MAKORN CHEN – CAPITOLO 3 (M)

20esimo

La figura del giovane seduto in grembo era bella come una bambola di porcellana dall’aura aristocratica. La pelle setosa che rifletteva la luce della luna sfidò gli istinti selvaggi per cui aveva dovuto stringere i denti per sopprimere le sue emozioni. I singhiozzi morbidi quando lo toccava poteva invogliare le persone a morire, invece.

La mano forte dell’uomo alto toccò il fianco del giovane sotto l’accappatoio. Spostò il corpo del giovane per strofinare contro la sua zona maschile. La mano snella del piccolo ragazzo si sollevò per coprirsi la bocca, sopprimendo un dolce gemito. I suoi bellissimi occhi avevano lacrime che gli scendevano sulle guance.

Forse per il potere dell’alcol nel vino che il piccolo cervo aveva appena bevuto, tutto il suo corpo era diventato rosso. Le guance del giovane erano dipinte di un rosso roseo e i suoi occhi seducenti lo guardavano con una certa emozione.

Nathee non si riconosceva più dopo che l’uomo lo aveva toccato dappertutto. L’accappatoio fu fatto scivolare fino a quando non ci fu nient’altro che un corpo nudo. Ma l’uomo lo rimise ancora in grembo, quindi tra le sue braccia, c’era solo un morbido cuscino. I suoi fianchi erano sul grembo dell’uomo, e le sue mani calde lo accarezzavano. Era così imbarazzante che non sapeva come potesse esserlo di più.

Il suo bel viso nascosto nel cuscino cercò di trattenere il suo gemito mentre le mani forti dell’uomo stringevano la sua morbida pelle bianca fino a fargli male. L’uomo colpì il suo sedere così tante volte fino a quando fu spaventato. Ma non faceva solo male, si sentiva così inspiegabilmente bene che aveva dovuto dimenarsi.

«Ti piace il divano?»

Non capiva la domanda, quindi non sapeva come rispondere. Mentre era stordito, strinse immediatamente le labbra mentre una mano calda gli accarezzava i fianchi fino alla schiena. Le punte delle dita dell’uomo premettero su di lui fino a sentire una sensazione di formicolio. L’uomo alto aveva fatto sì che Nathee non fosse più se stesso… No… Non era più se stesso da quando era entrato in quella stanza. Era come un topolino nelle mani di Makorn Chen*.

«O… ti piace il letto?»

Il bisbiglio dell’uomo alto gli risuonò nell’orecchio. Il suo orecchio morbido fu morso fino a che non gli fece male… ma era così bello che dovette alzare il mento per far uscire un dolce gemito. Quando stava per mettersi la mano sulla bocca, fu trattenuto. Quando si voltò a guardare l’uomo alto con gli occhi magnetici, lo fece girare per sdraiarsi sulla schiena e lo baciò appassionatamente.

Il divano non era così grande, ma perché quell’uomo era riuscito a sfruttare bene lo spazio?

Il suo cervello era offuscato da quel bacio appassionato, non rendendosi conto che era già stato sollevato. Due gambe sottili immediatamente si avvolsero intorno ai fianchi dell’uomo alto. Il suo stomaco toccava la sensualità e la mascolinità voluminosa dell’uomo.

Gli occhi acuti dell’uomo brillavano così intensamente che si sentiva timido. Era imbarazzato dalla profonda risata dell’uomo alto e si lasciò portare di nuovo in camera da letto. L’orologio digitale sul muro indicava l’ora oltre le 11.

I suoi bellissimi occhi fissavano il numero dei minuti che si avvicinava verso un nuovo giorno poco a poco. Il suono della porta che si chiudeva riportò la sua attenzione su Makorn Chen. Il giovane venne adagiato su un letto morbido, le sue gambe furono separate con il corpo dell’uomo alto al centro. Guardò il riflesso di se stesso negli occhi dell’altro prima di voltarsi in modo che il naso dell’altro potesse toccargli il collo. La pelle sul collo fu morsa e resa dolorante…. Sarebbero usciti dei lividi? Aveva paura che qualcuno avrebbe potuto vedere quei marchi. Ma voleva anche che quell’uomo mostrasse il suo possesso.

Voleva appartenere a Makorn Chen.

L’uomo non stava più scherzando. Il suo corpo forte divenne rigido con il suo respiro caldo. Ora stava anche torcendo il suo corpo più vicino al forte petto dell’uomo alto. Le morbide labbra rilasciarono dolci gemiti ancora e ancora. Le due piccole mani del giovane si spostarono avanti e indietro sulla forte schiena dell’uomo.

«Rilassati.»

