BLUE KISS – CAPITOLO XIV

Una lezione per chi non sa scegliere

Parcheggio della Facoltà di Ingegneria 
Università N

Dopo una breve conversazione, Sandee si scusò con tutti perché sua sorella maggiore era venuta a prenderla, anche tutti gli altri si scusarono a loro volta prima di andar via.

Sembrava però che Fongbeer volesse un passaggio da Pete. Quest’ultimo avrebbe voluto essere un gentiluomo e accompagnare la ragazza a casa, ma sapeva che se l’avesse fatto e avesse lasciato Kao da solo, avrebbe rovinato la loro relazione.

Prima che Fongbeer potesse chiedergli di darle un passaggio, Pete si affrettò a dire che aveva alcune commissioni da fare; di conseguenza la ragazza se ne andò senza chiedere nulla, altrimenti l’avrebbe fatto sentire in colpa.

Pete e Kao andarono insieme al parcheggio dopo che Pete gli aveva lanciato un’occhiata facendogli capire che voleva parlare. Si era fatto tardi e il parcheggio era desolato. Era un buona occasione per Pete di chiarire le cose con Kao.

«Sei arrabbiato con me?»

Pete avviò la conversazione una volta raggiunta la sua auto. In verità potevano parlare tranquillamente mentre guidava, ma Pete voleva parlare di alcune cose con Kao e se lo avesse fatto mentre guidava sarebbe impazzito.

«Pensi che dovrei essere felice?» chiese Kao di rimando con voce severa. 

Era vero, si era detto che avrebbe dato del tempo a Pete, ma ora che Pete aveva avuto il tempo non aveva ancora preso una decisione. Continuava a comportarsi come sempre, frequentava Kao e Fongbeer nello stesso momento. Con il passare dei giorni, Kao cominciò a pensare che non fosse giusto nei confronti di sé stesso mantenere questa situazione; Pete non poteva stare con lui e, contemporaneamente, insieme a Fongbeer.

Era come se Pete stesse solo scherzando e dormendo con lui per uccidere la noia.

«Mi dispiace se ho ferito i tuoi sentimenti, non immaginavo lo avresti preso sul serio.»

«Cosa vuoi dire? Credi che io stia scherzando con te? Ho dormito con te perché mi annoiavo?»

«Non intendevo dire questo. Ma mi avevi detto che avremmo potuto iniziare come amici.»

«Hai ragione, ma questo non significa che puoi sentirti con altre persone allo stesso tempo. Mi sono ripromesso di avere pazienza e di darti più tempo per pensare. E questo è quello che mi merito per essere paziente?»

«Ho detto che mi dispiace, ma non posso rompere con lei adesso.» cercò di spiegare Pete. Era molto più calmo di prima: «Avevo rimesso le cose a posto con lei poco prima di sistemare le cose con te. Non sarebbe crudele se interropessi adesso?»

«Allora perché ti sei riappacificato con lei se non volevi parlarle?» 

«Ero confuso, pensavo fosse a lei a piacermi, non tu.» Pete disse la verità. Se allora avesse saputo che gli piaceva Kao più che come semplice amico, non avrebbe fatto pace con Fongbeer per poi ritrovarsi in una situazione difficile come quella. 

«Adesso cosa siamo?» chiese Kao con tono freddo. Nonostante quello che Pete aveva detto avesse un senso, Kao non si sarebbe mai più permesso di essere il “giocattolo” di Pete. Se Kao non avesse chiarito le cose con Pete al più presto, quest’ultimo non avrebbe mai preso una decisione. 

Tuttavia Pete non poteva dargli una risposta. 

Forse… il silenzio era la risposta migliore. 

«Bene se questo è quello vuoi!» 

Pete guardò Kao confuso, ma Kao non disse più nulla. Kao gli voltò le spalle volendo terminare la conversazione, ma Pete gli afferrò velocemente la mano per farlo voltare e affrontarlo di nuovo. 

«Sei troppo geloso.»

Dopo che Pete pronunciò quelle parole, spinse Kao verso la macchina e si avvicinò a lui, il suo corpo muscoloso si chinò verso il basso, le sue mani si posarono sui fianchi di Kao portandolo tra le sue braccia. 

