MIDDLEMAN’S LOVE – CAPITOLO 5

Mai è assolutamente un ragazzo innocente

Conoscevo Mai da due settimane, ma quello era il primo giorno che ero fisicamente e mentalmente stanco a causa sua. Dopo aver salutato i colleghi che erano tutti ubriachi fradici, sollevai e trascinai Mai dalla sala karaoke al parcheggio. Cercai in ogni tasca dei suoi vestiti, faticando per trovare la chiave della macchina, e il ragazzo ubriaco sembrava poco collaborativo. 

«Uhm… Chi è?»

«Stai fermo!» Lo rimproverai quando tutto quello che cercava di fare era avvolgermi la vita e appoggiare la testa sulla mia spalla. Cercai in fretta la chiave in un’altra tasca. Sembrava ci stessimo abbracciando romanticamente in pubblico senza alcuna vergogna anche se non era così.

Finalmente trovai la chiave. Aprii la macchina e lo spinsi sul sedile del passeggero, poi feci un passo indietro per riprendere fiato.

È un umano o un titano? Perché è così pesante? Mi allenavo regolarmente, ma dovevo ammettere che dover aiutare un ragazzino molto più grande di me era molto stancante. 

Scossi la testa, fissando il ragazzo che non aveva più l’aspetto nobile che vedevo tutti i giorni. Mi chinai per mettergli la cintura di sicurezza.

Ma prima che la tirassi, le forti braccia mi avvolsero i fianchi in un istante. Persi l’equilibrio e la mia faccia atterrò proprio sulla sua spalla. 

«P’Jade.» disse con la sua voce profonda vicino al mio orecchio.

Mi venne subito la pelle d’oca quando sentii il suo respiro caldo e alcolico aleggiare sul mio collo. Mai mise la sua testa vicino alla mia spalla e iniziò a mormorare parole che non riuscivo a distinguere. 

Merda, merda, merda! Come fai ad essere così viziato quando sei ubriaco?!

Feci fatica a risollevarmi, ma le sue braccia si irrigidivano ogni volta che provavo a spingermi indietro. Sembravamo coccolarci.

Cazzo! Se qualcuno avesse visto la scena, avrebbe pensato che mi stavo approfittando di un ragazzo ubriaco. Ma non era quello che stava succedendo. Ero io quello di cui si stavano approfittando!

E non ho un fetish per farlo all’aperto!

Usai tutta la mia forza per allacciargli con successo la cintura di sicurezza e allontanarmi da lui. Stava seduto lì, desolato mentre borbottava. Sembrava innocente come se un secondo prima non avesse cercato di stringermi come un’anaconda che cerca di uccidere la preda. Chiusi la portiera e cercai di rimettermi in sesto prima di prendere posto sul sedile del guidatore e avviare l’auto. 

Pregai la dea custode di quella macchina (come rispettano i thailandesi) per un viaggio sicuro. Questa macchina vale tre milioni di baht, ricordai a me stesso. Se la graffiassi anche leggermente, lavorerò gratis per altri tre mesi. Vorrei che la dea protettrice di questa macchina fosse gentile con me.

Uscii stressato dal ristorante verso la strada principale. Fortunatamente, la strada era libera a tarda notte, quindi non dovevo preoccuparmi di andare a sbattere contro l’auto di qualcuno. Tuttavia, diedi un’occhiata a Mai che dormiva accanto a me e sospirai esausto.

Se le cose fossero andate diversamente, Uea sarebbe rimasto colpito dal giovane. Chi si sarebbe immaginato che saremmo finiti in questo modo? Non sapevo se King sapesse dove viveva Uea. Non me lo aveva chiesto, quindi pensavo lo sapesse già. 

Ero un po’ preoccupato di lasciarli soli in quel modo, ma cercai di essere ottimista. Anche se a King piaceva prendere in giro Uea, ma con le condizioni di Uea in quel momento, credevo che non sarebbe stato così cattivo.

