BLUE KISS – SPECIALE I

[Pete x Kao] – C’era un vecchio detto… ! 

Un mese dopo
Facoltà di Ingegneria
Università N

Dopo aver deciso di uscire insieme in segreto, la situazione tra Pete, Kao e gli altri era finalmente tornata al suo stato iniziale. In realtà no! Andava molto meglio dato che avevano a malapena problemi l’uno con l’altro. Avevano superato molte difficoltà insieme e questo aveva rafforzato la loro amicizia.

Dal momento che Pete e Kao avevano deciso di mantenere segreta la loro vita amorosa, in modo da poter continuare la loro quotidianità in pace; non mostravano il loro amore in pubblico, proprio come se fossero semplici amici. Nonostante fossero molto vicini e stessero al fianco l’uno dell’altro tutto il tempo, nessuno sospettava di loro, anche perché interagivano con altre ragazze.

Tuttavia parlavano solo con ragazze che avevano mostrato interesse per loro e che chiedevano i loro numeri di telefono o ID LINE; ma Kao e Pete avevano stabilito dei limiti e parlavano con loro solo come amici senza dar loro false speranze, altrimenti sarebbero state ferite proprio come era successo a Fongbeer. Inoltre, Kao e Pete erano a conoscenza di chi fossero le ragazze e di cosa stavano parlando.

Si poteva dire che avevano parlato con altre ragazze davvero solo come amici!

Quanto a Fongbeer… capiva Kao e Pete più di prima. Il modo in cui Pete era andato a chiederle scusa da solo aveva indotto Fongbeer a diminuire i pregiudizi che aveva su lui. Lo aveva perdonato e aveva accettato di mantenere segreta la loro relazione.

Anche se non aveva più contattato Kao e Pete, se si fossero incontrati all’università si sarebbero salutati tranquillamente. Kao si sentiva ancora insicuro riguardo alla loro relazione in qualche modo, ma non poteva essere aiutato dal momento che Pete aveva ferito molto i suoi sentimenti prima; inoltre era stato un playboy in passato.

Kao non tirava più fuori il passato per ferire i loro sentimenti. Cercava di vivere il momento, concentrandosi sul presente. Anche se a volte Pete sembrava dare più attenzione a Sandee che a chiunque altro, Kao si era detto che Sandee era l’unica ragazza nel loro gruppo. Era come una sorella minore per Pete, e non considerava Pete più che un amico, quindi Kao non doveva preoccuparsi.

Pete e Kao avevano finalmente rimesso in sesto le loro vite. I loro voti erano migliorati, il loro gruppo si era riavvicinato e il loro amore era semplicemente fantastico. Pon era molto affezionato a Kao, e anche la madre di Kao era molto affezionata a Pete; quindi erano i benvenuti a pernottare a casa l’uno dell’altro quando volevano. Kao in quel momento stava cercando di trovare il momento giusto per parlare a sua madre della loro relazione.

Dato che era venerdì, Kao aveva programmato di rimanere a casa e lavorare sulle foto che aveva scattato, aggiungendo la filigrana e caricandole sulla sua fan page come aveva suggerito Sun. Sfortunatamente, aveva dovuto cambiare il suo piano a causa di qualcuno.

«Ehi, vieni a studiare a casa mia oggi.» disse Pete a Kao mentre uscivano dall’aula. Kao aveva dormito così spesso a casa di Pete che poteva essere chiamata la sua seconda casa. «Oppure lasciami venire da te a studiare.»

«Che succede, Pete? Perché continui a chiedere a Kao di restare da te questo mese?» June, che stava camminando accanto a loro, li guardò con cautela ma Kao e Pete si comportarono in modo del tutto normale poiché sapevano che June era solo ficcanaso.

Se si fossero difesi rapidamente, sarebbe stata un’opportunità per June di provare a scavare di più.

«Le lezioni sono troppo difficili, non ne capisco una, quindi ho bisogno che lui mi aiuti a studiare.»

«Giusto. E poi è un bene che si amino, perché devi trovare da ridire su di loro?» chiese Thada.

