MIDDLEMAN’S LOVE – CAPITOLO 13

Il cuore fa male, proprio qui

Agli occhi degli altri, Jadeniphat era una persona allegra, loquace e non prendeva la vita sul serio. Anche quando il mio capo mi chiamava per darmi una ramanzina per il lavoro che avevo sbagliato, riuscivo comunque a uscire e a ridere con i miei amici. In realtà piangevo dentro; non perché fossi stato rimproverato, ma avevo paura che potesse ridurmi lo stipendio. Jadeniphat trasforma tutto in uno scherzo.

Ma c’erano momenti in cui una persona allegra come me non riusciva nemmeno a strappare un sorriso, come adesso.

La luminosa mattinata di lunedì iniziò con me che appoggiavo la testa sulla scrivania, sembrando un pesce fuor d’acqua in fin di vita. Erano solo le 7:15, quindi non c’era ancora nessuno in ufficio. Oggi Mai doveva andare all’università, quindi mi ero dovuto alzare presto per prendere il treno per arrivare in azienda.

A quanto sembrava però ero arrivato troppo presto e ora ero l’unico nello studio. Quindi non c’era motivo di fingere un sorriso, potevo solo essere completamente triste. Sospirai così a lungo che se il mio fiato fosse stato denaro, sarei andato in bancarotta. 

Come posso non sentirmi una merda per la situazione in cui mi trovo?

Agire normalmente pur sapendo che tutto era cambiato… Questa era la cosa più difficile da fare.

Era passato un mese dalla giornata sportiva in cui avevo scoperto di provare dei sentimenti per Mai. All’inizio non era un gran problema, avevo solo pensato: ‘Ehi! È normale nutrire dei sentimenti a volte, no? Non gli importa nemmeno cosa provo per lui comunque, devo solo stare calmo come ho sempre fatto, in modo che non sappia che qualcosa non va e andrà tutto bene. Spero che questi sentimenti svaniscano presto’.

Ma no, mi sbagliavo. Ora mi comportavo in modo più strano quando ero vicino a Mai. Era passato un mese e ancora non l’avevo superata.

La ragione? Era perché si prendeva cura di me troppo bene! Qualunque cosa volessi mangiare, me la comprava. Quando rimanevo per gli straordinari, rimaneva in ufficio con me. Anche quando dormivo sulla via del ritorno a casa, mi copriva con una coperta per ripararmi dal freddo.

Avrei voluto inginocchiarmi e pregarlo di smetterla di essere gentile con me. Avevo un solo cuore. Era già abbastanza rotto così com’era. Se avesse continuato a farlo, come diavolo avrei potuto smettere di avere dei sentimenti per lui?!

Sospirai pesantemente e mi sdraiai su una sedia come un morto. La mia mano prese la tazza di caffè nero da venti baht e lo bevvi. Era quasi la fine del mese, un impiegato come me era ormai al verde come un idiota.

«Sei dannatamente in anticipo. Lo stipendio da grafico deve essere così dannatamente basso che sei anche dovuto diventare la guardia giurata dell’ufficio.»

«Non è troppo presto per sputare cazzate?» chiesi e fissai King, sentendomi un po’ offeso.

King si avvicinò a me e si fermò accanto alla mia scrivania. Sentii il suo profumo di menta, isuoi capelli nero scuro erano tutti pettinati all’indietro, mostrando gli occhi acuti. Dovevo ammettere che il mio amico Khunakorn era incredibilmente bello, perfidamente bello. Riuscivo a vedere l’aura da playboy a cento miglia metri di distanza, a differenza di Mai che sembrava un gentiluomo.

Quale mi piace di più? È abbastanza ovvio, altrimenti non avrei un’emicrania come questa.

«Sembra che tu sia morto dentro. Il tuo bel maritino più giovane è via per mezza giornata e ora sei tutto depresso, eh? Piccolino.»

