NOT ME – CAPITOLO 15 (M)

Lui è diverso

«Merda! Hai detto agli altri di calmarsi, ma cosa stai facendo tu?» disse Yok allungando la mano per colpire la testa di Gram. 

«Oh, bastardo, fa male!» gridò Gram. 

«Guida per bene. Non voglio fare casini con altre auto!»

Ben detto, Yok! Dannazione Gram, allora perché ti sei lamentato di Sean quando tu non sei diverso da lui?!

«Sean, puoi lasciarmi andare?» mi voltai per chiedergli, dato che mi stava abbracciando a lungo. In quel momento era tutto stabile e chiaro, non aveva più bisogno di abbracciarmi. 

«Puoi lasciarmi?» chiesi di nuovo. 

«Non posso.» rispose e io strabuzzai gli occhi. 

«Cosa volevi farmi vedere poco fa? Voglio vedere anch’io.»

«Sul serio, Sean?» Il ragazzo fece finta di chiedere cosa volevo mostrargli, prolungando volutamente la voce per farlo, ma le sue mani si rifiutavano ancora di lasciarmi andare. 

«Si.» Sean sorrise all’angolo della bocca. 

«L’azione è più liscia della BB cream, giusto?» sogghignai e anche lui rispose con un altro sorriso allegro. 

«Lasciami andare!» usai il gomito per spingere delicatamente l’uomo più alto. Sean si  spostò un po’ e sorrise fino a quando lasciò andare una mano, ma l’altra era ancora sulla mia vita.

All’improvviso il cellulare di Sean suonò indicando l’arrivo di un messaggio, così lo prese e lo guardò. Allungai il collo per guardare lo schermo, ma Sean si girò improvvisamente a guardarmi, così distolsi lo sguardo in fretta. Se non mi avesse visto, sarei riuscito a leggere.

«Vuoi sapere?» chiese Sean. 

«Chi vuole saperlo?» Roteai gli occhi: «Non ha niente a che fare con me!»

«Allora vorresti che questo abbia a che fare con te?» domandò Sean con un piccolo sorriso. Odiavo davvero quel suo sorriso. 

«La pentola*, eh?» annuii: «Un altro po’ e sarò pronto per cucinare il riso.» Sean non rispose, ma sorrise solamente. 

*(N/T: è uno slang usato per il flirt.)

«Oh! Sono stanco!» Yok improvvisamente si lamentò urlando. 

«La tua bocca è così vuota, Yok? Hai bisogno che ti aiuti mettendoci i miei piedi?» chiese Sean. 

«Ehi, ti ho detto di non comportarti così.» gli dissi ferocemente: «… O lascerai che Gram fermi la macchina e inizi a picchiarlo?!» rispose Yok con voce scherzosa. 

«Yok!» lo sgridai e così anche lui si zittì. 

«Oh, va bene! Gli uccelli sono uccelli e il legno è legno*.» scherzò Gram: «Che si tratti di persone o di piatti, è fatto tutto secondo le sue esigenze. Qualunque cosa Black ordini, lo farà.» 

*(N/T: è un idioma usato per riferirsi al viziare qualcuno.)

«Puoi guidare normalmente, Gram?» dissi. 

A quel punto, il resto del nostro viaggio passò in silenzio fino a raggiungere il centro commerciale. 

Sono troppo aggressivo? 

Entrammo insieme per comprare delle cose al supermercato, principalmente snack e alcolici. La maggior parte degli snack erano una mia scelta. In realtà, li avevo presi per poter tornare in fretta a casa, ma Gram continuava a giocare e spingere il carrello qua e là. 

Ehi, dannazione, è andato davanti al bancone dei prodotti per la pulizia, dannazione! 

Improvvisamente andò a cercare un detergente per il bagno. 

Yok si voltò per chiedere: «Prenderai una cannuccia?» scherzò e rise, i miei occhi si spalancarono. 

«Per quale motivo?» feci una faccia confusa. 

«Beh, fa schifo* come una brutta macchia!» rispose Gram e sorrise dolcemente, facendo ridere anche Sean.

*(N/T: è una battuta thai.)

«Allora voglio comprare delle forbici.» disse quel bastardo di Yok. 

«Perché?» Mi voltai per chiedere e lui sorrise: «Per tagliare i ponti con te.»

«Bastardo, dannazione!» Dopo l’imprecazione di Gram, se ne andarono entrambi sorridendo felici. 

«Stai giocando anche tu?» Feci finta di chiedere a Sean. Volevo sapere se aveva intenzione di seguire Gram e Yok continuava a fare domande casuali senza senso. 

«Voglio comprare un preservativo, da usare con te.» disse con un’espressione vuota che mi fece colpire forte la sua spalla. 

«Oh, questo fa male.»

«Te lo meriti!» Scattai: «Staremo qui fino a quando farà buio? Sono stanco, non abbiamo fatto altro che prenderci in giro per tutto il tempo.»

