettamente questo genere di cose. Il suo processo di pressione e induzione di portare Kao a fare ciò che voleva era piuttosto veloce.

Kao non poteva fare a meno di pensare che se Pete si impegnasse a studiare in quel modo, sarebbe sicuramente uno studente modello!

«Aigh, aigh. Cederò solo per stanotte.»

Dal momento che aveva infastidito Kao diverse volte la notte prima, e Kao sembra davvero stanco, face come era stato ordinato da Kao. Conterà le notti che avrebbero trascorso separatamente e troverà la possibilità di compensarle.

Pete non subirà una perdita. Ci guadagnerà solo da questo!

«Metterò la tua canzone preferita.» disse Pete e allunga la mano per accendere lo stereo ed azionare la canzone di Kao, quella che conosceva così bene. Canticchiava di buon umore mentre guidava. Migliorò anche l’umore della persona che era arrossata per la timidezza e l’imbarazzo fino a quel momento.

«La vita è bella ultimamente, non credi?»

Pete era davvero sincero…

Guardando il passato, era piuttosto divertente. Pete non avrebbe mai pensato che ci sarebbe stato un giorno come quello per loro. Era un miracolo che all’epoca non si picchiassero ogni giorno. Avevano frequentato lo stesso liceo, Kao era uno studente intelligente ed educato, mentre Pete era una testa calda, sempre alla ricerca di litigi.

Le loro vite erano due linee parallele che non avrebbero mai potuto incrociarsi.

**********

Un giorno… 

Rain, il migliore amico di Kao, uscì con Mint, la ragazza di Pete in quel momento. Pete era così esasperato che portò i suoi amici per litigare con Rain. Kao aveva cercato di fermarli ma finì quasi per picchiarsi con Pete, e così Kao divenne il suo nuovo bersaglio. Tuttavia, dal momento che stavano per diplomarsi al liceo in quel momento, Pete si trattenne dal litigare per concentrarsi sull’esame di ammissione all’università e perse interesse per Kao.

Chi avrebbe mai pensato… che si sarebbero incontrati di nuovo? Perché entrambi avevano fatto domanda per la stessa facoltà nella stessa università!

Non solo… ma finirono nello stesso gruppo di amici. Dopo successero molte cose ed iniziarono a pensarsi l’uno all’altro in un modo migliore. Divennero così intimi fino a diventare fidanzati, anche se Pete era sempre uscito con le ragazze e non era mai stato con ragazzi prima.

Ma da fidanzati, Pete era ancorato a Kao come un’ombra. Andavano a casa l’uno dell’altro così spesso da diventare le loro seconde case. Kao era diventato un ospite importante nella grande dimora di Pete e si era avvicinato alle cameriere e ai domestici che si prendevano cura del “Signorino Pete”.

E Pete… era diventato il preferito di Kaewkarn, la madre di Kao.

**********

«Così bene che ho paura.» Kao scherzò, ripensando al passato. Ricordava che odiava terribilmente il Pete di quando litigavano al liceo, ma, nel profondo, aveva un

una cotta per Pete anche se lui non aveva mai fatto nulla per farlo sentire bene. Ma i sentimenti erano così: a volte non avevano senso.

Quando entrarono all’università e diventarono amici nella stessa banda, i suoi sentimenti per Pete si approfondirono, ma non si sarebbe mai aspettato che Pete provasse lo stesso. Sapeva che a Pete non piacevano gli uomini, quindi tenne per sé quello che provava. A volte faceva male che Pete non si accorgesse di come si sentiva, e altre volte faceva male quando Pete imprecava contro di lui. Ma era arrivato il giorno in cui poteva vendicarsi.

Perché stavano uscendo insieme e Pete era un ragazzo così appiccicoso! Anche se Kao era stato ferito così tante volte allora, non desiderò mai tornare indietro per aggiustare le cose. Tutto quello che era successo li aveva portati fino a quel momento. Avrebbe potuto lamentarsi con Pete per questo e quello, ma era… così felice di stare con quell’’uomo.

Anche se era una relazione segreta e solo poche persone ne erano a conoscenza.

«Pete… Se un giorno ci lasciassimo, non odiamoci come prima. Finiamola bene .»

Pete si voltò verso Kao in un istante, la sua espressione era cupa. Furono fortunati che l’auto si fosse fermata al semaforo rosso, altrimenti Pete avrebbe urtato l’auto di qualcuno a causa di Kao.

«Perché diavolo l’hai detto? Non è una buona cosa da dire.»

«Ho solo pensato ai vecchi tempi.» Kao non potè fare a meno di ridere in faccia a Pete. Era solo uno scherzo. Pete non poteva essere così serio. «Non voglio più litigare con te. Dovremmo essere amici dopo la rottura. Non sarebbe fantastico?»

«Impossibile!» gridò Pete. «Non ti lascerò mai.»

«Sto solo dicendo… Non ho davvero intenzione di rompere con te.»

«Non puoi semplicemente dirlo.»

«Perché sei così serio? L’ho detto solo per…!»

Le parole si fermarono prima che potesse finire quando la persona che non voleva più sentire la parola “rottura” gli afferrò il viso con una mano e gli baciò le labbra così velocemente che Kao non riuscì a elaborare nulla.

