MAKORN CHEN – CAPITOLO 18

Sposami

«Hia…»

«Aspettami qui, non fare il cattivo.»

Makorn Chen sussurrò in fretta al giovane che gli teneva la manica della camicia per impedirgli di andarsene. Avvertì il piccolo cervo con lo sguardo, e poi allontanò delicatamente la sua mano, lasciando che l’ex Ministro dell’Agricoltura si facesse avanti per  prendersi cura del proprio figlio. Il piccolo cervo ribelle implorò immediatamente suo padre con gli occhi.

«Il dottore è arrivato, capo.»

Le guardie del corpo avanzarono con il medico che portava una cassetta del pronto soccorso. Anche se Nathee stava bene, quando il medico era arrivato, aveva dovuto comunque sottoporsi a un controllo. Makorn ordinò al segretario di chiamare la cameriera per stare con il giovane, e Kriangkrai obbedì immediatamente.

«Signor Ex Ministro, sarà meglio che scendiamo prima noi. Lasciamo riposare Nathee.»

Makorn sapeva che il suo cerbiatto doveva essere allontanato in quel momento per evitare che la storia che avevano appena inventato venisse svelata, almeno fino a quando non avesse ottenuto un consenso nelle trattative con l’ex ministro.

**********

Il comportamento dell’ex ministro cambiò leggermente dopo aver saputo del rapporto tra lui e suo figlio minore. Alla fine aveva detto che la situazione elettorale sarebbe stata più grave di quanto immaginasse. Le persone intorno a lui erano state messe all’angolo dai concorrenti. Anche l’ispettore Wela era stato trasferito di nuovo alla Royal Thai Army.

«Abbiamo pianificato di mandare Nathee a vivere all’estero. Mia moglie ed io abbiamo firmato un accordo di divorzio molto tempo fa. Sebbene abbia scarso impatto sull’emittente televisiva, dobbiamo controllare ancora, perché le azioni probabilmente cadranno. Il campo politico è in continua evoluzione. In un batter d’occhio, le persone sono pronte a cambiare partito. Hai detto che mi sostieni per formare un governo di coalizione… Te ne sono molto grato, ma ti prego di perdonarmi, non posso farlo. Non voglio usare la tua relazione con Nathee. Non volevo approfittare di mio figlio o scambiarlo per il potere. Nathee è la luce dei miei occhi ed è più importante di qualsiasi altra cosa al mondo.»

Makorn Chen rimase impressionato dalla posizione stabile dell’ex ministro. Anche se era stato quasi messo alle strette, sceglieva comunque di proteggere Nathee. Anche se lui intendeva sostenere il suo partito in modo anonimo, aveva comunque rifiutato.

«Non ti darò l’opportunità di risollevare questa questione per negoziare con me in futuro. Se un giorno tratterai male Nathee, allora non deve avere alcun debito con te che non gli dia la possibilità di lasciarti.»

Brillante… il piccolo cervo doveva aver ereditato la sua intelligenza da lui. In combinazione con l’astuzia di Ten Kijjadamrongkul, il piccolo cervo era sicuramente un piccolo diavoletto.

«So che sei preoccupato che Nathee venga usato da me, ma ti assicuro che avrà gli stessi diritti dei membri della famiglia Chen. Sarà uno della mia famiglia finché Nathee non metterà fine a questa relazione e anche se muoio prima… la famiglia Chen continuerà a proteggerlo.»

«La famiglia Chen ha un solo figlio, lo sanno tutti. Sarà d’accordo con te? Non voglio che Nathee si senta a disagio. È cresciuto in una famiglia accogliente con buone capacità sociali, ma il tuo unico figlio… potrebbe non accettare Nathee come parte della famiglia.»

