EN OF LOVE MECHANICS – SPECIALE 3

Mark Masa

Quel giorno era vacanza. Ero sdraiato nel mio letto, in camera mia, accanto a quella persona alta che stava premendo continuamente sul suo telefono. Mi chinai per dare un’occhiata perché attualmente giaceva più in basso di me e lo schermo mostrava quanto fosse ovviamente divertito dall’aver giocato per tutta la scorsa notte.

Ribadisco, da ieri sera fino ad ora. 

«Vee ho fame.» Dissi a bassa voce, dando un colpetto alla spalla della persona che era troppo occupata a concentrarsi sul suo schermo.

Non ricevetti risposta da lui perché continuava ad essere interessato al suo telefono fino a quando irritato, incominciai a dimenarmi nel letto.

«FAAAAME!» Enfatizzai ancora una volta la parola.

«Ok, allora vai a mangiare.» La sua bocca mi rispose, ma i suoi occhi continuarono a fissare il suo telefono.

Lo guardai torvo ancora una volta, prima di alzarmi dal letto e lanciargli addosso la coperta fino a coprirgli il telefono. Potei sentire una forte imprecazione dietro di me, ma semplicemente la ignorai. Andai in bagno per occuparmi di me stesso. Quando uscii trovai Vee con una faccia irritata che mi guardava. Sorrisi prima di alzare le sopracciglia e fingermi sorpreso.

«Ho perso.» La sua voce era roca e mise il broncio ma non mi interessava.

«Aaaah! Va bene. Hai fatto casino con quel coso per tutta la notte. Con chi stavi giocando?» Chiesi prima di avvicinarmi.

«Neua e Kla. Dannazione, mi hanno persuaso ad unirmi a loro e mi sono lasciato completamente trasportare.» Cercò di dire come scusa. Aprii la bocca, ma non dissi nulla, non sapevo ancora quali fossero le parole giusto con cui descriverlo. Era stato decisamente più del semplice lasciarsi trasportare.

«Stai andando a dormire?» Chiesi alla persona che non aveva dormito nemmeno un minuto, ed i cui occhi erano gonfi e leggermente arrossati. Cosa che comunque non lo faceva sembrare meno attraente.

«Non hai fame?» Mi guardò e mi chiese.

«Cosa si mangia?» Sorrisi.

Non era una colazione da re, ma andava bene. Non era molto, solo qualcosa di semplice che preparavamo insieme ogni giorno. Quei piccoli gesti significativi che continuavamo a darci l’un l’altro erano ciò che ci aveva permesso di stare insieme per un anno. Non servivano a nulla dei gesti eclatanti e pacchiani se erano fini a se stessi. Non doveva essere niente di accattivante. Non significava che in quest’anno non avessimo avuto problemi, era capitato di aver discusso e di essere arrabbiati l’uno con l’altro. Come era normale che fosse all’inizio di ogni storia. Sia io sia Vee avevamo due bei caratteri, diventavamo facilmente possessivi e ci preoccupavamo l’uno dell’altro, molto spesso. Questa, però, era la cosa che mi confermava ogni volta che ci amavamo ancora anche se ci stavamo frequentando da esattamente un anno.

Quel giorno era il nostro anniversario. Poteva sembrare strano che due giovani adulti lo festeggiassero standosene in cucina a preparare da mangiare come ogni giorno, ma quel tipo di atmosfera era un qualcosa che accadeva così spesso che non solo mi ci ero abituato, ma mi faceva sentire sereno. Feci una frittata mentre Vee era impegnato a preparare la zuppa, quello era il menù per la colazione che avevamo deciso insieme.

«Mark, vuoi che aggiunga anche il tofu?» Chiese mentre la stava condendo. Mi voltai a guardare la zuppa dall’odore gradevole che bolliva prima di annuire.

