THARNTYPE – CAPITOLO 61

L’ultima battaglia, ma la guerra è tutt’altro che finita

“Forza Forza!”

“Ops, capo. Mi stai dando una porzione così grande, mi vuoi fare ingrassare!”

“Non è troppo. Sei nel pieno della crescita e quindi devi mangiare più che puoi. È raro che tu vada a casa di un amico per mangiare, quindi stai zitto e mangia.”

Tharn guarda sbalordito il cibo che continuano a mettergli nel piatto. Type aveva ordinato solo del gamberetto e delle ostriche, ma la padrona del locale invece aveva servito loro uova strapazzate, verdure fritte una grande ciotola di riso. Il tutto era sistemato ordinatamente sul tavolo ma, cosa più importante, le porzioni non sembravano ancora finite. Tharn sentiva la padrona del locale interloquire in dialetto meridionale con Type, ma la parlantina era troppo veloce per fargli capire qualcosa.

“Che cosa stai aspettando?”

“Non ti ho mai sentito parlare in dialetto.” Quando parla, Type ha un forte accento del sud, ma ha sempre parlato la lingua nazionale.

Ascoltando la signora, Tharn si rende conto che per lui le parole sono incomprensibili. Tharn ascolta attentamente la conversazione di Type con la padrona, e non muove un dito finché non hanno finito.

“È passato molto tempo dall’ultima volta in cui ho parlato in dialetto, quindi molte parole mi risultano incomprensibili e non riesco a pronunciarle bene. Vivo a Bangkok da quando avevo tredici anni, e in famiglia non parliamo in dialetto di solito, quindi non sono abituato ad usarlo. Se vuoi sentire qualcuno parlare in puro dialetto puoi chiedere a mio padre, anche se sentirai solo insulti.” Parlando del padre di Type, l’argomento dialetto viene messo in disparte mentre Tharn si copre lo stomaco e fa un’espressione addolorata.

La sua espressione provoca in Type, che sta sbucciando il granchio, una grossa risata.

“Oggi sei già andato in bagno molte volte!” Type lo prende in giro facendo sospirare profondamente Tharn che quel giorno si è alzato presto per andare al bagno.

“Tuo padre sta cercando di uccidermi.”

Anche se nessuno ha mai sentito parlare di morte causata da cibo piccante, Tharn potrebbe essere il primo.

“Bene, bene… come puoi venire al sud senza assaggiare qualcosa di piccante, non è ovvio che poi verrai preso in giro?”

“È troppo piccante, non credo che ci sia qualcuno che possa sopportarlo.” Tharn sente bruciare la sua gola al solo pensiero della cucina del padre di Type. Grazie a lui ieri ha imparato a scrivere la parola dolore.

Quelle pietanze erano così piccanti che le sue orecchie erano diventate rossissime, la sua bocca si era riempita di saliva e non sapeva se quello che gli gocciolava sul mento fosse sudore o saliva.

“Chiedo scusa per mio padre” ride Type “ma Tharn… chi avrebbe mai pensato che un bel batterista come te, che ha un sacco di fan fin dalla nascita, sarebbe entrato e uscito dal bagno per via della diarrea fino a intasare il water? Ieri sei stato davvero divertente!” Le risate di Type risuonano in tutto il ristorante.

Ma ad essere onesti Tharn non è affatto arrabbiato perché l’uomo di fronte a lui, che al momento ride fino alle lacrime, è lo stesso uomo che ieri era così preoccupato per la sua salute da procurargli una medicina e stamattina ha scambiato di nascosto i loro porridge.

Per fortuna l’ha fatto, perché suo padre aveva messo nella sua ciotola un sacco di peperoncini, e il colore era diventato così rosso da sospettare che il sangue fosse un ingrediente della pietanza.

Se Tharn avesse effettivamente mangiato quel piatto, al momento sarebbe a letto debole e incapace di muoversi.

