NAUGHTY BABE – CAPITOLO 7

Bacio

Khon Diaw si sentiva a disagio a condividere la sua stanza con Hia Yi. Dal momento che Hia Yi non tornava a casa, la sua camera da letto era diventata quella di Khon Diaw. Quando Phrayak era a casa o si prendeva delle pause durante i giorni lavorativi, usava la camera più piccola. Ecco perché sembrava strano che Yi fosse sdraiato accanto a lui con un’espressione accigliata.

Dopo… che si erano… hmm… baciati, Hia Yi si riposò in camera da letto. Khon Diaw dovette costringerlo a mangiare e prendere i suoi farmaci prima di andare a letto. Hia Yi stava recitando, rifiutandosi di mangiare, voleva riprendersi eppure si comportava in modo così testardo. Un malato non avrebbe dovuto mangiare cibi a digestione lenta, ma aveva insistito per avere l’anatra saltata in padella con basilico.

«Dove lo vendono? Mangia solo il porridge.»

«Ordinalo su Grab.»

«Sarà passato il tuo orario per prendere le medicine quando il cibo sarà qui. Niente anatra per questo pasto. Mangia il porridge.»

Khon Diaw non conosceva nemmeno il ristorante che preparava l’anatra saltata in padella con basilico di Hia Yi, che stava dicendo sciocchezze; non aveva mai mangiato quel pasto. Si lamentava solo perché non voleva il porridge e le medicine. Hia Yi era un discendente cinese che odiava il porridge e amava il cibo piccante così tanto che suo padre una volta gli disse che un giorno gli avrebbe fatto un buco nello stomaco.

«Ma abbiamo un cane.»

Di nuovooooo?

«Non puoi mangiare Nong!»

Quell’uomo cattivo gli stava facendo venire il mal di testa. Che dannato coglione cattivo! Aveva anche il coraggio di aggrottare la fronte… e di stringere le labbra? Stava stringendo le labbra o scoprendo le zanne? Non era affatto carino.

«Non voglio il porridge. Mi sono stufato dopo averlo mangiato tutti i giorni.» 

«Abbi un po’ di pazienza. Una volta che ti sarai ripreso, potrai mangiare qualunque cosa tu voglia.»

«Dammi da mangiare.»

«Ti darò da mangiare, ma sei cattivo e non mangerai. Apri.»

Hia Yi finalmente mangiò solo quando venne imboccato, aggrottando le sopracciglia tutto il tempo. Divenne sempre più frustrato e morse il cucchiaio! Khon Diaw non era più sicuro di prendersi cura di un adulto o di un bambino viziato.

«Perché sei di nuovo cattivo?»

«Scotta. Mi fa male la lingua.»

Cavolo… Ora Khon Diaw doveva soffiare sul porridge. Quanto è impegnativo! Fortunatamente, Hia Yi si addormentò dopo il pasto, prese le pillole e si sdraiò compiacente. Khon Diaw pensava che avrebbe avuto tempo per organizzare le sue cose, riordinare il posto, preparare l’essenziale di Hia Yi e quant’altro. Tuttavia, non poté fare tutto ciò perché Hia Yi non gli lasciava la sua mano.

«Non andare.»

«Non vado da nessuna parte. Sto solo andando a preparare le tue cose.»

«Non farlo. Lascia perdere.»

«Ma devo preparare tutto. Non so se hai uno spazzolino da denti o abbastanza vestiti. E…» 

«Lascia perdere. Non sono schizzinoso.»

Non era schizzinoso, ma il suo pasto doveva includere anatra saltata in padella con basilico. La sua definizione di ‘non schizzinoso’ non era per niente di suo gradimento. Khon Diaw era senza parole. Non riusciva a convincersi a rimproverare Hia Yi poiché era ovvio che fosse terribilmente assonnato nonostante la sua testardaggine. Si portò persino la mano di Khon Diaw sulla guancia e mise su una faccia implorante… Implorante o energico, a proposito? Perché stava supplicando con un cipiglio? Quando Khon Diaw ricambiò il suo sguardo, Hia Yi distolse lo sguardo ma non lasciò andare la sua mano. Alla fine, Khon Diaw non aveva altra scelta che sdraiarsi accanto a lui, progettando di andarsene quando Hia Yi si fosse addormentato… Alla fine, Khon Diaw non si alzò e si limitò a guardare l’uomo addormentato.

