BIG DRAGON – CAPITOLO 25

Sincero, non ossessionato

Il risultato delle azioni di Big fu…

«Phak, guida più veloce! Lo ridurrò a pezzi.»

«Signorino Yai, credo che farebbe meglio a calmarsi.»

Pong, seduto accanto a Phak, tentò di calmare il suo capo furioso sul sedile posteriore dell’auto. Non servì a molto, perché, dopo aver bevuto tutta la medicina dalla bottiglia di vetro, Big si sentiva come se non potesse più controllarsi. Voleva piombare nell’appartamento di Dragon e sfogare tutta la sua rabbia rompendo e distruggendo tutto ciò che incontrava.

«Si sta comportando esattamente come quando mi ha scaricato la mia ex-ragazza, non c’è niente di sbagliato in questo.»

«Ex-ragazza?» Pong si accigliò, mentre Phak sorrise leggermente.

«Beh, sono già passati cinque mesi da quando è finita con lei.»

«Oh… Allora c’è da festeggiare. Ti va di bere qualcosa nel mio appartamento stasera?»

«Sì.» rispose Phak.

Big guardò i suoi due babysitter parlare allegramente e la cosa lo infastidì ancora più di prima. Le sue labbra rosse si distesero in una linea sottile mentre si accomodava sul sedile. In meno di dieci minuti l’auto di lusso fece inversione di marcia e parcheggiò davanti al condominio della famiglia di Dragon. Phak e Pong sarebbero anche saliti con lui, ma Big glielo proibì e ordinò loro di aspettare di sotto.

Big entrò rapidamente nell’ascensore, usando la chiave magnetica che Dragon gli aveva dato, ma quando raggiunse la porta di ingresso, si rifiutò di entrare e rimase lì confuso. Perché il mio umore ondeggia come gli ormoni? Perché i miei subordinati hanno permesso di farmi arrivare all’appartamento di Dragon? Voglio uccidere Dragon? Cosa c’è che non va in me? Ha davvero una storia con una ragazza? Voglio davvero conoscere la storia con questa donna di nome Hong? La storia con me che non gli ha portato alcuno status? È per questo che la nostra relazione non ha un nome?

Mentre la sua mente era affollata da tali pensieri, Big sentì bussare forte, così si affrettò ad avvicinare l’orecchio alla porta.

«Ahhh.»

All’improvviso Big udì il suono di un bacio appassionato, seguito dai gemiti di una donna con poca coscienza rimasta. Big non esitò più, alzò la chiave magnetica davanti alla tastiera e subito prese a calci la porta con i piedi.

«Mio dio, Big!»

Le urla risuonarono all’unisono. Big, che si stava lanciando, si immobilizzò con un’espressione allibita in faccia, poiché l’immagine che apparve davanti a sé era quella di una bellissima ragazza di nome Hong, che stava abbracciando e baciando un’altra bellissima donna. I suoi vestiti erano in disordine e le sue labbra imbrattate da rossetto misto a lucidalabbra. Big non sapeva chi avesse attaccato chi.

«May, entra in camera.» disse Hong, spingendo il corpo di May nella camera che Dragon non usava mai, e dove le aveva detto di sistemare i suoi vestiti al suo posto.

«Sei confuso, vero? So che P’Dragon non deve averti ancora detto niente.»

Big era confuso dalle parole di Hong, la stessa ragazza che era entrata per prendere i vestiti a Dragon quella mattina. Big stava comunque iniziando a sentirsi meglio. Pertanto, non doveva più restare in quella casa per fare un casino.  

«Dov’è andato Dragon?» chiese Big alla bella ragazza.

«So che uscito per andare da te, P’Big.»

Hong non finì di parlare e la porta si aprì di nuovo, quando Big si voltò vide che la persona che l’aveva aperta era Dragon.

«Beh, non l’ho fatto.»

Dragon ignorò le provocazioni di Hong, invece le fece cenno con la testa, perché lei andasse nella piccola camera da letto. Hong, visto che Dragon era di cattivo umore, entrò silenziosamente nella stanza.