«Mi occuperò io di questa faccenda. Quando sia mio figlio che Nathee saranno pronti, lo presenterò Nathee a mio figlio come partner. Nathee non otterrà la posizione di patrigno o cose del genere. Altrimenti né mio figlio né Nathee si sentiranno a loro agio. Yi non ha bisogno di un patrigno, Nahtee non ha bisogno di un figlio adottivo, né devo trovare una nuova figura genitoriale per mio figlio. L’azienda di famiglia sarà sicuramente portata avanti da mio figlio, ma prima di quel giorno, molti beni saranno condivisi con Nathee come mio partner.»

«Puoi garantire che non ci saranno problemi? Mi dispiace per la domanda, ma tuo figlio è davvero disposto a condividere le proprietà con Nathee? Per esempio, se questa villa dovesse dividerne un terzo con Nathee, pensi che lo accetterebbe?»

Makorn Chen derise amaramente l’esempio dell’ex ministro. Lui stesso sperava che Phayak apprezzasse i suoi beni, come pensava l’ex ministro, ma sfortunatamente, non poteva farci niente se quel posto era qualcosa che suo figlio non voleva.

«Mio figlio è una persona generosa. Se dovessi morire, la prima cosa che farebbe sarebbe vendere questa villa. Fidati di me, se la dessi a Nathee o la donassi in beneficenza, me ne sarebbe molto grato. Per favore, non preoccuparti. Nel giorno in cui entrambi non saremo più su questa terra… sicuramente mio figlio non abbandonerà Nathee.»

Phayak era molto giovane, ma un giorno sarebbe cresciuto e avrebbe capito tutto. Fino a quel giorno, non c’era nulla di cui preoccuparsi. La conversazione continuò per trovare un accordo tra le due famiglie. L’ex ministro promise di considerare seriamente la questione. Per quanto riguardava il denaro da investire, l’ex ministro non lo accettò. Makorn Chen dunque promise di destinare tutti i beni correnti a Nathee. Sia le proprietà situate nella zona di Sathorn che l’attico in cui nessuno si era ancora trasferito sarebbero state a suo nome, pagando anche le sue spese di soggiorno mensili. 

«Nathee è ancora mio figlio. Non è necessario pagare le sue spese di soggiorno. Solo un attico di oltre un centinaio di milioni di baht è già troppo. Voglio solo che mio figlio abbia una garanzia in futuro. Quando io e i suoi fratelli maggiori non potremo più prenderci cura di lui, voglio che abbia una bella vita.»

«Devo rifiutare perché Nathee è anche la mia famiglia. In realtà, volevo pagare anche le sue tasse scolastiche, ma potrebbe farti sentire a disagio. Quindi, fammi pagare le sue spese di soggiorno. Se non ti piace questa parola, considerala come un regalo di fidanzamento da parte mia. Quando arriverà il momento giusto, dopo il fidanzamento, spero che Nathee si trasferirà da me. Ovviamente ti informerò in anticipo… Sì, vorremmo sposarci, ma capisco che sia un po’ imbarazzante. Io stesso non voglio che nessuno sappia della nostra relazione. Agli occhi degli estranei, non sanno cosa sia successo, quindi spero solo che sia compreso dalle due famiglie.»

L’espressione dell’ex ministro era tesa, come se avesse preso una pillola amara. Ma alla fine, accettò di considerare di nuovo quella proposta. Sottolineò ripetutamente che Nathee era ancora giovane, quindi doveva capire ed essere paziente fino alla laurea. Cosa che Makorn Chen promise… anche se stava gridando forte nella sua testa: Nei tuoi sogni!

**********

Nathee Kosolyuparet si guardò le mani e seguì suo padre per tornare a casa. Dal momento che aveva smesso di svenire, Hia aveva rifiutato di dirgli anche solo una parola, l’unica cosa che pronunciò fu di andare prima a casa. P’Ten gli disse anche di non dire nulla, di salire in macchina e andarsene.

«Farò in modo che qualcuno vi segua con la Mini Cooper.» 

