EN OF LOVE: TILS – CAPITOLO 3

Abile adescatore 

– Nuea –

«Pensavo avessi qualcuno che si prendesse cura di te.» disse Praram. 

«No.» risposi senza pensarci. In fin dei conti era la verità.

«Non ci credo.» affermò sorridendomi.

«Se non mi credi, fallo tu. Prenditi cura di me.» continuai.

«Mi stai prendendo in giro vero?» chiese ridendo dolcemente. 

«Scherzavo.»

«Si ho pensato che…» 

«Ma potrei pensarci per davvero.» 

**********************************

Dopo aver pronunciato quelle parole, i nostri occhi si incrociarono. Rimanemmo immobili a guardarci, e lui rimase in silenzio tutto il tempo mentre io continuavo a sorridergli.

«Sei impazzito o cosa?» esclamò dopo un po’.

«Non sono pazzo, sto solo dicendo la verità.» risposi.

«Hey Phi…»

«Io cosa?» lo incitai a continuare.

«Ti piaccio? No, non riesco a crederci, devo aver sentito sicuramente male.» disse scuotendo la testa. Io d’altro canto risi leggermente per la sua reazione. 

«È corretto, hai sentito bene.» 

«Non può essere che sia io, giusto?» chiese incerto.

«Invece si, sei proprio tu.» gli sussurrai all’orecchio avvicinandomi a lui.

«Phi… Sei troppo vicino.» Praram scostò il volto, gli sorrisi e mi allontanai appena di qualche centimetro. 

«Cosa state facendo?» Ascoltando quella voce mi bloccai e mi allontanai velocemente. Praram sospirò, ma le sue guance stavano diventando sempre più rosse, così mi girai verso l’altro gemello. 

«Nulla!» esclamò Praram allontanandosi da me. L’altro ci guardò accigliato per un istante, prima di avvicinarsi a Praram per porgergli un libro di cucina. 

«Non era questo il libro che stavi cercando?» chiese poi Pralak.

«Em… Sì.» annuì l’altro che non si girò a guardarmi nemmeno una volta. Pensai che la ragione fosse la timidezza, e se fosse stato così allora… 

«Cosa ci fai qui?» chiese Pralak.

«Sono venuto a…» 

«È venuto per aiutarmi a scegliere.» replicò Praram prima che potessi farlo io. 

«Sembra sospetto.» dichiarò Pralak, prima di girarsi a guardarmi.

«Beh vivo in dormitorio, ho bisogno di sapere come cucinare da solo.» risposi a caso con la prima cosa che mi venne in mente. Praram mi lanciò un’occhiata, ma non disse nulla.

«Vivi da solo?» domandò Pralak.

«Con chi dovrei vivere?» chiesi sorridendo.

«Pensavo vivessi con la tua fidanzata.» rispose senza pensarci; proprio come aveva fatto prima Praram.

«In realtà sto cercando di corteggiare qualcuno.» spiegai sorridendo.

«Cosa? Come? Parla!» Pralak si voltò subito verso suo fratello dopo avermi ascoltato.

«Oh aspetta, mamma dovrebbe essere qui a momenti.» avvisò Praram controllando l’ora.

«Cosa vuoi dire Phi?» mi chiese Pralak, poiché non aveva ricevuto risposta da suo fratello.  

«A cosa stai pensando? Ho semplicemente detto di voler corteggiare qualcuno, non ho mai detto chi fosse.» risposi.

«Chi è? Io o Praram?» Quando sentì il nome di Praram, due occhi bellissimi mi guardarono. Indugiavano su di me, ma non erano entusiasti, e lui non aveva ancora detto nulla. 

«Non sei tu.» sorrisi. Gli diedi del tempo per pensarci prima che Pralak incominciasse a parlare di nuovo .

«Cosa intendi Phi?» 

«Se volessi flirtare con te, cosa diresti?» mi voltai ad osservare Praram mentre parlavo.

Non riuscì a rispondermi, perché ricevettero una telefonata dalla madre proprio in quel momento. Pralak mi salutò con un sorriso provocatorio, invece Praram si limitò a guardarmi di traverso. Pensando al modo con il quale Praram mi aveva guardato poco prima, mi mandò in confusione, non sapevo come comportarmi. Il tempo passava ed io non facevo altro che pensare a quell’espressione.

Nnorthh – 5 minuti fa 
In questo momento non ho nessuno, ma d’ora in poi avrò solo te. 
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Pond Pawee: Chi vorrebbe stare con te?

Pin Pinna: Si ricorda di te? 

Yiwaa: Ci risiamo. 

Vee Vivis: Sogna in grande, provaci! 

Bar Sarawut: Esagerato!

TOSSAKAN: Vedo solo te, compreso il tuo riflesso @Bar Sarawut   

Nnorthh: Stiamo parlando di me, calmatevi. @Bar Sarawut @TOSSAKAN

Bar Sarawut: Chi vorrebbe flirtare con @Nnorthh.

Nnorthh: Pazienza questa è la mia storia.

Vee Vivis: Come puoi corteggiarlo, se lui ancora non lo sa?

