KILL THE LIGHTS – SIDETRACK 2 (M)

[Ti stavo osservando. So bene quanto sei puro e gentile. Solo io lo so. Noah Raycarlton e tu non state bene insieme, quindi per favore lasciatevi. Il mio cuore è già bruciato, strappato e fatto a pezzi. Ogni giorno è come l’inferno e la mia anima sta bruciando …]

Mason scannerizzò circa 12 pagine di carta in formato A4, le rimise nella busta e le gettò direttamente in un cestino.

«Non è una lettera?»

Quando si voltò sentendo una voce alle sue spalle, Chase stava fissando la busta che era scomparsa nel cestino. Mason rispose: «Non è niente« e guardò da lontano il rumoroso set delle riprese.

«A proposito, è ancora così?»

«Ah ah.» Rispose Chase e guardò il set delle riprese insieme a Haley. Dopo l’incidente del rapimento, Mason si era unito al set delle riprese in sedici giorni ed era stato preso di mira dai giornalisti di tutto il mondo. In ospedale, grazie alla Famiglia Raycarlton, era riuscito a stare tranquillo e a suo agio, e Mason, che era tornato a casa fino a ieri in relativa pace, non era riuscito ad abituarsi a questa situazione esplosiva e aveva fissato il set delle riprese come se fosse qualcosa che non lo riguardava.

«Quante volte devo dirvelo, se siete rumorosi, anche il rumore verrà registrato? Per favore silenzio!»

Gloria e lo staff stavano quasi litigando con gli innumerevoli giornalisti. I giornalisti gridavano: «Se altre persone fanno foto, perché io non posso?» mentre scattavano foto e urlavano a Haley chiedendogli di uscire dove potevano vederlo bene.

«Non è meglio per te fare solo un’intervista? Questo è come …» disse Ashton con voce seccata a Mason. Aveva aspettato a lungo ma poi se n’era andato perché non sembrava che si potesse filmare in quella situazione. 

Mason sorrise con rammarico, e anche Tony, che era sbucato dal nulla, disse con voce molto dispiaciuta e cupa: «Mi dispiace. Ha fatto l’intervista per un breve periodo, ma stava diventando infinitamente lunga.»

«Non è colpa di Haley.» Disse Chase severamente e fermò Tony dal chiedere scusa. «Ha salvato una persona ed è ovviamente qualcosa che tutti dobbiamo sopportare insieme. Anche grazie a Haley, gli investitori si stanno riversando sul progetto e se sopportiamo il rumore per un pò, tutto andrà meglio.»

Proprio come aveva detto Chase, dopo che Haley aveva salvato la vita di Noah Raycarlton, il mondo traboccava di persone che volevano investire nel film ‘Real’. Ovviamente, il loro più grande investitore, la NLC di Raycarlton, aveva anche fornito un supporto infinito in modo tale che non solo il costo del ritardo era stato coperto, ma rimanevano anche dei soldi se la troupe part-time soggiornava in hotel eleganti. Quello che Chase aveva detto era corretto, ma Ashton aggrottò la fronte e fissò Chase.

«E’ stato così anche l’ultima volta: Chase, sei come il cavaliere di Haley.»

Lo diceva perché veramente ad Haley non sembrava che gli importasse, ma ogni volta che qualcuno parlava male di Haley, Chase si eccitava. Chase arrossì un po’ a quello che aveva detto Ashton e chiese ad Haley: «Sembra davvero così?»

«No, cosa …»

Stava per rispondere in maniera sarcastica, ma vedendo Chase felice, Mason biascicò il resto delle parole, e proprio in quel momento apparve Gloria con una faccia esausta.

«Ah, seriamente … mi dispiace che tu sia venuto fin qui con il tuo corpo ferito. Haley, non credo che funzionerà affatto. Penso che le riprese di oggi non siano possibili.»

«No, sono io quello a cui dispiace.» Mason si scusò con Gloria, che aveva un’espressione cupa. Da lontano, Vick guardava i giornalisti con odio, fastidio e rabbia. Anche se sapeva che stava facendo lavorare troppo Haley, era ansioso e ora era felice di poter finalmente filmare alcune scene, ma a causa di quei bastardi, non poteva filmare affatto.

«Neanche Haley ha un bell’aspetto, quindi dovremmo concludere per oggi e riposarci. Penso che dovremmo filmare in studio per ora.»