«Vero. E ascolta, se litigate ancora, non vi aiuterò più. Sono così stanca di farlo.» Sandee sospirò profondamente. Si sentiva esausta solo al pensiero di quello che era successo in passato. Pensava che nonostante fosse stato solo un semestre, si sentiva come se avesse usato tutte le energie di un anno intero. C’erano stati problemi con Pete e Kao, con June e King, e anche Fongbeer.

«Non litigheremo più. Grazie mille mamma.» Pete e Kao le fecero contemporaneamente un inchino.

«Bene, siate grati a me.» Sandee sorrise.

«Non ho detto che volevo che litigassero, mi sono solo infastidito quando li ho mai visti andare a dormire a casa dell’altro così spesso. Se non fossero entrambi uomini, e Pete non parlasse con altre ragazze, avrei pensato che fossero una coppia sposata.»

June ancora non aveva cambiato argomento. Kao era stato determinato a usare il silenzio per risolvere tutto, ma quando le parole “una coppia sposata” erano uscite dalla bocca di June, fu improvvisamente preso dal panico.

«Una coppia sposata? Sul serio? Quale diavolo è il tuo problema?!»

«Perché sei arrabbiato? Sto solo scherzando.»

«Non sono arrabbiato, ho solo paura che le ragazze di Pete vengano a prendermi se ti sentissero.»

«Rilassati, amico. Non permetterò a nessuno di farti del male.» disse Pete, avvolgendo il braccio intorno al collo di Kao. 

Si stava comportando come un buon amico, ma allo stesso tempo rivolgeva a Kao uno sguardo affettuoso. Kao potè solo alzare gli occhi al cielo, stanco di Pete.

Erano già una coppia, ma Pete non aveva mai smesso di flirtare con lui.

Di chi è questo ragazzo? Così dannatamente fastidioso!

«Che schifo! Voglio vomitare. Voi due restate uniti per i benefici.» June si fece piccolo e voleva separare questi due l’uno dall’altro. «Guardali, Thada! Come posso non essere seccato? Da quando hanno risolto, Pete è diventato l’autista personale di Kao e paga sempre tutto ogni volta che escono insieme. Mentre Kao è diventato il tutor personale di Pete.»

«Beh… non devi preoccuparti di una cosa, amico.» Pete avvolse amorevolmente l’altro braccio intorno al collo di June.

«Riguardo cosa?» chiese June.

«Non sono tuo amico perché voglio approfittare dei tuoi benefici.» Pete sorrise dolcemente.

«Perché sai che sono sincero con te, quindi anche tu sei sincero con me, giusto?» June ricambiò il sorriso.

«Nah… Quello che Pete sta cercando di dire è che non hai alcun beneficio da prendere.» rispose Kao e rise così forte quando June, che era stato preso di mira, smise immediatamente di sorridere.

«Kao, stronzo!»

June si mosse per dare un calcio a Kao, ma Kao corse a nascondersi dietro Pete; e poi loro tre iniziarono a giocare l’uno con l’altro, lasciando Sandee e Thada che scuotevano la testa.

Sigh… sono così infantili!

***************

Casa di Pete

Alla fine… Kao era andato a stare a casa di Pete quella sera!

Non si era dimenticato di chiamare sua madre in modo che non si preoccupasse per lui. Lei non aveva detto molto, solo di non disturbare le altre persone a casa di Pete e Kao glielo aveva promesso. Pete e Kao non dovevano più mettere in valigia i vestiti ogni volta che si fermavano dell’altro, dato che avevano già lasciato alcune delle loro cose personali nelle rispettive case. Era come se entrambi avessero davvero una seconda casa. Non c’era da meravigliarsi che June continuasse a dire che erano come una coppia sposata.

Pete parcheggiò la sua macchina davanti alla porta d’ingresso e diede la chiave al suo maggiordomo, lasciando che la portasse in garage. Pete condusse Kao all’interno e incontrarono Pon che stava per andarsene.

«Buonasera.» Kao salutò Pon. «Sei bello oggi. Stai andando da qualche parte?»

«Vado a una festa.» rispose Pon amichevolmente.

«È una cosa da uomini d’affari.» Pete prese in giro suo padre.

«Stai zitto, piantagrane. Ti ho detto di venire con me diverse volte, ma non mi hai mai ascoltato.»

