KILL THE LIGHT – SIDETRACK 8 (M)

«Ora è il momento del mio premio preferito. Avete aspettato a lungo! Stasera, siamo tutti riuniti qui e sappiamo già chi è il destinatario di questo importante premio. Come? Ragazzi, non lo sapete? Gesù, di cosa state parlando? È già sullo schermo – oh, oh cavolo. Ciao, Haley!» 

La telecamera zoommò su Haley, che era seduto in prima fila con le gambe accavallate. Fischi, applausi e grida della gente riempirono l’aria mentre Haley, seduto con una faccia calma e un po’ assonnata, salutava la telecamera con un sorriso. Quel bel sorriso gli fece lanciare un altro grido di gioia. Un membro dello staff portò un microfono a Haley e l’ospite eccessivamente drammatico del giorno lo salutò di rimando.

«Ciao, James.» 

«Wow, Haley. Sei così abbagliante stasera. Il nostro cameraman non è stato in grado di toglierti gli occhi di dosso tutta la notte e finalmente mi stanno tormentando per farti un’intervista. Bene, dove hai fatto fare il tuo vestito?»  Era assolutamente fantastico. James guardò con occhi invidiosi il raffinato smoking blu scuro che avvolgeva perfettamente il corpo di Haley e chiese: «T&A? Brioni? Kiton? Zegna? No, è la prima volta che vedo un colletto così elegante. È stato fatto a mano? È così?»  James continuava a indicarlo e ammiccare, così Haley rise imbarazzato.

«Beh, chiederò. Non sono stato io a comprarlo, l’ho ricevuto in regalo.» 

Alle parole di Haley, la gente applaudì in silenzio come se avesse avuto a che fare con un gioioso pettegolezzo, mentre James diceva: ‘esatto, hai abboccato’ e increspò gli angoli degli occhi con un sorriso amichevole.

«Regalare vestiti a qualcuno nasconde sicuramente quel significato. E regalandoti un tale vestito da mozzare il fiato, il significato è così palese che mi tremano anche le gambe. Come previsto, è stata quella persona? È il signor Raycarlton?»  Alla domanda di James, Haley si strinse nelle spalle e sorrise.

«La verità è che c’è un paparazzo con cui sono molto vicino, e lui – Scusa? Ohh, è vero.

È un bravo ragazzo che mi fa delle foto eleganti mentre bevo un caffè, scattandole in modo che sembra che mi stia fotografando di nascosto, ma comunque, quando mi sono vantato con quell’amico che io oggi avrei diretto il festival del cinema, mi ha comprato bulgogi (carne di manzo alla griglia coreana), chiedendomi che ti intervistassi.» 

Le parole di James preannunciavano chiaramente che sarebbe arrivata una breve intervista, scatenando l’applauso della gente. Dall’inizio di quell’anno, dopo un infarto che era stato scambiato per un tentativo di suicidio, Haley era stato estremamente avaro di interviste. Nonostante fosse stato scritturato nel film di Vick Procter campione d’incassi, uscisse con Noah, fosse diventando l’eroe di un rapimento, avesse catturato e mandato uno stalker in prigione, e avesse avuto una serie di grossi incidenti come quelli, non aveva fatto alcun commento e aveva rifiutato la maggior parte degli appuntamenti che avrebbero eventualmente consentito un’intervista. Pertanto, la confessione che stava uscendo con Noah Raycarlton durante la promozione del film era stata la notizia più rivelatrice della sua vita personale.

A peggiorare le cose, Noah Raycarlton odiava i paparazzi all’estremo ed era molto riluttante a essere esposto ai media, cosa che aveva reso i paparazzi, insieme ai media e alle persone, assetati delle loro storie.

C’era stato un tempo in cui tutti pensavano che Haley Lusk fosse davvero un poco di buono, davvero una persona incorreggibile, ma ormai era tutto nel passato. Si era guadagnato le lodi del pubblico mostrando la sua appassionata interpretazione nell’incredibile film campione d’incassi ‘Real’ che sarebbe rimasto nella storia di Hollywood. E dopo aver salvato la vita della persona più amata d’America, Noah Raycarlton, ed essere diventato il suo amante, ogni giorno stava mostrando un nuovo e migliore lato di se. Dalle stalle alle stelle. Cenerentola. Erano questi i titoli drammatici che alla gente piaceva anteporre davanti al suo nome.

Naturalmente, c’era ancora chi mostrava invidia e gelosia, chiedendosi per quanto tempo il suo successo sarebbe durato. Tuttavia, nessuno aveva sollevato obiezioni al fatto che l’attore più famoso di quest’anno fosse Haley Lusk.

«Non importa quanto tu voglia nasconderti, non rifiuterai certo un’intervista in una giornata come oggi, vero? È la bellissima notte del festival del cinema, dopotutto!»  Il pubblico applaudì alla persuasione di James che  rivolse un cortese ringraziamento. «Com’è? Stai andando d’accordo e vivi felicemente con il signor Raycarlton? Perché non sei venuto con lui oggi?» 

Haley fece una smorfia leggermente turbata alla domanda di James, prima di rispondere: «Quindi stavi mirando completamente a questo!» , e poi rise brevemente. La sua graziosa e bella risata fu accolta da sospiri ed esclamazioni di qua e di là. Udendo le grida, Chase e Vick ─ entrambi seduti accanto a lui ─ erano quelli che invece mostravano una faccia contenta e compiaciuta.

L’Haley di oggi era straordinariamente bello, davvero. Sapevano tutti che aveva avuto precedenti esperienze come modello, ma grazie al suo senso della moda grottesco e orrendo, alla sua andatura zoppicante, le sue profonde occhiaie, le sue guance incavate e così via, non c’era nessuno che pensasse che fosse bello. Tuttavia, in quegli ultimi mesi, e proprio in quello stesso giorno, tutti erano rimasti impressionati e avevano lodato l’aspetto incredibile di Haley.

Il bel vestito blu navy si adattava al suo corpo come un guanto insieme a quei capelli neri e ordinati e agli occhi blu mare ricchi di emozioni. La sua pelle bianca ─ più luminosa di quella di una persona ben curata  ─ e il suo bel viso erano così attraenti, che avrebbero sicuramente potuto occupare la foto di copertina di una rivista specializzata in abiti.

E quell’uomo giovane e di bell’aspetto sorrideva in modo abbastanza affascinante da attirare l’attenzione della in un colpo d’occhio e aveva detto loro:

«Come potrei sopportare di non essere felice di uscire con una persona del genere? Sembra persino un sogno. Non è venuto con me oggi perché … beh, sì. È perché è arrabbiato con me proprio adesso. Ha detto che non voleva venire con me.»  

Si aspettavano una risposta semplice come che era occupato o che aveva altre attività da svolgere. Quindi, quando Haley aveva improvvisamente fatto quell’annuncio bomba, ci fu scalpore nella sala dei premi, mentre gli occhi di James scintillavano e chiese: «Wow, stai ammettendo le voci su una vostra crisi? Ho svelato un’esclusiva che nessun altro è stato in grado di scoprire?» 

«Perché? Cosa hai fatto di sbagliato, Haley ? Togliti il peso dal petto e diccelo!»  Gli occhi di James brillarono e Haley sorrise amaramente. Ma anche quel sorriso amaro era così seducente che i sospiri in sala continuavano. Anche se quella era solo un’intervista nel bel mezzo di una cerimonia di premiazione, tutti erano concentrati su Haley, sulle sue parole ed espressioni mostrate sul grande schermo, come se stessero guardando un film.

«Beh, sai, è una lunga storia …»  Mason si lasciò sfuggire un piccolo sospiro, biascicando la fine delle sue parole e alzando gli occhi al cielo.

Sì, era stata una storia piuttosto lunga.

**********

Tutto era iniziato subito dopo le riprese del film. All’epoca era sempre stanco e non dormiva abbastanza, quindi era un momento in cui non riusciva a pensare chiaramente. E non l’aveva fatto, davvero non aveva pensato chiaramente. Mason era così deciso a cercare di catturare lo stalker, che aveva seguito così a lungo, che non aveva pensato affatto alle conseguenze.

L’incidente del rapimento era stato un caso piuttosto importante. I due criminali erano già morti e poiché era già la seconda volta che Noah, la vittima, veniva rapito, tutti potevano facilmente prevedere quanto grande sarebbe stato lo shock per lui. Ecco perché, per paura di lasciargli qualsiasi trauma, tutti, compresi persino i paparazzi, quei ragazzi che avrebbero rischiato la vita per un’esclusiva, avevano trattato Noah con cautela. Quasi nessuno di loro aveva chiesto o fatto un’intervista diretta, e dopo aver dato loro una risposta ufficiale tramite Phil, tutti avevano detto un non vincolate ‘va bene’ e avevano appena masticato, rielaborato e riproposto solo le notizie precedentemente fornite.

In effetti, l’unico che all’epoca poteva rilasciare una vera intervista era Haley/Mason, ma anche lui aveva subito una grave ferita da arma da fuoco alla gamba e se ne stava sdraiato in ospedale, sotto la completa protezione dei Raycarlton, così le interviste e le copertine di quell’incidente si erano perse nel nulla.

Il caso dello stalker, tuttavia, non era così. Mason, colui che aveva risolto il caso, era pulito e privo di ferite, mentre lo stalker aveva il dorso del dito mezzo tagliato, con la pelle a penzoloni, ma era vivo e vegeto. Anche il processo era andato avanti come tutti avevano previsto, poiché c’erano un mucchio di prove di quanto fosse ostinato e aggressivo questo stalker. E anche se lo stalker aveva indicato Mason con una faccia spaventata mentre gridava continuamente: ‘pensavo che quel bastardo mi avesse ucciso!’, nessuno lo aveva ascoltato. 

Era stato accusato di stalking, danni alla proprietà, tentato omicidio, e ogni sorta di altri crimini, ricevendo una pesante condanna a 12 anni e multato di $ 450.000. Quindi si era rivelato un pettegolezzo leggero ed eccitante con un lieto fine, giusto quello che il pubblico si aspettava da una star.

