DARK BLUE KISS – CAPITOLO 25 (M)

Top o Bottom?

È arrabbiato con me?!

Mork pensò a disagio. Si alzò, cercando di mantenere la calma, e decise di indossare la maglietta che prima era stata gettata a terra. Pensò di andarsene subito e di scusarsi con Sun l’indomani. Poi, frustrato, scese dal divano.

«Non pensare nemmeno di andartene, o ti seguirò fino a casa.» disse Sun con voce ferma e afferrò la maglietta di Mork prima che potesse indossarla. Mork guardò Sun, sconcertato.

Che eccentrico!

«C… che diavolo?»

Mork chiese confuso, e Sun gli diede una risposta nel modo giusto, ma… non a parole. Sun lo spinse di nuovo sul divano e gli si mise di nuovo sopra. Anche gli occhi di Mork si spalancarono di nuovo per lo shock perché non pensava che Sun avrebbe ripreso a farlo.

Aveva appena detto a Sun che aveva paura che Rain scendesse a scoprirli!

«Ti avevo detto che non possiamo farlo.»

«Ora possiamo.» Sun gli lanciò un sorriso astuto. «Ho chiuso a chiave la stanza di Rain.»

«C…Cosa?!» Mork era confuso,

«L’ho chiusa dall’esterno.» continuò Sun «Anche se si sveglia, non può uscire.»

«Merda…»

Mork non riusciva a credere che l’eccitazione di Sun lo avesse portato a quel punto. Quindi Sun era andato via per chiudere a chiave la stanza di Rain? E l’aveva persino chiuso a chiave dall’esterno

Ha rinchiuso suo fratello. Incredibile!

Mork, la vittima di quella notte, rimase a bocca aperta. L’immagine educata da gentiluomo di Sun era stata cancellata dalla sua mente perché era diventato il lupo più astuto e pericoloso.

Se aveva scelto la sua preda, avrebbe fatto di tutto per mangiarsela tutta!

«Non essere scortese…»

La reazione di Mork rese Sun compiaciuto. Era una cosa buona per Sun, ma Mork era nel panico. In quel modo, Mork non sarebbe stato abbastanza sano di mente per resistergli. Con quel pensiero, Sun premette le labbra sulla pelle liscia e perfetta di Mork, assaggiandolo con calma con la lingua, leccando ogni centimetro del suo corpo. Sun si fermò sul capezzolo duro di Mork e lo coprì con la sua bocca, facendo rabbrividire e gemere inconsciamente Mork.

«I tuoi modi rudi mi hanno sempre eccitato, lo sai?» Sun sussurrò mentre si spostava sull’altro capezzolo. Succhiò, leccando e mordendo entrambi i capezzoli allo stesso modo. Il suo tocco fece tremare Mork. Si sentì così caldo come se fosse nel deserto. Il fresco nella stanza stava diventando più caldo come se l’aria condizionata si fosse improvvisamente rotta.

In quel momento, il corpo di Mork era coperto di sudore proprio come quello di Sun.

«Sun, Io…»

«Aiutami un po’…»

Sun non permise a Mork di finire, che subito si alzò, si tolse la maglietta, si chinò di nuovo verso Mork tirando fuori un preservativo dalla tasca. Gli occhi di Mork si spalancarono ancora. Sun non solo aveva rinchiuso Rain nella sua stanza, ma aveva anche preparato tutto il resto.

Sun era diventato completamente qualcun altro. Quell’uomo era un lupo, il più pericoloso di tutte le specie!

«Oppure vuoi che non lo indossi…» Il lupo alzò il sopracciglio poiché Mork era ancora stordito e non fece quello che gli aveva detto.

«Mordilo!»

Sun ripetè, avvicinando l’angolo dell’involucro del preservativo a Mork. Nonostante il suo fastidio, Mork non poté sfuggire a quella situazione, morse controvoglia l’angolo dell’involucro e Sun lo strappò con il sorriso più fastidioso e scaltro. Mork promise a se stesso che si sarebbe vendicato.

Avrebbe torturato Sun e lo avrebbe fatto inginocchiare!

«Vuoi essere un top o no?»

Sun non aveva ancora indossato il preservativo. Baciò di nuovo Mork, volendo chiedergli che ruolo volesse avere, ma le sue mani stavano già togliendo la cintura di Mork.

