BIG DRAGON – SPECIALE 2

Il compleanno di Dragon

«Perché ti hanno dato il permesso di entrare?»

«Beh, la mia squadra di polo ha vinto.» disse Dragon.

I due presero l’ascensore per raggiungere il seminterrato dell’Associazione di Polo. La squadra vincitrice poteva chiedere di usare uno spazio o l’intero edificio per organizzare qualcosa durante questo mese. Pertanto, lo aveva invitato per divertirsi.

«In realtà, volevo guardare l’autosalone. Ci sono automobili rare che tutti i membri della gilda collezionano.»

«Aspetta!» rispose Dragon, prima che l’ascensore raggiungesse il loro piano: «Sta lampeggiando!»

Le luci automatiche si erano accese, mostrando che il seminterrato era davvero spettrale nonostante le sue preziose decorazioni sparse per il corridoio che conduceva alle sale di distribuzione, sia a destra che a sinistra. Girava voce che i membri della gilda avessero investito una grande somma di denaro per costruirlo. La gilda aveva costruito anche una prigione sotterranea, ma Big era convinto che fosse una semplice stanza di legno. Solo dopo averla vista di persona cominciò a credere che tutte quelle voci fossero vere.

«Che stai facendo?» Dragon non rispose, ma sorrise in modo freddo.

«Dragon, ho paura.» Big lo guardò negli occhi e in effetti il suo sguardo dimostrava che era terrorizzato.

«Di cosa hai paura? Non ti ho portato qui per ucciderti.» Dragon sollevò il viso di Big e gli lasciò un bacio sulla guancia. Big capì che era solo uno scherzo. Ma come poteva essere eccitato in quel momento?

Dragon camminava mano nella mano con Big lungo tutto il corridoio, guardando le targhette con i numeri delle stanze. Finché non raggiunsero una porta di legno, con il numero 8. Portò fuori la chiave d’accesso e la inserì nello scanner, mise il codice e dopo un suono la porta si sbloccò. Dragon aprì la porta ed entrò. Gli occhi di Big diventarono enormi.

Ma davanti a loro c’era un’altra porta in ferro e un piccolo scomparto scorrevole nella parte superiore, come la porta di una cella in prigione. Dragon inserì un’altra carta nello scanner e si sentì un suono più forte del precedente.

«Cosa c’è lì dentro?» Big non osava entrare in quel luogo.

Dragon ripose via la carta e poi si avvicinò al corpo profumato di Big per abbracciarlo. Era arrivato il momento di spiegare tutto.

«Hai detto che per il mio compleanno avresti fatto tutto quello che ti avrei chiesto, per tutto il giorno, giusto?» disse Dragon ricordando le parole che il suo ragazzo aveva pronunciato. Anche Big ricordò di averlo detto, diversi giorni prima mentre raggiungeva l’orgasmo per la decima volta.

«Oh…» rispose infine Big. Lo aveva detto in modo da non dover perdere tempo a cercare un regalo per Dragon.

«Allora, mi faresti un regalo oggi?» disse Dragon, poi prese la mano di Big e insieme entrarono nella stanza.

Quando la porta si chiuse la luce fioca della stanza fece sussultare Big. Era una stanza con le pareti di tessuto nero insonorizzato e c’erano diverse attrezzature e oggetti utili per svolgere un’attività chiamata BDSM.*

*[N/T: ‘Bondage, Dominance, Sadism, Masochism’, è un’attività sessuale solitamente tra un dominatore (Sadico) e uno (o più) sottomesso (Masochista). Il sadico è una persona che trae piacere e soddisfazione dal dolore altrui. Il masochista, invece, è una persona che trae piacere e soddisfazione dal male che gli viene arrecato. Questa attività, per essere praticata, deve ricevere il consenso da entrambe le parti. Inoltre vengono prima chiarite le cose che si possono o non si possono fare durante l’attività, in modo da evitare la molestia sessuale, e, soprattutto, viene concordata una parola di sicurezza per interrompere immediatamente l’attività.]

«Giochiamo a BDSM?»