Vee annuì di rimando prima di continuare. Non sapevo se Vee lo ricordasse, non sapevo se sapesse che giorno fosse oggi. Non sapevo nemmeno se sapeva il giorno in cui avevamo deciso di essere una coppia. Io me lo ricordavo chiaramente. C’erano stati molti eventi che ci erano accaduti che avremmo potuto scegliere come data, ad esempio quando Vee aveva detto di amarmi, anche se non stavamo insieme. Io come data consideravo il giorno in cui i nostri genitori avevano saputo di noi, perché era stato quel giorno che mi ero completamente arreso al mio cuore, quel giorno non ce l’avevo più fatta. Il mio cuore voleva già da tempo far sapere a tutti i nostri amici che stavamo uscendo insieme quel giorno all’università.  Vee, però, mi aveva difeso dalle mie stesse paure a riguardo, mi aveva fatto credere nei miei sentimenti. Pian piano mi aveva aiutato a far crescere la fiducia in me stesso. Tutte le mie diverse insicurezze erano scomparse via quando Vee aveva detto a tutti di noi e molte persone lo avevano accettato felicemente.

Sapevo che non avrebbe dovuto importarmi di tutte quelle sciocchezze, come le chiamava Vee e davvero non mi interessava più di tanto. Non mi interessava se quello che amavo non era il bellimbusto Vee, quello che tutti conoscevano e adoravano, ed anche se tutti non erano d’accordo sulla sua scelta di certo non potevamo opporci al passato. Per me tutto ciò che contava era che il vero Vee, il mio Vee, mi accettasse per quello che ero realmente.

«Ci sono delle uova in frigo, tirale fuori.» Si voltò a dirmi prima di prendere la zuppa calda dal fornello. Annuii prima di avvicinarmi a prenderle.

Mi sedetti a guardare la persona che stava mangiando di fronte a me. Alzò lo sguardo quando si accorse che lo stavo guardando, le sue bellissime sopracciglia inarcate come per chiedere cosa non andava, ma io scossi semplicemente la testa.

«Cosa c’è? Ho fatto qualcosa di sbagliato?» Mi chiese quando non dissi niente.

«Ebbene… no.» Risposi con un tono normale perché lui davvero non aveva fatto niente di male, ero io che come sempre rimuginavo troppo.

Raramente mi concentravo su cose del genere, ma oggi lo avevo fatto a causa dei promemoria che erano apparsi su Facebook. Ero curioso di sapere se aveva visto il promemoria della storia che aveva pubblicato l’anno scorso. Vedendolo così, però, pensavo anche che non lo avesse visto.

Non era strano però, era stato con il telefono in mano tutta la notte, a quanto pare aveva giocato per tutto il tempo.

«Ti ho disturbato giocando a tarda notte?» Il suo bel viso mostrò un velo di preoccupazione, che mi provocò un tuffo nel cuore. «Dovresti essere ribattezzato Vee il pazzo, perché sei pazzo come ho detto stamattina.»

«Mark.» Chiamò il mio nome in tono supplichevole, cosa che segretamente mi piaceva. Cercai di non sorridere, ma non avevo potuto farci niente, la mia bocca si era arricciata da sola quando avevo sentito la sua voce supplichevole e guardato i suoi occhi gonfi.

«Sono solo preoccupato perché i tuoi occhi sono così gonfi.» Dissi.

«Non lo farò più.» Vee rispose sorridendomi stupidamente, in cambio semplicemente annuii.

«Sì.» Dissi solo questo prima di continuare a mangiare.

«Cosa vorresti fare oggi?» Vee mi chiese una volta finito di fare colazione.

«Niente e tu?»

«Torno a giocare…» i suoi occhi acuti abbassarono di nuovo sul telefono, prima di guardarmi con un sorriso. «Con te.»

Dopo aver messo via i piatti, ci sedemmo davanti alla TV. Vee stava usando le mie ginocchia come cuscino. Misi dei cartoni animati e lui si girò verso la TV per guardarli con me.