Pon lanciò un’occhiataccia a suo figlio, anche se aveva appena sorriso a Kao. Pete non poteva fare a meno di pensare che sarebbe stato abbandonato presto perché suo padre sembrava amare Kao più di lui.

«Ti ha costretto a restare di nuovo?»

«Non sono bravo a studiare, ecco perché ho bisogno che lui mi aiuti.» si scusò Pete tirando su col naso, altrimenti Pon lo avrebbe rimproverato per aver infastidito Kao. Pon alzò un sopracciglio, ovviamente non credendogli. «Dico davvero!»

«Quella era una voce maledettamente acuta.» sbuffò Pon irritato. «Kao, per favore prenditi cura di lui. Se è troppo stupido, ti permetto di schiaffeggiarlo sulla testa. Potrebbe aiutare a scuotere via la stupidità dal suo cervello.»

«Come desideri.» Kao diede a Pon la sua parola.

«Papà! Sto diventando più intelligente, sai. Ho fatto bene molti test. Non puoi più dire che sono stupido.»

«Va bene, allora è meglio che continui così.»

«Il mio tutor personale è intelligente e competente. Non rimarrai deluso.»

Pete avvolse orgogliosamente il suo braccio intorno al collo di Kao. Kao colpì Pete con il gomito per impedire all’altro di essere troppo sfacciato. Anche se Pon li aveva accettati, dovevano mostrargli un po’ di rispetto!

«Se hai portato Kao qui a studiare, allora studia. Non fare qualcos’altro.»

Pon li prese in giro con aria seria, prima di uscire e dirigersi dove il suo autista lo stava aspettando, vicino alla macchina parcheggiata davanti a casa. Kao impallidì a causa di quelle parole; ma Pete, che era il figlio di Pon, non sentì nulla.

Pete afferrò il braccio di Kao, trascinandolo in camera da letto di buon umore.

«Quello che tuo padre ha detto adesso è strano.» disse Kao dopo essere entrati nella stanza.

«Cosa?» Pete si accigliò.

«Penso… che ci stia addosso.»

La faccia preoccupata di Kao rese Pete incapace di trattenere la sua risata.

«Perché stai ridendo?»

«Lo sapeva da secoli. Ecco perché è mio padre.»

Pete strofinò i capelli di Kao prima di prendere un asciugamano e andare in bagno felicemente, lasciando Kao a bocca aperta arrossendo da solo. Ciò stava a significare che ogni volta che Pete lo aveva trascinato a casa sua e aveva detto a Pon che avrebbero studiato… Pon lo aveva sempre saputo? Accidenti! La sua buona immagine era stata rovinata!

*****

Quella notte… 

Pete cercò di confortare Kao, dicendogli che Pon sapeva cosa sarebbero andati a fare lì, e aveva capito che era naturale per gli adolescenti fare qualcosa del genere, altrimenti li avrebbe già rimproverati. Kao stava ancora riflettendo troppo, però. No! Era così imbarazzato che non aveva idea di come affrontare di nuovo Pon.

Pon li aveva persino presi in giro in quel modo. Doveva averne avuto abbastanza di loro.

«Non pensarci troppo. Sei nel panico, sai. Non è affatto un grosso problema.» Pete uscì dal bagno dopo aver finito di fare la doccia. Vide Kao ancora appoggiato con la schiena alla testata del letto, abbracciato a un cuscino, aveva un’espressione seria come se fosse il suo ultimo giorno di vita.

Pete aveva detto a Kao di fare prima una doccia perché pensava che avrebbe fatto sentire Kao riposato, ma Kao aveva ancora quella faccia preoccupata. Pete era un po’ arrabbiato con suo padre per averli presi in giro con una faccia seria, facendo così stressare Kao.

«Sono imbarazzato.» Kao mise il broncio.

«Perché?» Pete rise, un po’ confuso riguardo il motivo per cui il suo ragazzo ci pensasse così tanto. «Non lo conosci. Mio padre non stava scherzando. Era un vero playboy quando aveva la nostra età. Probabilmente ha perso la verginità quando non aveva nemmeno quindici anni.»

«Stai spettegolando su tuo padre, lo sai?»

«Lo so! Voglio solo farti capire che gli sta bene. Non è una cosa naturale da fare?»