Mork deglutì a fatica. Osservò il bel viso di Sun e abbassò gli occhi sul corpo caldo, in forma e tonico del più grande.

«Così?» Sun ripete, morendo dalla voglia di ottenere la risposta.

«Sto bene con qualunque cosa.»

«Perfetto.» Sun sogghignò mentre alzava lo sguardo per incontrare gli occhi di Mork. Sfilò la cintura di Mork e lavorò sulla cerniera, tirandolo lentamente verso il basso, senza mai interrompere il contatto visivo.

«Bene allora… Sarò il top.» Sun baciò di nuovo Mork, muovendo le labbra sull’ampio petto, sull’addome e sugli addominali scolpiti di Mork. Continuò a scendere, togliendo i vestiti di entrambi con le mani mentre Mork non poteva fare altro che emettere un gemito.

Sun condusse Mork nel labirinto del desiderio, esplorando la lussuria e la felicità proprio lì, prima di portarlo fuori e riportarlo di nuovo dentro instancabilmente. Non sapevano fin dove si sarebbero spinti quella notte. Forse… avrebbe avuto fine quando Mork sarebbe stato così esausto da addormentarsi tra le sue braccia.

**************

«Mmmm…»

A metà mattina del giorno successivo… La luce del sole attraversò la tenda chiara svegliando Mork. Era sdraiato tra le braccia di Sun. Anche se voleva allontanarsi per l’imbarazzo, la stanchezza gli impediva di muoversi.

Ripensando a quello che era successo la sera prima, Mork si sentì così imbarazzato che voleva rimproverarsi per essersi lasciato andare al tocco di Sun. Lo avevano fatto due volte sul divano, poi si erano trasferiti di sopra a farsi una doccia, e Sun lo aveva disturbato di nuovo prima di andare a letto.

Sun lo aveva infastidito a morte e lui era maggiormente addolorato perché aveva ceduto a Sun… Ripensandoci, Mork si sentiva a disagio. Non sapeva come comportarsi quando Sun si sarebbe svegliato.

È meglio che vada via prima che si svegli!

Mork si disse e cominciò a muoversi. Cercò di respingere la mano di Sun, ma Sun venne quasi svegliato dalla forza. Tirò Mork più vicino e lo abbracciò più forte con gli occhi ancora chiusi. Temendo che la sua mossa potesse svegliare Sun, Mork rimase immobile, aspettando che Sun si addormentasse prima profondamente.

Sun lo stava abbracciando da dietro. Erano completamente nudi sotto la coperta. Il mento di Sun era sulla testa di Mork, una delle sue braccia era avvolta attorno al più giovane come se avesse paura che scappasse… Mork era alto, ma Sun lo era di più ed era anche più forte di lui.

Mork si rese conto che aveva potuto prendere a pugni e spingere Sun facilmente solo perché Sun glielo aveva permesso. Se avessero mai combattuto davvero, non sarebbe stato facile per lui battere Sun.

Mentre stava pensando a ciò, Mork si sentì timido e disorientato. Non avrebbe mai pensato che sarebbe arrivato quel giorno… il giorno in cui avevano confessato e accettato i loro sentimenti l’uno per l’altro, felici insieme… e si sarebbero svegliati l’uno nelle braccia dell’altro. Chi crederebbe che un duro come lui potesse cambiare così tanto?

«Perché ti sei svegliato così presto?» Sun sussurrò assonnato quando Mork cercò di allontanare di nuovo la sua mano. L’abbraccio stretto lo costrinse a restare fermo… In realtà, se non fosse perché non voleva affrontare Sun a letto dopo che si erano svegliati, Mork non si sarebbe alzato. Era così esausto che non voleva muoversi.

«Sono quasi le dieci, Sun.»

Mork disse a bassa voce e cercò di togliere di nuovo la mano di Sun, ma Sun lo tenne stretto. Abbassò il viso per baciare la nuca, il collo, la spalla e la schiena di Mork.

Mork si raffreddò dappertutto. Il desiderio libidinoso lo assalì di nuovo poiché non avevano altro addosso che una coperta a coprire i loro corpi… dopo la loro terza volta la scorsa notte, Mork era così stanco che era quasi svenuto.

«Fermati, fermati, fermati.» Mork si girò a fissare Sun. Sun aprì gli occhi e fece un sorriso malizioso.

«Guardati come arrossisci.»

«Io non lo sto facendo! Mi stai infastidendo.»

