KILL THE LIGHTS – CAPITOLO 3

Il regista Ryan Cougar, che aveva diretto la serie ‘Clue’ negli ultimi dieci anni, guardò con indifferenza l’uomo di fronte a lui. Liz. Haley Lusk. Haley, quel capro espiatorio … A Cougar non era piaciuto Haley quando l’aveva incontrato per la prima volta, dieci anni fa. 

Sapeva che Haley gli era stato consigliato perché era carino, e più persone avrebbero guardato la serie se avesse fatto parte del cast. Si era detto che anche se non era bravo a recitare, avrebbe potuto insegnargli, quindi qual’era il problema? A Cougar non piaceva, ma gli aveva comunque dato il ruolo.

Quella volta Cougar aveva pensato che sarebbe stato facile. Beh, non era un bravo attore, ma aveva comunque un bell’aspetto. Doveva ammettere che il suo aspetto corrispondeva perfettamente all’immagine del personaggio. Pensava che la recitazione sarebbe migliorata una volta che avesse imparato.

Di conseguenza, la recitazione di Haley era stata orribile fin dall’inizio della serie, dieci anni prima. Era incredibile.

Non importava per quanto tempo gli avessero insegnato, l’unica espressione che poteva fare era spalancare gli occhi e comportarsi in modo carino, e le sue battute erano sempre poco chiare. Quando urlava al suo manager di portargli una sigaretta, parlava come uno strillone, ma ogni volta che era davanti alla telecamera, parlava come se metà della sua lingua se ne fosse andata via.

Aveva una certa personalità. Tra tutti gli attori con cui Cougar aveva lavorato – anche le attrici – aveva la personalità più volubile e ignobile. Faceva schifo nella recitazione, ma il suo orgoglio era molto alto. Era geloso di tutto e aveva un forte desiderio, quindi si lamentava sempre e voleva il miglior trattamento.

Inoltre, la sua unica cosa buona, la sua faccia, era scomparsa in dieci anni, e ora la sua pelle ruvida non poteva nemmeno essere coperta dal trucco, e non potevano nemmeno fare il primo piano per molto tempo perché erano preoccupati che i suoi occhi annebbiati a causa della droga apparissero sullo schermo.

Stava pensando di tagliarlo fuori, ma Haley aveva avuto un ruolo piuttosto importante. Non sarebbe stato facile per lui licenziarlo, quindi ogni stagione aveva rappresentato un momento difficile …

Due giorni fa, quando Cougar aveva visto il titolo della notizia, aveva pensato di poter finalmente licenziare Haley senza alcuna esitazione.

Non era perché fosse arrabbiato con Haley come gli altri sceneggiatori. Cougar pensava che l’incidente con Ray Noah fosse solo una questione di vita privata. Molti americani pensavano che Ray Noah fosse il loro figlio o il loro fidanzato, ma c’erano molte altre persone che pensavano che fosse solo uno sconosciuto.

Beh, Haley era caduto piuttosto in basso, ma non tutti gli amanti erano allo stesso livello. E rispetto a quell’uomo, a Ray Noah, tutti sarebbero stati troppo inferiori per lui. Era un altro il motivo per cui Cougar aveva deciso di impedire a Haley di continuare nella serie.

Noah Ray Carlton era il prezioso nipote dell’azionista di maggioranza della IBC e lui stesso era il più grande sponsor della serie ‘Clue’. Se un dipendente avesse flirtato con il capo e fosse stato rifiutato e avesse causato un incidente per essersi suicidato, anche se non c’era un ordine diretto dal capo, un intermediario avrebbe dovuto licenziarlo automaticamente. Se il capo non fosse venuto sul set perché si sentiva a disagio e avesse smesso di sponsorizzare la serie, allora sarebbe stato un grosso problema.

Proprio quel giorno Ray Noah aveva deciso di venire sulla scena proprio. 

Pensavo decisamente che Haley non sarebbe venuto oggi, quindi l’ho portato qui, ma quando lo hanno chiamato per controllare, Tony ha disperatamente detto che stavano arrivando. Abbiamo fatto del nostro meglio per impedire loro di incontrarsi, ma questo ragazzo morente è arrivato in un momento molto imbarazzante. 

Cougar aveva dovuto chiamare il segretario di Noah per dirgli di venire la prossima volta. 

