THARNTYPE – CAPITOLO 58

La spiacevole confessione

Tharn era in lutto quando suo fratello Thorn entrò nella stanza per raccontargli tutto ciò che aveva scoperto all’incontro con Type.

All’inizio, Tharn era confuso e non capiva quello che ascolta. Subito dopo invece pensò che fosse uno scherzo, ma quando suo fratello confermò con lo sguardo più serio che avesse mai avuto, il motivo per cui Type l’aveva lasciato, Tharn lasciò tutto e corse a scuola in tutta fretta, perché voleva sentire l’intera storia da Type.

Type non lo aveva lasciato perché non era più innamorato, ma aveva intenzione di esporre la persona che lo aveva ferito per tutto questo tempo.

“Lo sto facendo per te.”

A Tharn tornò in mente la frase che Type gli aveva ripetuto più volte prima di uscire definitivamente dal loro appartamento. All’epoca non l’aveva capita, e aveva passato gli ultimi giorni a rifletterci sopra innumerevoli volte.

Quando qualcuno conclude una relazione, lo fa per allontanarsi dall’altro.

Quei pensieri mandarono Tharn in un abisso di dolore… quell’abisso estremo in cui ti ritrovi quando ti rendi conto di amare più di quanto ti aspettassi dalla persona che hai appena perso.

Aveva sempre pensato che a Type la loro relazione importasse meno che a lui, ma in quel momento Tharn era disposto a ricredersi dopo aver sentito il racconto del fratello.

Se qualcuno gli avesse detto che il suo migliore amico aveva fatto tutte quelle cose, non gli avrebbe mai creduto. Lhong era sempre stato un amico competente, un amico che aspettava di essere ascoltato, un amico che avrebbe pensato a Tharn indipendentemente dal fatto che fosse triste o felice. Lhong era l’amico a cui Tharn diceva tutto, il suo migliore amico per quattro lunghi anni.

Una volta poteva, quasi giustamente, pensare che Lhong fosse più importante del suo ragazzo ma dopo che Type era entrato nella sua vita…

Type non avrebbe mai passato il tempo seduto ad aspettare il momento migliore per diffamare il suo amico. Lui non era quel genere di persona, quindi non appena aveva saputo da suo fratello quello che stava progettando di fare Type, ci aveva creduto con tutto il cuore. Tharn si era detto che era così preso da Type che era normale per lui comportarsi come uno stupido, ma non appena era venuto a sapere che Type lo amava ancora, si era mentalmente annotato di correre lui per chiarire le cose.

Se Type voleva una prova delle azioni di Lhong, lui non avrebbe detto una parola per fermarlo. Tharn voleva solo riconciliarsi con Type, voleva che tornasse con lui e che smettesse di abbandonarlo in questo modo.

Il ragazzo dal sangue misto continuò a pensarla così, almeno finché non si sedette accanto a Techno.

Nel momento in cui viene a sapere delle azioni compiute dal suo migliore amico, non riesce a credere al fatto di essere stato completamente tradito da Lhong, e ora è ancora più scioccato dopo aver sentito di come ha ferito Tar.

“Abbiamo incontrato il tuo ex ragazzo un bel po’ di volte,” spiega Techno “ed è per questo che Type vuole aiutarlo a ottenere giustizia. Quel ragazzo ne è stato ovviamente segnato nel profondo, ti ama ancora tanto ma ha paura di affrontarti perché pensa che se tu vedessi quel video lo odieresti.” conclude mentre Tharn inizia a realizzare quanto sia stato stupido.

Non è mai stato ferito da Tar, ma piuttosto da una delle persone più vicino a lui.

Non riguarda solo Tar, ma diverse persone con cui ha avuto una relazione che hanno dovuto lasciarlo a causa delle macchinazioni del suo amico e, più ascolta, meno vuole crederci.

“Puoi crederci o no, ma la persona che ha fatto in modo che Type rompesse con te è questo tuo buon amico.” aggiunge Techno mentre Tharn ascolta febbrile come un pazzo tutto quello che arrivava dal microfono che Type ha addosso.