Se ai giornalisti fosse stato vietato di entrare nel locale, avrebbero dovuto bloccare solo gli elicotteri che passavano davanti alla finestra. Lei sospirò e Mason si limitò a sorridere amaramente perché non sapeva cosa dire. Per Mason, Hollywood era ancora un luogo lontano e incomprensibile. Non riusciva a capire perché si comportassero in modo così caotico. Mason era rimasto lontano dai riflettori anche due decenni fa quando aveva salvato Noah e ora, anche se Haley era un intrattenitore, non riusciva ancora a capire i giornalisti che si comportavano come fanatici.

«Sicuramente non hai un bell’aspetto. Starai bene per le riprese di domani?»

«Ahhh … Bene.» Mason sorrise goffamente alla domanda preoccupata di Chase e gli strinse furtivamente la vita. In effetti, era difficile stare fermi. Ma non poteva spiegare la sua situazione agli altri. Ieri Mason, che si era addormentato o era svenuto dopo aver fatto sesso con Noah, era stato svegliato con forza non molto tempo dopo.

Mason aveva aperto gli occhi gemendo. Non era riuscito a dormire perché il suo corpo era troppo caldo. Qualcuno continuava a scuotere il suo corpo. Un volto apparve davanti al soffitto sfocato, attraverso i suoi occhi leggermente aperti.

«Hah, ti sei svegliato?»

Mason spalancò gli occhi alla voce umida proveniente da sopra la sua testa, e in quel momento Noah lo penetrò profondamente.

«No, .. Noah!»

«Ah, visto che sei sveglio, dentro di te sei … è decisamente diverso il modo in cui mi divora.» Noah rise sommessamente e si spinse dentro. Mason gemette e ancor prima di poter capire la situazione, afferrò il lenzuolo e lo tenne stretto. Noah fece sdraiare Mason di lato e sollevò una delle sue gambe e spinse profondamente.

«Ah, ahh….» Mason gemette e tremò. Già dopo il sogno erotico era venuto fino a quando i testicoli gli avevano fatto male, quindi non poteva eiaculare nemmeno sperma acquoso, eppure il suo corpo era caldo e si sentiva fulminato come se stesse arrivando.

«Stop … ah.» Implorò Mason. La sua bocca continuava a gemere e non riusciva nemmeno ad articolare una parola completa. Noah aveva detto: ‘Posso fermarmi se mi lasci andare’ e aveva afferrato con forza il sedere di Mason. La sua parte inferiore del corpo era un disastro. La quantità di sperma, sudore e fluido corporeo che Mason aveva versato non era certo uno scherzo, ma quello che Noah aveva rilasciato era spaventosamente traboccante. Aveva persino paura di chiedere che cosa gli aveva fatto mentre era svenuto. Sicuramente aveva morso e succhiato. Tutte le parti del suo corpo che poteva vedere erano colorate. Temendo di guardarsi allo specchio, Mason notò la sua pelle bruciante e mosse il corpo per spingere via Noah. Noah schiaffeggiò il sedere di Mason e lo trattenne, tirandolo verso il basso per la sua vita.

«Uh, quello … per favore.» Mason ansimò e implorò. Ogni volta che Noah era così profondamente inserito, Mason aveva voglia di morire. E non poteva sopportarlo perché aveva paura di quel profondo senso di allagamento mentre le sue viscere si aprivano come se stesse per dividersi. Pensava di essere bravo a sopportare le torture, ma non ce la faceva più. Non lo sapeva da quando aveva iniziato a piangere, ma poiché era eccitato, le sue lacrime continuavano a scendere.

«Ahhh.» Noah adagiò Mason sul lenzuolo e gli afferrò la vita. Mason rabbrividì alla sensazione inquietante del pene che scivolava fuori. Se fosse potuto venire, ne sarebbe sicuramente uscito un secchio. Mason tremava a causa della sensazione di vuoto dopo la partenza di Noah e della stranezza delle sue viscere. Anche la sensazione di un fluido denso che fuoriusciva dall’interno gli fece venire la pelle d’oca. La parte più spaventosa era che il suo corpo riceveva l’intera sensazione come piacere.

«Davvero, visto che lo stavi chiedendo così tanto, non potevo fermarmi affatto.» Noah mise il dito dentro l’ano che pulsava di Mason e spazzò via un enorme quantitativo di sperma. «Anche se ho inserito solo un dito … stringe così tanto, come se chiedesse un cazzo, mordicchiandolo così.» Noah rise brevemente e lasciò cadere lo sperma sulla guancia di Mason e disse con pietà: «Deve essere difficile per te, avere un corpo a cui piace scopare così tanto.»

Mason giaceva sul letto, ansimante e tremante. Non poteva arrabbiarsi o imprecare per la sua scelta di parole volgari. Perché, proprio come aveva detto Noah, il suo corpo voleva il suo pene. Mason si rosicchiò le labbra, vergognandosi e infastidito dal suo corpo che aveva eiaculato finché non si era disidratato, ma continuava a desiderare ancora più piacere. Noah sembrò capire i suoi pensieri interiori, rise e lo baciò come per consolarlo. Una volta, due volte. Gli succhiò le labbra come stesse beccando e chiese: «E tu?»

