EN OF LOVE: MECHANICS – CAPITOLO 7

Questo cosa significa?

– Vee Vivis – 

Mi fermai di fronte alla camera della mia ragazza che non vedevo da diversi giorni. Non sapevo cosa stesse facendo, continuai a premere il segnale acustico, ma non ricevetti. Le mandai un messaggio su LINE quella notte ma non mi aveva mai risposto. Una volta arrivata la mattina avevo provato di nuovo ma ancora nessuna risposta. Dov’era? Non ci vedevamo spesso, credevo che ci fossimo abituati.

«Sei qui per vedere la tua ragazza?» chiese il ragazzo della stanza accanto. Aveva un bell’aspetto ed era vestito con la sua uniforme. Era lo stesso ragazzo che mi faceva sentire davvero confuso sulla mia vita in quel momento. Quando Ploy era occupata, pensavo a lui. Anche quando ero con Ploy a volte pensavo ancora a lui. Ero una persona cattiva, finsi di non preoccuparmi troppo di lui, mi girai e sorrisi di nuovo.

«Sì, ma lei non risponde.»

«Allora perché non la chiami?» mi guardò come per dire: non sei stupido a restare li a bussare ed a premere il campanello quando hai un telefono?

«L’ho chiamata ma lei non ha mai risposto.» gli dissi lanciando un’occhiata. Quello che volevo davvero dire era che non ero così stupido, avevo provato tutto il resto e quella era la mia ultima risorsa. Sembrò capire, poi annuì e si voltò.

«Stai andando ora?» chiesi alla persona che stava per andarsene.

«Sì, non ho ancora fatto colazione.» Wow, avrei dovuto iniziare a festeggiare e far partire alcuni fuochi d’artificio perché in realtà mi stava parlando senza che glielo avessi chiesto prima? Aveva detto che avrebbe mangiato senza di me senza nemmeno doverlo chiedere. Controllai l’ora, erano le 8 del mattino, prima di guardare indietro verso la stanza della mia ragazza.

«Vengo anche io.» Le parole che mi uscirono dalla bocca indussero Mark a sollevare le sopracciglia. Certo, sembrava sorpreso, gli stavo chiedendo di andare con lui, immagino fosse strano.

in realtà andavamo spesso insieme ma ogni volta ero io a prendere l’iniziativa. Andavo alla sua facoltà, al suo dipartimento, ovunque si trovasse. Sarebbe potuta sembrare come una coincidenza, il fatto che ici incontravamo inevitabilmente ma in realtà non esisteva nulla del genere. Non sapevo perché lo stavo facendo, ma continuavo a farlo perché volevo capire e volevo anche sapere cosa stava provando, cos’aveva in testa.

Probabilmente sembrava egoistico, ma in quel momento il nostro status era solo come senior e junior, Ploy ed io stavamo ancora insieme e sapevo che quello che stavo facendo era sbagliato, ma non ero infedele perché non provavo sentimenti per Mark. Potevo confermare adesso che lo vedevo solo come un junior.

Il senso di colpa nei suoi confronti, sebbene fosse ancora molto vicino al mio cuore era qualcosa a cui non mi piaceva pensare, ma era uno dei motivi per cui rimanevo così vicino a Mark. Sentivo ancora che aveva molti problemi con Bar e dopo quello che era successo cercava di essere calmo, ma lo invitavo ancora ad andare in posti per farlo sentire più a suo agio. Anche quando si comportava come se non lo volesse fare, lo costringevo ad andare. 

Quella volta però non avevo dovuto forzare nulla, accettò di camminare subito accanto a me.

«Come stai andando all’università?» chiesi quando lo vidi solo, in attesa di qualcosa. Non andò in garage, quindi non doveva avere una macchina.

«Sto aspettando che arrivi James.» Lui risponse.

«Quindi il tuo amico ha una macchina?»

Mi guardò di rimando rispondendo: «Sì …»

«E perché tu no?»

Non risponse.

