BIG DRAGON – SPECIALE 6

Big Dragon

[Dove sei adesso?]

«Sto salendo in macchina.»

[Dì a Phi Phak di prendere la strada più breve.]

«Ok.»

[Mi manchi tanto. Voglio abbracciarti presto. Il mio cuore è a pezzi.]

«Dragon, non essere opprimente.»

[Quindi ai fianchi di Big non manca Dragon?]

Sentendo la supplica della persona dall’altro capo del telefono, Big sospirò pesantemente in silenzio, poi alzò la mano per coprire il telefono e sussurrare: «Mi manca così tanto.»

[Huh.] Questa volta, ci fu una leggera risata dall’altra parte della linea.

«Calmati, aspetta ancora un po’. Ci vedremo presto.»

[Va bene.]

Al termine della chiamata, Big riattaccò il telefono e salì in macchina per lasciare l’area VIP dell’aeroporto internazionale.

La settimana precedente, lui e suo padre erano andati a trovare parenti e amici in Inghilterra, dato che Khun Big Borom era di sangue misto e metà della sua famiglia viveva in Occidente.

Anche se la vacanza con suo padre era stata piuttosto breve, questo suo viaggio aveva reso abbastanza nervoso qualcuno, cioè Dragon.

Due giorni prima, Dragon aveva chiamato Big lamentandosi di non poter vedere la sua faccia, di voler sentire la sua voce e di non sapere cosa mangiare. 

Quando Big tornò al condominio, si accorse che Dragon era malato, anche se non l’aveva mai menzionato nelle loro telefonate quotidiane.

«Dragon, perché hai la febbre?» chiese Big, passando la mano sulle guance e sul collo del suo fidanzato e sentendo il sudore della persona sdraiata sul letto.

«Andrà via presto.» disse Dragon, prendendo quella mano alle sue labbra per darle un bacio. Big avrebbe voluto sollevarlo e abbracciarlo, ma non lo fece perché temeva di prendere anche lui la febbre.

«Quanto tempo è passato? Da quando sei così?»

«Da quando sono tornato da LO.»

Quello che Dragon voleva dire era che durante il viaggio di Big all’estero, lui aveva viaggiato con i suoi compagni per visitare una località per realizzare un progetto. Doveva analizzare un pezzo di terra per organizzare una stazione termale, quindi aveva dovuto recarsi in provincia nel bel mezzo della stagione delle piogge. Ecco perché, quando era tornato, aveva la febbre alta.

«Sono qui ora.»

«Mi sei mancato tanto, non ti abbraccio da giorni.»

Big mosse lentamente la testa di Dragon per farlo sdraiare su un fianco. Voleva toccare tutto il suo corpo, da cima a fondo, ma non voleva dirglielo, quindi allungò una mano e lo accarezzò dolcemente.

«Ora riposati. Nel frattempo andò a prepararti un po’ di zuppa da mangiare.»

«Oh.» rispose Dragon, tornando a dormire sul letto.

Dopo aver finito di preparare la zuppa, Big chiamò il ragazzo per mangiare. Questa volta era un bene che avesse qualcosa da poter mangiare. Dopo aver finito la zuppa e avergli dato la medicina, Big aiutò Dragon a lavarsi e a cambiarsi i vestiti.

«Il mio ragazzo è di nuovo in forma.» disse Big guardando l’inguine di Dragon.

«Gli manca il tuo orifizio.»

La persona sdraiata sul letto allargò le gambe. Big era molto turbato, quindi lasciò il corpo di Dragon, si alzò in piedi e usò un asciugamano bagnato per asciugarlo sommariamente.

«Tutto qui?»

«Sì…»

«Uhm…»

«Uhm…»

Dragon si sentì meglio, sentendosi pulito, e cercò in ogni momento di perseguitare Big, ma senza successo.

Nei giorni precedenti, Dragon era andato a malapena in bagno o lavato la faccia, dato che non aveva le forze per fare nient’altro.

**********

La mattina successiva.