Bloccare uno sponsor a cui dovremmo fare buona impressione non è affatto buono. Quel ragazzo odiato ha commesso un terribile errore.

Ma quel momento, per una visita dello sponsor, era un po’ imbarazzante. Era, in genere, improbabile che il set venisse visitato durante la metà di una stagione. La vicedirettrice, Penny, era nervosa perché potevano avere un problema con il loro budget di produzione. In quel momento a causa del contratto, non avevano grossi problemi, ma per la prossima stagione ci sarebbero potute essere delle difficoltà.

Cougar si era davvero seccato a pensarci. Si sedette stravaccato e guardò Haley.

Soprattutto oggi sembrava molto insulso, come se fosse una persona normale. Se di solito era come un vetro rotto e affilato, oggi era molto rotondo. Non sapeva dove mettere a fuoco la telecamera perché era come un comune sassolino. Sembrava che il regista la pensasse allo stesso. La sua faccia era marcita.

Stava facendo di tutto. Avevano detto che si era svegliato dopo essere morto. Sembrava che avesse lasciato la sua sensazione di celebrità negli inferi. Cougar non voleva nemmeno filmarlo, poichè ora Haley sembrava una specie di telegiornale, assolutamente piatto. Cougar inghiottì la parola ‘esci’ e pensò: Ti fotterò.

Cougar pensava che se avesse detto qualcosa come ‘Non posso farlo perché fa troppo freddo!’ gli avrebbe urlato di uscire e avrebbe spiegato la sua morte con la narrazione o con la battuta di un altro personaggio. 

Farò tutte quelle interviste da trasmissioni e giornali e annuncerò tutti i suoi atteggiamenti irrispettosi, così posso mettere un grosso sasso in cima alla sua tomba già sepolta. Quindi per sempre non sarà in grado di tornare su.

Era già così ovvio che non avrebbe sopportato di girare nemmeno dieci minuti. Quella checca sensibile di Haley che si bagnava per una pioggia fredda subito dopo essere uscita dall’ospedale qualche ora fa … sarebbe andato bene se fosse riuscito a stare in piedi anche 30 secondi.

Cougar aveva dato un segnale all’annaffiatoio e presto sul set delle riprese aveva iniziato a piovere. Cougar aveva visto Haley bagnarsi in un istante e aveva dato all’operatore il segnale del ciak.

Mason aggrottò la fronte alla sensazione delle gocce di pioggia fredda e guardò verso il regista. Capiva che tutto era pronto per iniziare l’azione ma non aveva idea di cosa fare. Qual era la mia prima battuta? No, la battuta era solo ‘Amy!’

«Amy ….» Mason lo disse goffamente e il Regista gridò «Taglia!» attraverso il megafono come se lo stesse aspettando.

«Ehi, non hai letto il copione? Non riesci a farlo bene?»

Mason stava per dire onestamente che non era in grado di recitare bene, ma Tony  arrivò di corsa con un asciugamano dicendo: «Per favore, tienilo per oggi. Eh? Oggi è l’ultimo giorno«. Mason chiuse la bocca.

«Ecco, iniziamo subito. Vieni via.»

A causa dell’urlo del Regista, Tony non riuscì nemmeno ad aprire l’asciugamano ed uscì con cautela.

«Oggi sembra più stupido. Cosa c’è che non va in lui, è tipo un novellino?»

«E’ stato così per 10 anni, perché ti interessa all’improvviso? È il ragazzo che dimentica le battute quando si sveglia.»

Ah giusto. Risate derisorie venivano da ogni parte. Simon fece loro un segno, e presto si calmarono, ma gli sguardi bisbiglianti erano ancora lì.

Un uomo con un berretto venne verso di lui e gli disse con tono infastidito: «Corri da quella parte e urla« e se ne andò. Di nuovo, Mason aveva subito gli sguardi freddi delle persone e della telecamera.

Il Regista diede loro il segnale e l’acqua iniziò nuovamente a scorrere.

Il Regista gli diede il segnale di riferimento, e Mason corse gridando: ‘Amy! Amy!’

Presto il Regista agitò il braccio e gridò «Taglia! Ehi, Haley. Stai cercando il cane di un vicino? Più veloce, guardati intorno più disperatamente!» Si alzò e gridò forte con il megafono. «Lo farai?!»

