MIDDLEMAN’S LOVE – CAPITOLO 12

Lascia che Kau Chim predica il tuo futuro

Terminata la giornata sportiva, decisi di non tornare a casa con Mai come facevo tutti i giorni. Gli dissi che mia madre mi voleva urgentemente a casa. Lui insistette per accompagnarmi lì, ma presi velocemente un taxi e tornai all’appartamento senza ascoltarlo.

Quando arrivai al mio appartamento, aprii la porta e trascinai le mie gambe stanche in camera da letto. Mi buttai sulle lenzuola senza neanche pensare di farmi una doccia. In realtà ero sensibile all’igiene; normalmente, quando tornavo dal lavoro, facevo sempre la doccia prima di andare a letto, non importava come, ma in quel momento non ero dell’umore giusto per lavarmi perché sentivo un peso dentro di me.

Mi ero accidentalmente messo in un casino.

Fissai il soffitto e vidi l’immagine di Uea e Mai che parlavano allegramente tra loro. Era arrivato come un flashback. Avrei dovuto essere felice vedendo che ciò che desideravo si fosse finalmente realizzato, ma il modo in cui mi sentivo mi stava abbattendo.

Anche se non avevo mai avuto una relazione seria, avevo ventisette anni, non ero così ingenuo riguardo all’amore da non capire cosa c’era che non andava in me. Era abbastanza ovvio dal modo in cui mi ero comportato quando avevo visto che erano felici insieme.

Sembra che io abbia passato troppo tempo con Mai che accidentalmente… mi sono innamorato di lui.

Mi coprii il viso con le mani sentendo il cuore pesante. Ero semplicemente un ragazzo, non una pietra. Quando qualcuno si avvicinava con una buona intenzione, era naturale provare dei sentimenti, ma, nel mio caso, avevo sempre scoperto che erano gentili con me solo per avvicinarsi ai miei amici, non a me. Non importava quanto volessi che ciò cambiasse, la verità era semplicemente quella.

Alcune persone erano fatte solo per stare da sole. Dopo così tante volte, avrei dovuto aver imparato le mie lezioni, ma avevo comunque lasciato che mi prendesse.

Emisi un lungo sospiro pesante. Pensai al volto di Mai e avrei voluto prendermi a schiaffi. Vedi? Questo è lo svantaggio di stare da soli troppo a lungo! Ora sono diventato sensibile semplicemente con qualcuno che mi tratta bene. Voglio dire, chi non lo farebbe? Anch’io ho un cuore! Non è solo tutta colpa mia; anche Mai ha voce in capitolo su questo! 

Quando pensai al suo bel viso sorridente, non potei fare a meno di stringere le labbra per l’amarezza. Alla fine un ragazzo come Mai era il cattivo, ancora più malvagio di un playboy come King. Almeno il mio amico era un vero stronzo, mentre Mai era come un essere umano perfetto con quasi nessun difetto, quindi attirava facilmente le persone intorno a lui. 

Non so quante persone provano qualcosa per lui, e quanti cuori ha spezzato senza nemmeno rendersene conto.

«P’Jade.»

Mi dispiace per loro… Avere il cuore spezzato in questo modo è probabilmente la sensazione peggiore. Si sta prendendo cura di me, ma probabilmente anche degli altri.

«P’Jade?»

Ma in questo momento dovrei sentirmi in colpa per me stesso. So per certo che a Mai piace Uea, e lo conosco bene, dovrei sapere che è meglio non innamorarsi di lui! Se non ho soldi, almeno devo avere buon senso. Non posso avere entrambi.

«P’Jade!»

«Cosa?!»

Sussultai quando sentii una voce forte e acuta proveniente da una bella ragazza accanto a me. Mi stava fissando da vicino con i suoi occhi marroni dalle lenti a contatto.

«Ti stavo chiedendo di aiutarmi a portare le offerte per il monaco! Non mi hai proprio sentito?» La mia bella sorellina, Jan, si stava lamentando. Mi fece capire che ero stato trascinato al tempio con lei quel giorno.