Ora conosce la verità, ma è una verità che può accettare.

Quando sente il suono del pungo, Tharn non riesce più ad aspettare nell’ombra con Techno, preoccupato per l’uomo che normalmente fa incazzare tutti ma che questa volta rimane buono e si lascia colpire dai pugni di Lhong.

Un ragazzo come Type non si rannicchia e non viene picchiato unilateralmente, chiaramente lo fa apposta.

Type sta facendo questo per me… come ho potuto pensare che non tenesse più a me! 

Con questo pensiero in testa, l’uomo che si sta nascondendo spinge da una parte il suo migliore amico per prendere tra le braccia la persona che ama di più al mondo. Dopo aver controllato le condizioni di Type si rivolge a quello che considerava il suo migliore amico.

“Perché lo hai fatto? Come hai potuto farmi questo?!”

Lhong si copre il naso sanguinante mentre guarda Tharn con sguardo inorridito prima di scuotere la testa e balbettare una risposta.

“Io… non ho fatto… non ho fatto niente…” La sua voce tremolante nega, facendo arrabbiare Tharn che ribatte in modo duro indicando Type con il chiaro intento accusatorio.

“E questo? Stai ancora affermando di non aver fatto niente?”

“Lui… mi ha fatto incazzare, devi credermi Tharn. Ha detto cose cattive su di te, ecco perché ero arrabbiato.” Lhong si sforza di parlare, nonostante il dolore al naso e la voce tremolante ma più parla più Tharn si sente disgustato da lui.

Tharn ha sempre detto a Lhong la verità, ma lui continua ad inventare fatti per ingannarlo.

“Non è perché hai ferito tutti intorno a me?” ribatte Tharn freddamente, cosa che spinge Lhong a scuotere freneticamente la testa.

“Non l’ho fatto, ti fidi di più di lui? Mi conosci da quattro anni e sai che non farei niente di così malvagio.” Lhong lotta ancora per difendersi, cosa che induce Type, che si è appena alzato con l’aiuto di Techno, a rimproverarlo sprezzante.

“Codardo.”

“Stai zitto, tu non centri niente!” Il cantante della band impreca contro Type, facendo sì che Tharn si metta tra i due proteggendo Type e fissando viziosamente Lhong che, sorpreso, abbassa gli occhi per evitare il suo sguardo come se stesse scappando dai suoi errori.

“È vero, questa faccenda non ha niente a che fare con Type. Riguarda me e te… perché non riesco a credere che… ah, tu sia cattivo fino a questo punto!” esplode Tharn con voce pesante, fissando l’altro ragazzo sforzandosi di capire cosa gli stia passando per la testa, ma davanti a sé vede solo una persona intricata sulla soglia del panico.

“Non ho fatto niente.”

“Hai intenzione di mentirmi di nuovo?” Tharn si avvicina e afferra l’altro per il colletto della camicia. Con rabbia gli urla in faccia, e sebbene gli occhi di Lhong luccichino come se fosse sull’orlo del pianto, scuote violentemente la testa continuando a negare.

“Io… l’ho fatto per te, Tharn, l’ho fatto per te…”

“Per me? Hai ferito tutti quelli che mi stanno intorno e mi vieni a dire che lo hai fatto per me?!” Il giovane continua a gridare perché non capisce, dove aveva sbagliato?  

“Non c’è nessuno che sia abbastanza degno di te, Ai’Tharn, no! Ascoltami, non c’è!” Il cantante alza le mani e con grande forza afferra le spalle di Tharn che lo guarda un secondo prima di rispondere.

“Anche se fosse, non sta a te decidere!” gli grida in faccia Tharn, facendo scoppiare a piangere Lhong che scuote la testa negando la sua affermazione.

“Nessuno di loro ti amava davvero Tharn. Ti ricordi il tuo primo ragazzo, quello che teneva un piede in due scarpe? Sono stato io a vederlo e a coglierlo in flagrante, quello era una troia promiscua… nessuno è serio come te! Tu sei una persona sincera, sei il mio migliore amico, e io voglio aiutarti… voglio che tu conosca brave persone, ma no! Nessuno di loro lo è.” Lhong trema come un pazzo mentre riversa tutti i pensieri che ha trattenuto fino ad adesso come un fiume in piena.