«Bugiardo.»

Mork guardò male Sun, pensando che Sun stesse diventando ogni giorno più malvagio e che fosse difficile da gestire per lui. Se qualcuno avesse detto che Sun era gentile, buono e ben educato in quel momento, Mork lo avrebbe ammazzato di botte.

«Non sei stanco? Perché ti alzi così presto?»

«Oggi c’è lezione.»

«È tardi. Immagino che tu debba prenderti un giorno libero.»

«E Rain…»

«Probabilmente ormai è all’università.»

«Hai aperto la sua stanza?»

«Hai davvero dormito come un sasso, eh?» Sun alzò il sopracciglio e accarezzò di nuovo Mork. Si sporse in avanti per baciare la guancia di Mork e gli morse le orecchie e il naso così scherzosamente che Mork devette spingerlo via.

«Ha aperto la sua stanza prima di andare a letto.» spiegò Sun.

Quando Sun stava per addormentarsi come Mork la scorsa notte, si era ricordato di aver chiuso a chiave la stanza di suo fratello, quindi l’aveva aperta e aveva lasciato un biglietto in cui diceva che Mork dormiva nella sua stanza, Rain non doveva svegliarli l’indomani, e doveva andare all’università senza aspettare Mork.

Con quel messaggio Rain probabilmente aveva capito tutto senza ulteriori spiegazioni.

«Come posso guardarlo in faccia adesso?»

Mork sospirò e si tirò nervosamente i capelli. Dire a Rain che stava uscendo con suo fratello era già abbastanza difficile, e ora aveva persino fatto sesso con Sun la notte in cui aveva confessato i suoi sentimenti.

«Non gli dispiacerebbe.» Sun rise.

«Continuerà a prendermi in giro fino al prossimo anno.»

«Faresti meglio ad abituarti visto che ti prenderà comunque in giro.»

Mork sospirò di nuovo. Prima di farlo con Sun, si era davvero preparato per quello che sarebbe accaduto dopo, non solo con Rain ma anche con altre persone, perché quando il suo amico aveva una ragazza, il suo gruppo di amici non smetteva di prenderlo in giro. E ora che Mork stava avendo una relazione con un uomo, così vicino ad uno dei suoi amici, di sicuro lo avrebbero preso in giro come matti.

«Sei stressato per questo?» chiese Sun preoccupato.

«Un po’, sì.» Mork cercò di mettere a suo agio Sun. «Ma starò bene.»

«Sei troppo carino.»

Sun diede a Mork un bacio gentile come ricompensa. Sapeva che un ragazzo come Mork doveva essere preoccupato e stressato nell’uscire con un uomo. Ma Mork aveva scelto di accettare i suoi sentimenti, accettare Sun e camminare insieme a lui mano nella mano.

«Fa ancora male?» sussurrò Sun.

«Vuoi provare a vedere se fa male?»

«Certo, se vuoi.»

«Sun!!!»

Sun rise quando Mork gli lanciò uno sguardo mortale.

«Non scappare di nuovo quando litighiamo… Ok?»

«Allora non fare il bislacco. Dovresti chiedere prima cosa succede, non solo frustarmi.»

«Sì, signore!»

Mork sorrise, pensando che quello troppo carino non fosse lui ma il ragazzo strano accanto a lui.

«Un vecchio uomo è abbastanza obbediente, eh?»

«Mi chiami ancora vecchio dopo quelle tre volte? Mmm… dovrei dimostrare che sono ancora giovane con qualche round in più.»

«Non ti azzardare!» Mork gridò allarmato perché Sun si era messo sopra di lui. Invece di fare come aveva detto Mork, Sun alzò un sopracciglio, completamente indifferente.

«Ehi! Non mi hai detto se uscirai con me o no.»

«Ci penserò.»

«Devi ancora pensarci… Quindi questa è stata solo una botta e via?» Sun aggrottò la fronte. Aveva fatto quella domanda nella speranza di una risposta positiva, ma Mork l’aveva semplicemente rifiutato.

La loro relazione in quel momento… non era romantica?!

«Chi ha colpito chi?» Mork fissò Sun minacciosamente.

«Non ti ho fatto stare bene ieri sera?»

«Sun! Sei un pervertito.»

Sun rise sommessamente di nuovo, senza curarsi di quanto fosse intimidatorio lo sguardo di Mork.