Stando così le cose, i media avevano iniziato a balzare addosso su questo caso come uno sciame di cavallette. Il trench nero, la camicia, le scarpe e persino l’orologio: quello che Mason aveva indossato per andare al processo aveva fatto notizia e aveva venduto tantissimo, e i giornalisti desideravano che Mason si vantasse di questa storia eroica e la spiegasse lui stesso alla telecamera.

Ogni persona che incontrava gli chiedeva dello stalker e la sua casa era infestata dai paparazzi al punto che anche i suoi vicini li denunciavano alla polizia. Così, naturalmente, non poteva uscire di un passo dalla casa di Noah. Ed era inutile dire che non poteva fare una cosa come preparare un caffè o anche fare acquisti.

All’inizio, Noah aveva solo detto: ‘Hai finalmente preso quel ragazzo allora? Mi ero chiesto perché avessi chiesto l’auto’ ed era rimasto praticamente indifferente a questo caso. Ma poi, non appena Mason era rimasto tutto il giorno a oziare a casa per questo, era diventato estremamente felice, ed era andato in giro con un sorriso luminoso per giorni.

Anche Mason ribolliva di rabbia per aver perso il posto del caffè su cui aveva messo gli occhi, ma lui amava vedere gli occhi sorridenti di Noah mentre lo ascoltava parlare della sua giornata con la sua voce affettuosa e il bel sorriso, o per fare giochi banali con Noah, o per mangiare colazione, pranzo e cena insieme, o dormire, esausti dopo aver fatto sesso e svegliarsi per vedere Noah dormire profondamente. Gli piaceva così tanto che pensava che  non fosse una brutta cosa che le cose fossero andate in quel modo.

Il problema era sorto nel periodo in cui aveva potuto lavorare di nuovo, perché i media un po’ si erano calmati e il film stava per essere rilasciato. Mason non aveva niente da fare e passava le sue giornate facendo passeggiate e facendo esercizio, quando Tony era venuto da lui dicendo: «Facciamolo e basta. Dobbiamo davvero, assolutamente farlo. Questa sarà l’ultima. Anche tu sei annoiato, vero? Questo lavoro sarà proprio come un gioco. Questo vale 300.000 dollari per due ore, non è vero? Lo facciamo?»  e cominciò a portargli il lavoro.

E Mason, con il suo corpo che non vedeva l’ora di lavorare, desiderava davvero fare qualsiasi cosa e stava quasi impazzendo per questo, quindi era ovvio che avesse abboccato all’esca di Tony e aveva chiesto: «Davvero? Allora dovrei semplicemente farlo? 300.000 dollari per due ore? Vuoi dire 150.000 dollari per ora? È un video? Ah, beh, non c’è modo che un video mi paghino 300.000 dollari. Oh, solo un talk show? E tutto quello che devo fare è chiacchierare? Con il designer di interni più in voga questi giorni? Potrei chiedergli anche il design degli interni del caffè?» 

«È uno specialista nella progettazione di caffè. Ho sentito che devi prenotare sei mesi prima per incontrare questa persona.»  Tony tossì e lo dichiarò con orgoglio, e Mason disse: «Sei mesi prima? Deve essere una persona molto impegnata.»  E poi annuì. «Va bene, aggiungi anche quello.»  Continuò Mason, eccitato all’idea di ricevere consigli dall’arredatore d’interni di caffè più in voga di quei tempi.

«Fammi vedere, dato che hanno detto che questo spettacolo sarebbe stato di venerdì allora…«

«Ti stai occupando di tutti questi programmi?»  Tony era impegnato ad aggiustare il suo programma qua e là, quando sentì una voce dietro la schiena e balzò in piedi. Alla vista di Noah che indossava il suo vestito magnificamente, probabilmente tornato dal lavoro, Mason rispose con un sorriso sul volto: «Sei tornato presto« 

Ma invece di ricambiare il suo sorriso, Noah gli strappò il diario di Tony e mentre lo guardava, gli chiese ancora una volta: «Pensi che abbia dodici corpi?» 

Noah puntò il dito contro il programma: «Qui, qui, qui e qui, e qui. Questi orari si sovrappongono. Non sembri pensare al tempo necessario per andare avanti e indietro, e ai paparazzi che bloccheranno sicuramente la strada, eh? Tony! Non è che tu sia un manager dilettante.»  Gli disse bruscamente Noah mentre gli restituiva il diario. 

Tony si dimenò alle sue parole e gli chiese con cautela: «In realtà stavo per parlare con te, ehm … potresti prestarci il tuo elicottero per un po’ di tem- «

«Vuoi dire, se può prendere in prestito e usare il mio elicottero?»  Noah si voltò a guardare Mason dopo aver sentito le parole di Tony. Lo guardò attentamente Mason e sorrise.

«Stai chiedendo una cosa così ridicola. Non solo gli ho prestato un elicottero, ma gli avrei persino regalato volentieri un jet privato se mi avessi chiesto di comprargliene uno.»

«A-allora …!» 

«Ovviamente era prima che vedessi quel programma irragionevole.»  Noah rise, come se lo trovasse assurdo. «Un programma diviso in minuti … come se Haley fosse un attore minore che morirebbe di fame se lui non guadagnasse quella piccola somma di denaro in questo momento. Mi chiedo come hai potuto organizzare un programma di lavoro così disordinato.» 

Sebbene sorridesse, le parole di rimprovero di Noah erano piene di beffardo sarcasmo, e fecero diventare rossa la faccia di Tony.

«Q-questo, perché sarebbe un peccato perderli tutti!» 

«Se lavora senza avere il tempo di dormire o di mangiare, potresti perdere qualcosa che sarebbe davvero un peccato perdere.»  Gli disse freddamente Noah prima di raccogliere le cose di Tony che erano sparse per il tavolo e porgergliele. Era un chiaro segnale per lui di sbrigarsi e tornare indietro. Tony li accettò esitante mentre lanciava un’occhiata a Mason con un’espressione che implorava aiuto.

Mason emise un piccolo sospiro e si alzò, tirando Noah per il braccio: «Non essere così duro con Tony. Anch’io ero d’accordo su questo.» 

Il devoto fan di Noah, Tony, aveva gli occhi quasi pronti a scoppiare in lacrime. Noah aggrottò leggermente le sopracciglia alle parole di Mason, ma presto gli parlò: «Ti presterò l’elicottero, ma … chiariamo il programma. Parteciperai a quelli a cui sarebbe davvero un peccato mancare, non più di tre a settimana.» 

Tony mosse gli occhi intorno, esitando e meditando su cosa fare, e Noah lo buttò fuori dalla stanza. Mason sospirò poi vide il piccolo cipiglio di Noah e gli si avvicinò. Vedendo Mason avvicinarsi, Noah rilassò il viso e sorrise.

«300.000 dollari per due ore?» 

«…. sai, il mio stipendio annuale era di 420.000 dollari quando ero da Zii. Non è naturale che ne sia tentato?»  Disse Mason con un’alzata di spalle. Doveva aggirarsi in giro nel deserto o nella giungla mentre veniva colpito, con la sua vita appesa ad un filo per un anno intero per guadagnare 420.000 dollari, così quando aveva saputo che gli avrebbero regalato 300.000 dollari se avesse chiacchierato solo per due ore mentre beveva una bibita in un bel posto, non sarebbe stato facile per lui rifiutare.

Noah rise brevemente, in un modo che suonava come ‘per soli 420.000 dollari?’ poi accarezzò la guancia di Mason con la mano.

«Se potessi comprare la tua ora, pagherei un milioni o anche dieci milioni di dollari. Potrei anche preparare un assegno in bianco, dove puoi annotare qualsiasi importo desideri.» 

«E cosa mi faresti fare in quell’ora?’ Cosa mi faresti fare per pagarmi dieci milioni di dollari l’ora?»  Chiese Mason e Noah sorrise con gli occhi.

«Cosa pensi che ti farei fare?» 

«…Mmh.» 

Tutto sommato, era ovvio cosa avrebbe fatto un uomo dopo aver comprato il tempo del suo amante. Come Mason alzò gli occhi al cielo, Noah rise piano, baciando la guancia di Mason e mormorando: «Davvero, sei così intelligente. Ma non sapresti esattamente cosa, vero? Sai esattamente cosa farei?»  Noah chiese con voce suggestiva, portandosi un passo più vicino, mentre Mason faceva un passo indietro, sorridendo.

«Giusto, non mi farai mangiare qualcosa, vero?» 

«Beh, vedendo quanto sei curioso, immagino che tu sia disposto ad ascoltarmi e a riflettere se non sia una cattiva proposta?» 

«No, non volevo dire che …« Mason era stato colto di sorpresa dal dolce profumo dell’erba quando Noah si avvicinò ancora di più, quindi fece un passo indietro, e Noah si avvicinò un po’ di più ancora. Fece un passo indietro, e lui, un passo più vicino, ancora e ancora, e ad un certo punto punto, rimase intrappolato dal bracciolo del divano, inciampando e cadendo alla fine su di esso.

«Devo usare subito l’assegno in bianco?» 

«No, non mi piacciono i soldi fino a quel punto.» 

Come poteva chiedere un assegno in bianco per un’ora? Dal momento che aveva portato le cose così lontano, non poteva dire anche che lo trattava come un imbroglione e criticarlo. 

Mason gli mostrò un sorriso imbarazzante e Noah disse: «Per qualcuno a cui non piacciono i soldi …»  e poi lui lanciò un’occhiata ad alcuni dei documenti del contratto sul tavolo.

‘Ho visto che hai già firmato un nuovo contratto per il film con quel Vick che volevo uccidere. Quando il film che hai appena girato non è nemmeno ancora uscito.» 

«Ehm.» 

«Certo, non è stato per i soldi, giusto?» 

«Non è che ti sei innamorato dei dieci milioni di dollari e della garanzia in corso, giusto?»  chiese Noah, tenendo il mento di Mason con il dito. Dieci milioni di dollari e una garanzia. Guardando indietro ai suoi precedenti record al botteghino, sapeva che ne avrebbe guadagnato. Di certo gli avrebbe assicurato qualche milione di dollari, così Mason l’aveva firmato, stregato. Non potendo più evitare i suoi occhi, guardò il viso di Nosh e gli rivolse un sorriso imbarazzato.