«…Scusa?» Mason non riusciva a capire la domanda e chiese di nuovo traendo un profondo respiro. E Noah lo baciò di nuovo, ma questa volta succhiò ancora un po’ prima di rispondere.

«A questo corpo piace … ma tu? Fare questo con me. Lo odi?» Noah sembrò turbato e sorrise un po’. 

Mason alzò lo sguardo su Noah e borbottò esalando un respiro. «…Non lo so.» 

Questa era la terza volta che aveva a che fare con Noah, se contava il sentirsi bene, il sesso e altre piccole cose. Ma ad essere onesti, avrebbe dovuto dire che il gusto di Noah per il sesso era un po’ … era molto più ruvido? O anche volgare? Non poteva sopportarlo. Tralasciando il fatto che quello era il corpo di Haley, l’approccio di Noah era testardo e perverso. Vedere che si era divertito con una persona svenuta lo dimostrava. Dopo aver risposto: «Chissà …», Mason chiuse la bocca e lo fissò. Noah sorrise come se non potesse farci niente. Mason pensava ancora che il suo viso sudato e sorridente fosse molto innocente e puro, quindi sospirò.

«Penso … mi piaccia.»

In realtà aveva pensato: questo è un pò troppo. È faticoso e doloroso. Il sesso non dovrebbe essere una tortura … ma invece, Mason gli aveva mentito e lo aveva adulato. Il sesso non era di suo gusto, ma poichè era Noah … 

Noah fissò Mason, piegò lentamente gli occhi, sorrise ed aggiunse rapidamente: «Me. Intendi.»

Mason pensò che il sorriso di Noah fosse molto dolce. Il sesso nel suo sogno non era così. Era simile ma diverso. Noah diceva ancora cose cattive e muoveva la vita esattamente allo stesso modo, ma guardando Noah sorridere mentre la loro pelle bagnata scivolava l’una sull’altra, sentiva una sensazione naturalmente dolce. L’emozione si gonfiò ancora di più. Che fosse collegato o meno al desiderio sessuale, quell’uomo gli piaceva. Il corpo caldo e sudato, pelle morbida e potenti muscoli flessibili. Poteva sentirsi soddisfatto solo per il fatto che quell’uomo fosse vivo.

«Mason…..Mason, Mason.» Noah baciò le labbra, gli occhi e la guancia di Mason. Noah spinse di nuovo il suo pene nel buco bagnato, mentre continuava a baciarlo e Mason inalò bruscamente e chiuse gli occhi. Noah gli leccò le orecchie e sussurrò il nome di Mason, ancora e ancora, con una voce più dolce dello zucchero. Il suo corpo lentamente iniziò a tremare bruscamente, e Mason iniziò di nuovo ad ansimare, tenendosi stretto a lui. Continuò ad abbracciare Noah finché non perse di nuovo i sensi.

«Stai bene? Hai la faccia rossa …»

«Ah, più o meno….»

Alla domanda preoccupata di Chase, Mason fu riportato indietro dalle sue fantasticherie e biascicò la sua risposta. Tony, che era goffamente in piedi accanto a lui con in mano una stampella, scomparve, dicendo che avrebbe portato una bevanda fredda.

«Ci tieni davvero a lui.» Ashton lanciò un’occhiata a Chase con un’espressione acida. Si voltò per affrontare Mason con un’espressione molto dispiaciuta. «Anche oggi alloggerai a casa del signor Raycarlton?»

Mason rispose con amarezza alla domanda disgustata di Ashton: «Sì, beh…«

La scorsa notte, mentre dormiva completamente esausto dopo una sessione di sesso incredibilmente lunga, Mason si era svegliato al suono del forte vento. Quando aveva alzato la testa, stava dormendo all’interno di un elicottero e stava usando le ginocchia di Noah come cuscino. Mason aveva sollevato il corpo con uno sguardo perplesso e Noah gli aveva premuto sulle spalle per farlo nuovamente sdraiare. Poi gli aveva baciato la guancia e aveva sussurrato: «Va tutto bene, dormi ancora un po’.»

Quando Mason sussurrò amaramente: «Il giardino …» Noah rise allegramente, dicendo: «Questa volta certamente tremava meno.»