Non visitavo il tempio da mesi, avrebbe dovuto aiutarmi a calmarmi. Sospirai di nuovo, mi sentivo stanco. Cercai di lasciar perdere e aiutare Jan a portare la roba dal retro della macchina. Portai una busta di offerte in una mano e candele nell’altra, poi seguii mia sorella in un padiglione.

Jan era molto religiosa quell’anno. La mia bella sorellina era nella sua metà dei vent’anni, che i thailandesi credono sia destinato ad essere un’età sfortunata. Così stava facendo del suo meglio per rendere merito. Mia sorella aveva visitato tutti i famosi templi e santuari. Probabilmente aveva preso quella idea da mia madre, che era molto religiosa. Anche se la nostra famiglia era thailandese di origine cinese, mia madre visitava tutti i templi thailandesi, templi cinesi e templi indiani. Dovevo rispettare le sue varietà.

Tutti e tre noi fratelli eravamo sempre stati trascinati a fare merito da quando eravamo giovani, quindi non era una sorpresa che Jan lo avesse ereditato.

Jan ed io cominciammo a pregare, poi passammo le nostre offerte al monaco. Dopo di che, versai l’acqua cerimoniale nell’albero. Concludemmo la sessione ricevendo la benedizione dal monaco. Forse l’uomo aveva visto un po’ di sfortuna in me, quindi mi spruzzò così tanta acqua santa che quando uscii dal padiglione ero completamente bagnato fradicio, come se fossi nel giorno di Songkran*.

*(N/T: abbiamo scritto un articolo al riguardo! Link.)

Jan mi passò un tovagliolo per asciugarmi il viso. Dal suo volto sembrava stare male per me, ma allo stesso tempo era anche divertita dal mio aspetto. 

Sorrisi secco. Il monaco è stato così gentile da darmi tutta quell’acqua santa. Sto bene, caro Padre. Puoi tranquillizzarti.

Dopo aver finito, io e Jan comprammo del pane per nutrire i pesci nel fiume vicino al tempio. Feci qualche foto per lei per circa un decennio prima di arrivare a nutrire i pesci.

Non per vantarsi o altro, ma mia sorella era molto carina. Aveva la pelle bianca liscia con un piccolo naso e labbra rosa. Tanti ragazzi lottavano tra loro per conquistarla. Aveva diecimila followers sul suo Instagram. 

Anche mio fratello, Jet, era bello. Anche mia madre era stata una regina ad un concorso di bellezza ai suoi vecchi tempi. Ma io avevo l’aspetto di mio padre, quindi non ero appariscente come loro.

Non mi sentivo troppo male per questo. Non sono di cattivo aspetto: semplicemente non sono speciale come Mai.

Quando pensai di nuovo a lui, strinsi forte il pane.

Maledizione. Sto di nuovo pensando a lui?

«Cosa c’è di sbagliato con te oggi? Ho notato che eri un po’… giù…» Jan chiese mentre stavamo ancora dando da mangiare ai pesci.

Buttai i pezzi di pane in acqua, guardando i pesci mangiarli, poi risposi brevemente: «Niente.»

«Niente, sì, molto divertente. Posso vedere da Plutone che stai mentendo.» gridò, non ci credeva affatto.

Guardai in basso, mi sentivo insicuro.

Dannazione. Sono un pessimo bugiardo?

«Cosa c’è che non va? Troppo lavoro o si tratta di qualcosa… qualcuno nel tuo cuore?»

«No…»

«C’è qualcuno che ci prova con te? O hai una cotta per qualcuno?»

La guardai e sbattei le palpebre ripetutamente, sentendomi messo alle strette.

L’istinto delle ragazze è perfetto… È terrificante.

«Non dire cose senza senso. Il lavoro è stato pesante, quindi sono stato stressato. Tutto qui.» Lanciai l’ultimo pezzo di pane in acqua.

«Bene, bene. Pensavo avessi il cuore spezzato.»

