BLUE KISS – CAPITOLO VIII

Farà male in ogni caso

La mattina dopo

Pete fu svegliato dal suono della sveglia mentre Kao, che aveva impostato la sveglia, stava ancora dormendo.

Anche se Pete aveva dormito solo per poche ore, si sentì stranamente riposato. Un lieve e piacevole profumo nella stanza, che non sapeva dire da dove provenisse, lo fece sentire rilassato. Avrebbe voluto rannicchiarsi sotto le coperte e stare lì per sempre.

Sbadigliò, poi guardò la persona di fianco a lui, la quale stava ancora dormendo.

I suoi occhi affilati erano fissi sulla faccia di Kao, osservando i lineamenti dell’altro con più attenzione di quanto avesse mai fatto prima. In quel momento, non si accorse neanche di stare sorridendo, pensando a come il suo amico dalla lingua tagliente apparisse come un bimbo addormentato.

Pete non seppe spiegarsi come mai Kao sembrasse così aggraziato in quel momento. La sua faccia era rilassata, i suoi occhi chiusi evidenziavano le lunghe e scure ciglia in contrasto con la carnagione pallida; per non parlare di quelle belle labbra dal naturale color ciliegia.

Perché è così carino? pensò Pete.

Avrebbe voluto allungare la mano per scompigliare i capelli di Kao, ma poi si trattenne.

Questo non va bene! 

Pete si fermò e si sollevò, appoggiando la sua schiena contro la testiera del letto. Il sorriso sulla sua bella faccia scomparve, si schiaffeggiò lievemente la testa, cercando di ricomporsi.

Come aveva potuto pensare che il suo amico fosse carino, quando era un ragazzo come lui?!

«Sei sveglio? Come mai ti sei alzato così presto?» Kao si svegliò dato che Pete continuava a muoversi e la sveglia stava ancora suonando.

«Come faccio a dormire? Hai impostato tu la sveglia, sembra l’allarme antincendio.» Pete rispose e guardò Kao, che si mise a sedere, sbadigliò e si stropicciò gli occhi. 

Kao in versione assonnata, dopo essersi appena svegliato, era talmente carino che Pete avrebbe voluto calciarlo via dal letto e dirgli che doveva smetterla di essere così adorabile.

Invece Pete non disse nulla e rimase in silenzio, dicendo a se stesso:

È un tuo amico! un tuo amico! Un tuo amico!

«Ho il sonno pesante. Le sveglie delicate non funzionano con me.»

«Si, hai davvero il sonno pesante!»

«Vai a farti una doccia per primo, ti darò qualcuno dei miei vestiti.»

«Mi andranno bene? Sei più magro di me.»

«Andranno bene. Troverò quelli che ti stanno.»

Kao spense la sveglia e scese dal letto mentre Pete continuava a guardarlo. Pete notò che Kao aveva una pelle liscia e chiara come quella di una ragazza. Anche se Kao aveva un corpo mascolino con dei muscoli mediocri, era più magro di Pete… 

Scacció via i suoi pensieri, prese al volo l’asciugamano e uscì dalla stanza, altrimenti non sarebbe stato in grado di fermare i suoi strani pensieri su Kao!

****************

Diversi giorni dopo
Mensa della facoltà di Ingegneria
Università N

«Non capisco nessuna lezione oggi. Puoi spiegarmelo?» 

Pete mise il braccio intorno al collo di Kao come faceva sempre quando aveva bisogno che Kao lo aiutasse a studiare o che facesse qualcosa per lui.

Kao, di recente, aveva capito questo trucchetto e gli rispondeva sempre con una faccia annoiata.

«Fermiamoci a casa mia.»

«Ancora?!»

Kao allontanò la mano di Pete e continuò a mangiare, ignorandolo.

«Ma che cavolo? È così difficile aiutare un tuo amico?»

«Non ti impegni nello studio perché sai che poi ti aiuto. Non fai altro che chiacchierare con June in classe e adesso mi rompi le scatole?» Kao si lamentò stancamente.

Se Pete non avesse ancora capito dopo aver studiato duramente, Kao lo avrebbe aiutato con piacere, ma non era così.