Soffocai con il mio caffè e quasi piansi per questo. Alzai lo sguardo su King che mi sorrideva malizioso.

«Marito, quel fottuto culo. Cazzo…» tossii. «Hai la bocca piena di merda!» lo rimproverai. Il piantagrane ridacchiò come un dannato cattivo e se ne andò, mentre io stavo fermo a tossire.

Marito? Certo, King. Solo non mio marito, è di Uea!

Dalla giornata dello sport, il loro rapporto sembrava essere migliorato. Ora Mai poteva avvicinarsi facilmente a Uea senza dover prima passare attraverso di me. La maggior parte delle volte li vedevo bisbigliare e ridere tra loro, mentre li osservavo dalla dispensa. Anche se parlava di più con me, si trattava solo di lavoro.

Sembra che presto rimarrò indietro… Il punto in cui passo dall’essere l’intermediario all’essere dimenticato.

Fissai la tazza di caffè nella mia mano con la testa tra le nuvole. Devo dire che ero felice per Mai ed ero felice che Uea potesse finalmente stare con qualcuno di straordinario. Ma faceva male; il buco nel mio petto mi stava uccidendo… ma l’avevo fatto io stesso.

Beh, avrei dovuto sapere di non innamorarmi di qualcuno che avesse una cotta per qualcun altro!

Un rumore mi fece guardare alla mia destra, vidi Uea entrare e posare la sua tazza di caffè sulla scrivania senza alcuna emozione sul viso. Gli altri avrebbero potuto presumere che fosse di cattivo umore o così così, ma io potevo vedere che era felice, perché quegli occhi rotondi sembravano rilassati.

«Uea, dov’è il mio caffè?» chiese King.

Uea rispose in tono monotono: «Non ho comprato nulla per te.»

«Oh, che diavolo? Te l’ho chiesto, e non ne hai comprato uno per me. Sei così cattivo,» si lamentò King. Uea sorrise un po’.

«Se lo vuoi, mettiti in fila e compralo da solo.»

«Ok, me lo compro da solo!»

King prese il portafoglio e se ne andò. Sembrava frustrato, potevo sentire la risata sommessa di Uea e vederlo soddisfatto.

Perché mi sono venuti i brividi?

«Hai incontrato King al piano di sotto? Perché non gli hai comprato un caffè?» chiesi sapendo che Uea era una persona gentile, quindi non era così…

«Ricordi la signorina della compagnia giù da noi? Quella che di solito infastidisce King?»

«Sì, sì. Perché?»

«L’ho vista al bar e ho pensato che King potesse volerla vedere.»

Ah, vuole fare uno scherzo a King.

Guardai il sorriso freddo e gli occhi gioiosi di Uea e mi strofinai la testa. 

Davvero non li capisco. Mordersi il culo a vicenda gli fa guadagnare soldi o qualcosa del genere? Sono amici. Se tutti gli esseri umani fossero amici, il mondo sarebbe un luogo felice e pacifico.

Ma erano così da sempre. Ricordavo che all’università, quando ero uno studente del secondo anno, li avevo presentati l’un l’altro, si erano guardati intensamente, con l’aria di voler commettere subito un omicidio. Quindi… era odio a prima vista?

Ma anche in questo modo, non si “odiavano” così tanto, non al punto da uccidersi o tentare di rovinare la propria vita.

«Mai arriva all’ora di pranzo, vero?» chiese Uea, stava fissando il posto vuoto vicino a me.

«Ah, giusto. È stato chiamato dal suo professore stamattina. Ha detto che sarebbe stato qui per le undici o giù di lì.» Osservai il volto del mio amico, ma Uea si limitò ad annuire, senza esprimere alcuna emozione.

Tsundere*. Anche se a Uea fosse mancato Mai, nemmeno in un milione di anni lo avrebbe detto.