«…»

Sorella, mi hai pedinato o altro?

«Fratello, usiamo i bastoncini Chi-Chi.»

«Cosa?»

«Sai, la cartomante di Kau Chim. Scuoti un cilindro pieno di bastoncini Chi-Chi e quando uno salta fuori, quella è la tua fortuna.» Agitò il viso verso l’ingresso della cappella che era coperta di fumo e affollata di persone.

«No. Tu vai avanti. Io aspetto in macchina.»

«Andiamo, Jade. Sono riuscita a trascinarti qui, dobbiamo andare fino in fondo. Le previsioni di Kau Chim sono infallibili. Sono già stata qui, lo so per certo.»

«No.»

«Sì!»

Era come parlare con un muro. Finii per essere trascinato laggiù.

Mi sedetti in ginocchio davanti alla statua del Buddha nel tempio. Pregai alla santa vista e mi girai per vedere mia sorella con in mano un cilindro di bastoncini Chi-Chi. Mormorò qualcosa prima di scuoterlo.

«Ecco qua.» Quando finì di scuoterlo, mi passò il cilindro.

«Non voglio proprio…»

«Dagli una possibilità. Andiamo, per favore. Daiii.»

Jan continuò a chiedermelo. Non ero mai riuscito a negarle qualcosa, quindi presi il cilindro.

Devo desiderare qualcosa? Forse qualche preghiera? Non lo so. Scuotiamolo prima.

«Che numero hai preso?» si chinò Jan.

«Numero cinque.»

«Vediamo le nostre fortune sulla lavagna.»

Jan mi trascinò a vedere la tavola di predizione sul lato della cappella. Al giorno d’oggi non davano il presagio stampato come prima, secondo me era meglio in questo modo poiché non c’era bisogno di sprecare la carta.

«Il mio dice che non sto facendo così bene. Penso di dover fare più merito.» mormorò in frustrazione. Camminò verso di me che stavo guardando la predizione. «Come va la tua fortuna?»

«Bene, bene, immagino.» dissi mentre leggevo di nuovo la previsione numero cinque.

Il lavoro sta andando bene. Le persone più grandi mi daranno opportunità… probabilmente significa più lavoro… I soldi vanno bene. Nessun problema di salute. Amore…

«Per il tuo partner… è vicino. Presto soddisferà la tua mente. Hey! Stai per avere un’anima gemella!» Jan schiaffeggiò il mio braccio emozionata, mentre me ne stavo lì come se niente fosse.

Nelle vicinanze… Quindi non sono lontani da me? Le persone che mi sono vicine sono le stesse vecchie facce. Se non sono vecchi amici, allora sono i tirocinanti.

Il mio respiro tremò un po’ quando pensai al viso di qualcuno. Scossi disperatamente la testa.

Era una predizione vaga; non potevo davvero credere a tutto. C’erano solo alcune parti a cui volevo credere come il lavoro e il denaro, ma per l’amore…. 

Presto soddisferà la mia mente? È da pazzi!… Da quello che posso vedere, lui non è neanche mio.

**********

Dopo aver viziato mia sorella tutto il giorno, tornammo a casa nostra a Nonthaburi. Tra noi tre fratelli, l’ultima che viveva ancora nella casa dei nostri genitori era Jan, perché il suo ufficio era vicino a Don Mueang. Il mio ufficio era proprio nel centro di Bangkok, quindi era quasi impossibile viaggiare avanti e indietro tra Bangkok e Nonthaburi ogni giorno. Ecco perché mio fratello, Jet, mi lasciava vivere nel suo appartamento. Nel giorno libero di solito tornavo a casa per visitare i miei genitori.

Il giorno libero era questo.

«P’Jet.»

Jan abbracciò forte il braccio di mio fratello che era seduto su un divano, poi mise la testa sulla sua spalla come una bambina di cinque anni. 

Sorellina, hai venticinque anni, non cinque.