L’uomo adulto  si fece da parte per prendere il gel alla testa del letto. Era soddisfatto che il viso dolce lo fissava con gli occhi spalancati. Lentamente, l’atteggiamento arrogante del giovane cominciò ad essere distrutto mentre la punta delle dita forti dell’uomo applicava il gel al suo anello.

Poiché fare sesso con uomini non è la stessa cosa che farlo con donne, Makorn, che non aveva mai fatto sesso con nessun uomo prima, era particolarmente attento. Nong Prik era così piccolo, più piccolo delle donne che aveva avuto in passato. Come poteva gestirlo?

Anche se sapeva che Nong Prik aveva fatto molta esperienza, non poteva fare a meno di apprezzare la testardaggine del piccolo cervo. Quindi, sarebbe stato particolarmente gentile con lui.

Con il solo dito premuto leggermente, la bella principessa singhiozzò e tremò. Le due piccole mani del giovane gli si aggrapparono all’avambraccio e lo pregarono di toglierlo. La voce chiara del giovane singhiozzava… ma per Makorn era seducente.

Il giovane si accovacciò immediatamente mentre lui inseriva il dito fino in fondo. Il suo dito premeva e spingeva dentro e fuori perché l’interno era molto stretto. Ma avrebbe colpito il punto sensibile del giovane finché non avesse emesso un dolce gemito.

Makorn Chen si chinò per stuzzicare il fiore rosso sul petto del giovane. Lasciò che le piccole mani gli afferrassero i capelli in quel modo. Cominciò a inserire un altro dito. Il suono del gel scivoloso era mescolato al suono della pelle dei due uomini che sfregavano uno contro l’altro. Passò finché non inserì il terzo dito. Non era sicuro che fosse abbastanza, ma non poteva più sopportarlo. Tirò fuori tutte le dita e afferrò il gel e lo premette sulla sua virilità… Non aveva mai dovuto sopportare così a lungo.

«No… fa male.»

Si era solo mosso leggermente, ma il piccolo cervo aveva singhiozzato pietosamente. Makorn Chen, però, non era un santo con un cuore gentile. L’interno del giovane era così stretto che voleva raggiungere l’orgasmo in quell’istante. Strinse i denti prima di spingersi fino in fondo.

«Ah…»

Un dolce gemito risuonò mentre il suo bel viso si alzava. Non c’era più l’arroganza che aveva sempre mostrato. Due piccole mani vagavano in giro sul letto prima di essere tirate su per avvolgersi intorno al collo forte dell’uomo che si chinò verso il basso per baciarlo. Il dolce gemito scomparve, lasciando solo un singhiozzo e il suono della pelle che si scontrava attraverso la stanza.

Makorn Chen era stato colto di sorpresa dal corpo di un uomo di ventinove anni. Il suo interno era molto stretto come se non fosse mai stato toccato prima. La sensazione di essere la prima persona della bella principessa era impressionante. Ma ora il suo cervello era vuoto, era pieno di emozioni. Si affrettò a sbattere contro l’entrata del giovane con un sentimento così forte che la testa del giovane tremava.

«K-Kuhn… Ma… a… korn.»

«Chiamami… Hia.»

«Hia… Ah… Hia…»

Non c’era molta differenza tra i ventinove e i quaranta anni. Comunque, ora che erano marito e moglie*, era normale chiamarlo Hia.

*(N/T:‘Hia’ significa ‘fratello’ per i cinesi in Thailandia, ma in altri contesti può essere utilizzato per chiamare i mariti.)

Ma se Nong Prik avesse avuto diciannove anni, avrebbe lasciato che quel ragazzino lo chiamasse ‘daddy’. Scosse la testa al pensiero che il piccolo cervo potesse essere più giovane. Iniziò a pensare che stava facendo sesso con qualcuno che sembrava così giovane e che non sarebbe andato in prigione. Era così emozionante!

L’uomo alto si allontanò prima di penetrarlo fino in fondo. La sua mano spessa premette contro lo stomaco del giovane prima di spingersi di nuovo così in fondo che la coscienza di Nathee quasi scivolò via. Quell’uomo non era per niente gentile… Le sue due gambe furono sollevate fino a quasi toccare le spalle dell’uomo alto. Non voleva pensare di essere davvero lì.

Anche se fosse stato solo un incontro occasionale… L’unica notte che aveva rubato a qualcun altro, Nathee avrebbe ricordato quella notte in cui era appartenuto a quell’uomo fino al giorno in cui sarebbe morto. Il giovane lasciò uscire un altro dolce gemito mentre i suoi fianchi venivano sollevati. Le sue gambe snelle erano drappeggiate sulla spalla dell’uomo alto prima che l’uomo lo colpisse in fretta. Gli occhi belli del giovane erano bagnati di lacrime. Un suono singhiozzante era mescolato a un gemito. Più il giovane tremava, più pizzicava la virilità dell’uomo alto.