«Vieni con me, allora? Se aspetti il ​​tuo amico potresti arrivare in ritardo dal momento che è in una facoltà diversa. Io sono già qui, quindi andiamo.» Dissi indicando la mia macchina.

«La sua facoltà è vicina alla nostra.» Immagino fosse vero, la nostra facoltà era nel mezzo, vicina a molte altre.

«Ok, ma il punto è, vieni con me?» chiesi di nuovo con più fermezza, così da suggerirgli la risposta.

«Ok, vengo con te.»

Mark e io andammo insieme in mensa, mentre camminavamo chiamò il suo amico per dirgli di non andare a prenderlo ed io facevi un cenno al mio amico Pound che aveva tenuto i posti liberi per noi. Nel mentre Mark mi seguì.

«Ciao.» alzò le mani per rendere omaggio quando salutò i miei amici, li chiamava P’ ed io ne ero felice.

«Uhm, allora perché siete arrivati insieme ragazzi?» Nuea chiese cercando una risposta.

«Beh, sono andato a trovare Ploy ma lei non c’era e poi ho visto Mark uscire dalla stanza, quindi siamo venuti insieme.» risposi.

«Aspetta, quindi Mark era nella sua stanza?» Nuea chiese ulteriormente, Pound continuò a guardare ma fece finta di essere occupato.

«Cosa? No, vivono in due stanze, una accanto all’altra. Se uscisse dalla sua stanza, pensi davvero che lo porterei a mangiare?» ribattei.

«Scusa, non lo stavo davvero pensando.» rispose Nuea.

Mark non disse nulla, andò semplicemente a comprare il cibo poi tornò e si sedette a mangiare in silenzio. I miei amici stavano parlando di studio e ragazze, dopo Bar, quei due erano i miei amici più cari. C’erano solo loro due in quel momento però, dato che Bar era impegnato con il suo ragazzo.

«Oh mio Dio, guarda quanto sono carini. È troppo dolce. Se Bar fosse una donna, direi che è incinta proprio prima di sposarsi.» mi passarono il telefono per guardare, così vidi il loro stato.

«Aspetta solo un secondo.» dissi prima di fare clic sulla pagina di Dew che continuava ad aggiornarci sulla loro storia. Proprio quando cliccai, Ploy mi inviò un messaggio così risposi. Quindi feci clic di nuovo sulla storia dei miei amici, diedi un’occhiata alla persona accanto a me che era completamente immobile. Continuava a mangiare come se non fosse nemmeno interessato.

«Posso andare da solo.» Mark disse prima di girarsi e andarsene rapidamente. Lo vidi tranquillamente allontanarsi, irritato dai miei amici. Aveva detto che aveva smesso di pensare a Bar, quindi cosa c’era nel suo atteggiamento?

«Mark, aspetta! Vengo a prendere quei documenti.» Misi gli occhi su Nuea, da quando erano vicini?

«Quando si sono avvicinati?» chiesi a Pound che stava ancora mangiando. Non li avevo mai visti parlare ma a Mark piacevano gli uomini e a Nuea piacciono sia gli uomini che le donne. Cosa c’era di sbagliato in me, perché me ne importava?

«Beh, Mark è il code line di YiWa e Nuea.»

«Davvero? È un junior di Nuea?»

«Si.» Perché non l’aveva mai detto? Li guardai camminare l’uno accanto all’altro lontano, prima di sospirare delicatamente.

È solo il suo code line …

Sbadigliai ascoltando il professore che ci raccontava del progetto che doveva essere presentato poco prima degli intervalli. Il mio progetto era quasi finito, erano rimaste solo alcune altre parti che dovevo completare con Bar e sarebbe terminato molto prima degli esami. Avremmo avuto un sacco di tempo per prepararci agli esami.

Lasciai che la sua lezione mi entrasse da un orecchio e mi uscisse all’altro, afferrai il telefono e risposi al messaggio di Ploy riguardo allo studio duro, ma lei non aveva replicato. La finestra della chat diceva letta, il che era strano. Continuai ad inviare messaggi, dicevano tutti letti, ma nessuna risposta. Ovviamente venivano letti ogni volta. Perché non rispondeva? Scelsi di scacciare qualsiasi pensiero folle e sfogliai i social media, trovando lo stato di un amico.