Ma quell’idiota mi ha fatto una foto quando ero una (non) bella addormentata! Ricordavo che quando avevamo dormito a casa di un amico per un progetto di gruppo, mi disse che mi avrebbe ricattato quando gli avessi detto che avrei dato il suo nuovo numero alle sue ex. Merda! Farà la stessa cosa con Uea?

«Uhmm…»

Il gemito assonnato di Mai attirò la mia attenzione. Sospirai rumorosamente e punzecchiai il suo braccio mentre ondeggiava sul sedile.

«Mai.»

«Um…»

«Riesci a sentirmi?»

«SÌ…»

«Il tuo condominio… Di quale edificio, quale piano, quale stanza?»

Non ci fu risposta da parte del ragazzo.

«Mi senti, Mai?»

«Sì…»

«Dimmi il numero della tua stanza.»

Ancora nessuna risposta.

Ha detto che mi ha sentito, quindi perché non mi risponde?! Dopo molti tentativi falliti di ottenere il numero della sua stanza, dovetti guidare fino a casa mia; Mai avrebbe dovuto inevitabilmente dormire nella mia stanza.

Aprii la porta e trascinai dentro Mai con il massimo sforzo. Volevo lasciarlo sul divano, ma Mai era troppo grande per starci coricato. Se fosse caduto e avesse colpito la testa, morendo, mio fratello mi avrebbe ucciso per aver portato qualcuno nel suo appartamento se fosse morto. Quindi non avevo altra scelta che portarlo nella mia camera da letto.

Spinsi Mai sul mio letto, ma quel dannato tizio mi tratteneva il braccio con una forte presa, quindi caddi sul letto subito dopo di lui. E in quel modo… ero praticamente sopra di lui.

Cercai di allontanarmi, ma l’altro suo braccio mi avvolse la vita. Facevo fatica a muovermi, ma peggiorò quando le sue mani iniziarono a strisciare sui miei fianchi e sui miei glutei.

«Uhm… P’Jade…»

Perché diavolo mi accarezzi!? Voglio davvero tagliare quelle mani! E perché le tue mani sono così difficili da rimuovere?

Lottai. Le sue mani appiccicose come un polpo abbracciarono la mia vita per un po’ prima che io potessi finalmente spingerle via e mettermi in piedi accanto al letto. Quando vidi il grande ragazzo sdraiato sul mio lettino, occupando quasi tutto lo spazio, sospirai. Ha ancora un bell’aspetto, immagino, è solo ubriaco. L’odore dell’alcool sarebbe dovuto essere considerato sgradevole di sicuro.

Diedi un’occhiata alla… bella addormentata; e, a differenza di me, era ancora bellissimo mentre dormiva. Ero così geloso di ciò che i suoi genitori gli avevano dato.

Devo accettare la crudeltà che stiamo vivendo in una società giudicante. Sembra davvero importante. Se sei di bell’aspetto, la tua vita diventerà più facile, perché tutti si prenderanno cura di te e ti adoreranno. Sebbene non in tutti i casi, la maggior parte di loro è così.

Al liceo litigavo su questo argomento con King, perché la signora dei gelati gli dava più guarnizioni di me. Gli avevo detto che la signora era attratta dal suo aspetto. ecco perché gliene dava di più.

A quel tempo pensavo che sarebbe diventato tutto sciocco e che lo avrebbe preso come un complimento, invece era diventato tutto freddo come la pietra, rispondendomi: «Tutti la pensano come te. Pensano che ottengo tutto facilmente solo perché ho un bell’aspetto. Nessuno ha mai pensato che se non faccio lo sforzo per ottenere ciò che voglio, lo otterrò mai?»

Ero confuso su come un divertente argomento sul gelato si fosse trasformato in una lezione sull’impegno, ma ora capivo cosa intendeva.

Quando le persone attraenti vengono trattate in modo eccezionale, lo percepiscono come buoni solo per il loro aspetto. Se vogliono qualcosa, le persone presumono che non richieda lo stesso impegno delle altre persone, anche se la verità non è così. Tutti abbiamo i nostri problemi. Chi non lo fa? Finché siamo umani, il problema fa parte della nostra vita. Dipende da come ce ne occupiamo.