Type poi si è offerto di portarlo a fare un giro per scappare almeno fino a sera, per poi trovare una scusa per dormire da qualche parte dove suo padre non potesse raggiungere Tharn. 

L’espressione di Type è seria mentre pronuncia quelle parole, e può dire che era preoccupato per lui, molto preoccupato.

Quella preoccupazione ha portato il sorriso sul viso di Tharn e gli ha ricordato molte cose.

Anche se che l’anno scorso hanno attraversato molte cose, Type non ama ancora mostrare troppo le sue emozioni. Sembra essere ancora lo stesso, ma sa che il suo ragazzo è cambiato davvero molto. Certe volte sembra che non gli importi, che non li prenda a cuore, ma i fatti sono che lui dimostra i suoi sentimenti in questo modo. 

Stare insieme per così tanto tempo gli ha permesso gradualmente di impare a leggere Type e, anche se non sempre riesce a farlo, Tharn è disposto a passare la sua vita imparando lentamente, sempre che lui continui a essere così chiacchierone.

Anche questa volta, Type è più preoccupato di quanto stia mostrando.

“Beh, considerala una espiazione.” dice Type all’improvviso, e Tharn alza lo sguardo sospettoso, solo per vedere Type mettere un pezzo di polpa di gamberetto nel suo piatto, e poi continuare a sbucciare il proprio gamberetto a testa bassa.

“Sembri molto abile.”

Se qualcuno non fosse un gran mangiatore di gamberetti, gli basterebbe imparare da Type guardandolo pulire una chela lasciando la carne intatta.

“Beh, lo faccio da quando ero bambino. Mio padre mi ripeteva che dopo aver imparato a sgusciare i gamberetti, avrei potuto farlo per le ragazze che mi sarebbero piaciute in futuro.”

Tharn si blocca un istante guardando prima le mani impegnate di Type, poi la sua espressione sincera, e infine rimane in silenzio per un momento prima di parlare.

“Allora mi dispiace di aver derubato una ragazza della sua carne di gamberetti.”

“Non pensarci troppo!” Type solleva la chela del gambero e la punta prima verso Tharn, poi verso e la sua guancia e infine parla seriamente.

“Non sentirti più in colpa. Ho intrapreso questa strada disfunzionale tanto da arrivare a questo punto, non devi dispiacerti. Ho già avuto una resa dei conti con i miei genitori e se ti dispiace ancora, ti colpirò negli occhi con le chele di granchio!” Le parole di Type fanno sorridere il volto di Tharn che perde l’aria seria.

“Non sono dispiaciuto. Vorrei solo chiederti se sono qualcuno che ti piace.” Tharn è improvvisamente divertito, e Type ride insieme a lui. “Hai appena detto che li avresti sgusciato per qualcuno che ti piace, e dato che sono qualcuno che ti piace, ha importanza che io sia un maschio?” Tharn sorride mentre spiega che, come Type ha affermato, loro due hanno passato così tante cose che niente può mettersi ancora tra di loro a questo punto.

“Hai intenzione di giocare con le tue paroline dolci, vero? Sì, P’Tharn, mi piaci, sei soddisfatto?” dice Type con nonchalance, prima di chinare il capo e tornare a sgusciare il gamberetto per metterne la polpa nel piatto di Tharn.

“Ma a proposito di rimpianti… ho una cosa da dire.”

“Eh?” Il cuore di Tharn rabbrividisce un po’.

“C’è questo amico di cui ti ho parlato.” Sentendo che il rimpianto non riguarda lui, Tharn ne è molto sollevato mentre ricorda quello di cui gli ha precedentemente parlato.

“Oh, intendi quell’amico.”

“Beh, vorrei scusarmi con lui. Sono stato piuttosto preoccupato per come ci siamo lasciati.”

“Non abbiamo appena detto che avremmo visto il tuo amico più tardi?” chiede Tharn lasciando che Type sollevi lentamente la testa per guardarlo. Il suo viso diventa sempre più serio mentre aggrotta la fronte al pensiero del suo amico.