Hia Yi corrugava la fronte anche quando dormiva, la punta del suo naso aguzzo… le labbra che si erano leggermente scurite a causa delle sigarette e la barba ispida. Ai tempi in cui Khon Diaw non aveva idea se Hia Yi si sarebbe mai svegliato, era lui a radere la sua barba. Si sarebbe irritato se si fosse svegliato con essa. Hia Yi non era un fan e si tirava sempre i capelli all’indietro grossolanamente come il gangster di un film. Non era un’acconciatura speciale. Lo faceva in quel modo così che non entrassero nei suoi occhi da persona irascibile qual era.

Khon Diaw sorrise all’irascibilità di Hia Yi. Forse non era una persona lunatica ma possedeva semplicemente una personalità feroce. Khon Diaw si chiese se Hia Yi fosse mai stato processato da solo per essersi sempre irritato.

«Tu, uomo insolente…»

Parlò male dell’uomo addormentato in un sussurro prima di afferrare quella possibilità di appoggiare la testa sulla spalla ferma come aveva sempre desiderato fare. I suoi grandi occhi rotondi guizzarono intorno alla spaziosa camera da letto… Non sembrava così solitaria come prima.

Dato che Khon Diaw aveva sempre dormito da solo da quando si era fidanzato con Hia Yi, aveva appena scoperto quanto fosse caldo avere qualcuno al suo fianco. Il corpo di Hia Yi era così caldo e Khon Diaw si sentiva più piccolo essendo avvolto dal suo profumo. Era un profumo unico, come nessun altro…

La preoccupazione che lo aveva tenuto sveglio la notte per giorni fu sostituita dalla sonnolenza. I suoi grandi occhi rotondi si chiusero lentamente, appoggiò la sua morbida guancia sulla spalla soda e si addormentò senza saperlo.

***********

«Nong Diaw.»

Il ragazzo dalle ciglia folte volse gli occhi dalla bella torta colorata alla porta. La luce proveniente dall’esterno rendeva difficile per Tacha, di sette anni, vedere la figura alta entrare nella stanza. All’improvviso, sorrise, saltò giù dal divano e si avvicinò a quella persona.

La grande mano di quella persona teneva quella più piccola e la faceva oscillare avanti e indietro. La figura alta si accovacciò in modo che Tacha potesse avvolgere le sue piccole braccia intorno al suo collo, poi marciò per la stanza come un cavallo.

Il suono tintinnante proveniva dal campanello del vento vicino alla finestra. Il colorato campanello a vento a farfalla tintinnava a causa della brezza che soffiava nel soggiorno. Il fiume Chao Phraya era a breve distanza oltre la recinzione. Grandi barche ondeggiavano avanti e indietro, lasciando scie di bolle bianche che svanivano nel fiume.

«Vivi qui con me.»

«Questa sarà la casa di Nong Diaw.»

«Staremo insieme per sempre.»

La familiare voce roca e bassa pronunciava la promessa che Khon Diaw, che amava con tutto il cuore, avrebbe vissuto lì un giorno. Sarebbero stati insieme per sempre nella villa con il prato, il fiume e il suono del campanello a vento a farfalla…

La gioia brillava negli occhi grandi e rotondi. Si guardò il mignolo che tese ad allacciarsi con il mignolo di… chi? Aggrottò la fronte prima di voltarsi verso il proprietario dell’ampio dorso. Cercava di dire a quella persona di voltarsi, ma non usciva alcun suono. Non importava quanto Tacha tentasse di chiamare quella persona, la sua voce non riusciva a raggiungerlo. Il disagio nel suo petto gli fece sentire come se stesse annegando e fosse incapace di aggrapparsi a nulla. Si intravedeva solo l’orecchio e il profilo laterale della persona… che lentamente scomparvero.

«N… No… Non andare… Non…»

«Nong Diaw!»

Tacha aprì ampiamente gli occhi, entrambe le mani afferrarono la cosa più vicina… la mano di Hia Yi. Era di fronte a lui, accigliato, stringeva forte le labbra insieme, con il riflesso di Tacha nei suoi occhi acuti.

«Hia… »

«Sono qui. Va bene… va tutto bene. Fai un respiro profondo.»

Per Tacha, tutti i sogni facevano paura. Anche se quel sogno era diverso, era orribile. La sua piccola schiena era inzuppata di sudore. Non importa come fosse bellissimo l’inizio, il finale era lo stesso. 

«Ho paura…»

Phayak aggrottò la fronte, sentendo le piccole mani che stringevano le sue. Khon Diaw ansimava, gocce di sudore si formarono lungo l’attaccatura dei capelli, i suoi grandi occhi rotondi erano pieni di lacrime.