Lungo la strada, ci fu solo silenzio e Nathee era molto preoccupato. Aveva paura che il suo rapporto con Hia sarebbe stato inaccettabile perché era comunque inappropriato. Se suo padre avesse obiettato, non sapeva cosa avrebbe dovuto fare dopo.

«Nong Thee.»

«Sì?»

«Deve proprio essere lui?»

«Sì… Lo amo. L’ho cercato per molti anni… Quando l’ho incontrato, ho capito che lo amavo… Penso che non potrei amare nessun altro se non lui in questa vita.»

L’ex ministro ricordava ancora chiaramente quello che era successo quel giorno. Suo figlio più giovane era rimasto ricoverato in ospedale per un mese e ricordava solo che un uomo alto con un gatto lo aveva salvato. Tutti pensavano che Nathee fosse così scioccato da avere le allucinazioni. In realtà, quell’uomo era Makorn Chen.

Makorn Chen aveva salvato la vita di Nathee diverse volte. In passato, non gli piaceva quell’uomo di origine cinese perché la famiglia Chen faceva parte dei nouveau riche. A quei tempi erano solo cinesi volgari, non era una famiglia importante, e il loro modo di parlare e il loro comportamento erano insopportabili. Ad essere onesti, in quel momento l’ex ministro era rimasto molto sorpreso che Makorn Chen potesse parlare in modo più gentile e delicato rispetto alle altre volte. Anche se in alcuni momenti sembrava schietto, poteva vedere che aveva lavorato sodo. Inoltre, Makorn non avrebbe dovuto affatto contattarlo data la situazione attuale, ma era disposto a lottare per il cuore e l’anima dell’ex ministro. 

«Nong Thee, pensi che durerà a lungo? Potrebbe non essere così bello come pensi. I matrimoni omosessuali possono essere organizzati in questo paese, lo so, ma quello che mi preoccupa è che la differenza di età tra voi due sia troppo grande.»

«Nessun problema, fammi provare prima. Potremmo rompere in futuro, ma… in questo momento semplicemente lo amo.»

**********

Anche se suo padre non aveva detto più nulla e aveva promesso di parlare con sua madre, Nathee si sentiva ancora preoccupato perché non aveva ancora parlato con Makorn. Non aveva abbastanza coraggio per chiamarlo, sentiva che era ancora arrabbiato. Non poteva neanche parlare con P’Ten, perché le due famiglie stavano ancora mangiando insieme. Nathee aveva potuto solo sospirare e continuare a passare del tempo con la sua famiglia. Quella sera, però, non riusciva a dormire e continuava a rigirarsi nel letto… Erano le nove e Makorn Chen non aveva ancora chiamato. Quei bei occhi incerti fissarono il suo telefono, strinse le labbra e alla fine mandò un messaggio, ma ci volle quasi mezz’ora per rispondergli.

-A domani, buonanotte.-

Nathee mise il broncio dopo aver letto il messaggio. Non lo aiutò a sentirsi meglio, nemmeno un po’ e non poteva chiamarlo perché aveva già dato la buonanotte. Abbassò il telefono e si strofinò duramente la testa. Non avrebbe dovuto far arrabbiare Makorn Chen. Si sentiva impaziente e voleva andare da lui in quel momento, ma se l’avesse fatto, le cose sarebbero potute andare peggio e anche suo padre sarebbe stato sconvolto… Perché l’amore doveva essere così difficile?

Nathee si appoggiò alla testiera del letto, pensando a varie soluzioni. Alla fine, prese il cellulare e chiamò P’Ten, che gli disse di non fare nulla perché l’uomo era ancora arrabbiato e non poteva immaginare cosa avesse in mente, poteva solo ricoprire il ruolo di bravo bambino e aspettare. Ma era così impaziente in quel momento, come poteva semplicemente aspettare la festa di compleanno di suo padre, il giorno dopo? Così fece una telefonata a qualcuno con cui non parlava da un po’, qualcuno che aveva preso un milione di baht, quello che gli aveva insegnato come sedurre un uomo… Chilli.

