• Home
  • /
  • Cina
  • /
  • TODAY, I’LL DO MY BEST TO BECOME SWEET FOR YOU – CAPITOLO 3

TODAY, I’LL DO MY BEST TO BECOME SWEET FOR YOU – CAPITOLO 3

Piccola Arancia aveva un tratto iconico: era incredibilmente bravo a chiacchierare all’infinito.

Ogni volta che il pittore usciva a dipingere, l’arancia parlava, parlava e parlava finché il pittore non avrebbe dovuto indossare i tappi per le orecchie.

«Mi senti o no?»

Il pittore rimase in silenzio.

«Puoi dirmi che tipo di tappi per le orecchie indossi?»

All’improvviso, dagli auricolari del pittore risuonò una musica a basso volume. Ah! A quanto pare sono auricolari, non tappi per le orecchie! La piccola arancia aveva una conoscenza limitata del mondo, quindi rimase momentaneamente confuso dalla vista di questi oggetti sconosciuti.

«Signor Pittoreeee….. Sono così annoiatoooo…..»

La triste piccola arancia vagava intorno alla punta del ramo, canticchiando la sua canzone composta personalmente ‘Sour not Sweet, Sour not Sweet’, e suonava così male che l’arancio era vicino a chiudere tutti i suoi sensi e appassire.

Piccola Arancia era molto depresso: «Spero di potermi trasformare presto in un essere umano! È così noioso essere bloccati su questo albero ogni giorno!»

Forse Dio aveva sentito il suo forte desiderio, perché il giorno dopo, quando aprì gli occhi, tutto il suo corpo si sentì improvvisamente gonfio. O per esagerare, se avesse dovuto espellere gas ora, anche avesse avuto un odore acido, quell’aria non avrebbe potuto venire dal suo piccolo corpo paffuto.

Puff——

L’anima di Piccola Arancia lasciò improvvisamente il frutto e si trasformò in un ragazzo di bell’aspetto.

A giudicare dal suo aspetto, avrebbe potuto avere diciassette o diciotto anni.

«Oh mio Dio!»

Anche l’arancio esclamò: «Oh mamma!» Non importa. Non so nemmeno chi sia mia madre.

Ora che Piccola Arancia aveva finalmente i piedi, non aveva bisogno di aspettare tutto il giorno e la notte che il pittore apparisse e dipingesse. Poteva semplicemente entrare in casa per cercare lui stesso il pittore. Poiché il suo corpo era solo etereo, era in grado di passare attraverso i muri e andare alla deriva, sembrando un fantasma piuttosto moderno.

Cominciò a mettere in mostra il suo corpo, e simile a un pappagallo iniziò anche a chiedere ogni giorno: «Signor Pittore, può per favore mangiarmi oggi?»

«…»

«Potrei non avere un sapore dolce, ma non è che io sia troppo acido!»

«…»

«Potrebbe essere che non ti piacciono le arance?»

«…»

«Allora oggi farò del mio meglio per diventare dolce per te!»

Era una determinata arancia di colore verde!

A partire da quel giorno, il pittore dovette alzarsi presto la mattina. Dopo tutto, non poteva più sopportare di  stare sdraiato accanto a Piccola Arancia che si lamentava sempre nelle sue orecchie come un fantasma offeso: «…Per favore mangiami… Per favore mangiami…»

Se il pittore non rispondeva e continuava a dormire, Piccola Arancia cominciava a cantargli brutte canzoni.

Anche il pittore, come l’arancio, era vicino a chiudere tutti i suoi sensi.

A volte, il pittore contattava l’assistente e gli faceva alcune domande.

Ma poi ogni volta che la chiamata finiva, diventava cupo.

Doveva creare un nuovo lavoro, ma non possedeva più la creatività che aveva prima. Ora non era in grado di dipingere nulla di buono.

C’erano alcune vecchie cornici per foto in casa. Le persone in quelle foto era per lo più se stesso da bambino e suo nonno.

Aveva raggiunto la fama in giovane età e si era trasferito in città molto tempo prima.

Aveva vissuto una vita quotidiana frenetica in quella grande città, e aveva rapidamente guadagnato fama e fortuna mentre era lì. Tuttavia, più soldi guadagnava, più la sua felicità si esauriva.

Dopo tutto, stava lentamente perdendo il senso dell’udito e della vista.

Subscribe
Notificami
guest

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Facebook
Twitter
Pinterest



Copy Protected by Chetan's WP-Copyprotect.