Mason non aveva nemmeno l’energia per dire: ‘cosa stai facendo al mio giardino?’ e proprio come aveva detto Noah, si era addormentato. Era un sollievo che il corpo di Haley fosse abituato al sesso. In caso contrario, non sarebbe potuto arrivare sul set delle riprese anche se avesse strisciato. Anche se il cielo era ancora giallo, la sua schiena era stanca, le sue cosce pulsavano per il dolore e le sue viscere erano abbastanza rigide da morire.

«Hai detto che non vi frequentate … sembra che stia funzionando bene adesso?» Aveva chiesto Ashton cercando di capire Mason, ma, invece di rispondere, Mason aveva sorriso improvvisamente. Frequentazione o no, non ne aveva mai parlato con Noah, e non sarebbe importato quello che avrebbe detto al contorto Ashton, lui lo avrebbe sentito semplicemente vantarsi. Probabilmente capì qualcosa dal sorriso di Mason e sogghignò.

«Wow … sono così invidioso.»

La sua espressione diceva: ‘Ti comportavi in modo promiscuo e sporco, ma poi hai finito per sistemarti per un momento e ti sei procurato un uomo con i soldi e hai migliorato la tua vita’. Mentre viveva come uno scapestrato a Hollywood, come nessuno avrebbe mai potuto essere, all’improvviso era stato fortunato, aveva catturato un uomo ricco e si era fatto un film che sarebbe stato un successo al botteghino ed era stato persino trattato come un eroe nazionale. Dal punto di vista degli altri, non era completamente sbagliato, quindi Mason si limitò a dire «Mm. Sì. Sono stato fortunato. Questo è tutto.»

Ashton, che si sentiva un po’ meglio dopo la modesta risposta di Mason, stava per chiedere: «Giusto?» ma Chase lo fermò.

«Non è vero. Il fortunato sarebbe il signor Raycarlton, che hai salvato. Gli hai salvato la vita. Non credi?»

Mason rise e diede una reazione appena sufficiente all’appassionata difesa di Chase. Chase aveva già un’incredibile simpatia per Mason, ma dopo l’incidente del rapimento, il suo affetto aveva raggiunto un nuovo massimo. Non era come l’amore o qualcosa di sessuale. Come metterlo? Era come un grosso cane fedele davanti al suo padrone. Inoltre era come un novellino che voleva essere il braccio destro del suo capo. Era abituato a ragazzi con mancanza di spina dorsale che lo seguivano da molto tempo, ma questa situazione gli stava dando un momento difficile. E come previsto, il viso di Ashton divenne rosso vivo e pieno di irritazione e rabbia.

«Scherzi a parte … non posso fermarlo. L’amore di Chase per Haley.» Ashton lo disse guardandoli storti e fece un passo indietro. «Allora me ne vado e continuerò ad aspettare ancora. Non stai ancora bene. Se continui così e perdi i sensi, il cuore di Chase si spezzerà. Allora perché non torni a casa presto, Haley?»

Sarebbe potuto sembrare uno scherzo, ma Ashton lo intendeva davvero. Si voltò e Mason disse: «Sì, sì«, semplicemente sorridendo e agitando la mano. Non sarebbe venuto fuori niente di buono dal torcere un bambino in quel modo. Si augurò che non sarebbe successo nulla di fastidioso in futuro e si voltò per affrontare Chase.

«Devo davvero andare. Sarà un grosso problema se Gloria sviene a causa della pressione alta.»

«Pensi di poter partire? Stanno accampandosi in tutta la zona.»   

«Potrebbe davvero essere necessario entrare in un baule.» Disse Chase preoccupato, e Mason scrollò le spalle.

«Mi fiderò dell’abilità di Tony. Beh. Non ho niente da fare, quindi andrà bene anche restare in macchina per un po’.»

Mason aveva visto Tony correre verso di lui e aveva detto: «Ha portato una bottiglia di coca cola«. Era un oggetto che si poteva usare preziosamente quando si rimaneva intrappolati in un posto per molto tempo.

«Liz! Liz!» Tony corse da lui con urgenza e disse piano: «Vieni qui!» e gli tirò il polso.

Tony, portò Mason in un angolo per evitare gli occhi dei giornalisti, e si guardò intorno con una faccia leggermente pallida. Mason guardò curioso gli occhi in preda al panico di Tony che roteavano senza meta.

«Cosa c’è che non va?»

Alla sua domanda, Tony ingoiò la sua saliva secca e ansimando rispose: «Allora … qualcuno ha spruzzato sangue sulla nostra macchina! Io, io, penso che sia un pazzo bastardo!» Rispose Tony con voce tremante e Chase, che faceva la guardia da un po’ di distanza, si girò.

«Sangue sulla macchina?»