«Cosa vorresti che facessi?» 

«Sono sicuro che sarei odiato se tu facessi tutto quello che vorrei, quindi cosa andrebbe bene che scegliessi?. Che ne dici di ‘giocare’ all’aperto?» 

«Ti sei sforzato di scegliere un’azione che non ti facesse odiare e adesso proponi sesso all’aperto?»  Mason lo guardò chiaramente e Noah sorrise, i suoi occhi si incresparono in un modo sexy, e mentre si leccava le labbra sussurrando: «Ovunque va bene. Un vicolo buio sarebbe stimolante.» 

Mosse le sue mani, sbottonando la camicia sul corpo di Mason, un bottone alla volta, e quando i suoi capezzoli divennero visibili dopo il quarto bottone, allontanò le mani e sorrise. Come se farlo fuori fosse senza dubbio qualcosa che avrebbero dovuto fare di sicuro.

Noah tirò su Mason ─ che stava arrossendo ─ per le braccia e lo fece piegare in avanti contro lo stretto spazio vicino alla finestra, accanto al letto.

«No, io …» 

«In un luogo stretto e buio senza luci.»  Noah premette l’interruttore della luce.

«Noah.» 

«Shh. Sii buono, eh?»  Sussurrò dietro il collo di Mason, spingendolo e facendolo appoggiare al muro. Quindi, fece scorrere la mano verso il basso, sfiorando sul davanti i pantaloni di Mason in modo sensuale. E con l’altra mano, aprì l’anta della finestra, lasciando passare il vento. Quando la finestra si aprì, il rumore esterno trapelò all’interno.

Mason trattenne il fiato. Questo perché Noah aveva aperto la finestra e allo stesso tempo, aveva tirato giù la parte anteriore dei pantaloni di Mason. Mason poteva sentire la sua faccia diventare rossa e appoggiò la fronte contro il muro. Sentì le dita fredde di Noah afferrare il suo cavallo. Rabbrividì alla sensazione di freddo mentre Noah ridacchiò ed espirò nel suo collo. «Questo corpo è davvero così sensibile…« disse dopo aver visto il leggero tremolio sulle spalle, e poi iniziò ad accarezzargli il pene con la mano. Si strofinò quella sua stessa parte nella parte posteriore dei pantaloni di Mason, allo stesso ritmo con la sua mano, che stava impastando eroticamente la parte davanti di Mason, come se stesse cercando di spremere il suo sperma.

«No …» 

La sensazione della dura erezione di Noah che si sfregava tra le sue natiche fece contrarre Mason mentre laggiù si bagnava, come se l’avesse messo davvero dentro. Chiuse gli occhi strettamente, percependo la mano di Noah che gli accarezza e gli scuoteva le palle, accarezza la sua asta e strofinava la fessura. I suoi pantaloni caddero un po’ di più e gli slip rimasero impigliati nelle cosce. Noah gli pizzicò forte il capezzolo con una mano, mentre con l’altra gli teneva e strofinava le palle, prima di mettere la mano a coppa un po’ più dentro e premere il diamante indietro ruotandolo.

«Hahh, uhh, quello è…»

«Questo, perché non lo togli?»  Domandò Noah, lasciando uscire il suo alito caldo contro la sua nuca. La sua voce umida e la sensazione di solletico del suo respiro sul collo fece mordere le labbra a Mason mentre sentiva il suo corpo diventava debole. Noah tirò leggermente il piercing, esortandolo a rispondere, e Mason balbettò le sue parole: «Io-non so come tirarlo fuori …» 

Mason, che non aveva mai fatto qualcosa chiamato piercing, non aveva la minima idea di cosa fare con quella piccola pietra conficcata in quel fragile punto in mezzo tra lo scroto e l’ano. Quando aveva provato a tirare quella cosa, che sembrava già essere incollata alla sua pelle, lo faceva solo sentire strano, spaventato e dolorante, poiché si rifiutava di venire fuori. E andare da qualche parte a farselo togliere era … beh, dato che la faccia di Haley era troppo nota, se l’avessero venduta più tardi a un’asta di qualche tipo, anche quello sfacciato di Mason sarebbe stato estremamente imbarazzato. Vivevano in un luogo dove anche i capelli di una star che li aveva tagliati dopo essere impazzito era stato venduto a caro prezzo. Così era inutile dire che la pietra piuttosto grande che una volta era stata incastrata tra le gambe di una stella sarebbe stata sicuramente e facilmente venduta.

«Non sai come toglierlo.»  Noah sorrise come se fosse soddisfatto della risposta di Mason.

«Quindi, se ti mettessi segretamente un piercing mentre dormi, non avresti scelta ma continueresti a camminare con lui. In realtà mi piacciono questi posti.»  affermò Noah mentre strofinava il capezzolo sinistro e la punta del pene di Mason in modo doloroso.

«Per favore fermati…« Il gusto sporco e volgare di Noah nel sesso era così in contrasto con il suo aspetto aggraziato e innocente.

Sembrò che Mason sussultasse e afferrò la mano destra di Noah. Cercò di spingerla lontano, ma Noah fece scivolare la mano che teneva il suo petto e la spinse delicatamente dentro di lui. Il suo buco già bagnato si aprì leggermente e inghiottì il dito di Noah.

«Ahhh!» 

Noah sorrise alla sua reazione e affondò i denti nel collo umido di Mason. Come Noah gli agitò le viscere con il dito, Mason sentì i suoi lamenti osceni uscire dalla sua bocca e quindi si morse il labbro.

«Questo corpo era naturalmente allettante ma forse si è abituato al mio cazzo dopo averlo fatto per un bel po’ di volte, sembra persino che sia perfettamente personalizzato per adattarsi a me. Mi piace questo.» 

Le dita che si agitavano e colpivano con noncuranza le sue viscere uscirono, e quella cosa di Noah  precipitò dentro subito dopo, spingendo e facendosi strada all’interno. Mason inalò profondamente, essendo completamente spinto contro il muro. Rabbrividì non appena il membro dell’altro irruppe nelle sue pareti interne chiuse, come se una corrente elettrica avesse attraversato tutto il suo corpo.

«Ahh, hnng─ a-aspet …»  Mason rabbrividì, sentendo il calore del corpo di Noah, mentre stava in piedi con tutto il suo corpo aggrappato al suo. «Fai sporgere il … culo … solo un po’ di più.»  Noah ansimò caldamente e gli tirò i fianchi verso di lui.

Quando i suoi fianchi furono tirati, la cosa di Noah entro’ ancora più in profondità. Mason poteva sentire la schiena bagnarsi di sudore. Cercò di soffocare i suoi gemiti con la mano e chiuse ermeticamente gli occhi. La sua pelle formicolava come se fosse stata caricata di elettricità, e quando Noah si spinse verso di lui leggermente, sentì i suoi occhi diventare vacui per le vertigini, e proprio così, andò contro il muro.

«Haaa, sai quanto sei veramente sexy quando vieni? Che tipo di ragazza hai tenuto in braccio mentre facevi una faccia del genere, eh?»  Noah gli pizzicò i capezzoli mentre Mason si ritraeva, tremando dappertutto, e poi iniziò a spingere forte i fianchi, come se lo stesse facendo impazzire.

Lacrime e sperma schizzarono sul pavimento. La loro pelle intrisa di sudore sfregò l’una contro l’altra mentre i suoni umidi e molli, e gemiti simili a urla uscivano dalla sua bocca anche quando cercava di coprirla, così Mason si morse il labbro e allungò la mano. Appena pensò che quei rumori osceni sarebbero filtrati dalla finestra aperta gli vennero le orecchie rosso e gli occhi si spensero, ma non poteva chiudere la finestra. Noah l’aveva trascinato e lo teneva contro il muro, facendolo piegare completamente in avanti e speronandogli dentro con forza.

La cosa di Noah entrava e usciva da lui come se stesse cercando di spezzargli le viscere. Noah digrignò i denti e ringhiò, sentendo il suo pene stretto intorno così lascivamente dalle sue pareti interne.

«Ahh!»  Mason trattenne il fiato con un rantolo, le dita che graffiavano il muro trattenuto dalle mani forti che gli afferravano la vita. Le mani sudate di Mason scivolarono e prima che le sue spalle toccassero il muro Noah lo tirò su di nuovo e si insinuò nuovamente dentro di lui. Mason urlò e dimenò i fianchi. Sentì il suo sperma sgorgare e gocciolare.

«Sembra che dalla tua tetta esca del latte.»  Disse Noah mentre accarezzava il sedere bagnato di Mason con la mano. Il corpo di Mason era già arrossito, ma sentire quella voce roca dietro il collo gli fece diventare il corpo ancora più rosso.

«Anche se non sembra che lo stiamo facendo da fuori, ma …»  Noah inspirò ed espirò profondamente e sfilò il pene con un suono sciatto. Mason emise un sussulto e rabbrividì quando sentì che le sue pareti si stavano richiudendo. Quando Noah uscì e le sue mani si allontanarono dai fianchi, Mason si accasciò subito giù. Le sue gambe sembravano gelatina e non riusciva a tenersi in piedi. Ma prima che le sue ginocchia potessero toccare il pavimento, Noah gli prese le braccia e dopo averlo fatto appoggiare al muro, si avvicinò di fronte a lui. Mason si accigliò quando sentì pulsare la lunghezza di Noah sulla sua guancia, e Noah posò una mano sul muro mentre guardava dritto verso il basso, verso Mason, venendo con un ultimo colpo.

Noah venne, socchiudendo gli occhi con una faccia erotica, e Mason rimase con la sua bocca chiusa, sentendo la sua faccia ricoperta di sperma, apparentemente senza parole. Qualcosa di tiepido e scivoloso gli colava sul naso e sulle guance. Noah aveva eiaculato sul sue viso e aveva sparato così tanto che rapidamente gocciolò verso le labbra e il mento.

Mason fissò il viso pulito e soddisfatto di Noah, poi alzò la mano e spazzò via lo sperma che stava filtrando nella sua bocca, ma Noah prese quella mano piena di sperma e la spalmò su tutta la faccia di Mason prima di chiamarlo.

«Mason.» 