La voce stava chiedendo una risposta e Mason disse: «Sì« e annuì.

«….Che cosa?» Chiese il Regista in risposta come se non avesse sentito.

«Uh … ho detto che correrò più veloce e più disperatamente.»

Cosa c’era che non andava? Mason aveva risposto chiaramente. Il Regista lo guardò con un’espressione strana per un po’.

«….Signor Regista?»

Il Regista si concentrò di nuovo sentendo qualcuno che lo chiamava e si morse le labbra. Aveva un’espressione tipo ‘non ti lascerò da solo’ e gridò «Azione!»

«Am …»

Ancora prima che Mason fosse in grado di pronunciare la parola Amy, il Regista gridò «Taglia! Taglia!» Urlò ai tecnici di scena che la pioggia era troppo debole, e presto iniziò a piovere forte come se si versasse con un secchio.

Il Regista vide la pioggia battente e guardò Mason trionfante. La sua espressione era come «Com’è?» ma Mason chiese con calma: «Devo ricominciare?» La sua espressione divenne accigliata.

Mason finse di toccarsi il viso e sospirò. Aveva percepito le cattive intenzioni del Regista fin dall’inizio, ma dal momento in cui era stato colto di proposito alla sprovvista, il Regista sembrava ancora più pazzo di prima. Se avesse detto quello che voleva, sarebbe stato meglio, ma non lo avrebbe mai detto correttamente.

In passato, quando aveva lavorato all’agenzia Zii, Mason aveva un superiore a cui non piaceva, proprio come Haley non piaceva a quel regista. Nel caso del suo superiore in Zii, Mason non si era mai lasciato prendere alla sprovvista, quindi l’uomo aveva otturato con il piombo la sua pistola che Mason stava cercando per portarla sul campo di battaglia. Per fortuna, se n’era accorto prima e dopo essere tornato, aveva picchiato quel bastardo, così che non potè alzarsi dal letto dell’ ospedale per sei mesi.

Dopo quel fatto, i suoi colleghi e i superiori si erano ripromessi di non offenderlo troppo.

Ma adesso, non ho idea di come farlo sentire meglio. Se facevo solo quello che mi dicevano di fare, quei mercenari le cui teste erano piene di muscoli si sentivano meglio, ma quando solo annuisco a quello che sta dicendo, questo regista sembra stare peggio.

In realtà Mason non aveva capito perché il regista stava facendo una faccia così trionfante solo perché correva a piedi nudi sotto la pioggia. Non era come tirare fuori le unghie delle mani o dei piedi. Stava facendo solo pochi passi sotto la pioggia fredda.

Sentiva che la sua temperatura corporea stava scendendo, ma non era grave. Molte altre volte aveva dovuto trattenere i brividi e il respiro per aspettare il bersaglio sotto la pioggia: rispetto a quei tempi, ‘tremare dal freddo’ non era solo recitazione, era una reazione molto naturale.

Non importa quanto fossero forti le gocce di pioggia, quelle non erano nemmeno un proiettile, non poteva assolutamente esserci un danno. Ma il Regista pensava che la pioggia fosse una specie di grande arma, agitò il braccio e la fece cadere più forte.

«Azione!»

Dopo il segnale del ciak, Mason aveva iniziato a correre e a gridare «Amy! …. Amy!» Fingeva di correre disperatamente senza sapere chi fosse questa Amy. Questa volta un copione volò proprio accanto alla sua testa. Lo schivò inconsciamente e guardò il Regista, in suo viso era rosso.

«Mi dispiace.» Si inchinò rapidamente e il set delle riprese divenne molto silenzioso.

«…. Dovrei … tagliare?» Chiese al regista qualcuno con la telecamera. Il regista gridò «taglia!» un po’ in ritardo. Il Regista sembrava arrabbiato come se qualcosa non stesse andando come aveva programmato. Tony arrivò di corsa con un grande asciugamano.

«Stai bene? Freddo, vero?»

«Beh, non è così male.» Mason si strinse nelle spalle e il viso di Tony si contrasse come se fosse scioccato.

«C’è qualcosa che non va?»

«No, no. Non è poi così male perdere la memoria … mi emoziono da solo quindi non preoccuparti.»

Tony aveva una faccia come se stesse per piangere, asciugò accuratamente la faccia di Mason e tremò.