«Perché sono assonnato?» Borbottò piano e mi chinai a guardarlo.

«Te lo domandi pure?» Risposi.

«Sono stanco.» Si voltò per guardarmi in faccia, i suoi bellissimi occhi guardarono in alto supplicandomi. Non riuscivo a smettere di sorridere quando si comportava in modo così carino.

«Se sei stanco, vai a dormire,« Dissi, spazzolando via la sua frangia. Aprì leggermente la bocca per rispondere.

«Allora chi ti farà compagnia?» Chiese.

«Posso anche guardarli da solo.» Risposi.

Diceva di volerli guardare con me, ma quando accendevo la TV di solito si metteva a giocare con il telefono o studiava tutto il tempo. Stava per laurearsi, quindi al momento stava prendendo in considerazione varie opportunità di lavoro per poi sceglierne una. Stava valutando in quale compagnia andare, ce n’era una che esiste da molto tempo, ma non sapevo cosa avrebbe risposto loro, o dove sarebbe andato a finire. Mi aveva detto che voleva solo starmi vicino.

Era sempre stato un tipo possessivo. Passai la mano nei capelli della persona che stava per addormentarsi per farlo sentire a suo agio. Gli accarezzai la testa e delle volte scesi fino a massaggiargli le tempie. In quel momento era molto calmo, sospettavo che stesse già dormendo. La tv era ancora accesa, ma non ci prestai molta attenzione. Rimasi seduto a guardare il suo viso, mi faceva sentire bene. Era incredibile che io potessi starmene lì così ed i pensieri che mi passavano per la testa mi facevano sentire imbarazzato. Sorrisi a me stesso, prima di ritornare a guardare la TV.

L’anime che avevo scelto era già terminato, ma Vee non si era ancora svegliato. Il suo telefono iniziò a vibrare sul tavolo vicino al divano, ma non osai muovermi per prenderlo perché la persona appoggiata sulle mie gambe sembrava dormire beatamente. Stava dormendo così da circa due ore ormai, rendendo insensibili le mie gambe, eppure non sapevo perché provavo così tanta felicità.

Presi il mio telefono che non era lontano, così potei scattare foto di Vee mentre dormiva. Era ancora così bello, anche se era passato un anno e stava cambiando. Ultimamente era più stanco perché recentemente aveva dovuto fare spesso le ore piccole per portare a termine il suo lavoro, ma a me sembra < comunque bellissimo.

Masa Mark
Ora

con @Vee Vivis

12 mi piace 2 commenti

Decisi di postare la sua foto su Facebook. Con una mano gli stavo accarezzando la testa. Anche se i suoi capelli erano tutti scompigliati a causa della mia mano, a differenza mia, era bello in ogni posa e scatto. Appariva così rilassato mentre se ne stava sulle mie gambe con gli occhi chiusi. I like ed i commenti cominciarono a lievitare all’istante. Oramai non solo Vee, ma anche io venivo seguito da molte persone. Molti erano ragazzini delle superiori, ma c’erano anche matricole e studenti universitari.  

Nnorthh: Che sta facendo Vee? Sveglialo e digli che deve pensare a te.

Da Rinner: che cariiiiiino.

Poppapp: Ora ricordo! E’ passato un anno da quando sta insieme a Mark. Sono ancora felici insieme, molto bene.

James reads that James is not James: Questo è quello che si chiama mettere in bella mostra, vero?

Tonkla: ci hai fatto perdere la partita e te ne stai tutto rilassato a dormire su Mark? Dovresti assumerti le tue responsabilità @Vee Vivis 

Toot Li Learns Mechanics: Lo odio, se ne sta lì a dormire invece di cercare un lavoro. 

Masa Mark: Se Vee non trova un lavoro, allora chi mi sfamerà?

Hittee hits Iron: Ci prenderemo noi cura di te @Masa Mark

Pandora: Di a Vee di non trovare un lavoro, ci sono molte persone che vorrebbero mangiare con te ahahahah

Toot Li studies mechanics: Non lasciare che i gibboni vedano la foto.