Big rabbrividì immediatamente, i suoi occhi neri fissarono la gabbia di ferro davanti a lui. Poi cominciò a guardarsi intorno e notò delle manette, una grande frusta, un collare, delle maniglie per le gambe, una maschera per coprire la bocca che non gli avrebbe permesso di respirare regolarmente, diversi tipi di morsetti e catene. La cosa, però, che lo fece quasi svenire fu il cavallo triangolare di legno.*

*(N/T: per capire in dettaglio cosa sono tutte queste attrezzature, vi consigliamo una piccola ricerca su google.)

«Ma…»

Big stava per rifiutare la proposta, ma quando vide il volto del suo amato che era rimasto senza parole, il suo cervello si emozionò all’idea di essere legato dalle sue braccia, provando vampate di calore su tutto il corpo. 

«Stai bene?» chiese Dragon.

Big si morse le labbra. Per quanto ne sapeva di quella pratica, bisognava avere anche resistenza, perché sarebbe stata un’attività continua. Ci sarebbe riuscito?

Se fosse stato lui a fare il dominatore con Dragon sottomesso, lo immaginava completamente nudo, con tutti gli arti legati, un collare gag* che gli permetteva solo di gemere, mentre riceveva forti frustate sadiche.

*(Si tratta di un collare con una pallina che viene inserita in bocca.)

«Ci sto!» disse Big rivolgendogli un sorriso malizioso. Non poteva essere poi così male farlo con il proprio ragazzo.

«Ora giochiamo a sasso, carta e forbici per scoprire il ruolo di entrambi. Per correttezza, faremo a turno. Se questa volta sarò il sottomesso, la prossima sarò il dominatore.»

Big si sentì stranamente soddisfatto. Un pugno bianco apparve davanti a Dragon, dando inizio al gioco.

«Sasso.» Big sussultò mentre la sua pietra veniva avvolta dalla carta di Dragon.

«Riproviamo.»

«Va bene, fai un altro tentativo.» disse Dragon al suo ragazzo.

«Forbici.» 

Questa volta Dragon scelse un’altra mossa, ma Dragon lo batté di nuovo.

«Ops.»

«Ehi… Deve essere uno scherzo!» si lamentò dopo essere stato battuto ancora una volta dal fidanzato.

«Mi dispiace per te.»

Il ragazzo che continuava a perdere non si arrese e riprovò con un altro round.

«Sasso.»

«Ooops.» 

Big guardò prima il pugno della sua mano e poi le forbici in quelle di Dragon e s’infuriò.

«Questo è l’unico modo per decidere.»

«Ok, va bene.» Big alla fine accettò, non capendo bene perché perdesse sempre contro uno come Dragon.

«Oh, la prossima volta sarò il sottomesso.»

Big sbuffò: «Se vuoi giocare fallo pure, toccami, ma non farmi troppo male, non voglio che esca il sangue.»

«Posso usare qualcosa?»

«Sì.» Big annuì: «Consideralo un regalo.»

«Il mio ragazzo è proprio una persona gentile.» Dragon lo baciò sulle labbra, migliorando il suo umore. Big rise appena e pensò di aggrapparsi al collo del suo amato, ma venne afferrato saldamente dalle sue braccia.

«Sei meraviglioso. Non stai pensando di scappare da me, vero?»

Il dolce viso abbronzato di Dragon era scomparso, lasciando spazio a un volto freddo, che confuse Big.

«Che ti prende?» chiese Dragon vedendolo confuso.

«Sii gentile, questo regalo è molto costoso.» disse Big, mentre Dragon continuava a baciarlo con forza, spingendo poi il suo corpo contro il muro, all’angolo della stanza.

«Cos’hai intenzione di fare?» chiese incuriosito Big.

«Punirti.» rispose Dragon mentre portava le braccia del ragazzo ai polsini di cuoio attaccati alle catene che pendevano dalla parete.

«Cosa c’è che non va in te, Dragon? Ehi.» gridò mentre Dragon gli separava le gambe e le braccia.

Bloccato a mezz’aria, Big si era reso conto che le quattro staffe che lo tenevano erano ben salde, le sue guance bianche diventarono rosse. Dragon non si era mosso e non aveva detto niente. Big era incuriosito da quello che stava provando in quel momento. Il viso di Dragon invece era indifferente, i suoi occhi scrutavano tutto il corpo del fidanzato.

