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TODAY, I’LL DO MY BEST TO BECOME SWEET FOR YOU – EXTRA 2

Durante l’ultimo anno di college, Lin Ju ottenne un posto in una grande azienda e divenne stagista.

Quella notte festeggiò con gioia quel momento nell’appartamento del pittore e stappò due bottiglie di vino.

Il pittore indossava un grembiule e si dava da fare in cucina, preparando tutti i tipi di piatti preferiti di Lin Ju.

L’assistente barcollava mentre trasportava alcune scatole di antipasti, urlando all’ingresso, sentendosi molto offeso: «Ji-Laoshi! Ho percorso due strade!» Sbuffò e sbuffò mentre entrava dalla porta, ricordando deliberatamente alla persona in cucina: «Guarda, ho già comprato tutto il cibo preferito di Lin Ju! Adesso devi consegnarmi velocemente la tua bozza questa settimana come mi avevi promesso, ok?!»

In mezzo al rumore della pompa del grasso proveniente dalla cucina, la persona rispose: «Sì, lo farò. Grazie mille.»

L’assistente si gettò sul divano e tirò un sospiro di sollievo.

Il pittore non era più ‘Il pittore’. Il suo vero nome era Ji Sheng.

In realtà, a parte il suo assistente personale, anche Piccola Arancia tendeva a chiamarlo ‘Signor Ji’.

Ebbene, Lin Ju lo chiamava con il suo cognome solo ogni volta che era infelice.

Ma oggi Lin Ju era molto felice. Mentre correva allegramente verso la cucina, abbracciò le braccia di Ji Sheng e gli diede un bacio in faccia due volte.

Erano già passati due anni da quando si erano messi insieme. Il loro amore era sempre pieno di dolcezza e raramente litigavano. Anche se lo facevano, il litigio era solo lieve e, dopo essersi consolati a vicenda, tornavano presto ad andare d’accordo.

Lin Ju chiese pensieroso: «Sei stanco?»

Ji Sheng rispose con un tono dolce: «No, non lo sono.»

Detto questo, abbassò la testa e all’improvviso morse Lin Ju, proprio come quegli anni in cui la piccola arancia lo baciava di nascosto.

«Signore, mi stavo chiedendo… perché provo nostalgia ogni volta che mi baci in questo modo?» Lin Ju non aveva memoria di quel periodo in cui era ancora un’arancia, ma la sua faccia continuava a diventare rossa come faceva sempre, mentre sorrideva dicendo: «Ma è davvero bello. Baciami ancora.»

Quei ricordi erano tutti impressi solo nel cuore di Ji Sheng.

Gli occhi del pittore erano gentili e morbidi mentre fissava amorevolmente la persona di fronte a lui.

Poi si appoggiò e baciò Lin Ju, lasciando un tocco morbido e persistente.

Gli occhi di Lin Ju erano chiusi, la sua bocca ancora corrugata indicandogli che voleva di più.

Ji Sheng colpì leggermente le bacchette pulite sulla fronte: «Prepara le stoviglie così possiamo iniziare a mangiare.»

«Owwi——!»

Lin Ju gonfiò le guance mentre trascinava di proposito la fine delle sue parole, comportandosi come un giovane maestro arrogante e viziato.

Afferrando le tre paia di bacchette, baciò rapidamente il viso di Ji Sheng prima di scappare dalla cucina.

Ji Sheng aveva paura di inciampare lungo la strada, quindi gridò in fretta: «Stai attento là fuori, Piccola Arancia!»

Per qualche ragione, a Lin Ju piaceva davvero che Ji Sheng lo chiamasse ‘Piccola Arancia’. Era come se quel soprannome gli fosse originariamente appartenuto in passato.

Lin Ju si voltò e sorrise: «Non si preoccupi, signore!»

Anche Ji Sheng gli sorrise: «Vieni qui e servi il riso.»

Erano sempre insieme e nessuno avrebbe mai potuto separarli.

«Stai per entrare in azienda come stagista, ma sei ancora spericolato come un bambino.» lo sgridò Ji Sheng.

«Ma ti piaccio così.»

«Beh, su questo non hai torto.» poi continuò chiedendo: «Stai per laurearti, quando deciderai di vivere con me? Ho già ordinato un nuovo letto matrimoniale e arriverà domani.»

Lin Ju alzò le mani e si coprì il viso, anche se le sue due dita erano separate, il che mostrava i suoi occhi che sbirciavano fuori. Sbatté le palpebre: «Perché hai fretta?»

Ji Sheng rispose come se la risposta fosse già ovvia: «Perché sì.»

L’assistente seduto accanto a loro che stava aspettando il cibo, era già così affamato che si alzò furiosamente dal tavolo, corse alla finestra e succhiò il vento di maestrale per riempirsi d’aria lo stomaco.

«Buuurp!»

Tutti avevano preparato un pasto sontuoso per celebrare il successo di Lin Ju per essere entrato come stagista nella compagnia del noto Qiao Sheng nella città C. Essendo ora adulto, Lin Ju poteva anche bere.

