BIG DRAGON – SPECIALE 9

Il Principe Drago e il Principe Coniglio – parte 1

«Padre! Perché io?» disse il soffice coniglietto con le orecchie dritte, mentre suo padre sedeva sul grande trono con un’espressione triste sul viso.

«Beh, sei l’unico figlio che mi è rimasto, tutti gli altri sono sposati.»

«Ma è un uomo, padre… Sono il principe coniglio più sexy del regno. Come puoi avermi cresciuto per mandarmi come sposa del Regno dei Draghi?»

«Non dire sciocchezze. È ora che tu dia un contributo al paese e non pensi solo ad uscire e a mangiare la tassa sulle carote tutto il giorno.»

«Ma padre…»

«No, domani dovrai andare dallo stalliere del Gran Maestro… Non voglio forzarti, ma se non otteniamo questa alleanza, il Regno dei Falchi verrà sicuramente e presto attaccherà la nostra città. Lascerai che accada, mio ​​principe?»

Il Principe Coniglio ascoltò la richiesta di suo padre e non riuscì a pensare a cosa dire. In quel momento, c’era la minaccia di un’invasione tra i regni. Se non avesse trovato una forte alleanza che lo aiutasse, presto il suo regno sarebbe stato sicuramente invaso, a causa della loro abbondanza di risorse naturali.

«Capisco, padre, andrò.» Il Principe Coniglio si arrese e tornò nella sua camera da letto.

La mattina dopo, il principe si sarebbe sicuramente svegliato tardi a causa della sua solita abitudine. Sapendolo, i servi portarono il corpo addormentato del principe nella carrozza. Risvegliatosi, il principe sentì suo padre dire: «State attenti. Nong Phong e Nong Phak, proteggete mio figlio.»

Il re si voltò per raccomandare il principe alle sue due migliori guardie, le quali annuirono.

«Oh, padre…» Il principe corse fuori dalla carrozza e abbracciò suo padre, tremando. 

Quando il Re Coniglio vide il suo figlio più giovane così, il suo cuore quasi gli saltò fuori dal petto e volle impedire al Principe Big di svolgere il suo compito. Senza dire una parola, alzò la mano per asciugare le sue lacrime. Il principe stava già cadendo a pezzi, ma poi disse: «Padre, non preoccuparti, farò del mio meglio come una brava moglie.»

Quando il figlio fece la sua promessa, il Re non poté fare altro che lasciare andare il suo principe, in modo che si dirigesse verso la carrozza e scomparisse nell’ombra. Il Re sperava in cuor suo che il Regno dei Draghi avrebbe adorato, amato e si fosse preso cura del Principe Coniglio.

Solo un po’, e già sarebbe andato bene.

**********

Il sole iniziò a tramontare sotto l’orizzonte, ma la carrozza del Regno dei Conigli continuò il suo corso senza fermarsi nella lussureggiante foresta di alberi enormi. Il giovane principe sedeva nella carrozza, il suo cuore ansioso batteva sempre più intensamente. Aprì la finestra per poter pensare.

Starò via per un po’. Tra non molto incontrerò il mio principe. Che tipo di persona è il mio fidanzato?

Sapeva già che doveva sposare il principe più grande del Regno dei Draghi, ma non lo conosceva, né sapeva come avrebbe reagito l’altra parte. Tutto quello che sapeva era che la maggior parte delle persone in quel regno aveva una natura molto selvaggia e aggressiva. A quel pensiero, una corrente fredda corse lungo la schiena dell’adorabile Principe Coniglio.

«Pensi che questa unione lo renderà felice? Ma visto che i genitori del Principe Drago sono così ricchi che hanno costruito un castello d’oro…»

«Hmm… non ne sono sicuro, ma…»

Le guardie del Principe Coniglio non poterono finire di parlare, poiché i falchi scesero dal cielo e la carrozza venne assalita all’improvviso.

«Principe, resta nascosto nella carrozza. Per favore, non uscire.»