«Sei una donna adulta ma ti aggrappi ancora al tuo fratellone come una bambina. Non ti stai mettendo in imbarazzo davanti a Cha-Em? Ciao, Jet.» Presi in giro mia sorella e salutai mio fratello.

Jan mi fece la linguaccia. «Vuoi farlo anche tu, ammettilo!»

«È stupido. Chi vorrebbe comportarsi così? Bruh.» Scossi la testa. 

Immaginarmi abbracciare qualcuno come un gatto mi fece venire la pelle d’oca. Non ero una persona appiccicosa. C’erano momenti in cui avrei voluto dare dei baci ai miei genitori come quando ero piccolo, ma ora ero troppo timido. Inoltre, se lo avessi fatto, i miei genitori mi avrebbero portato immediatamente al tempio.

Il ruolo da ‘figlio appiccicoso’ è di Jan.

«Non litigate. Mia figlia vi sta guardando.» disse Jet con un sorriso.

Mio fratello maggiore aveva quasi trent’anni, ma sembrava ancora bello e giovane come se fosse ancora uno studente universitario – no, era diventato più bello invecchiando. Pensai che probabilmente aveva un sacco di clienti nella sua clinica di bellezza a causa del suo aspetto troppo bello. 

Ma devo chiedervi scusa, signore. È sposato e ha anche una figlia.

«Dove sono papà e mamma?» chiese Jan.

«Stanno cucinando.» rispose Jet.

«May non viene oggi?» chiesi di mia cognata mentre prendevo mia nipote di due anni in braccio, poi mi sedetti sul divano. 

«Deve andare a una rimpatriata oggi, così le ho lasciato del tempo libero per vestirsi, truccarsi e farsi i capelli pacificamente, e ho portato Cha-Em qui da solo.»

La sua risposta era così impressionante che dovevo dargli un pollice in su. Mio fratello era un marito da sogno per ogni donna. Pregavo Buddha che Jan potesse stare con qualcuno come nostro fratello.

E per me? Basta ottenere un fidanzato prima. Il matrimonio è lontano dalla mia portata.

«Jade, Jan, siete già qui?»

«Ciao, Pa.»

Salutai mio padre con entrambe le mani insieme. Non lo vedevo da mesi. Sembrava essere un po’ dimagrito. Mi sentivo un po’ meglio dato che stava ascoltando il medico sulla sua dieta.

«Andate a preparare la tavola. Vostra madre ha fatto un sacco di piatti. Le ho già detto di non farlo, ma non mi ascolta mai.» disse mio padre.

Risi di come lo aveva sussurrato. 

Non può permettersi di parlare di mia madre troppo forte, non era abbastanza coraggioso per farlo, ahah.

«Papà, cosa hai detto? Ti ho sentito.» disse Jan.

«Shhh…» Mio padre diede uno sguardo intimidatorio alla mia sorellina prima di tornare in cucina. Mi alzai in piedi con mia nipote in braccio e aiutai gli altri a preparare la tavola.

Il pranzo fu pieno di risate e chiacchiere. Era da un bel po’ di tempo che noi tre fratelli non ci riunivamo a casa insieme, così parlammo e ci aggiornammo sulla situazione attuale l’uno dell’altro. I miei genitori sembravano felici che fossimo tornati tutti insieme.

Il momento migliore per i genitori in pensione è probabilmente quando vedono i propri figli che sono cresciuti e hanno scelto il loro percorso mentre tornano a casa. 

Ero fortunato che la casa dei miei genitori fosse a Nonthaburi, che non era troppo lontano da me per visitarli regolarmente, ma doveva essere difficile per altre persone i cui genitori vivevano troppo lontano.

«Jade.» Jet mi chiamò mentre prendevo il secondo piatto.

«Sì?»

«Come vanno le cose ultimamente? C’è qualcuno che stai vedendo?» mi chiese.

Sospirai e scossi la testa.

«No. Niente di niente.»

