BLUE KISS – SPECIALE II

[Sun x Mork] – La prima a dormire è la moglie

Tre mesi dopo
Blue Sky Café

Era stato sorprendente per Kao e gli amici di Mork quando avevano scoperto che Mork e Sun si frequentavano, ma non per Rain . Dato che era il migliore amico di Mork e il fratello minore di Sun; in un certo senso aveva percepito il cambiamento nella loro relazione, anche se all’inizio si era sentito un po’ strano.

Rain  non era contrario all’omosessualità perché pensava che l’amore fosse meglio dell’odio. Inoltre, Mork e Sun erano le persone che amava. Non importava se erano gay. Era solo contento di vedere che le persone che amava erano felici insieme.

Il motivo… Rain  si era sentito strano all’inizio perché non aveva mai visto Sun uscire con uomini prima di allora. Sun aveva avuto anche due ragazze quando era al college, e non c’erano stati segnali che gli piacessero anche gli uomini. Quanto a Mork; era così virile e aveva lottato con molte persone. Chi avrebbe mai pensato che fosse gay?

Ma, ancora una volta, Rain  capì perché avevano dei sentimenti; e finalmente si erano aperti l’uno con l’altro. Molte cose erano successe prima che decidessero di portare la loro relazione al livello successivo. Tutto quello che avevano passato aveva contribuito a creare il loro legame. Avevano avuto modo di vedere i pregi e i difetti l’uno dell’altro, e li avevano accettati.

Tuttavia, Sun e Mork non avevano rivelato la loro relazione al mondo. Come aveva fatto Rain  a capirlo?! Diciamo solo che… si sono comportati in modo del tutto normale, non sono stati affettuosi o sdolcinati, non hanno gridato al mondo che erano amanti, ma non lo avevano neanche nascosto quando qualcuno lo avevano chiesto. Più o meno è andata così.

Non c’era nulla di cui preoccuparsi per il caso di Boy e dei suoi uomini perché erano stati presi in flagrante e arrestati, la polizia aveva ottenuto le prove dalle telecamere a circuito chiuso del caffè. Le forze dell’ordine avevano risolto il caso con procedura di conciliazione quando Boy e i suoi uomini avevano confessato di aver iniziato la rissa. Sun aveva chiesto a Boy e ai suoi il risarcimento dei danni e un’indennità affinché imparassero la lezione. Inoltre, quando Boy aveva saputo che i genitori di Mork erano influenti e avevano un potente sostegno; avevano smesso di avvicinarsi al loro bar, così come Apple, che da allora non aveva più mostrato la sua faccia.

Quella situazione aveva rafforzato la relazione tra Mork e Sun. Ancora ci scherzavano, non l’avevano presa sul serio. Un giorno, Sun aveva trovato la possibilità di ringraziare Mork e avvertirlo sinceramente riguardo il suo carattere. Mork lo aveva ascoltato e si era sforzato di controllare il suo temperamento. Era stato difficile per Rain  credere che l’avvertimento di suo fratello avesse funzionato, ma si sentiva anche sollevato dal momento che anche lui era preoccupato per il suo amico.

Nonostamte Sun avesse dello staff, Mork e Rain  andavano ad aiutarlo al bar ogni mattina e sera. Rain  e Mork erano andati raramente a una festa, o avevano litigato nell’ultimo periodo; almeno da quando Sun li aveva rimproverati tanto da farli riflettere sui loro comportamenti. Il vecchio Mork avrebbe reagito contro Sun, ma ora era piuttosto obbediente.

Era difficile dire se Mork fosse obbediente, o solo stanco di ascoltare Sun che si lamentava.

Rain  e Mork avevano anche reso il café più popolare tra le ragazze. Continuavano a venire la mattina o dopo le lezioni, soprattutto nei giorni festivi. Inoltre, Rain  aveva notato che il Blue Sky Café aveva ricevuto molte recensioni su internet – siti Web ben noti, pagine di fan sui social media e Twitter – dove era definito uno dei posti “da non perdere”.

Oltre al buon caffè e ai dessert, anche il personale era un piacere per gli occhi di alta qualità.

Dato che era sabato… Mork e Rain  erano venuti ad aiutare Sun come al solito.

«Non ci sono ancora clienti. Dovresti prima mangiare qualcosa.»

Mork mise i panini che si era portato da casa su un piatto e lo spinse verso Sun, che era impegnato a sistemare le cose sul bancone dato che mancavano solo dieci minuti all’apertura del bar. Mork non capiva perché Sun dovesse sbrigarsi quando fuori non c’erano clienti in attesa, e non era che i clienti si precipitassero nel bar nel momento in cui apriva.