«Ehi, non farti prendere troppo da questa situazione, Dragon. Dragon?»

Dragon sollevò il viso di Big in modo da poterlo baciare. Non era un bacio pieno d’amore, come quelli che gli dava sempre. Quello era un bacio rude. La sua lingua calda passava in modo aggressivo dentro la bocca di Big, mordendogli le labbra delicate.

«Chiamami Padron Alangkarn.»

«Cosa?» sussultò Big. Doveva però ammettere che gli piaceva baciare il suo padrone in quel modo.

«Chiamami Padrone.»

«No.» Big fece finta di essere sgarbato. Ok, voglio fare questo gioco, ma non farò mai quello che vuoi tu.

Big non capiva che quella volta era il sottomesso che Dragon voleva che fosse.

«Sei così testardo. Ma oggi ti insegnerò a obbedire.»

«No!»

La mano di Dragon aveva raggiunto la camicia nera di Big, strappandola completamente. Big aveva guardato la sua camicia Balenciaga ormai diventata uno straccio nelle mani di Dragon. Era furioso.

«Fottuto bastardo! Come puoi strapparmi la camicia in questo modo?» Big si dimenò, volendo saltare giù per prendere a calci Dragon, ma le sue braccia e le sue gambe erano bloccate. Dragon rise maliziosamente, prima di abbassare lo sguardo sui vestiti di Big. Prese un paio di forbici e iniziò a tagliare tutti i vestiti di Big, sino a lasciarlo completamente nudo. Big poteva semplicemente guardare infelice i suoi vestiti ammucchiati in un angolo, dove sembravano dei vecchi stracci.

Aprì la bocca per imprecare, ma gli venne tappata con qualcosa: «Bleah!» Big si lamentò e con la lingua cercò di spingere via la pallina di plastica rossa che gli bloccava la bocca, senza però riuscirci.

Dragon fece un passo indietro e incrociò le braccia al petto. Guardò il corpo nudo di Big che dondolava davanti a lui; le sue braccia e le sue gambe erano aperte in modo estremamente seducente.

«Hai una pelle bellissima. Sei davvero bello.» disse Dragon, mentre con una mano gli accarezzava il collo, per poi scendere al petto. Gli stuzzicò violentemente i capezzoli prima di accarezzarli dolcemente.

Big gemette. Il suo viso divenne rosso, Dragon non aveva mai guardato il suo corpo in quel modo. Il tocco di Dragon aveva acceso in Big un forte calore, che gli fece sollevare le gambe.

Big cercava di muoversi e di evitare le mani di Dragon, ma non riusciva a fare niente. Dalla sua bocca usciva la saliva, che scendeva lungo il petto. Poiché era imbavagliato si sentiva soffocare. Dragon se ne accorse, quindi gli tolse via la pallina e lo baciò violentemente, lasciandogli segni rossi sulle guance. Big cominciò ad avere i sintomi dei conati di vomito.

Gli occhi di Dragon osservavano il morbido rigonfiamento di Big, che stava cominciando ad indurirsi. Ci aveva poggiato contro la mano, per poi spostarla e accarezzare la parte scura di peli, prima di ritirarla via.

«Ti posso rasare?»

«Eh?» urlò Big schifato.

«Voglio vedere di più.» disse Dragon riprendendo ad accarezzargli la zona pubica.

«Pensi che non sia abbastanza pulito?» rispose Big con rabbia. 

«Ahi!» urlò il ragazzo legato, Dragon gli aveva strappato una ciocca di peli: «Adesso non c’è più!» 

Big guardò Dragon con stupore. Il dominatore, ignorando quello sguardo, andò in bagno e tornò poco dopo con una bacinella piena d’acqua, un piccolo asciugamano, la schiuma da barba e un rasoio.

«Ma sei serio?» chiese Big spaventato.

Dragon non rispose, spinse verso il basso le gambe di Big, tirando la corde per stringerlo con più forza. La postura di Big era più distesa rispetto alla precedente. Sembrava un piccolo insetto intrappolato in una ragnatela. Tutto il suo membro, orifizi e capezzoli compresi, erano ben esposti all’altra persona.