«Dove eri?» chiese Big, quando rimasero da solo in salotto.

«Stavo venendo da te, ma ho incontrato i tuoi subordinati al piano di sotto e mi hanno detto che sei venuto a trovarmi tu per prima.»

Big era imbarazzato dal fatto che fosse andato per primo da Dragon. Non era andato lì perché gli mancava, ma solo per insultarlo e ferirlo. Dragon però stava andando a casa sua. Big era confuso! Cosa stava succedendo?!

«Che sta succedendo al tuo viso?» chiese Dragon, poi mise le mani sulle guance di Big. 

Big si ritrasse a quel contatto.

«Sei un bastardo!» Big indicò Dragon. Sembrava che Big stesse per piangere, i suoi occhi erano rossi e le sue labbra tremavano. «Hai già una fidanzata. Allora perché sei venuto a cercarmi? Bestia!»

La mano bianca di Big afferrò un cuscino e lo sbatté in faccia a Dragon. La sua faccia… non esprimeva alcun sentimento. Big era pronto a dire esattamente cosa intendeva.

Certo, era già entrato nella tana del drago. Sarebbe stato dura sopravvivere!

«Lasciami andare, vado a casa!» urlò Big.

Dopo essere stato portato in spalla nella stanza di Dragon, Big venne sbattuto sul letto.

«Cosa hai intenzione di fare? Phak e Pong mi stanno aspettando di sotto. Se non mi vedranno scendere, allora…»

«Ho detto loro di tornare indietro.»

«Cosa?!» esclamò Big.

«Che diritto hai di ordinare ai miei subordinati di andarsene?»

«Tutti i diritti di tuo marito.»

La risposta che arrivò con quel sorriso malvagio fu troppo per Big.

«Che idiota.»

Big cercò di rialzarsi dal letto, ma venne afferrato per la caviglia e trascinato più vicino al corpo di Dragon.

«Non arrabbiarti, prima ascoltami.»

«Per sentire che?» Big prese a dimenarsi. 

Mentre cercava di scappare via, il braccio con il tatuaggio del drago nero lo avvolse ancora più strettamente.

«Ascoltami fino alla fine. Quando mi hai chiesto di Nong Hong, non avevo ancora finito di parlare.»

«Perché non hai ancora finito? Mi hai già detto che è la tua amata fidanzata.»

«Quale amata? Di Amore, ne ho solo uno.» disse Dragon guardandolo, facendo diventare l’altro ragazzo timido, fino a farlo distogliere lo sguardo dal suo.

«Hugh! Se vuoi dire qualcosa, dilla e basta.»

«Nong Hong è la sposa che mia madre ha scelto per me. Ma non è nulla di serio.» Continuò Dragon. «Lei ed io siamo vicini solo come Phi e Nong.»

«Bugiardo!» gridò Big. «Pensi che io sia stupido? Non siete soltanto Phi e Nong. Lei è entrata e ha preso dei vestiti dalla tua stanza. Perché lei può lasciare le sue cose nella tua stanza?»

Dragon sospirò pesantemente, prima di avvolgere le braccia intorno alla sua vita.

«La mia Nong è lesbica.»

Il suono delle due ragazze che flirtavano contro la porta della camera da letto apparve nel cervello di Big. Se n’era completamente dimenticato, anche se l’aveva appena visto. Un’altra cosa importante che Big aveva notato era che May indossava una collana di Van Cleef identica a quella di Nong Hong. Un paio di collane.  Collane di coppia.

«A casa di Nong non lo accettano. Così Nong è venuta a chiedere il mio aiuto, fidandosi di me.»

Dragon iniziò a raccontargli dettagliatamente dei molti problemi che Nong Hong aveva a casa, riguardo al fatto che uscisse con una donna. Aveva avuto una brutta discussione con i suoi per la sua ragazza quel giorno. Non sapeva di chi fidarsi, quindi aveva chiesto a Dragon di nascondersi nel suo appartamento, come aveva sempre fatto con la sua ragazza. Quando Dragon lo aveva scoperto, era tornato nel suo appartamento per confortarla. 