«Ehi! Come potrebbe non uscire? Anche se è il Principe dei Conigli che passa le giornate a girovagare per la camerata dei conigli e a spendere un sacco di soldi, è abile nel combattimento. Non è mai stato sconfitto da nessun cavaliere in uno scontro diretto.»

Il Principe Coniglio era rimasto pensieroso all’interno della carrozza e ascoltando tutto quello che avevano detto le guardie, così decise di prendere una lunga spada e saltò fuori dalla carrozza per aiutare le sue guardie a colpire il nemico.

«Ma…»

«Ah!»

All’improvviso, un grande falco bianco scese in picchiata e usò i suoi artigli per catturare il Principe Coniglio.

«Lasciami andare.»

Il principe cercò di liberarsi dagli artigli del rapace, che però mosse velocemente il piede, facendogli perdere la presa e facendogli cadere accidentalmente la spada a terra.

Le guardie sottostanti cercarono di puntare le frecce contro il falco, ma a causa dello stormo di falchi, era impossibile mirare facilmente. La guardia Phong, temendo che la freccia potesse colpire il principe, rinunciò all’arco e ordinò alle sue truppe di seguire i falchi da terra.

«Prova a mangiarmi e vedrai! Il Regno dei Draghi distruggerà sicuramente il tuo regno. Sono il promesso sposo del loro principe!»

«Hahahaha, non li conosci ancora. Non sei imparentato con loro. Se ti mangiassi adesso, a loro non importerebbe.» disse il falco e il Principe Coniglio strinse le labbra con rabbia.

«Allora perché mi hai rapito?»

«Per tenerti in ostaggio. Abbiamo bisogno di una montagna alta verso il cielo, il Regno dei Conigli dovrà darcela.»

«Mai!» dichiarò fermamente il principe. Quella montagna aveva una bellissima foresta, con un sottobosco abitato da millenni dal Regno dei Conigli.

«Allora morirai.»

Non appena il rapace si avvicinò al burrone, liberò il Principe Coniglio dalle sue grinfie. Il principe, cadendo, rotolò sulla terra sporca.

«Se non possiamo trovare un accordo con il Re Coniglio, ti faremo a pezzi. Io mi prenderò le tue zampe, devono essere molto morbide.»

«Allora io prenderò la parte superiore del braccio.»

«Facciamolo insieme. Guardate com’è delizioso il sedere del Principe Coniglio.»

I falchi guardavano il principe con gli grandi spalancati.

«Adesso!! Andatevene…» disse il Principe Coniglio, mentre le mani bianche cercavano un bastone o una pietra da usare come arma.

«Ehi, non puoi scappare né fare altro. Anche se non lo sai ancora, ti daremo una lezione.»

Risero e si prepararono ad attaccarlo contemporaneamente. Il Principe Coniglio si abbassò istintivamente, ma all’improvviso una grande palla di fuoco ardente esplose da dietro le sue spalle, passando sopra la sua testa e le sue lunghe orecchie, e si schiantò sui corpi dei falchi, arrostendoli.

«Ahhh.» Il Principe Coniglio urlò a quella vista terrificante.

«Perché create confusione in casa mia?»

Con quella frase che riecheggiava nell’aria, il giovane principe Coniglio si voltò lentamente verso la fonte della voce, scoprendo che dietro di lui c’era una grande caverna di pietra. 

All’ingresso c’era una creatura enorme e potente, dalla cui bocca uscivano grandi palle di fuoco.

«Sei ancora vivo?» 

Quella domanda uscì dalla bocca del proprietario dalle zanne affilate, con le squame nere che crescevano sui suoi potenti avambracci, così come una lunga coda e spesse ali ripiegate contro la sua schiena.

«Sto bene…»

Dopodiché, il principe Coniglio svenne.

**********

«Padre… Dove sei padre, dove sei?»

Il giovane principe Coniglio aprì gli occhi e guardò il soffitto della caverna, che era ricoperto di gemme brillanti incastonate al suo interno. Sollevandosi appena, si accorse di essere sdraiato su un materasso fatto di varie piume e tanta paglia come piaceva a lui. Tutto era morbido, confortevole e piacevole.