«Mangio dopo che ho finito di preparare. È sabato, sai. I nostri clienti arriveranno presto.»

«Non vedo nessuno.»

«Non adesso, ma credimi; saranno qui subito dopo l’apertura del bar.»

«Ehi, mia mamma ti ha preparato questi panini. Non vuoi mangiare almeno un boccone?»

«Ti ho detto di ringraziarla per me.»

«Li butto via se non li mangi.» Mork insistette con forza. Non gli importava se Sun non avrebbe mangiato i panini che aveva portato, ma era preoccupato che Sun tenesse più al lavoro che alla sua salute.

Quando in passato Mork e Rain  uscivano, Sun continuava a lamentarsi che le feste avrebbero rovinato la loro salute.

Ma era Sun quello che non si prendeva cura della sua. Non aveva mai fatto colazione a dovere. Se si fosse ammalato, Mork sarebbe stato il primo a ridergli in faccia.

«Chi ha detto che non li mangio? Ho detto che li mangio dopo aver finito di preparare.»

«Perché sei così dannatamente testardo?» sospirò Mork, raccogliendo un pezzo di panino con una forchetta e poi spostando la mano verso la persona che era ancora impegnata a preparare le cose. 

Proprio così! Sun si fermò e alzò lo sguardo all’improvviso, incontrando un sorriso gentile che si allargava su quel bel viso. Gli occhi di Mork scintillarono pieni di significato, rendendo Sun timido e, allo stesso tempo, pensò che Mork fosse inquietante.

«Ti imbocco perché da solo tu non mangi, e questa volta te lo ficcherò in bocca a forza se ancora non lo farai.» Mork si accigliò solo per nascondere il suo imbarazzo. Anche se erano una coppia, non era ancora bravo a esprimere i suoi sentimenti.

Mork ammise di essere pessimo in quello!

«Perché devi essere così cattivo con me?»

«Non mettermi alla prova.»

Invece di spaventarsi per la faccia severa di Mork, Sun ridacchiò e morse il pezzo di sandwich che gli poneva Mork. Sun sapeva che Mork fingeva di essere cattivo, ma in realtà era preoccupato per lui.

Forse Mork aveva preparato quei panini lui stesso, ma era troppo imbarazzato per dire la verità; quindi aveva detto che li aveva fatti sua madre. Sun sapeva che Mork inventava le cose perché sotto sotto era una persona timida.

«È buono?»

«Si, è buono.» Sun scrollò le spalle. «Ma il sapore è così familiare, proprio come quelli che hai fatto per me.»

Mork rimase sbalordito per un momento perché non pensava che Sun lo avrebbe beccato così in fretta, ma fece finta di non sentire e morse l’altra metà del panino come se niente fosse.

Sun voleva solo stuzzicare quel ragazzo testardo.

«Sei carino, lo sai?»

Sun, che era più alto, posò tutto e si avvicinò a Mork, che era in piedi vicino al bancone della cucina, e mise le mani sul bordo del piano; facendo sembrare che Sun stesse abbracciando Mork da dietro. Non solo… Sun avvicinò il viso e sussurrò.

«Allora, li hai fatti tu o tua madre?»

«Hey!»

Mork diede una gomitata a Sun per farlo spostare, ma Sun non si mosse. Restò persino a fissarlo e sostenne lo sguardo di Mork, con quegli occhi acuti che facevano battere il cuore del più giovane così velocemente. Sun avrebbe bruciato il suo cuore se si fosse sciolto sul pavimento?

«Ehm!»

Sun si allontanò rapidamente da Mork solo quando udì un colpo di tosse che aveva tutta l’intenzione di interromperli di proposito. Gli occhi acuti di Sun si voltarono verso il proprietario della voce, che stava uscendo dal ripostiglio con un vassoio pieno di bicchieri. Rain  iniziò a ordinare i bicchieri di vetro sugli scaffali con la faccia seria, come se non si sentisse in colpa per averli interrotti affatto.

Interrompere una coppia è un peccato, non lo sai?!

«Abbassate la voce, ok? Non esistete solo voi due al mondo.» disse Rain . In realtà non voleva rovinare il loro divertimento. Sapeva che era naturale per gli amanti avere dei momenti dolci, ma si sentiva alquanto infastidito.