Nnorthh: Non guardarmi dall’alto in basso, bello. 

Bar Sarawut: Giusto o sbagliato non m’importa, devi dirmelo!

TOSSAKAN: Lascia stare P’Nuea e presta attenzione a me @Bar Sarawut.

Uscì da facebook e sospirai amaramente. I miei amici mi prendevano in giro ogni volta; quel post lo avevo pubblicato per fare colpo sul fratello di Tossakan non per farmi deridere.

Bzzz…

Notifica: Rammie ram ha messo mi piace al tuo post. 

Sorrisi appena lessi la notifica. La storia dei Tossara scomparve dai miei pensieri subito dopo aver letto il nome di Praram. Avrei tanto voluto scrivergli, ma quel giorno gli avevo già messo troppa pressione e se avessi continuato ad importunarlo sicuramente si sarebbe sentito frustrato. Dovevo andarci piano, non mi importava affatto di quanto tempo ci avrei messo per conquistarlo; dovevo essere cauto fino a che non sarebbe stato lui ad essere dipendente da me.   

Bzzz…

Rammie ram: Sei così sdolcinato Phi.

Balzai in piedi e iniziai a saltare sul letto appena lessi il messaggio in chat, il nome sullo schermo mi fece curvare le labbra in un sorriso. 

Nnorthh: Ma io penso solo e soltanto te Rama.

Rammie ram: Non farmi vomitare di nuovo. 

Nnorthh: Mi hai scritto per darmi speranza, vero?

Rammie ram: No.

Nnorthh: Allora perchè lo fai? Non starai cercando di sedurmi?

Rammie ram: Vuol dire non lo farò più.

Nnorthh: Beh, come posso conquistarti?

Risi divertito non appena visualizzai il mucchio di adesivi arrabbiati che mi aveva inviato Praram. Un tale bambino, così tenero. Così risposi prima di uscire dalla chat per tornare sul feed delle notifiche. Nulla di nuovo. Mi mancava il volto di una persona carina, pensandola il mio cuore si riempì lentamente.

Nnorthh – Now 
Voglio che tu mi scriva spesso perché voglio provarci con te.
7 like, 3 commenti 

Yiwaa: Mmmh…

Tonkla: Sei riuscito a sedurlo?

Bar Sarawut: Chi hai adescato?

Non risposi a nessuna domanda, lessi semplicemente. Rivetti un sacco di notifiche sulla chat di gruppo. Cliccai sulla conversazione e… stavano parlando di me, la chat era stata avviata da Bar perché era curioso di sapere chi stessi corteggiando.

Mi chiedevo se avessi dovuto o meno dire tutto a Bar e Kan. Di solito non nascondevo nulla quando mi interessavo a qualcuno. Non avevo mai avuto paura di rivelarlo, se qualcuno avesse chiesto io avrei risposto senza alcun problema; ma questa volta era diverso, non capivo il perché ma per Praram, avevo paura. 

Avevo timore che se lo avessi detto a Kan, non mi avrebbe più permesso di provarci con suo fratello. 

Come tutti sapevano, la mia relazioni precedenti non erano state del tutto caste e pure. Se Kan avesse saputo che mi piaceva suo fratello sarebbe stato sicuramente possessivo e geloso. La cosa che mi spaventava di più era che avrei dovuto rinunciare al mio amore per Praram. Volevo così tanto corteggiare Praram, ma cosa potevo fare se Kan me lo avesse impedito?

Passai il sabato e la domenica a giocare e pensare a Praram, feci solo queste due cose. All’improvviso arrivò lunedì e non potei fare a meno di chiedermi se avessi passato troppo tempo a pensare a Praram, se non fosse stato così, perché il weekend passò così in fretta?

«Vieni qui stronzo, perché non mi hai risposto?» Bar si avvicinò a me prendendomi per il braccio e trascinandomi al tavolo, chiedendo spiegazioni. Ovviamente riguardava Praram, ma decisi di ignorare le sue domande perché avevo bisogno di capire come avrei dovuto affrontare la situazione.  

«Perché non è importante.» risposi prima di sedermi di fronte a Kla.

«Allora come va con la tua cotta?» Non volevo rispondere nemmeno a quella domanda.

Non vedevo o sentivo Praram dal venerdì precedente, gli avevo inviato dei messaggi ma non venivano letti, non potevo fare altro se non pensarlo. 

«Con chi ci sta provando? Perché voi altri lo sapete ed io no?» chiese Bar offeso.

Bar mise il broncio, aveva le labbra sottili leggermente aperte, era davvero carino.

Ero sicuro che se Tossakan avesse visto quell’espressione avrebbe perso la testa.

«Non dovrei impicciarmi…» parlò Kla.

«Oh, da quando sei una brava persona?» domandò Bar voltandosi verso Kla. 

«Mmh… Non sono ancora pronto.» intervenni infine.

«Allora perché a tutti gli altri puoi dirlo e a me no?» mi chiese perplesso Bar.

Lasciai andare un sospiro lento prima di rispondergli.

