BIG DRAGON – SPECIALE 3

Sai chi è il marito di Big?

«Dragon, fammi alzare. Mi stringi troppo forte.» disse Big con voce roca e stanca, perché per diverse ore aveva usato troppo la bocca e la voce, anche se ormai era una cosa del tutto normale. Dragon lo aveva fatto suo con forza, per tutta la notte fino a quando Big non era svenuto alle sei del mattino. Non sapeva come era riuscito a resistere così a lungo, ma era sicuro di aver dato il massimo.

«Oh…» Dragon emise un lungo e pigro sospiro senza entusiasmo. Tuttavia, strinse le sue forti braccia intorno al corpo del suo ragazzo, anche se non era ciò che Big voleva.

«Lasciami Dragon!» il ragazzo che veniva tenuto stretto schiaffeggiò il braccio tatuato. Finalmente l’uomo di bell’aspetto si sollevò dal cuscino, i capelli che erano spesso ordinati e ben pettinati, in quel momento erano completamente in disordine. Big, vedendolo in quelle condizioni, aveva sentito il suo cuore diventare più caldo. Era uno spettacolo piuttosto sexy.

«Farò tardi! Lasciami, vado a fare una doccia.»

«Dove devi andare?» chiese Dragon.

«A lavoro.» rispose Big, scivolando via dal braccio del suo amato. Raccolse la camicia di Dragon che era caduta a lato del letto e la indossò.

«E dove lavorerai?» chiese Dragon accigliato.

«Oggi mio padre mi ha chiesto di andare a controllare il Golden Sand Pub.»

Poiché la responsabile del pub era in maternità, Big doveva occuparsi del locale, che aveva un urgente bisogno di un contabile. Anche se Big non aveva ancora finito gli studi, quello era un lavoro che poteva gestire facilmente poiché era molto bravo in finanza e contabilità. Anche gli amici più stretti gli chiedevano sempre aiuto per controllare le fatture.

«Allora buona gestione, ‘padre’.» disse Dragon alzando le sopracciglia.

«Va bene così.» Big sorrise e si alzò leggermente.

«Sei bravo a cucinare…» continuò Dragon. 

«Poi? Bravo a…»

«Bravo a guidare.»

«Giusto.»

«Bravo a studiare.»

«Certo.»

«Ah, hai anche un grande talento, proprio in fondo alla gola.»

«È molto semplice.» Big scrollò le spalle orgoglioso. Ma quando capì il significato delle parole che quello stronzo di Dragon aveva appena detto, le sue guance bianche diventarono rosse.

«Allora facciamolo, visto che sei un uomo molto bravo.» disse Dragon, mentre toglieva la coperta dal suo corpo nudo. Il grande membro di Dragon, che avrebbe dovuto stare a riposo, si sollevò lentamente davanti a Big.

«No!» Big, con il viso ormai completamente rosso, rimase sconvolto e gridò in segno di protesta, ma senza successo. Dragon lo trascinò nuovamente sul letto.

Il forte ragazzo lo baciò appassionatamente, mentre le sue mani scivolavano su e giù per la sua camicia, posandosi poi sul suo petto. Dragon strinse delicatamente la parte superiore dei capezzoli di Big, che oramai erano duri.

«Aaah!»

Le labbra dei due si scambiarono la saliva e prima che Big iniziasse ad annaspare in mancanza di aria. Dragon portò fuori la lingua per far respirare il suo amato, poi scese con il viso sotto la maglia, succhiando i capezzoli rossi, lasciando diversi grandi segni scuri.

«Se bevi latte fresco al mattino, il tuo corpo sarà forte per tutto il giorno.»

«Aaah, fa male…» Big guardò la persona che stava succhiando i capezzoli così intensamente da fargli mordere le labbra e poi disse: «Sbrigati a finire di mangiare allora, devo andarmene il prima possibile.»

Alla fine Big si era arreso, il suo membro aveva raggiunto la piena erezione, mentre Dragon aveva continuato a succhiare i suoi capezzoli, scendendo fino a raggiungere la pelle liscia delle sue cosce, che era piena dei segni rossi che aveva lasciato la sera prima.

«Posso usare la bocca?» chiese Dragon con voce tagliente e Big annuì in risposta, mordendosi il labbro in attesa del piacevole formicolio.

Quando Dragon sfiorò con la lingua la punta rosa del suo membro, Big emesi un forte gemito. Il grande ragazzo muoveva la bocca su e giù facendo contorcere il corpo bianco dell’altro ragazzo. Big iniziò a fare movimenti ritmici con la vita, mentre le dita di Dragon cominciarono a penetrare nel suo piccolo orifizio. Era abbastanza scivoloso, quindi riusciva ad entrare senza nessun problema.