Mason non rispose, se lo avesse fatto, sentiva che lo sperma gli sarebbe colato in bocca. 

Noah gli diede una pacca sulla guancia e disse: «Non importa quanto vendi Haley, perchè io ho te. Quindi è più che giusto lasciare che Haley viva come Haley. Che stia facendo drammi o girando un film con quel bastardo a cui voglio sparare con una pistola, va bene. Posso capire, ma … « Noah tirò fuori la lingua, leccando e succhiando le labbra serrate di Mason. «Questo è mio. E se si arrivasse a un punto in cui te ne dimenticassi, allora potrebbe diventare fastidioso.» 

«Mi stai avvertendo, dicendo che farai di nuovo questo genere di cose se si arriverà a quel punto?»  Disse Mason detto con un sospiro dopo aver sentito quella cosa scivolosa alla fine entrare nella sua bocca. Noah sorrise, arricciando gli angoli degli occhi, come se non sapesse nulla.

«Pensi che finirebbe solo con questo? Non sarebbe abbastanza farti ingoiare un po’ di sperma con il tuo buco del culo e con la bocca.»  Noah si lasciò sfuggire quelle parole oscene con un sorriso innocente. Mason ruotò gli occhi su quel viso, che era privo di qualsiasi briciolo di imbarazzo o di vergogna, e infine abbassò lo sguardo.

«Andiamo a lavarci? Anche se sto bene anche così io.’ Disse Noah con un sorriso allegro e sentendo lo sperma che era stato ampiamente spalmato sulla sua guancia ormai bagnata, Mason sospirò e gli tese le mani. Noah lo alzò, portandolo tra le sue braccia mentre camminava verso il bagno e, naturalmente, dopo averlo toccato dappertutto con la scusa di lavarlo, iniziò un altro giro di sesso. Solo dopo che il cielo fu diventato arancione e il suo sperma trasparente come acqua, Mason fu autorizzato a svenire per quel giorno.

*******

«Sarebbe una lunga storia da raccontare …..»  Mason biascicò le sue parole, e dopo aver guardato intorno negli occhi scintillanti delle persone che erano curiose di sapere perché un Noah così gentile e gentile fosse arrabbiato, sorrise. «E sarebbe troppo personale e deprimente raccontare una storia del genere ad un festival cinematografico come questo. Dovresti chiedere queste cose almeno davanti a un bicchiere, sai? Oh, tu hai da bere già pronto?»  Chiese Mason di rimando con un piccolo sorriso dopo aver visto il segnale della mano del personale e le persone scoppiarono a ridere. Fece una smorfia, come se stesse riflettendo se dovesse chiedergli davvero da bere, e poi, come se qualcosa gli fosse appena passato per la mente, chiese: «Ma questo premio sarò io a riceverlo?» 

«Oh, Haley.»  James aggrottò le sopracciglia e rise. «Vuoi dire che stai bene con i premi? Certo che questo è un premio onorevole, ma …» 

«Stanno tutti bene, naturalmente, però … c’è già stato qualcuno che ha pronunciato un discorso di scuse al suo amante durante il discorso di accettazione di un premio?»  Mason stava dicendo che voleva ottenere il premio in fretta in modo da poter scusarsi, e la gente rise di nuovo alle sue parole. Potevano vedere chiaramente, dal tono leggero della sua voce, che loro due non avevano discusso così sul serio.

«Immagino che non ci sia stato ancora nessuno, ma ti darò abbastanza tempo per farlo più tardi. Poiché questo premio ha un altro proprietario. È il premio per la migliore attrice non protagonista! Sally Bart! Congratulazioni!» 

Applausi fragorosi si riversarono nella sala e si alzò una vecchia attrice in un vestito elegante e con una faccia commossa. Tutti le mandarono un caloroso applauso e anche Mason, applaudì.

«Hai davvero litigato?»  Mason stava applaudendo, cercando di trattenere uno sbadiglio, quando Vick lo interrogò, a voce bassa e segretamente, accanto a lui. 

«Non abbiamo litigato. È stato Noah ad arrabbiarsi.»  Lo corresse Mason.

Vick fischiò, fingendo di tifare per l’attrice che aveva vinto il premio e chiese: «Perché? Cosa hai fatto?» 

«Penso di sapere di cosa si tratta…»  Mormorò Chase, mentre mostrava un sorriso per essere catturato dalla telecamera.

«Credi di sapere? Perché? Perché?»  Vick lo incalzò e lo sollecitò, dicendo che i suoi capelli si sarebbero rialzati dalla curiosità, e Chase guardò Mason, rivolgendogli un sorriso amaro. Mason si limitò a sospirare.

********

Aveva cercato di ridurre e tagliare il suo programma in una certa misura, ma come aveva preso un lavoro o due, ci furono molti più lavori legati a loro, e quindi il tempo che doveva spendere per il lavoro divenne più lungo. Il lavoro divenne piuttosto frenetico e la fronte di Noah guadagnò una ruga. Sapeva che Noah era infastidito, ma una volta che aveva iniziato a darsi da fare era stato spazzato via lontano dai suoi programmi simili a quelli attuali. Ma era stato solo quando il film era uscito nelle sale che Mason era stato davvero sommerso.

All’inizio, era pieno di programmi per promuovere il film. Dalla premiere agli eventi con i fan… era in tutti i principali cinema degli Stati Uniti, agitando la mano, distribuendo autografi di Haley che aveva preparato, e facendo cose del genere. Circa dieci giorni dopo l’uscita del film, il suo straordinario incasso aveva aumentato il numero di luoghi che desideravano incontrare le principali star della pellicola.

Il film ‘Real’ aveva ribaltato completamente le classifiche al botteghino del precedente film che lo stesso Vick aveva diretto e, nonostante fosse attualmente sullo schermo, lo avevano già di fatto usurpato e stabilito il record di tutti i tempi al botteghino. Non era stato solo un successo al botteghino, ma un’incredibile miniera d’oro simile a un tornado.

Vick si vantò trionfante: «Vedi? Cosa ti avevo detto?»  

Mason aveva detto con un colpo di tosse: «Vedo che sei stato l’unico a diventare davvero ricco.» 

Vick era, ovviamente, già ricchissimo, ma lo era diventato ancora di più, proprio come aveva detto Mason, mentre Mason non era diventato estremamente ricco, come previsto, ma si era semplicemente trasformato in una star.

Una top star … Non era davvero qualcosa di simpatico per Mason, ma dopo aver lasciato una forte impressione per aver salvato Noah e catturato lo stalker, più l’impressione che aveva lasciato attraverso il personaggio spaventoso e a sangue freddo ‘Closure’, Mason aveva iniziato ad avere i cosiddetti fan che non aveva avuto per tutto questo tempo.

E secondo l’opinione generale delle persone che lo avevano tenuto d’occhio, i fan di Haley esprimevano il loro affetto in un modo così unico ed estremo, cosa che aveva fatto innervosire Noah in larga misura.

Era successo solo ieri.

Anche ieri Noah non era di ottimo umore. Mason era stato estremamente impegnato di recente, e per promuovere il film, non aveva solo visitato New York, l’Arizona, Boston, Miami e tutti gli Stati Uniti, ma anche Canada, Inghilterra, Francia, Corea, Thailandia.

«Wow, chi vedo qui?»  Noah, che aveva aspettato a casa sua, nella sua camera da letto, e finalmente lo aveva incontrato dopo dieci giorni, lo aveva detto con un grande sorriso e una faccia che mostrava come stesse cercando di reprimere la sua rabbia.

Invece di trovare una scusa o un’altra, Mason lo aveva abbracciato forte. Anche se lo aveva fatto perché voleva davvero abbracciare Noah, che aveva incontrato dopo così tanto tempo, una piccola parte era stata anche perché aveva paura di vedere la sua faccia.

«Ho quasi dimenticato la tua faccia. E quali affari ti hanno riportato a casa? Oh, potrebbe essere per la cerimonia di premiazione di domani?» 

Mason sentì la voce fredda di Noah sul suo collo e gli diede la risposta che considerava come corretta: «No, mi sei mancato.» 

«Pensi che questo allevierà la mia rabbia?» 

Mason rise sommessamente invece di rispondergli. Questo perché la freddezza nella voce di Noah era già un po’ diminuita. Noah sembrava proprio un gatto arrabbiato e Mason si ritrovò ad inspirare profondamente mentre gli abbracciava le spalle. Quel suo odore unico di erba gli fece rilassare le spalle.

«Per aver gridato forte … che diavolo hai fatto?»  Noah sospirò piano prima di sollevare rapidamente Mason tra le sue braccia e gettarlo sul letto.

«Io, aspetta …« Mason mostrò entrambi i palmi delle mani per fermare Noah, che nel frattempo si stava avvicinando a lui sbottonandogli la camicia senza nemmeno aver fatto la doccia prima, come se lo avesse sopportato tutto questo tempo.

«Perché?»  Noah corrugò prontamente le sopracciglia e gli chiese con impazienza, e Mason disse evitando i suoi occhi: «Beh, ho un servizio fotografico questo pomeriggio.» 

«Sarò gentile.»  Noah disse con un sorriso amichevole, ma quello che in realtà intendeva era: ‘Non posso crederci, devi fare di nuovo un lavoro nel pomeriggio e sono piuttosto seccato di vederti così impegnato ma in ogni caso, facciamolo subito’, ma Mason rimase fermo, scuotendo la testa.

«Non è che io non creda in quelle parole, e anche se lo facessi, dovrei togliermi i vestiti nelle riprese di questo pomeriggio, quindi…»

«Mason.»  Noah tenne la sua guancia e lo guardò negli occhi. Mason vide gli occhi verdi di Noah traboccanti di rabbia, passione, invidia, insieme ad altre emozioni, e deglutì a fatica.

«Mi dispiace. Neanche io sapevo che le cose sarebbero andate così.» 

Alle scuse di Mason, Noah si morse forte il labbro, poi trasse un respiro e lo lasciò andare.

«Ma presto avrò terminato tutti i miei programmi, quindi …» 

«Ahh, lo sai che lo dici dal mese scorso, vero?»  Gli chiese Noah bruscamente con un sorrisetto.