Tuttavia, a differenza delle affermazioni scioccate di Tony su un pazzo bastardo che schizzava sangue sull’auto, il liquido si era rivelato essere vernice rossa. Poiché l’auto era nera e la vernice rossa, sembrava sangue. Sicuramente quello era stato più efficace che schizzare sangue vero. Mason strofinò la vernice con le dita, controllò che non fosse ancora completamente asciutta e notò una lattina di vernice rotolare sul pavimento. Non sembrava che il colpevole avesse rovesciato accidentalmente la vernice perché c’era scritto ‘Il mio cuore sta bruciando’ sul lato. Sembrava che fosse stato lo stesso ragazzo che aveva messo la lettera minacciosa tra la sceneggiatura.

«Hai in mente qualcuno?» Chiese Chase con un’espressione seria, e Mason disse: «Chi lo sa?» e guardò all’interno della macchina. Non sembrava che il colpevole fosse entrato, ma si sentiva comunque a disagio. Aveva aperto il cofano della macchina e aveva chiesto a Tony: «Quando è stata l’ultima volta che l’hai aperto?» e Tony dovette pensare per un po’.

«Dall’espressione del tuo viso, non deve essere stato nelle ultime settimane. Allora penso che sia meglio non guidare in questa macchina.»

Quando aveva aperto il cofano, aveva visto che una certa parte era stata manomessa. Doveva vedere in dettaglio cosa quella persona aveva toccato, ma c’erano molte tracce sull’impianto frenante. A giudicare dal barattolo di vernice e dalle tracce sotto il cofano, non sembrava essere un tipo attento.

«È così? Allora cosa dovremmo fare?»

Mason si chiese se dovesse tirare fuori il telefono dalla tasca o meno e si accigliò. Non c’era una pista per elicotteri decente nelle vicinanze, quindi quando i giornalisti avevano abbassato la guardia, era arrivato sul set delle riprese con l’auto di Tony. I giornalisti avrebbero attaccato come se volessero rompere l’auto, quindi non sarebbe stato bello noleggiarne una e, a differenza di prima, non sarebbe stato facile scappare da solo. Era destinato a essere catturato poiché stava usando le stampelle. Pensò che fosse una buona idea prendere in prestito un’auto da Noah, che non sapeva nemmeno quante macchine aveva, ma poi aveva pensato che se avesse chiamato, Noah avrebbe potuto provare a venire direttamente, quindi non voleva nemmeno farlo. Se Noah fosse arrivato in quella situazione, non sarebbe potuto tornare a casa sua.

«Che ne dici di andare in macchina? Ti porto a casa.» Quando Chase fece la sua offerta, come se stesse aspettando questo momento, una voce vicina lo interruppe. «Non diventerebbe uno scandalo se viene visto nella tua macchina?» 

«Anche se non fosse così, sono sicuro che Haley ci andrebbe incontro.»

L’uomo che aveva parlato girò intorno alla macchina di Tony, che aveva tutta la vernice rossa, guardandola come se fosse interessante. Ricordava di aver visto l’uomo nel film, interpretando un ruolo minore. 

L’uomo si voltò per incontrare lo sguardo di tutti e aprì la bocca: «Sono Tim Daniel. Haley. Peccato, era una buona macchina.» Salutò Tony e Chase, e Tony rispose con amarezza: «Va tutto bene. Posso dipingerla di rosso a questo punto.»

«Non potete chiedere una macchina al signor Raycarlton? Ho sentito che ne ha a dozzine. Ho anche sentito che ha una Ferrari 250 GTO, è vero?»

«Chi lo sa. Davvero?»

Quando Mason gli aveva chiesto di rispondere, Tim aveva sorriso e aveva detto: «Ho sentito solo voci. È molto misterioso. Penso che sia meglio che ti accompagni io. Se ti accovacci un po’ dentro la mia macchina, potremmo uscire facilmente. I giornalisti non sono interessati a me. Anche se uscissi e ballassi, non mi farebbero una foto, quindi non devi preoccuparti di attirare la loro attenzione. Chissà, se mi spogliassi …» disse Tim guardando la nota ‘mi brucia il cuore’ sul baule.

«No. Anche la mia macchina va bene … potresti stare nel bagagliaio.» Mormorò Chase come se fosse un peccato ma poi aggiunse tristemente: «No. La tua gamba ferita si sentirà a disagio nel bagagliaio …» Mason gli batté sulla spalla e disse a Tim. «Allora posso essere in debito con te?» 

Tim scrollò le spalle e aprì la portiera della sua macchina, che era parcheggiata proprio accanto a loro. Tenne aperta la portiera del passeggero dando sfoggio di buone maniere e gli fece cenno di salire rapidamente in macchina.