«Woh!» Dragon sentendo i gemiti del suo ragazzo, si eccitò ancora di più e continuò a leccare la punta del membro di Big, inserendo contemporaneamente le sue lunghe dita.

«Aaah, sto venendo! Dragon, sto venendo.»

Dragon aveva spinto le dita dentro e fuori dallo stretto canale di Big, mentre con la bocca continuava a succhiare con forza la punta rosa del membro. Quando finalmente il suo liquido caldo fuoriuscì dal piccolo orifizio, Dragon lo ingoiò tutto, come se fosse una dolce coppa di panna. 

Un suono forte riecheggiò in tutta la stanza. Le gambe di Big erano state sollevate, Dragon aveva sfilato le quattro dita dall’orifizio già dilatato e aveva inserito con forza il suo membro, entrando in profondità senza troppo sforzo.

«Aaah!»

I bellissimi occhi di Big si spalancarono mentre veniva colpito violentemente dal membro di Dragon, che allo stesso tempo continuava a succhiare fino all’ultima goccia del liquido caldo e bianco che usciva dal suo membro, ingoiandolo tutto. Il cuore di Big non poteva più resistere a quella sensazione, così aveva incrociato le braccia intorno al collo di Dragon e lo aveva abbracciato.

«Dragon, muoviti.» disse mordendosi le labbra mentre il cuore gli batteva all’impazzata.

«Sì.» Dragon annuì e cominciò a muoversi nel canale di Big.

«Veloce.»

«Ancora una volta, poi ti porto a fare un doccia.»

«No.» Big scosse la testa.

«Sei sicuro?»

«Dragon, ti amo…»

«Sì? Allora facciamolo.» rispose Dragon pronto a riportare le labbra al membro di Big, ma lui lo fermò.

«Ehi, non c’è più niente.»

«Ma io voglio ancora il tuo sperma.»

Big rimase in silenzio per un po’, ma poi sorrise appena: «Oh! Sei una persona molto intelligente e io ti amo…»

«Davvero?» disse Dragon sorridendo, mentre si muoveva ritmicamente dentro di Big.

«Sì.»

«Ah, sei troppo sexy, tra poco avrò finito.»

Il grosso membro di Dragon era arrivato quasi allo stomaco di Big, mentre si muoveva con forza dentro il suo canale. Il corpo di Big rimbalzava al ritmo sfrenato di Dragon. Poi il suo corpo era stato sollevato con forza e messo a cavalcioni sulla vita di Dragon, che lo aveva baciato sulle labbra.

«Aaah!»

«Allarga le gambe, Big. Aaah! Big, il tuo orifizio mi sta stringendo, sei così stretto.» Dragon gemette di piacere e dolore contro le orecchie di Big. La sua lingua rossa leccava il collo pallido, mordendogli la spalla: «Muoviti più veloce, poi sarai felice.»

Dragon schiaffeggiò delicatamente la natica di Big, mentre inseriva il suo membro caldo sempre più forte nel piccolo canale. Big aveva allargato le gambe e aveva contratto il suo orifizio per stringere meglio il membro di Dragon, fino a quando sussultò.

«Aaaah!» Big gemette e si strinse a Dragon, rabbrividendo perché il suo membro stava rilasciando di nuovo il suo liquido. Dragon si era disteso e aveva mosso i fianchi ancora più forte. Senza sapere che stava raggiungendo l’orgasmo, aveva continuato a muoversi senza pietà.

«Dragon, non resisto più. Sei troppo eccitante, non hai ancora finito, non uscire!»

Big mosse la mano contro il ventre duro di Dragon, per farlo finire completamente. Le lacrime gli stavano rigando il viso, perché per quanto gli piacesse la violenza di Dragon, non riusciva a controllare l’insieme delle emozioni che stava provando in quel momento. Anche se ogni giorno lo costringeva a implorare per la sua vita, non si sentiva ancora soddisfatto. Il sesso piccante, caldo e divertente che faceva con Dragon era ciò che più desiderava.

«Vengo! Aaah!» disse Dragon, gettandosi sul corpo morbido di Big; lo abbracciò con forza e sorrise soddisfatto.

Big fremeva, aveva raggiunto di nuovo l’orgasmo e infatti non usciva più nulla dal suo membro. I suoi capezzoli erano duri e rossi e le sue gambe continuavano a stringere la vita dell’altro. Dragon guardò il volto contorto di Big, trovandolo davvero bello in quello stato.

Gli sollevò il viso e gli baciò le labbra dolcemente: «Come stai?» chiese dopo una breve pausa.