Sospirai prima di alzare la gamba di Mai per stenderla correttamente sul letto. Gli tolsi i calzini, gli slegai la cravatta e poi andai a cambiarmi in bagno. Dopo aver indossato il pigiama, tornai indietro e vidi Mai nella stessa identica posizione di quando me ne ero andato. Decisi di prendere un asciugamano e lavarlo. Accesi il condizionatore per lui e trascinai il mio cuscino fuori dalla camera da letto per dormire sul divano.

Nessun altro senior era incredibilmente sano come me. Il giovane era ubriaco, lo avevo portato a casa, gli avevo dato il mio letto, acceso il condizionatore d’aria in modo che potesse dormire comodamente, mentre io mi rannicchiavo davanti a un ventilatore. Grazie a Dio non fa troppo caldo stasera, altrimenti il ​​clima della Thailandia mi trasformerà in un pollo al forno.

Guardai tristemente la porta della mia camera da letto. Mi mancavano così tanto il cuscino comodo e le lenzuola calde. Speravo che Mai non dimenticasse quello che avevo fatto per lui e quanto ero stato gentile con lui. 

Supponendo che esca con Uea e le cose vadano abbastanza bene al punto che si sposano; sì, sto prevedendo il futuro; spero che mi ricompenserà bene.

Non lo sto aiutando solo per avere qualcosa in cambio, davvero, sono serio! 

Pensai alle azioni del mio amico con Mai. Normalmente, Uea era molto indifferente con le persone con cui non era vicino. Se gli facevano una domanda, avrebbe risposto direttamente. Potevo però sentire che adorava un po’ Mai, visto il commento sul lavoro che aveva dato a Mai, o quando aveva comprato a Mai degli snack. Khanomkhrok da venti baht, e quella sera si era persino complimentato per le doti canore di Mai. Normalmente non faceva mai un complimento a nessuno, quindi Uea doveva sentirsi a suo agio con quel ragazzo.

Questo potrebbe portare a qualcosa di serio. Oppure dovrei chiedere a Uea se si sente allo stesso modo di Mai, così posso sostenere pesantemente il ragazzo. Mai è un bravo ragazzo con me, tranne per il fatto che ha le mani di polpo appiccicose quando è ubriaco. Voglio che il mio amico sia circondato da persone buone.

La brezza del ventilatore mi fece venire sonno. Chiusi gli occhi e mi tuffai lentamente nei sogni.

**********

«Jadeee…»

«Uhm…»

«P’Jadeeee.»

Una voce profonda e rassicurante, come se appartenesse a un attore protagonista di un K-drama, mi svegliò da un sonno profondo. Aprii gli occhi per sentire il calore del sole, sapendo che era già tarda mattinata. Guardai la persona che mi aveva svegliato. Mai era in piedi in un’uniforme tutta stropicciata. I ricordi del giorno prima mi tornarono in mente. 

O si. L’ho portato a casa con me ieri. 

«Come stai? Hai i postumi di una sbornia?» gli chiesi assonnato, mi misi a sedere e sentii qualcosa di umido sulle mie labbra. Mi pulii e realizzai…

Fanculo! Ho sbavato! Merda! Sono un adulto. Sono cresciuto ma ancora sbavo nel sonno. Mai mi ha visto?!

«Adesso sto bene. Beh, ieri sera…» trascinò la voce come una domanda. Lo vidi fissarmi le labbra e sorridere.

Ok, mi ha visto sbavare.

«Non conoscevo il numero della tua stanza, quindi ti ho portato qui.» 

Cercai di comportarmi normalmente anche se mi vergognavo così tanto da voler seppellire la testa nel divano.

Le persone fanno casini, lo sai. Chi può controllarsi quando dorme? Tutti sbavano prima o poi. Non c’è bisogno di vergognarsi, Jade…

Mi vergogno ancora molto. Merda!

«Mi dispiace per ieri. Voglio dire, hai dovuto badare a me. Mi dispiace.» disse sinceramente. 