Uno dei suoi compiti in passato era stato quello di dividerli quando litigavano, e ora doveva ancora dividerli… ma questa volta perché erano sempre attaccati l’uno all’altro.

Questi due non pensavano mai a Rain  quando si isolavano nella loro bolla romantica. E ora che sapevano che a Rain  andava bene la loro relazione… a volte Rain  voleva solo andare a trovare una ragazza per sé stesso.

«Ma perché hai dovuto interromperci? Se sei invidioso, sbrigati a trovarti una ragazza.»

«Cosa Sun?! Mi hai detto di concentrarmi sullo studio e di non farmi distrarre dalle ragazze; ma ora che hai il ragazzo, stai dicendo anche a me di trovarne una.» Rain  provava l’istinto di saltare addosso al fratello e strangolarlo, ma si limitò a ringhiare mostrando i denti.

Aspetta e vedrai! 

Appena si fosse trovato una ragazza, sarebbe entrato in modalità romantica con lei e avrebbe sbattuto la loro felicità in faccia agli altri due.

Sun aveva ragione. I clienti iniziarono ad entrare non appena il bar fu aperto, anche se non erano molti dato che era mattina presto… come queste tre ragazze adolescenti appena entrate. Erano familiari a Sun e Mork.

«I vostri ordini sono due Mocha Frappuccino, una cioccolata calda e una torta alle fragole.» Sun ripeté i loro ordini. «Qualcos’altro?»

«Posso avere il tuo numero?» Sun, che stava scrivendo gli ordini, si fermò; spostando lo sguardo dallo schermo del palmare a questa bella ragazza. «Il tuo numero di telefono?»

Mork, appoggiandosi con la schiena al lavello della cucina, lanciò un’occhiata a Sun aspettando che rispondesse; ma Sun non disse niente, si limitò a sorridere. La ragazza improvvisamente si illuminò quando sentì un silenzio imbarazzante.

«Ehi! Sto solo scherzando.» disse lei scherzosamente, e i suoi amici iniziarono a prenderla in giro. In realtà, Mork e Sun sapevano che aveva segretamente una cotta per Sun. Andava lì quasi ogni giorno e da un po’ di tempo teneva d’occhio Sun.

«Gli ordini sono confermati, attendete pure al tavolo.»

«Okaaaaaaaay.»

Non solo aveva trascinato la sua voce, ma aveva anche fatto l’occhiolino a Sun. Mork di solito non dava importanza alle ragazze che andavano lì per fare la corte a Sun. Esprimeva a malapena i suoi sentimenti, che si trattasse di amore, romanticismo o gelosia; ma quella ragazza continuava a venire al bar, inoltre Sun sembrava un po’ intimidito da lei.

E questo lo infastidiva.

«Adesso sei diventato timido?» chiese Mork con voce fredda mentre Sun preparava il caffè per quella bella ragazza.

«Cosa? Non ero timido.»

«Sei sicuro?»

«Sei geloso?» Sun guardò Mork e ridacchiò. «Non ti ho mai visto diventare geloso prima.»

«Non sono geloso. Sono solo infastidito.»

«Fai paura quando sei geloso.»

Mork sospirò alzando gli occhi al cielo. Aveva detto che non era diventato geloso, ma Sun lo ignorava e continuava a dire il contrario. L’importante era che Sun avesse paura del suo sguardo anche se, d’altra parte, sembrava divertirsi nel vedere Mork diventare geloso.

«Portali tu stesso al loro tavolo se sei infastidito da questo.»

Sun mise le bevande e la torta su un vassoio e lo spostò sul bancone in modo che Mork potesse consegnare l’ordine.

«Nah, vai.»

«L’hai detto tu stesso.»

«Lo so!» urlò Mork.

I suoi occhi però seguirono Sun che aveva preso il vassoio e si stava dirigendo verso il tavolo. Guardò Sun con ammirazione e ripensò a quello che era successo in passato.

Sun era un bravo ragazzo. Era gentile, intelligente e buono. Si vestiva sempre in modo casual, ma aveva un portamento elegante e bello come se fosse il protagonista maschile uscito da un romanzo, un film o un drama coreano. Mork amava anche il fatto che Sun fosse una persona così buona e calma. Amava… come l’aspetto di Sun fosse ancora più affascinante combinato con la sua personalità, il suo stile, il suo tutto.

Mork non era sorpreso dal fatto che Sun attirasse sia ragazze che ragazzi.