«Se facessi lo stesso? Mi chiedo se ti sentiresti bene!» gridò Kao prima di spingere via Pete con forza, ma lui non si mosse. Al contrario, si avvicinò di nuovo a Kao finché il loro corpi non si adagiarono l’uno all’altro. Potevano sentire i loro respiri e il calore che proveniva dalla loro pelle, ciò fece ricordare ad entrambi la notte in cui la loro relazione divenne più profonda. 

Gli occhi acuti di Pete si immersero in quelli di Kao per poi spostarsi sulle labbra color ciliegia. Il desiderio di assaporare la dolcezza di quelle labbra brillò nei suoi occhi, Pete cedette a quella tentazione un secondo dopo. 

Ma… prima che le labbra di Pete potessero incontrare quello di Kao, udirono un tonfo di qualcosa che cadeva a terra. Si separarono e si voltarono verso l’origine del suono. Qualcuno li stava fissando. Era scioccata quanto loro, e tutti si bloccarono sul posto.

I cuori di Pete e Kao battevano velocemente. Entrambi si sentivano a disagio, qualcuno aveva scoperto la loro relazione segreta. Non c’era più alcun segreto in questo mondo. Ed ecco perché era andata lì. 

«Sandee.»

Entrambi mormorarono il suo nome, sembrava che fossero appena tornati in loro e quel richiamo portò Sandee ad uscire dal suo stato di shock.

«Mi spiace. Io… io non volevo interrompervi.» sorrise Sandee imbarazzata.

«È ok. A proposito, cosa ci fai qui? Pensavo te ne fossi andata.» parlò Pete con voce seria come se nulla fosse mai accaduto. Kao d’altro canto arrossì per l’imbarazzo, non riusciva a incontrare lo sguardo di Sandee perché incapace di affrontarla. 

«Ho lasciato le mie dispense a Kao, quindi sono tornata indietro per prenderle, ma… immagino che posso averle domani.»

Sandee raccolse rapidamente la sua roba da terra e stava per andarsene, voleva che Pete e Kao continuassero a parlare, non intendeva davvero interromperli.

Ma era rimasta talmente scioccata da quello che aveva visto che aveva lasciato cadere la sua roba sul pavimento.

«Sandee aspetta!» Sandee si fermò e si voltò.

«Non voglio che qualcuno lo sappia.»

«Capisco non lo dirò a nessuno.» Sandee annuì capendo la situazione.

Sandee capiva perfettamente perché volessero mantenere segreta la loro relazione, non volevano stare al centro dell’attenzione. Seppure il mondo fosse più aperto mentalmente, molti ancora non accettavano l’omosessualità. Inoltre non era sicuro che coloro che accettavano l’omosessualità li avrebbero sostenuti al cento per cento. Pete e Kao probabilmente volevano vivere le loro vite in pace e non essere al centro di pettegolezzi offensivi. 

Era così che funzionava il mondo, Sandee questo lo sapeva bene. 

«Grazie.» disse Pete e Sandee se ne andò. Sandee aveva dato loro la sua parola e Pete era sicuro che nessuno avrebbe saputo il loro segreto. Si voltò verso Kao che rimase in silenzio per un po’. Anche Pete fece lo stesso, perpetrando il silenzio. 

Alla fine Kao decise di aprire la portiera della macchina ed entrare come se non volesse continuare la conversazione. Pete sospirò, poi andò dall’altro lato, si sedette al posto di guida e mise in moto.

Pete sapeva che dire qualcosa in quel momento sarebbe stato tutto inutile, a meno che non avesse a che fare con Fongbeer. Questo gli fece pensare che avrebbe dovuto porre fine alla relazione con lei il più velocemente possibile, prima di perdere Kao definitivamente!

«Bene, se questo è quello che vuoi.» 

***********************

Pete non prese sul serio le parole di Kao fino al termine delle lezioni della giornata successiva. Vide Sun arrivare davanti la facoltà per prendere Kao. Pete non era l’unico a essere sconvolto, anche tutti gli altri tacquero.

June, Thada e Sandee erano preoccupati che Pete e Kao avrebbero litigato di nuovo, perché Pete era troppo “possessivo nei confronti del suo amico” quando Sun si era avvicinato a Kao l’ultima volta. Pete non era solo preoccupato ma sapeva che Sun, arrivando in quel modo, li avrebbe fatti litigare. Pete stava fumando di rabbia e pensò che si vedesse dalla sua espressione. 