(N/T: Tipo di scimmie. E’ uno slang con cui vengono chiamate le ammiratrici sfegatate.)

Yiwaa: non avete nessun rispetto per le persone single. 

Winnie the Pooh: @Pack Pakaraphon

Pack Pakaraphon: Preserva la tua purezza @Masa Mark

Vee Vivis: E’ troppo tardi per quello @Pack Pakaraphon

Guardai la persona in grembo dopo aver letto il commento più recente. Vee aveva il telefono in mano e rispondeva ai commenti. Aggrottai le sopracciglia confuso, perché non mi ero reso conto che si era svegliato.

«Quando ti sei svegliato?» Chiesi.

«Da quando James ha commentato.» Rispose senza mezzi termini.

«Non sei più stanco?»

«Il telefono continuava a vibrare così tanto, come faccio a dormire? Perché così tante notifiche?» Si era allontanato per continuare a leggere e lamentarsi.

«È per via della tua foto.» Dissi.

«Esatto, allora perché ci sono così tante dannate persone che commentano quanto tu sei carino?» Si lamentò prima di sedersi lentamente.

«Intorpidite.» Dissi piano, premendo sulla parte superiore delle mie gambe. Vee mi guardò prima di mettere via il telefono.

«Mi dispiace, fa molto male?» Allontanò le mie mani in modo da potermi massaggiare le gambe.

«Sii gentile, fa male.» Dissi e lasciai che le massaggi. Lentamente la circolazione stava tornando alla normalità dopo aver sostenuto il peso di Vee per molto tempo, quindi mi sentii come se degli spilli stessero punzecchiando nella parte superiore delle gambe.

«Mi dispiace, perché non mi hai svegliato? Cosa devo fare? Devo andare a cercare un dottore?»

«P’Vee! Ma che stai dicendo?» Mi voltai a dirgli. «Tra un attimo andrà meglio, non comportarti come se stessi morendo.» Lo rassicurai e lui si calmò.

«Beh, ero solo preoccupato per mia moglie che è molto importante per me.» Non avevo parole per quanto sembrasse in ansia. Anche il suo viso mostrava chiaramente che era preoccupato per me.

«Va già meglio.» Dissi muovendomi perché Vee lo vedesse. Si sedette accanto a me e mi guardò le gambe.

«Avresti dovuto dirmelo molto prima.»

«Quando dormivi ero stavo bene.» Risposi.

«Bene, tornerò indietro nelle notifiche e vedrò tutti quelli che hanno commentato per primi.» Disse prima di prendere il telefono e guardare oltre.

«Vuoi un po ‘d’acqua?» Chiesi dopo essermi alzato.

«Sì, vorrei già essermi rinfrescato con qualcosa di fresco così come vorrei averti già baciato e continuare a baciarti le guance.» Sospirai quando il bel viso si voltò di nuovo a sorridere.

«Ti ho solo chiesto se vuoi dell’acqua.» Risposi prima di voltarmi verso il frigo, versare in due bicchieri l’acqua e poi berne uno, prima di portare l’altro bicchiere a Vee.

«Hai la gloria di essere la migliore moglie.» Mi lamentai quando gli allungai il bicchiere.

«Aspetta un attimo.» Finsi di volergli buttare l’acqua addosso, ma lui afferrò in tempo il mio braccio, sollevando il bicchiere per bere, mentre l’altra mano continuò a scorrere il telefono.

«Mark!»

«Cosa c’è?» Mi voltai a chiedere alla persona che sembrava scioccata.

«Questo…»

«Che cosa?» Finsi di non aver già visto il nostro post dell’anno scorso.

«Il nostro anniversario, non mi dire che non ti ricordi.» Disse guardandomi confuso.

«Me lo ricordo e l’ho già condiviso.» Gli avevo detto sorridendogli come se fossi superiore.