«Abbi… abbi cura di te. Ti contatterò domani subito dopo aver ottenuto il tuo programma.» Disse Tony, ancora con un’espressione nervosa, e anche Chase disse addio: «Ci vediamo domani.»

Mason sorrise e mise le stampelle sul sedile posteriore e salì sul sedile del passeggero. Tim disse e gli mise dei vestiti sulla spalla : «Prendi e copriti con questo.» 

«Non c’è bisogno di … denunciarlo alla polizia?» Chiese Tony in fretta, e Chase accettò: «Sì. Questo sembra piuttosto pericoloso.»

«Non proprio. Se lo riferisci adesso, quella piccola quantità di giornalisti che non è ancora qui, si interesserà ad Haley. Allora le riprese saranno davvero ostacolate.Se ti va bene, allora va bene riferire … Alcuni stalker sono come accessori per una celebrità popolare. Non li hai anche tu, Chase?» Chiese Tim.

«A me mandano una foto di nudo o qualcosa del genere.» La faccia di Chase si fece davvero cupa alla domanda di Tim. Sembrava che alcuni brutti ricordi stessero tornando a galla.

«Allora … non è ancora qualcosa di dannoso, quindi lascia che sia così per ora.» Replicò Mason dopo aver dato un’occhiata all’orribile macchina di Tony. Quando si era appoggiato al comodo seggiolino della macchina, la sua gamba aveva iniziato a pulsare ed era così stanco che voleva tornare a casa velocemente e sdraiarsi sul letto dopo una doccia veloce. Con il corpo debole di Haley, la gamba ferita e il sesso duro di lunga durata … onestamente non sarebbe stato strano per lui svenire in quel momento.

Vedendo il suo viso stanco, Tony e Chase agitarono le mani come se volesse tornare a casa velocemente. Tim si sedette al posto di guida e Chase e Tony si allontanarono dall’auto. La macchina non esitò e lasciò subito il parcheggio.

«In questi giorni, questo genere di cose accade spesso …» borbottò Tony come se non ci fosse abituato. Chase, che stava guardando la partenza della macchina con una faccia troppo brutta, chiese con tono curioso: «C’è stato un altro incidente di recente?»

«No. Non era un proprio incidente. Era come uno piccolo scherzo… Liz, Haley non era una celebrità con molti fan, quindi non ci sono abituato.»

Tutti lo riconoscevano, ma la maggior parte di loro erano anti-fan o persone a cui piacevano i pettegolezzi di Haley. Era un attore bambino che aveva pochissimi fan più grandi, quindi tutto era molto nuovo per Tony. Come gli episodi in cui le lettere di fan ossessionati continuavano ad arrivare, le sue cose continuavano a scomparire, o una foto di nudo scattata da lui nella loro macchina. Subito dopo il suo debutto, quando la sua popolarità era alle stelle, c’erano anche dei pervertiti come fan …

«Non posso credere che arriverà un giorno in cui dovrò preoccuparmi della popolarità di Haley.» disse Tony emotivamente. Il momento che aveva sognato quando aveva incontrato Haley per la prima volta si stava avvicinando. Si stava trasformando in un uomo che non attirava l’attenzione della gente causando problemi, ma un uomo che faceva emergere le emozioni degli altri e le controllava. Quando si trovava di fronte alla telecamera, c’era una strana luce che si presentava di tanto in tanto. Era chiaramente visibile agli occhi di Vick così come a quelli di Tony da dietro la telecamera. Non era il lampo di stelle che erano già eccezionali e splendenti ogni minuto, come Chase.

Ma forse … pensò Tony, se ci avesse visto giusto, forse Haley sarebbe potuto diventare una star più grande di lui. Una stella che nemmeno il manager stesso poteva vedere bene, una stella incredibile che non era mai esistita al mondo prima. In quel momento, quel bagliore era avvolto strettamente attorno a Haley, ma davanti alla telecamera stava già uscendo un po’. Come una luce così grande da non poter essere manipolata.

«Tony? A cosa stai pensando?» La faccia di Chase era arrossita come se stesse accadendo qualcosa di eccitante e chiamò Tony, che stava ancora fissando il punto in cui Haley era andata via.

«Ah … No, pensavo solo che da quando Haley è diventato popolare, queste cose continuano ad accadere e mi sento irrequieto.» Tony scosse la testa e disse che non era niente in risposta alla domanda di Chase. 