Big si svegliò presto e notò che il tempo si stava mettendo al meglio. Si alzò per fare una doccia e indossò la sua uniforme da studente, preparandosi per andare all’università. Prima di lasciare la stanza, non dimenticò di mettere una mano sulla fronte di Dragon per controllare la sua febbre. A quanto pare la temperatura era scesa, senza dubbio la febbre sarebbe scomparsa quel giorno stesso.

«Ora vado all’università, ho lezione stamattina come prima cosa.» disse, poi si chinò e baciò la guancia del suo amante. Allora corse fuori dalla stanza, imbarazzato, non sapendo che un piccolo sorriso era apparso dolcemente sulle labbra di Dragon.

Dopo la lezione, Big si sedette per rivedere il documento che aveva scritto in precedenza. All’improvviso, uno dei suoi amici si avvicinò e lo chiamò dicendo:

«Big, il tuo ragazzo è venuto a trovarti.»

Big guardò il suo amico, che stava indicando la porta. Osservò Dragon, che indossava anche lui una camicia da studente e jeans scuri, in piedi, con le mani nelle tasche dei pantaloni.

Da tempo all’università sapevano che Dragon e Big stavano insieme. Questo aveva generato opinioni di ogni genere: alcuni avevano il cuore spezzato, altri erano invidiosi del loro amore e altri erano traumatizzati nel vedere due uomini belli e ricercati in una relazione. Ma era qualcosa che non potevano evitare, perché erano entrambi giovani e avevano anche un grande amore l’uno per l’altro.

«Stai bene?» chiese Big mentre usciva con il suo zaino.

«Beh, non ho sintomi e ho fame. Andiamo a mangiare, ho bisogno di riprendermi.» rispose Dragon, mentre Big portava la mano dietro il suo collo per misurare la temperatura del suo corpo. 

Dragon ne approfittò e lo baciò.

«Vedi che il mio corpo non è più caldo, posso stare tranquillo.»

Poi prese la mano bianca e gli stampò sopra un bacio. Anche se c’erano altre persone in giro, loro due non prestavano molta attenzione ai loro sguardi. In seguito presero l’autobus dell’università dall’altra parte dell’uscita e continuarono a camminare fino al negozio di alimentari.

«Adesso basta.» disse Big quando Dragon cercò di infilare le mani sotto la sua maglietta, ma non si fermò.

«Sei più magro, non c’è del buon cibo in Inghilterra?»

Big era sorpreso: pensava che Dragon non si sarebbe accorto che non aveva avuto abbastanza appetito in Inghilterra.

«Stavi pensando a me…»

«Stai delirando.» disse Big, poi prese un gambo di erba cipollina e glielo lanciò in testa. Dragon lo prese maliziosamente e se lo mise in bocca sorridendo.

Terminato il pasto, i due tornarono all’appartamento. Big non aveva più lezioni e Dragon aveva finito di incontrare il suo team per il progetto.

**********

«OH! Smettila di abbracciarmi!» gridò Big con rabbia mentre si versava dell’acqua in un bicchiere e ne beveva un sorso, aspettando che il microonde finisse di riscaldare i popcorn.

«Perché non posso abbracciarti?»

Puoi semplicemente abbracciarmi, ma tu bastardo, quando mi abbracci, non mi lasci più andare. Non importa quanto io voglia allontanarti, non potrò scappare

«Spostati e prendi i popcorn.»

«Va bene, va bene.» disse Dragon.

Quindi raggiunse lo sportello del microonde per aprirlo ed estrarre il sacchetto di popcorn caldi.

Big annuì in segno di riconoscimento, prese i due bicchieri e si avvicinò al divano, lasciandosi cadere su di esso, in attesa di essere assistito dall’altra persona. Quando Dragon lo seguì, si sedette accanto a lui, posando il pacco di fragranti popcorn sul tavolo di fronte a loro e di fronte a un grande televisore.

Big mise immediatamente i piedi in grembo a Dragon, per riposare.

«Mettiti comodo.» disse Dragon e alzò gli occhi, afferrò dei popcorn e se li mise in bocca. Poi gli afferrò i piedi bianchi e li morse prima di iniziare ad accarezzarlo.

«I tuoi piedi sono bellissimi.»

«Ugh, non farmi il solletico.» disse Big mentre Dragon gli solleticava i piedi.