Il suo amico si era aperto con lui sul fatto di aver capito di essere gay fin da giovane, e l’avergli gridato in faccia il suo odio per gli omosessuali fa sentire Type colpevole.

“In realtà, siamo venuti qui anche per questo, no?”

 Type rimane in silenzio mentre fissa i piatti disposti sul tavolo, e poi sospira profondamente.

“Beh… non ero poi così spaventato di affrontare mamma e papà, ma lui è la persona che più mi ha sentito disprezzare i gay e non mi sono reso conto neanche per un secondo che lo stavo insultando. Vorrei davvero scusarmi con lui, ma onestamente, non so cosa dovrei fare una volta che l’avrò incontrato.”

“Non avere paura. Il mio ragazzo è una persona schietta che parla in modo diretto, no?” gli dice Tharn con un sorriso guardando Type che, seduto dall’altra parte del tavolo, è piuttosto teso.

Lui è una persona semplice e diretta che deve semplicemente parlare con un suo amico. Deve solo dire al suo amico quello che gli viene dal cuore.

“Seriamente, perché sono così spaventato?”

“Già, perché dovresti aver paura? Non ci sono io qui con te?” Tharn cerca di rassicurarlo con uno sguardo sincero, facendo di nuovo ridere ad alta voce Type.

“Quando hai detto che mi avresti coperto le spalle, intendevi che avresti usato il tuo bel faccino per impedire al mio amico di arrabbiarsi?” chiede Type con un sorriso.

“Che io sia bello o meno non è importante. Perché non importa cosa, io sono solo tuo.”

Le parole di Tharn fanno spalancare gli occhi di Type per lo shock improvviso, prima di guardarsi intorno per vedere se qualcuno ha sentito la loro conversazione. Questo ragazzo sa di aver detto una cosa simile davanti ad un sacco di persone? Il sorriso di Tharn indica a Type che lo sa, ma che non gli importa.

“Se sei soddisfatto di quello che ho appena detto, non rimproverarmi.” afferma Tharn lasciando il suo ragazzo, che stava aprendo la bocca per rimproverarlo, a boccheggiare senza parole.

“Pazzo!”

È una frase che Tharn ha sentito troppe volte, e più la sente, più gli piace. Forse era davvero pazzo, perché rideva ad alta voce ogni volta che sentiva Type apostrofarlo in quel modo.

“Ricorda bene, puoi essere solo mio.” conclude Type. Tharn guarda con sicurezza Type, uno sguardo sincero brucia nei suoi occhi.

Quando il ghiaccio incontra il fuoco non può fare altro che sciogliersi in acqua; e  anche Type si scioglie come il ghiaccio. Type è il ghiaccio e Tharn è il fuoco, ma non sono incompatibili tra di loro. Si uniscono, uniformano la loro temperatura, e scaldano i loro cuori.

“Non è solo il mio cuore.” continua Tharn: “Il mio cervello, il mio cuore, il mio corpo appartengono solo a te.”

Tharn sputa incontrollato i suoi pensieri, e Type si immobilizza imbarazzato, sguardo basso fisso nel piatto dove sta ancora sgusciando il granchio.

“Smettila di dirlo, è imbarazzante.”

In questo momento Type ha un aspetto che Tharn ha visto raramente, e sarebbe disposto a mangiare altro cibo piccante pur di continuare a vederlo.

Ai’Type… in ogni caso, sei la persona più dolce nel mio cuore.

Dopo aver gustato un pasto delizioso e raccolto abbastanza coraggio dal suo ragazzo, Type prende il motorino e insieme si avviano verso il negozio della famiglia del suo amico. Nella mente il ricordo del loro ultimo incontro. 


*******************

Quella volta erano in vacanza.

Si può dire con certezza che le vacanze avevano fatto sparire tutti i gay del mondo dall’oggi al domani.

Sono state sempre le vacanze a fargli capire che al suo amico piacciono i ragazzi.