«Andiamo signore!» disse Gram e spinse il carrello per pagare tutto. Quando finimmo, mettemmo tutto nella nostra borsa della spesa. Yok e Gram posarono le loro borse e poco dopo tornammo a casa di Sean. All’inizio avevo anche previsto di mangiare insieme a casa di Sean, ma per rispetto nei confronti dei suoi genitori e per il fatto che il giorno dopo saremmo tornati al campus, ne approfittiamo per salutare i genitori di Sean e P’Sorn. Così tornammo insieme per un drink nella nostra stanza del dormitorio. 

Scaricammo le nostre cose dalla macchina e poi trovammo un posto a sedere insieme al centro della stanza. Sean si fece la doccia, perché aveva detto che faceva caldo mentre io e Gram prendemmo il cibo, le bevande e un piatto. Yok andò a prendere dei bicchieri e del ghiaccio. Nel frattempo, io disposi il cibo sul piatto e insieme a Gram iniziammo a sgranocchiare gli snack, anche se Yok ci aveva ripetutamente detto di non mangiare ancora.

«Ehi, Gram.» sussurai.

«Cosa?» Si voltò a guardarmi. 

«Quel pollo fritto, non lo stava puntando Yok? Ti maledirà sicuramente.» dissi segretamente a Gram. 

«Lui non lo sa. Tu non dirlo. Shh…» Gram si mise l’indice sulle labbra. 

«Shh? Che diavolo è questo? E la prova che hai in bocca?» risi perché il pezzo di coscia di pollo era ancora nella bocca di Gram. 

«Sì, sarà sicuramente messo in bocca a qualcuno. Aiutami a distruggere le prove.» disse questo e poi me lo portò alla bocca. 

«Gram!» urlai con le cosce di pollo ancora nella mia bocca. Gram rise allegramente fino a quando non si tenne lo stomaco. 

Mi affrettai a dargli un pugno sulla spalla quattro o cinque volte, mentre lui rideva felicemente.

«Cosa stai facendo?» Sean si avvicinò e si sedette accanto a me. 

«Mi sta prendendo in giro, Sean.» mi lamentai. 

«Cosa? Non ho fatto niente.» A Sean non importava. 

Gram si rifiutava di ammetterlo, ma sorrideva comunque. Misi le cosce di pollo nel piatto come prima. Accidenti, il pollo era stato comunque morso da Gram. 

Quando tornò Yok, vedendo le condizioni delle cosce di pollo che stava cercando, subito gridò. 

«Hoi… Cos’è questo? Chi è stato??» 

«Gram!/ Black!» Io e Gram urlammo allo stesso tempo e ci indicammo a vicenda. 

«Perché dai la colpa a me? Ovviamente l’hai mangiato tu!» Ero così arrabbiato che presi una manciata di popcorn e la lanciai a Gram. 

«Hoiii Black! Accidenti!!»

Vedendo questo, anche Gram prese una manciata di popcorn e li lanciò contro di me, ma io tirai Sean per mettermi al riparo. 

«Colpisci Sean, non me.»

Io e Gram ridemmo l’uno dell’altro. Sean si voltò per vedere la mia faccia. 

«Brutto bastardo.» disse e si fregò le mani: «… Non giocare con il cibo!»

«Sì, non gioco più.» risposi. Sean si voltò a guardare Gram.

«Dopo aver mangiato, spazza e pulisci il pavimento per me. Non farmelo ripetere.»

«Aspetta, perché hai un doppio standard? Ha iniziato lui per primo!» Gram mi indicò, ma Sean non rispose. Così tirai fuori la lingua con un’espressione molto soddisfatta.

«Aspetta!!!» Gram mi indicò il viso: «…Prima o poi sentirai la mia mano.»

«Vieni qui se hai il coraggio, non ho paura. Hahahaha.» Gli risposi e oscillai avanti e indietro come se lo stessi prendendo in giro. Gram fece finta di volermi strangolare, ma Yok e Sean mi aiutarono a spingerlo via.

«Basta, basta, basta.» disse Yok.

«Hai intenzione di mangiare di più o no?» aggiunse Sean.

«Cosa c’è che non va in voi ragazzi? Ora anche voi due vi proteggete a vicenda?!» Gram imprecò, ma non era troppo serio.

Dopodiché, Yok versò il vino per tutti noi. 

Accidenti, questo è pesante. 

Bevvi un sorso del mio primo drink e mi stropicciai la faccia.

«Perché è così forte?»

«Haha, ti voglio far ubriacare.»

«Grazie per l’onestà.» Ero sarcastico: «Dannazione, mi sento come se stessi per ubriacarmi come voi. Guarda il mio bicchiere, questo è vino o acqua fatata? Sono vivo o morto?»

«Perché non lo lasci a me?!» rispose sarcasticamente Gram.

«Blah, blah, non lamentarti troppo. A proposito, oggi ci ubriacheremo, no?» disse Yok.

Scossi la testa avanti e indietro alle parole di Yok. Dopodiché, continuammo a bere e chiacchierare insieme. Non c’era nessuno che non potesse finire il suo bicchiere, perché c’era Yok in attesa di servire l’alcol e riempirlo non appena il nostro fosse finito.