«Ma questa volta è reale.»  disse Mason, afferrando la sua mano e Noah fissò lo sguardo puntualmente verso di lui. «Dal momento che presto il film non sarà più proiettato nelle sale cinematografiche, avrò del tempo libero tra non molto, e poi metterò davvero in piedi un bar e sarò a casa ─ .» 

«Mason.»  Noah lo chiamò come se dicesse: ‘pensi che mi lascerò ingannare di nuovo questa volta?’

Mason voleva dire con fermezza che stava davvero seriamente andando a sistemare il suo programma questa volta ma non era stato davvero facile con i programmi che dilagavano. A meno che non li avesse interrotti tutti insieme, continuavano a trasformarsi in un flusso continuo e senza fine.

«Le riprese di oggi finiranno presto.» 

«Certo che lo faranno. Dopotutto, devi prepararti per i premi di domani.»  Noah lo lasciò uscire gelido e si alzò dal letto. Mason fece schioccare le labbra, sentendosi dispiaciuto di vedere Noah in piedi, anche se era stato lui a negarsi, e si alzò dopo di lui. Si chiese se stesse uscendo dalla stanza e stava per seguirlo, ma Noah raccolse le grandi scatole che erano sul tavolo.

«Questo.» 

«Che cos’è?»  Come Mason gli chiese dubbioso, Noah gli diede la scatola, spingendogliela tra le mani e poi l’aprì lui stesso. Un abito, di cui si poteva vedere a prima vista l’alta qualità, spuntò dall’interno. 

«In origine, saresti dovuto andare dal sarto per adattarlo, ma dato che sei così occupato, il sarto ha preso le misure di un altro vestito che avevi e te l’ha fatto secondo ’la regola del pollice.’«

Noah sembrava un po’ infastidito anche da quel fatto, in realtà, ma Mason si tolse la tuta, e dopo averlo appoggiato sul suo corpo, gli chiese: «Va bene?» 

«Mmh, te lo metteremo per scoprirlo.» 

Noah esaminò il suo corpo, come se volesse strappare subito quei vestiti e indossane di nuovi per lui. Mason posò la tuta con una risata tranquilla e Noah aprì un’altra scatola.

«Scarpe e anche un orologio … le hai scelte tu stesso?»  Chiese Mason, pensando a come il gusto di Noah fosse davvero appariscente dopo aver guardato le scarpe pulite e stravaganti e l’orologio che era uscito dalla scatola. Erano delle Berluti e un Breguet.

«Ovviamente. Perché? Credi che sia un po’ troppo ostentate?» 

«Un pò.» 

Erano una combinazione che urlava dalla testa ai piedi che aveva un fidanzato con una quantità di denaro eccessiva. Noah rise, stringendo gli occhi.

«Questo non potrebbe nemmeno essere considerato come esibizione …« Noah gli disse in un modo che sembrava dire ‘come se quelle cose costassero molto’, e poi aggiunse: «L’accessorio più costoso che avrai domani non può essere paragonato a questi, sai?»  Dopodiché, strinse la mano di Mason e gli baciò le labbra.

«Scusa?» 

«Voglio dire domani, ci sarà qualcun altro con te oltre a me? Non dirmi che conti di comparire con qualcuno come Vick o Chase?» 

Mason si tastò le orecchie mostrandosi un po’ agitato per la domanda di Noah, lasciando un «Certo che no!»  prima di piantare un bacio sulle sue belle labbra.

Era vero che pochi giorni fa, Vick e Chase gli avevano chiesto di arrivare insieme, ma comunque Mason stava pensando di camminare sul tappeto rosso con Noah. Questo non significava che odiava Vick e Chase, ma erano un po’ rumorosi e fastidiosi, e anche comparire insieme a Noah era qualcosa che non vedeva l’ora di fare.

E pensare che Noah – che era già abbastanza abbagliante ogni giorno – si sarebbe vestito  in modo superbo e sarebbe stato splendidamente sul tappeto rosso, sotto le luci dei flash e con un bel sorriso … sarebbe stato davvero troppo sexy.

Era facilmente prevedibile che sarebbe stata la persona più bella e meravigliosa tra gli attori, o qualsiasi altra star che si sarebbe presentata domani. Noah sembrava avere un aspetto migliore dopo aver dato il suo regalo a Mason e aver ricevuto un bacio. Mason era anche molto felice al pensiero di partecipare alla premiazione con Noah ma proprio quella sera le cose andarono storte.

******

«Ahh, perché? Eh? Perché si è arrabbiato? Perché voi due siete gli unici a saperlo? Voi due avete una relazione? È per questo che lo sapete solo voi due?» 

«La telecamera, regista.» 

La telecamera si stava avvicinando. Chase afferrò l’eccitato Vick e sorrise. Anche Mason mostrò una faccia sorridente, trattenendo un sospiro e dicendo: «No, questo è ….»  e poi biascicò il resto delle sue parole.

«È arrabbiato a causa dei fan, vero Haley?» 

«Fan? Si è arrabbiato a causa dei fan? Perché?»  Chase l’aveva detto guardando Mason con occhi preoccupati, e Vick aveva battuto i piedi con leggerezza, come se avesse chiesto loro perché erano così lenti e non lo stavano già dicendo. Mason emise un piccolo sospiro invece di dargli una risposta, quindi Chase disse prima di voltarsi verso Vick: «Capisco … come previsto.» 

«Ah sai, i fan di Haley sono un po’, no, in realtà, molto estremi. Sono sgraziati e …pesanti. E sì, sono piuttosto esagerati.»  Chase lo dichiarò con un brivido, e Vick, che non li aveva accompagnati nella promozione del film, si limitò a battere le palpebre.

«Cosa intendi?» 

Mason non voleva dire nulla, così tenne la bocca chiusa e guardò con mente vacante un’attrice che scendeva dal palco dopo aver ricevuto. James, l’ospite, salutò l’attrice e le mando’ un bacio.

«Sally Bart, congratulazioni ancora una volta per il premio come miglior attrice non protagonista. Voglio dire che mi è piaciuto molto il film. Ho pianto così tanto mentre guardavo Bright …» 

James finse di asciugarsi le lacrime e lanciò uno sguardo sincero di amore e rispetto.

«Poi abbiamo, ovviamente, il premio come miglior attore non protagonista, giusto? Sono gli attori maschi non protagonisti, che tanto quanto gli attori principali, o anche più di loro si sono resi memorabili con la loro recitazione nel cuore di qualcun altro. Vogliamo incontrare i candidati?» 

Non appena James finì di parlare, la faccia di Mason venne inquadrata di nuovo sul grande schermo. Mason scrollò le spalle e salutò, mentre James lo presentò con un sorriso luminoso.

«Forse è perché abbiamo sentito che hai litigato con il tuo amante, ma sembri di più malinconico di poco fa. E qui abbiamo il primo candidato: Haley Lusk, che ha interpretato ‘Closure’, il killer solitario nel film ‘Real’«

Venne poi proiettato un breve video clip modificato con i momenti salienti di Haley del film, e in breve tempo, il viso di Haley tornò sul grande schermo ancora una volta. Sebbene avessero presentato solo il candidato, Vick e Chase avevano applaudito così forte, che si sarebbe potuto pensare che avesse vinto il premio.

«Ora, ora: Vick, Chase, è vero. Haley è stato nominato. Calmatevi, ragazzi.»  James cercò di trattenerli e Mason rise come se lo trovasse divertente, ma era completamente angosciato. 

Il mio accessorio più costoso, pensò. Stava per entrare nella sala dei premi euforico con il suo Noah splendidamente vestito di fianco, ma perché le cose erano andate in quel modo?

«Potrei anche presentare il prossimo candidato per calmarvi. Il prossimo è l’uomo che ha fatto una performance entusiasta con l’attrice, Sally Bart, che ha ha appena vinto il premio come miglior attrice non protagonista. Nel film, lui è …» 

Mentre James presentava il candidato successivo, Vick e Chase si sedettero rapidamente e ripresero la loro conversazione.

«E i fans di Haley? Estremi? Sono violenti o qualcosa del genere?» 

«No, sarebbe meglio se fosse qualcosa del genere invece, ma i fan di Haley …» 

Mason ascoltò Chase parlare dei suoi fans mentre faceva grandi sforzi per aprire i suoi occhi assonnati che andavano chiudendosi, e poi cercò di prestare attenzione ai candidati successivi. Non poteva pensare a nient’altro che il fatto che Noah sarebbe stato molto carino.

Mason sentì una breve notifica di messaggio dalla sua tasca e tirò fuori il telefono con indifferenza. Forse Noah lo aveva guardato in TV e gli aveva mandato in anticipo messaggio di congratulazioni? Si chiese.

«…e anche io sono rimasto davvero sorpreso in quel momento, e si sono persino slacciate la camicetta, così, mettendo in mostra i loro petti e… Haley?»  Chase stava raccontando a Vick dei fans di Haley quando improvvisamente richiamò la sua attenzione con sospetto. Questo perché Haley aveva spalancato gli occhi, come sorpreso, dopo aver controllato il suo telefono.

«Stai bene?» 

«Sto bene.»  Mason diede a Chase una risposta appropriata, e dopo aver guardato ancora una volta il messaggio nel suo telefono, guizzò gli occhi per il corridoio. Sapeva che la telecamera era ancora puntata su di lui, ma non riuscì a trattenersi dal guardarsi intorno.

******

Ieri, terminato il servizio fotografico, Mason stava uscendo dall’edificio per rientrare a casa, quando aveva visto la folla di ragazze che brulicava davanti all’edificio e aveva lasciato uscire un sospiro. Come diavolo facevano a sapere dei suoi programmi? Tony glielo stava dicendo?

Secondo Chase e Tony, ogni star aveva un fandom con una personalità diversa. Se

c’era il tipo docile di fan, che ascoltava attentamente e seguiva qualunque cosa la loro star diceva loro di fare, c’erano anche i tipi di cui ci si sarebbe potuto chiedere se fossero fan o anti-fan, poiché attaccavano, derubavano e spesso si arrabbiavano con la loro stella. C’erano anche il fandom che era indifferente nei confronti della loro star, il fandom che era premuroso come una madre, il fandom che aveva ammesso la stupidità della loro star e si era scusato invece e beh, il fandom di Haley era generalmente così: «guarda qui! Haley! Haley!» 