Ma Dragon posò i popcorn sul tavolo e usò le mani per solleticarlo avanti e indietro. Finché alla fine finirono per rannicchiarsi sul divano per scambiarsi dolci baci e con la lingua l’uno nella bocca dell’altro.

A Dragon era mancato davvero così tanto da esprimere il suo desiderio per l’altro in questo modo. Big lo sapeva, quindi non voleva più resistere. Quello che aveva detto prima, lo aveva fatto solo come una vuota forma di resistenza.

Quando però Dragon stava per portarlo nella stanza, uno dello staff della reception arrivò dal piano di sotto, suonando il citofono. Dragon rimise Big sul divano e si avvicinò per rispondere al citofono accanto alla porta.

«Si, dimmi.»

«È arrivato un visitatore. Chiede di vedere Khun Dragon.»

Questa frase fece leggermente accigliare Big.

«Chi è?»

Sentendo ciò, Dragon si rivolse rapidamente verso Big, guardandolo attentamente perché il suo ragazzo si era già alzato e si stava preparando a camminare verso di lui.

«Ecco…»

«Scende subito, grazie mille.» disse Big e chiuse l’interfono.

«Perché è venuta qui?»

I suoi occhi pieni d’amore in un attimo divennero gli occhi di una tigre, pronta ad avventarsi sulla sua preda.

«Non lo so.» rispose Dragon sinceramente, dal momento che non contattava Ink da molto tempo.

«Allora scendi e chiediglielo.» replicò Big con voce rauca.

Poi prese la mano del suo ragazzo per condurlo fuori dalla stanza e giù alla reception. Dragon si limitò a scrollare le spalle, perché era innocente.

«Dragon.»

Una giovane donna con una minigonna giallo chiaro fluttuante urlò quando vide Dragon entrare nella sala.

«Little Bay ha detto che eri malato, quindi sono passata a portarti delle medicine.»

Questa volta è chiaro che è venuta per lui, ma perché i compagni di Dragon la conoscono?

«Grazie mille.» disse Dragon e prese la borsa delle medicine, per non rattristarla. I suoi bei occhi guardarono la persona accanto a Dragon, poi sorrise brillantemente.

«È un tuo amico, Dragon?» chiese, con gli occhi lucidi.

«Sono il suo fidanzato.» rispose Big, dando di gomito alla persona accanto a lui infastidito. Dragon annuì rapidamente con la testa.

«Va bene. Direi che abbiamo tutti dei partner, quindi ora penso che andrò a fare qualcosa di piccante anch’io.» disse la ragazza nella hall mentre sospirava mestamente.

La ragazza uscì immediatamente dalla sala, lasciando Dragon in piedi che deglutiva, non volendo pensare o guardare Big prima di salire nella stanza.

«Devi prenderti cura di te… sei molto forte.»

«Anche tu sei molto forte.» Alla fine si erano salutati così.

Dragon, in uno stato nervoso, seguì Big nella stanza.

Dopo essere tornato nella stanza, Big non mostrò alcun segno di cedimento.

«Non sei arrabbiato?» chiese infine Dragon prima di mettere la borsa dei medicinali in un armadio, che veniva usato raramente.

«Perché dovrei essere arrabbiato? Non hai fatto niente di male.»

Quello che Big aveva detto era vero, quindi Dragon si avvicinò da dietro e abbracciò la sua vita. Rimase così un attimo a godersi il corpo profumato del suo ragazzo, annusandogli la nuca con il naso prominente.

«Ma se fai qualcosa che mi fa arrabbiare… sarà tutto diverso.» disse Big girandosi, mentre alzava le mani e le avvolgeva attorno al collo dell’altro ragazzo, abbastanza strettamente.

«Un marito che ama sua moglie in questo modo… Sarei stupido se facessi qualcosa per farla arrabbiare. Come potrei farlo?»

«Quindi fai in modo che sia sempre così.» disse Big a Dragon, muovendo gli angoli della bocca, mostrando i suoi denti aguzzi e tenendolo vicino al petto.

Dragon entrò in camera da letto, con il fidanzato in braccio, per dimostrare che la parola ‘amore’ che aveva detto poco prima era più che reale.

Il mio amore per Big non farà che crescere e non finirà mai.

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