EN OF LOVE: MECHANICS – CAPITOLO 13

Amici che spettegolano

-Vee Vivis- 

La mia vita era molto migliorata da quando Mark mi aveva detto di smettere di amare Ploy, mi ero impegnato molto. Quando ero con Mark, potevo accettare pienamente che ci si sentiva davvero bene. Quando ero con lui, riuscivo a dimenticare tutti i brutti ricordi. I miei amici mi dicevano anche di essere felice e di comportarmi come prima, il più delle volte andava bene e ci riuscivo davvero.

Non era solo Ploy che voleva la distanza ora perché la volevo anche io.

«Ok, invitiamo Bar. Pound vai a prendere Dan e ci incontreremo al bar.» Disse Dare dopo aver posato il telefono.

In quel momento stavamo cercando di correre e organizzare un incontro perché il nostro amico Dan stava arrivando. Era amico mio e Bar sin dalla scuola, ma alla fine eravamo andati in diverse università. Cercavamo comunque di recuperare la distanza perché anche i miei cari compagni dell’Università erano amici con lui adesso.

«Non so perché voglia venire.» mi lamentai senza essermi mosso.

«Oh? Ha sentito le notizie su di te ed ovviamente, vuole venire.» rispose YiWa.

«Mi ami così tanto eh?» parlai in modo sarcastico. Continuavano a usare la mia situazione attuale come scusa per andare a bere. Tante volte mi trascinavano fuori a bere con la scusa di ‘confortarmi’ e tuttavia non provano a consolarmi. Nonostante tutto, ero felice di averli. Era bello che stessero cercando di aiutare, anche se non lo facevano tanto quanto Mark in quel momento. Non gli avevo detto cosa avremmo fatto quella sera.

«Oh? Non siamo buoni amici? Non devi sembrare così sarcastico.» ribattè YiWa.

«E se stai molto meglio grazie a noi, se sei molto più felice fino a questo punto, va bene.» Disse lei stringendomi la guancia ed io allungai la mano per spazzarla via.

«Mi conosci così bene.» risposi incrociando le gambe.

«Non so più cosa c’è nel tuo cuore, posso davvero aiutare?» sorrise malvagia.

«Cosa intendi?» osai chiedere.

«Beh, non hai ancora detto niente, quindi volevo chiederti se sei ancora solo.» Lei rispose, scuotendo il viso dall’altra parte cercando di sembrare indifferente. Stava diventando troppo curiosa. «Vee…»

«Dai, andiamo da Bar.» parlai rapidamente e mi alzai per lasciare la stanza. Sentii YiWa ridere dietro di me e potei solo sorridere a me stesso. Perché le piaceva spettegolare così tanto?

Avrei dovuto davvero smettere di essere amico di Bar, dopo esserci incontrati vicino a casa sua con gli altri, entrando in vena di bere, andammo nella sua stanza e il Dottore ci aprì in topless con tutti i suoi muscoli in mostra. Diventai rosso e iniziai a pensare ai muscoli di un’altra persona. 

Ci sedemmo e parlammo per un po’ e concludemmo che Bar non poteva venire perché suo marito non glielo permetteva. Continuai a stuzzicarlo molto, guardandolo arrossire, Bar non era mai stato così prima. Non avevo mai capito perché aveva accettato di stare con Kan così in fretta, ma ora stavo iniziando a farlo.

«Sono così debole, riesco a malapena a sollevare il mio bicchiere.» Disse Pound. Andammo al club dopo aver lasciato la stanza d Bar ed eravamo seduti da un po’ a spettegolare su di lui.

«Si siede sulle sue ginocchia e improvvisamente ora è loro ogni giorno.» rispose Dare.

«Lo prendi in giro così tanto, quanto sei coraggioso.» sorrisi prima di scontrarmi con il bicchiere contro quello di Dan.

«Dimmi cosa mi sono perso, sia di te che di Bar.» parlò Dan, facendomi sentire un po’ irritato.

«Non c’è niente da dire su di me. Per quanto riguarda Bar, dovresti chiederlo a lui.» 

«Quindi questa persona con il cuore spezzato di fronte non ha niente da dire?»

«Pensi che avrà il cuore spezzato per molto tempo? Forse ha già qualcuno nascosto nell’ombra, quindi il fatto che la sua ex abbia un’altro non ha importanza.»

«YiWa smetti di parlare e bevi.» dissi allungandole un bicchiere.

«Come…»

«Così bello eh … chi?» Pound osò chiedere e mi fissò. Avevo sempre pensato di essere così poco appariscente, di non averlo fatto sapere a nessuno, al punto che non avevo nemmeno chiarito le cose con Mark, eppure alcuni amici decisero di indovinare e indagare sul fatto che avrei potuto avere qualcun altro?