Nonostante fossero a LA, era pieno inverno e il tempo era leggermente freddo, tuttavia, la ragazza che lo aveva chiamato, si trovava con quel tempo a gambe nude, e dopo essersi tolta le mutandine, le aveva lanciate a Mason. Aveva schivato la sua biancheria intima e aveva  sospirato. Un reggiseno era arrivato volando e c’erano anche le calze.

«Haley─ Rompi con Noah. Non sei gay. Non puoi essere gay!»  Un’altra ragazza si avventò su di lui, determinata a fargli sentire il corpo di una donna.

Lo stesso Mason non era gay, ovviamente. Ma Haley era gay al 100%. No, 120% gay.

Anche Haley aveva fan maschi, naturalmente, ma la maggior parte dei suoi fan erano donne. E quelle ragazze volevano, in generale, fare sesso con Haley, quindi si dedicavano ad attaccarlo come potenti proiettili umani. Non aveva idea del perché lo facessero, ma Tony e Chase avevano fatto un’analisi, concludendo che probabilmente era perché pensavano il personaggio ‘Closur’« del film era sexy, sentendo inoltre che il vero Haley, colui che aveva catturato il rapitore e lo stalker, era anche un uomo forte e virile.

Mason usciva con Noah, ma come ragazzo etero, e non gli piacevalo spettacolo in una certa misura. Dopo tutto, quanti uomini avrebbero odiato uscire da un edificio e vedere il voluttuoso spettacolo di alcune ragazze che aspettavano con indosso solo il costume da bagno nonostante il vento freddo? Ma quando avevano esagerato, intrufolandosi nella sua stanza di notte e lasciando una foto dei loro genitali in una tasca, era qualcosa che trovava spaventoso.

«Haley, Haley!» 

Mason aveva cercato di superarle per salire sulla macchina in attesa, ma una ragazza lo aveva trattenuto. Inoltre, le guardie del corpo di Mason erano tutti uomini sani, così appena quelle ragazze si aggrappavano a loro con i loro seni apertamente esposti, sembravano non sapere come tenerle lontano.

«Fammi un autografo. Eh? Fammi un autografo!»  Sollevò un pennarello nero e lo disse con entusiasmo. Su richiesta della ragazza, che era troppo magra perché potesse anche solo allontanarsi, Mason accettò il suo pennarello.

«E il foglio?» 

Quando Mason fece questa richiesta, invece di porgergli un foglio, aprì la camicia sul petto. Si leccò le sue labbra sexy e sporse il petto. Mason guardò il suo petto bianco e lattiginoso, e dopo aver alzato gli occhi al cielo, le avvicinò il pennarello al petto. Lei lasciò uscire un piccolo gemito e Mason sospirò, allontanando il pennarello. Invece, le afferrò il polso, scarabocchiò un autografo sulla parte interna del braccio e le restitui la penna, facendo urlare le ragazze intorno a lui e riempiendo le strade con le loro grida d’invidia.

Gli occhi della fan che aveva ricevuto l’autografo brillavano di eccitazione e amore.

Non riusciva davvero a capire quelle donne. Avevano gridato e fatto storie, chiedendogli anche di afferrare i loro polsi, mentre le sue guardie del corpo sudavano come muli, cercando di tenerle a bada. Mason si accigliò e proprio quando cercava di evitare le ragazze e di scappare mentre era circondato dalle sue guardie del corpo, qualcosa gli era saltato addosso.

Mason si tenne alla sua guardia del corpo per evitare di cadere, ma cadde lo stesso a terra sotto il peso delle loro spinte, e prima ancora che potesse tornare in sé, sentì il tocco di labbra morbide. Sentì lunghi capelli ricci che sfioravano i suoi e spinse via la ragazza con uno sguardo accigliato, ma la donna gli succhiò forte le labbra finché alla fine gli leccò il viso con la lingua.

Le guardie del corpo la strapparono via e la spinsero lontano, e Mason si alzò, formicolando per il  dolore, mentre si sfregava le labbra. Poi, voltò la testa inconsciamente e in mezzo ai suoi fan che andavano su tutte le furie e le sue guardie del corpo che urlavano a quei fan e sgombravano la strada, Mason e Noah, che era davanti a una macchina sul ciglio della strada, erano gli unici che stavano a fissarsi con la bocca chiusa.

«Ah.» 

Da quando stava guardando? Quando Mason aprì leggermente le labbra, Noah le fissò con occhi decisamente molto arrabbiati, prima di posarli sulla donna che aveva baciato Mason con uno sguardo spaventoso sul viso. Mason si coprì le labbra e Noah, che era stato in piedi sul ciglio della strada, rapidamente si fece strada tra le donne e gli si avvicinò. Spinse le ragazze che erano sulla strada con mani indifferenti e si avvicinò a Mason in un batter d’occhio. Poi, prendendo a coppa il collo e la guancia di Mason che aveva un’aria spaventata, inclinò la testa e gli baciò subito le labbra.

Mason sussultò e gli afferrò i vestiti mentre urla penetranti eruttavano da tutte le parti. Noah non si fermò nemmeno per un istante, non gliene fregava niente, e inghiottì Mason in un bacio appassionato. Quindi Mason usò le mani che cercavano di spingerlo via per lisciargli la schiena. Al tocco calmante, Noah allontanò lentamente le labbra.

Mason lo guardò con una faccia leggermente arrossata e Noah disse con occhi gelidi: «Te l’ho detto chiaramente, no? Che dimenticare che questo è mio sarebbe fastidioso.» 

«Ah, il fatto è che …»  Mason aprì la bocca per trovare una scusa, ma non c’era modo di trovare qualcosa da dire. Perché se fosse successo a Noah, neanche lui si sarebbe sentito bene in quella situazione. 

Noah spostò gli occhi da Mason sulla folla di ragazze nude intorno. Gli occhi quasi gli scoppiavano di rabbia, e dopo aver guardato le guardie del corpo, che non erano riuscite a proteggere Mason, si voltò e tornò alla sua macchina.

Mason si precipitò dietro di lui, ma l’auto partì, lasciandosi dietro Mason. Entrò in fretta nella macchina di Tony e andò a casa di Noah, ma l’uomo in realtà non era tornato a casa. Così Mason si sedette nella camera da letto di Noah e lo aspettò terrorizzato, ma Noah non tornò. Invece, gli fece sapere, tramite Phil, quando era quasi l’ora del cerimonia di premiazione oggi, che non sarebbe stato in grado di andare insieme a lui poiché era impegnato, ma sperava che avrebbe avuto una grande serata di premi e che gli augurava di vincere il premio.

Mason era preoccupato, poiché pensava che Noah potesse soffrire di nuovo di mal di testa come era già successo in un certo giorno, ma Phil gli disse con fermezza: «Sta lavorando molto bene e con passione.»  Dopodiché, fissò Mason con un’espressione molto stanca. Sembrava tanto che i suoi occhi dicessero ‘le cose sono diventate piuttosto fastidiose a  causa tua’.

Comunque sia, Mason era stato costretto a entrare con Vick e Chase. Non c’era nessun Noah dall’aspetto sbalorditivo sul tappeto rosso come si era aspettato, e invece aveva ascoltato e chiacchiere di Vick e Chase al suo fianco per tutta la notte.

Intanto le esibizioni, l’annuncio dei vincitori dei magnifici premi della cerimonia, e i discorsi di ringraziamento in lacrime continuarono. Mason si assopì, si svegliò, si appisolò di nuovo, si svegliò, fece l’intervista, si appisolò di nuovo, fino a quando non ricevette un messaggio di testo.

*****

«E il premio come miglior attore non protagonista di quest’anno va a Haley Lusk per il film ‘Real’!»  Il presentatore gridò il nome di Haley e la sala si riempì di applausi e saluti. La telecamera zoommò verso il posto di Haley per riprenderlo in piedi e con una faccia imbarazzata. Presto ci furono mormorii ed esclamazioni di curiosità proruppero dalla gente.

«Haley? Dove è andato?» 

Il posto di Haley Lusk, su cui era seduto e rideva mentre rilasciava un’intervista fino solo un momento fa, era vuoto. La gente si aspettava che Haley fosse scomparso per gioco o per scherzo, ma lo staff di produzione, che sapeva che non era in programma, era preoccupato e si affrettò a cercarlo.

«Vick? Chase? Sapete dov’è andato?»  Chiese il conduttore James, che si era fatto avanti ed era sceso dal palco per aiutare lo sconcertato presentatore, ma Vick e Chase si strinsero nelle spalle come se entrambi non ne avessero idea. Avevano visto Haley uscire di corsa da qualche parte solo dopo aver controllato un messaggio di testo.

«Oh, mio ​​Dio. Non sarebbe andato in bagno prima che avessimo annunciato il vincitore. Aveva qualcosa di urgente da sbrigare? Scusate?» 

Persino un veterano come James, che per anni aveva presentato questa serata dei premi, lo aveva mai fatto. Inoltre era rimasto sorpreso dalla scomparsa del vincitore che era seduto lì solo un momento fa. Nel frattempo, la sala dei premi era piena di un silenzio imbarazzante. E poco tempo dopo, dopo aver finito di leggere la nota, James si tenne la fronte e rise.

«Oh, caro, mentre Haley se ne stava andando bruscamente a causa di circostanze al di fuori del suo controllo, ha detto al personale che il signor Vick Procter avrebbe preso il suo posto nel ricevere il premio. Vick, vieni qui. Non so cosa sia successo, ma deve essere stato molto urgente …« James cercò di smorzare la confusione e chiarì la situazione con un debole discorso. Il premio per il miglior attore non protagonista, che tutti si aspettavano sarebbe stato il culmine della giornata, era stato consegnato in sordina, e poi era seguita l’assegnazione di un’altra categoria di premio.

Nella mente di tutti rimaneva una domanda su dove fosse scomparso Haley Lusk e il motivo, ma era qualcosa che non potevano sapere.

******

[La promessa sullo yacht di tempo fa, te la  ricordi? Sono davanti alla porta sul retro.]