Per quanto riguardava i vestiti, quelle erano tutte cose che Hong aveva ricevuto in regalo dalla sua ragazza che però non aveva portato a casa sua per paura che i suoi genitori scoprissero qualcosa. I vestiti che avrebbe portato non erano quelli che usava di solito, così aveva pensato di lasciarli a casa di Dragon. Per quanto riguardava le collane, Nong Hong aveva inviato i soldi a Dragon, dopo avergli detto il modello per fare una sorpresa alla sua ragazza.

«È solo questo.» disse Dragon mentre Big si calmava.

«Questo è tutto…?» La persona sul suo petto usò la mano per tirare il collo di Dragon e fermare il suo imbarazzo.

«Sì.»

Si sentì bussare alla porta. Dragon prese Big dalle sue ginocchia, lo adagiò sul letto e si alzò per aprire la porta.

«P’Dragon, ho deciso di partire oggi.»

«All’improvviso? Hai tutte le tue cose pronte?» chiese Dragon preoccupato.

«È tutto pronto. Ho con me i documenti importanti. Anche il visto di May è stato approvato. Prenoteremo i biglietti stasera.»

«Buona idea.» rispose Dragon e Hong si voltò a guardare la sua ragazza con un sorriso.

«È tutto a posto, abbiamo entrambi 19 anni. May ha dei parenti là, andremo da loro. Resteremo lì, poi cercheremo un lavoro.»

«Allora vi accompagno…»

«Non ce n’è bisogno… ultimamente ti ho infastidito molto. Grazie per esserti preso cura di me per tutto questo tempo.»

Big vide lo sguardo di Hong rivolto a Dragon. Quindi in Big sorse una domanda: Quest’uomo ha così tanto da rispettare e ammirare?

Ma quando lo sguardo della ragazza si posò su di lui, Big evitò rapidamente la bella ragazza. Hong sorrise dolcemente prima di continuare.

«È un bene che tu capisca P’Dragon.»

Poi lacrime chiare, dopo aver finito di parlare, iniziarono a rigarle il viso. May, la ragazza che era in piedi accanto a lei, l’abbracciò per confortarla. Dragon alzò la mano e le accarezzò dolcemente la testa.

Big si alzò e si fermò accanto a Dragon, anche se non sapeva molto. Sentiva che stare fermo e limitarsi a guardare non sarebbe stato molto bello.

«Ti chiedo scusa Phi. Se per sbaglio ho fatto litigare te e P’Dragon.» disse e alzò le mani per rendere omaggio, scuotendo frettolosamente la testa.

«Bene. Anch’io… mi scuso con Nong Hong per averti frainteso così tante volte.» disse Big imbarazzato.

Dopo aver chiarito la faccenda fino a quando non ci fu più niente di cui parlare, le due ragazze trascinarono con loro una grande valigia e uno zaino sulle spalle, poi con i volti pieni di felicità e mano nella mano lasciarono la stanza di Dragon.

«Dove stai andando?»

«Inghilterra.» risposero le due. 

«Scappate così?»

Big rimase stupito, ammirando segretamente nel cuore quelle due ragazze di 19 anni innamorate.

«Oh! Come hai detto, la tua famiglia non lo accetta. E probabilmente in futuro potrebbero fare qualcosa e potreste lasciarvi per questo. Quindi avete deciso di scappare prima che accada.» disse Dragon, con gli occhi pieni di preoccupazione. Quando Big lo vide, sentì un grande dolore in lui, che gli fece fermare il cuore.

«Perché sei così bravo con le altre persone? Ma quando sei con…»

Quando Big capì cosa stava per dire, tenne la bocca chiusa. Tuttavia, Dragon comprese le parole di Big e ciò che voleva dire.

«È normale, di solito sono gentile con tutti.»

«Non venire qui a dirmelo. Non riesco ancora a crederci.»

«Sì.» Dragon ammise facilmente. La bocca di Big si contorse per la frustrazione.

«Sai, sei solo tu, quello con cui posso scopare.»