Pete ammise senza problemi che non gli andava bene vedere Kao e Sun avvicinarsi, soprattutto quando Kao sapeva che Pete lo odiava. Forse Kao voleva renderlo geloso. Kao era così cattivo da usare questi mezzi per fare pressione su di lui?

«Non sapevo che saresti uscito con Sun.» parlò June.

«Perché avrei dovuto dirvelo ragazzi?» rispose Kao con un volto serio.

«Ma che… ! Era solo nel caso in cui volessimo andare ad una festa o cenare insieme.» 

«Allora avreste dovuto dirmelo in anticipo. Questa volta Sun me lo ha chiesto per primo.» 

«Dove state andando?» chiese Pete. La sua voce era fredda, anche se il suo cuore era in fiamme. 

«Al suo locale. Sun ha una nuova ricetta per il locale. Voglio provarla.» 

Pete guardò Kao accigliato, ma prima che potesse dire qualcosa, Sun si avvicinò al loro tavolo. Pete sospirò, non sapeva quante altre volte avrebbe dovuto sospirare per smettere di sentirsi irritato. 

«Come va ragazzi?» Sun salutó tutti cordialmente e loro gli sorrisero calorosamente, tranne Pete che non riuscì nemmeno a sforzarsi di fare un sorriso. Vedendo Sun in quel momento, Pete non potè fare a meno di ripensare al giorno in cui avevano fatto il barbecue inseme. Il sorriso che Kao e Sun si erano scambiati era ancora vivido nella sua mente e continuava a irritarlo talmente tanto che il suo cuore bruciava ogni volta che ripensava a quell’episodio.

«Studiamo ogni giorno sempre di più. E tu? Come va con il tuo café?»

«Sta andando abbastanza bene. Le persona iniziano a conoscere il bar adesso. Questo perché ho usato le bellissime foto di Kao per promuoverlo, molte persone le hanno condivise online. Devo dare a Kao il pieno merito dato che ha realizzato dei meravigliosi scatti per me.»

«Beh, sono stata pagato per quello, ho dovuto essere all’altezza del mio compenso.»

«Kao ci ha detto che hai una nuova ricetta per il locale. Ci piacerebbe provarla prima o poi.»

«Ragazzi, siete sempre i benvenuti. Ditemi solo quando volete venire. Riserverò un tavolo tutto per voi. Ma devo portare Kao con me adesso. Ci vediamo più tardi.»

Kao e Sun salutarono tutti e si congedarono, ma prima ancora che Kao raggiungesse il terzo gradino, Pete gli si lanciò davanti e strattonò il braccio di Kao. June, Thada e Sandee si alzarono velocemente preparandosi a trascinare via Pete nel caso si fosse spinto troppo oltre. Pete, con loro grande sorpresa, non disse né fece altro. Stava fissando Kao, tutti potevano sentire la tensione nell’aria intorno a loro.

June e Thada potevano pensare che Pete fosse eccessivamente possessivo nei confronti del suo amico ma Sandee, che conosceva il loro segreto, era preoccupata perché sapeva che Pete non era affatto eccessivo; era geloso.

«Ho bisogno di parlare con te.»

«Sun, per favore aspettami in macchina. Arriverò tra un minuto.» 

Sun li squadrò, non si fidava di lasciarli soli, ma ascoltando la voce seria di Kao non aveva altra scelta se non arrendersi. Sun annuì e si allontanò mentre Pete trascinava Kao nella direzione opposta.

«Ehi!! Dove state andando ragazzi?» gridò June preoccupato.

«A fanculo!» rispose Pete senza voltarsi. 

Quando Pete e Kao scomparvero dalla loro vista, June si grattò il capo guardando Sandee e Thada come se avesse bisogno di un consiglio; ma i due si limitarono a scuotere la testa. Anche se Sandee sapeva perfettamente quale fosse il problema, non lo disse a nessuno e non aveva alcuna voglia di intromettersi. Tutto quello che poteva fare era consolarli segretamente e pregare che le cose si risolvessero il prima possibile.

Pete stava cercando di reprimere la sua rabbia mentre trascinava Kao sul retro dell’edificio della facoltà, dove passavano pochissime persone, e potevano parlare in privato. Tuttavia, nel momento in cui Pete smise di camminare, Kao scosse furiosamente la mano per liberarsi.