«Non devi darmi una risposta ora. Il tuo compleanno è la prossima settimana, giusto? Festeggiamolo al mio bar. Cucinerò per te.» suggerì Sun. Anche se Mork continuava a rifiutarsi di uscire con lui, Sun sapeva che Mork avrebbe detto presto di sì.

Sun non voleva mettere fretta a Mork dato che la notte prima aveva sedotto e condizionato abbastanza Mork. Quella volta avrebbe dato a Mork il tempo di pensare e prendere una decisione.

«Ti ricordi del mio compleanno?»

«Certo.» Sun sorrise, guardando affettuosamente il volto arrossato di Mork. Non aveva mai fatto niente di buono per Mork, quindi voleva fare qualcosa per il suo compleanno.

Aveva programmato di chiedere a Mork di uscire di nuovo con lui quel giorno.

«Va bene…» concordò Mork. Vedendo quanto fosse obbediente Mork, Sun si avvicinò per baciarlo di nuovo, ma Mork lo fermò, temendo di cedere al loro desiderio. «Sono affamato. Dammi qualcosa da mangiare.»

«Mangia me.»

«Sono affamato di cibo, non di un essere umano!»

Mork colpì la persona che lo infastidiva furiosamente. «Che pervertito.» Sun non si sarebbe fermato dinanzi al rifiuto di Mork. Lo avevano fatto già molte volte la sera prima. Perché Sun era ancora così energico?

«Ti porto da mangiare qui, ma… prima paga il servizio.»

«Argh, ti ho detto che non possiamo. Non comprendi il linguaggio umano?»

«Stai giocando duro, eh.»

«Ho fame!»

«Paga il cibo e te lo porterò. Se non paghi, non ti lascerò scendere dal letto.»

Mork non avrebbe mai pensato che Sun potesse essere così tenace.

«Sei fottutamente avido!» ringhiò Mork.

«Adesso non si torna indietro.» Sun non cedette affatto, anzi, fece pressioni su Mork baciandogli e accarezzandogli il collo, le mani che gli accarezzano il corpo, rendendo il ragazzo inesperto incapace di gestirlo o resistergli e alla fine cedette.

Sun alzò lo sguardo e sussurrò con voce roca.

«Top o Bottom questa volta?»

«Va bene in qualsiasi caso.»

«Sei un ragazzino… Non dovresti stare sopra un adulto.»

Sun sorrise maliziosamente, sapendo che Mork non era abituato a cose del genere o abbastanza abile nel farlo, quindi Sun dovette prendere l’iniziativa. Un giorno avrebbe insegnato a Mork a essere il dominante… per rendere le cose più piccanti.

E Mork scoprirà quanto sarà bello riconciliarsi con un vecchio (ehm) uomo!*

*[N/T: Pensiero dell’autrice.]

*************

Quella sera

Blue Sky Cafè

Mork dovette saltare la lezione perché era quasi mezzogiorno quando scese dal letto, fece una doccia e mangiò. Telefonò a Rain, dicendogli che si era preso un giorno libero poiché le sue due lezioni pomeridiane non erano frequentate. Rain non era sorpreso e gli disse che avrebbe portato le dispense al bar.

Mork era andato al bar con Sun. Il dipendente si era chiesto se Sun fosse malato, visto che era arrivato solo nel pomeriggio, quando di solito arrivava molto presto. Sun aveva trovato una scusa, dicendo che era andato in discoteca la sera prima e aveva i postumi di una sbornia.

Il cameriere non era sospettoso della loro relazione perché non mostravano il loro affetto in pubblico. Anche così, Mork poteva avvertire dei cambiamenti. Sun continuava a guardare nella sua direzione, lo teneva d’occhio e si prendeva cura di lui così bene che sembrava strano. Mork non era abituato a quel genere di trattamento, ma doveva che si sentiva molto meglio, più di quando erano freddi l’uno con l’altro.

«Ancora non so come guardare Rain in faccia.» disse Mork, leggendo un fumetto da solo in silenzio, nel momento in cui Sun gli stava portando una tazza di caffè.

«Non pensarci troppo. Comportati normalmente. Rain sapeva di noi da molto tempo.»

«Forse sapeva che avevamo una cotta l’uno per l’altro, ma non che l’abbiamo fatto,» sussurrò Mork. «È un po’ strano. Sono suo amico, ma ora sono diventato il fidanzato di suo fratello.»