Quando Sun aveva detto a Mork che gli piaceva, e gli aveva chiesto di essere il suo ragazzo; Mork si era chiesto cosa gli piacesse di lui. Era un cattivo ragazzo che litigava sempre. Era nella media quando si trattava di studiare. Aveva anche una brutta personalità, specialmente quando era con Sun. L’unica cosa buona era il suo aspetto, ma Sun aveva detto a Mork che… gli piaceva così com’era.

Mork pensava che Sun volesse sconfiggerlo solo perché era stato testardo e non si era mai arreso a lui. Ma ora che avevano passato più tempo insieme, imparando di più l’uno dell’altro; Mork aveva scoperto che lo amava davvero per quello che era, altrimenti Sun non lo avrebbe presentato a suo padre che lavorava all’estero.

E Sun aveva anche chiesto a Mork di presentarlo alla sua famiglia.

Sebbene Mork non fosse sicuro che i suoi genitori avrebbero accettato la realtà, e cioè che il loro unico figlio era gay, aveva preso una decisione. Aveva quindi portato Sun a conoscere i suoi genitori. Sun lo aveva presentato a suo padre, quindi perché Mork non avrebbe dovuto avere il coraggio di fare lo stesso…? Dal momento che avevano preso sul serio la loro relazione, alla fine avrebbero dovuto presentarsi l’un ai loro genitori dell’altro comunque.

Mork era stato così felice che i suoi genitori avessero accolto calorosamente Sun. Gli avevano persino detto di prendersi cura di Mork dato che era sempre stato testardo e continuava a comportarsi male. E ora, Sun era diventato il figlio prediletto dei suoi genitori.

«Volevo dire sul serio quando ho chiesto il tuo numero di telefono.»

La voce della ragazza riportò Mork alla realtà. Rain  andò da Mork vedendolo fissare Sun e quella ragazza; così colpì Mork con il gomito come se stesse dando una specie di segnale.

«Rilassati, amico. Mio fratello non penserà a lei come qualcosa di più di una cliente.»

«Non ho detto niente.»

«Ma stai dando loro uno sguardo mortale.» disse Rain . Conosceva troppo bene il suo amico. Se quello sguardo fosse un coltello, Sun sarebbe già stato fatto a pezzi. «Fidati di me! È così devoto a chi ama, specialmente a qualcuno di cui è pazzo, come te… Non c’è niente di cui preoccuparsi.»

«Allora perché ha rotto con i suoi ex?»

«Non ne ho idea. Perché è stato troppo gentiluomo, immagino.»

«Come?» Mork si rivolse a Rain  curioso.

«Un po’ come… niente momenti dolci, niente abbracci, niente baci. Non ho chiesto altro.»

Mork voleva dire: “Non ci credo.” ma aveva paura che Rain  gli chiedesse perché; e Mork non aveva intenzione di chiarire come Sun si approfittasse di lui da quando avevano iniziato a frequentarsi.

Il modo in cui Sun non riusciva a tenere le mani a posto da quando stava con Mork gli aveva fatto pensare che Sun fosse un uomo “silenziosamente pericoloso”. Ma aveva appena appreso da Rain  che Sun non aveva mai fatto niente con i suoi ex.

«Non puoi davvero darmi il tuo numero? O hai già una ragazza?» continuava ad insistere la cliente.

Domandò con una voce molto dolce e sbatté i suoi grandi occhi verso di lui… Altri ragazzi si sarebbero già sciolti e le avrebbero dato il loro numero.

«Non può essere. Siamo venuti qui molto spesso e non abbiamo mai visto la tua ragazza qui.» intervenne la sua amica, incalzandolo. Sun non aveva idea di cosa dire. Voltò la testa verso Mork, che stava incrociando le braccia, fermo.

«Uh… ma ho davvero qualcuno.» disse Sun. «La mia persona viene qui quasi tutti i giorni.»

«Davvero? Stai mentendo. Non ti ho mai visto con nessuna ragazza.» La cliente continuava a pressarlo.

«Beh, non è una ragazza.» spiegò Sun. Quelle ragazze rimasero sbalordite per diversi istanti. Si guardarono l’un l’altro come se non potessero crederci, e poi guardarono di nuovo Sun per assicurarsi che non fosse uno scherzo.

«È un uomo.»

Sun spiegò loro con fermezza volgendo lo sguardo verso Mork; così anche quelle ragazze volsero i loro sguardi verso di lui. Mork non disse niente, alzò solo leggermente un sopracciglio. Rain  strinse le labbra, così maledettamente infastidito.

C’era una scintilla nei suoi occhi che stava dicendo: “Ho vinto io, eh Mork?!”