«Quando avrai qualcuno? Io e tuo padre ci preoccupiamo solo per te.» disse mia madre, aggiungendo altro cibo al mio piatto. «Tuo fratello è sposato, e tua sorella ha un sacco di scelte. Non voglio che tu sia tutto solo quando sarai vecchio. Quindi, che vuoi fare? Vuoi che ti presenti qualcuno? Magari un appuntamento al buio.» 

«Ah! No, Ma!» Scossi rapidamente la testa. 

Le sembro così disperato? Non ho ancora trent’anni. Per favore calmati.

«Beh, in che altro modo ti troverai una ragazza?»

«Arriverà nel momento giusto,» dissi. 

Non so se ‘il momento giusto’ è un anno, due anni o dieci anni da oggi. Ma se lo avessi detto, mia madre probabilmente sarebbe stata più preoccupata per me.

«Mamma, non devi preoccuparti di P’Jade. L’ho portato a consultare i bastoncini di Chi-Chi oggi, e a quanto pare troverà presto la sua anima gemella!» Jan aveva notato quanto fosse preoccupata nostra madre, quindi mi aiutò.

«Davvero? È una grande notizia. Non dimenticare di portare la tua anima gemella a casa per vedere me e tuo padre.»

Mia madre sembrava di nuovo rilassata così finalmente smise di farmi pressione e iniziò a parlare con Jet, lasciandomi un po’ stordito mentre sbattevo gli occhi ripetutamente.

Mia madre non crede alle mie parole, ma quando Jan parla del Kau Chim, improvvisamente ci crede. La mia credibilità è inferiore a dei bastoni?

Il pranzo passò. Aiutai mia madre a pulire i piatti, poi andai in camera mia e mi sdraiai sul letto. Anche se non vivevo più lì, mi sentivo ancora a casa grazie a tutti i poster dei cartoni animati sul muro che avevo appeso quando andavo alle elementari. Ovviamente la maggior parte era del detective Conan. Ricordavo che mia madre mi aveva punito quando avevo speso tutti i soldi del pranzo per comprare i fumetti e altri gadget. Ormai tutta quella roba era da qualche parte nell’armadio.

Li avevo comprati, ma non li avevo mai tirati fuori per metterli in mostra: non volevo che si prendessero di polvere. Era qualcosa che volevo avere solo per riempire il mio cuore, proprio come le ragazze con molti rossetti inutilizzati. Era per un piacere personale.

Guardo i poster sul muro, i loro colori stavano sbiadendo a causa del tempo. Erano passati cinque anni da quando avevo iniziato a lavorare. Mio fratello aveva una sua famiglia ora. Mia sorella si stava ancora godendo la sua vita con molti ragazzi con cui era vicina. Tutti i miei amici avevano una relazione, si erano sposati, avevano dei figli, ma io ero ancora lì, concentrato sui cartoni animati e sul lavoro, proprio come gli anni precedenti.

Mia madre ha ragione. Come potrò mai avere una relazione? Ho davvero bisogno di un appuntamento al buio?

Mi trovavo lì sul letto con pensieri casuali e mi addormentai in pochi secondi. Mi svegliai a causa del suono della mia suoneria. Mi strofinai la testa vertiginosamente e alzai le sopracciglia quando vidi che lo schermo mostrava che Mai stava chiamando.

Il mio dannato cuore. Lo stagista mi sta chiamando, perché devi battere così veloce? Presi un respiro profondo prima di rispondere alla chiamata.

«Ah, Mai, che succede?»

«Oh, ma stavi dormendo?»

Sembrava che la mia voce sexy e roca appena sveglia fosse molto ovvia. Volevo rispondere:  ‘Certo, ma mi hai svegliato’, ma non volevo che si sentisse in colpa. 

«No, probabilmente ho preso un po’ di influenza. Allora perché hai chiamato?» chiesi curiosamente. Il più delle volte, quando non eravamo insieme, ci scrivevamo. Ma questa volta aveva chiamato, quindi probabilmente era qualcosa di importante.

«Ho visto il tuo Facebook oggi…»

Le mie sopracciglia si corrugarono a causa di quelle parole. Il mio Facebook cosa?