«Cosa diavolo c’è di sbagliato in te?» chiese Kao con rabbia.

«Sono io a doverlo chiedere! Che cazzo stai cercando di fare?!» ruggì Pete perdendo il controllo. Non sapeva cosa stesse pensando Kao, stava davvero usando Sun per fare pressione su di lui?

«Vado al suo bar. Che cazzo hai?»

«Sai che odio vederti con lui.»

«Perché non posso stare con lui? Gli ero vicino anche prima di incontrarti.»

«È questo il punto!» gridò Pete minaccioso.

Era dannatamente incazzato e questo aveva reso Kao ancora più infastidito.

Pensava che Pete stesse usando due pesi e due misure per la loro relazione. Anche se Pete parlava con qualcun altro, non avrebbe permesso a Kao di fare lo stesso. Kao aveva segretamente amato Pete, si era preso cura di lui,  e aveva nascosto il tutto per troppo tempo. 

«Sono anche disposto a stare lontano dagli altri ragazzi se definisci quello che c’è tra noi.» disse Kao con tono gelido. 

Non avrebbe più permesso a Pete di fare a modo suo. Se aveva dovuto sopportare tutto quello solo per farsi del male, allora era arrivato il momento di difendere se stesso. Forse una persona come Pete aveva bisogno di imparare la lezione. 

«Stai cercando di vendicarti di me?»

«Non lo sto facendo. Sto solo facendo quello che ho il diritto di fare! L’hai detto tu stesso di non essere sicuro di noi. Volevi che iniziassimo come amici, ma dal momento che stai ancora parlando con qualcun altro, anche io ho il diritto di fare lo stesso.»

Kao si allontanò senza voltarsi, lasciando lì Pete con il suo malumore. Kao non aveva idea di quanto avesse fatto sentire Pete sottopressione. Quella volta era cento volte più agitato di quanto non lo fosse mai stato!

****************************

Blue Sky Café

Sun impiegò circa un’ora prima di portare Kao al suo café. Durante il tragitto, Kao aveva chiacchierato con Sun come se non avesse nulla di cui preoccuparsi. Era ancora infastidito e arrabbiato con Pete che non riusciva a prendere una decisione; ma quando parlava con Sun si sentiva meglio, perché Sun era come un amico e un fratello di cui potersi fidare. 

«Volevo chiedertelo.» disse Sun. Una volta scesi dalla macchina, mentre si dirigevano verso il bar, Kao si fermò quando sentì le parole di Sun. Anche quest’ultimo smise di camminare, sarebbe stato scomodo parlarne al bar.

«Cosa c’è? Perché sembri così serio?»

«Non piaccio ai tuoi amici, vero?»

«Cosa! Assolutamente no, a me sembrava proprio che gli piacessi.» 

Kao negò all’istante, anche se quella domanda gli stava lacerando il cuore. Sapeva che Sandee, Thada e June andavano d’accordo con Sun; ma per quanto riguardava Pete, era molto più di una semplice “antipatia”.

«Sì, se parli dei tuoi altri tre amici. Ma io parlo di Pete, sembra che io non gli piaccia.» 

«Oh! Questo perché Pete ha sempre quell’espressione ostile.» Kao aveva trovato una scusa per Pete. Sebbene fosse ancora arrabbiato, non voleva che Sun pensasse male di lui. 

«Sono suo amico da anni, ma anche con me ha ancora quell’espressione. È la faccia che usa con le persone a cui non è vicino. Non preoccuparti, ok?» 

«Rain  mi ha detto che Pete ha litigato con Mork.» 

«Anche lui ha litigato con Rain .» 

«Ha nemici ovunque?» 

«Te l’ho detto, è la sua espressione ostile. Lo fa sembrare come se volesse litigare con tutti.»

«Ci sarà la terza guerra mondiale quando Pete incontrerà Mork?» 

«Senti chi parla. Faresti meglio a pensare a te! Rain  è così vicino a Mork, ma hai sempre da ridire su qualunque cosa faccia. Non ti senti in colpa per Rain  che è bloccato nel mezzo?» Kao cambiò rapidamente argomento spostando l’attenzione sul problema tra Sun e Mork.

«Non l’ho mai fatto. È Mork che continua a farmi incazzare.» 