Era prevedibile che lasciare il posto prima dell’annuncio del vincitore avrebbe dato del filo da torcere alle persone, ma Mason si era mosso in fretta. Questo perché non era Haley ma Mason, e anche senza menzionare la promessa sullo yacht, Noah era sempre la sua massima priorità.

Quando Mason uscì dal posto, vide l’uomo in piedi alla fine del tappeto rosso dal lato della porta sul retro. Stava lì, sembrava ancora più sbalorditivo di quello che aveva immaginato, e non appena ebbe individuato Mason, prima ancora che quest’ultimo potesse apprezzare uno spettacolo del genere, gli prese subito la mano e lo fece salire in macchina.

L’auto si allontanò dal luogo delle premiazioni ed arrivò in un baleno all’aeroporto, e Mason non ebbe nemmeno il tempo di pensare perché era venuto qui prima di essere messo ancora una volta sul lussuoso jet privato di Noah.

«Ah, dove stiamo andando?»  Chiese Mason ma, invece di rispondere, Noah lo mise in fretta sul letto all’interno dell’aereo e gli disse con una faccia disinvolta: «Sembra che tu non abbia chiuso occhio, quindi dormi un po’. Abbiamo molta strada da fare, comunque.» 

Aveva chiamato fuori una persona che stava per ricevere un premio, e poi all’improvviso, facendo salire quella persona su un aereo, la stava portando da qualche parte, eppure Noah non aveva la buona volontà di rispondere dove stavano andando. Semplicemente lo mise a dormire e gli chiuse gli occhi.

Ancora una volta, Mason stava per chiedergli dove stavano andando, ma poi chiuse la bocca e si rilassò. Questo perché, dopo aver visto il volto sano e salvo di Noah, sentiva il sonno sopraffarlo, proprio come aveva detto. Pensò: ‘Chi se ne frega di dove stiamo andando?’ poiché ovunque Noah fosse voluto andare, non importa dove fosse, in realtà non gli sarebbe importato in ogni caso.

Sarebbe stato bello se il posto in cui fossero arrivati ​​fosse più bello che sul tappeto rosso, pensò Mason vagamente e poi si addormentò in un attimo.

*****

Quando Mason aprì gli occhi, si tenne la fronte, sentendo la sua testa pulsare. Era molto buio davanti ai suoi occhi e qualcuno lo stava trasportando.

«Ah …»  Mason era sorpreso e, mentre cercava di alzarsi, qualcuno lo tenne tra le braccia. «No-Noah?» 

Mason lo chiamò per nome, sentendo le spalle familiari e il dolce profumo dell’erba sfiorargli la punta del naso e Noah rispose: «Quindi sei già sveglio?» 

«Do-dove siamo?» 

«Ehm, di fronte a una villa.» 

Indicò in avanti con un piccolo sorriso, e mentre seguiva il suo gesto, vide davvero uno splendido edificio non molto lontano. La villa era abbastanza illuminata e gli impiegati erano tutti fuori di fronte.

«Penso di poter camminare da solo.» 

«Lo so che puoi camminare abbastanza bene. Al punto che volevo romperti le gambe, stai camminando davvero così bene da un po’.»  Disse Noah con un sorriso, gli occhi socchiusi in mezze lune. Mason fece per dire qualcosa ma poi chiuse la bocca, prima di roteare gli occhi mentre veniva tenuto tra le braccia. Circa una dozzina di dipendenti si inchinarono senza nemmeno alzare lo sguardo.

«Non preoccuparti per queste persone, dal momento che presto lasceranno quest’isola.» 

«Che cosa?» 

Noah fece un bel sorriso a Mason, che stava facendo una faccia stupida, prima di passare davanti al personale e entrare nell’edificio.

«Hai affittato quest’isola? L’intera isola?»  Mentre Mason pronunciava quelle parole, Noah inclinò la testa e gli chiese: «Perché dovrei prenderla in prestito quando ne ho diverse?» 

«Quindi è la tua isola privata. E hai anche molte isole del genere, vedo.»  Mason rise goffamente, stupito dal calibro di Noah ancora una volta.

«La vuoi? Se la vuoi, dovrei dartene una?»  Noah lo disse come se volesse consegnare una penna omaggio, e Mason sospirò piano.

«No. Se venissi in un posto come questo, verrei comunque con te, e sarebbe semplicemente un fastidio se dovessi mantenerla io.» 

Noah ridacchiò alle parole di Mason.» Stai dicendo una cosa così carina.» 

Noah piantò un bacio sulla fronte di Mason e lo portò in una camera da letto dove, tranne un lato, tutti gli altri, compreso il soffitto, erano di vetro. All’inizio pensò di essere fuori, come in una terrazza completamente aperta. Mason si guardò intorno nella stanza, inghiottita dal mare nero come la pece e dal cielo nero come il carbone, ne fu colpito e meravigliato per parecchio tempo.

«È fantastico, davvero.» 

Mason si buttò sul letto – anche se Noah non glielo aveva ancora chiesto – e guardò il cielo. A parte qualche candela, era così buio, come se tutte le luci fossero spente e la terra si fosse spenta anch’essa e le stelle stipate nel cielo erano spaventose visibili.

Udì il suono del fruscio occasionale delle onde, sentì le lenzuola fresche e il profumo di agrumi che stava scacciando gli insetti. Mason non sapeva perché fosse improvvisamente lì, e quello che Noah stava pensando, ma era abbastanza rilassato e contento in quel momento.

«Sono contento che ti piaccia. Staremo qui per una settimana, sai.»  Noah si sedette vicino a dove Mason era sdraiato, spingendosi nel suo campo visivo mentre sorrideva.

«Una settimana?» 

«Sì. Solo poco tempo fa ho finito tutto il lavoro che dovevo fare e ho preso una vacanza per un mese. Trascorreremo una settimana qui e sto pensando ad alcuni altri posti per il resto. Se ti piacciono le isole, ho anche altri posti, o anche lo yacht … è piuttosto tranquillo e piacevole quando galleggia sul mare, non è vero?»  Noah increspò gli occhi in un dolce sorriso.

«Intendi con me?» 

Non solo una settimana, ma un mese? Quando probabilmente ho già un programma domani?

Quando Mason sbatté le palpebre e lo guardò, Noah disse: «Naturalmente con te« mentre allentava il papillon sul collo di Mason. «Te l’avevo detto, no? Che tu tutto questo è mio. Hai detto che me l’avresti dato, non è vero?»  Noah chiese come un sussurro, con una voce intrisa di minaccia. Mason emise un piccolo gemito, dicendo: «Esatto.» 

«E sono stanco di lasciarti agli altri. Penso di essere stato abbastanza paziente ad averlo sopportato a tal punto … non credi?»  Chiese Noah, guardandolo direttamente nell’oscurità, e Mason disse e annuì: «È … vero.» 

A pensarci bene, Noah l’aveva sopportato il più possibile. Per circa due mesi di fila, Mason aveva vissuto sentendo solo il nome ‘Haley Lusk’, mentre Noah, colui che possedeva Mason, stava a mani vuote e lo aspettava da lontano.

Mason aveva ripetutamente pensato ‘devo tornare indietro’, ma continuava a vagare, venendo sballottato tutto il tempo, quindi era naturale che Noah fosse esploso.

«Vuoi tornare là? A quella stravagante cerimonia di premiazione? A quel mondo splendente?»  gli chiese Noah gli con un pigro sorriso. I suoi occhi danzavano nell’oscurità e Mason scosse la testa con decisione.

«Non sarei nemmeno uscito se avessi voluto restare lì.» 

Non gli importava dei premi o altro perché dal momento in cui Noah era scomparso dalla strada ieri, c’era stato solo lui nella sua mente tutto il giorno. Mason era preoccupato che Noah stesse facendo sogni orribili e soffrisse di mal di testa, mentre piangeva tutto da solo in un luogo buio come ai vecchi tempi, e così la stravagante e magnifica cerimonia di premiazione non era riuscita a catturare i suoi occhi.

«Non vedevo l’ora di vederti sorridere sul tappeto rosso oggi…»  Mentre Mason borbottava e lisciava il vestito di Noah con le mani piene di rimpianto, Noah gli rivolse un pigro sorrisetto.

«Sei triste?» 

«Beh, sì, ma anche questo va bene.» 

Mason guardò le stelle, così tante che sembrava che si riversavano dentro il cielo nero corvino dietro Noah, e pensò che fosse davvero uno spettacolo inebriante. La luce delle stelle sfiorò i capelli biondi di Noah e li fece brillare come l’argento.

«È un sollievo. Anche questo è un po’ più di mio gradimento, sai.» 

Noah sbottonò la camicia di Mason come se volesse strapparla e gli fece togliere la giacca. Le sue mani rapidamente lo spogliarono mentre Mason si sbarazzava dei vestiti di Noah.

Noah succhiò leggermente le labbra di Mason. E presto, le succhiò di nuovo con forza, tirando anche fuori la lingua e arricciandola intorno alla sua. Mason chiuse gli occhi a un tale dolce bacio. Nel buio, Noah lo toccò ovunque con le mani, accarezzandogli il viso, il collo, le spalle e il petto, come a confermare che Mason era lì.

Noah rise piano dopo aver toccato il corpo di Mason: «Sono anche sorpreso di me stesso. Mi chiedo come abbia potuto lasciar perdere per così tanto tempo e come ho fatto ad aspettare.» 

E poi, come se gli fosse venuta più sete mentre lo toccava, Noah lo afferrò per la nuca e lo baciò con urgenza. Unì con forza le loro labbra, baciandolo e succhiandolo, ancora e ancora. Le mani e le labbra di Noah, che avevano finto di essere gentili, divennero sempre più irrequiete e ruvide. Gli mordicchiò il collo, gli succhiò le spalle, affondò i denti nel petto come se stesse cercando di staccarli con un morso, prima di usare le sue mani per graffiargli la schiena.

«Ahh, N-Noah, rallenta …»  Mason afferrò le spalle di Noah mentre lo sentiva graffiare e mordere il suo corpo, e Noah gli prese i polsi e li sollevò, succhiandogli forte il collo.