«Sei sveglio?» chiese la figura corpulenta, mentre teneva con una mano la deliziosa carne di falco arrostita. Il Principe Coniglio rabbrividì finché le sue orecchie non si rizzarono, poi fece un passo indietro e appoggiò la schiena contro il muro.

«Chi sei?»

«Dragon.» disse l’uomo, poi fece un grande sorriso.

«Va bene… Allora, io vado via.» disse il principe coniglio, balbettando.

Fuori dalla caverna risuonò il boato di un tuono, seguito da un enorme lampo di luce di un fulmine. Poi grosse gocce di pioggia caddero senza sosta.

«Ha iniziato a piovere stanotte, dove andrai?»

«Non voglio farti arrabbiare, farò in modo che il Principe Drago ti dia una ricompensa per aver salvato il suo futuro sposo.»

La grande mano che teneva la coscia di falco arrostita si fermò improvvisamente, i suoi occhi guardarono fissi il Principe Coniglio, facendogli sentire calore in tutto il corpo.

Quel drago selvaggio era così bello che se fosse andato nel suo Regno dei Conigli, tutti si sarebbero sicuramente allontanati dal bel Principe Coniglio per seguire quell’uomo.

L’uomo portò quindi la testa di uno dei falchi al Principe Coniglio, rendendo ancora più pallido il suo viso bianco, e che subito si coprì la bocca con una mano per bloccarla.

«Drago bastardo! Sono un coniglio, non mangio carne.»

«Sei così difficile da accontentare…» si lamentò il giovane drago.

Quindi mosse una volta la mano e un dito su e giù, un cesto di frutta e verdura fresca apparve davanti al Principe Coniglio e i suoi occhi si spalancarono.

«Quindi è vero che la tribù dei draghi può usare la magia?»

«Mangerai questa volta?» disse il giovane drago al Principe Coniglio. 

Il Principe Coniglio, che ora sentiva fame, si sedette e raccolse lentamente una carota e la mordicchiò. All’inizio mangiava in maniera molto delicata, ma poi lasciò cadere la sua maschera regale e mangiò con entusiasmo sotto lo sguardo acuto di chi gli era seduto accanto.

Dopo aver consumato l’intera cena, il Principe Coniglio si sedette tranquillamente sul letto come al solito, quindi il giovane Drago se ne andò fuori dalla caverna in mezzo alla pioggia battente.

«Non sei più terrorizzato?»

«Chi ha paura? Io non ho paura.» disse il Principe Coniglio.

«Allora, è vero che la carne di coniglio è profumata?»

Sentendo ciò, immediatamente il delicato corpo del Principe Coniglio tremò.

«Oh, non è vero.» disse il povero principe con le lacrime agli occhi, perché aveva davvero paura. Apparentemente, la persona di fronte a lui stava pensando di fare qualcosa di brutto e se lo avesse fatto, non sarebbe sicuramente riuscito a scappare da quel luogo.

«Sto scherzando. Perché dovrei mangiarti? Non sembri affatto delizioso.» disse il giovane drago, poi guardò il morbido corpo del Principe Coniglio. Sebbene avesse pronunciato quelle parole, i suoi occhi mostravano un significato completamente opposto.

«Beh, non mangiarmi, non sono delizioso.» disse il principe, lasciandosi sfuggire un sorriso.

Il giovane drago lo vide e si leccò segretamente le labbra con la lingua e poi strinse i denti: non pensava che il principe della tribù dei Conigli sarebbe stato così affascinante.

«Vai a farti una doccia, non voglio che il mio letto si sporchi.» disse il giovane drago e indicò un posto accanto al letto. Il nobile Principe Coniglio alzò lo sguardo e vide che c’era una tinozza piena d’acqua dietro una tenda sottile.

«Ma è troppo piccola!»

Un principe come lui avrebbe mai fatto il bagno in un posto simile, in una tinozza d’acqua…? Come avrebbe potuto lavarsi con gli occhi del drago che lo fissavano?