«Hmm?»

«Hai visitato il tempio oggi?»

«Oh, sì, giusto. Ho fatto merito con mia sorella. Jan mi ha costretto a postare la foto di noi questa mattina. Perché lo chiedi?»

«Oh, non è niente.»

La sua risposta mi fece restringere gli occhi. Forse era solo curioso perché di solito non usavo Facebook, o forse pensava che Jan fosse carina e si chiedeva chi fosse.

«Non dirmi che ti piace mia sorella.» dissi con voce spaventosa. Lo spirito del fratello maggiore mi aveva posseduto.

«Haha. No, no. Il mio cuore è per uno e uno soltanto.»

Rise forte. Questo mi fa sentire meglio. Se vuole provarci con Jan, lo ucciderò. Stai facendo colpo sul mio amico, Mai. Non puoi semplicemente commutarlo a causa di una foto!

«Um… Mi chiedevo se hai qualche piano per stasera.»

«Oh, perché?»

«Voglio solo cenare con te. Vuoi venire?» La sua voce era piena di ovvie speranze. Il mio battito cardiaco che era già forte stava ora saltando un battito.

È solo una cena! Abbiamo già mangiato tipo un centinaio di cene insieme. Perché sono emozionato?!

«Beh, non ho un piano, ma non sono all’appartamento in questo momento. Sono venuto a trovare i miei genitori a Nonthaburi.» gli spiegai cercando di mantenere la mia voce calma. La persona in chiamata tacque.

«Capisco. È un peccato.» La sua voce era così triste. Nella mia testa riuscivo a vedere il cucciolone con la coda e le orecchie basse. E quando lo immaginai, parlai senza pensare. 

«Ti senti solo? Che ne dici di domani? Torno verso l’ora di pranzo, così possiamo cenare.»

«Sì, certo! Allora passo a prenderti verso le cinque. D’accordo?»

«Sì, va bene.»

«Ci vediamo domani.»

«Si, ci vediamo.»

Finii la chiamata, poi fissai la nostra chat un po’ più a lungo e mi sdraiai.

Se all’improvviso mi allontano da lui, risulterà scortese. Devo ancora istruirlo per un altro mese e mezzo, quindi devo essere normale. Non ci vedremo comunque dopo il suo tirocinio. Devo comportarmi normalmente, parlare normalmente, e andare d’accordo normalmente come ho sempre fatto.

Ora che ero consapevole dei miei sentimenti, l’unica questione rimasta era capire come potevo confortare il mio cuore.

**********

Il giorno dopo, rimasi a pranzo con i miei genitori e mia sorella prima di tornare al mio appartamento. Quando raggiunsi la mia stanza, misi i vestiti sporchi nella lavatrice e iniziai a pulire la stanza. Prima che me ne accorgessi, l’orologio segnò che erano le tre e mezza del pomeriggio, così smisi di fare le mie faccende e feci una doccia. Mi sarei poi vestito ad aspettare la chiamata di Mai.

Mi trovavo di fronte al mio armadio, guardando con esitazione le camicie appese lì.

Cosa diavolo dovrei indossare, una maglietta bianca o una camicia a caso? E che colore, qualcosa di scuro e sembrare intimidatorio o qualcosa di chiaro e pastello per sembrare giovane? Ehi, aspetta. Perché diavolo ci sto pensando troppo? Datti una regolata, Jade. State solo andando fuori per cena, perchè sei così serio su una camicia? Non è un appuntamento o qualcosa del genere! Qualsiasi cosa indossi, non importa.

Scelsi una camicia nera oversize e dei jeans. Mi pettinai i capelli per sembrare una persona decente, poi guardai la televisione per ammazzare il tempo e guardare il mio orologio regolarmente. Quando la lancetta delle ore puntò alle cinque e la lancetta dei minuti era sul numero dodici, il mio telefono squillò.

È esattamente in orario. Impressionante.

«Pronto?»

«Ehi, hai finito di vestirti?»

«Sì, dove sei?»