*(N/T: si intende una persona che si dimostra violenta e antipatica nei confronti della persona per cui prova affetto (di solito amoroso) allo scopo di nascondere, almeno inizialmente, i suoi veri sentimenti.)

Poi cominciarono ad entrare gli altri colleghi. Quasi tutti si accorsero che Mai non era con me e continuavano a chiedere notizie della sua assenza, così avevo detto: «È all’università.», ormai più di dieci volte. Più chiedevano, più pensavo a lui.

Mai, per favore torna presto. Sono stanco di rispondere a queste domande!

La mia preghiera funzionò. Quando la lancetta delle ore indicò le undici e la lancetta dei minuti indicò le dodici, Mai entrò in ufficio con la sua ordinata uniforme e un grosso sacchetto di snack in mano.

«Yesss. Il mio piccolo Mai è qui!»

Fai salutò Mai con un sorriso e strizzò l’occhio al ragazzino più giovane di vent’anni. Mai salutò tutti e mostrò il sacchetto che aveva in mano.

«Ho comprato banane fritte per tutti.»

«Ehi! Dammene un po’!»

Gun abbandonò il suo lavoro e andò da Mai. Anche io venni attratto dal suo odore. I miei occhi si spalancarono quando vidi Gun tenere in mano le banane.

Ciò che Mai aveva portato non erano solo banane fritte a fette, ma erano banane fritte Molen. La ricetta proveniva dall’Indonesia dove usavano l’impasto per avvolgere una banana, poi mettevano la banana intera in una padella. Era molto meglio della ricetta tailandese! Si potevano mangiare subito così com’erano o con latte condensato o con un topping al cioccolato. Erano le mie preferite! Ai tempi dell’università, andavo tutti i giorni fino alla mensa della Facoltà di Ingegneria per mangiarle. Uea aveva anche detto che avrei dovuto vendere banane fritte dopo la laurea se mi piacevano così tanto.

All’inizio intendevo acquistare un franchising di banane fritte, ma avevo ottenuto prima questo lavoro. Quindi la mia carriera con le banane fritte era finita.

«Dove l’hai prese?» chiesi a Mai mentre mi mettevo in bocca una banana.

Il primo morso mi fece quasi piangere, non le mangiavo da così tanto tempo. Dopo essermi diplomato, non avevo più trovato altre bancarelle che le vendessero.

«Nella mia università.» Sorrise felice di quanto tutti si stessero godendo le banane.

«Jade, queste sono le tue preferite. Le mangiavi così tanto in passato.» Disse King.

Annuii felice. Non potevo rispondergli a parole perché avevo la bocca piena di banane. Mai lo sentì e mi guardò come un adulto che fissa un bambino di cinque anni. Mi aveva fissato con quello sguardo molte volte prima; ora ero confuso su chi fosse il più grande lì. 

Dovrei essere io a comportarmi così, ho sei anni più di lui!

«Mangia molto, P’Jade,» disse con la sua voce dolce.

Annuii fermamente. Non devi dirmelo, perché ho già programmato di mangiarle tutti. Mi scuso con gli altri in anticipo!

«Jade mi ha detto che saresti arrivato alle undici. Perché sei in ritardo?» chiese Uea.

Mai sorrise e rispose: «Ho aspettato un po’ le banane fritte.» poi rise.

«Uhm, va bene.» Uea provò un piccolo morso all’inizio, poi ne prese altri.

La deliziosa banana iniziò ad avere un sapore amaro per me quando si sorrisero. Distolsi lo sguardo da quella vista e afferrai una bottiglia d’acqua quasi vuota per riempirla, ma poi una nuova bottiglia fu posizionata sulla mia scrivania.

«Ecco la tua acqua.»

La bottiglia era nuova e piena, e lui aveva già svitato il tappo per me. Mai sorrise, così borbottai: «Grazie,» e la bevvi.