Naturalmente, quella luce sarebbe potuta non uscire mai. L’Haley in quel momento, quando si erano incontrati per la prima volta, era scintillante, ma aveva dovuto aspettare 16 anni per finire a malapena così. Sì, sarebbe potuto essere sul punto di esplodere, o sarebbe potuto non esserlo. Non doveva aspettarsi troppo. Non importava come fosse avvenuto il miracolo dell’amnesia, quel tipo di benedizione avrebbe potuto non ripetersi. Se si fosse aspettato troppo e Haley avesse recuperato i suoi ricordi, sarebbe stata una grande delusione. Tony tremò a un pensiero che improvvisamente gli venne in mente e si voltò per affrontare Chase.

«Ma perché hai quel tipo di espressione?»

Sembrava che qualcosa lo stesse infastidendo. Chase rispose come se qualcosa lo infastidisse, qualcosa che però poteva non essere niente.

«No, credo di aver visto qualcosa sulla macchina di Tim …»

«Eh?» Chase biascicò le parole e Tony battè le palpebre.

«Credo di aver visto un segno rosso ….»

Il tono di Chase era incerto e ancora un po’ poco convinto. Un segno rosso? Tony lo fissò semplicemente e in quel momento arrivò Gloria, agitando ampiamente le mani.

«Tony! Haley è già andato via?»

Teneva in mano la tabella degli orari ma quando vide la vernice rossa versata sulla macchina di Tony urlò: «Oh mio!» e si coprì la bocca con la mano.

«Oh mio, che razza di maniaco farebbe questo … Hai una dashcam, vero? Abbiamo una CCTV lassù …»

«Non abbiamo una dashcam …» mormorò Tony. Non sapeva quando, dove e con chi aveva fatto sesso Haley, prima di perdere la memoria, quindi non aveva potuto installare una dashcam. Gloria spalancò gli occhi alla risposta di Tony e presto annuì con la testa.

«Mm, okay. Controlliamo prima la CCTV. Ma Haley è andato via? Ho il suo programma per domani …» Gli chiese come fosse riuscito a uscire in mezzo a questo caos, e Chase rispose: «Haley è appena uscita con la macchina di Tim. Non puoi dirgli l’orario tramite telefono?» 

Gloria aveva uno sguardo perplesso e chiese: «Tim? Tim Daniel?»

«Ma Tim aveva una ripresa oggi?»

«Tim, è venuto sul set oggi?» Chiese lei: «Perché?» 

Chase e Tony la fissarono con sguardo assente.

*********

Gocce di sangue rosso vivo caddero sul tavolo. Una grande quantità di sangue aveva inzuppato i documenti e Noah aveva aggrottato leggermente la fronte.

«Sta bene?» Phil gli porse velocemente un fazzoletto e Noah lo premette sulla sua ferita.

«Scusa. Potresti portarmi nuove copie delle parti inzuppate?»

Phil prese il telefono e disse a Sophie, la sua segretaria, che stava aspettando fuori: «Chiama Stewart.»

«Perché chiami un dottore per un semplice taglio con la carta? … Ah, giusto.» Noah prese il telefono da Phil e disse a Sophie: «Non importa Stewart, portami delle bende. Sì, sarà sufficiente«. Dopo aver riattaccato, notò che Phil lo guardava con un’espressione perplessa.

«Che cosa?»

«I documenti, non li vai a prendere?» Noah gli lanciò uno sguardo interrogativo e Phil parlò come se ci fosse qualcosa che voleva dire da un po’: «Penso che lei stia trascurando la sua salute in questi giorni.»

«Devo sentirlo solo perché non ho visto un dottore per un taglio di carta? È estremamente inaspettato.» Disse Noah e Phil scosse la testa.

«Non è quello che stavo dicendo … voglio dire, aveva bisogno di riposare per almeno due mesi con quella ferita al braccio e non doveva essere dimesso dall’ospedale in questo modo. Non si stava massaggiando il braccio tutto il giorno perché era dolorante? Se sta esagerando solo per dimenticare gli orrori della morte di Mason o del rapimento, allora dovrò lasciare il tuo programma aperto per Robert … «

Sembrava che Phil fosse turbato da molto tempo, Noah spalancò gli occhi e disse: «Ah, Robert!» come se ricordasse qualcosa. «Penso che ora possiamo licenziarlo.»

Robert era stato lo psichiatra che aveva ascoltato la storia di Noah per tutto questo tempo. Noah disse allegramente: «Costruiscigli un ospedale.» 

Phil chiese in cambio: «Scusi? Sta dicendo che vuole cambiare il suo dottore? Non pensa che qualcuno di familiare sarà meglio per la sua salute mentale?»

«No, dal momento che non ho più bisogno di medicine. Ah, certo, anche le sedute. Non mi sono piaciute molto in ogni caso.»