«Va tutto bene. Sono qui.»

La figura più grande si rannicchiò quanto più il suo corpo lo permetteva. Non importava quanto fosse imbarazzante, Phayak abbassò la sua faccia impressionante e appoggiò la fronte su quella sudata del ragazzo più giovane. Intrecciò le sue dita in quelle più piccole… Se il suo braccio non fosse stato rotto, non avrebbe fatto solo quello. Avrebbe abbracciato il ragazzo più giovane fino a quando lo shock non fosse svanito.

«… Hia Yi…»

«…Era solo un sogno, Nong Diaw… Non può farti del male.»

Nessuno comprendeva la paura di un incubo più di Phayak Chatdecha Chen. Per anni, l’incubo lo aveva perseguitato. Non era divertente svegliarsi di soprassalto nel cuore della notte, inzuppati di sudore, con il cuore in gola. Il panico prosciuga così tanta energia vitale… come se ci fosse un diavolo famelico nel tuo corpo.

Phayak sussurrava parole di conforto. Spazzò via le lacrime dalla guancia bagnata del ragazzo più giovane con la punta del naso aguzzo, poi lo spostò sulla palpebra umida. Premette le labbra sul naso del ragazzo più giovane e appoggiò di nuovo la fronte sulla fronte liscia.

Il cuoricino di Tacha battè di nuovo. Il sogno terrificante svanì a causa delle parole semplici e confortanti di Hia Yi. Quando Hia Yi era lì e diceva che sarebbe andato tutto bene, era davvero così. Il riflesso in quegli occhi acuti era gentile, a differenza di prima. L’intimità che Khon Diaw non aveva mai ricevuto lo rendeva incapace di pensare… Tutto quello che poteva fare era abbassare lo sguardo sul naso quando le labbra di Hia Yi toccarono di nuovo la sua guancia.

La piccola faccia di Khon Diaw bruciava perché Hia Yi non le stava semplicemente premendo… ma le sue morbide labbra  mordicchiavano la guancia di Khon Diaw, e non solo una volta. Si voltò dall’altra parte, ma questo diede a Hia Yi la possibilità di mordicchiargli l’orecchio lasciando lì il formicolio prima di avvicinare le labbra al collo di Khon Diaw,

«Ah… Hia…»

Hia Yi  strinse le loro mani giunte. Il respiro di Khon Diaw si fece di nuovo irregolare a causa della ritrovata, strana sensazione. Si strofinò le magre gambe unite prima che fossero divise dalle cosce sode. Hia Yi morse delicatamente la pelle sensibile tra il collo e la spalla.

«Hia…»

«Nong Diaw…»

La voce di Hia Yi era più gentile che mai. La testa di Khon Diaw girava a causa della calda tenerezza. Non sapeva come comportarsi o cosa fare. Avrebbe dovuto respingere Hia Yi…? Gli avrebbe fatto male…? Ma non voleva nemmeno allontanare Hia Yi… Se non avesse fatto nulla, sarebbe stato inappropriato?

Khon Diaw sapeva benissimo che la sua determinazione a lasciare Hia Yi stava vacillando poiché era tutto ciò che stava aspettando. Per svegliarsi dall’incubo con Hia Yi al suo fianco. Per non svegliarsi da solo… Se avesse lasciato Hia Yi, nessuno gli avrebbe tenuto la mano in quel modo.

Khon Diaw strinse le lenzuola con la mano libera. Il tocco caldo gli inondò il collo. Chiuse gli occhi e cercò di voltarsi dall’altra parte e il suo naso colpì quello di Hia Yi. I loro riflessi si specchiarono l’uno negli occhi dell’altro, poi le labbra di Phayak si arricciarono…

Il modo in cui il sorriso raggiunse gli occhi acuti sconfisse Khon Diaw… Aveva perso al punto che non potè fare altro che aprire le labbra per ricevere il bacio di Hia Yi.

**********

La piccola figura si accarezzò le guance davanti alla TV. Dopo aver baciato Hia Yi… d…di nuovo, le cose erano andate più lontano di quanto avesse pensato. Prima aveva anche tolto la maglietta di Hia Yi… e… e aveva fallito a causa del gesso. L’umore era stato interrotto mentre avevano  tentato di aiutarsi a vicenda a spogliarsi. Le loro teste avevano sbattuto e Hia Yi, perdendo l’equilibrio, era caduto sul suo braccio ingessato.