Dopo la litigata di quella volta, non ha avuto il coraggio di incontrare il suo amico, ma adesso, dopo aver accettato completamente sia il suo orientamento sia Tharn, Type sente che è ora di affrontare la situazione.

Dopotutto, non vuole perdere un buon amico solo per il suo orientamento sessuale.

“Ai’Tharn!” Dentro di sé Type viene preso dal panico con la sensazione di sbagliare tutto. Improvvisamente sente un peso sulla spalla e, girando la testa, vede il ragazzo seduto dietro di lui che gli sorride.

“Penso che tu non sia l’unico a sentirsi apprensivo, anche lui probabilmente avrà paura che tu sia ancora arrabbiato.” Type guarda il suo ragazzo mentre Kom lo guarda dalla soglia del negozio con sguardo sorpreso, apparentemente incapace di credere che Type sia davanti a lui in quel modo.

Forza!

Alla fine, Type decide di entrare nel negozio e affrontare l’uomo che al momento è senza parole.

“Ehm, Ai’Type, sei tornato per le vacanze! Io… io…”

“Hai un minuto? Vorrei parlarti.”

Vedendo il suo sguardo impaziente e irrequieto, Type va dritto al punto. Il suo atteggiamento diretto fa congelare sul posto Kom che sta per annuire in risposta, fermandosi però quando sente Type rivolgere la parola a qualcun altro.

“Aspettami qui, non ci vorrà molto.”

Queste parole sono dirette a Tharn che lo sta seguendo e che annuisce in segno di assenso, restando fermo nelle retrovie a guardare Type e Kom che attraversano la strada allontanandosi.

“Stai bene? Come va la vita?” Kom rompe il silenzio per primo.

“Non male. In realtà siamo qui anche per questo incontro, ma è passato molto tempo…. E tu? Come ti va la vita?”

“Solo… okay.”

Type riesce a percepire l’atmosfera imbarazzata tra di loro… dove sono finiti i loro momenti complici? Ora Kom ha paura di interagire con lui, e tra loro si è creata una barriera che sembra insopportabile.

Non sorprende affatto, avrebbe costruito una barriera per proteggersi.

“Quella persona è un tuo amico di Bangkok?” Kom guarda nella direzione del suo negozio, dove un ragazzo li attende, e Type gira la testa per guardare il suo amico.

“Ti interessa?”

“No no no, non mi interessa! Non volevo dire quello.” si affretta a negare Kom. Probabilmente pensa che Type creda che, in quanto omosessuale, gli interessi qualsiasi ragazzo e quindi possa essere interessato anche al suo amico. Ma la realtà è diversa, e quindi si affretta a scuotere la testa.

“Non è quello che intendevo. Volevo solo sapere se sarei diventato geloso.”

“Eh? Geloso?” Kom è sorpreso e gira la testa guardando con occhi sorpresi Type. Quest’ultimo fa un respiro profondo, guarda di nuovo nella direzione di Tharn e sgancia la bomba.

“Uh. Lui è il mio ragazzo.”

Qualcuno deve gettare l’amo.

Il tono e lo sguardo sinceri di Type fanno spalancare la bocca a Kom che non riesce a credere alle sue orecchie e quindi chiede di nuovo.

“Vuoi dire… il tuo ragazzo?”

“Sì, il mio ragazzo. Lui è il ragazzo del ragazzo che odia i gay, cioè il mio ragazzo. È gay come te.” Type parla in modo diretto, lasciando l’amico perplesso a digerire la situazione, in sottofondo il suono delle onde che lambiscono la spiaggia.

I due si guardarono l’un l’altro senza dire una parola, e alla fine è Type a parlare per primo.

“Kom, mi dispiace! Mi scuso per tutto quello che è successo l’altra volta, per ogni parola di rimprovero che ti ho detto, per ogni sguardo di disgusto che ti ho mostrato. Mi dispiace averti causato dolore, non volevo ferirti.” Alla fine Type confessa tutti i suoi pensieri, e dall’espressione del suo viso si capisce che è sinceramente dispiaciuto. 