«Ti piacerà fino a farti godere, vedrai.» Dragon usò un asciugamano bagnato per pulire la zona anteriore e posteriore di Big. L’acqua fredda fece rabbrividire Big. Poi usò un asciugamano asciutto per tamponare tutto il corpo e cominciò ad applicare la schiuma delicatamente sulla zona pelosa di Big, che soffocava sotto il tocco delle mani ruvide di Dragon sulle zone sensibili della sua pelle.

«No, non farlo!»

Dragon cominciò a radegli via il pelo, la lama stava migliorando la vista di Dragon e segretamente sfiorava il membro di Big, come a sbeffeggiarlo. Big irrigidì il collo.

«Vuoi di più? Vuoi che lo strofini, che lo stringa o che lo succhi un po’?»

«Uhm…»

«Fermo, abbiamo quasi finito. Non muoverti troppo o potrei tagliarti.» Dragon fermò i fianchi di Big, impedendogli di muoversi e lo imbavagliò, facendogli irrigidire ancora di più il corpo. Dopo aver finito di radere il corpo di Big, prese un asciugamano ben bagnato e gli insaponò il corpo. Infine lo pulì e lo massaggiò con un olio di rosa.

«Niente male.» Dragon si spostò leggermente per ammirare meglio il suo splendido lavoro.

Big aveva guardato il proprio corpo completamente pulito e si era sentito ancora più imbarazzato dallo sguardo acuto della persona di fronte a lui, che lo stava osservando senza battere ciglio. Si sentiva senza fiato, finché una grossa mano non afferrò nuovamente la sua pelle liscia.

«È perfetto.» La morbidezza dovuta all’olio aromatico lo fece sentire a suo agio al punto che non riuscì a parlare.

Dragon cominciò a leccare il petto di Big con la lingua, poi affondò i denti nella carne del collo bianco. Il sottomesso era spaventato dal dolore familiare, ma quella volta era ancora più eccitato del solito. Quando Dragon si fermò, senza scomporsi, vide che il membro di Big era talmente duro che non poté che fare segretamente uno sbuffo derisorio in gola.

«Vedo che ti piace tanto quando ti stringo il membro.»

«No, Dragon, fermati.» Big spostò il viso dal lato opposto a quello del fidanzato.

Dragon ridacchiò, poi sorrise malizioso e lasciò che il membro di Big raggiunse quasi il culmine. Big aggrottò le sopracciglia, mostrando il suo disappunto.

«Tu! Prendimi!» urlò Big facendo ondeggiare la vita, desiderando che Dragon lo toccasse ancora.

«Non è ancora il momento, Signor Big.» disse Dragon guardando con uno sguardo tormentato il proprietario del corpo bianco. Big si morse il labbro volendo imprecare, ma Dragon scese sul suo membro ormai più rigido.

Dragon gli toccava il membro, premendo con forza sulla testa rosa che stava per rilasciare il suo liquido caldo, ma la violenza di quei tocchi glielo impedirono. La sensazione di bruciore aveva fatto tremare tutto il corpo di Big, che era incapace di raggiungere l’orgasmo. Gemette con una dolce voce, le gambe che tremavano e alzò lo sguardo verso Dragon che stava per mettere una pinza sui capezzoli del fidanzato.

«Cosa hai intenzione di fare?»

«Ti metto dei gioielli.» rispose Dragon, poi usò la pinza per stringere uno dei capezzoli rossi e con la punta delle dita ruvide la posizionò verticalmente, premendo con forza.

«Aaah!»

Dall’altra parte che era vuota, Dragon aveva cominciato a succhiare violentemente al punto che la saliva colava fuori dalla sua bocca. La sua mano calda era scivolata nuovamente verso il membro gonfio di Big, mentre con le dita sfregava il piccolo orifizio pulsante.

«Perché sei così morbido? Sei sempre così caldo, hai mai avuto freddo prima d’ora?»

I bellissimi occhi di Big guardarono interroganti l’altro ragazzo, ma in cambio ricevettero solo un sorriso di scherno. Dragon si chinò e con entrambe le mani allargò le natiche di Big per vedere chiaramente il suo orifizio che, ormai, era aperto e rivelava chiaramente il piccolo passaggio.

«Questo significa che vuoi ricevere qualcosa di grande e attraente dentro di te.»