Il corpo di Big a malapena era in grado di reggersi da solo e non riusciva a muoversi. Era ancora collegato al corpo di Dragon, con il suo orifizio era ancora stretto intorno al grosso membro.

«Facciamo una doccia insieme.» Dragon prese Big in braccio e lo portò in bagno. Le gambe bianche erano ancora intorno alla vita del ragazzo più alto e il membro di Dragon continuava a essere dentro Big. Più camminava, più il membro diventava duro dentro il piccolo canale. Quindi, avrebbe sicuramente fatto un’ora di ritardo a lavoro.

**********

«Puoi controllare anche questo?»

«Sì.» rispose Big al gestore del pub, che era seduto e guardava i documenti. Poi prese delle bevande e un apparecchio audio e andò in un altro ufficio. Il gestore lasciò il locale e Dragon, che era sdraiato sul divano, si svegliò.

«Dai, non mordere.» Big cercò di respingere gli attacchi, ma l’altra persona lo stava abbracciando da dietro e gli mordeva le guance: «Ci lasci la saliva.»

«Hai assaggiato tutto da me, perché ora ti stai lamentando?»

Big era eccitato ma anche infastidito. Dragon cominciò a vedere che il ragazzo tra le sue braccia era infastidito, così prese un fazzoletto e dopo avergli pulito la guancia tornò sul divano per giocare con il cellulare.

In effetti, quel giorno Big non aveva invitato Dragon al pub, ma lui lo aveva seguito. Non aveva più nulla da fare: aveva finito e consegnato tutti i progetti, quindi lo seguiva ovunque perché lo voleva vedere mentre lavorava. In realtà era un bene per Big, perché odiava guidare.

«Quando torniamo a casa, Big?»

«Quando tutto sarà finito.» disse mentre si metteva gli occhiali per poter controllare meglio ogni dettaglio dei conti. Dragon, che non aveva mai visto Big con gli occhiali, si sedette ad ammirarlo.

«Sei miope?» chiese Dragon.

«No. Li uso solo quando controllo i conti. Smettila di fare storie.» Big rispose senza guardarlo, intento ad esaminare la lista attentamente.

Dragon lo fissava acutamente dalla poltrona. Vedere Big in quello stato lo eccitava. Gli era venuta voglia di sbatterlo sulla scrivania, spogliarlo di tutto, lasciandolo solo con gli occhiali e le calze. Ma se ci avesse provato in quel momento, la rabbia di Big avrebbe raggiunto il limite e non avrebbero fatto più niente. Quindi Dragon si sdraiò nuovamente sul divano e aspettò la fine del lavoro di Big per poterlo assalire.

«Mmh!» Big si contorse pigramente e poi alzò lo sguardo verso Dragon, che era mezzo seduto che lo fissava.

«Hai finito?»

Big annuii e Dragon si alzò immediatamente dal posto. Vedendo la sua aura cupa, Big si preoccupò, perché sembrava una bestia selvaggia, con tutto il corpo che gli brillava. Prima che potesse dire qualcosa, Dragon lo poggiò contro la scrivania e lo baciò in modo passionale. Big stava cercando di riporre tutti i documenti nel cassetto, prima che si rovinassero.

«Voglio mangiare il ragazzo con gli occhiali.» disse Dragon senza girarci troppo intorno.

«Potrebbe arrivare qualcuno da un momento all’altro.» disse Big, ma Dragon vedendolo con gli occhiali non riuscì più a reprimere le sue voglie, non poteva più aspettare, ma solo farlo suo. In realtà Big era felice dell’ossessione che Dragon aveva per lui. Era molto felice, ma non voleva neanche arrendersi così facilmente.

«Prima calmati.» disse Big mentre spingeva Dragon lontano da lui, per poi inginocchiarsi davanti a Dragon.

«Sei eccitato?» chiese accarezzandogli il membro caldo da sopra i jeans che erano diventati stretti.

«È così da molto tempo.»

«Riesci a resistere così?» disse Big mentre leccava il rigonfiamento sopra i jeans.

Dragon sorrise felice e aprì la cerniera liberandosi dalla pressione che aveva. Tutte le vene del suo membro pulsavano. Il profumo e il colore della punta del suo membro invitavano Big a leccarlo delicatamente. Dragon, davanti alla vista di Big con gli occhiali, aveva l’aria di un bambino eccitato davanti alla cosa che più gli piaceva.

Big infilò il duro membro di Dragon fino al fondo della gola, i suoi occhi luccicavano come pieni di lacrime, ma dal punto di vista di Dragon sembrava davvero sexy. 