“Non sei disgustato?” chiede Kom in un sussurro. Type non è sorpreso di ricevere questa domanda. 

Type ha mostrato disgusto per i gay per molti anni, così tanto che adesso ha paura di affermare di essere gay.

“Sì, sono disgustato. Ancora oggi non riesco ad accettarlo al 100%, ma Tharn mi ha detto che non tutti i gay sono cattivi. Incontrerò qualcuno che è buono e qualcuno che è cattivo a prescindere dal loro orientamento.” Kom si blocca ascoltando quelle parole. Type d’altra parte, alza la mano e saluta in direzione di Tharn, con gli angoli della bocca che si alzano in un sorriso genuino.

“Ma non mi sono fatto coinvolgere da lui a causa del suo genere. Sapevo solo di amarlo e che volevo stare con lui. Mi ha insegnato che se avessi messo da parte il genere di una persona, il mio mondo sarebbe stato più ampio. È sempre stato lui a farmi vedere il mondo in tutti i suoi colori, non più solo bianco o nero. Una persona è buona o cattiva a prescindere dai suoi gusti sessuali. Mi ha insegnato tutto questo, e quando ho realizzato e assimilato questo concetto… mi sono innamorato di lui.” Parlando di Tharn, la dialettica di Type è più fluida di quanto sia mai stata, perciò prende ulteriore coraggio per andare avanti.

“Mi rendo anche conto che tu non sei quello che ti gridavo contro e mi scuso! Puoi perdonarmi per gli insulti ti ho sempre rivolto?”

“…”

Prima che Kom ci ripensi, lancia di nuovo un’occhiata a Tharn prima di lasciarsi sfuggire un lungo sospiro. 

“Il tuo ragazzo è davvero bravo se è riuscito a far cambiare le tue idee.” Le parole di Kom fanno ridere Type.

“Sei tutto concentrato su di lui e non parli con me.”

“Dico sul serio.” Anche se Kom  ritorna sull’argomento di cui stavano discutendo. Poi ride. “Non devi scusarti con me, so che non era tua intenzione insultarmi. Grazie per essere tornato, pensavo di averti perso per sempre come amico. Pensavo…” Kom sembra sul punto di piangere, probabilmente negli ultimi sei mesi ha vissuto con la paura che la loro amicizia fosse finita per colpa sua. Finché Type non scuote la testa.

“Sono io che devo ringraziarti per essere stato disposto a parlare ancora con me.”

“No, Ai’Type, no. Non sono mai stato arrabbiato con te, non importa cosa, sei sempre stato il mio migliore amico.” Type si sente sollevato come mai prima d’ora, tanto che si asciuga le lacrime di commozione prima di fare la posa del saluto nel Muay Thai.

L’altro ragazzo gli restituisce il sorriso.

E semplicemente così, senza troppe parole, i due tornano uniti sapendo cosa pensa l’altro. Questa è la fine della loro litigata, perché alcune cose vanno lasciate nel passato per ricominciare da capo.

“Presentami il tuo ragazzo!”

Kom cambia il discorso e Type replica deciso.

“Non hai risposto alla mia domanda, quindi devo considerare se sia il caso di presentarvi.” Sentendolo dire questo, guida Kom in direzione di Tharn.

“Kom, grazie. Grazie per non odiarmi.” sussurra Type con voce tremante mentre camminano.

“Anche a te, grazie per essere tornato.”

A volte, sia Type sia Kom, si erano preoccupati allo stesso modo; solo che lo avevano fatto per cose diverse. Type si preoccupava del fatto che Kom fosse arrabbiato con lui, mentre quest’ultimo era preoccupato che Type non lo accettasse per via della sua sessualità. Ma i due non avevano mai pensato di porre fine alla loro amicizia, così sono tornati amici ancora una volta cancellando i loro rancori.