«Ugh.» Le parole di scherno mandarono a fuoco le guance di Big, insieme ai capezzoli e all’addome.

«Come si chiama tuo marito?» continuò a chiedere Dagon, mentre con un dito accarezzava il buco pulsante di Big.

«Mmh… Dragon…» rispose Big, con i fianchi immobili che cercavano di ondeggiare, come ad implorare che quel dito ruvido entrasse in profondità dentro di lui.

«Avrebbe dovuto insegnarti meglio. Sei una puttana?»

«Beh, sono una puttana con un marito. Gli altri non mi interessano.»

Prima che potesse finire la frase, tre dita bagnate stavano spingendo in profondità nel corpo di Big. Il ragazzo dalla pelle chiara gemette a gran voce, prima che Dragon spingesse violentemente le sue dita dentro e fuori dal corpo di Big.

«Dimentica tuo marito. Ora sei mio.» disse Dragon con una voce cupa.

«Oh, mi vuoi fare del male?» Non appena finì la frase venne pervaso in profondità da un grosso dito, proprio nel suo orifizio caldo. I polsi e le caviglie continuavano ad essere trattenuti dalla guaina di cuoio e si stringevano ancora di più a causa di quella lussuriosa azione. Il morbido orifizio pieno di nervi stimolati tremò nel ricevere quel colpo. Un suono scoppiettante si mescolò ai gemiti della persona che era legata.

«Aaah!»

Dragon ritirò la mano perché non voleva che Big raggiungesse l’orgasmo. Big aveva guardato Dragon con occhi increduli, non sapeva come comportarsi, voleva abbandonarsi a quella felicità e finalmente eiaculare, ma Dragon non glielo aveva permesso. Il dominatore quindi andò ad aprire il cassetto vicino e tirò fuori una scatola nera con un ovetto vibrante.

Gli occhi di Big rotearono, mentre Dragon accendeva l’ovetto. Il suono della vibrazione dell’oggetto fece battere il cuore di Big. Dragon non esitò un secondo e inserì immediatamente l’uovo nel canale caldo del ragazzo.

«Aaah… Oh!» Le due gambe che erano tenute da una catena si unirono, la sua vita si contorceva come per sfuggire al tocco tremante dentro di lui. Ma non c’era un modo per evitarlo.

Dragon sorrise soddisfatto prima di afferrare con forza i capelli di Big, sollevando la testa per far incontrare i loro occhi. Una grossa lacrima cristallina stava uscendo dagli occhi del ragazzo sottomesso, mentre Dragon lo fissava come una bestia selvaggia. La sua mano destra, che teneva un dildo, si inserì insieme all’ovetto.

«Eccitante!» Dragon continuò a muovere la mano selvaggiamente.

«Ah… ah… ah!»

Big gemeva mentre si mordeva le labbra. Sentiva un dolore allo stomaco, e non solo, sentiva tutto ciò che era dentro di lui. Il piacere che stava ricevendo era più di cento volte superiore a quello a cui era abituato. Il suo corpo non riusciva più a resistere e finalmente il caldo liquido esplose fuori dalla punta del suo membro.

Con rabbia, Dragon abbassò lo sguardo sui propri jeans fradici e fece una smorfia: «Hai osato sporcare i miei pantaloni?»

«Non era mia intenzione.» Big continuò con il ruolo che gli era stato assegnato, mentre scuoteva la testa da una parte all’altra.

«Per questo verrai punito.» disse Dragon con voce severa e si avvicinò a lui.

«Non ho paura di te. Non ho paura.» sussurrò Big.

L’ovetto vibrante e il dildo erano ancora inseriti dentro di lui, creando una tortura abbastanza piacevole. Big sentiva che il suo cuore sarebbe esploso e che, se avesse continuato così, sarebbe sicuramente morto.

Il colpo di una frusta si infranse contro il pavimento di cemento, provocando un forte suono. Gli occhi di Big erano pieni di lacrime, forse per la paura o forse per la confusione.

«Se non vuoi essere colpito, chiedi scusa.»

«Mmh…» Big gemette prima di inclinare leggermente la bocca, guardando il volte feroce di Dragon. «Scusami.» disse dolcemente.

«’Scusami, Padron Dragon.’ Dillo!»