«Ah…»

«Hia… Hia… Ah…»

«Hmm? Ti piace…?»

«Ahh… Ah… Hia… Hia…»

La passione era più intensa della tempesta; Makorn Chen strinse i denti, colpendo la vita al giovane sempre più forte mentre le sue emozioni cominciavano ad aumentare sempre di più. Sollevò la sua virilità e colpì proprio contro l’entrata del giovane. Fino a quando il giovane finalmente raggiunse l’orgasmo. Tremò, rilasciando il succo d’amore che si riversava su tutto il suo stomaco… Volò anche sul petto dell’uomo alto.

Guardò il respiro del giovane esausto, il suo petto palpitante mentre ansimava. Le piccole mani erano già atterrate sul letto, ma i bellissimi occhi riflettevano ancora la sua immagine.

La passione si era accumulata fino a destinazione. Strinse il pugno e si spinse contro il giovane un’ultima volta prima di rilasciare il suo sperma. Makorn continuava a muovere la vita in avanti e indietro con un ritmo più lento fino a quando il suo liquido non fu tutto riversato.

Si asciugò con la mano prima di toccare le morbide labbra del giovane. Le sue dita scivolarono nella cavità della bocca morbida, stuzzicando la lingua calda all’interno. Stava solo aspettando che la sua piccola principessa si prendesse una pausa dal primo round appena concluso. Dopo aver aspettato per un po’, mise il giovane sul suo fianco prima di inserire di nuovo la sua virilità… e iniziarono il secondo round con la vista notturna di Bangkok.

Un dolce gemito lo chiamò fino al mattino.

********

Nathee si svegliò di nuovo in una lussuosa camera da letto. Era completamente avvolto da un accappatoio e l’umidità dell’ultima notte era completamente sparita come se niente fosse successo. Ma c’erano prove che dimostravano che quello che era successo la notte prima fosse realmente accaduto poiché il suo corpo faceva così male da non riuscire a muoversi e si sentiva stanco anche solo a respirare.

Quell’uomo non era stato per niente gentile… La mano snella del giovane toccò il collo nel punto in cui era stato morso e baciato prima di trascinare lentamente la mano verso il basso per esaminare. I segni dei baci sugli avambracci, sul petto, sull’addome, sulle cosce e persino sui polpacci e sulla parte posteriore dei piedi. Non c’era parte del suo corpo che quell’uomo non avesse toccato.

Le guance del giovane si tinsero di rosso mentre stringeva le labbra per nascondere i suoi sentimenti prima che le lacrime cadessero dai suoi bellissimi occhi. Era una tragica felicità… La loro unica notte era finita come aveva previsto e d’ora in poi sarebbero diventati degli estranei. Non ci saranno più Nong Prik e Hia.

Era così doloroso che riusciva a malapena a respirare sapendo che quando si sarebbe svegliato di nuovo non sarebbe stato in grado di vedere quell’uomo. Nathee pensava che fosse molto stupido aspettarsi l’attenzione dell’uomo dopo la loro prima notte. Quell’uomo aveva fatto tre round completi finché non si accorse che era svenuto.

Ma era un bene che l’uomo non fosse più lì, dirgli addio non era stato così difficile. Il giovane lentamente spostò il suo corpo dolorante dal letto. Soffriva così tanto che dovette stringere i denti. I suoi bellissimi occhi lacrimosi cercarono i vestiti che l’uomo aveva lanciato sul pavimento della stanza, ma non riusciva a trovarli.

Fino a quando non guardò un set di vestiti che era stato piegato ordinatamente sulla toeletta. C’erano creme per la pelle, cosmetici e profumi allineati sul tavolo, e tutto era nuovo di zecca, mai usato.

Prese i vestiti e vide che erano tutte le sue taglie, e tutti erano vestiti di marca, a differenza dei vestiti normali che indossava prima. Anche la biancheria intima era di marca. Inoltre, le scarpe erano gli ultimi mocassini in pelle nel negozio. Non aveva nemmeno il coraggio di pensare che tutte quelle cose erano state preparate per lui. Non pensava che l’uomo si sarebbe preso cura così tanto del suo partner occasionale… forse faceva così con tutti.

Nathee si fece rapidamente una doccia e si cambiò in nuovi vestiti perché non voleva più stare lì. Aveva continuato a ingannare se stesso più volte che era speciale per quell’uomo… ma non era così speciale. Non essere stupido… Quel tipo normalmente fa così con tutti. Non era la prima persona che quell’uomo aveva scelto… perché c’era stata tanta gente in passato.