L’amicizia, quella vera, non dipende dal sesso.

Ignaro dello sguardo triste sul volto impensierito di Type dietro di lui, Kom risponde con un sorriso.

“Non mi interessa il tuo ragazzo, voglio solo incontrare il tuo primo amore.” Kom guarda mentre mormora a sé stesso.

In pochi giorni, il mio sogno potrebbe diventare realtà. Il mio ragazzo arriverà presto sull’isola, e quel sogno di presentare il mio amore a coloro che mi circondano si realizzerà.

Aspetta ancora un po’ e poi sarò in grado di mostrarti al mondo.

*******************

“Hai un buon amico!” commenta Tharn.

“Perché? Non dirmi che ti piace?” chiede irritato Type.

“Non mi piace!”

“Ecco bravo. Più tardi ricordati di dirmi che ti piace il colore della mia pelle, okay?”

I due uomini scendono dalla motocicletta e Type si volta verso il suo ragazzo con lo sguardo preoccupato per quello che sta per dire, ma Tharn lo precede e gli ruba la scena: “È finita. Tu sei il mio ragazzo, e io non voglio nessun’altro.” Il tono di Tharn è un po’ feroce, avvertendo Type di essere sicuro di sé e non stare in allerta. Il tono con cui lo dice è così sincero che Type lo fissa sbalordito prima di aprirsi in un sorriso soddisfatto.

“Non ti è mai venuto in mente che potrei essere io a non volerti?”

Tharn gli lancia uno sguardo feroce e si avvia per primo in casa, subito seguito da Type.

“Ai’Type, sei sempre tu quello che per primo dice cose che di solito rendendo le persone infelici.”

“Come osi parlare a mio figlio con un tono simile?”

Prima che Type abbia il tempo di rispondere, l’ultima cosa che vorrebbero sentire risuona per la stanza. Tharn inizia a cercare il proprietario di quella voce, e subito trova il papà di Type con un coltello in mano con cui stava affettando i peperoni, ma che adesso punta contro di lui.

“Papà smettila. Stiamo solo parlando.”

“Come osi parlare per lui, non sapendo chi lo ha allevato con tutto il cuore?” dice suo padre esasperato.

“Allora papà, sei pronto a farci lasciare, vero?”

“Ci puoi scommettere! Non voglio un genero, voglio una nuora.” replica suo padre in tono severo mentre fissa Tharn. Il coltello nella sua mano non è ancora stato posato, e Tharn rabbrividisce spaventato.

“Allora dimmi, come sai che avremmo un genero?”

Questa è l’entrata ad effetto della vera eroina della storia, Mamma Thiwat si avvicina e si unisce alla conversazione!

“Lui è un uomo, non è un’indicazione abbastanza chiara che nostro figlio è la moglie dato che ha portato a casa un uomo per farcelo conoscere?”

“Quindi vuoi solo una nuora, vero?” La coppia litiga davanti ai ragazzi, che muovono lo sguardo da uno all’altro come una partita di ping pong.

“Sì, voglio una nuora.” afferma con fermezza l’uomo.

“E se fosse nostra nuora?” chiede lentamente l’unica donna della casa.

“Cosa intendi?”

“Marito, hai dimenticato che anche tuo figlio è un uomo? Se Tharn non fosse il genero ma la nuora, lo guarderesti ancora in quel modo? Anche lui deve fare un sacrificio, e penso che dovresti pensare a quanto offrire in dote per un bravo ragazzo come Tharn.”

Sentito questo, il padre di Type posa il coltello sul piano da lavoro e inizia a rifletterci seriamente. È qualcosa che non ha mai preso in considerazione prima.

Sì, in effetti mio figlio ce l’ha, e anche quell’altro ce l’ha. Quindi… chi dei due è il marito e chi la moglie?

Questo pensiero lo fa fermare e fissare suo figlio.