«Stai pensando troppo.» Sun non poteva fare a meno di ridere della faccia preoccupata del suo (futuro) amante. Ora che si erano avvicinati, Sun riusciva a vedere il lato tenero e infantile di Mork. Mork era sempre stato duro con lui.

«Rain è più ragionevole di quanto pensi. A volte è anche più maturo di me.»

Mork annuì comprensivo. Lo pensava anche lui. Quando Rain li aveva sorpresi a baciarsi, non ne aveva mai parlato, non si era arrabbiato né aveva chiesto informazioni. Rain aveva aspettato con calma che Mork gliene parlasse.

Inoltre, Rain accettava la relazione tra Mork e Sun senza chiedere spiegazioni.

«Parli del diavolo.» Sun si girò verso la porta e Mork seguì i suoi occhi. Rimase stordito per diversi secondi perché Rain stava scendendo da un taxi con Manao, la persona che Mork non voleva vedere in quella situazione. Mork non sapeva come comportarsi nel caso in cui Manao si fosse insospettita o avesse chiesto della sua relazione con Sun.

Sono condannato.

Mork si voltò verso Sun, ma Sun fece spallucce come se non fosse niente di grave. Mork improvvisamente voleva spezzare il collo di Sun poiché chiaramente non avrebbe aiutato Mork ad affrontare il problema futuro. Sun non lo confortò, ne sembrava persino compiaciuto. Probabilmente era ancora arrabbiato con Mork per averlo lasciato ad aspettare davanti a casa sua per ore quando Mork si era offerto volontario per dare un passaggio a Manao.

«Sun… culo pigro.» Rain accarezzò casualmente la spalla di Mork. «Dev’essere stata dura ieri sera.»

Mork si strozzò con il caffè che stava sorseggiando.

Quelle parole gli ricordarono ciò che Sun gli aveva fatto la scorsa notte… Duro o no, non ne aveva idea. Sapeva solo che era svenuto per la stanchezza, si era alzato quasi alle dieci e non aveva voluto alzarsi dal letto.

«Mork, stai bene?» Manao chiese sorpresa.

«Oh si.» si sforzò di sorridere.

«Ti sei soffocato solo perché l’ho detto? Intendevo i postumi di una sbornia.»

Mork socchiuse gli occhi, lanciando a Rain uno sguardo assassino. Lui e Sun avevano appena iniziato una relazione, ufficiosamente, e Rain lo stava già prendendo in giro. Mork doveva abituarsi come aveva detto Sun, eh?

«Piuttosto dura. Ho ancora le vertigini.» Mork mentì. «Perché voi due siete venuti insieme?»

«La lezione è finita prima oggi, quindi ho aspettato Manao davanti la sua scuola e le ho chiesto di prendere un caffè con me.»

«Vuoi provare la nuova ricetta, Manao? Te ne preparo una.» Sun si offrì volontario.

«Grazie.»

«Dammi un minuto.»

Sun diede una pacca sulla spalla di Mork e se ne andò. Gli occhi di Mork seguirono Sun. Erano solo pochi secondi, ma Manao, guardandolo, capì che tipo di rapporto avessero.

Quando Mork si girò e incontrò i suoi occhi, improvvisamente si sentì in colpa.

«Perché mi stai guardando in quel modo?»

«Ricordo che mi avevi detto che hai qualcuno che ti piace. È Sun?»

«Ah…» Mork era senza parole.

Non si aspettava che Manao lo capisse così in fretta visto che lui e Sun si comportavano normalmente. Mork guardò Rain come per chiedere se lui gliel’avesse detto, ma Rain scosse la testa.

«Lo capisco dal modo in cui guardi Sun.» disse Manao con un sorriso.

La sua delusione persisteva ancora, ma si sentiva meglio.

«Non preoccuparti. Non mi importa. Mi hai salvato molte volte e ti sei anche fatto male a causa mia… sono contenta che tu sia felice.»

Vedere la sua cotta felice rendeva felice anche lei.

Era davvero felice per Mork e Sun.

«Grazie Manao.»

Mork le rivolse un sorriso sincero. Manao era giovane e sembrava innocente, ma era una ragazza ragionevole. Mork pensava che fosse adatta soprattutto a un ragazzo maturo come Rain.

Se quei due si fossero messi insieme, sarebbero diventati sicuramente una coppia adorabile…

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