«È solo che davvero non capisco la lezione. Lasci il tuo stupido amico in questo stato?» Pete si diede addirittura dello stupido.

Se Kao non si fosse arreso, non avrebbe saputo cos’altro fare.

«Aiutami, per favore. Per favore, per favore, per favore. Non andremo per locali stasera, giusto? Se non vuoi fermarti a dormire da me, posso restare io da te, così puoi aiutarmi a studiare. Non male, eh?»

«Non direi.» Kao gli diede una risposta fredda nonostante lo sforzo di Pete per farlo accettare.

«Che cavolo? Come sei senza cuore.» Pete mise il broncio. 

«Puoi anche chiedermi di pagarti per aver sprecato il tuo tempo se vuoi.» continuò Pete.

«Perché continui a volerti fermare a dormire da me? Verrai rimproverato da tuo padre.»

«Lui non ha nessun problema se mi fermo a dormire da te. Ha il massimo rispetto di te.» sorrise Pete, sapendo che Kao avrebbe ceduto a momenti.

Inoltre, da quando suo padre aveva appreso che Pete era legato a Kao, l’aveva assillato molto meno di prima.

«Parla sempre bene di te, dice che da quando siamo molto amici, il mio comportamento è migliorato tantissimo. Se i miei voti saliranno questo semestre, mio padre potrebbe arrivare a considerarti come un secondo figlio.»

«Non serve adularmi. Non cedo alle lusinghe.»

«Dico davvero. La prossima volta, non avrò bisogno di menzionare il nome di Sandee a mio padre, il tuo funziona meglio.»

«Pete!»

«Quindi, mi farai restare da te?» Pete usò il suo sorriso come mossa successiva, ignorando le intenzioni omicide di Kao.

«Il tuo letto è confortevole. Che profumo usi in camera tua? Ha un odore così fottutamente buono.»

Le semplici parole che uscirono dalla bocca di Pete lasciarono Kao senza parole, il suo cuore batteva, dato che non usava nessun profumo nella sua stanza.

Era solo l’ammorbidente e il suo stesso odore!

«Questa coppia è così fastidiosa! Guarda Pete, la sua vita sembra essere migliorata dopo aver legato con Kao. Continua a chiamare “Kao, Kao, Kao!” tutto il tempo.» June mise su un bel broncio, rivolse gli angoli della sua bocca verso il basso quasi ad arrivare al mento, mostrando quanto fosse infastidito.

Erano soliti camminare molto lontani fra di loro e si sedevano ai poli opposti, ma ora erano seduti fianco a fianco, talmente vicini, che somigliavano di più alla famosa e shippata coppia “Sandee e Thada”.

«Non è meglio così? Vi lamentavate sempre quando non andavamo d’accordo.» gli chiese Pete.

«È meglio, ma vorrei anche che parlassi con me. Kao non sa nulla di ragazze. Sono io quello con cui puoi parlare di queste cose.» June gonfiò il petto in fuori per mostrare di avere più esperienza con le ragazze di Kao.

«Non parla con te perché sa che terrai tutte le ragazze per te.» Sandee incalzò June.

«Hey, Sandee! Che persona pensi che sia?» June urlò.

«Me lo chiedi ancora?» Sandee lo guardò con fare offensivo.

«È un bene che abbiano legato. L’atmosfera del nostro gruppo è migliorata molto.» disse Thada.

«Assolutamente vero! Guarda Pete e Kao, sembrano così felici.» concordò Sandee.

«Che mi dici di te June? Ti senti meglio riguardo all’affare di King?» Kao cambiò argomento.

June era tornato quello di prima, felice e divertente.

In ogni caso, Kao era ancora preoccupato che June potesse pensare troppo adesso che si ritrova da solo in stanza.

«Mi sento meglio adesso, ma non credo valga lo stesso per King.»

June aveva già accettato il fatto che i colpevoli dovessero scontare le loro pene. I genitori di King erano stati feriti dall’accaduto. Ma dato che King si stava dimostrando un valido aiuto nel risolvere il caso e stava collaborando bene con la polizia, la pena avrebbe potuto essere ridotta.

«Non trasformiamo la nostra conversazione in un dramma, ci stavamo godendo la nostra chiacchierata senza impegno.» avvisò Thada.