Nnorthh
2 ore

Studia sodo, bravo ragazzo con Masa Mark

140 mi piace 7 commenti

** Winnie the Pooh: chi è questo Masa Mark?

** Masa Mark: è mio fratello Winnie the Pooh, grazie per il consiglio Nnorthh.

** Nnorthh: sempre, mi fa piacere.

** Dolphin Fish: bravo ragazzo o è un bambino più grande?

** Nnorthh: non immischiarti.

** Dolphin Fish: Quindi flirti con Masa Mark?

** Winnie the Pooh: sta flirtando con lui o lo sta sostenendo?

Sentii freddo ovunque. Stava parlando quando diceva di studiare? Guardai Nuea seduto di fronte a me, premendo energicamente sul suo telefono. Ovviamente stava parlando con qualcuno. Perché mi rendeva così frustrato sapere con chi stava probabilmente parlando? Guardare i suoi post apparire mi rendeva ancora più irritato.

«Spero che oggi sia abbastanza per farvi capire che non potete rimandare i vostri progetti perché non accetterò invii in ritardo.» Una volta che l’insegnante finì di parlare, molte persone iniziarono a piangere. Il mio gruppo di amici si alzò ed uscimmo insieme discutendo su cosa mangiare per pranzo.

«Quindi qual è la conclusione? Bar non arriverà.» Disse Dare in tono annoiato.

«Beh, sappiamo la risposta, perché è a casa del dottore.» Replicò Pound.

«Andiamo in mensa, questo post dice che non ci sono molte persone lì.» continuò YiWa mostrandoci il suo telefono.

Uscimmo dall’aula, camminando verso la caffetteria quasi vuota. Probabilmente perché eravamo in ritardo rispetto al solito. Camminammo verso il nostro tavolo dove Spin e Yoo erano già seduti. In verità, non c’era alcun preavviso che diceva che quel tavolo era riservato, ma per qualche ragione, ogni volta che andavamo lì era sempre a nostra disposizione.

«Perchè siete così in ritardo?» Chiese Yoo mentre ci sedevamo tutti.

«Il professore è andato avanti con la lezione. Ho così fame che il mio stomaco è pronto ad esplodere.» Pan rispose, fissando il cibo delle sue amiche.

«Allora vai avanti, prendi del cibo.»

«Vado a comprare il pranzo, prima di non riuscire a prendere niente. Così egoista, mangiare come se stessi per morire di fame e non condividere con noi donne.» Continuò a lamentarsi, osando dire qualcosa del genere.

«Ed è per questo che non hai un marito che osa parlare così. Che bocca disgustosa.»

«Ehi, posso essere abbastanza sensibile se voglio il cuore di qualcuno. Quelle parole erano solo per te.» Lei rispose coraggiosamente, prima di andare via per comprare il suo pranzo.

«Ehm, che scioccante. Anch’io ho fame.» Dare mormorò prima di seguirla. Scossi la testa per la scortese conversazione tra i miei amici. Parlavamo sempre così, quindi non era così scioccante. YiWa e Pan avevano in modo duro come il resto di noi in quei giorni.

«Non stai mangiando?» Chiese Nuea.

«E tu?» Non ero sicuro del motivo per cui mi preoccupavo del benessere del mio amico, ma lo avevo visto con un sacchetto di caramelle o qualcosa del genere di fronte a lui.

«Mark mi ha portato degli snack.» La risposta mi fece sussultare e non potei fare a meno di pensare quando aveva avuto il tempo di farlo?

«Ne ho anche io un po’. Quando te lo ha dato? Si stava lamentando prima che non riusciva a trovarti.» Disse YiWa sollevando la stessa borsa.

«Ehm, solo un momento fa. Sono andato in bagno e quando sono uscito era lì.» Rispose aprendo il sacchetto

«Oh … mio fratello Nuea è pieno?» chiese Yoo chinandosi per guardare la borsa. Sorrise a Nuea ma lui non rispose. Yoo annuì appena prima di aiutarlo con la borsa.