«Non te lo dirà. Non sei importante …» disse YiWa.

«O siete voi due …» rispose Dan, indicando YiWa e me. Tutti sembrarono scioccati.

«Oh Dio.»

«Non esco con una persona che è sostanzialmente uguale a me.»

«Così duro.» YiWa borbottò verso di me, prima di chinarsi per toccare il suo telefono.

Rimanemmo seduti a bere, finché Pan e gli altri non iniziarono a presentarsi. Presto la mia storia venne dimenticata quando iniziarono a parlare di nuovo di Bar, tutti stavano parlando dell’altro, senza voler perdere nulla della loro coppia.

«È così importante parlare?» Chiesi dopo averli ascoltati andare avanti ancora ed ancora.

«Veramente?» Mi diedero un’occhiata indagatrice.

«Beh, per lo più non è vero.» dissi seccato.

«Perché è così senza cuore? È perché non hai più una moglie?»

«Le persone guardano e ascoltano.»

«Chi!»

«Volevate ascoltare la mia storia…» sollevai le sopracciglia in merito. Ploy non aveva detto niente e se non dicevo niente neanche io, allora cosa potevano dire al riguardo?

«Perché sei così Vee? Se voglio sapere qualcosa riguardo Ploy e tu non dici niente devo chiedere a Dew che sa tutto, se non sento lei in pratica non lo saprò mai, giusto?» domandò Pan.

«Se non ci fosse Dew, non avrei saputo nemmeno di Ploy e di quell’altro anziano, e probabilmente saremmo ancora insieme.» risposi con calma.

Con tutte quelle domande e pettegolezzi, il ricordo faceva un po’ male, ma in realtà stavo bene e potevo rispondere facilmente. Non faceva male quanto avrebbe dovuto, perché tutti i sentimenti che avrei dovuto avere, erano stati sostituiti da qualcun altro. In realtà, in quel momento mi mancava Mark più di Ploy.

«Davvero? Saresti comunque felice insieme a lei e non ti saresti lasciato? Perché davvero tu…»

«Cosa?» Chiesi, ma YiWa si zittì prima di voltarsi a guardare i nostri amici. «Oh … guardami, sotto la pressione di tutti. Non ho detto niente.» Disse, guardando avanti e indietro e poi mi fissò con aria innocente. Volevo davvero versarle un secchio di ghiaccio addosso.

«Ok, sta succedendo sicuramente qualcosa tra voi due.» si intromise Dare indicando me e YiWa.

«Dimmi!» Dan parlò fissandomi. Sembrava così serio, come se volesse davvero conoscere la risposta.

«Niente e ragazzi siete ridicoli.» sorrisi, alzando il bicchiere per un brindisi con i miei amici, poi mi sedetti e continuammo a parlare.

Dan stava parlando del suo studio, stava dicendo che l’università non era diversa da qui, ma la società era davvero differente. Continuammo a parlare, scambiandoci idee e storie. Continuava a tornare a chiacchierare di Bar e del dottore, e ovviamente di nuovo di me. Annuii ed ascoltai solo prima che alcuni amici si alzassero per ballare.

«Non vieni?» Chiese Dan.

«Non mi piace ballare.» Ero più felice di sedermi e bere piuttosto che ballare.

«Potrebbe piacerti tra un secondo.» guardò YiWa che mi osservò di rimando sorridendo. Si sporse dolcemente per sussurrarmi, ‘guardalo’ annuendo verso la stanza. Guardai oltre e vidi North e quello che conoscevo bene (Mark) dondolare insieme.

«E allora?» Sussurrai di nuovo.

«Dio, sei così dannatamente bello ma testardo.» Disse, torcendomi il mento per guardarla.

«Che cosa pensi di sapere?» 

«Su di te e il tuo junior.» Lei rispose sorridendo.

«Come lo sai?»

«Oh, quindi lo ammetti?» Le sue sopracciglia si unirono.

«Beh, hai detto che lo sai già.» Ero rimasto intrappolato nell’ammetterlo?

«Ah! Era solo una supposizione, ma ora lo so per certo.» Disse allegramente, prima di liberare la mano dal mio mento e sorseggiare il suo bicchiere di vino.

«Sei cattiva« sussurrai dolcemente. Aveva dormito sotto il mio letto per accorgersene?

«Vi ho visto! Ammettilo Vee, c’è qualcosa tra te e YiWa?» Alzai lo sguardo per vedere Dan che mi puntava il dito in faccia, e accanto a lui c’era Nuea e … Mark. Guardai Mark, ma non appena vidi i miei occhi incontrare i suoi, distolse rapidamente lo sguardo. Aspetta, non stava solo ballando laggiù? Perché ora era arrabbiato con me?