Guardando la testa di Big che si muoveva ritmicamente avanti e indietro, Dragon potè solo mordersi le labbra: era un’immagine troppo sexy. Ma una telefonata interruppe quella visione.

Big portò fuori il membro di Dragon dalla bocca e con un fazzoletto pulì le tracce del liquido, prima di rispondere alla chiamata. Dragon si sentiva come se fosse caduto dal cielo alla terra e, imbronciato, si avvicinò a Big, abbracciandolo da dietro. Allungò la mano sotto la camicia e gli accarezzò la pancia e il petto.

«Va tutto bene Phi.»

Big stava parlando con il gestore del pub e si girò per pizzicare l’orecchio di Dragon, per farlo smettere di fare il testardo. Ma Dragon non si scompose e continuò a baciargli il collo e la guancia, finchè non sentì un altro rumore.

«Khun Yai, ci sono dei clienti che stanno litigando.»

«Cosa?!» disse Big scioccato e guardò Dragon.

Il ragazzo alto tirò fuori la lingua infastidito e tornò a sedersi sul divano, prendendo a calci tutto ciò che gli capitava a tiro. Big continuò a parlare con il gestore per circa un minuto, poi riattaccò. Si tolse gli occhiali e sistemò i vestiti.

«Dove vai?»

«Devo scendere di sotto, pare che sia scoppiata una rissa.»

«Il pub non ha la sicurezza?»

«Sì.» rispose Big, «Ma il cliente che è stato preso a pugni è un vecchio amico di mio padre, quindi devo andare a vedere che cosa sta succedendo.»

Dragon cercò di alzarsi, ma Big alzò la mano e gli ordinò di restare ad aspettare. Dragon, che non voleva disturbare il suo ragazzo, accettò.

Big scese al piano di sotto e si avvicinò alla guardia del bar che aveva interrotto la rissa e agli addetti alle pulizie che stavano già pulendo l’intera area.

«Big.» lo chiamò un ragazzo con una garza sulla fronte.

«Sì.»

Le persone che si stavano picchiando erano figli di famiglie importanti e prestigiose, uno di loro era addirittura un famoso politico locale. Entrambi frequentavano la stessa scuola, ma non erano molto legati.

«È da tanto che non ci vediamo, ora sei più bello.»

«Eh?»

Perché all’improvviso un suo vecchio amico ci stava provando con lui? Era passato troppo tempo dall’ultima volta che si erano visti. Perché il braccio di Chammon era intorno alle sue spalle?

L’odore del fumo che si mescolava a quello del corpo di Chammon faceva girare la testa a Big. Gli piaceva, era piacevole, ma non era per niente come essere abbracciato da Dragon. All’esterno, il suo fidanzato sembrava non prendersi cura di se stesso, ma in realtà era molto profumato e si dedicava al suo corpo.

«Ho sentito che stai uscendo con un uomo.» sussurrò il ragazzo vicino al suo orecchio, spaventandolo. L’odore dell’alcol stava diventando sgradevole, quindi allontanò Chammon e si avvicinò al gestore per parlare dell’accaduto. Il gestore gli disse che Chammon aveva disturbato gli altri clienti del pub, ma senza alcun motivo.

«Che problema c’è? Perché sei arrabbiato?» il volto di Chammon si irrigidì.

«Vai a casa, sei ubriaco.»

«Sai chi è mio padre?»

«Cosa? Vai a casa.» Big scosse la testa non volendo ascoltare altre sciocchezze. Sapeva che quel vecchio amico aveva l’abitudine di vantarsi e di usare la reputazione e l’influenza della sua famiglia per danneggiare gli altri.

«Sono il più potente qui intorno.» continuò Chammon: «Chiunque osa sfidarmi, riceverà un pugno in faccia.»

Sentendolo, Big fece un passo indietro: «Vai a casa Mon. Ti chiamo qualcuno.» disse alzando una mano per chiamare un subordinato, ma Chammon gli prese la mano.

«Cos’hai che non va?» Big scrollò la mano per allontanarsi da Chammon, facendo così crescere la sua insoddisfazione.

«Perché sei così duro? Non eri così, chi è tuo marito?» iniziò a gridare Chammon per tutto il bar, ma per fortuna erano rimasti solo loro due e alcune guardie. Big alzò la mano, ordinando alle guardie di non muoversi, convinto di potersela cavare da solo. All’improvviso la persona di fronte a lui si mosse come se stesse per sferrare un pugno contro la sua faccia.