Noah lo liquidò come se niente fosse. Sophie portò una pomata e una benda, e con il suo aiuto Noah avvolse la punta del suo dito con la benda e notò un po’ di sangue imbrattato su di essa.

«Non sto cercando di suicidarmi, quindi non preoccuparti.»

«Allora perché lo fa?» Chiese Phil spaventato, e Noah si sedette di nuovo sulla sedia.

«Perché ho una relazione. Lo sai anche tu, vero?» Noah sorrise vivacemente. Phil non potè rispondere e si limitò a fissarlo, mentre Noah avvolgeva il taglio con una benda.

Mason si sarebbe preoccupato? Non pensava che fosse un grave infortunio, ma comunque Mason non gli avrebbe dato almeno uno sguardo preoccupato? Noah ricordava la notte scorsa quando Mason aveva esitato davanti alla benda che aveva avvolto intorno al braccio e aveva sentito la dolcezza sulla punta della lingua.

«E il motivo per cui il mio braccio è così è perché, ieri … Mm. È perché ero troppo insistente, quindi non preoccuparti.»

Era vero che la sua ferita non era completamente guarita, ma non c’era bisogno di preoccuparsi del recupero post operatorio o guarigione. Mentre stava sostenendo Mason, che dormiva, mentre si spingeva dentro di lui, la ferita si era riaperta leggermente. Altrimenti si sarebbe ripresa così bene che anche il dottore sarebbe rimasto sorpreso.

Phil non riusciva a capire Noah e si accigliò: «Mi sento ancora un po’ svogliato.»

Devo bere una tazza di caffè forte? Noah, che si era preoccupato per un momento, pensò graziosamente che avrebbe preferito sentirsi un po’ più rilassato piuttosto che mantenere la mente lucida e iniziò a controllare di nuovo i documenti.

«Cosa stai facendo? Devo stampare io i nuovi documenti?» Noah inarcò le sopracciglia con aria interrogativa e Phil disse: «No.» Voleva dire qualcosa di più, ma fu fermato da un bussare alla porta.

«Entra.» Quando Noah diede il permesso, Sophie, che era uscita, entrò di nuovo.

«Sembrava che il signor Haley Lusk le abbia mandato un mazzo di fiori.» Controllò la carta e gli mostrò un mazzo di rose rosse.

«L’ha fatto lui?»

L’aveva fatto Mason? Noah inclinò la testa con uno sguardo interrogativo e si alzò dal suo posto per avvicinarsi e ricevere i fiori da Sophie. C’era un forte odore di rose.

«E questo è arrivato …» Gli diede una piccola busta di carta, Noah la prese con un’espressione perplessa. Pensò che qualcosa non andasse e aprì con indifferenza la busta per avvertire un dolore improvviso e acuto.

«Oh mio!» Sophie urlò sorpresa. Molto più sangue gocciolava sul pavimento rispetto al taglio della carta. La busta che teneva in mano cadde sottosopra e il suo contenuto fuoriuscì. Quattro piccole lame di rasoi e le foto di Haley caddero a terra. Noah aggrottò leggermente la fronte, si chinò e raccolse una foto. Haley stava sorridendo a qualcuno e l’immagine era bagnata di sangue.

******

Mason, che si era addormentato subito dopo essere salito in macchina come un malato, si svegliò quando sentì la macchina fermarsi all’improvviso. Si guardò intorno con un’espressione vuota e si chiese dove fosse. La comprensione era arrivata lentamente; era una strada sotto Beverly Hills dove si trovava il suo caffè preferito. Il problema era che quella strada non portava alla casa di Noah.

«Penso che tu abbia sbagliato strada.»

Era nella direzione opposta e se avesse continuato, avrebbero lasciato Beverly Hills e sarebbero andati fino a West Hollywood. Mason parlò trattenendo uno sbadiglio e Tim lo guardò come se stesse parlando.

«No … vado alla villa dei Raycarlton sulla dodicesima strada, non te l’ho detto?»

«Credevo di averti detto prima di partire …» Mason pensò di chiedergli se gli aveva dato l’indirizzo sbagliato poiché aveva sonno, ma in quel momento qualcosa attirò la sua attenzione. Alla fine campo visivo di Mason, tra le sue gambe davanti al sedile del passeggero, c’era un segno di vernice rossa.

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Anna

Questa storia è sempre più sorprendente!
Ora che siamo in tante a sentici tristi per la fine alla serie tv, KINNPORSCHE, ancora di più penso che questo romanzo sarebbe un degno sostituto!
Grazie per averlo trovato e tradotto per noi!!!!

Simax81

Sempre più complicato. Mi chiedo se ci sarà la spiegazione del rito che ha permesso lo scambio di anime.
Grazie per la traduzione

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