Eravamo tutti così ubriachi che non sapevamo nemmeno di cosa stessimo parlando. Sean si sedette tranquillamente in un posto. Di cosa diavolo continuava a parlare Yok? Perché Gram rideva quando parlava lui. Accidenti, stavo ancora ridendo senza sosta finché non mi fece male lo stomaco. Non sapevo altro.

«Ooh… Mi fa male la testa. Prima vado in bagno.» Mi alzai e corsi in bagno per lavarmi la faccia. Ma dannazione, anche Sean mi seguì.

«Cosa stai facendo Sean?»

«Voglio lavarmi la faccia!» disse e andò in bagno.

In realtà dovevo prendere un po’ d’acqua nel lavandino ma ero già ubriaco a quanto pare. Sean era in piedi accanto a me nel bagno, allungò la mano per aprire la doccia appesa e… Accidenti! Girò male la leva e immediatamente l’acqua sgorgò da sopra e ci bagnammo entrambi. Ci guardammo e ridemmo. 

«Che diavolo stai facendo? Hahaha.» risi anche se ero inzuppato d’acqua. 

«Non lo so.» Sean rispose e rise. Ci abbracciammo di lato e barcollammò per un po’ finchè non scivolai e Sean mi afferrò. 

MERDA! 

Il  mio corpo traballava contro il muro e Sean mise la sua mano sul muro su cui ero in piedi, la faccia dell’uomo più alto era a pochi centimetri dalla mia.

Stavo ancora sorridendo e ridendo innocentemente, ma Sean non più, sorrideva solo in silenzio. 

E in pochi secondi, quelle labbra bagnate erano sulle mie. Non avevo molta consapevolezza, sapevo solo che mi stava baciando con forza e le sue labbra erano premute contro le mie. 

Poi, il mio corpo, appoggiato al muro, scivolò lentamente verso il basso fino a quando non mi trovai effettivamente seduto nel bagno, con Sean che non aveva ancora interrotto il bacio. 

Il bacio bagnato divenne così profondo che dovetti allungare la mano e afferrare la camicia dell’uomo di fronte a me. Sean separò lentamente le nostre labbra. Mi guardò negli occhi, ma io ero in trance e persi i sensi. Sapevo solo che la mano di Sean era sotto la mia camicia bagnata e la sua voce era un sussurro rauco. 

«White, per favore.»

«Come…? Come mi hai chiamato?» chiesi perché non sembrava molto lucido mentre diceva il mio nome. 

«Emmhh…» La mia voce si perse in gola mentre Sean mi baciava di nuovo. 

Mi ha chiamato White? Sono così ubriaco che ho le orecchie rotte o mi sta davvero chiamando così? Caddi in un bacio profondo e ci assaporammo a vicenda così tanto che riuscivo a malapena a respirare. Allo stesso tempo, la mano dentro la camicia toccava il mio petto. 

Quando Sean lasciò per un momento le sue labbra per chiudere e bloccare la porta, allungai la mano per toccare le mie labbra. Sean ed io ci baciammo di nuovo intensamente e profondamente. 

«Sstthh… Ahh…»

Sean non disse nulla ma rise in gola al mio sospiro. Sapevo cosa stavo facendo, ma dopo essermi ubriacato, non volevo più controllarmi. Quando Sean mi afferrò di nuovo la spalla, mi baciò senza sosta e io non riuscivo a resistere, finché Sean non mi tirò via i pantaloni e le mutande dai piedi. 

«Aspetta un attimo, aspetta un attimo…» Rabbrividii un po’ quando Sean mi sollevò le gambe, mi mise in grembo e si inginocchiò tra le mie gambe. Spinsi le sue larghe spalle con la mano, ma lui si inchinò ancora. Il suo viso si avvicinò al mio petto. Sean tirò ogni bottone della mia camicia con le sue labbra e aprì 2-3 bottoni fino a quando le sue labbra toccarono la mia pelle e iniziò a baciarmi il petto.

Questo… cosa sta facendo? Ho davvero intenzione di farlo con lui? Anche se lo pensavo, il mio cervello era completamente vuoto a causa delle labbra calde che continuavano a baciarmi il petto. Dopo un po’, cambiò il suo obiettivo e morse il rigonfiamento del mio capezzolo. Non ero abituato a questo tipo di contatto fisico, ma non potevo allontanarmi da Sean perché dietro di me c’era la vasca da bagno. 

Gemevo in gola mentre le sue braccia dure avvolgevano la mia schiena, tirandomi così stretto che i miei capezzoli erano più vicini alla sua bocca. Mi baciò su tutto il torace. Il suo dito giocava con il mio capezzolo destro mentre il capezzolo sinistro era occupato dalla punta della sua lingua, fino a diventare bagnato e rosso sotto la sua “tortura”. Anche le mie cosce erano rosse a causa delle sue mani, forse perché la mia pelle era molto bianca. 

«Sean… Ahhh…»

Gemetti nella mia gola senza sosta. Il mio desiderio per il suo corpo era salito alle stelle. Lo voglio, lo voglio davvero. Anche il mio corpo, stava mostrando la stessa cosa. Tutto il mio corpo era caldo per il tocco di Sean. 