«Sono d’accordo! Quel che è fatto è fatto! Dobbiamo guardare avanti!.» disse Pete quando improvvisamente il suo telefono squillò. Lo tirò fuori e sospirò quando vide il nome “Fongbeer” sullo schermo.

Anche se Pete aveva cercato di evitarla, però sembrava che più lui cercasse di allontanarsi, più lei cercava di raggiungerlo.

«Quel che è fatto è fatto… ma Fongbeer… non credo sarà facile lasciarsela alle spalle.»

Kao sorrise soddisfatto. Pete era uscito con troppe ragazze. Una ragazza come Fongbeer gli sarebbe servita come lezione e l’avrebbe fatto trattenere un po’ dall’uscire con chiunque solo perchè erano belle.

«Le ho detto di rimanere solo amici, ma sembra che non voglia chiudere così facilmente.»

«Perché? Non le va bene?» chiese June.

«Era molto gentile all’inizio, ma è diventata troppo appiccicosa ultimamente. Ricordi il giorno in cui ci hanno quasi arrestato? Mi ha chiamato alle quattro di mattina, accusandomi di essere uscito con un’altra ragazza perché non ero ancora tornato a casa. Ero così stufo di lei quel giorno!»

«Magari ti ama. Ecco perché ci tiene così tanto.» Thada cercò di essere ottimista.

«Ma stiamo appena iniziando a conoscerci, come amici poi. Perché la prende così sul serio?»

«Non le hai dato delle speranze?» chiese Sandee.

«No, le ho parlato da amico, mi sono concentrato nello studio e sono sempre stato con voi ragazzi, quindi non parlo con le ragazze tanto come facevo prima.» Pete parlò onestamente.

«Ora è rimasta solo Fongbeer perché non vuole lasciarmi andare.»

«Dovresti dirle chiaramente come ti senti. Non fare che non rispondi ai suoi messaggi o eviti le sue chiamate. Penso che sia una cosa terribile.» disse Kao.

Anche se lo feriva vedere Pete parlare con le ragazze, avrebbe odiato ancora di più se Pete non si fosse comportato da gentiluomo e fosse sparito senza dire nulla. Andare avanti o lasciarsi, entrambe le cose dovevano essere discusse insieme. Altrimenti sarebbe stato triste per la ragazza.

«Si, concordo.» disse Sandee.

Mentre stava ascoltando le opinioni dei suoi amici, Pete rispose alla telefonata.

Provò a mantenere una voce normale anche se si sentiva male per questo. Poi si spostò per parlare in privato. Gli altri tennero i loro occhi sulla sua schiena con sguardo preoccupato, visto che Pete sembrò molto serio. Di solito era felice quando parlava con le ragazze.

«Quella Fongbeer è così terribile?»

«Non ne ho idea, l’ho vista solo una volta al pub con voi, a parte quella volta l’ho solamente sentita parlare al telefono. Beh, ho un po’ origliato.» disse Kao. «E la conosco attraverso quello che Pete ci ha detto.»

«Magari le piace davvero Pete.» disse Sandee.

«Ma lui le ha davvero parlato da amico, questo lo so. Non è tanto che si sentono, circa da quando ha legato con Kao. Inoltre sta studiando molto questi giorni. Non credo sia serio con lei.» June era dalla parte di Pete.

«Lo capisco, non va bene se lei fa già l’appiccicosa quando hanno appena iniziato a sentirsi. Pete odia quando le persone si attaccano.» anche Thada disse la sua. Neanche a lui piacevano le persone appiccicose.

Kao era preoccupato per Pete. E se Fongbeer non avesse voluto mettere fine alla loro relazione e avesse continuato a dare fastidio a Pete, non sarebbe stato brutto per lui? Ma Kao non disse nulla, in fondo le faceva quasi pena.

Quando qualcuno ti piaceva così tanto, era difficile lasciarlo andare. Pete odiava Kao prima, ma lui comunque si era innamorato di lui e, ancora adesso, non riusciva a farsela passare.

Quando si trattava di amore… era difficile capirci qualcosa.

«Come stanno le cose con Fongbeer?» Kao chiese a Pete mentre seguirono i loro amici fuori dalla classe dopo che l’ultima lezione era finita.