Il suono dei denti digrignati aveva fatto arrossire Khon Diaw, divertito e preoccupato, ma non era riuscito a incontrare lo sguardo di Hia Yi. Si era alzato velocemente per controllare le condizioni di Phayak prima di pensare ad altro, mentre Hai Yi si era accigliato e sembrava che volesse tagliare la testa a qualcuno.

«Nong Diaw, dammi un minuto…»

La voce roca di Hia Yi aveva impedito a Khon Diaw di protestare. Erano entrambi uomini. Perché non avrebbe dovuto sapere cosa provava Hia Yi? Quando l’atmosfera venne interrotta, avevano bisogno di un po’ di tempo per occuparsi degli “affari in sospeso”, come Khon Diaw doveva calmarsi in soggiorno con Nong.

Khon Diaw grattò la pancia rotonda di Nong. Strinse forte le labbra per soffocare il sorriso, ma era arrossito così tanto. Ugh, cosa avrebbe dovuto fare? Il suo viso stava ancora bruciando. Confuso, si toccò il collo, che era stato baciato innumerevoli volte. Che tipo di espressione avrebbe dovuto avere quando fosse uscito Hia Yi? Ugggh, si sentiva così timido. Quello non andava bene. Aveva bisogno di smettere di arrossire adesso!

La piccola figura balzò in piedi e andò in bagno accanto alla cucina. La sua faccia era rossa allo specchio, anche il suo collo lo era. Non riusciva nemmeno a smettere di sorridere. Si guardava storto, arricciò il naso e si rimproverò con il dito. Tuttavia, dovette coprirsi le sue guance arrossate..

«La mia faccia è così rossa, Nong.»

Khon Diaw fece il broncio a Nong che gironzolava intorno alle sue caviglie. Scodinzolava e gli mise le zampe anteriori come se volesse essere tenuta in braccio. Il cane amava essere portato in giro, ma Khon Diaw non poteva tenerla in braccio in quel momento perché le sue mani tremavano e il suo cuore batteva così velocemente.

Khon Diaw si girò davanti allo specchio per scacciare il rossore, ma poi notò un segno rosato sul suo collo chiaro. N… Assolutamente no! Hia Yi non l’aveva baciato così forte… m…ma c’era un succhiotto proprio lì.

«Nong Diaw.»

La voce di Hia Yi spaventò Khon Diaw, rendendolo agitato e a disagio. Non aveva smesso di arrossire ma doveva vedere Hia Yi adesso? Cosa avrebbe dovuto fare? E adesso? Ugh! Perché arrossiva di più rispetto a quando aveva provato a farlo con Hia Yi l’ultima volta? Era perché… Hia Yi era ubriaco quella notte…?

«Dov’è Nong Diaw?»

«Woof!»

Nong! Sentendo la voce di Hia Yi, si precipitò fuori dal bagno. Ora sentiva Hia Yi che stava seguendo Nong lì. Alla fine, l’alta figura apparve sulla porta mentre Khon Diaw aveva ancora le mani sulle guance.

«Cosa stai facendo?» 

«…Ho bisogno di un minuto.»

La timidezza reciproca mise lo stesso Hia Yi all’angolo. Nonostante il cipiglio, Hia Yi si grattò la nuca, si guardò intorno e se ne andò. Khon Diaw pensava di avere più tempo per calmarsi prima di lasciare il bagno, ma Hia Yi ritornò dopo un secondo. Questa volta, Hia Yi non si fermò alla porta. Entrò, e Khon Diaw potè solo stare lì, con gli occhi spalancati. Hia Yi tirò la sua vita sottile al suo corpo forte. Khon Diaw osservava le labbra scure che si avvicinavano…

Il bacio… non gentile come il tocco delle ali di una farfalla, era così impegnativo che Khon Diaw non riusciva a riprendere fiato. Le sue morbide labbra erano gonfie per tutto il succhiare e mordicchiare. Hia Yi si allontanò per poter prendere fiato, ma fu solo per una frazione di secondo, poi Phayak sigillò di nuovo le sue labbra.
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La piccola figura venne spinta vicino al lavandino. Khon Diaw si alzò in punta di piedi a causa della loro differenza di altezza… e avvolse le sue piccole braccia intorno al collo fermo. Quando le sue gambe stavano per cedere, Hia Yi lo sollevò con una mano per metterlo sul bordo del lavandino.