È un sensitivo o qualcosa del genere? Come faceva a sapere che avevo sete? Mi ha persino allentato il tappo. È un servizio a cinque stelle! Mai, sto cercando di essere forte qui. Sei di nuovo così premuroso, e ora sono tornato al punto di partenza. Posso avere un tutorial su come smettere di provare sentimenti, per favore? Ce n’è qualcuno?

*******

Quando le lancette segnarono le dodici, finii l’ultimo pezzo di banana.

«Alzatevi tutti! È ora di pranzo.» King mi diede una pacca forte sulla schiena e diede un colpetto a Mai per unirsi.

«Voi ragazzi andate avanti. Sono pieno.» Mi misi la mano sulla pancia che stava per scoppiare. Queste banane mi sono mancate un po’ troppo e non credo ci sia più spazio per pranzo.

«Come vuoi.»

King alzò le spalle mentre io lo salutai. Guardai alla mia sinistra e vidi Mai che mi sorrideva.

«Vuoi qualcosa nel caso avessi fame nel pomeriggio?»

«Penso di no. Non riesco a pensare lucidamente in questo momento.» Risposi.

Ero così sazio che immaginare del cibo avrebbe potuto farmi venire voglia di vomitare. Inoltre, se gli avessi chiesto di comprarmi qualcosa, non sarei mai riuscito a pagarlo, perché Mai non prendeva mai i miei soldi. Quindi dovevo comprargli la cena.

Lo stile delle persone ricche: non hanno troppe preoccupazioni per le loro spese. Il mio amico è dannatamente fortunato ad averlo come ragazzo.

«Torneremo presto.» Mi disse Uea e se ne andò con Mai e King.

Li salutai e li guardai mentre tutti iniziavano ad andarsene. Appena fui solo, mi aggiustai la cintura.

Ah, va molto meglio.

Giocai al telefono per circa mezz’ora, poi lo misi giù e mi alzai per stiracchiare il corpo per scacciare la pigrizia. Presi il portafogli e andai al minimarket al piano di sotto per comprare del pane per il pomeriggio. Sapevo che avrei avuto di nuovo fame e non sarei riuscito a resistere fino a cena. Inoltre, volevo del bubble tea. Avevo anche deciso di prendere solo un caffè nero ghiacciato a buon mercato invece del caffè ‘Green Mermaid’ in modo da poter risparmiare abbastanza soldi per il bubble tea.

Anche se ero come qualsiasi impiegato che era al verde alla fine del mese, riuscivo comunque a mettere da parte i soldi per il bubble tea. Era la mia priorità, la mia dedizione.

Il mio amore per il bubble tea era più grande di qualsiasi altro tipo di amore al mondo.

Andai al chiosco del bubble tea per ordinare la bevanda prima di andare a fare uno spuntino al minimarket. Mentre stavo tornando allo stand per prendere il mio amato bubble tea, dovetti fermarmi a metà perché sentii la gente bisbigliare. Stavano guardando tre persone che stavano litigando.

Dato che ero un ficcanaso, dovevo sapere di cosa si trattava. Prestai più attenzione prima di rendermi conto che i due ragazzi in piedi con le spalle contro di me mi sembravano familiari.

Ehi, aspetta! Questo è il mio amico e il mio tirocinante!

Vedere quella scena mi sorprese, così corsi verso di loro. Chi sta litigando con il mio amico? Uea non inizia mai una rissa!

«P’Jade!» Fum mi chiamò e mi fece cenno di avvicinarmi, mentre le urla del litigio stavano diventando più forti.

Vidi che Uea stava litigando con qualcuno, probabilmente il suo ex ragazzo con cui aveva rotto un paio di mesi prima, quando Uea lo aveva sorpreso a tradirlo. Da quello che avevo sentito finora, sembrava che quel figlio di puttana volesse tornare con il mio amico. Quel ragazzo stava stringendo forte il polso di Uea.

«Te lo dico un’ultima volta. Per favore, torna indietro. Non abbiamo più niente di cui parlare.» La sua voce suonava più fredda che mai, il che significava che la sua pazienza era al limite.