«Scusa, Signorino Nathee, hai chiamato alle dieci per questo?» Anche se il tono di Chilli era un po’ infastidito, ascoltò tutto fino alla fine. Nathee aveva raccontato che suo padre sapeva già tutto. Inoltre, l’uomo lo aveva anche trattato con molta freddezza. 

«Quindi… cosa dovrei fare?»

«In realtà, non c’è bisogno che tu chieda la mia opinione, Nong Prik. Più ti ascolto, più mi sembra che tu mi stia mettendo in mostra tuo marito. Diversamente da te, io non ho un marito di nome Makorn Chen!!» 

«Ehi… Non prendermi in giro.»

«Non si annoierà facilmente con te, sei così bello. È vero che sembri piccolo e carino, ma hey! Lui è Makorn Chen, non gli mancano le persone come te. Può scegliere chiunque, anche se è difficile trovare qualcuno con il tuo tipo di corporatura, non significa che sei l’unico al mondo ad essere carino. Quindi, sono sicuro al milione per centro che non si annoierà con te, forse è solo un po’ arrabbiato.»

«Allora come posso persuaderlo in modo da riconciliarci? Potrebbe iniziare a infastidirsi ormai…»

«Non ti ricordi quando P’Pang ti ha aiutato con l’elenco delle vecchie partner di Makorn Chen? Ha interrotto quelle relazioni appena si sentiva minimamente infastidito. Se interrompe la relazione, allora non parla più con quella persona. Abbi fiducia in te stesso… Dopotutto, ha scelto te.»

Chilli poteva solo sospirare a quella versione più giovane di se stesso. Non riusciva a ricordare se anche lui si fosse preoccupato di queste cose con il suo primo amore. Dall’esterno, Nathee sembrava arrogante, ma le sue parole erano così carine che lo adorava anche lui. Probabilmente anche Makorn Chen non sarebbe sfuggito alla bellezza di Nathee. Era solo un ragazzo carino che non sapeva nulla. Se non fosse stato per il bellissimo Nong Prik, né lui né P’Pang sarebbero riusciti a fuggire dagli artigli di Makorn Chen quel giorno. Solo a pensarci gli venne la pelle d’oca. Che persona feroce! 

«Ma…»

«Se sei davvero preoccupato, puoi provare a cambiare look. Hai provato a tagliarti i capelli, a tingerli o a cambiare il tuo modo di vestirti per sembrare diverso? O forse puoi cambiare il tuo profumo o mettere un lucidalabbra in modo che quando è il momento di baciarti lo sorprenderai. Queste cose possono sembrare semplici… ma ti assicuro che funzionano.»

Nathee alzò la mano per toccare i suoi capelli corti che avevano già iniziato a diventare più lunghi. Ultimamente, all’uomo piaceva giocare con i suoi capelli e dire che anche con i capelli lunghi era carino… quindi era meglio non tagliarli. Forse valeva la pena provare a cambiare il suo stile di vestiti… Si dava il caso che il sabato seguente il suo maritino avrebbe partecipato alla festa di compleanno di suo padre…

«Allora, quale stile di vestiti dovrei provare?» 

«È molto facile. Hai più o meno la mia stessa fisionomia… Domani mattina ti manderò dei vestiti. Ci saranno sicuramente delle sorprese!»

**********

Il compleanno dell’ex ministro dell’Agricoltura e delle Cooperative era arrivato. A prima vista, poteva sembrare una normale festa di compleanno, ma tutti sapevano che era un controllo su chi avesse scelto di stare dalla sua parte. Con il suo stato attuale, Makorn non avrebbe dovuto nemmeno stare lì, ma poteva ancora usare la pretesa di dover mantenere un buon rapporto con il direttore generale del dipartimento delle dogane fino a quando non sarebbe stato sostituito da uno nuovo. L’ex ministro sarebbe stato impegnato a riconquistare la fiducia delle persone intorno a lui dopo che diversi sostenitori avevano cambiato partito. Il suo piano per diventare il prossimo primo ministro stava per essere bloccato quindi Makorn non poteva rimanere troppo a lungo. Quella sera ci sarebbe stata una rivolta che avrebbe spodestato l’ex ministro dell’Agricoltura, per cui doveva lasciare la festa di compleanno in anticipo.