«Mmh…»

La frusta di cuoio aveva colpito nuovamente il pavimento.

«Scusami, mio Padrone.» disse Big singhiozzando.

Dragon sapeva che tutto quello era troppo per Big, essere maltrattato in quel modo era troppo, quindi gettò la frusta. Gli accarezzò la guancia e poi la testa per confortarlo. Big inspirò ed espirò lentamente. Ma non appena cominciò a calmarsi, Dragon afferrò il proprio membro che si era gonfiato e lo portò fuori dai jeans scuri.

«Bravo ragazzo. Vuoi una ricompensa?»

Big si sentiva come sulle montagne russe, in quel momento era in cima ed era impaurito. Ma allo stesso tempo era eccitato, quindi aveva annuito e avevo portato fuori la lingua rossa, chiedendo un bacio. Dragon però continuò nel suo ruolo di cattivo e portò fuori il dildo dal canale di Big.

«Aaah.» Un membro duro e bollente entrò nel canale di Big, spingendo con la punta del membro l’uovo che ancora vibrava più in profondità.

Il membro di Dragon veniva colpito dall’ovetto vibrante, facendolo contorcere. L’uovo vibrante e il canale stretto di Big risucchiavano con forza il suo membro, facendo sussultare tutto il suo corpo.

«Aaah!»

La vita di Dragon dondolava nel canale umido e scivoloso di Big, iniziando prima con un forte martellamento e poi più veloce, con un enorme dolore pulsante che gli devastava il membro. L’essere senza fiato e l’essere colpito da un corpo pungente aveva dato a Big la stessa beatitudine che provava quando facevano sesso. Un grande gemito uscì dalla sua bocca come liberazione dalla tortura data dal membro di Dragon dentro di lui.

Il corpo bianco di Big tremava e si dimenava. Il ragazzo legato aprì la bocca e iniziò a leccare le lunghe dita del suo amato, poi Dragon sostituì le dita alla sua bocca.

Le due lingue si unirono, avevano aspettato a lungo quella opportunità. Big succhiò forte le labbra di Dragon sino a fargli uscire sangue.

Dragon iniziò a sciogliere le catene alle gambe e ai polsi, per poi avvolgere le gambe di Big intorno alla propria vita. Poi lo portò sul letto di ferro, mentre le loro bocche si baciavano ancora appassionatamente. Dragon lo baciava così forte che quasi soffocavano.

«Girati.» ordinò Dragon con voce seria e Big eseguì.

«Metti le mani sulla testiera.» Dragon strinse la barra d’acciaio sul lato.

Le mani di Big caddero sul morbido letto, aveva i polsi rossi e le lacrime gli rigavano il viso, non poteva fare altro che eseguire gli ordini di Dragon.

Dragon afferrò i fianchi di Big e lo sollevò, la sua lingua calda leccò tutti i segni rossi che aveva lasciato.

«Ah!» Big gemette perché tutto dentro di lui stava bruciando. Dragon aumentò la velocità dell’ovetto e poi inserì il suo grande membro. Il rumore del letto di ferro rimbombò insieme alla forza delle spinte contro i fianchi di Big.

“Ahh… Sto venendo… Vengo…»

Big si morse forte le labbra, ansimando per cercare di respirare, mentre Dragon rilasciò un po’ del suo liquido caldo dentro di lui. Lo stretto canale di Big venne colpito ancora un paio di volte, prima che Dragon lo fece sedere sul proprio grembo. Poi prese una corda e la avvolse intorno ai polsi di Big.

«Adesso finiamo insieme.»

«Ma… abbiamo appena finito!»

«Dai, non siamo ancora all’apice del piacere.»

Dragon sollevò i fianchi e si spinse selvaggiamente dentro lo stretto canale di Big, che doveva reggersi solo sulle gambe, mentre la sua vita continuava a muoversi a ritmo.

«Aaah!» Big ansimò guardando Dragon che stava spingendo attraverso il suo corpo con una forza mai usata prima e con un numero di volte che non riusciva neanche a contare.

*********

Ora erano entrambi stesi sul tavolo, una delle gambe di Big era tenuta aperta sul corpo di Dragon. Dragon indossava una vestaglia sexy, trasparente che non copriva nessuna parte del corpo. 