Quella poteva essere una frase che alle orecchie delle gente comune poteva risultare offensiva, ma a Big fece librare in alto il cuore. 

«Ma… non mi piace come mi tratti.» ammise Big.

«Oh! Cercherò di essere meno scortese e di amarti di più, invece.» disse Dragon, rivolgendogli un sorriso nervoso. Big, però, fece una smorfia. 

Ho sentito bene? Le mie orecchie funzionano ancora bene?

«Tu mi ami?»

«Perché? Cosa c’è di sbagliato nel dire al proprio ragazzo che lo ami più di te stesso?» disse Dragon con un cipiglio. Quanto alla persona che lo ascoltava, le sue guance diventarono rosse.

Questo ragazzo è… così fastidioso! Qualunque cosa sia, le sue parole sono così dolci. Quindi preparati.

«Chi è il tuo ragazzo? Quando ho accettato di stare con te?» rispose Big, afferrando un cuscino e stringendolo al petto. Entrambe le mani lo torcevano da una parte all’altra per alleviare il suo imbarazzo. I suoi occhi neri evitavano di guardare Dragon.

«Beh, dopo la partita di polo… Ma in realtà, la nostra relazione è iniziata dopo la nostra prima volta.»

«Relazione…» disse Big, prima di essere scosso dal morbido cuscino. Dragon scivolò lentamente sul letto prima di far atterrare il suo corpo pesante sopra di lui.

«Quindi, secondo te noi non abbiamo ancora una relazione?»

«Cazzo, non mi hai mai chiesto di avere una relazione. Hai solo chiesto sesso, per tutto il tempo.»

Dragon ascoltò attentamente quelle parole, poi rise piano e baciò le guance di Big.

«Oh! mi dispiace…»

Ora Dragon parlava dolcemente. Big lo guardò fare gli occhioni dolci da cucciolo, ma beh, poteva perdonarlo perché era una persona generosa.

«Mettersi insieme…»

«Qual è il problema? Quando sono dolce, ti offendi sempre.» disse Dragon, allungandosi per sfiorare la punta del bel nasino. Big voltò la faccia dall’altra parte e arricciò il naso. La sua espressione era così carina che Dragon dovette muoversi per toccargli di nuovo la guancia.

«Concludendo. Partiamo da adesso.»

Big si bloccò prima di alzare l’indice tra di loro. «Se pensi di tradirmi, ingannarmi e anche solo prendermi in giro anche solo una volta… Dragon, te lo giuro, ti ucciderò.»

Dragon inarcò le sopracciglia prima di leccare seducente con la lingua i polpastrelli bianchi che puntavano contro il suo viso. 

«Perché dovrei? Quando il mio ragazzo è triste, lo sarò anch’io, quindi perché dovrei farlo piangere?» disse mordendogli il pollice. «E tu?»

«Beh, non sono più quel tipo di persona.» rispose testardamente.

Big era ancora confuso sul fatto che fosse una buona idea lasciare andare la sua vita amorosa da single. Ma quando guardò il bel viso devoto di Dragon… Big capì che aveva sempre desiderato qualcosa di più del divertimento temporaneo.

«Va bene avere una relazione… mi piace.» disse Big infine.

Poi l’angolo delle sue labbra rosse si sollevò in un debole sorriso. Nel suo stomaco c’era una certa onda che gli provocava una grande felicità difficile da descrivere. Le sue due mani lunghe e sottili si avvolsero attorno al collo di Dragon, prima che le sue labbra trovassero quelle di Dragon e lo baciassero teneramente.

«Ora possiamo scopare?» domandò Dragon.

«Devi avere sempre un chiodo fisso, tutto il tempo.» disse Big. Poi sorrise in modo seducente, alzò entrambe le gambe e andò a sbattere contro le gambe di Dragon.

Dragon sorrise nervosamente, prima di schiantarsi subito contro il suo collo bianco. Poi riuscì in un lampo a liberarsi dei suoi vestiti e anche Big frettolosamente tolse quelli di Dragon.

Ora entrambe le persone sul letto erano completamente nude.

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