«Siamo arrivati, Boss.»

«Um…»

Makorn afferrò il suo bastone prima di uscire dalla macchina quando la guardia del corpo gli aprì la porta. Le sopracciglia solcate cominciarono ad allentarsi prima che apparisse un debole sorriso. Entrò nella sala del banchetto con il regalo preparato dal suo segretario.

Salutò rapidamente ed educatamente gli altri ospiti, facendo finta di non vedere gli occhi preoccupati dell’ex ministro. Sapeva già che quella sera era destinata ad essere disturbata. 

«…Per favore prenditi cura di Nathee.»

L’ex ministro finse di abbracciarlo per sussurrargli qualcosa all’orecchio e si ritirò rapidamente per parlare di altro. Dopo che l’ex ministro se ne fu andato, Makorn Chen entrò silenziosamente nel giardino in un momento in cui nessuno prestava attenzione. L’arco di Rangoon era stato completamente rimosso, lasciando solo una panchina di marmo su cui sedeva un giovane, con la brezza fresca della sera che soffiava dal canale di Saen Saeb a rinfrescarlo. Il profumo dei fiori si diffuse in tutta la zona, ricordandogli di quella notte nella serra. L’uomo sorrise prima di chiamare sommessamente il cervo avvolto dalla fioca luce lunare.

«Nathee…»

«Hia…»

Nel momento in cui la dolce bambola di porcellana si voltò a guardarlo, Makorn rimase sbalordito per un momento. Quando aveva visto il cerbiatto di schiena, non si era reso conto in tempo di quanto fosse diverso dal giorno prima. Il suo bob corto sembrava un po’ più vaporoso. Indossava una giacca blu scuro che accentuava la sua vita, con un’intera fila di grossi bottoni. L’abbottonatura del vestito era leggermente aperta, rivelando una camicia con un colletto di pizzo nero con un piccolo papillon. Quando il suo piccolo cerbiatto si alzò, e gli si avvicinò passo dopo passo. L’uomo voleva solo mordere quella pelle liscia. Le gambe, che erano bianche e lisce come la porcellana, erano completamente in bella mostra, il suo cervo indossava addirittura un paio di pantaloncini che non gli arrivavano alle ginocchia!

Un aroma sconosciuto lo circondò mentre il giovane gli avvolgeva le braccia intorno al collo e si avvicinava in punta di piedi per baciargli la guancia.

«Ho aspettato a lungo…»

Makorn Chen si accigliò leggermente,prima di allontanarlo leggermente e guardando attentamente quel delicato vestito da bambola. Il pizzo sui polsini del vestito e sulle graziose calze fino alle caviglie rendevano il cerbiatto ancora più carino.

«Ah… Dimenticavo.»

«Hmm?»

Il piccolo cervo si voltò, afferrò qualcosa sul tavolo e tornò da lui con un cappello rotondo in testa. In quel momento, gli occhi di Makorn Chen si spalancarono per la sorpresa, afferrò la vita del piccolo cervo e lo abbracciò strettamente. Una delle sue mani era impegnata a togliersi la giacca per coprire il corpo del ragazzo tra le braccia.

«A cosa stai giocando?»

«Non ti piace?»

Gli piaceva… Gli piaceva molto. Chi avrebbe mai pensato che quando il suo giovane fidanzato avrebbe indossato quello stile a cui non era interessato, sarebbe stato così bello? Makorn Chen sapeva che gli piacevano i vestiti sexy, ma non avrebbe mai pensato che il suo ragazzo sarebbe stato sexy a causa di quell’abbigliamento!