«Ciao.» Mark salutò con rispetto YiWa.

«Ciao, mia caro Code Line, vieni qui e siediti con me.» Disse YiWa tirandolo giù per il braccio per sedersi tra di noi. Quella ragazza era davvero cattiva.

«Perché lo stai rubando?» North si accigliò, prima di sedersi dalla parte opposta.

«Dove sono i tuoi amici? Perché non li hai invitati?» YiWa chiese a Mark.

«Ci sono anche loro.»

«Oh, è Fuse?»

«No, James.» Le mie sopracciglia si contrassero sentendo quel nome. L’avevo incontrato solo poche volte, ma il modo in cui mi aveva guardato era stato troppo. Non sapevo se Mark avesse detto qualcosa ai suoi amici, ma sembrava che a James non piacessi. Lo sapevo perché avevo letto di nascosto la loro chat di Line.

Oggi avevo guardato di nascosto il suo telefono.

«Oh, la matricola di Management? Può venire a sedersi accanto a me, questo posto è ancora libero.»Pan si rivolse a Mark che sorrise appena toccò il telefono, probabilmente stava dicendo ai suoi amici dove si trovava, o riferendo a James come se lui fosse sua madre.

«Quindi vieni qui e non me lo dici?»

«Perché te lo deve dire?» Chiese North.

«Non c’è bisogno di essere così aggressivo, è solo la tua code line.» rispose YiWa a Nuea.

«Lui è in ritardo.»

«È davvero solo la tua code line?» Borbottò piano. Mark si voltò e mi guardò. «Beh, non hai detto niente.» disse prima di distogliere lo sguardo.

«… è ​​stata una cosa improvvisa.»

«Andiamo e basta.»

«Cosa stai sussurrando?» YiWa si sporse più vicino a me, anche se Mark aveva probabilmente sentito da quando era seduto in mezzo. Si spaventò, poi mi guardò con rabbia.

«Non spettegolare!» la rimproverai a bassa voce, lei mi lanciò un’occhiataccia prima di tornare ai nostri amici.

«Vedi! Stanno di nuovo flirtando.» Dan mi indicò.

«Chi sta flirtando?» Chiese Pin.

«Vee and YiWa.» rispose Dan.

«Sei serio?» guardai Mark, mentre si portava da bere alle labbra.

«Sono solo stupidi.» rispose YiWa.

«Sei cattivo.» Lo guardai, ignorando i miei amici, vedi solo la sua bocca contrarsi. Sentii una spinta sul mio ginocchio e guardai in basso vedendo il suo che toccava il mio.

«Che cosa?» Chiesi piano, inclinando il braccio dietro la sedia vicino al collo.

«No niente.» Niente, ma le nostre gambe rimasero le stesse. La sua faccia sembrava del tutto normale, ma cosa stava succedendo nel suo cuore? Speravo che non ci fosse nulla di sbagliato.

«Con chi sei venuto?» la musica era forte, ma potevo ancora sentire gli altri parlare. In quel momento però mi importava solo di quello che aveva da dire.

«James, Wind e alcuni dei nostri amici.»

«Il gruppo di Pit?» Si voltò e alzò le sopracciglia verso di me.

«Li conosci?»

«Potrei dirlo semplicemente guardandoli.» mi fissò solo con uno sguardo irritato, prima di voltarsi per invitare i suoi amici.

«Stai invitando i tuoi amici? Ho già invitato Li.» Dare chiese a Mark.

«Sì, più persone ci sono più è divertente.» rispose Mark, che era una sciocchezza perché non aveva ancora invitato nessuno e mi guardava per avere il permesso. Gli toccai appena il ginocchio con il mio come aveva fatto prima. Quindi tornò al suo telefono per scrivere.

Eravamo seduti lì da un po’, Li si era unito subito dopo e poi quattro amici di Mark che si presentarono prima di sedersi. Con l’alcool che scorreva, le persone continuavano ad avvicinarsi sempre di più. Potevo sentire Mark che mi guardava spesso, io facevo lo stesso e lui mi restituiva un sorriso stupido. 

Ero geloso?

Alzai gli occhi al cielo tenendo lontane le distrazioni, guardandolo mentre mi fissava. Ogni volta che lo osservavo negli occhi, distoglieva rapidamente lo sguardo. Continuava a succedere per così tanto tempo fino a quando finalmente mi colpì.

«Smetti di guardarmi, guarda dall’altra parte.» mi disse.