Khon Diaw gemette quando il suo corpo fu sollevato dal pavimento, i suoi occhi si spalancarono, abbracciando forte Hia Yi in stato di shock. Non poté fare a meno di dare uno schiaffo alle spalle dell’uomo sorridente. Voleva rimproverare Hia Yi, ma il suo bacio venne rubato ancora una volta… Più a lungo si baciavano, più Hia Yi diventava esigente.

«Ah…»

Khon Diaw sussultò. Tornò in sé quando il suo collo venne morso di nuovo dai denti aguzzi. Cercò di spingere via il torace solido… Quando ci riuscì, gli rimasero più succhiotti sul collo.

«B… Basta…»

Hia Yi si fermò, ma lo fece appoggiando di nuovo la fronte su quella di Khon Diaw… Gli permise di vedere chiaramente il suo riflesso negli occhi di Hia Yi.

Khon Diaw colse persino le scintille provocanti… ma non poteva voltare le spalle

Poteva solo guardare indietro.

Non importava quanto Khon Diaw cercasse di comportarsi da duro, Phayak notò l’invisibile morbidezza in quegli occhi chiari e grandi e rotondi.

«Di più…»

Un uomo di trentadue anni non avrebbe dovuto essere troppo ossessionato dall’idea di baciare il suo fidanzato… Tuttavia, dal momento che non l’aveva mai fatto prima, non avrebbe mai saputo che baciare Khon Diaw avrebbe creato quella dipendenza. Phayak pensava che la sensazione di formicolio si sarebbe attenuata quando il ragazzo più giovane se ne fosse andato. Non aveva messo in conto che vedere il viso accaldato, le labbra premute e il naso arrossato, avrebbe esaurito la sua poca pazienza. 

«Hia… ho intenzione di rimproverarti.» 

«Hai intenzione di colpirmi di nuovo?»

Phayak prese in giro il ragazzo che stava per rimproverarlo, Nong Diaw al momento non poteva essere paragonato al Nong Diaw che lo aveva rimproverato con il dito puntato in ospedale. Phayak poteva essere stato spaventato… ah, doveva stare attento con il Nong Diaw in quella versione, ma Nong Diaw in questa versione stava semplicemente mettendo alla prova la sua pazienza.

«Ti picchierò per davvero… D… Devi mangiare qualcosa per poter prendere le tue medicine.»

«Woof!»

«Vedi? Nong ha fame. Per favore, lasciami andare. Vado a darle da mangiare.»

Cos’altro poteva fare Phayak se non abbassare la piccola figura sul pavimento? Lanciò i suoi occhi acuti sul cane dagli occhi sporgenti che scodinzolava vigorosamente e saltava intorno alle gambe del piccolo ragazzo.

«Nong, hai fame, vero? Andiamo… pranza con me. Munch munch.» 

Maledetto cane avido! Quando sentì ‘munch-munch, si alzò sulle zampe posteriori per guadagnare più punti. Continuò a strofinare la testa alla gamba di Khon Diaw finché non la prese in braccia. Le morbide labbra che Phayak aveva baciato così tanto tempo ora stavano baciando il cane.

Guardò torvo il cane dalle gambe corte che aveva rubato l’attenzione di Khon Diaw con i suoi occhi acuti. Quando il ragazzo più giovane portò il cane fuori dal bagno, Phayak la sorprese, facendole voltare la testa verso di lui con gli occhi sporgenti… Il cane lo stava deridendo

«Vuoi diventare una polpetta?» 

«Woof!»

«Hia! Nong ha paura. Ti capisce!»

Come poteva capirlo quel cane?! Quando Phayak aveva aperto la bocca per discutere, il simpatico Khon Diaw era diventato… il simpatico ma spaventoso Khon Diaw. Phayak era sia frustrato che divertito dalla persona che si comportava come la mamma protettiva del cane.

«Non ho fatto niente.»

«La trasformerai in una polpetta.»

Quel cane a due facce piagnucolò e sbatte le palpebre con i suoi occhioni come per far scendere le lacrime. Aspetta, i cani sono capaci di recitare così bene?

«Il tuo cane mi sta insultando.»

«Come può farlo? Perché stai litigando con lei? Ugh…»

Phayak non aveva altra scelta che seguire il piccolo ragazzo fuori per dare da mangiare al cane. Il modo in cui il suo adorabile fidanzato parlava al cane con una voce dolce lo faceva sorridere, anche se guardava furtivamente accigliato la creatura dagli occhi sporgenti che appoggiava le zampe anteriori sulla spalla del ragazzo più giovane e lo scherniva con i suoi occhi.

Stupido cane. Gli aveva fatto fare brutta figura!

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