«Condividi con i tuoi amici.» Disse Pin, prima di fare uno spuntino. «Ho già pranzato ma non ho ancora mangiato il dolce.»

«Per quanto riguarda me?» Chiesi, prendendo degli snack che non volevo davvero. Sembravano piuttosto costosi, e tutto ciò a cui pensavo era perché mi importava persino. Cos’aveva il mio umore? Aveva solo preso degli spuntini da quel maledetto ragazzo, perché avrebbe dovuto farmi sentire così arrabbiato.

«Dai, prendine di più.» Disse Yoo agitando il dito, Nuea lo spinse via apparentemente irritato, anche se stava sorridendo.

«Non puoi avere più di lui, è il suo anziano ed il suo code line.» disse Pound scherzosamente. North si voltò sorridendo e annuendo lentamente.

«Lasciane un po’ anche per Bar, semmai dovesse venire.»

«Che importa? Ha già qualcuno che compra degli snack per lui, quindi non c’è bisogno di ricordarci di lasciargliene un po’.» In passato, prima che Bar si mettesse con Kan, spesso parlavamo così, stuzzicandoci a vicenda. Una volta che Bar e Kan avevano iniziato a frequentarsi, la nostra attenzione si era rivolta a loro. Avrei voluto prendere il suo telefono e buttarlo via, voglio dire, capivamo che il dottore era bello ma era diventato frustrante.

«La tigre non ha nemmeno scritto mezzo messaggio, è fastidiosa.» Disse YiWa. (N/T: Significa che Bar non è stato su LINE recentemente e non si è tenuto in contatto con nessuno. )

«Oh, non preoccuparti, non sparirò mai nemmeno se avessi qualcuno. Non ti lascerò così facilmente.» dissi facendo l’occhiolino a YiWa.

«Sì, quel cattivo non è buono come mio padre Vee!» Sorrisi alle loro parole, prima di guardare il mio telefono e vedere il messaggio di Ploy. Risposi che stavo mangiando, vidi che il messaggio era stato letto ma lei non aveva risposto.

«Sì, una vita così colorata. Papà Vee, è una persona così brava che ha solo Ploy. Presto si annoierà.» disse North.

«Oh, fai attenzione a come parli. Che cosa hai da dire, papà? Guarda la sua faccia prima di pronunciare la parola ‘annoiato’. Mio padre è una persona felice in amore.» Rispose Pan dopo averci ascoltato per un po’. Ed io scossi delicatamente la testa.

«Non sono infastidito.» dissi guardando la persona che parlava e che sorrideva leggermente agitandosi come per farmi le scuse.

«Non far finta di non essere offeso e possessivo, anche solo un po’. Non hai paura di tutti gli altri uomini che potrebbero avvicinarsi a lei?» Chiese Pan colpendomi la spalla.

«Ho detto che non sono infastidito.» risposi spingendole via la mano.

«Oh no, papà non vuole giocare con noi.» Disse Dare.

«Papà Ka …»

«Vai a giocare con qualcun altro Pan.» esclamai, fissando tutti. Normalmente ero felice di giocare, ma oggi non ero dell’umore giusto. Il mio cuore era nel caos. Non sapevo che diavolo stesse succedendo, ma proprio non volevo scherzare con i miei amici in quel momento.

«Puoi venire a giocare con me.» rispose North.

«No, non posso ancora, devi prima trovare qualcuno poi puoi essere il mio nuovo genitore.»

«Sto cercando quella persona.» Lui rispose prima di infilarsi più caramelle in bocca.

«Stai veramente andando dietro il tuo code line?»

«Rilassati bambino, ti troverò una madre.» disse North, accarezzandole la testa, facendola sembrare come se fosse davvero una bambina.