«È solo un piccolo malinteso. Perché cazzo devi farne una questione così grande? Ho detto che dovevamo parlare!»

«Lascia la presa!»

«No!»

Quel ragazzo urlava e cercava di trascinare Uea con sé. Mi avvicinai per aiutare Uea, ma fui più lento di Mai che lo spinse via.

«Per favore, non farlo. Questa è una molestia.» Il più giovane disse educatamente, ma il più grande con un cervello sottosviluppato gridò di rimando: «Chi cazzo sei? Non sono affari tuoi!»

«In realtà, non sono affari tuoi!» disse Uea. I suoi begli occhi sembravano mortali. Lo vidi avvicinarsi a Mai e guardare il suo ex come se stesse fissando un pezzo di spazzatura. «E per favore parla gentilmente con il mio ragazzo. Non è barbaro come te.» 

«Cosa hai appena detto?!» Quel ragazzo guardò Uea e Mai, poi sforzò una risata: «Questa faccia da bambino è il tuo ragazzo? Mi dispiace. Non ci credo.»

Faccia da cosa? Da modello?

«Dipende da come la vedi, ma ho un ragazzo. Per favore smettila di infastidirmi.»

«No!»

«Indastidire qualcuno che ha già un fidanzato non è così diverso da quello che farebbe un perdente.» disse Mai con voce suadente. Si allungò per tenere Uea accanto a lui. Il suo sorriso era gentile, ma non raggiungeva i suoi occhi come faceva normalmente.

«Penso che faresti meglio a smettere di comportarti così. Al giorno d’oggi, le notizie si diffondono rapidamente sui social media. Qualcuno da queste parti potrebbe fare un video e aspettare di condividere il tuo atto patetico con il mondo.»

«Bastardo! Vaffanc…»

L’ex di Uea cercò di litigare con Mai, ma una guardia di sicurezza dell’edificio si intromise e lo trattenne.

«Per favore, occupatevi di lui.» Mai ringraziò la guardia prima di prendere la mano di Uea e tornare dentro l’edificio. I sussurri della folla erano forti e io ero nel mezzo per sentire tutto.

«Woah! Mai è stato fighissimo! Fantastico, vero?» esclamò Gun.

Annuii. Avrei voluto voltarmi e dire qualcosa a Gun, ma i miei occhi erano fissi a guardarli.

Sembravano davvero perfetti insieme.

********

Lo spettacolo era finito e tornai indietro per ritirare il mio bubble tea. All’inizio volevo tornare subito in ufficio, ma poi cambiai idea e rimasi lì per un po’. Quando finalmente tornai in ufficio, sembrava che l’unica conversazione tra i dipendenti riguardasse l’ex di Uea.

«Qui! Jade è qui ora.» mi chiamò Gun.

Vidi che Uea stava benissimo mentre intorno a lui tutti spettegolavano su di lui, quindi mi unii al gruppo senza preoccupazioni.

Ma dove diavolo è King? Sono andati a pranzo insieme, ma lui non è tornato con loro.

«P’King. P’King.» Gun chiamò l’altro.

Parlando del diavolo… Ecco che arriva il diavolo in persona con una tazza di caffè in mano.

«Dove sei stato? Il tuo amico si è messo nei guai, lo sapevi?» gli chiesi appena si sedette.

«Sono andato a fumare una sigaretta dietro l’edificio e ho parlato con una ragazza al telefono. Chi ha avuto problemi?»

«L’ex di Uea è venuto qui per molestarlo.» gli spiegai. King alzò le sopracciglia e guardò Uea.

«Sì, si è messo a urlare davanti all’edificio. Era così forte. Quando Mai ha detto di essere il fidanzato di P’Uea, è stato quasi colpito.» Gun parlò come se avesse paura che rubassi il momento clou della giornata.