«Comunque, chi è Amy?» Chiese Mason, che da un pò si chiedeva chi fosse questa Amy. Tony rispose «Hm?» e si guardò intorno e indicò «È lei«. C’era una piccola persona dietro Simon che guardava da quella parte con un’espressione preoccupata. Era una piccola ragazza dai capelli rossi.

Una piccola ragazza? Mason guardò la ragazza con una faccia curiosa ma si girò quando il Regista gridò: «Haley! Pensaci. Chi è Amy? È un partner sessuale che hai incontrato ieri sera?»

«No.»

Quella ragazzina non poteva essere un partner sessuale che aveva incontrato la scorsa notte, quindi aveva risposto istintivamente di no. Il regista gridò: «Sì, non lo è! Hai perso tua figlia sotto questa pioggia mentre un serial killer è in giro. Come puoi comportarti in modo così calmo?»

Una figlia? Mason si accigliò un po’ mentre il Regista continuava a lamentarsi. Tony continuava a dire: «Mi dispiace. Finirà presto. Non so cosa c’è che non va con il Regista oggi.»

Mason guardò la ragazza che, con un’espressione ferma, lo stava guardando in questo modo da dietro la gamba di Simon.

«Tony. Non voglio farlo …»

«Ehm, cosa, cosa? – Ah, signor regista, il nostro attore è pronto. Cominciamo subito!» Mason aveva parlato con un’espressione di forte disagio. Tony era rimasto sorpreso e aveva fatto finta di non averlo sentito, facendo fretta al regista. Poi era scappato e si era nascosto dietro il personale, e il Regista gli parlò come se lo stesse avvertendo di nuovo.

«Questa è la tua ultima possibilità, Haley. Per quanto tempo ci farai filmare solo la tua parte? Non vedi che altri attori stanno aspettando?»

Mason diede un’occhiata a quella ragazzina di nome Amy. La ragazza sembrava un po’ infastidita a causa del suo sguardo.

Mason sospirò. Il ruolo di quella bambina era … una figlia che aveva perso … Avrebbe veramente voluto dire che non voleva farlo, ma prima che potesse farlo sentì il segnale di partenza del regista.

«Azione!»

Mason si morse le labbra e corse sotto la pioggia. Una telecamera lo seguiva proprio dietro di lui, Mason ansimava quanto più poteva, tanto quanto aveva chiesto il regista, e gridò: «Amy«. In qualche modo si sentiva come se la sua gola stesse soffocando. Mason gridò di proposito più forte.

«Amy!»

Tra la pioggia e il vento scorreva parte del suo passato. Si sentiva come se la pioggia che gli stava macchiando le labbra avesse un sapore amaro.

**************

Mason aveva una figlia. Era una bambina che era nata da una relazione con una donna che aveva incontrato in un bar quando aveva 20 anni. Non era che amasse particolarmente quella donna, ma era abbastanza felice quando avevano avuto una figlia. Si era sempre sentito privo di famiglia perché era cresciuto come orfano.

La bambina era come uno zucchero filato. Era piccola, dolce e frizzante. Era come una benedizione nella dura vita di Mason. Aveva creato una famiglia e quando quella bambina era cresciuta un po’ e aveva sorriso, si era sentito come se avesse potuto fare qualsiasi cosa. Aveva lavorato il più possibile per guadagnare soldi e fortunatamente durante quel periodo aveva trovato un lavoro come poliziotto. Si sentiva come se solo una vita felice lo stesse aspettando.

Ma la bambina e la moglie non avevano potuto vivere a lungo. Non era successo perché erano deboli o malate. Quello che gli aveva portato via sua figlia e sua moglie era stato uno stupratore che aveva catturato qualche mese prima.

Era stato il giorno in cui la bambina aveva compiuto due anni.

Quel giorno pioveva davvero forte. Il suo lavoro era finito un po’ più tardi, quindi camminava velocemente portando, in regalo, una piccola torta e una bambola. Non aveva un ombrello, quindi aveva coperto la bambola con il suo corpo, in modo che non si bagnasse. Quando era corso alla sua porta di casa, dall’interno della casa buia, sentì un odore di pesce. In qualche modo aveva una brutta sensazione.

La memoria di quel giorno, sepolta nel profondo, iniziò a venire a galla a causa della situazione simile. Quando si morse le labbra e alzò lo sguardo, Tony agitò la mano come per dirgli ‘Pronuncia la tua battuta! La battuta!’