Mork, Sun e Rain  erano tornati a casa per cenare dopo aver chiuso il café. Mork chiamò sua madre, dicendole che avrebbe dormito lì stanotte dato che era già tardi. Le stava bene dato che Mork stava spesso a casa di Sun.

Dopo aver finito di cenare e aver lavato i piatti, Rain  e Mork stavano guardando la TV insieme mentre Sun stava facendo una telefonata fuori per ordinare le provviste per il bar. Mentre Rain  e Mork guardavano la TV, Rain  continuava a fissare Mork come se avesse in mente alcune domande, ma esitava a chiedere.

«Perché mi stai guardando?» chiese Mork, gli occhi ancora fissi sullo schermo.

«Niente.» Rain  si strinse nelle spalle. «Sto pensando al momento in cui Sun ha detto a quelle ragazze che eri il suo ragazzo e sono rimaste scioccate. Probabilmente erano confuse, tipo, come avete potuto finire insieme voi due? Sai, dato che entrambi sembrate così virili.»

«Ha importanza? Perché? Quando due uomini escono insieme, un uomo deve essere docile come una ragazza?»

«Non ho detto niente del genere. Sono solo curioso di una cosa.»

«Che cosa?»

«Chi è il top e chi è il bottom?»

Mork quasi si strozzò con la patatina fritta che stava ingoiando. Prese velocemente un bicchiere di soda e lo bevve, poi fissò Rain  come per chiedere: “Che cazzo hai appena chiesto?”. Rain  lo fissò, facendo pressione su Mork per rispondere.

«Dimmelo e basta. Voglio davvero saperlo.»

«Anche se sei il mio migliore amico e il fratello del mio ragazzo… non significa che puoi ficcare il naso nei miei affari a letto. È troppo personale. Chi te lo direbbe, stronzo?!»

«Dovevi essere così scortese? Sono solo curioso.»

«Non te lo dirò. Indovina tu stesso.»

«Perché me lo devi nascondere?»

«Perché vuoi saperlo?»

«Allora dimmi una cosa e non te lo chiederò più.»

«Che cosa… ?» Mork diede a Rain  una possibilità, ma aveva ancora bisogno di minacciarlo. Non voleva che Rain  gli chiedesse di nuovo di quel genere di cose perché non avrebbe mai risposto. «È meglio che sia una buona domanda! Se fai una domanda perversa, la tua faccia incontrerà i miei piedi.»

«Sei così feroce quando sei con Sun?»

«Chiedi solo quello che vuoi chiedere, oppure chiudi quella cazzo di bocca.»

Rain  era un po’ spaventato, ma decise comunque di chiedere.

«Ho sentito quelle ragazze dire qualcosa del tipo, che voi ragazzi eravate il tipo di coppia che, “la prima a dormire è la moglie”. Cosa significa?»

«Testa di merda! Quando la smetterai di fare domande perverse, eh?!»

Mork ruggì e strinse le braccia intorno al collo di Rain . In quel momento non era sicuro se Rain  volesse davvero saperlo e fosse davvero curioso, o se stesse solo cercando di dargli sui nervi. Rain  non era il tipo di persona che amava mettere il naso negli affari degli altri, specialmente nelle cose personali. Ma in quel momento continuava a chiedere e a fissare Mork come se fosse la persona più ficcanaso del mondo.

«State litigando? Vi sentivo da fuori.»

Sun era tornato dopo aver finito la telefonata.

«Non è niente.» rispose Mork.

Tuttavia… Rain  continuava a guardare Mork e Sun avanti e indietro come se si aspettasse ancora una risposta. Mork si comportò come se volesse bloccare di nuovo il collo di Rain , quindi Rain  chiuse la bocca, continuando a sembrare insoddisfatto. Sun si sedette accanto a Mork sullo stesso divano. Rain  li guardò entrambi, rendendosi conto che avrebbe dovuto concedere loro un po’ di privacy.

«Ho sonno. Vado a letto per primo. Non dimenticare di chiudere a chiave la porta, Sun.»

Rain  finse di sbadigliare per far sembrare reale la sua bugia e si alzò, incamminandosi al piano sopra nella sua stanza. Mork lo guardò, un po’ confuso. Stavano chiacchierando come al solito proprio un attimo prima, perché voleva andare a dormire tutto ad un tratto?

«Lui sa cosa fare.» Sun sorrise soddisfacente.

«Gli hai detto tu di farlo, giusto?» Mork lo guardò di traverso.