Calmati. Non ho intenzione di farlo.

«Davvero? E cosa hai fatto, Mai?»

«Ho lasciato che le guardie si occupassero di lui, e ho portato via P’Uea da lì.»

«Camminavano mano nella mano. Sembravano davvero una coppia.» disse Gun. Mai sorrise educatamente e non disse niente.

Guardai i miei piedi. Immaginavo che Mai fosse probabilmente troppo timido per aggiungere qualcosa, ma Gun aveva ragione; sembravano davvero stare insieme.

«Mi dispiace di avergli detto che sei il mio ragazzo.» disse Uea.

Mai scosse rapidamente la testa.

«Va bene. Capisco, ma sembra che ti darà ancora fastidio. Ho paura che potrebbe molestarti a casa tua.» I suoi occhi castano scuro lampeggiavano un accenno di preoccupazione.

Uea sorrise dolcemente e rispose: «Posso farcela. Non preoccuparti.»

«Se dovesse mai tornare, chiama la polizia.» Disse King, e Uea annuì.

Anche se mi sentivo triste, volevo fare un video di King e Uea, perché era raro vederli concordare su qualcosa.

La conversazione finì quando entrò il grande CEO. Tutti chiusero le labbra mentre fingevano di lavorare. Successivamente, lavorai su un layout di una brochure, ma non ero completamente concentrato, perché l’immagine di Mai e Uea che si tenevano per mano continuava a riaffiorare nella mia testa. Alla fine, dovetti chiudere il mio lavoro, alzarmi e andare in dispensa a preparare del tè.

Immaginai si potesse dire con certezza che la loro vista feriva profondamente il mio cuore. Mi faceva stare così male che non ero in grado di lavorare. Non sapevo davvero come gestire i miei sentimenti.

Devo solo chiarirlo a loro e a me stesso? Se non riesco ad andare avanti, allora dovrei sbrigarmi e farli fidanzare. Combattere il ​​​​fuoco con il fuoco o qualcosa del genere.

«P’Jade.»

La voce familiare mi sorprese. Vidi Mai che camminava verso di me.

Cazzo. Mi stai perseguitando a morte.

«Non prendi altra acqua?» mi chiese.

Lo guardai confuso, poi mi resi conto di essere in piedi con una tazza in mano, senza farci niente perché stavo pensando troppo.

«Oh, sì. Lo faccio ora.»

Riempii in fretta la mia tazza, poi mi allontanai un po’ per dargli un po’ di spazio per riempire anche la sua tazza. Ultimamente mi sentivo a disagio con lui e facevo regolarmente un sacco di cose stupide del genere.

Come suo superiore, sembri così stupido, Jade. Mi rimproverai da solo.

«Ceniamo al centro commerciale oggi? P’Uea ha detto che voleva ripagarmi per averlo aiutato durante l’ora di pranzo e anche P’King ha detto che sarebbe venuto.»

Mi voltai a guardarlo e mi sforzai di fare un sorriso canzonatorio dopo averlo detto.

«Hmm? Vuoi che venga con te? Ceni con me come tutti i giorni. Ormai non ti annoi di me? Inoltre, dovresti andare da solo.» Era un’occasione d’oro per lui avere un appuntamento con Uea. Non volevo essere un surplus.

Inoltre, non sono abbastanza forte per sentire di cosa parleranno.

«Non mi annoio mai di te.» Lui sorrise. Restituii a forza un sorriso.

Sì. Dire che si annoia di me direttamente in faccia è maleducato. Mai è la cortesia fatta persona.

Mai non sarebbe mai stato scortese con me. Era troppo gentile.

Quindi Mai, Uea, il fottuto King (che si era offerto volontario per essere un surplus) e io uscimmo per fare un buffet all-you-can-eat al centro commerciale vicino al nostro ufficio. Ma non riuscii a mangiare molto, specialmente quando vidi Mai mettere il maiale nel piatto di Uea. Quando ripensai al mio piatto pieno di carne di maiale (sempre riempito da Mai), mi sembrò di aver perso l’appetito.