«Davvero? Sei serio? Se hai davvero qualcuno, passerò sicuramente da Daddy Vee a te.» Esclamò Pan eccitata. I suoi occhi sembravano così felici. Sarebbe stato bello se North fosse stato serio con qualcuno, di solito mi avrebbe fatto piacere e lo avrei stuzzicato come facciamo con Bar. Ma non ero felice perché riuscivo a vedere tutto nel modo in cui i suoi occhi apparivano ogni volta che mangiava i suoi snack e fissava la borsa che aveva ricevuto da Mark.

«Sei un bambino di cinque anni? Giocare ai genitori in questo modo? Sei un fottuto ritardato?» Dissi, prima di alzarmi per comprare del cibo. Purtroppo riuscivo ancora sentirli perché il negozio di riso era vicino a dove eravamo seduti.

«Papà, cosa c’è che non va?» sentii Pan urlare dopo di me, ma non mi preoccupai nemmeno di guardare indietro, non ero interessato.

«Oggi è pazzo, rimprovera tutti da stamattina.»

«Sì, lascialo stare. Non sei sicuro di quale sia il suo problema?»

Lasciai che i suoni dei miei amici scomparissero dietro di me. Ordinai un semplice curry e riso, poi presi un po’ d’acqua prima di tornare indietro. Proprio mentre mi voltai, arrivò qualcun altro. Grande tempismo perché chi altro poteva essere se non quello nella mia testa in quel momento?

«Oh, ciao P’Vee.» Kamphan mi salutò sorridendo.

«Oh, sei qui per mangiare?» chiesi.

«Sì P’, Fuse è laggiù a parlare con gli anziani ma è noioso.» Si lamentò prima di prendere un po’ d’acqua, lasciando Mark in piedi da solo di fronte a me.

«Ciao«. lo salutai. Perché diavolo dovevo essere il primo a salutare?

«Perché sei così?» Lui rispose.

«Ho sentito che hai portato degli snack per i tuoi code line più anziani. Quando hai avuto il tempo di farlo?» chiesi perché stamattina non aveva niente con sé.

«Da quando te lo devo dire?» La mia faccia rimase insensibile dalla prima frase che mi aveva rivolto. Non doveva riferire a me, ma volevo solo saperlo. Non avrebbe potuto vedere se avessi avuto bisogno anche io di qualcosa?

Non ottenni una risposta per lui. Mi guardò appena.

«Cosa? Perché vi guardate l’un l’altro?» Chiese Kam, agitando le mani avanti e indietro tra di noi. La sua voce mi richiamò al presente.

«Nessun motivo.» rispose Mark prima di voltarsi. Tornai dai miei amici, odiavo il modo in cui mi riconosceva a malapena, come appariva e salutava gli altri, come si comportava come se fossi qualcun altro, anche se …anche se io … ovviamente a lui non gli importava affatto.

Era vero che non ne avevamo davvero parlato molto, ma era necessario essere così freddo nei miei confronti? Nessun rispetto, nessun saluto, infatti, non avrebbe detto nulla se non l’avessi salutato per primo. Sarebbe rimasto lì a fissarmi.

Urgh, mi fa male la testa.

Dopo aver finito di mangiare andai nella stanza di Ploy. Avevo una chiave magnetica e conoscevo il codice per poter andare quando volevo. Quel pomeriggio soffrivo ancora di quello che era successo e tutto questo mi fece sentire strano.

Non capivo il mio umore, l’atteggiamento di Mark o come mi sentivo. Non riuscivo a capire o avere nessuna risposta. L’ultima volta che ci eravamo visti era andata bene, eravamo rilassati. Mi sentivo solo così e Mark non sentiva niente?

Perché diavolo ero così confuso? E perché avevo appena premuto per chiamarlo al telefono?

[…] portai il telefono all’orecchio, ma il silenzio mi fece abbassare e guardare lo schermo per assicurarmi che fosse collegato. Sospirando ad alta voce, lo sollevai di nuovo.

«Chi ti ha insegnato a rispondere al telefono in silenzio?»

[Cosa vuoi?] ribattè, invece di rispondere alla mia domanda. Perchè mi stai ignorando? Era quello che volevo davvero chiedere, ma la mia bocca disse altro.