Aveva visto Pete parlare con Fongbeer al telefono durante la pausa pranzo. Pete era sembrato molto serio, ma poche ore dopo, era diventato felice di nuovo. Kao non era sicuro se avesse risolto le cose con Fongbeer o semplicemente non gliene fregasse nulla.

«Perché me lo chiedi? Sei preoccupato per lei?»

«Mi preoccupo per tutti e due. Non voglio che abbiate problemi più avanti.»

«Pensavo volessi uscire con lei ora che è finita tra noi.»

Il tono minaccioso di Pete fece sospirare Kao. La questione era che, una parte di lui si dispiaceva per lei, ma un’altra parte voleva sapere come Pete l’avesse gestita; anche se sapeva che Pete sarebbe uscito subito con un’altra dopo aver chiuso le cose con Fongbeer.

«Non esco con le ragazze dei miei amici.»

«Bene, se lo farai, sarà un problema.»

Perché Kao non avrebbe dovuto sapere che sarebbe stato un problema se fosse uscito con la nuova ragazza o la ex ragazza di un suo amico? 

Si ricordava ancora dello scontro tra Pete e Rain … Pete e i suoi amici per poco non picchiarono a morte Rain , e quest’ultimo non era neanche suo amico. Kao non poteva neanche immaginare quanto sarebbe stato furioso Pete se i suoi amici l’avessero tradito.

Pete poteva anche non essere più un delinquente come prima, ma Kao sapeva che Pete prendeva queste questioni seriamente.

«Beh, anche io voglio sapere cosa hai deciso di fare.» pretese June.

«È finita, le ho detto di essere solo amici perché non voglio avere una ragazza ora.»

«Non ha chiesto perché?» 

«Ha chiesto come mai non mi piace, cosa ha fatto di sbagliato. Le ho detto che non ha fatto niente di sbagliato. Non eravamo compatibili e che non volevo avere una ragazza al momento. Che dovrebbe frequentare altre persone e non perdere tempo con me.»

«La tua risposta è una corda intorno al tuo collo. Se ti metterai subito con un’altra ragazza, dirà che sei un fottuto bugiardo.» disse Thada.

«Intendo per ora. Chi sa cosa ci riserverà il futuro giusto? Ma mi ha capito, sai. Non si è lamentata per niente.»

«Sei sicuro che abbia capito davvero?» La voce agghiacciante di Sandee li fece fermare tutti, i loro occhi seguirono il suo sguardo verso il tavolo al piano terra dell’edificio della facoltà.

Una bella ragazza sedeva da sola su una panchina, il nome ricordavano essere… Fongbeer.

Un secondo dopo, Pete si nascose velocemente in un angolo dell’edificio!

«Cosa ti succede? Non avevi detto di aver chiarito le cose con lei? Perché ti comporti come se avessi appena visto un fantasma?» chiese June.

«Pensavo avessimo chiarito.» disse Pete, molto teso.

«Cosa farai? Hai intenzione di evitarla e basta?» chiese Thada.

«No, sono solo preoccupato di dirle qualcosa di scortese perché abbiamo parlato più volte ormai.»

«Mi sembra molto ferita.» Kao allungò il collo per vedere meglio. Anche da questa distanza, poteva vedere che la sua espressione non era delle migliori. Era persino venuta qui a vedere Pete, quindi era chiaro che volesse sistemare le cose con lui. 

«Le hai fatto qualche magia nera? Vi siete visti una volta e vi siete scritti per messaggio e parlato qualche volta al telefono. Perché è così ossessionata da te?»

«Sei matto? Come avrei potuto se sono sempre rimasto con te?»

«Vabbè, in ogni caso, dovresti andare a parlare e chiarire per bene.» Thada suggerì.

«Non dovresti darle un po’ di tempo in modo che stia meglio prima di chiudere la relazione?» Kao osservando Fongbeer si sentì dispiaciuto.

«Nel caso tu sia il suo primo amore, se la lasci in questo modo avrà un trauma amoroso.»

«Quindi cosa vuoi che faccia? Se continuerò a parlarci, non sembrerà che io le stia dando false speranza?»

«Che uomo dal cuore d’oro.» June non potè fare a meno di prendere in giro Pete.