«Mio signore, basta così.» disse Big con una debole voce e le labbra piene di sangue.

«Non sono ancora soddisfatto.» rispose Dragon con un volto freddo e gettò di nuovo il suo corpo su quello di Big, riprendendo a spingersi dentro e fuori.

«Farò il bravo!» Big gemette e scosse la testa, alzando le mani per stringersi a Dragon. I suoi fianchi continuavano ad essere colpiti in modo violento, Dragon colpiva forzatamente il punto sensibile di Big.

«Ok, ultimo round.» sussurrò al suo orecchio, ormai rosso, prima di leccarlo piano.

Entrambi finirono nello stesso momento, Dragon uscì rapidamente dal canale di Big, poi portò il suo membro completamente grosso verso il viso di Big, rilasciando il suo liquido nella sua bocca.

Per Dragon era uno spettacolo molto sexy: Big con la lingua leccava ogni traccia di sperma che riusciva a raggiungere, poi con le labbra succhiò con forza la punta rossa, leccando su e giù; in seguito mise in bocca tutto il grosso membro e muovendosi su e giù fece eccitare nuovamente Dragon.

«Sei un bravo ragazzo. Sei perfetto!» Dragon tornò ad essere se stesso, poi lo abbracciò in modo affettuoso, massaggiandogli il corpo come per eliminare il grande dolore che Big aveva provato.

In quella stanza era un’abitudine fare BDSM come gioco, quindi non c’erano molte ferite, solo dolore. Persino Dragon avrebbe fatto di tutto per eliminare poi quel dolore, ma Big lo aveva morso sino a fargli uscire sangue.

«Non devi essere come il sole, sei davvero caldo.»

Big alzò il piede e diede un calcio a Dragon, ma il ragazzo afferrò il piede bianco, lo baciò e succhiò piano le cinque piccole dita.

«Pungerà?» Big guardò la pelle dove prima c’erano i suoi peli pubici, c’erano segni rossi ovunque.

«Continuerò a farlo.» Dragon prese la frusta, lasciando Big senza parole. La sveglia del cellulare di Dragon suonò, così lo prese e la spense: «Oh, sono passate cinque ore!»

Big aggrottò le sopracciglia, poi un rumore arrivò dal citofono di fronte alla porta: «Dragon ha finito il tempo a disposizione.»

«Sì.» gridò Dragon in risposta, prima di aprire lo zaino che aveva portato con sé. Prese un paio di vestiti nuovi e raccolse quelli vecchi sparsi sul pavimento. Poi prese anche i peli di Big, li avrebbe portati a casa e li avrebbe buttati in un posto sicuro. Non avrebbe mai lasciato dietro di sé nulla di così personale in un luogo diverso da casa sua.

«Che significa?» chiese Big, rifiutandosi di prendere e indossare i vestiti.

«Significa che il tempo è scaduto.» disse Dragon raccogliendo la camicia e indossandola.

«Allora, quando giocheremo di nuovo, ti batterò.»

«È ora di andare via da qui. Verrà qualcuno a pulire. Vestiti, ti porto a vedere le macchine che volevi vedere, ti va?»

Big guardò Dragon per poi gettarsi all’indietro in segno di disgusto, tra le risate divertite del suo amato.

********

«Smettila di fare i capricci.» Dragon si incamminò abbracciando Big da dietro. Anche se un attimo prima non voleva saperne niente, il suo umore era migliorato davanti alle bellissime auto di lusso.

Cenarono in un lussuoso ristorante in cima a un grattacielo, per cenare il compleanno di Dragon, ma ovviamente aveva pagato tutto il festeggiato. Era tutto molto romantico, ma, una volta tornati all’appartamento, Big era ancora arrabbiato con Dragon per averlo ingannato.

«Sei davvero cattivo, bastardo.»

«Dai, domani ti porto a mangiare il gelato.»

«Ho un progetto da fare.»

«Puoi farlo dopo.» rispose Dragon accarezzandogli l’inguine.

«Tu… Io non ho recitato affatto come sottomesso, ero solo uno schiavo.» disse Big, pensando al momento in cui avrebbe potuto frustare quel ragazzo nudo.