Sussultai e le mie dita dei piedi si arricciarono dal piacere che si diffondeva attraverso il mio corpo ogni volta che Sean baciava la mia pelle. 

«Sean… Sean, io…»

Strinsi le gambe insieme per l’imbarazzo, ma Sean abbassò il suo viso, baciando il mio ventre, mentre i suoi polpastrelli accarezzavano la mia spina dorsale e sussurrava a bassa voce.

«Va tutto bene, non essere teso.»

«No, no, Sean.» Spinsi rapidamente le sue larghe spalle mentre lui baciava il mio corpo fino alle ginocchia e sentivo il mio viso diventare più caldo. 

Quando le sue mani iniziarono a scivolare lungo il mio interno coscia per allargare le mie gambe, sapevo cosa stava per fare e non volevo che lo facesse. Sean si inginocchiò tra le mie gambe. 

«Sean!» Quasi trattenni il respiro quando toccò con le sue labbra le mie cosce e baciò la superficie della pelle lungo le mie gambe. 

Tirai la sua camicia sulle spalle di Sean così forte che quasi scivolò dalle sue ampie spalle. A questo punto, avevo paura che Sean facesse… 

E lo fece.

«Uggghhh!» Subito misi la mano per coprirmi la bocca quando toccò la parte sensibile del mio corpo con la sua bocca. 

Il calore della sua bocca fece vibrare il mio corpo in modo insopportabile e incapace di resistere a quel tocco caldo. Mi contorcevo e tremavo terribilmente con le dita dei piedi ricurve e le mani sulla schiena di Sean che si stringevano e si aggrappavano a lui. 

Sean giocava con la sua lingua calda, succhiava e giocava con il mio nocciolo e poi inglobava la mia intimità nella sua bocca facendo dei movimenti avanti e indietro, mentre occasionalmente lo stuzzicava con succhi e morsi leggeri che mi facevano solo gemere e sospirare forte perché il mio corpo era elettrizzato da ogni angolo. 

Quella sensazione era travolgente, velata da un dolore che sembrava soffocare, ma più era gentile, più mi scioglievo. Sean abbracciò la mia coscia, la mano calda che accarezzava dolcemente per lenire, mentre le labbra calde si muovevano su e giù sempre più velocemente. Succhiava così forte che mi faceva sentire in dovere di gemere in continuazione. 

«Aaahh… Sean… Ahhhh…» Tutto quello che cercavo di fare era tenere la voce il più bassa possibile, poiché Gram e Yok erano fuori dalla stanza e avevo paura che mi sentissero, quindi dovetti mordermi il labbro. 

Sean andava sempre più veloce e questo faceva salire le mie emozioni fino al limite. Ansimavo pesantemente, il sudore mi colava sulla fronte, finché non rimasi senza fiato. Sean aprì lentamente le sue labbra, i denti bianchi sfiorando delicatamente la mia pelle, facendo tremare di nuovo tutto il mio corpo. 

Sean lasciò andare la sua bocca e mi afferrò, mosse di nuovo le sue mani su e giù velocemente, come faceva la sua bocca. Continuai a gemere e a mordermi le labbra perché la sensazione che provavo era così travolgente. Il mio corpo si scosse sempre di più e continuò a vibrare fino a quando finalmente venni e gemetti forte, insieme ad una densa perdita di liquido bianco dal mio glande che macchiò i suoi sottili polpastrelli. 

Il mio corpo rimase senza forze e crollò improvvisamente per la debolezza. Nel frattempo guardai il dito di Sean giocare con il mio sperma e strofinarlo intorno alla mia cavità fino a quando sentii i suoi polpastrelli entrare istantaneamente nel mio corpo. 

«Sean… fa male, fa male.»

Rabbrividii mentre respiravo pesantemente, le sue forti braccia si contorsero mentre mi rendevo conto che era entrato nel mio corpo con un solo dito. Sean mi abbracciò strettamente, mi tirò più vicino e premette delicatamente le sue labbra sulla mia fronte. Il bacio era delicato come se volesse aiutarmi a rilassarmi e ad alleviare la mia tensione perché la parte posteriore del mio corpo faceva così male. 

«Fai un respiro profondo.» Sean sussurrò, mentre mise le sue spesse mani intorno alla mia vita e tirandomi vicino a lui. 

I miei piedi premevano contro i fianchi di Sean. Non osavo nemmeno guardare i suoi polpastrelli mentre li faceva entrare lentamente e li tirava indietro delicatamente. Era molto attento come se non volesse farmi male.

Lo abbracciai strettamente mentre tremavo ogni volta che la punta del dito strisciava all’interno del mio corpo fino a quando toccava il mio punto sensibile e cominciava a stimolare di nuovo il mio corpo. Un basso gemito uscì, facendo piegare Sean a baciarmi. 

Gemetti in gola mentre le sue labbra continuavano a premere in un bacio intenso e ingoiavano le mie labbra superiori e inferiori, prima di infilare la punta della sua lingua bagnata nell’angolo della mia bocca, toccare i miei denti bianchi e giocherellare con la mia piccola lingua. 