«Ti aspetto nell’atrio del tuo palazzo.»

«Va bene, dammi un momento per scendere.»

Finii la chiamata e spensi la televisione prima di prendere il mio portafoglio per metterlo nella tasca dei jeans e le chiavi dell’appartamento. Chiusi a chiave la stanza e scesi nell’atrio. Mai indossava una camicia nera e dei jeans come me. Appena mi vide, si avvicinò.

«Ehi, che coincidenza. Ci siamo vestiti quasi allo stesso modo.» I suoi occhi acuti osservavano tutto il mio corpo. Normalmente, il suo sorriso sembrava già fottutamente fantastico, ora era ancora meglio.

«Ah, sì. Che coincidenza.» Gli mostrai un sorriso secco per quella coincidenza.

Ho un sacco di camicie, cosa mi ha fatto mettere quella nera proprio oggi?! Non siamo come una coppia che indossa i vestiti coordinati? La gente avrà l’idea sbagliata. Pensavo troppo nella mia testa mentre Mai rideva. Non sembrava troppo serio sul fatto che ci fossimo vestiti in modo simile.

«Andiamo.» disse Mai. Lo seguii alla macchina e lo lasciai guidare al centro commerciale vicino.

Nel tardo pomeriggio di domenica il centro commerciale era doppiamente più affollato del solito. Ovunque guardassi, vedevo la folla, e questo significava che c’erano più persone a guardare Mai.

Guardai il mio bel tirocinante che stava cercando un posto per la nostra cena. Non aveva idea di quanta gente lo guardasse come se fosse una superstar a passeggio, mentre io sembravo il suo manager che lo portava fuori a cena.

«Cosa vuoi mangiare oggi?»

«Mi lasci sempre scegliere. Oggi tocca a te.» gli risposi. Ci conoscevamo da due mesi, ma ogni volta che andavamo a cena, mi lasciava sempre scegliere il ristorante.

«No, preferisco viziarti.» Si voltò con un sorriso, quello che mi colpì per un momento.

«Bene, ti ho dato una possibilità. Se non è di tuo gradimento, non prendertela con me.»

«Mi piace quello che scegli.»

Questo tipo è…

«Certo. Andiamo a MK allora.»

Distolsi lo sguardo e tirai il suo braccio in un ristorante vicino. Il mio cuore batteva di nuovo. Ha davvero dei problemi col modo in cui parla. Dà sempre all’altra persona l’idea sbagliata. Anche se so già che non prova nulla per me, deve smettere di parlare così!

«Hai visitato la tua famiglia, giusto?» Mai iniziò la conversazione dopo aver ordinato il cibo.

«Sì. Torno ogni fine settimana se sono disponibile. E tu?»

«Ci tornavo ogni settimana quando erano ancora a Bangkok. Ma mio padre è andato in pensione e si è trasferito a Kanchanaburi, quindi posso tornare solo una volta al mese, perché c’è così tanto da fare all’università.»

«Sì, il terzo e il quarto anno sono i peggiori.» dissi per esperienza. I primi due anni erano stati un po’ tranquilli, ma una volta arrivati al terzo anno, era diventato un incubo. A malapena dormivo. I professori dovevano credere che avessimo dieci mani o qualcosa del genere.

«Stai lavorando al rapporto sullo stage, giusto? Quanti progressi hai fatto?»

«Più della metà. Ho iniziato a scrivere da quando sono entrato nel lavoro. Non mi piace l’idea di doverci lavorare tutta la notte.» disse Mai mentre iniziava a mettere carne e verdura nel piatto.

«Bene. Essere il Capitano della Scadenza Ravvicinata come me è un’idea orribile.» risi.

Ricordavo di essere stato negligente e che avevo pensato che avrei potuto finire il mio rapporto in fretta. Ma poi il professore aveva chiesto di vedere i nostri progressi, così avevo dovuto trascinare Uea, che aveva già finito il suo rapporto da tempo, per partecipare a una missione di miracolo di una notte con me. Almeno Uea era stato così gentile da aiutarmi anche se si lamentava che avrei dovuto ascoltarlo. Ma se fosse stato King, non avrebbe nemmeno pensato di aiutarmi, perché probabilmente non aveva iniziato a scrivere nulla.