«Dove sei?»

[Nella mia stanza.] rispose, e potei sentire un cambiamento nella sua voce. 

«Sono nella stanza di Ploy.»

[Ok … E allora?] Rimase in silenzio prima di rispondere finalmente.

«Sto venendo da te.» dissi.

[Perché vieni qui?]  ribatté, che era una domanda a cui avrei voluto sapere anch’io la risposta. Perché?

«Ehm, ho bisogno di parlarti di qualcosa.» Non sapevo nemmeno di cosa dovevo parlare.

Uscii dalla stanza di Ploy e andai in quella di Mark. Si sedette sul divano con una lattina di bibita analcolica e un sacchetto di patatine a fissare la TV che stava trasmettendo un documentario sugli orsi polari. Non capivo perché trovasse quegli orsi polari più interessanti di me.

Camminai per mettermi di fronte a lui, bloccando la sua visione della TV. Le sue bellissime sopracciglia tremarono appena prima di guardarmi. Non sembrò impressionato, prima di voltare la testa.

«Perché non mi guardi. Perché mi ignori?» Chiesi, incapace di sopportare ancora. Mi sentivo emotivo ed avevo così tante domande su cosa fosse successo tra noi stamattina. Prima ero confuso, ora ero solo dannatamente arrabbiato.

«Non ti sto ignorando.» Le sue parole tornarono, facendomi venire voglia di lanciargli la soda, ancora non mi guardava.

«Allora che diavolo è questo?» Chiesi, avvicinandomi.

«Cosa sto facendo?» rispose con calma.

«Beh, cosa stai facendo? Eh, cosa?»

«Non ti sto ignorando.»

«Mi stai ignorando in questo momento.» dissi afferrandolo per un braccio e girandolo verso di me. «Anche stamattina sei venuto a fare colazione con me, ma poi sei andato via con North. Perché?» chiesi debolmente, non sembrava impressionato.

«E allora?»

«E allora?» ripetei la domanda. «Da stamattina quando stavo parlando di Bar, hai guardato il mio telefono e hai visto il loro post, eri sconvolto, ma perché mi ignori? Allora mentivi quando mi hai detto quelle cose, ovviamente ti importa ancora di lui.» dissi ogni parola con calma. Volevo che tutte le mie parole gli entrassero a fondo nella testa. Se pensava di potersi sedere attorno a loro ad aspettare che si separassero, si sbagliava perché si amavano e avrebbe dovuto aspettare forse la prossima vita per una cosa del genere.

«Non sto più pensando a P’Bar.» disse Mark guardandomi. Cercò di mantenere gli occhi fermi, ma colsi l’attimo in cui distolse rapidamente lo sguardo.

«Ehi! Che cosa ti ha fatto smettere di fartelo piacere così in fretta? Hai detto che c’è qualcun altro a cui sei interessato. Chi è? Forse quel bastardo di North?» Sapevo che le persone si erano avvicinate a lui, avevo le mie spie. Il fatto era che non ero a conoscenza dell’interesse di North, che mi turbava. Nuea non faceva mai sul serio con nessuno e Mark avrebbe finito per ferirsi di nuovo.

«Chiunque sia, cosa c’entra con te?»

«Mark!» gli urlai contro, afferrandolo energicamente per il braccio. Gli strinsi forte il polso, turbato dal suo atteggiamento. Mi fissò con aria di sfida finché non mi allontanai. 

«Non sono affari tuoi.» rispose Mark, prima di voltarmi gli lanciai di nuovo un’occhiata.

«Perché? Chi è che vuoi? Bar o Nuea?»

«Chiunque tranne te.» Tutta la mia pazienza evaporò non appena sentii le parole ‘chiunque tranne te’ uscire dalla sua bocca al punto che sbattei immediatamente le mie labbra contro le sue. Usai i denti per mordergli le labbra ancora chiuse, succhiandole, facendogliele aprire. Il bacio era caldo, la mia testa stava impazzendo, sentivo che stava per esplodere.