Beh, almeno sa che è stato difficile trasportarlo. Tutto il mio corpo è letteralmente dolorante. 

«No, va bene. Solo non bere di nuovo così tanto. Non è nulla, solo che potrebbe essere pericoloso.» 

«Va bene.» rispose con un sorrisetto e si sedette accanto a me. «Stanotte mi hai portato qui da solo?» 

«Certo. Ricordi qualcosa di ieri sera?» gli chiesi.

«È tutto un po’ sfocato. Ricordo solo di essermi seduto in macchina, e poi il nulla.»

Sospirai sonoramente. Mai non si prende affatto cura di se stesso. Si è ubriacato e le sue mani erano irrequiete, poi ha dimenticato tutto completamente dopo essersi svegliato. Cosa farà se un giorno si ubriacasse troppo e qualcuno lo ricattasse?

«Sì, ieri sera ho chiesto quale fosse la tua stanza e non hai risposto, quindi sono dovuto tornare con la tua macchina fino al mio appartamento.» 

«Aspetta. Non ti ho detto il numero della stanza? Ho davvero pensato di averlo fatto.» Mai divenne completamente confuso.

Sbattei le palpebre all’istante. Pensa davvero di aver risposto? A parte ‘Uhm’ e ‘P’Jadeee’ non ha detto nient’altro!

«Non mi hai detto niente, perché se l’avessi fatto, ti saresti svegliato nella tua stanza, giusto? Non ti avrei fatto salire qui.» dissi stancamente e lo guardai. Per un momento avevo pensato che Mai mi avesse ingannato, ma una volta che vidi l’innocenza nei suoi occhi. mi calmai. Probabilmente penso troppo.

Forse lo sguardo che mi aveva lanciato la sera prima era ancora bloccato nel mio cervello, quegli occhi scintillanti per l’alcol. Ad essere sinceri, tutte le ragazze che sarebbero riuscite a vedere quegli occhi sarebbero diventate sicuramente tutte rosse. Persino io, quasi non ero riuscito a controllarmi quando mi aveva guardato in quel modo. Per non parlare della sua voce profonda e rassicurante quando aveva chiamato il mio nome. Riesci a credere che fino ad ora la sua voce è ancora bloccata nella mia testa? 

Mi fece venire strani brividi. La voce ubriaca di Mai era più rauca e più sexy del solito. Era incredibile, e non avrebbe dovuto essere usata su di me.

Non voglio essere emozionato!

«Perché non mi hai semplicemente messo sul divano?»

«Non volevo che cadessi e ti facessi male. Inoltre, sei troppo grande per il divano, sarebbe stato scomodo per te.» 

La mia risposta suonò come un completo Signor Bravo Ragazzo. Non gli dissi però che non volevo che cadesse, morisse e diventasse un fantasma della stanza. 

Ho paura dei fantasmi e dev’essere costoso assumere un esorcista. Meglio prevenire che curare.

«Mi dispiace davvero. Hai dovuto dormire sul divano per colpa mia.» Abbassò lo sguardo tristemente. Mi dispiaceva per lui, quindi gli accarezzai delicatamente i capelli. 

«Non pensarci troppo. Mi devi solo il pranzo.» risi. Mai alzò la testa e sorrise dolcemente.

«Affare fatto.»

Mi alzai e ruotai il busto dolorante. Il mio stomaco iniziò a brontolare male, così chiesi a Mai: «Che ore sono, Mai?»

«Ormai sono quasi le dieci.»

Annuii. Ecco perché la mia pancia è così rumorosa. Guardai Mai e indicai il bagno.

«Prima puoi farti una doccia. Preparerò un po’ di noodles istantanei per entrambi.»

«Va tutto bene. Posso cucinare per te.»

Si offrì volontario, ma io scossi la testa. 

«No, non devi.» 

Ma Mai era testardo; andò dritto in cucina come se non mi avesse sentito affatto.

«Hai carne e verdure nel tuo frigorifero?» mi chiese.

Fui un po’ colto alla sprovvista, quindi la mia risposta fu lenta.

«Beh, un po’.»

«Cosa hai?»