«Anche nella vita reale sei uno schiavo.»

«Non dirmi che sono il tuo schiavo.» continuò Big imprecando contro Dragon che rideva e gli baciava dolcemente le guance: «Ora sei gentile. Mentre per tutto il tempo mi hai torturato..» disse Big punzecchiando le costole del suo amante.

«Non lo sono, ma con il mio schiavo devo comportarmi bene.»

«Smettila.» disse Big disgustato.

«Sei così difficile da accontentare.» disse Dragon passando il dito sulla punta del naso di Big.

«Dammelo e vedrai lo sforzo.» disse Big arrossendo.

********

Dragon si avvicinò al corpo morbido di Big, sorridendo. Non avrebbe mai pensato che quel nemico di cui odiava la faccia, un giorno sarebbe diventato il suo amato schiavo. I due erano rimasti abbracciati per un po’, poi Big, come se avesse pensato a qualcosa, saltò giù dal letto e corse fuori dalla stanza urlando.

«Che succede?» urlò Dragon, alzando la coperta per alzarsi.

«Niente, aspetta in camera!» urlò in risposta Big.

Dopo meno di tre minuti, il ragazzo tornò in camera tenendo con le sue mani bianche una torta di compleanno con due candeline accese.

«Tanti auguri a te, tanti auguri a te…» Big cantò timidamente, deglutì e si costrinse a cantare tutta la canzone fino alla fine. Era il compleanno del suo ragazzo, se non fosse riuscito a cantare per lui, non avrebbe mai cantato per nessun altro.

«Soffia.» disse Big dopo aver finito la canzone.

Dragon guardò il viso luminoso del suo amato, poi spense le candeline: «Da quale pasticceria proviene? Sembra deliziosa.»

«L’ho fatta io.» rispose immediatamente Big.

Mentre Dragon era impegnato con i suoi progetti, Big aveva deciso di preparare delle torte per il suo compleanno. Aveva passato tre giorni a esercitarsi fino a creare la torta perfetta per lui. L’aveva avvolta in un sacchetto nero e messa nel frigorifero con un biglietto che diceva: “Non scherzare con me.”

Dragon non aveva mai osato toccare quel sacchetto.

In quel momento era sorpreso, non si aspettava che Big preparasse la sua torta di compleanno.

«Assaggiala.» Big prese un pezzo di torta con la forchetta e la avvicinò alla bocca di Dragon.

Il ragazzo dalla pelle chiara lo guardava con gli occhi neri, emozionato di sentire la sua risposta. Era la prima volta che preparava seriamente una torta di compleanno.

Dragon mise in bocca il pezzo di torta e sentì che all’interno c’erano delle pralline di cioccolato croccante: «La crema di burro alla vaniglia e il cioccolato sono deliziosi. La torta è perfetta, liscia e profumata. Molto gustosa.»

«Davvero? La assaggio.» disse Big emozionato. Ne prese un pezzo e lo mise in bocca. Era davvero deliziosa.

Ho proprio un bell’uomo accanto a me. È anche bravo a cucinare, sono stato proprio fortunato, pensò Dragon guardando il ragazzo davanti a sé, con un sorriso seducente.

«Sono così fortunato.»

«Che guardi?» chiese Big, mentre Dragon continuava a guardarlo.

«Hai la bocca sporca di panna.»

«Mh?»

Dragon pulì le labbra di Big con la propria bocca. Le sue labbra venivano succhiate al punto che pensava di perderle. Nonostante ciò, lasciò una mano sulla spalla di Dragon, si sedette sul suo grembo e infilò la lingua nella sua bocca.

Una mano calda si infilò all’interno del pigiama di Big, tastando la morbidezza della sua zona pubica, facendogli tremare tutto il corpo e facendo irrigidire i suoi capezzoli.

«Posso mangiare tutta la torta e anche il pasticcere?»

«Qualsiasi cosa tu voglia fare, falla. Oggi è il tuo compleanno, fai quello che vuoi.» disse Big sorridendo.

Dragon posò il resto della torta sul comodino e si mise le gambe di Big sulle spalle. Il suo naso si posò contro i capezzoli di Big.

«Aaah!» Big gemette tra le risate.

Dragon non poteva avere un compleanno migliore di quello.

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