Tuttavia, non mi piaceva sprecare soldi per il buffet a volontà. Quindi, anche se non volevo mangiare niente, riuscì a finire tutto lo stesso.

«Quel ristorante era davvero fantastico. Mangiamo ancora lì.» disse Mai lungo la strada verso casa, facendo svegliare un po’ il me assonnato.

«Oh, ah… Certo.» risposi.

Guardai fuori dal finestrino e mi resi conto che eravamo vicini casa. 

Non eravamo bloccati nel traffico ad Asok un momento fa? Forse mi sono addormentato. 

«In realtà, volevo pagare la mia parte oggi, ma P’Uea aveva insistito che lo avrebbe pagato lui. Sono abbastanza sorpreso che sia uscito con quel ragazzo. Non sembra il suo tipo.»

«Beh, quel ragazzo non era così nei primi giorni. Ricordo che l’amore era dolce, poi Uea lo ha sorpreso a tradirlo, e si è trasformato in merda.» Sospirai forte e strinsi gli occhi mentre fissavo lo stagista.

«Tu non sarai così, vero?»

Rise ad alta voce: «No. Assolutamente no.»

«Fantastico. Non comportarti così.»

Anche se avevo trascorso solo tre mesi con lui, eravamo abbastanza vicini da sapere che non era il tipo di persona che perde la retta via. Tuttavia, volevo comunque avvertirlo in anticipo. 

Dicono sempre che l’amore è dolce, ma alla fine diventa aspro. Se un giorno il loro amore inizia a perdere quella dolcezza, il mio amico potrebbe farsi davvero male.

L’auto passò oltre. Ora eravamo vicino al mio appartamento, mi tolsi la cintura di sicurezza e mi preparai a scendere quando Mai mi chiese: «Mi chiedo, come pensi che io sia?»

«Hmm?»

«Mi stavo chiedendo… Ai tuoi occhi, che tipo di persona pensi che io sia?»

Parcheggiò l’auto davanti all’ingresso del mio condominio.

«Oh. Beh, per me sei educato, gentile e premuroso, semplicemente una persona molto brava.» dissi.

I suoi occhi brillavano di nuovo, poi mi chiese con voce speranzosa: «Pensi che io sia abbastanza bravo… per essere un fidanzato per…»

L’auto dietro di noi suonò il clacson. Presi rapidamente la mia roba e uscii dall’auto prima che iniziasse un’altro litigio di fronte al mio appartamento.

«Ora vado. Ci vediamo domani.»

«P’Jade…» Mai stava per dire qualcosa, ma chiusi la portiera della macchina e corsi nell’edificio.

Mi guardai indietro per guardare l’auto BMW nera allontanarsi e feci uscire un lungo sospiro pesante.

Stava per chiedermi se era abbastanza bravo da essere il fidanzato di Uea e di sicuro, in questo momento non vedo nessuno migliore di lui. Questo era quello che avrei dovuto dirgli, ma non volevo.

Rimasi a testa bassa davanti all’ascensore. Tutto sembrava pesante: sia il mio corpo che il mio cuore. Il mio cuore era stato spezzato molte volte, ormai avrei dovuto averlo imparato, ma a cose come questa non era facile abituarsi.

Ma…

Avevo sbattuto rumorosamente la portiera della sua macchina costosa per evitare di sentire qualcosa che potesse tagliarmi nel profondo del cuore. Speravo che la portiera dell’auto fosse integra, quella era una BMW, se avessi dovuto pagare per la riparazione, avrei potuto morire di fame.

Deglutii mentre afferrai il portafogli, poi mi venne la pelle d’oca sulle braccia. 

Accidenti a te, Jade. Stai di nuovo usando le tue emozioni invece del fottuto cervello!

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