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TODAY, I’LL DO MY BEST TO BECOME SWEET FOR YOU – CAPITOLO 9

Così ebbe inizio l’appassionata vita amorosa della piccola arancia.

Abbracciò, baciò e si appoggiò al pittore mentre entrambi guardavano le stelle fuori dalla finestra.

La piccola arancia amava ascoltare le favole e così il pittore cominciò a raccontargliele.  Piccola Arancia non amava le cipolle verdi e l’aglio, quindi il pittore non li aggiungeva mai al suo cibo, anche se l’altro non riusciva a mangiare nulla. La piccola arancia era ancora molto sfacciata, esortava costantemente il pittore a dire che gli piaceva, quindi il pittore si adeguava sempre a lui.

**********

Il pittore fece anche un disegno per il giovane: si trattava del ritratto umano di Piccola Arancia. Mentre il giovane guardava il pittore disegnare, sorrideva così felice, come se volesse davvero scolpire quello scenario nel suo cuore.

Era una giornata meravigliosa per la piccola arancia e il pittore, proprio in quel piccolo cortile.

A volte, Piccola Arancia gli chiedeva tutte le cose imbarazzanti che aveva fatto in passato: «Quando ti abbracciavo la gamba e ti davo del traditore, cosa ti è venuto in mente?»

Il pittore rispose: «Stavo pensando che eri davvero carino.»

Piccola Arancia cominciò a ridere di cuore incredulo: «Assolutamente no!  Devi aver pensato che la mia testa era rotta!»

Il pittore gli accarezzò la testa: «Non l’ho fatto.»

Piccola Arancia abbracciò stretto il braccio del pittore, massaggiando coraggiosamente la testa contro di esso: «Sono così felice, Signor Pittore.»

I suoi affetti erano fioriti e avevano portato frutto*. Piccola Arancia non era più acido.

*(N/T: significa che i suoi sforzi hanno portato a qualcosa.)

Ora stava diventando dolce e si sentiva anche un dolce gusto ogni volta che si baciavano.

«Sei maturato.» gli disse l’arancio.

Finalmente sul suo ramo era apparsa una grande arancia.

Piccola Arancia piagnucolò: «No, non voglio!»

L’arancio però lo sgridò: «Non fare storie! Ti ho già aperto la porta sul retro. Questa è ora la velocità più lenta che potrei fornirti, prima che tu maturi.»

Ma la piccola arancia non era ancora disposta a soddisfare il suo desiderio. Non voleva ancora essere mangiato dal pittore e lasciarlo così presto.

Voleva ancora stare insieme a lui fino all’ultimo momento.

Non si sa perché piove sempre quando si avvicina l’autunno.

La piccola arancia non voleva essere nutrita dalla pioggia, quindi piangeva sempre, come se volesse gridare via tutta l’acqua piovana che il suo corpo arancione aveva assorbito in quei giorni.

«Signor Pittore, oggi ho scoperto di essere matura e di essere molto più dolce di prima.  Cosa dovrei fare?»

«Signor Pittore, temo che potrei maturare troppo o diventare troppo dolce.»

 «Signor Pittore, me ne pento davvero.»*

*(N/T: Perché prima lo assillava perché lo mangiasse velocemente, e desiderava sempre diventare dolce il prima possibile.)

«Signor Pittore, perché il ciclo di vita delle arance è così breve?»

«Signor Pittore, signor pittore, perché le arance hanno una vita così breve?»

Era come se i loro cuori fossero legati insieme e la dolcezza della loro vita stesse per finire presto.

La piccola arancia non voleva più tornare a casa. Non voleva lasciare il ‘Signor Pittore’.

Il pittore allora lo consolò: «Verrò a cercarti.»

«Come…?»

Il cielo era vasto e la terra era grande. Come avrebbe potuto trovarlo?

«Prima di tutto, parli anche tu cinese, quindi il campo della mia ricerca si è già ristretto così, giusto?»

«Ma cosa succederebbe se vivessi effettivamente in un altro paese?»

«No, sicuramente non è così. Non conosci nessuna lingua straniera, anche la tua pronuncia inglese sembrava molto inesperta.»

Pensandoci, questo aveva davvero senso per Piccola Arancia.

Il pittore gli baciò gli occhi arrossati: «Anche se non ho potuto fotografarti, almeno ho fatto molti dei tuoi ritratti.»

«Ma sono così carino nei tuoi disegni. Non sono davvero così.» Piccola Arancia era raramente così modesto. Beh, si guardava sempre allo specchio.

Il pittore scosse la testa e gli disse: «Ma lo sei.»

La piccola arancia lo abbracciò, le lacrime cadevano sul colletto del pittore: «Lo sai? Nel momento in cui ti ho visto, mi sono subito innamorato di te. Ho pensato che sembrassi familiare e mi è sembrato di averti già visto prima. L’arancio mi ha detto che sono stato mandato qui da Dio dopo aver ascoltato la mia preghiera.»

E quindi…

La preghiera di Piccola Arancia doveva essere stata quella di incontrare il pittore.

L’uomo più grande lo consolò: «Ci rivedremo sicuramente, Piccola Arancia.»

Ottobre passò, così come novembre.

Il pittore lasciò il piccolo cortile, la piccola arancia ora era scomparsa e l’arancio era appassito.

Ogni ritratto di Piccola Arancia che aveva disegnato si era trasformato in un foglio di tela bianco. Anche se il pittore cercava di ricordare il suo aspetto e di disegnarlo, semplicemente non ci riusciva.

L’arancio aveva detto che ogni esistenza aveva le sue rispettive regole.

Ma il pittore era sollevato dal fatto che Dio non avesse cancellato i suoi ricordi.

Il pittore iniziò a viaggiare. Voleva cercare Piccola Arancia e allo stesso tempo voleva trovare ispirazione per la sua carriera artistica durante il viaggio.

Allo stesso tempo, un adolescente sdraiato su un letto d’ospedale, metà del suo viso coperto da una maschera per l’ossigeno, finalmente aveva aperto gli occhi.

Il nome di questo giovane era Lin Ju*.

Era l’unico fan che faceva sempre il tifo per il pittore. Era anche quel fan che un giorno improvvisamente era scomparso da Weibo.

Dio aveva davvero ascoltato le preghiere di Lin Ju.

E quella preghiera era… Vorrei essere al suo fianco e tirarlo su di morale!

*(N/T: il nome completo di Lin Ju, 林橘, al contrario , 林橘, significa ‘foresta di mandarini’.)

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