L’assistente rifletté: «Qiao Sheng Corporation, eh… Ji-Laoshi, conosci il Signor Qiao?»

«Era un mio junior a scuola. Siamo ancora in contatto anche adesso.»

Il signor Qiao era riuscito appositamente a ritagliarsi un po’ di tempo per partecipare alla conferenza stampa di Ji Sheng per l’uscita del suo nuovo libro, e questo era apparso anche in TV.

Lin Ju deglutì un bicchiere di liquore mentre ricordava quel tempo e Ji Sheng gli disse di bere di meno.

«Avresti potuto chiedere a Laoshi quando avevi intenzione di fare uno stage presso l’azienda di Qiao Sheng.»

In tal caso, non avrebbe dovuto lavorare così duramente e lottare per il posto.

Ji Sheng avrebbe davvero messo sù un viso duro e chiedere alla compagnia di aprire ‘la porta sul retro’ per Lin Ju.

Lin Ju divenne un po’ alticcio a causa del bere. Appoggiò la guancia sul palmo della mano e disse: «Ah, beh…». Fece una breve pausa poi ricominciò a parlare. Questa volta la sua voce suonava molto dolce e affettuosa, «…Questo perché sono la migliore Piccola Arancia per Sir Ji!»

Gli piaceva molto il soprannome di ‘Piccola Arancia’.

Lin Ju fissò Ji Sheng. In passato lo poteva ammirare solo da lontano. Ma ora poteva persino dormire nel suo stesso letto. Borbottò: «Signore, sono… sono degno di te adesso?»

Il cuore di Ji Sheng soffriva.

A quanto pare, Lin Ju era ancora preoccupato per quella questione.

In passato, Lin Ju lo aveva sempre incoraggiato, dicendo che il Signor Pittore era il miglior artista nel suo cuore. E ultimamente gli diceva che lui, invece, non era l’arancia migliore.

Il motivo? A volte Lin Ju si sentiva inferiore, mentre altre, si complimentava segretamente con se stesso.

In effetti, era sempre stato così. I suoi voti a scuola non erano particolarmente buoni. I suoi genitori avevano divorziato e avevano già formato le loro famiglie quando lui era ancora al liceo.

Lin Ju si era innamorato del pittore e dei suoi libri illustrati, che non aveva mai incontrato prima in questo mondo surreale, e gli era completamente estraneo. Aveva sopportato in silenzio tutti i sentimenti negativi che lo inghiottivano, causati dalla sua famiglia distrutta e dalla realtà incasinata.

Non avrebbe avuto nulla se non fosse stato l’arancia preferita di Ji Sheng.

Al pittore non mancavano soldi, fortuna e fama. Era sempre stato taciturno con gli altri e non sapeva tagliare i frutti in modo decente.

Il pittore era sempre preoccupato che Lin Ju potesse lavorare troppo e pagarsi segretamente la retta scolastica. Lo aveva blandito e consolato molte volte, come se rassicurasse un animaletto ferito. Aveva lavorato duramente per affinare le sue abilità culinarie in privato in modo che il suo cibo non avesse più un sapore ‘sgradevole’.

Ma con il carattere di Lin Ju, cosa poteva fare?

Tuttavia, Piccola Arancia non si arrendeva facilmente. Era il tipo di persona che si rifiutava di fare marcia indietro, di rannicchiarsi in un angolo e piangere. Stringeva il pugno e giurava che si sarebbe trasformato in una persona che meritava di stare accanto al pittore.

Quando Ji Sheng udì le parole di Lin Ju, lo rassicurò immediatamente con una voce gentile: «Nel mio cuore, non c’è nessuno migliore di te.»

Aveva anche aggiunto: «Piccola Arancia, te la sei sempre cavata alla grande.»

Lin Ju era commosso. Poi si strofinò gli occhi e sorrise.

Quella gioventù del passato ora era cresciuta.

Non era più quella piccola arancia dispettosa che continuava a tormentarlo per essere mangiata. Non era più quel giovane studente timido la cui faccia era arrossata durante il suo fan meeting.

Ora sarebbe entrato nella società, avrebbe lavorato duro per la sua carriera e avrebbe sperimentato la dolcezza dell’amore.

Ma forse…

Quel giovane era ancora lo stesso ragazzo con cui aveva trascorso del tempo, indossando lo stesso sorriso dolce e caloroso.

Lin Ju era ormai ubriaco, si alzò dal suo posto e brindò.

Fece un brindisi al suo pittore preferito.

Un brindisi al laborioso assistente, Wang-ge.

E un brindisi…

Si diresse coraggiosamente verso la vetrina, si fermò e guardò il dipinto dell’arancia sopra la vetrina, poi vi mise davanti il bicchiere.

Lin Ju parlò ad alta voce. «Un brindisi–!!… Al primo amore del Signor Ji!!!!»

Ji Sheng si sentiva come se avesse una lisca di pesce incastrata in gola.

Due anni dopo, la questione dell’arancia essiccata non era stata ancora dimenticata.

Si teneva la fronte, sentendosi impotente, ancora non sapendo come dire a Lin Ju che: Quell’arancia sei tu!

Sei sempre stato tu!

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