«Ugh– Riso, uova, carne di maiale e alcune verdure, penso.»

Li ho ancora in frigo, vero? Pensai mentre aprivo il frigorifero.

Non cucinavo spesso. Per lo più compravo solo pasti pronti da mangiare a casa. Ma quando mia madre veniva a trovarmi, una o due volte al mese, mi comprava del cibo per rifornire il mio frigorifero nel caso in cui avessi fame nel cuore della notte.

Mia madre diceva che era meglio e più economico cucinare cibo fatto in casa. Aveva però dimenticato che non ero bravo a cucinare e che ero anche pigro. A parte la frittata, i noodles istantanei e l’insalata piccante di pesce in scatola, non sapevo fare nient’altro. Per non parlare del fatto che recentemente il servizio di consegna di cibo era diventato incredibile, quindi semplicemente ordinavo da Grab e da Line Man e le cose che mia madre portava sempre venivano dimenticare.

«Non so se sono già andati a male.» 

Rivolsi a Mai un sorriso secco quando tirò fuori dal frigo una patata germogliata con un’espressione divertita sul volto. Non giudicarmi, ragazzo! L’ho solo dimenticata. Voglio dire, il mio lavoro ultimamente è stato… ehm… non molto. Ok, sì, ho solo dimenticato di aprire il frigo.

«Mi sbarazzerò di quelli avariati e ci cucinerò qualcosa con quello che resta. Prima puoi fare una doccia.» disse mentre iniziava a separare le cose ancora buone dalle cose andate a male. 

Rimasi lì titubante. Voglio dire, è carino che mi aiuti, ma è un ospite, e l’ospite non dovrebbe cucinare per il padrone di casa.

«Va bene. Posso farlo da solo.»

«Per favore, lascia che me ne occupi io così posso almeno ringraziarti per esserti preso cura di me quando ero ubriaco.» Si girò e mi fece un bel sorriso. 

Quando lo disse, mi fece sembrare una brava persona. Ha detto che mi sono preso cura di lui? No! L’ho solo trascinato lungo la strada fino a qui. Non pensarci troppo, Jade. Non è bello avere qualcuno che cucina per te?

«Se hai bisogno di aiuto, fammelo sapere.» dissi. Mai annuì, quindi presi un asciugamano dalla mia camera e andai in bagno.

La sera prima ero di fretta, quindi avevo fatto una doccia veloce. La mattina, quindi, mi presi un po’ di tempo per prepararmi. Quando uscii, vidi Mai in piedi davanti a un fornello, che mescola qualcosa in una pentola. Mi avvicinai e sporsi per vedere.

«Brodo?»

«Sì. Dato che ieri sera abbiamo bevuto molto, è meglio che beviamo qualcosa di caldo al mattino. Ma avendo a disposizione pochi alimenti… questo è il meglio che posso fare.» mi spiegò.

Guardai Mai che assaggiava il bravo con tofu e carne di maiale macinata. Sorrise soddisfatto prima di porgermi il cucchiaio.

«Ne vuoi provare un po’?»

«Sicuro.» Presi il cucchiaio e ne provai un po’.

Aspetta, è lo stesso cucchiaio… Non è l’approccio più salutare, ma fanculo, probabilmente è privo di germi.

«Questo ha un sapore… abbastanza buono. Sei bravo a cucinare!» Spalancai gli occhi inaspettatamente. Pensavo che avrebbe avuto un buon sapore, ma il gusto si era rivelato piuttosto delizioso. 

«Non sono così eccezionale, ma so cucinare.» Sorrise timidamente e spense il gas, poi prese le ciotole per entrambi.

Rimasi lì, guardando il movimento abile di Mai, sentendomi strano per qualche motivo.

Va bene, gente. Sto solo pensando al fatto che ci sia qualcuno che è così tanto bravo in tutto nella MIA cucina, questo è quello che sento. 

«Puoi aspettare a tavola. Ti porto il brodo.» mi disse mentre stavo lì goffamente o per così dire, ero d’intralcio in mezzo alla cucina.