«Cosa? Allora perché non me l’hai detto così avremmo potuto condividerlo insieme?» Vee disse prima di afferrare il telefono dalla mia mano, fare clic su Condividi e scrivere una didascalia in cui c’era scritto: Condivideremo insieme in questo modo ogni anno. Per quanto riguardava Vee nella sua aveva scritto: Ci ameremo così ogni giorno, stando sempre l’uno al fianco dell’altro.

 Il mio stato era in cima seguito da suo in modo da essere letti insieme, quindi li pubblicò e li condivise con la didascalia completa:

‘Condividerò in questo modo ogni anno, amerò in questo modo ogni giorno.’

«P’Vee.»

«Che cosa?» Si voltò a guardarmi. «Voglio dire al mondo che ci amiamo da un anno ormai. Questo non include nemmeno il tempo in cui stavamo flirtando, o tenendo il broncio, litigando o riconciliando. Se uniamo tutto, allora probabilmente avremmo dei già dei figli.» Vee lo disse con un atteggiamento accomodante. All’ultima frase la mia faccia diventò completamente rossa. 

«P’…»

«Cosa c’è? Perché?»

«Sei davvero così sfacciato!»

«Perché essere timido se è vero?» Disse Vee voltandosi a guardarmi.

«Guarda i commenti ridicoli che fanno i nostri amici,« Gli mostrai il telefono perché lui potesse vedere dopo aver letto alcuni commenti dei suoi amici. Anche i miei amici ci stavano maledicendo, e quanto al fan club di Vee…tutti avevano detto che erano felici e si congratulavano con noi, ma c’era ancora chi cercava di catturare la sua attenzione. Come in passato, era ancora molto popolare, anche se lui si stava per laureare e sembrava stanco, non riuscivo ancora a reggere il confronto con lui, avrebbe sempre avuto più fan di me.

«Molte persone hanno commentato.» Dissi anche se la sua testa era ancora chinata a leggere.

«Certo perché sono bello.» 

Sospirai lentamente dopo quando finì di parlare. «Sei ossessionato.»

Vee mi baciò velocemente l’angolo della bocca quando alzai la testa per imprecare contro di lui. La bella persona si ritrasse un po’ ed alzò le sopracciglia alla mia espressione sbalordita. Non era che non ci baciassimo mai, o che non mi eccitassi quando le sue labbra toccano le mie, ma quello che mi aveva fatto congelare era stato il sorriso sul suo viso.

«Cosa? Di cosa sono ossessionato?»

«Ossessionato da …»

«Flirtare con te.»

Non riuscii a replicare come in passato, a quella persona piaceva parlare così, si divertiva ed era felice così.

«Se sono ossessionato da qualcosa, probabilmente è Mark.» Disse, spostandosi un po’, prima di farmi sdraiare sulle sue ginocchia, una mano attaccata alla mia guancia e l’altra mi sfregò delicatamente la testa.

«Cosa stai facendo?» Gli chiesi dato il suo strano comportamento.

«Beh, voglio che anche tu diventi ossessionato.» Rispose dolcemente.

«Ohi Vee è abbastanza.» Dissi prima di sedermi di nuovo.

«Oh! Non senti proprio niente? Quando lo hai fatto tu, mi sentivo davvero bene.» Disse guardandomi confuso.

«Lo sento, ma …»

«Ma cosa?» Domandò.

«Beh, mi hai spinto a sdraiarmi all’improvviso e hai preso a massaggiarmi la testa. Non pensi che sia un po’ strano?»Risposi io.

«È insolito …ma è ancora più strano che mi sia interessato così inaspettatamente a te.»

«E perché ti sei interessato?» Lo incalzai.

«Non lo so il perché. So solo che in questo momento ti amo, non so da quando, ma so che non posso vivere senza di te.» Rispose in quel modo facendomi battere forte il cuore. Potei sentire il sangue salire fino alla testa solo al sentire quelle parole.