Kao rimase immobile, gli occhi si spalancano per lo shock. Non si aspettava che Pete lo attaccasse così all’improvviso mentre stavano semplicemente parlando. Non era il loro primo bacio,al contrario… Kao non aveva idea di quante volte l’avessero fatto, ma Pete gli faceva ancora battere il cuore. Il suo volto bruciava, senza sapere come rispondere.

Forse era per quello che… A Pete piaceva baciarlo.

«Pete… Io non…»

Kao cercò di parlare quando Pete si tirò indietro per fargli riprendere fiato, ma nel momento in cui aprì la bocca, Pete premette di nuovo le labbra sulle sue, non volendo sentire nessuna parola che indicasse la rottura. Pete baciò Kao come per fargli capire che… se Kao avesse continuato a parlare di rottura, Pete lo avrebbe baciato ancora e ancora finché non si sarebbe fermato!

«È… É verde, Pete.» sussurrò Kao con voce tremante, così vicino dal perdere la sua energia per essere stato baciato ancora e ancora. Era come se Pete stesse cercando di succhiargli l’anima. Ma se non avesse avvertito Pete, le macchine dietro di loro avrebbero suonato il clacson e li avrebbero maledetti di sicuro.

«Se solo fossimo a casa…» ridacchiò Pete.

Pete non disse altro, lasciando Kao a pensare su cosa sarebbe accaduto se fossero stati a casa… non si sarebbe fermato solo a baciarsi. Anche così, Pete riuscì a tirarsi indietro e fa muovere l’auto. Guardò la persona accanto a lui per tre minuti per poi sorridere, perché Kao stava ancora arrossendo.

Probabilmente non era abituato ad essere attaccato così all’improvviso in quel modo.

«Se dici di nuovo qualcosa del genere, ti renderò esausto fino a quando non avrai più forza per parlare.»

«C… cosa hai intenzione di fare?»

Kao lanciò un’occhiata nervosa a Pete. La sua anima non era ancora tornata al suo corpo. Dopo aver sentito quelle parole terrificanti da Pete, Kao voleva fuggire ancora più lontano.

«Sei troppo, Pete.»

«Vedremo stasera.»

«Ve… Vedere stasera, cosa?! Ho detto che avremmo dormito separatamente, e tu hai appena acconsentito.»

«Mi hai fatto cambiare idea. Faresti meglio a stare attento alla tua bocca, ragazzo.»

Pete allargò le labbra in un sorriso sornione anche se Kao aveva un’espressione di panico sul viso come se fosse spaventato da Pete. Kao non rifiutava mai davvero Pete quando gli si avvicinava.

«Ottimo tempismo… è venerdì. Puoi restare per tutto il fine settimana.»

«N…No.»

«Cosa no? Puoi andare a casa lunedì.»

«Porta rispetto alla mia famiglia, Pete!»

«Porterò mio padre a casa tua e ti proporrò il matrimonio.» disse Pete in una risata malvagia, completamente indifferente. Kao non poteva fare altro che tirarsi i capelli per la frustrazione. Non c’era bisogno di guardare la sua bocca. Era Pete che cercava di “trovare una scusa” per far rimanere Kao in modo che potesse dargli fastidio tutta la notte!

**********

La Facoltà di Ingegneria
Università K

[Scendi ora o non ti aspetterò più.]

Rain lesse il messaggio sul telefono sbuffando. Mork lo stava pressando, come se si fosse perso in bagno, quando non erano nemmeno passati dieci minuti. Mork era stato molto assillante negli ultimi tempi, come se avesse assorbito il comportamento di Sun senza rendersene conto. Rain non poteva dirlo a Mork altrimenti sarebbe stato strangolato.

(Sì sì. In arrivo.)

[Sbrigati. Me ne vado prima se non sei qui in cinque minuti.]

Rain stava inviando un adesivo giocoso quando, senza guardare la strada davanti a sé, si imbatte in qualcuno così forte che quasi cadde. Meno male che riuscì ad aggrapparsi alla mano della persona in tempo.

«Uh… mi dispiace.» Disse Rain, fissando quella persona. Era una liceale con l’uniforme di una scuola pubblica, struccata, i suoi capelli neri legati con un nastro proprio come le altre liceali, ma a lui sembrò così carina.

Viso ovale, pelle chiara, grandi occhi neri, ciglia lunghe e lineamenti delicati.

Così fottutamente carina!

«Va tutto bene. Scusa. Anche Manao non ha guardato la strada, uh…» Si rese conto di aver appena detto il suo nome a qualcuno che aveva appena incontrato. Rain le ricambiò il sorriso quando arrossì.

«Sei Manao?» le chiese. «Sono Rain. Piacere di conoscerti.»

«Piacere Rain.» Manao ricambiò il suo sorriso, prima che qualcuno la chiamasse. Si girarono e videro un gruppo di liceali che la aspettavano. Rain aveva scoperto che era lì con il suo gruppo di amici.

«Devo andare.» la guardò come se fosse incantato. Il suo cuore batteva ancora forte anche se era uscito con molte ragazze.

Lui… non si era mai innamorato così prima.

Rain riacquistò rapidamente la calma e le scattò una foto. Anche se non era un primo piano e mostrava solo il suo profilo laterale, sembrava comunque davvero carina. Poi… mentre stava sognando ad occhi aperti, il suo telefono squillò di nuovo.

[Avevi detto che saresti arrivato subito.]

(Perché mi sta mettendo fretta?!)

Rain sospirò dopo aver letto il messaggio di Mork, accelerando il passo prima che il suo amico se ne andasse davvero per primo.

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