«Sto aspettando… inizia!!»

«Dragon, mi imbarazza il pensiero che tu possa avvicinarti…»

«Allora dovresti dormire per terra.» disse il giovane drago, interrompendo il Principe Coniglio.

Quando il principe guardò per terra, non poté fare a meno di sentirsi imbarazzato nonostante fossero entrambi uomini.

«Allora, mi farò un bagno.» Il Principe Coniglio si alzò dal morbido letto e camminò dietro la tenda, poi si tolse i vestiti di seta pregiata, non sapendo che la sua ombra era sempre sotto gli occhi del proprietario della caverna.

«Va bene.»

Non appena entrò nella tinozza di legno, vide che era completamente diversa da come se l’aspettava. L’acqua nella botte era così fresca e pulita che avrebbe potuto berla, non era nemmeno un pò sporca.

All’improvviso, la tenda del bagno fu strappata via dal proprietario di un corpo corpulento, anche lui completamente nudo. Il Principe Coniglio sussultò, i suoi occhi rotondi fissarono inconsapevolmente dove si trovava la mascolinità dell’altra persona, prima di deglutire in gola, per placare l’aridità.

La coda posteriore di quel drago era grande e la coda anteriore non era diversa.

«Ho troppo caldo. Vengo a farmi il bagno anch’io.» disse, entrando nella botte di legno, facendo traboccare l’acqua e bagnando il pavimento.

«Non puoi aspettare che io abbia finito prima?» disse il Principe Coniglio.

«Che ne dici di fare il bagno insieme? Non hai mai fatto il bagno con altri uomini?» chiese il giovane drago con una faccia innocente.

Perché ci penso troppo? Perché non dovrei fare un bagno insieme come un giovanotto così? pensò il principe, ma non disse nulla. Da allora, il corpo enorme con scaglie scure aveva attirato la sua attenzione più di una volta.

Inoltre, tutto il suo corpo era caldo.

«Principe lussurioso.» disse il giovane drago, prendendolo in giro poiché mostrava le guance arrossate.

«Non parlarmi così sconsideratamente.»

«Va bene, ma non hai smesso di guardare il mio fratellino… laggiù.» disse il giovane drago, per poi chiedere: «Vorresti prenderlo?»

Il giovane drago si avvicinò al Principe Coniglio e tenne il suo membro gigante davanti a lui.

«Questo è… la gente della Tribù dei Draghi è davvero volgare… Oh, non voglio toccarlo, idiota!»

Il drago uscì dalla tinozza, indossò una veste pulita e si allontanò dalla scena con una fragorosa risata.

Quel bastardo si è preso gioco di me… Io sono un principe, perché devo essere maltrattato da un drago selvaggio e ignorante? Perché? pensò il principe mordendosi le labbra.

Non era una persona sessualmente ignorante, vedeva semplicemente quel drago come un selvaggio. Inoltre, vedendo il suo membro gigante con le vene palpitanti sulla testa rosso cremisi, era rimasto sorpreso.

«Calmati! E fatti abbracciare…» suggerì il giovane drago. Dal momento che il principe non riusciva a dormire e si rigirava da una parte e dall’altra, il giovane drago gli alzo le gambe e sistemò il suo corpo. Il Principe Coniglio cercò di liberarsi più e più volte finché non si addormentò.

**********

Poche ore dopo, il Principe Coniglio si svegliò di nuovo mentre un calore intollerabile scorreva attraverso tutto il suo corpo. Il giovane principe giaceva irrequieto sul letto di piume, una veste oversize indossata sul suo corpo nascondeva le sue natiche bianche e rosa.

«No!» disse la sua rossa bocca sottovoce. Aveva già capito quale fosse quel sintomo: stava andando in calore.

«Che hai? Dormi tranquillo. Ho già visto il tuo fratellino.» Le parole volgari del drago selvaggio risuonarono forte.

Perché devo andare in calore proprio adesso?! gridò il Principe Coniglio nel suo cuore.

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