«Se te lo dicessi, mi vieteresti di corteggiarlo.»

«Perché dovrei vietartelo?» continuò a chiedermi confuso, Bar.

«Te lo avevo detto che saresti dovuto entrare del Regno di Lanka.» disse Vee. Mark si sedette e sogghignò insieme al suo ragazzo. 

(T/N: Vee dice che sarebbe dovuto entrare nel Regno di Lanka si riferisce alla storia. Il Re di Lanka era Ravana (Tossakan). La causa delle risate dei due è che Ravana (Tossakan) venne ucciso da Lord Rama (Praram).)

«Perché evitate tutti la domanda?» Bar iniziava ad essere infastidito. 

«Io mmh… ho intenzione di provarci con… Praram.» confessai alla fine. I miei amici si zittirono all’istante.

«Tu… Praram?» mi chiese.

«Si, Praram.» risposi deciso.

«Praram il fratello di Kan?» continuò a chiedere Bar. Questa volta aveva parlato con  voce acuta, io annuì e gli risposi.

«Si, il fratello del tuo ragazzo.»

«P’Nuea…» Girai la testa per guardare Mark che mi aveva appena chiamato. Sembrava preoccupato, mentre i miei amici aprivano e chiudevano la bocca in silenzio.

«Cosa?» chiesi, ma anche lui non disse nulla.

«È…»

«Il Re di Lanka…» disse Kla con un sorriso intimidatorio.

«Dietro di te.» continuò Pound incoraggiandomi a voltarmi.

«Che vi succede ragazzi?» Il mio sorriso scomparve non appena mi girai e guardai la persona che era alle mie spalle. Mi guardava come se avesse voluto strangolarmi, continuava a fissarmi e io deglutii a fatica. Mi girai verso gli altri ed aprì la bocca cercando di dire qualcosa ma dalle mie labbra non uscì nulla.

«Vuoi provarci con mio fratello?» chiese una voce gentile, nonostante il tono calmo non riuscivo a rispondere.

«Umm…» fù l’unico suono che riuscì ad emettere.

«Ci stai provando con Praram?» chiese ancora una volta. 

«Ah… Sì.» risposi.

«Kan…» 

«Praram.» Bar venne interrotto da Tossakan, quest’ultimo si fermò per un istante prima di ricominciare a parlare: «Ama bere succo d’arancia fresco e mangiare le banane, il suo colore preferito è il verde militare e in fine non gli piacciono i playboy.»

«Non lo fermerai?» chiese Bar al suo ragazzo mentre mi indicava.

«Non ho mai detto che potesse provarci né tanto meno glielo proibisco, sto solo dicendo che a Praram non piacerebbe flirtare con un dongiovanni come lui.» concluse Kan ancora una volta, sorridendomi.

«Stai cercando di insultarmi chiamandomi così?» domandai un po’ seccato.

«Se hai ascoltato attentamente quello che ho detto, significa che non piacerai mai a Praram.» spiegò con sicurezza prima di andare a sedersi accanto a Bar. Mi illuse sul fatto che non gli importasse del fatto che volessi provarci con suo fratello, ma poi portò via tutte le mie speranze.

«E se decido lo stesso di provarci con lui?» chiesi alzandomi di fronte a Bar.

«Se ci riuscissi, potrò sempre interferire prima che sia troppo tardi.»

«Che la guerra contro Tossakan per conquistare Praram abbia inizio.» bisbigliò Pound a bassa voce.

«Sarà una grande guerra!» esclamò la persona accanto a lui.

«Non mi arrenderò mai, hai sentito? Avete mai sentito dire che Roma non è stata costruita in un giorno?» risposi al mio amico per poi guardare la persona accanto a lui. Se i miei occhi avessero potuto fulminarlo come nei drama, allora Bar sarebbe già vedovo.

«Prima di costruire Roma, devi abbattere la città.» intervenne Vee.

«La brucerò dannazione!» 

«Riuscirai a sopportare il caldo?» continuò Kan con fare di sfida.

«Resisterò e persisterò. Scaverò sotto terra e ruberò ciò che voglio.»

«Per prima cosa ti consiglio di far attenzione alla mansuetudine dei miei fratelli. Praram potrebbe sembrare un ragazzo felice e vivace, ma è anche molto timido e riservato.» parlò serio Kan guardandomi negli occhi. 

«Ma sei davvero contro di lui oppure lo stai aiutando?» chiese Bar confuso al suo ragazzo. 

Kan gli sorrise prima di rispondergli.

«Non proibirò il cuore di qualcuno, non gli negherò di amare. Non posso farlo. Non voglio essere crudele non permettendo a qualcuno di amare di chi vuole; quindi no, non impedirò questo a P’Nuea. Tuttavia cercherò un modo per ostacolarlo.»  

Delle volte non capivo la logica di quello studente di medicina. Dovevo ammettere però che era bravo sia a sedurre il suo ragazzo che a tenermi testa nello stesso momento. Ma non era importante quanto fosse bravo, non mi intimoriva affatto perché io ero un abile adescatore. 

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