Mi avvicinai per sedermi al tavolo che era stato apparecchiato. Appoggiai il mento sulla mano e fissai la schiena di Mai. Indossava l’uniforme universitaria e maneggiava le cose nella mia cucina con abilità sorprendenti. 

Sa cucinare. La zuppa ha un buon sapore. Mi fa venire i nervi per quanto sia perfetto. È come se un dio usasse il cheat code su The Sims per potenziare tutte le sue statistiche. Oh, aspetta, forse non tutte le statistiche. Ha alcuni difetti. È un debole bevitore, e le sue mani afferrano qualsiasi cosa come un polpo. Conserverò questa storia per tutti alla festa d’addio. Alla fine tutti sapranno che l’impeccabile Mai ha dei difetti!

«Mangia quanto vuoi.»

Mi mise davanti la ciotola col brodo. L’odore straordinario mi toccò il naso e il mio stomaco iniziò a brontolare come un matto. Sollevai in fretta il cucchiaio con il brodo, ma sussultai perché era così caldo che mi bruciò la lingua.

Ok, sembro di nuovo stupido di fronte al ragazzo.

Mai tornò in cucina a preparare altre omelette mentre io mi godevo la zuppa. Quando tornò, finimmo il pasto insieme.

Poi dissi a Mai di fare una doccia perché avevo intenzione di lavare i piatti. 

«Pulirò io stesso.»

«Ehi, non ce n’è bisogno. Vai a farti una doccia, ci penso io.»

«Non preoccuparti.»

Non mi ascoltò di nuovo, quindi si occupò lui stesso dei piatti. 

Mi avvicinai a lui e dissi: «Sei di bell’aspetto e bravo a cucinare. Chiunque riuscisse ad averti come fidanzato, sarebbe molto fortunato.»

«Veramente?»

Mi guardò negli occhi. Per un po’ quegli occhi brillarono, ma non per molto. Quando lo guardai di nuovo, semplicemente sorrise educatamente.

«Sì, davvero.» confermai.

«Capisco. Ma non so se quel ragazzo fortunato ne ha qualche idea.» mormorò.

I miei occhi si spalancano. Mantenni la calma e chiesi: «Questo ragazzo di cui parli, è del nostro ufficio?»

«SÌ.» annuì. 

Ho sicuramente capito bene. Le persone innamorate sono così felici. Anche quando guarda me, i suoi occhi brillano così.

«Non preoccuparti. Continua a provare. Un giorno quella persona saprà quanto è fortunato.» 

Gli diedi una pacca sulla spalla, cercando di tirarlo su di morale. Non avevo nemmeno bisogno di chiedergli chi gli piacesse dato che sapevo profondamente che era di Uea che stava parlando.

Si sono fissati in quel modo il primo giorno. Se non è Uea, chi altro può essere? Io? È semplicemente da pazzi. 

«Farò del mio meglio.» Rise piano in gola prima di tornare a pulire il resto dei piatti.

Dopo che finì, gli dissi di fare una doccia, poi cercai nel mio armadio qualcosa che potesse indossare. Sfortunatamente, sembrava che i miei vestiti fossero troppo piccoli per lui. Era molto più grande: non sarebbe entrato nella mia camicia, per non parlare dei miei pantaloni. 

«C’è qualcosa che posso indossare?» mi chiese Mai. La sua voce arrivò dall’ingresso della mia camera da letto. Probabilmente aveva finito di fare la doccia.

«Mai, mi dispiace davvero, ma non credo che nessuno dei miei vestiti sia abbastanza grande per te. Potresti dover…»

Mi fermai, poi deglutii involontariamente quando vidi il ragazzo più alto davanti alla mia camera da letto. Stava lì con i capelli bagnati e gocce d’acqua luccicanti su tutto il corpo, per non parlare del fatto che era avvolto solo in un asciugamano.