«…. Amy.» Mason mormorò come se stesse respirando. A causa del freddo o del ricordo, il suo corpo iniziò a tremare.

Aveva premuto il campanello due, tre volte, ma non era uscito nessuno. Mason aveva preso la chiave per aprire la porta ed entrare. La sua mano con la chiave tremava così tanto che mormorò piano «Cosa c’è che non va …»

Alla fine, la sua mano aveva mancato il buco della serratura due volte e quando era entrato, la bambola era bagnata dalla pioggia ed era caduta a terra, ma non riuscì a raccoglierla perché davanti ai suoi occhi il soggiorno si presentò schizzato di sangue, carne e capelli.

«Amy …!» Mason urlò per l’improvviso risveglio del ricordo di quella sensazione agghiacciante. Aggrottò la fronte sentendo che si stava mettendo a nudo di fronte alle persone. E quella volta il Regista gridò: «Taglia!»

L’acqua si fermò e Mason prese un profondo respiro e guardò in alto. Il regista stava controllando la scena probabilmente perché cercava una scena giusta da usare. L’assistente del Regista si avvicinò e gli spiegò la scena successiva.

Mason non stava ascoltando. Si strofinò la pelle d’oca sulla guancia.

In passato, sempre, quando si ricordava della figlia e della moglie morte, rimaneva inespressivo e teneva la bocca chiusa. Quando si sentiva triste, si sentiva meglio se andava da solo in un posto tranquillo. Poiché era sempre stato così, Mason pensava di essere abbastanza bravo a nascondere i suoi sentimenti. Non importava quello che sentiva nel profondo, avrebbe potuto semplicemente ridere più tardi e pensare a qualcos’altro.

Ma quando fingeva di essere triste e disperato e urlava, non poteva nascondere i suoi sentimenti. Stava solo leggendo una battuta, ma poiché la situazione era simile, era più difficile nascondere i suoi sentimenti.

Una breve recitazione durante la sua missione aveva un obiettivo chiaro. Come era accaduto pochi giorni fa, poteva mentire a qualcuno e intrufolarsi o rubare informazioni riservate. Se aggrediva e spingeva quella persona, quella persona si confondeva e veniva ingannata facilmente. Non doveva mettere i suoi sentimenti in gioco e non doveva recuperare la sua memoria in quel modo.

Recitazione… È più fastidioso di quanto pensassi. 

Mason fu un po’ preso dal panico e aggrottò la fronte.

«Quando senti il segnale …, stai ascoltando?» Si voltò udendo il tono tagliente, e vide un uomo con un berretto che lo stava guardando con un’espressione seccata. L’uomo guardò Mason come se lo odiasse davvero e gli diede una capsula.

«Tienilo in bocca e quando senti il segnale, mordilo. Una striscia di sangue. Capito? Ehi, ho sentito dire che sei morto ieri, è vero? Ho sentito che il tuo cuore si è fermato, allora dovresti essere bravo a comportarti da morto.» L’aveva detto in modo contorto e ancora prima che Mason riuscisse a rispondergli qualcosa, era scappato. La pioggia fredda aveva ripreso a cadere. Ancora prima che fosse in grado di calmare la sua emozione, il Regista diede il segnale del ciak.

«Amy ….» Mason trovò una piccola scarpa e si inginocchiò per prenderla. Guardando la piccola scarpa con dentro l’acqua piovana raccolta, rivide un brutto ricordo, quando l’orsacchiotto bagnato era caduto a terra, l’acqua della bambola si era sparpagliata sul pavimento e si era mescolata al sangue davanti alla porta.

Una volta che il ricordo del passato era riemerso, ogni piccola evidenza era stata più facile da ricordare. Mason non poteva nascondere o far uscire la sua espressione accigliata. Aveva solo tenuto la scarpa con una mano tremante.

Aveva sentito una pistola caricarsi. Presto ci fu un suono di pistola e Mason alzò lo sguardo per vedere la persona. Un uomo vestito di nero, che lo stava aspettando, disse: «Mi dispiace per questo. Questa volta sono stato più veloce.»