Siccome non ero abituato, potevo solo ingoiare la mia saliva mentre venivo inseguito dalla sua lingua magra fino a che non la tirò indietro diverse volte. Ma le sue labbra continuano a premere sul bacio finché non mi rilassai lentamente. 

Poi mi baciò rudemente sulle labbra, era come se volesse inghiottirmi così tanto che quasi dimenticai il dolore alla schiena. Mi afferrò da dietro mentre infilava sempre più dita nel buco posteriore. Nel frattempo, i fluidi nel mio corpo seguivano a lubrificare le dita allungate. 

Sean spostò il suo corpo per inginocchiarsi più facilmente. Le sue braccia robuste erano dietro la mia schiena, impedendomi di toccare il pavimento per paura di farmi male. Le dita che si estendevano dentro e fuori dietro di me insieme alle labbra che stavano baciando intensamente le mie, lasciarono improvvisamente il mio corpo. 

Sussultai alla sensazione di vuoto, ma il mio corpo si irrigidì quando lo vidi senza casualità abbassarsi i pantaloni e i boxer. Mi girai dall’altra parte, sentendo il calore scorrermi sul viso. Non potei fare a meno di coprire il mio corpo perché Sean mise la sua mano nella mia e la strinse. 

«Timido?» La voce gentile chiese con un sorriso indulgente. 

Non risposi, allora Sean mi baciò la fronte divertito. 

La figura alta mi mise le mani intorno al collo mentre mi avvicinavo di più fino a quando sentii che sembrava così pronto ad attaccarmi che non avevo nemmeno bisogno di vederlo ma potevo sentirlo. 

«Sean, non sono pronto.» Cominciai ad arrendermi anche se ero arrivato fin a quel punto. 

«Prova prima.» rispose semplicemente in modo brusco, ma vedendo la sua espressione, potevo dire che riusciva a malapena a trattenersi. I suoi occhi acuti mi fissavano come se fossi un coniglio pronto da divorare. 

«Hey…» Gemetti dolcemente quando Sean mise una mano intorno alla mia vita e mi tirò vicino al suo corpo alto. 

Mosse delicatamente il suo corpo per entrare in contatto l’uno con l’altro. La parte pesante e indurita del suo corpo si strofinava continuamente contro il mio, facendomi sentire una forte e umida lussuria. Il grosso fallo stava diventando sempre più grande e duro, volendo avvicinarsi sempre di più come se Sean potesse entrare da un momento all’altro. 

«Ah… Ah… Emmhh…» Il mio corpo si muoveva al ritmo forte di Sean. Anche se non era ancora entrato nel mio corpo, non era quasi diverso dal sesso penetrante. 

Nel frattempo, quando non ero riuscito a convincerlo, il furbetto era entrato davvero nel mio corpo. All’inizio, sentivo solo tutto il mio corpo soffrire, mentre la sua punta spingeva attraverso il mio stretto buco posteriore. Non riuscivo a smettere di lamentarmi. Le lacrime mi scorrevano sul viso e piangevo come un bambino. 

«Fa male… White, fa male, Sean…» Ero quasi impazzito, urlando il mio stesso nome. 

Sean si chinò per baciare le lacrime sulle mie guance morbide e le ciglia sottili. Mi abbracciò e si rifiutò di lasciarmi andare. Ritirò lentamente la sua grandezza e pian piano vi rientrò, facendolo più e più volte e penetrando poco a poco fino a quando non entrò completamente e venne inghiottito dentro di me.

Non era un segreto quanto Sean tenesse a me. Ma avere un pene così non era una favola per ingannare i bambini e fargli dire che qualcosa non avrebbe fatto male per niente. Tutto il mio corpo era intorpidito. Non riuscivo a muovermi. Era così doloroso che non riuscivo a dire nulla, solo mi stringevo e sopportavo il dolore.

Sean mi teneva la vita e la schiena con le sue mani. Il suo bel viso si abbassò e premette contro il lato del mio orecchio. Il suo respiro ravvicinato mi fece girare la testa. 

«Ora mi muoverò.» La voce roca sussurrò dolcemente. 

Gemetti dolcemente in gola mentre singhiozzavo perché ancora non riuscivo ad adattarmi, anche se non faceva più male. 

Sean spostò i suoi fianchi un po’ in avanti, perché sapeva che non ero ancora abituato. Ma ogni suo movimento, non importava quanto lento o delicato, finiva per spingerlo fino alle estremità più profonde del mio corpo, così potevo a malapena ansimare. 

Il dolore si trasformò gradualmente in un’altra sensazione. Il mio corpo sentì un debole calore in risposta al contatto, che fece sorridere Sean alla mia vista. 

Fui sorpreso quando i denti bianchi mi mordicchiarono il petto e allo stesso tempo, quel corpo alto spinse verso di me con un ritmo forte, e si mosse più velocemente di prima. 

«A-Ah… Ah… Sean!!!» Mi sorpresi a chiamare il suo nome con voce tremante. 