«Penso che non ti piaccia… Non avrei dovuto indossarlo…»

I grandi occhi rotondi che fissavano l’uomo si oscurarono all’istante. Nathee strinse forte le labbra, progettando di lasciare l’abbraccio dell’uomo, pensando che sarebbe stato meglio cambiarsi e indossare un altro paio di vestiti.

«Non è brutto… ma indossi dei pantaloncini troppo corti, non mi piace.»

Solo al pensiero che il suo fidanzato che camminava per la sala indossando quei vestiti, voleva stringere quella pelle morbida come punizione. Inoltre, indossare dei pantaloncini di notte avrebbe attirato facilmente le zanzare. Il piccolo cervo non sapeva che amava quelle gambe lisce e bianche? Ogni volta che si incontravano, l’uomo baciava il piccolo cervo dalla punta del piede all’interno coscia, lasciando tanti segni dei suoi baci.

«Ho solo cambiato i pantaloni prima di aspettarti. Pensavo ti piacesse…»

Sentendo la confessione del giovane, Makorn non poté fare a meno di sorridere. Ciò significava che all’inizio, il piccolo cervo indossava dei pantaloni, e che quando era andato ad incontrarlo li aveva cambiati con dei pantaloncini. Abbassò la mano e toccò il sedere del giovane prima di stringerlo, facendo gemere piano il piccolo cervo. L’odore di un profumo sconosciuto stuzzicò i nervi di Makorn Chen.

L’idea originale di cogliere l’occasione per dare una lezione al cervo ribelle era svanita da tempo… Forse era questo che Nathee aveva ben pianificato la mattina presto!

**********

In quel momento, l’uomo voleva solo sollevare il cerbiatto sul tavolo di marmo e fare l’amore al chiaro di luna. Nathee era molto bello… Ogni giorno lo diventava sempre di più. La bellezza di Nathee non era come quella di una donna, ma Makorn Chen non riusciva a trovare un aggettivo più adatto per descriverlo.

Si chinò e baciò quella piccola bocca morbida… La lieve fragranza floreale sulle labbra sorprese l’uomo e inconsciamente lo fece baciare con ancor più passione più e più volte. Voleva mettere la punta del naso nel collo bianco del cervo, ma era un peccato che fosse nascosto dal bel colletto in pizzo nero della camicia, quindi non ebbe altra scelta che concentrarsi sui piccoli lobi delle orecchie.

«Quindi, perché stai indossando questo vestito… Eh?»

L’uomo riportò il cervo sulla panchina e lo fece sedere accanto a lui. Coprì le gambe del ragazzo con la sua giacca prima di stringere la sua pelle morbida con piacere.

«Hia, ieri eri arrabbiato con me, vero?… Avevo paura che non mi amassi più, quindi volevo farmi carino.»

L’uomo accarezzo i capelli intorno alle orecchie del cervo con la punta delle dita, il suo viso dolce si accigliò leggermente e la sua piccola bocca era così carina che l’uomo non poté fare a meno di baciarlo sulla guancia.

«Non ti amo… sei cattivo.»

«Non puoi semplicemente amarmi un po’… Solo un pochino, sarò meno cattivo~»

Makorn sorrise quando il ragazzo lo abbracciò e seppellì il suo viso nella spalla in modo civettuolo. L’arrogante cerbiatto nella sua memoria gradualmente scomparve. Questo perché Nathee manteneva deliberatamente una distanza dagli altri estranei. Forse non si era nemmeno reso conto che stava diventando sempre più carino.

Makorn Chen passò del tempo a baciare quella piccola bocca, rendendo quelle labbra rosse e gonfie. Sollevò la grossa mano per bloccare la nuca del giovane per impedirgli di evitarlo prima di infilare la lingua calda lingua nella sua bocca e stuzzicare la piccola lingua. Finalmente la pazienza dell’uomo era esaurita. Sollevò il cervo e lo poggiò al tavolo. Una lieve voce suonò prima di scomparire immediatamente mentre lo baciava. Separò le gambe del giovane per stare in mezzo… Ma poco prima che le cose sfuggissero di mano, il cellulare nella tasca dei pantaloni vibrò improvvisamente, ricordando all’uomo che c’era un nuovo messaggio. In altre occasioni, lo avrebbe ignorato, ma non poteva in questa situazione.