«Io…»

«Hmm.» Vee si schiarì la gola prima di alzare le sopracciglia per guardarmi aspettando che continuassi.

«Ecco … anche per me è lo stesso.» Risposi dolcemente, cercando di evitare quel bel ragazzo dai bellissimi occhi.

«Tipo cosa?» Chiese in risposta, nonostante conoscesse già la risposta. Sapevo che ne era a conoscenza perché il suo tono era sospettoso, sembrava che mi stesse prendendo in giro.

«È uguale a te.» Dissi guardandolo.»In questo momento anche io non posso vivere senza di te.» Non sapevo da quando o quando me ne ero accorto. Ma in quel momento non riuscivo a smettere di guardare quell’uomo, non potevo controllare il battito del mio cuore davanti a lui. Non riuscivo a controllare i miei sentimenti o le emozioni che sentivo perché era lui.

«Ti comporti in modo così carino.» Disse prima di allungare la mano per stringere con forza la mia guancia e poi lasciarla andare.

«Che male, è rosso?» Chiesi, allungando una mano per toccarmi la guancia che era calda.

«È rossa da quando ho detto che non potevo vivere senza di te.» Vee mi rispose. «In realtà, forse da quando ho detto che ti avrei amato ogni giorno.» Continuò a sorridermi prima di allungare il viso in avanti, così vicino che dovetti allontanarmi.    

«Vai indietro per favore.» Spinsi la sua spalla, facendolo fermare.

«Mi dispiace di non aver ricordato il nostro anniversario.» I suoi occhi acuti incontrarono i miei, mostrando sincerità ed un genuino rimorso.

«Non sono arrabbiato, davvero.» Risposi onestamente, non ero minimamente arrabbiato e non volevo che si sentisse in colpa. Ci capivamo entrambi e sapevamo che questo tipo di cose non era un grosso problema, era solo un giorno all’anno con un nome un po’ più speciale rispetto a qualsiasi altro giorno, ma era davvero come qualsiasi altro giorno, perché essendo con Vee, ero sempre felice. 

«Sono anche molto dispiaciuto perché non so cosa ci si aspetta di fare in questi giorni. E’ un bene che non ti importi così tanto perché non sono molto bravo a ricordare queste cose.» Disse avvicinandosi ancora a me.

Gli sorrisi di rimando, prima di avvicinarmi al suo viso, era confuso.

«Ricordati solo di amarmi ogni giorno, mi basta questo.» Risposi sorridendo timidamente e lui si rilassò lentamente alle mie parole.

«Ti amo ogni giorno, proprio come mi ami ogni giorno, giusto?» Chiese avvicinandosi ulteriormente.

«Sì! Amami nello stesso modo in cui io ti amo ogni giorno.» Feci appena in tempo a dirlo che Vee spostò la mia mano sulla sua spalla e le nostre bocche che avevano dato vita a parole così dolci ora erano unite, fuse tra loro. 

Vee accostò dolcemente le sue labbra alle mie, baciandone i bordi, prima di inserire delicatamente la sua lingua, dandomi tutta la sua dolcezza che non avrei mai rifiutato, mentre io lo baciai di rimando. Volevo restituirgli tutte le stesse emozioni che mi faceva provare: amore, calore, dolcezza, serenità e molto altro. Poteva essere un anno, o dieci anni, o molti di più, il solo fatto di avere Vee al mio fianco era abbastanza. Se ci fossimo amati così per molto tempo, ogni giorno, ogni anno, per me sarebbe stato abbastanza.

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Anna

Quanto Amore!!! Questi ragazzi sono proprio intensi! Io leggo avendo in mente i volti dei due fantastici attori che li interpretano e, secondo me, è ancora più bello!!! Mi faccio il film nel film!
Grazie per aver tradotto questo lavoro!

Cicci_Du

Grazie per averla tradotta!!!😍😍😍è bellissima,bellissimi loro e il loro amore❤️

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