Big era spaventato, ma le lunghe gambe di qualcuno avevano calciato Chammon, facendolo cadere davanti a lui. Prima di potersi voltare, vide Dragon con un’aura oscura. Il suo volto era completamente cambiato, aveva lo sguardo vuoto e scuro. Era terrificante mentre si avvicinava per colpire la persona che aveva messo in piedi tutto quello spettacolo.

«Sono io il marito di Big.» disse Dragon stringendo la mascella di Chammon, che colpì ripetutamente il volto di Dragon per difendersi: «Cosa vuoi fare a mia moglie?»

Big arrossì, guardò le guardie per chiedere aiuto e spinse via Dragon per separarlo dall’altra persona; poi gli colpì il petto e disse: «Basta così. Non dire queste cose, è imbarazzante…»

«…Torna a casa Mon.» continuò con voce rigida e poi guardò nuovamente la persona al suo fianco: «Quanto a te… perché stai dicendo queste cose ad alta voce? Ti avevo detto di aspettarmi di sopra.»

«Ti stavo aspettando, ma il frastuono mi stava irritando.» disse Dragon e gli spiegò che mentre lo aspettava si sentiva strano, così era sceso e aveva visto l’ubriaco che lo stava per attaccare. Anche se non gli era chiaro se volesse colpirlo o abbracciarlo.

«Non è niente.» Big condusse Dragon per le scale in silenzio. Anche se era furioso, Dragon era disposto a seguirlo anche con il sangue che gli colava sul viso e la mascella che gli faceva male. Però amava troppo il suo ragazzo e tutto il resto non gli importava.

All’improvviso, mentre stavano camminando, Chammon, sopraffatto dall’invidia, afferrò una sedia di compensato e con tutta la forza la sbatté contro la schiena di Dragon.

«Aaah!»

Una guardia vestita di nero afferrò Chammon e lo fece uscire da pub. Big rimase in piedi con le braccia conserte a fissarlo con uno sguardo torvo: «Non ci rivedremo più.»

«Te la farò pagare, mio padre non sarà felice di questo.» disse Chammon.

«Non mi interessa di te o di tuo padre. Piangi pure e di a tuo padre di farmi male, non mi interessa. Adesso vattene.» disse stringendo i denti. 

«Fuori!» disse ancora, lasciando che le guardie continuassero e finissero il loro lavoro.

Big fece sdraiare Dragon a pancia in giù, mentre gli toglieva la camicia per controllare che non si fosse fatto male.

«Fa male.» disse Dragon posando la testa sul grembo di Big.

Vedendolo in quello stato, Big aveva voglia di piangere. Provava rancore nei confronti di quel mostro che aveva picchiato il suo ragazzo. Aveva poi chiamato Borom e anche lui si era dimostrato molto arrabbiato e furioso per il trattamento che era stato riservato al suo nuovo figlio; aveva promesso di aiutarli a gestire quella situazione.

Il Golden Sand Pub avrebbe cercato nuovi partner per andare avanti.

Big fasciò la schiena e il viso di Dragon, provando molta angoscia nel vedere il suo ragazzo in quelle condizioni.

«Fa molto male?»

«Troppo.»

Big continuò a fasciare e baciare delicatamente la pelle leggermente ferita di Dragon: «Guarisci presto.»

«Ah!» Dragon finse un gemito di dolore: «Possiamo giocare?»

«Sei proprio…»

«Voglio giocare di nuovo a BDSM.»

Big si accigliò perché da quando erano entrati in quella stanza nella sala del club dell’associazione, non voleva più toccare niente del genere. Non gli piaceva, non era questione di voglia, aveva proprio paura di morire per lo shock e quindi rifiutava sempre.

«Prima devi guarire.» disse Big.

«Allora, quando mi sarò ripreso giocheremo?»

«Tuuu!» Big gli lanciò un cuscino, colpendolo fortissimo.

Sicuramente ci sarebbero voluti diversi giorni prima che Dragon si riprendesse, quindi sarebbe rimasto in una zona sicura per un po’.

All’improvviso, Dragon si mise seduto e si stiracchiò. L’espressione da cane bastonato era sparita dal suo viso.

«Possiamo giocare.» disse guardando Big con occhi acuti per poi sorridere maliziosamente.

«Il tuo dolore è già sparito?»

Dragon non rispose al suo amato, gli rimise gli occhiali e tirò fuori una cravatta che aveva segretamente nascosto nel cassetto e legò i polsi di Big.

«Hai rubato anche i miei soldi?»

«Cosa?»

Big guardò il volto divertito di Dragon: «Mi fido di te, potrai controllare i miei conti stasera, perché sarai punito.»

Poi il povero e magnifico Big venne divorato da un malvagio Dragon, sul divano del’ufficio.

«Perché devo essere sempre io lo schiavo?»

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