La mano che stava per aprire la porta della stanza si congelò… Aggrottò le sopracciglia alla sua insensatezza della notte prima. Ieri sera… Non ha indossato il preservativo ieri sera! Il suo cuore tremò improvvisamente come un tamburo. Corse fuori a cercare la sua borsa sul divano, cercando di non pensare a cosa fosse stato più imbarazzante la sera prima.

La bottiglia PEP* che aveva portato con sé fu aperta. Immediatamente afferrò una bottiglia d’acqua nell’hotel e prese le pillole. Fu grazie alla sua prudenza che le pillole erano state preparate. Non importava quanto amasse quell’uomo, non era sicuro che il sesso fosse sicuro. Aveva preparato il suo cuore solo per una notte, e voleva conservare solo i ricordi del primo amore che era fiorito nel suo cuore dieci anni prima.

*(N/T: PEP, o ”profilassi post esposizione”, significa prendere farmaci per prevenire l’HIV dopo una possibile esposizione: il PEP deve essere usato solo in situazioni di emergenza e deve essere avviato entro 2 ore dopo una recente possibile esposizione all’HIV.)

Nathee Kosolyuparet compiva vent’anni proprio quel giorno. A quell’uomo non piacevano i ragazzini… P’Pang aveva detto che non importava cosa, a Makorn Chen non sarebbero mai piaciuti i ragazzini minorenni, era sbagliato, era immorale. L’uomo in realtà non si preoccupava molto della moralità, ma aveva già un figlio e non voleva che fosse deluso. Il suo caso era incerto al primo round, ma negli ultimi due round Nathee era sicuro al cento per cento di aver raggiunto la maggiore età.

La prima e unica notte che aveva appartenuto a Makorn Chen era un regalo di compleanno che sarebbe rimasto nel suo cuore fino al giorno della sua morte.

Sorrise prima di buttare via tutti i suoi pensieri quando aveva tutto ciò che voleva. I suoi occhi malinconici gradualmente svanirono in una calma come un mare senza onde.

Non aveva mai voluto imporsi a nessuno se quella persona non voleva averlo. Non voleva esistere perché sapeva che era impossibile. Non voleva essere speciale perché alla fine doveva andarsene comunque… Perché non si aspettava nulla, quindi non c’era niente di cui essere delusi.

Il giovane afferrò la sua borsa e uscì da quella bellissima suite. Odiava quel luogo perché era quella in cui l’uomo aveva incontrato anche altre persone. Mentre stava per lasciare la stanza, scoprì che nel corridoio che doveva essere vuoto c’era la guardia del corpo dell’uomo in piedi accanto alla porta.

Strinse le labbra, sapendo che andarsene non era facile come pensava. La guardia del corpo si avvicinò a lui prima di consegnargli la chiave magnetica. Il suo cuore batteva forte e le sue mani erano intrise di sudore.

«Il Boss l’ha preparato per voi. Un attico a due piani a Sathorn. C’è anche un’altra Mini Cooper. La chiave è nella stanza e l’auto è parcheggiata nel parcheggio VIP. Basta consegnare la chiave alla guardia di sicurezza e ci sarà un autista in attesa nella hall.»

«Non… non sono pronto a trasferirmi.»

L’attenzione dell’uomo lo faceva sentire come se migliaia di farfalle volassero nel suo addome, ma allo stesso tempo, il bel cielo era troppo spaventoso per volare. I doni che aveva ricevuto erano troppo costosi da accettare… ma anche se li voleva, non poteva accettarli.

«I vestiti e gli effetti personali sono stati già preparati. Se c’è qualcosa che ha lasciato, Khun Prik può informare la governante subito. O se vuole gestirsi da solo… questa è una carta di credito.»

Se Nathee non fosse stato un Kosalyuparet, né il figlio di un uomo ricco, né il figlio più giovane dell’ex ministro e il proprietario di affari, e né il più giovane dei fratelli ben noti nella società… non sarebbe stata una decisione difficile. Voleva essere una persona speciale per quell’uomo, voleva così tanto ma non poteva. E non era la vera persona che l’uomo aveva scelto in primo luogo. Se avesse lasciato andare il suo cuore, il suo essere speciale si sarebbe trasformato in odio.

Se avesse dovuto aspettare quel giorno, non avrebbe sopportato il dolore.

«Per favore ringrazialo, ma non posso accettare… non voglio stare con lui.»

Nathee Kosolyuparet si era dato il proprio regalo di compleanno di venti anni buttando via il suo amore.

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3 Commenti
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Kira

Oh, l’adoro. Non vedo l’ora di leggere i prossimi capitoli. Grazie mille per il vostro duro lavoro.

clo

oh vi prego mettete presto un altro capitolo

tania

meraviglioso!!!!!

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