«Ti sei divertito il giorno dello sport?»

«Si, ho avuto modo di parlare con molti senior. E P’Uea è stato davvero gentile con me.» sorrise felicemente. Sorrisi e gli chiesi di rimando: «Uea è fantastico, vero?»

«Sì. Pensavo che fosse solo tranquillo, ma si è preso molta cura di me. Abbiamo avuto modo di parlare di molte cose. È stato fantastico.»

I suoi occhi si illuminarono quando guardarono dentro i miei. Io continuavo a sorridere, ma dentro mi sentivo vuoto. Gli feci un cenno con il capo soddisfatto.

Ok, avevano parlato di più. Fantastico, doveva essere così.

La conversazione terminò quando il cibo nella pentola fu cotto e pronto da mangiare. Divorai il cibo avidamente, mentre Mai continuava a mettere verdure e carne nel mio piatto per tutta la cena.

«Mangia molto, P’Jade.» Mai mi diede più polpette di pesce.

«Penso che tu sia l’unica persona che mi abbia mai detto di mangiare di più, anche mia madre ha detto che ho bisogno di mangiare di meno. Ho una faccia da luna piena o qualcosa del genere.» dissi con frustrazione.

Qualche giorno prima King mi aveva chiamato ‘faccia da luna piena’, quindi mi sentivo dannatamente insicuro.

«Hai solo le guance, ma il tuo corpo è ancora piccolo. Beh, dovresti mangiare di più.» disse e mise più anatra arrosto nel mio piatto.

«Sei una persona così premurosa, sai?» dissi quando continuava a darmi da mangiare. Mi guardò con un piccolo sorriso.

«Lo sono?»

«Sì. È pericoloso, sai. La gente potrebbe confondere i tuoi sentimenti per loro. Potresti accidentalmente spezzare il cuore di qualcuno.» dissi, mettendo qualche significato nascosto dietro quelle parole. È troppo premuroso, ed è per questo che mi sto innamorando. Devo dare un avvertimento, altrimenti si metterà male.

Stavo avvertendo me stesso, non Mai. Il mio cuore spezzato sarebbe diventato terribile.

«Per gli altri, lo faccio solo per educazione.» Mi guardò e sorrise: «Ma se mi prendo cura di qualcuno, significa che è speciale.»

Ero stordito. Sentii improvvisamente il calore sul mio viso. Il mio battito cardiaco era così forte che potevo sentirlo nelle mie orecchie. Poi finalmente mi venne un pensiero e mi calmai.

Sono il migliore amico della sua cotta e anche la persona che lo valuta alla fine del suo stage, penso che si tratti di lavoro. Non so che livello di ‘speciale’ sono per lui, forse solo nella media… Quindi sono uno di quelli a cui tiene solo per essere educato?

«Vuoi altre polpette di pesce?»

«Ah, sì. Grazie.»

Tornai in me. Mai chiamò un cameriere per ordinare di più mentre continuavo a mangiare.

Perché stai pensando troppo, Jade? C’è del cibo proprio qui. Mangia, non pensare a nulla.

Mai disse al cameriere educatamente di riempire il mio bicchiere, distraendomi dalle mie amate polpette di pesce.

Il livello medio è così esagerato per questo ragazzo. Se Uea e Mai alla fine si metteranno insieme, dovrò dire a Uea di avvertire Mai, altrimenti un giorno potrebbero litigare per gelosia.

Lo guardai, pensando tra me e me che andava anche bene che non provasse niente per me, perché se avessi avuto un ragazzo così carino come fidanzato… Avrei sofferto di un terribile mal di testa, al punto da morire.

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Ray

Hello
I want to make a request for translating the novel called Khoi khoi rak by author summer December

Admin

Hi! If we can find it, we’ll translate it!! 😊

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