«Hia…»

L’uomo indietreggiò leggermente e tirò fuori il suo cellulare: era un messaggio di Kriangkrai, con solo una stringa di numeri ‘1 2 3’, che era il segnale per andare subito via da lì.

Gli occhi del cervo erano offuscati, le sue guance erano arrossate, le sue manine erano premute contro il petto dell’uomo. Il suo bel viso era pieno di confusione, chiedendosi perché l’uomo si fosse fermato all’improvviso. Makorn, però, non aveva intenzione di rispondere subito. Strinse i suoi denti per sopprimere il disagio tra le gambe, afferrò la sua giacca che era caduta a terra e coprì le spalle di Nathee prima di afferrarlo e farlo scendere dal tavolo.

«Cosa succede?»

«Tieni la testa bassa e non rispondere a nessuno che prova a parlarti.»

L’uomo digitò ‘4 5 6’ per rispondere al messaggio, segnalando ai suoi subordinati di prepararsi perché stava per lasciare la festa. 

«Hia…Non capisco…»

«Sto per rapire il mio fidanzato.»

L’uomo rimise il grazioso cappello sulla testa di Nathee, gli spostò i capelli dietro le orecchie con la punta delle dita e gli baciò leggermente la punta del naso.

«Ah! Ma…»

«Sposami.»

Poi il cerbiatto spaventato fu portato via di soppiatto dall’uomo attraverso una porta laterale poco conosciuta. Quel posto era sconosciuto ad eccezione di alcuni vecchi membri della famiglia Kosolyuparet, ma Makorn Chen aveva fatto un’indagine completa in anticipo. Se la porta laterale fosse stata chiusa, era anche pronto a scavalcare la recinzione e scappare in direzione del canale Sean Saeb.

Appena salito in macchina, Makorn Chen concentrò tutta la sua attenzione sul fidanzato. Cercò di togliergli la camicia nera, le iniziali proteste di Nathee si trasformarono gradualmente in gemiti. Quando la sua auto di lusso stava per lasciare Sukhumvit Road, passarono velocemente alcune macchine della polizia. 

L’uomo premette la testa del piccolo cervo, che era seduto sul suo grembo, sulla sua spalla. La punta del suo naso vagò sulla sua spalla nuda e sottile, gli mordicchiò il piccolo lobo dell’orecchio. Attese che il suono della sirena svanisse, si fermò e seppellì il viso nel collo del cerbiatto.

Non importava quanto desiderasse il giovane in quel momento, non avrebbe mai fatto l’amore con lui di fronte ai suoi subordinati; anche se c’era un tramezzo al centro dell’auto e l’autista davanti non poteva vedere nulla dietro. L’uomo afferrò comunque la giacca e coprì il corpo dell’altro prima di stringerlo tra le sue braccia.

«Che tipo di anello vuoi?»

«Hia, dici sul serio… riguardo al matrimonio?»

«Certo… Perché? Non mi vuoi sposare?»

«Ugh… È troppo veloce… Potrei non piacerti più se rimaniamo insieme un po’ più a lungo…»

«Se aspetto ancora, sarò già troppo vecchio.»

Ci fu una piacevole risatina, Nathee chiuse gli occhi e lasciò che l’uomo lo baciasse teneramente.

«Hia è il più bello!»

«Sei d’accordo sullo sposarmi? Desidero così tanto avere un marito.»

«Allora… Quando ci sposiamo?»

«Stasera… poi voliamo dritti in luna di miele.»

Se avesse aspettato oltre, aveva paura che sarebbe stato troppo tardi.

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