Mark si arrese rapidamente, aprendo la bocca, lasciando che le nostre lingue si piegassero, prima di mordersi il labbro inferiore e staccarsi.

«Posso essere anche io.» dissi prima di sorridergli. I suoi occhi tornarono a fissarmi di nuovo.

«Perché mi hai baciato?»

«Perché non posso baciarti? Stai salvando i baci per qualcun altro?»

«Ti ho già detto che può essere chiunque tranne te.»

«Mark!» Lo vedi muoversi e strofinarsi energicamente la bocca, facendomi riafferrare di nuovo il suo braccio.

«Tieni la bocca sola per tua moglie!»

«E tu non sei?…»

Rrrrr ~

Misi in pausa quello che stavo dicendo mentre guardai il telefono, Mark abbassò lo sguardo e lentamente si allontanò. Non riuscii a decifrare lo sguardo sul suo viso prima di premere per accettare la chiamata.

«Ploy.»

[Oggi non tornerò a casa. Non essere arrabbiato con me.] Feci un lungo respiro prima di rispondere alla dolce voce che non sentivo da tanto tempo.

«Non sono arrabbiato,« risposi mentre sentii in sottofondo che era ovviamente occupata. Non sapevo perché avevo detto che non ero arrabbiato, non aveva mai risposto a nessuno dei miei messaggi o chiamate per tutto il giorno.

[Veramente? E’ una buona cosa. Ora devo andare, mi manchi.]

«Sì … anche tu mi manchi.» risposi prima che riattacchi. Sospirai di nuovo prima di voltarmi a guardare Mark che mi stava fissando.

Non capivo con che sguardo lo stesse facendo. 

Espirai prima di prendere una sigaretta e camminare sul balcone. C’era troppo casino nella mia testa. Problemi con la mia ragazza, con i miei amici, con questo maledetto ragazzo. Come poteva dirmi di risparmiare la bocca per baciare mia moglie? Lui non lo era? Sinceramente non capivo davvero, avevamo dormito insieme quindi lui cos’era allora? Non avevo mai dormito con qualcuno che non fosse una ragazza, Mark era l’unica eccezione. Non potevo nemmeno chiamare un amico per avere un consiglio.

Tornai a guardare la persona nella stanza che era di nuovo sul divano a fissare la TV. Stava mangiando degli spuntini, comportandosi come se niente fosse, anche se giurai di aver sentito i suoi occhi fissarmi solo un momento fa.

Abbassai lo sguardo sulla mia nuova chat, vedendo Bar che aveva inviato messaggi per chiedere informazioni sul progetto. Attualmente era con Kan. Sorrisi, prima di chiedere se volessero che prendessi qualcosa da mangiare e lui rispose chiedendo pad thai. Una volta uscito dalla chat, aprii la porta per vedere Mark allontanarsi rapidamente per concentrarsi nuovamente sulla TV.

«Vieni con me.» gli dissi.

«Dove stai andando?»

«Vieni e dimostrami che hai superato la faccenda di Bar.»

«Perché devo venire? Tu vieni qui e non dici nient’altro. Allora perché?» Mi urlò contro.

«Vieni e mostrami che davvero non provi più sentimenti per Bar, allora saprò la verità.» I suoi occhi si spalancarono prima di guardare il terreno. Sorrisi alla sua risposta, camminando verso di lui e posando la mano sulla sua bellissima testa, parlando piano. «Vieni con me … poi saprò cosa devo fare dopo.»

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Zara

Questo è solo un modo di dire, ma quando si dice agita la mano aventi e indietro, come fa Kam mentre Vee e Mark stanno fermi, ecco non è meglio dire scuote/agita la mano su e giù??? Perché è quello che sta facendo

Zara

La cosa divertente e il fatto che Mark guarda sempre i documentari, troppo carino

Zara

Ragaaa, io amo davvero questa storia. Non vedo l’ora di rileggerla all inifinito. Questa è la terza volta che la leggo

Alessia

Io adoro sempre di più questa storia😍😍😍

Alessia

😍😍😍😍

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