«Mason…»  Noah sfilò i pantaloni di Mason, quasi strappandoli. Mason rimase a bocca aperta al suo ruvido tocco, e poi, proprio così, scese usando le labbra per avvolgere il pene di Mason.

Mason rabbrividì, sentendo le labbra di Noah sulla sua lunghezza mentre lo succhiavano con forza. Cercò di respingerlo a causa del piacere troppo intenso, ma Noah continuò a succhiarlo voracemente e avidamente. Gli teneva le palle e le accarezzava in mano, mentre leccava e premeva la punta del membro di Mason.

Mason sentì presto la sua vista offuscarsi, il suo sperma che colava fuori, e Noah che lo beveva fino in fondo. Lo sentì deglutire e si coprì il viso con entrambe le sue mani, tutto il suo corpo arrossato, e con un «cazzo!» , Noah gli solleticò frettolosamente le palle con i denti.

«Sono l’unico che ha fretta? Anche tu, quaggiù, guarda come si contrae qui.»  Come per mostrarglielo, Noah fece allargare le gambe a Mason. E con un rantolo acuto, Mason trattenne il fiato mentre si mordeva il labbro.

«Come diavolo hai fatto a resistere con questo tuo corpo? Hai trovato un altro figlio di puttana, eh?»  Anche se sapeva che non poteva accadere in alcun modo, Noah glielo chiese malvagiamente e Mason rimase a bocca aperta. «Il mio cazzo, non avevi voglia di mangiarlo?»  La domanda volgare di Noah gli cadde dall’alto e Mason sentì il bisogno di nascondersi in un tana del topo o da qualche parte, o fargli chiudere quella bocca, ma non era possibile. Noah cominciò a muoversi con un dito dentro di lui mentre pronunciava: «Dillo.» 

La sua voce era bassa e molto oscena. Sembrava che lo stesse tentando, intimidendolo. Come il suo dito si dimenò dentro di lui più velocemente, le sue gambe sussultarono e tremarono: «Dillo, dai … dì quello che senti.» 

Noah ci mise dentro due dita e tirò il piercing. A poco a poco, gli strofinò e ruotò il piercing, come se lo stesse minacciando, aumentando il numero delle sue dita, e Mason chiuse gli occhi strettamente.

«Chiedimi di metterlo dentro, dillo, dai.»  La voce bassa di Noah poteva essere udita dal suo orecchio. Il suo alito caldo gli toccò il collo, facendogli trattenne il respiro con un rantolo mentre Noah gli mordicchiava un orecchio, scherzosamente. Prima che ne fosse consapevole, il numero di dita che gli sfregavano le viscere erano diventate tre,  lo stuzzicavano e lo stendevano.

«Mason…»  Sussurrò Noah e Mason contrasse le labbra.

 «Metti …Mettilo dentro, Noah.»  Disse Mason, ansimando, e non appena ebbe pronunciato quelle parole, Noah tirò fuori le sue dita mentre prendeva la sua erezione, che aveva pulsato forte per tutto il tempo, e si spinse dentro di lui.

Nel momento in cui Noah si seppellì a fondo, le lacrime sgorgarono involontariamente dagli angoli dei suoi occhi e Noah gliele leccò con la lingua.

«Dolce….»  Noah sospirò, la sua voce carica di calore, e Mason si morse il labbro, gemendo. Il suo membro continuava a strofinarsi e muoversi dentro di lui, in fretta, con forza, e nella sua testa stava quasi per esplodere dal continuo e crescente piacere.

Il respiro aspro di Noah gli sfiorò la piega del collo. Mason si sentì come se stesse sprofondando nel mare profondo, così si aggrappò disperatamente alle sue spalle. Anche quando le sue mani scivolarono per il sudore, si aggrappò continuamente a lui.

«Ugh─ Noah …»  Mason gridò, tirando Noah nel suo abbraccio, e Noah continuò a tuffarsi dentro lui, emettendo suoni umidi, come se si fosse completamente perso. Il sedere di Mason divenne tutto bagnato di liquidi e sudore, e venne ancora una volta.

«Mason!»  Quando il suo orgasmo si schiantò su di lui, sentì Noah che lo chiamava, come se gli si stesse aggrappando. Noah gridò il suo nome più volte ed ansimando e Mason lo abbracciò. Sentì il membro di Noah esplodere dentro di lui e Mason gridò, accettandolo ancora più profondamente.

********

Il suono delle onde che si infrangevano in lontananza fluì nelle sue orecchie. Quando aprì i suoi occhi con un’espressione sbalordita sul viso, chiedendosi: «Dove sono?»  con il suono dell’infrangersi delle onde, vide lo strano scenario del cielo che si fondeva con il mare e la sabbia bianca.

Mason rimase a lungo stordito, chiedendosi dove fosse e sbattendo le palpebre, prima di riprendersi e di alzare la testa. Quella era l’isola di Noah. 

La scorsa notte, il sesso iniziato nella camera da letto della villa di Noah era continuato per molte altre volte. Dopo aver finito con il loro primo giro di sesso, il membro di Noah era diventato nuovamente duro ─ come per placare la sete patita in tutto quel tempo ─ e aveva fatto piangere Mason ancora una volta. Avevano fatto sesso, ancora e ancora, e anche quando il sole era sorto, il cielo si era illuminato, ed era gunto il mattino, non aveva lasciato andare Mason.

Aveva detto che non sarebbe finita solo con una volta, e si era attenuto fedelmente alle sue parole. Mason pensava che non sarebbe mai stato in grado di dimenticarsi di nuovo di Noah.

A mezzogiorno, Mason lo aveva pregato e implorato di smetterla, e Noah aveva detto: ‘Un’ultima volta’ con un piccolo sorriso. ‘All’aperto.’ E Mason non aveva potuto fare a meno di annuire alle parole ‘ultima volta’’, che erano il motivo per cui si era svegliato sopra un letto fatto di sabbia.

Mason si guardò intorno cercando Noah ma non era da nessuna parte in vista, portandolo a chiedersi dove fosse andato, lasciandolo solo in un posto simile, anche se non c’era nessun altro in quell’isola.

«Uff.»  Cercò di alzarsi, ma non aveva più forza nei suoi fianchi. Dopo aver mosso gli arti per un po’, Mason emise un piccolo sospiro e con un «ah, fanculo!»  si distese nuovamente sul letto. Non gli importava di essere nudo. Noah aveva detto che non c’era nessuno lì oltre a loro, così si limitò a pensare: in ogni caso, chi se ne frega. E mentre stava sdraiato in quel modo, gli sembrò di essersi inconsciamente riaddormentato. Quando le luci rosse si insinuarono nei suoi occhi e quando li riaprì, c’era il sole davanti a lui.

Mason sentì il suo cuore battere e si rialzò. Sulla sabbia bianca della curva della riva al mare, attraverso il mare blu profondo, il sole ardeva di luce rossa e tramontava.

Tutte le nuvole che fluttuavano nel cielo si tingevano di rosso, mentre la superficie dell’acqua luccicava in un modo mozzafiato.

Quando alzò lo sguardo, le stelle si stavano già alzando sopra di lui, dall’altra parte del sole al tramonto. Il tramonto rosso e il sole erano già calati dietro l’orizzonte del mare e le stelle scintillavano dove l’oscurità aveva preso il sopravvento.

«Ti sei svegliato?» 

Udì una voce gentile alle sue spalle. Noah stava arrivando con due drink dall’aspetto dolce.

«Noah.»  Mason lo chiamò per nome e quando Noah sorrise in risposta, i suoi occhi si trasformarono in una piccola mezzaluna crescente. Mason guardò di nuovo il sole al tramonto. Lui aveva già visto la fine del mondo. Aveva già visto molti tramonti, non in una piccola isola come questa, ma tra le meraviglie naturali dell’Africa o del Sud Pacifico. Mason li aveva incontrati innumerevoli volte. I panorami mozzafiato del mondo, così sbalorditivi anche il suo io apatico e desolato aveva trattenuto il respiro ed era rabbrividito.

Erano i luoghi in cui aveva pensato: ‘Se devo morire, vorrei poter tornare indietro in questo posto e morire guardando questo panorama.’

«Il sole sta tramontando.»  disse Mason, e Noah sorrise, come se ne fosse consapevole. Si fece avanti e gli porse un bicchiere di bevanda.

«Pensavo avessi sete.» 

Mason gli prese il bicchiere di mano e Noah tornò a guardare il mare che Mason stava guardando. Tra gli scenari che Mason aveva visto, c’erano molti panorami mozzafiato che avevano riscaldato il suo cuore più di questo. Tuttavia, quando vide il sorriso gentile di Noah mentre gli parlava in quello splendido scenario, Mason lasciò uscire tranquillamente un: «Sono contento.» 

«Riguardo a cosa?»  Chiese Noah, guardandolo di nuovo dopo averlo sentito mormorare quelle parole. Mason vide Noah, osservò il modo in cui i suoi capelli erano mossi dal vento e sorrise.

«Di essere vivo.» 

Invece di pensare alla ‘morte’ mentre guardava quel bellissimo scenario, Mason aveva pensato a ‘vivere’. Gli era venuto in mente quel genere di cose: è davvero così fantastico vivere con te in un mondo così bello.

Noah guardò il viso sorridente di Mason, prima di seguire il suo sguardo e guardare il mare, il cielo, e poi di nuovo Mason. Dopo di che, sentì che era davvero qualcosa di cui essere contenti, come aveva detto, quindi rilasciò il respiro e disse con un sorriso: «Giusto.» 

E mentre ascoltava la sua dolce voce, Mason pensò quanto fosse fortunato ad essere vivo, ancora e ancora. Che fortuna che non fosse morto e fosse svanito da queL mondo nel momento in cui Aaron gli aveva sparato. Com’ERA stato fortunato ad aver incontrato Noah ancora una volta così dopo essersi trasformato in Haley.

Che fortuna aver salvato Noah da quella piccola borsa. E che fortuna che Noah aveva sopportato tutto senza soccombere al suo desiderio di commetere il suicidio, così poteva stare insieme a lui in quel modo.

«È uno scenario così caldo e piacevole con te al mio fianco.»  Noah aprì gli occhi, un po’ sorpreso dalle parole di Mason, e poi sorrise.

Fine

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