Labbra pesanti e calde baciarono il mio petto mentre teneva i miei fianchi, muovendo il suo corpo più velocemente e questo fece sì che il mio corpo iniziasse ad ondeggiare al ritmo. Sean usò le sue braccia per sostenermi, evitando che la mia schiena colpisse la parete della vasca mentre preme contro di essa. Se non lo avesse fatto, allora la mia schiena sicuramente avrebbe sofferto. 

Sean gemette dolcemente, le sue sopracciglia nere serrate contro la sua fronte alta e sudata. Mi morse il labbro mentre spingeva i miei fianchi ad un ritmo più veloce, così profondo che chiusi gli occhi con forza. 

«Sean, profondo… Troppo profondo… Ah… Ahhh…» 

«Rilassati. Posso farlo ancora un po’?» mi sussurrò all’orecchio e lo baciò, accarezzandolo con il naso e passando alla mia guancia. 

Sentii un’ondata di calore salire dal mio basso ventre. Sean premette un bacio lungo la mia mascella, prima di premere le sue labbra per baciarmi di nuovo. 

Divorai e succhiai le sue labbra selvaggiamente per lo stesso umore caldo. Il ritmo dei nostri movimenti riecheggiava col suono dei corpi che si scontravano, facendo sì che la lussuria si diffondesse nell’aria. La mia faccia è calda! Ormai le mie guance devono essere rosse. 

«Posso averne ancora un po’?» Sean rimosse le sue labbra. 

«Cosa?» Non sentivo più niente. Ero quasi svenuto a morte. 

Mi sentivo come se stessi per sciogliermi perché quel corpo alto mi pesava come se volesse davvero ingoiare tutto il mio corpo. 

«Puoi aprire un po’ di più le gambe?» Sentivo come se avessi del ferro sulla guancia! 

«Mi muoverò ancora. Puoi graffiarmi!» sussurrò lui. 

Usai tutta la mia forza per pugnalare la mia mano nel suo petto, facendo sì che Sean aggrottasse un po’ la fronte, per poi spingerlo indietro così profondamente da farmi urlare senza sosta in gola. 

«Ah… Ah… Sean… L’hai fatto apposta…?» Gli spinsi la spalla, ma lui mi pugnalò ancora più freneticamente. Mani calde stringevano il mio interno coscia e labbra calde baciavano il mio viso.

Il ritmo dei movimenti del corpo di Sean cominciò a cambiare; da rilassante divenne lento, mentre accelerava per andare più in profondità, fino a quando non riuscii a tenere il passo. Sembrava che Sean non volesse finire così presto, ma era per questo che ciò che mi stava facendo mi provocava una sensazione di brutale tortura. Proprio quando lo sentivo un po’ di più e stavamo per raggiungere l’orgasmo finale, lui rallentò come se mi stesse stuzzicando. 

«Ah… Ancora un po’.» 

Una voce bassa mi sussurrò all’orecchio. Sean spinse delicatamente la parte interna delle mie cosce per separare le gambe. Stavo davvero cercando di chiuderle, anche se l’alta figura stava per entrare, non avevo alcuna intenzione di muovere le gambe. Ero imbarazzato. 

«Tu… No… Tu non guardare.» Il mio viso si scaldò rapidamente mentre fissavo il punto in cui i nostri due corpi era premuti l’uno contro l’altro. Non osavo ancora capire perché continuavo a guardarlo.  

Trasalii e abbracciai la figura più alta quando lui improvvisamente accelerò il suo movimento e spinse con forza più in profondità senza darmi il tempo di prepararmi. Il mio stomaco stretto si muoveva così velocemente che il mio viso si sentiva caldo. 

Sembra così silenzioso, ma la sua lussuria è mortale! 

«Sean, non ce la faccio più… Non ce la faccio più.» Gemetti senza sosta e quasi raggiunsi l’apice. Sean si muoveva più velocemente come se volesse andare fino in fondo perché anche lui non riusciva quasi più a controllarlo. 

«Chiamami Phi… Voglio sentirlo…» disse in modo piacevole. Rallentò di nuovo e continuò a muoversi dentro con un ritmo lento e caldo. 

«Non giocare più con me… Non lo sopporto più.» La mia faccia sembrava sul punto di piangere. Sean mi baciò sulle labbra e sussurrò tra un bacio e l’altro. 

«Chiamami prima Phi Sean… Sbrigati.» 

«Ho la tua stessa età!!!» era quello che avrei voluto dire. Avrei voluto essere arrabbiato con lui, ma in circostanze insopportabili, dovevo accettarlo. 

«Phi… Phi Sean… Phi Sean. Ah… Ah… Ah…» Appena accettai di chiamare il suo nome come richiesto, subito riprese a muoversi. Il ritmo del sesso era molto intenso e i movimenti erano veloci come se corresse. Attorcigliai il mio corpo irrigidito fino a sentirmi soffocare. 

E alla fine entrambi raggiungemmo l’orgasmo nello stesso momento. Sentii il calore sgorgare nel mio corpo che era inzuppato dei fluidi di Sean, i quali inondavano il mio corpo. Uscì così tanto fluido che mi colò lungo le gambe. 