«Non va bene?» Sun sorrise.

Mork strinse le labbra irritato dal suo ragazzo. Ma ora che erano soli, Mork poteva comportarsi come un amante ed esprimere maggiormente i suoi sentimenti a Sun.

Mork si sdraiò, appoggiando la testa sulle ginocchia di Sun. Sun era molto felice che Mork si fosse avvicinato a lui in quel modo. Sorrise compiaciuto, gli occhi brillavano mentre guardava Mork che stava giocando a un gioco sul suo telefono e parlava con Sun allo stesso tempo.

«Rain  mi ha chiesto chi stesse sopra e chi sotto.»

Sun rise perché Rain  gli aveva fatto la stessa domanda.

«E cosa hai detto?»

«Chi risponderebbe? È un bene che tu non l’abbia mai detto. Se glielo dici, ti ammazzo.»

«Mi scoperai finché non morirò?»

«Pervertito.» Mork tolse gli occhi dallo schermo e li volse verso il bel viso dell’uomo silenziosamente pericoloso. Sun, dall’essere gentile aveva iniziato a diventare sempre più perverso ogni giorno che passava. «Voglio dire che ti ucciderò per davvero!»

«Ero così felice un attimo fa. Pensavo che stasera ti saresti divertito con me.»

«Sun!»

Mork si alzò e lanciò a Sun uno sguardo mortale.

«Mi hai detto di non dirlo a nessuno, quindi perché dovrei?»

Sun si fece un po’ indietro con il busto. Non aveva paura delle azioni dure e intimidatorie di Mork poiché sapeva che Mork si comportava in quel modo solo per nascondere il suo imbarazzo.

Mork lo amava così tanto, quindi non avrebbe mai usato la violenza su di lui.

«Almeno mantieni la parola.»

«Dato che sono un bravo ragazzo, non credi che io meriti una ricompensa?»

«Quale ricompensa?»

«Ecco qui.»

Sun lo mostrò invece di dirlo… Si chinò finché il suo bel viso non fu vicino a quello di Mork, e in un istante le sue labbra calde premettero su quelle di Mork.

Sebbene Sun avesse attaccato Mork velocemente come un cacciatore, Mork conosceva troppo bene la mossa di Sun. Proprio quando Sun aveva spostato il viso verso di lui e lo aveva guardato con quegli occhi assetati, Mork aveva capito cosa Sun aveva pianificato di fare.

Solo che… Mork non l’aveva fermato.

Sun lo baciò dolcemente, esprimendo i sentimenti traboccanti del suo cuore attraverso di esso. Il bacio era così gentile, solo un tocco morbido sulle labbra. Ma poi le cose incominciarono a scaldarsi. Il bacio stava diventando più caldo e profondo, e loro riuscirono a malapena a resistere alla furiosa tempesta di lussuria.

Sun baciava Mork in modo scherzoso, a volte malizioso, a volte così intensamente che i loro cuori perdevano un battito e i loro corpi si bramavano l’un l’altro. Erano attaccati da una tempesta di desiderio.

«Continuiamo nella mia stanza.» sussurrò dopo essersi ritirato lentamente e con desiderio dalle labbra di Mork. Anche se Mork non aveva detto nulla, Sun intervenne e spense la TV.

Mork guardò la persona che Rain  aveva descritto come un gentiluomo che non aveva mai toccato i suoi ex prima. Era incredibile perché quando erano soli Sun era completamente diverso da quello che aveva detto Rain .

E la cosa più frustrante era che… Mork non era mai stato in grado di resistere a Sun!

«Dai.»

Sun prese la mano di Mork e lo tirò su. Quando Mork era riluttante a muoversi, Sun spinse la schiena verso le scale, insistendo per ottenere ciò che voleva. Era davvero pazzesco perché… Mork non riusciva a dire di no a Sun.

Pochi istanti dopo, erano nella camera da letto di Sun, la porta era chiusa e il più grande iniziò a mostrare il suo amore, il suo desiderio e i suoi sentimenti a Mork senza nascondersi.

Mork sarebbe stato l’unico a conoscere tutti quei sentimenti.

E Sun sarebbe stato l’unico a sapere qual era lo “status” di Mork – il “top” o il “bottom” – quando si fossero aperti l’un l’altro al loro desiderio lussurioso. Solo in questa vita Mork avrebbe lasciato che Sun gli facesse qualcosa del genere.

Si sarebbe arreso solo a Sun… solo a lui.

– Fine –
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