«Non adesso, June.» Kao lo interruppe.

«Sono d’accordo con Kao, comunque. Fongbeer sembra così triste.» disse Sandee.

«Dirà qualcosa di sgradevole se dovesse andare a parlarle ora.» ipotizzò Kao.

«Allora vai a parlarci tu Kao e falla sentire meglio. Teniamo Pete alla larga da lei per ora.» suggerì June.

«Per che cazzo dovrei essere io?!» urlò Kao.

«Perché sei quello a cui è venuta l’idea, in più sei il migliore a scendere a compromessi.» June spiegò le sue ragioni in tono serio.

«Non funzionerebbe se andassimo io o Thada. E se andasse Sandee, Fongbeer potrebbe fraintendere il fatto che voglia Pete per sé. Tutti sanno quanto Pete sia iperprotettivo con lei.»

«Beh, June ha ragione. Puoi aiutarlo Kao?» aggiunse Thada.

«Mi causi ancora problemi, Pete!» Kao guardò male il combinaguai.

Pete potè solamente guardare Kao chiedendo compassione attraverso gli occhi, finché Kao non si incamminò verso Fongbeer mentre gli altri lo guardavano da dietro, gli diedero silenziosamente supporto.

«Oh, Ciao! Stai aspettando Pete?» Kao salutò Fongbeer, fece finta di averla appena vista, poi si sedette su una panchina di fronte a lei.

Fongbeer lo guardò con sospetto, si chiese come mai lui sapesse chi era. Kao realizzò immediatamente che si erano incontrati solo una volta in un pub, quindi probabilmente lei non si sarebbe ricordata di lui.

«Sono Kao, un amico di Pete. Penso che tu non ti ricordi di me… vero?» 

«No.»

Fongbeer scosse la testa, poi entrambi si zittirono come se non sapessero cosa dire. 

Lei sembrò scoraggiata, i suoi occhi grandi erano offuscati da così tanto dolore che Kao fu un po’ sorpreso. Lui non sapeva come tirare fuori l’argomento riguardo lei e Pete.

Se le avesse detto che Pete non voleva vederla, si sarebbe sentita veramente ferita.

«Sei qui perché Pete non mi vuole vedere, vero?»

Kao rimase senza parole quando Fongbeer gli fece quella domanda come se sapesse tutto.

«Cosa ho fatto per farlo arrabbiare così tanto? Perché si comporta come se mi odiasse?»

«Hey! Non pensarci troppo! Pete non ti odia, ne è arrabbiato con te.» Kao subito la rassicurò.

Era turbato e preoccupato quando Fongbeer lo guardò come se stesse per mettersi a piangere.

«Quindi come mai Pete non è venuto a parlare con me?»

«Ah… non voleva vederti piangere. È dispiaciuto anche lui, sai.»

«Ma sarebbe dovuto venire a parlarmi direttamente lui piuttosto che mandare te qui.»

«Parlando francamente, Pete è già stato molto chiaro, ma tu non riesci a fartela passare, giusto?»

La domanda di Kao ebbe lo stesso effetto di girare un coltello nel suo cuore. Fongbeer si zittì, la sua faccia divenne rossa, i suoi occhi pieni di lacrime. Fece sentire Kao in imbarazzo. Quando vedeva una ragazza piangere, era come se si spezzasse anche il suo di cuore.

«Hey non piangere per lui. Solo perché non gli piaci, non significa che tu non sia abbastanza.» disse Kao passandole un fazzoletto. «Non possiamo controllare i sentimenti delle persone. Non importa che tu sia una bella persona o quanto tu sia carina… tutto questo non significa nulla se quella persona non prova niente per te.»

Grazie a quello che disse Kao, Fongbeer sembrò ricomporsi un pochino. Lo guardò e prese il suo fazzoletto.

«Hai ragione. Grazie mille per avermi consolato, Kao.»

Fongbeer gli rivolse un sorriso con gli occhi ancora lucidi. Kao le rispose con un sorriso e le diede una pacca sulla spalla.

Nel profondo, desiderò che Fongbeer potesse dimenticarsi di Pete e accettasse la verità perché non avrebbe voluto che lei avesse del rancore verso Pete.

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