Oh mio Signore! Non solo il suo viso era perfetto, ma anche il suo corpo lo era. Aveva degli addominali scolpiti: non troppo, ma quanto bastava. Il suo corpo poteva competere con quello di King. Era così bello che se Fai lo avesse visto, sarebbe svenuta, mentre i ragazzi sarebbero diventati gelosi di lui come me. Per rimanere in quella forma perfetta, doveva aver fatto anche molto esercizio fisico e seguito una dieta, mentre il mio cuore sarebbe sempre stato innamorato dei dolci e dei bubble tea. Lasciamo perdere l’avere gli addominali, sono abbastanza fortunato a non avere un palloncino come pancia. Ma… dannazione, sono comunque geloso di quel corpo.

«Cosa hai detto?» chiese ancora una volta quando vide che ero rimasto in silenzio per un bel po’ di tempo. Distolsi lo sguardo dai suoi addominali al suo viso.

«Voglio dire, probabilmente tutti i miei vestiti sono troppo piccoli per te. Metti i tuoi vecchi vestiti e torna a cambiarti a casa tua.»

«Nessun problema.» disse Mai e tornò in bagno. Sospirai di sollievo.

A dire il vero, da quando mi ero laureato, ero sempre rimasto solo. Non erano in molti, tra amici e colleghi, ad aver dormito a casa mia, quindi vedere qualcuno seminudo nella mia stanza mi aveva colto alla sprovvista e mi faceva sentire un po’ a disagio.

Immagino di essermi abituato a stare da solo.

«La chiave della tua macchina è sul tavolino davanti al divano.» indicai a Mai che era già vestito elegantemente mentre usciva dal bagno. «Non ti ho graffiato la macchina, nemmeno un po’. Così per dire.» 

Ieri ho guidato il più attentamente possibile, quindi non permetterò a nessuno di accusarmi di qualcosa per ottenere i miei soldi inesistenti!

Lui rise: «Grazie mille per avermi riportato indietro, e scusa per il disturbo.»

«No, tranquillo nessun distrubo.» dissi mentre lo accompagnavo fuori. Dopo che se ne andrà, mi spalmerò dell’olio per alleviare il dolore muscolare e fare un lungo pisolino… ma prima potrei dover cambiare le lenzuola. Sdraiarmi e sentire l’odore del liquore? Assolutamente no! 

«P’Jade.»

«Sì?»

«Edificio C, 15° piano, stanza 1517.» disse. 

Rimasi lì in confusione: «Che cosa?»

«Quella è la mia stanza.»

Sorrise brillantemente e quegli occhi fissarono i miei per un po’, poi mi salutò con un wai: «Adesso vado. Ci vediamo lunedì.»

«Oh, va bene. Fai attenzione.» lo salutai. 

Chiusi la porta dopo averlo visto allontanarsi, poi mi sedetti sul divano, confuso, senza sapere di cosa si trattasse.

E quello per cos’era? Perché mi ha detto il numero della sua stanza? Perché ora? Non dirmi che ha intenzione di ubriacarsi e di aver bisogno di nuovo di un passaggio a casa. Ehi, questo ragazzo è il vero male! Ha un piano di riserva per tutto. Ma anche se sono stato gentile, non c’è modo la prossima volta lo riporterò indietro, perché il mio mal di schiena mi sta uccidendo! 

Mi buttai di nuovo sul divano e mi persi nei miei pensieri. A parte il fatto che si ubriacava facilmente e volevo tagliargli le mani, tutto il resto in lui era troppo bello per essere vero. Sembrava sincero e gentile. Rispetto agli ex di Uea, era decisamente meglio. Ero abbastanza bravo a vedere attraverso le persone, quindi ero altrettanto sicuro che non stesse fingendo.

Il problema è che non sono sicuro che a Uea piaccia Mai, anche se al momento non vede nessuno. Se Uea rifiutasse Mai, tutti i miei sforzi per farli mettere insieme saranno inutili

Il solo pensiero di quanto fosse solo Mai mi fece dispiacere per lui.

Lunedì, per chiarire, chiederò a Uea cosa pensa di Mai. Se non gli piace Mai, dirò al giovane di non spingersi oltre. 

Ma se Uea gli sta bene. Sarò quello che alla fine li aiuterà a diventare amanti!

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