Pete guardò Kao, vedendo la sua espressione illuminarsi un po’. Almeno aveva smesso di aggrottare la fronte. Pete si sentì sollevato… Sebbene fosse una questione banale per lui, gli importava ancora dei sentimenti di Kao.

«Non sarà una cosa naturale perché sei troppo perverso.» scherzò Kao. Quando Pete frequentava ancora le ragazze, Kao non l’aveva mai visto uscire con loro così spesso; allora perché Pete era così ossessionato con lui?

Pete aveva sempre portato Kao a casa sua o era andato da lui, ogni volta che ne aveva la possibilità. Aveva anche continuato a infastidirlo di notte, anche nei giorni in cui erano esausti per lo studio. Kao a volte si chiedeva da dove Pete prendesse la sua energia. Non era stanco?

«Sono stato così premuroso con te, sai.»

Lo chiami “premuroso”?! Kao fissò Pete, gli occhi spalancati.

«Che cos’è?! Che cos’è quella tua faccia spaventata? Hai paura di me?»

Kao era così carino che Pete voleva solo mangiarlo e prenderlo in giro tanto da non avere tempo di dormire. Kao continuava a lamentarsi, ma la sua faccia era così rossa. Pete non poté fare a meno di pensare che le parole di Kao non combaciassero con la sua mente.

«Stai dicendo cose spaventose.»

«Ti comporti in modo innocente, ma ti è piaciuto ogni volta.»

«Pete!» Kao urlò e lanciò un cuscino in faccia a Pete.

«Una lotta con i cuscini? Vuoi che giochi con te?» Pete gli rigettò indietro il cuscino e fece un sorrisetto perfido. In quel momento, Kao sapeva che Pete lo avrebbe attaccato da un momento all’altro.

«Fermati lì! Non scherzare con me stasera!»

«Smettila di fare il difficile. Forse devo forzarti?»

«Questo è troppo. Vaffanculo!»

Kao lanciò un altro cuscino a Pete, ma Pete si limitò a ridere malvagiamente e gettò via anche quel cuscino.

«Sei un masochista? Bene! Darò tutto me stesso stasera, piccolo.»

Pete all’improvviso si gettò in avanti e afferrò Kao velocemente prima che potesse scappare. Gettò Kao di nuovo sul letto e gli andò sopra in un batter d’occhio.

Ci era voluto meno di un minuto per completare la missione “Kao viene incastrato”.

«Pete! Hai detto che volevi che ti aiutassi a studiare. Non abbiamo nemmeno iniziato e tu stai già pensando ad altro!» gridò Kao con la faccia arrossata. 

In realtà non voleva resistere a Pete, ma le sue parole fecero sentire Kao come se non dovesse arrendersi così facilmente. Ogni volta che Kao si arrendeva a Pete, lo avrebbe abituato all’idea che poteva continuare ad “approfittarsi” di lui.

«Studiamo di giorno e la sera facciamo qualcos’altro.»

«Assolutamente no! Se dormi fino a tardi, domani sarai troppo stanco per studiare.»

«Prometto che non sarò stanco, non piagnucolerò e studierò duramente.»

«Pensi che io sia così stupido da crederti?»

«Dipende da te se mi crederai o no, ma stanotte… non potrai allontanarti da me.»

Pete afferrò la sua maglietta bianca e sottile e se la sfilò così velocemente che sembrava non potesse più aspettare, poi tornò a prendersi cura della camicia di Kao. Se Kao avesse resistito… l’avrebbe semplicemente fregato.

«Mi sto trattenendo da tre giorni. Se non lo facciamo stasera, diventerò sicuramente pazzo.» Pete si chinò sussurrando con una voce bassa e profonda vicino alle labbra di Kao, mostrando il suo desiderio traboccante.

«Pete, stronzo!»

Kao era sbalordito, gli occhi spalancati davanti al desiderio di Pete per lui.

«Dobbiamo rimediare agli ultimi tre giorni che mi hai lasciato affamato.»

«Coooooosa?!»

Kao potè solo urlare. Era tutto quello che poteva fare perché Pete non aveva intenzione di fermarsi. Era come se Pete sapesse che se avesse continuato ad attaccare, da un momento all’altro, Kao si sarebbe arreso e sarebbe stato attirato nel vortice del desiderio con lui.