Poiché era buio e pioveva, Mason poteva vedere solo i suoi denti bianchi. In realtà sembrava che uscisse del fumo dalla pistola. Invece di pronunciare la sua battuta un po’ stupida ‘Dov’è Amy …’, Mason si limitò a fissare l’uomo e si morse le labbra. Era la prima volta che vedeva l’uomo, ma in quel momento Mason si sentì come se quell’uomo fosse l’assassino che aveva ucciso sua moglie. Si sentì come se quell’uomo fosse Aaron che lo aveva ucciso. Non sapeva come si comportassero gli attori reali, ma in quel momento non poteva accettare il lavoro in modo professionale.

La sensazione lo portò fuori bordo. Senza che se ne rendesse conto, si morse i denti e il liquido appiccicoso gli si diffuse in bocca.

Quando il sapore dolce, diverso dal sapore del sangue reale, si diffuse nella sua bocca, la sua coscienza tornò. Quell’uomo non era quel bastardo. Non poteva essere quel bastardo, perché Mason lo aveva già ucciso.

Quando sua moglie e sua figlia morirono, invece di prenderlo e metterlo in prigione, Mason smise di fare il poliziotto e si unì alla più grande compagnia di mercenari degli Stati Uniti, la Zii.

Dopo aver firmato il contratto di esclusione di responsabilità per il corpo, la prima cosa che aveva fatto era stata trovare quello stupratore e sparargli finché il suo corpo si era trasformato in un alveare. Infine, lo aveva pugnalato fino a ridurlo in  pezzi. Quando la polizia era arrivata e lo aveva ammanettato, Mason stava ancora facendo a pezzi l’intestino di quel bastardo.

Zii gli aveva procurato un avvocato molto costoso che non poteva nemmeno permettersi con un debito. Era uscito dal tribunale con tre mesi di libertà vigilata.

Dopo di che aveva lavorato nell’agenzia Zii ed erano passati già più di dieci anni.

Una volta che la sua coscienza tornò, recitare fu un po’ più facile. Quando aprì le labbra, il sangue che era nella sua bocca esplose. Proprio come aveva detto quell’assistente, Mason conosceva molto bene la morte. Come si esaurisce il respiro dopo che ti hanno sparato, come il corpo ha le convulsioni, e dopo che questo corpo è diventato molto pesante, come esala l’ultimo respiro.

Aveva visto la morte molte volte, e questa era la morte che aveva effettivamente sperimentato.

Ansimò appoggiando la guancia sul terreno bagnato e spostò gli occhi per guardare il ragazzo che gli aveva sparato. Vide l’uomo e l’uomo sembrò sorpreso. Sobbalzò indietro e Mason prese fiato. Mentre il respiro stava uscendo, la sua gola emise un respiro sibilante e i suoi occhi si riempirono di lacrime.

Sul suo viso, sentì la pioggia cadere sui suoi occhi e li chiuse. Tutto si era fermato.

Mason sentì la pioggia cadere su di lui e si chiese per quanto tempo avrebbe dovuto stare sdraiato in quel modo. Qualcosa è andato storto? No, non ho pronunciato l’ultima battuta! È un po’ stupida, ma dovrei aprire gli occhi e dire «Dov’è Amy …» in questo momento? Mason pensava di non voler davvero filmare di nuovo quella scena.

Mentre giaceva morto sul pavimento, tutti sembravano perplessi e tenevano la bocca chiusa.

Tony mormorò con voce impaziente «Mi scusi, ma Liz non sembra davvero morto? Posso andare a controllare?» E gli altri membri del personale erano lì in piedi come a dire ‘cosa abbiamo appena visto?’

Cougar fissò l’uomo disteso con un’espressione stupida e sbatté le palpebre. Cos’era quello? Quella non era la recitazione di Haley Lusk che aveva visto per dieci anni. Haley recitava veramente così?

In realtà la scena prima non era stata poi così male. Forse a causa della pioggia, era sembrata buona. La scena era venuta abbastanza bene. Correre respirando affannosamente e chiamando Amy con la sua improvvisa faccia accigliata, dava una sensazione che avrebbe potuto far commuovere il cuore delle persone. Doveva ammettere che era abbastanza buono.

Ma la scena dopo … La parte in cui era stato colpito ed era collassato …

Cougar si sentiva ansioso. Cos’è quello? Quella è la recitazione di Haley? Cougar aggrottò la fronte. Aveva la pelle d’oca sulle braccia.