“Papà, accettalo e basta, anche lui si è sacrificato molto.” parla Type mentre afferra Tharn per il collo. E mentre Tharn sta cercando di confutare quella affermazione, viene fulminato da uno sguardo di Type che gli intima il silenzio.

“Quindi stai portando a casa una moglie maschio?”

“Sì, questo è accettabile.” La madre batte il ferro finchè è caldo.

“Bene. Se è così, è accettabile che rendiamo le persone responsabili dei sacrifici che fanno, che siano uomini o donne.” Sentendo questo, l’intero corpo di Tharn si irrigidisce, soprattutto quando sente il padre del suo ragazzo chiedere ancora con più precisione.

“Ma se è così, allora Type, stai attaccando o ricevendo?”

La domanda fa ridere forte Type.

“Tharn cosa stai aspettando? Vuoi che mio padre ti torturi duramente?” Così dicendo, trascita Tharn fuori di casa e iniziano a correre, inseguiti da suo padre che ha bisogno di una risposta. Purtroppo l’uomo non li raggiunge in tempo perché i due sono saliti sul motorino e corsi via.

“Non torno a casa stasera! Andiamo a fare quello che dovrebbero fare le coppie, e temo che a casa ci saranno persone anziane che verranno a fare capolino nella nostra stanza. Papà, fattela passare in fretta perché non ho intenzione di rompere con Tharn, non importa cosa.”

Mentre parla, Type sta già guidando quindi le ultime parole vengono sfumate nel vento, lasciando Tharn l’unico a salutare rispettosamente con un waii suo padre.

“Papà, noi andiamo via per primi.” saluta Tharn.

“Non sono tuo padre! Bastardo, riporta qui il tuo culo!”

Type ride e Tharn scuote la testa impotente.

“Ahimè, non è facile innamorarsi di te!” Tharn appoggia la testa contro la spalla di Type.

“Solo tu puoi saperlo.” Type si gira all’indietro per guardare Tharn che ride gioiosamente mentre stringe le mani intorno alla vita del suo ragazzo.

“Lo so da molto tempo, ma non ho intenzione di rompere con te in ogni caso.”

“È troppo grasso.”   

“Olio?”

“Sempre l’opposto.” Tharn sorride ancora di più.

“Chi ha detto che non mi voleva?”

“Chi l’ha detto? Ho solo chiesto se hai mai pensato al fatto che potrei essere io a non volerti.” Type confuta il discorso di Tharn che però non si arrende e continua a insistere.

(N/T: onestamente lo scambio di battute poco sopra non lo abbiamo capito. Crediamo che probabilmente sia un qualche modo di dire Thailandese che non conosciamo. Abbiamo il dubbio che sia il loro modo di manifestare imbarazzo, un po’ come noi che diciamo “mi sta venendo il diabete” quando vediamo qualcosa di dolce, ma non ne abbiamo la certezza; quindi vi lasciamo la traduzione letterale.)

“Allora mi vuoi o no?”

“Diamine se ti voglio!” La risposta decisa e chiara di Type fa ridere Tharn, che quindi procede nella conversazione ponendo un’altra domanda.

“E qual è il posto appropriato dove andare?”

“Perfetto! Non è che possiamo tornare a casa tranquillamente adesso, e non so se gli hotel hanno camere libere disponibili… quindi che ne dici di andare in spiaggia Tharn?” chiede casualmente Type convinto che Tharn avrebbe rifiutato, e rimanendo sorpreso quando invece accetta.

“Vado ovunque, basta che ci sia anche tu.” Queste parole d’amore vengono accompagnate da un abbraccio.

Al momento quella casa non è adatta a loro e non possono tornare indietro; quindi si, forse è proprio il caso di andare in spiaggia. E come ha detto Tharn, finchè sono insieme va bene, possono andare ovunque.

Sì, finché lui è lì va tutto bene. Questo è l’uomo che odiava di più, ma ora è il dono più prezioso. Non diteglielo o si prenderà il suo cuore! Hahaha!          

~ Fine ~

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