Come sempre faceva Kao… 

***********

Sabato pomeriggio

Kao stava modificando le foto sul suo laptop poiché aveva pianificato di caricarle sulla sua fan page. Seduto di fronte a lui, Pete stava leggendo un libro, il viso serio. A volte faceva una faccia annoiata o sbadigliava, mostrando quanto fosse annoiato.

A un certo punto Pete non ce la fece più. Cadde a faccia in giù sul tavolo come un gatto pigro, pronto ad addormentarsi da un momento all’altro. Ogni suo movimento e azione furono catturati dagli occhi di Kao.

Kao colpì il braccio di Pete con un righello d’acciaio, facendolo sobbalzare a guardarlo.

«Per che cos’era quello?» Pete piagnucolò come un bambino.

«Perché hai provato ad appisolarti? Continua a leggere.» disse Kao freddamente. Non voleva guardare il viso di Pete altrimenti si sarebbe arreso a lui, quindi tenne gli occhi sul suo laptop. Non importa quanto duramente piagnucolasse Pete, non si sarebbe mai arreso di nuovo.

«Mi sono solo preso una pausa. Perché devi essere così crudele?»

«Devo esserlo, altrimenti continuerai a lamentarti e non finirai il libro. Continua a leggere.»

«Posso fare una pausa per cinque minuti?»

«No! Se ti do cinque minuti, chiederai mezz’ora e poi un’ora.» Kao era deciso e non avrebbe accettato nessuna delle condizioni di Pete perché la scorsa notte non era stato gentile con lui.

Pete prima era stato crudele con lui, per questo Kao si stava vendicando di lui… Così giusto!

«Sei così cattivo. Il mio cervello sta morendo perché ho letto troppo.»

«Che diavolo? Hai letto solo poche pagine.»

«Aaaaaaaah. Dirò a mio padre che sei molto cattivo con me.»

«Vai, avanti, sai da che parte sta.» Kao sorrise e Pete lo guardò con occhi tristi, sapendo fin troppo bene che suo padre sarebbe stato dalla parte di Kao. «La scorsa notte; chi mi ha promesso che non si sarebbe stancato, non si sarebbe lamentato e che avrebbe studiato duramente?»

«Ti ricordi tutto?» borbottò Pete tra sé.

«Certo! Ho una buona memoria. Ecco perché sono più intelligente di te.»

«Ma mi hai detto che mi avresti aiutato a studiare, quindi perché mi fai leggere questo da solo?»

«Voglio che prima tu lo dia un’occhiata e poi te lo riassumerò, altrimenti non sarai in grado di capire.» spiegò Kao in modo rigoroso e ragionevole. «Continua a leggere… Non disturbarmi stasera se non riesci a finirlo.»

«Che cazzo?!»

«Adesso hai l’energia per gridare. Finiscilo se vuoi infastidirmi così tanto!»

Pete borbottò ma smise di discutere. Vedendo Pete in quel modo, Kao non poté fare a meno di sorridere. Adesso che erano amanti, Pete era diventato più obbediente e aveva smesso di creare problemi. Kao non si sarebbe mai aspettato che Pete si sottomettesse a lui.

«Sei carino quando mi ascolti.»

Devo fargli un complimento altrimenti continuerà a dire che sono troppo cattivo.

«Lo so.»

«Sei sempre così quando ti faccio i complimenti.»

«Credo solamente in un vecchio detto.»

«Quale?» Kao aggrottò la fronte.

«Il detto recita… “rispetta tua moglie e prospererai nella vita”.»

«Pete!»

Kao gli urlò contro, la faccia arrossata; ma Pete si limitò a ridere forte, non influenzato dalle urla di Kao. Continuò a leggere il libro felicemente dopo aver visto Kao urlare per nascondere il suo imbarazzo.

Anche se Kao fingeva sempre di essere cattivo con Pete, sapeva quanto Kao lo amasse.  Proprio come Kao sapeva che anche se Pete poteva essere un tale pervertito, amava davvero Kao e non usciva con lui solo per “uccidere la noia”.

Subscribe
Notificami
guest

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Facebook
Twitter
Pinterest



Copy Protected by Chetan's WP-Copyprotect.