«Ma non è una persona cattiva e non si limita a pestare le persone tutto il tempo. Ha anche fatto buone azioni, sai. Era una spia della polizia e li aiutava ad arrestare uno spacciatore. È stato fottutamente figo… »

«Smettila di lodare quel dannato moccioso come ha sempre fatto Rain .» 

«Cosa!? Questo significa che lo sapevi già, ma non hai ancora cambiato idea su Mork. Allora come posso smettere di pensare che hai una pregiudizi nei suoi confronti?» 

«Se fossi stato trattato come mi ha trattato lui, capiresti perché ho dei pregiudizi su di lui.» 

Sun sospirò ed entrò nel bar. Stava per dire qualcosa di più su Mork quando il suo sguardo cadde proprio su quella persona che stava bevendo un caffè. Nel momento in cui i loro sguardi si incrociarono, entrambi irradiarono istinti omicidi. Sun interruppe rapidamente il contatto visivo e si diresse al bancone perché non voleva litigare con Mork davanti a Kao.  

«A proposito del diavolo.» Kao prese in giro Sun. Quest’ultimo alzò gli occhi al cielo infastidito, ma Kao continuò a stuzzicarlo. 

«E se Mork fosse uno tsundere, potrebbe avere segretamente una cotta per te ma non riesce ad esprimere i suoi sentimenti. E continua a venire per guardarti come fanno le ragazze.»

[N/T: Tsundere è un termine giapponese che indica uno stereotipo di personaggio, solitamente femminile, che inizialmente appare arrogante e scontroso ma in seguito si rivela essere gentile e amorevole con la persona amata.]

«Smettila!»

Sun spazzò via quei pensieri dalla testa di Kao fulminandolo con lo sguardo, ma Kao si limitò a sorridere beffardo guardandosi intorno. La maggior parte dei clienti erano donne, Kao era sorpreso che Apple quel giorno non fosse lì.

«Come può quel ragazzo avere una cotta per me? L’unico motivo per il quale non mi prende in giro è perché sono il fratello di Rain .» 

Sun continuava a brontolare e Kao poteva solo ridere mentre lo ascoltava. Forse la relazione tra Sun e Mork non sarebbe cambiata così facilmente. Ma Kao credeva che, se si fossero avvicinati l’uno all’altro, avrebbero potuto anche essere migliori amici.  Sarebbero potuti diventare più vicini di qualsiasi altro. 

Bastava guardare lui e Pete!

Kao sospirò al pensiero di Pete. Non capiva perché doveva pensare a lui e sentirsi angosciato quando finalmente era di buonumore. 

Lo smartphone nella tasca dei pantaloni cominciò a vibrare. Kao lo prese e guardò lo schermo; era Pete che gli mandava messaggi a raffica. 

[Sei arrivato?]

[Di cosa parlate ragazzi?]

[Quando torni a casa?]

[Rispondi. Ho qualcosa da dirti.]

[Cosa stai facendo? Perché non rispondi?]

[Kao, rispondi!]

Pete non era mai stato così appiccicoso prima, ma anche se Kao sapeva bene che Pete si sentiva a disagio, non gli rispose. Kao spense definitivamente il telefono e lo rimise in tasca.  

Kao era sempre stato quello che aveva cercato di mantenere stabile la loro relazione per correre sempre dietro a Pete, ma ormai era tutto finito. Era di buonumore ed era felice di stare con i suoi amici in quel momento, quindi non voleva preoccuparsi pensando a lui. Forse era giunto il momento per Pete di essere quello che doveva corrergli dietro, in modo da poter capire come si era sentito Kao. 

«Cosa vuoi bere?» chiese Sun.

«Il caffè della tua nuova ricetta, quello che volevi farmi provare.» 

Kao rispose sorridendo per poi chiacchierare tranquillamente con Sun, come i due amici intimi che effettivamente erano. Non aveva idea che qualcuno stesse guardando il volto sorridente di Sun mentre parlava con Kao.

Mork fece una smorfia irritata. Sun era sempre gentile con tutti, ma con Mork… Sun quasi sputava fuoco contro di lui ogni volta che si incontravano. Come poteva Mork essere gentile con Sun quando il fratello del suo amico aveva dei pregiudizi nei suoi confronti?

Sun meritava di essere trattato male da Mork! 

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