Non aveva nemmeno detto «Taglia!» ma aveva preso la telecamera che stava riprendendo da vicino il viso di Haley e aveva controllato di nuovo la scena. Si bloccò e fissò Haley.

C’era stata una strana sensazione quando aveva preso in mano la scarpa. Il suo tremito era diverso da quello generato dal freddo ed aveva un potere che attirava l’attenzione della gente.

La faccia di Haley non stava ‘piangendo’ come diceva il copione quando teneva in mano la scarpa. Non stava piangendo. Ma sotto la pioggia battente, il suo viso pallido e ansimante, non sapeva se mostrare o meno un’emozione. Ben presto, la sua tristezza prossima alla disperazione si manifestò. In quel momento, probabilmente anche il regista della telecamera non era riuscito a trattenersi, e aveva chiuso un po’ di più sulla faccia di Haley.

Cougar sentì un altro brivido a causa dello sguardo che aveva Haley quando era stato colpito e aveva avuto convulsioni. I suoi occhi azzurri pieni di lacrime sembravano scioccati e ampiamente aperti quando avevano visto chi gli aveva sparato e si erano fermati su di lui. I suoi occhi tremavano e fissavano Alfred.

Da lì in poi, era stato incredibile. Era crollato lentamente, ansimando e tra le lacrime che erano uscite dai suoi occhi. I suoi occhi che erano pieni di sentimenti. Il momento in cui aveva sputato il sangue era stato squisito e vederlo tremare come se stesse prendendo un ultimo respiro gli diede un brivido.

Cougar fissava senza anima Haley sdraiato e morto. Quell’uomo che Cougar pensava oggi fosse come un sassolino pronto a scomparire, il Dan del dramma ‘Clue’, giaceva lì morto.

Il Dan che Cougar si immaginava dieci anni fa era un uomo che era bello e freddo ma diventava molto appassionato quando qualcosa era legato a sua figlia.

Non poteva ridere quando Tony era andato fuori di testa e aveva detto: «Penso che Liz sia effettivamente morto!» anche Cougar pensava che lui fosse morto.

Non era possibile che Haley Lusk avesse quel tipo di abilità recitativa. Aveva visto le sue performance di recitazione per dieci anni, ma non aveva mai mostrato quel tipo di recitazione dall’aspetto così naturale. La sua recitazione normale era ancora più imbarazzante e pacchiana di un bambino dell’asilo che cercava di ottenere il permesso da suo padre. Quella era stata l’abilità di recitazione di Haley per dieco anni. No, da quando aveva debuttato fino a ieri si era comportato così.

Ma la recitazione in quel momento era diversa. Forse l’aveva visto male. Era sospettoso, dato che era buio e piovoso, poteva solo sembrare che fosse bravo a recitare. Ecco quanto era perfetta la sua recitazione. Pensava persino di essere morto una volta prima! No, se fosse stato Haley, non poteva nemmeno ripeterlo …

Come era potuta venire fuori quel tipo di scena? Era davvero morto? Non erano solo Cougar o Tony a pensarla così. Johnny, che interpretava il ruolo di Alfred, si stava tirando indietro.

Perchè Haley si comportava così? Facendolo credere agli altri che lo aveva fatto veramente? Non era possibile. Doveva essere una coincidenza. La pensava così, ma Cougar non riusciva ancora a staccargli gli occhi di dosso. Tutte le persone che avevano riso di Haley erano rimaste lì, senza dire una parola. Era come se il tempo si fosse fermato. No, a parte il rumore della pioggia, tutti gli altri si erano fermati.

«…. Taglia. Non deve dirlo lei?» domandò una voce gentile dietro di lui. Cougar era perso, fissando Haley in modo assente, e dicendo «cosa?» si voltò. Presto fu sorpreso e si alzò rapidamente. A nessuno importava che la sedia del Regista cadesse all’indietro.

«Quell’uomo, sembra che voglia davvero alzarsi.»

Sembrava aver freddo. Cougar rimase scioccato da quel bellissimo uomo biondo, e quell’uomo disse scherzosamente: «Taglia? Non si dice ‘taglia’?» e fece il gesto della forbice con le sue due dita.

«…. Ray, signor Ray Carlton?» Cougar pronunciò il suo nome con una punta di panico e proprio come fosse una risposta l’altro sorrise in modo molto innocente.

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