«Mi sento strano, come se dovessi continuare a guardarti.» Era così che mi sentivo, come se sapessi quando qualcun altro mi stava osservando. Avevo continuato a guardarlo perché volevo fargli sapere con gli occhi di smettere di fissarmi, ma ogni volta che avevo provato, lui aveva distolto lo sguardo prima che potessi trasmettere il messaggio.

«Neanche io posso farci niente.» Sussurrò, prima di prendere un’altra bottiglia di alcol.

«Hai già bevuto abbastanza.» risposi con calma, bevendo un po’.

«Non sono ubriaco.» Questo andava avanti tutta la notte, mentre scambiavamo la bottiglia. Non mi ero nemmeno reso conto di quando tutto il tavolo era diventato silenzioso, finché YiWa non aveva bevuto abbastanza.

«Come?»

«Che cosa?» guardai la persona di fronte a me, continuò a indicare e guardare tra me e Mark.

«Tu … e Mark? Quando è successo?» I miei amici e Mark mi stavano fissando in silenzio.

«Perché non glielo chiedi?» Dissi mentre mi osservava con occhi feroci.

«Aspetta, non dirmi che è quello che sembra?» Chiese Wind confuso, mentre James incrociò le braccia fissandoci.

«Beh … non è niente. A cosa stai pensando?» Mark rispose al suo amico, prima di rivolgersi a tutti gli altri.

«Bene, va bene, non è niente…« disse Pan guardandomi.

«OK, Ok!Mark è ancora single.» 

Mark sorrise, non negando quell’affermazione. Era ubriaco? Perché sorrideva così?

«Come puoi saperlo?» Chiese Pound.

«Oh … Single? Sicuramente single?» domandò Li avvicinandosi a Mark, rendendo necessario muovermi.

«Beh …» usai la punta del mio piede per calciare i suoi piedi prima che lui rispondesse. Non mi guardò, ma vidi la sua bocca contrarsi. «C’è qualcuno che mi piace.»

«Aspetta, cosa? Come?»

«Chi? Perché non ne so niente?» continuò a domandare Wind.

«Bar?» si infilò nel discorso Dare con le sopracciglia alzate ed io potei solo sospirare. Stupido Bar, perché doveva tornare di nuovo in conversazione?

«No.» Mark negò con un sorriso, i miei amici continuarono a provare ad indovinare senza successo. YiWa non disse nulla, rimase seduta lì a sorridere.

«Beh, devo essere io.» North guardò Mark con un sorriso ma lui non aprì bocca, sorrise e basta.

«Sei serio?» Chiese Dan.

«Beh, non l’ho ancora chiesto correttamente.» risponse North con timidezza e Mark rise.

«Non intendo te, sto chiedendo chi piace a Mark. Come se tu volessi una persona su tutte le altre.» Dan si rivolse a North in modo sarcastico. I miei amici pensarono che fossero così divertenti, che si affollarono e parlarono l’uno con l’altro.

«Ehi, smetti di parlare così tanto o si spaventerà.» borbottò North.

«Oh si, mi sto davvero spaventando.» rispose Mark sorridendo. Non capivo perché avesse bisogno di sorridere così tanto, in quel momento volevo solo afferrarlo e baciarlo proprio di fronte a tutti.

«Di cosa hai paura? Parliamo solo.» North rispose a Mark.

«Chi ama Mark non si siede e parla in grande, gli piace sfiorargli alle ginocchia e colpire l’altro per flirtare.» disse YiWa, confondendo tutti. Magari gli altri erano confusi, ma il mio viso si surriscaldò, mi voltai a guardare Mark e anche le sue orecchie erano rosse.

«Cosa? A chi piace Mark? Posso avere la possibilità di combatterlo per te? È serio?» Mi voltai a guardare la faccia supplichevole di North, prima di portare gli occhi sul ragazzo accanto a me, sconvolto dalla sua risposta.

«È ancora … una cosa poco chiara.»

«Bene, quindi ho ancora una possibilità, giusto?» I miei amici lo stavano davvero facendo? Questo era bullismo, vero?

«Mark…»

«Mark, vieni a parlare con me.» Non avevo nemmeno finito di parlare prima che James mi interruppe. Mi girai a guardarlo, prima di osservare di nuovo Mark.

«Lasciami parlare prima con il mio amico.» Mi parlò dolcemente ma mi sentivo insensibile, così era così importante? Ero davvero infelice, ma seguì il suo amico come se fosse una priorità.

«Tutti possono portarti via.» dissi piano mentre passava. Mi guardò con un’espressione infelice, come per dire cosa? Poi si voltò e sorrise al suo amico come se tutto fosse fantastico.

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