Sean mi abbracciò e non mi lasciò andare. Ansimava pesantemente, i respiri caldi cadevano sulle mie spalle fino a quando dovetti accarezzare la sua ampia schiena come per calmarlo e confortarlo. Sean mi abbracciò più forte che mai. 

«Hai dimenticato che non mi hai lasciato andare laggiù.» Quando mi abbracciò, il suo membro era ancora dentro di me. «Sean, ho mal di stomaco.» Mi lamentai, così anche Sean mi lasciò andare lentamente fino a quando il mio corpo non fu più coperto da lui. 

Ero così imbarazzato dal fatto che lui vedesse la mia intimità, così lo coprii con la mia mano. 

«Cosa guardi?» Alzai un po’ la voce. 

«Non posso vedere?» chiese sorridendo. 

«Perché mi guardi così? Sei senza vergogna!» mormorai in gola. 

«Ti sto solo guardando. Possiamo farlo un’altra volta?» disse Sean e si avvicinò lentamente a me, facendomi stringere velocemente il petto. 

«Che altro? Sono stanco!» A malincuore, usai una mano per coprirmi e l’altra mano spinse lo stomaco di Sean.

«Per favore…» Mi supplicò, ma non solo, mi aveva anche abbracciato. 

«Non sono pronto, maledizione, il mio culo pulsa ancora. Sean!» dissi mentre gli davo una pacca sulla spalla larga in segno di frustrazione. Ma lui fece finta di non sentirsi in colpa e mi baciò le labbra. 

«Ti amo tanto, lo sai?» La sua voce bassa e i suoi occhi molto seri mi fecero diventare il viso rosso. Il mio cuore pulsante sembrava voler scoppiare dal petto. 

«Dici sul serio?»

«Certo, dannazione! Ti amo così tanto, ti amo. Lasciami essere l’unico lì!.» La sua mano calda scese sul mio petto sinistro. 

Lo sguardo di Sean mi guardava molto onestamente, come se volesse esprimere tutte le sue emozioni attraverso i suoi occhi, con tutta sincerità. Sapevo che intendeva dire nel mio cuore e cosa intendeva quando l’aveva detto. Inoltre, credo che abbia sentito quanto forte batteva il mio cuore sotto le sue mani… 

«Voglio anche io essere l’unico nel tuo cuore.» risposi così, facendo sì che Sean mi baciasse e mordesse la guancia e le labbra senza sosta. 

Svergognato! Assolutamente pazzo!

* * * * 

Allo stesso tempo.

POV di Black

Dannazione, Sean! Se mi vedesse ora, sarebbe sicuramente sbalordito. 

Ero fuggito dall’ospedale subito dopo la telefonata che riferiva che White si stava spacciando per me ed era con il gruppo di Sean. Ero così arrabbiato che volevo quasi esplodere. Chiamai Dane per rimproverarlo per ore, perché l’aveva scoperto ed era rimasto in silenzio. 

Dannazione, non ci posso credere! 

Il dorso della mia mano era coperto di sangue dalla cicatrice creata quando avevo tirato fuori l’ago della flebo. Dane aveva chiamato più di 20 volte, ma non avevo risposto. Presi un taxi per il dormitorio dove vivevo con Sean. Ma quando arrivai, era già buio, perché avevo qualcosa da finire prima, cioè il problema di mia madre. Non avevo detto a White che aveva debiti di gioco. Non potendo pagare, mi avevano costretto a lavorare per saldare il debito. Ma non lo avevo fatto ed ero scappato per trovare un nuovo posto dove io e mamma potessimo vivere temporaneamente. Quanto a me, avevo continuato a nascondermi e a spostarmi. Quando mi trovarono, fui picchiato fino a dover essere ricoverato in ospedale. 

Aprii ed entrai nella stanza. L’odore di alcol nel naso mi diede fastidio appena entrai nella stanza. Non riuscivo a vedere Sean e mio fratello nella stanza. Yok era sdraiato sul pavimento e Gram era sdraiato di schiena sul letto. Mi avvicinai a Yok e Gram per poi scuotere quest’ultimo. 

«Ohi, svegliati…» Gli strinsi il colletto finché non dovette aprire gli occhi per guardarmi. 

«Black?»

«Dov’è Sean?» 

«Non è con te?» Fece una faccia confusa. 

«Dannazione, puzzi come un cane ubriaco!» imprecai.

«Dannazione! Perché sei tornato come prima?» Mi arrabbiai quando Gram lo disse. 

Dannazione, quello che viveva con voi era mio fratello, non io

«Non hai cervello, Gram.» dissi duramente.«Siete tutti stupidi come bufali. Forse solo Sean lo sa.» 

«Cosa stai borbottando da solo?» Gram si sporse in avanti per sedersi.

«Niente, lascia perdere.» Stavo per lasciare la camera da letto, ma Gram mi tirò. 

«Aspetta un attimo, voglio parlarti.»

«Cosa?» chiesi mentre usavo il mio cellulare. 

«Perché sei così vicino a Sean? Lo ami così tanto?» Gram era come un ubriaco che parlava senza senso. 

«Non lo so, moccioso! Lasciami andare!»

Oltre a non lasciarmi la mano, il bastardo mi aveva tirato così forte che finii sulle sue ginocchia. 

«Vuoi combattere?» alzai le sopracciglia e alzai il pugno per colpirlo, ma Gram mi guardò con occhi infastiditi.

«Mi picchi sempre. Ma con Sean, lo tratti bene. Perché…? Dannazione! Sono così inutile per te?»

Ancora strinsi il pugno come prima, ma non lo colpii. Infine, abbassò la mano.

«Cosa vuoi chiedere, dillo e basta!» 

«Tu, chiedilo a te stesso.» disse Gram e poi si avvicinò a me. Ma non mi spostai finché le nostre labbra non si toccarono quasi. 

«Anche tu sei stato molto buono con me, Gram.» Lui si fermò improvvisamente: «Potrei dartelo, ma solo una volta.» continuai. Incontrai i suoi occhi con i miei, poi mi sdraiai sul letto e tirai Gram in modo che fosse sdraiato sopra di me. 

«Presto, fallo.» 

«Sei sicuro?» mi chiese e fece una faccia come se non potesse credere che sarebbe stato così facile per lui. 

«No, non sono sicuro.» Stavo pensando di lasciare il gruppo. Avevo pensato a questa questione per molto tempo ed ero ancora più infastidito dopo essere stato tradito. Ma Gram non era la persona che odiavo di più. Era una brava persona. Era il tipo di persona che quando qualcosa mi faceva arrabbiare, ci pensavo sempre per primo. 

Non sono così stupido da non sapere cosa stia pensando. Solo una volta, lo darò via. Questa è la fine della nostra amicizia. 

Gram si chinò per baciarmi. Cominciò a leccarmi le labbra e a baciarmi profondamente ma delicatamente. Io risposi con un bacio che non era meno inebriante. Le sue mani non rimasero ferme durante il nostro bacio e iniziarono a toccare il mio petto e a giocare con i miei capezzoli. Chiusi gli occhi quando interruppe il suo bacio per iniziare a succhiare il mio capezzolo sinistro e a giocare con la sua lingua calda, mentre la sua mano destra apriva i miei pantaloni e iniziava a giocare con il mio membro. 

Gram continuò ad esplorare ogni centimetro del mio corpo con la sua lingua calda mentre continuava a giocare con il mio membro con movimenti intensi fino a quando finalmente il mio corpo andò in una lunga convulsione e raggiunsi l’apice mentre il liquido bianco usciva sporcando le sue mani. Mi baciò di nuovo le labbra mentre si bagnava le mani con il mio sperma e non molto tempo dopo, sentii una spinta nella cavità dietro di me. 

Il dito di Gram era entrato usando il mio sperma come lubrificante. Mi irrigidii tra un bacio e l’altro e Gram fece scorrere le sue dita dentro e fuori, finché il mio corpo cominciò ad accettarle e le reinserì una ad una. 

Ormai le tre gemelle erano entrate nel mio corpo e ogni sua spinta toccava il mio punto sensibile che mi faceva gemere.

Dannazione! 

Dovetti trattenere la voce perché Yok stava dormendo accanto a noi. 

Dopo che Gram fu soddisfatto giocando con le sue mani ritirò il suo dito, che aveva fatto contorcere il mio buco, e si sentì vuoto. Tuttavia, si tolse rapidamente i pantaloni che nascondevano i suoi possedimenti perfettamente induriti. 

Non ci volle molto perché Gram inserisse la sua erezione nel mio corpo e mi fece ansimare e tremare finché non lo costrinsi a baciarmi di nuovo. 

«Ahhh… Black…» Gram gemette in risposta con un sospiro soffocato dalla mia bocca.

Lui sollevò le mie gambe e le mise sulle sue spalle, si sporse su di me e iniziò a muovere i suoi fianchi più velocemente e più profondamente. Chiusi gli occhi mentre scuotevo la testa a destra e a sinistra per soffocare il sospiro dalla mia bocca. 

Il forte schianto dei nostri corpi riecheggiò nella stanza. Vorrei che Yok non aprisse gli occhi e ci vedesse in questa posizione. 

Gram accelerò il suo movimento con un suono che riecheggiava sempre di più tra i sospiri e gli schianti dei nostri corpi fino a quando entrambi gememmo e io mi liberai di nuovo mentre Gram venne dentro il mio corpo. 

Gram tirò la coperta su di me per coprire il mio corpo con lui. Non voleva che Yok si svegliasse e mi vedesse. Gram mi aveva reso molto stanco e senza rendermene conto, mi addormentai per un po’. Ma appena mi resi conto di qualcosa, mi alzai in fretta dal letto e mi vestii, poi passai davanti a Gram, cacciai via Yok e uscii dalla stanza. 

Dovevo sapere dove Sean aveva portato mio fratello! Aspetta…. Mi sono appena ricordato che c’è un altro bagno nel dormitorio che non ho visto.

Fine del POV di Black

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