“Ti ho aiutato a testarli, per vedere chi era abbastanza degno per starti accanto. Ma non importa con chi tu sia stato, sono tutte persone cattive! Ti vedono come un oggetto… non importa quanto tu sia stato buono con loro, hanno tutti creduto più alle mie parole che alle tue! Visto? Nessuno si fida di te tanto quanto faccio io!”

“Cos’hai fatto?” chiede Tharn incredulo. Lhong per tutta risposta scoppia a ridere e, pronto a chiudere il cerchio, riprende a parlare mostrando finalmente anche dallo sguardo quanto sia perversamente terrificante.

“Tutti… tutti, nessuno escluso, non si sono fidati davvero di te. Dico qualche parolina a caso e loro ci credono, accenno al fatto che hai qualcun altro e loro ci credono… nessuno di loro si è mai fidato di te tranne il sottoscritto… solo io, devo essere io la persona più vicino a te, devo essere io!” farnetica mentre scuote il braccio di Tharn.

“…” Tharn rimane in silenzio.

La persona davanti a lui non è il Lhong che conosceva, l’uomo con gli occhi iniettati di sangue continua a parlare in modo isterico con uno sguardo folle; continuando a ripetere che lui è l’unico che merita di stare al fianco di Tharn.

“Anche se ti amo, dici che sono solo tuo amico. Ti lasci con quelle persone e ancora, quando cerco di dirti che ti amo, dici che sono il tuo migliore amico. Dici di poter stare senza un ragazzo, ma di non poter vivere senza di me come amico. Tieni più a me, vero? E allora cosa vuoi da quelle persone? Perché Tharn, tu provi gli stessi sentimenti che provo io.” Lhong si aggrappa disperatamente a Tharn scuotendolo violentemente, come se fosse la sua ancora di salvezza, come se scuoterlo di qua e di là gli facesse ottenere la risposta che desidera ardentemente: “Si, ho te e questo mi basta.”

Invece di pronunciare quelle parole, Tharn scuote lentamente la testa.

Tharn non ha mai detto che aveva bisogno di lui, era solo grato che Lhong fosse lì per lui ogni volta che toccava il fondo.

Ora Lhong confonde la realtà con la sua immaginazione.

Tharn non lo aveva mai guardato in quel modo, Tharn ha sempre creduto di aver agito come un buon amico e non ha mai mostrato il desiderio di intraprendere una relazione con lui… e per di più, Tharn ora si sente anche in colpa non avendo mai capito come si è sentito Lhong in tutti questi anni.

“Non provo quello che provi tu.”

“Non è vero.”

“È vero. Ti ho sempre visto come un amico, ma è evidente che tu non la pensi allo stesso modo… assolutamente no, perché gli amici non si feriscono così!” Adesso Tharn non vuole più avere il cuore tenero.

Dopo aver perso tante volte, anche se Lhong è sempre stato buono con lui, ha continuato a negare di aver ferito gli altri. Ma più importante…

“Ai’Lhong, l’hai fatto davvero? Hai davvero drogato Tar con un afrodisiaco?”

Sentire questo da Techno è stato così sconvolgente che non vuole credere che sia vero, ecco perché ha posto la domanda a Lhong, lo vuole sentire da lui.

“Non ti ama davvero. Va a letto con qualsiasi uomo, devi vedere quanto è felice quando allarga le gambe per gli altri… sono così disgustato da lui. Fa la puttana e vuole scopare finché il suo intero corpo trema. Penso che se lo sia davvero meritato Tharn, lo vedi? Non ti ama davvero, vuole solo un uomo, uno qualunque… io ho le prove! Te lo faccio vedere… il video di quel ragazzo lascivo…”

Non appena ascolta quello che l’uomo innamorato di lui ha fatto, Tharn chiude gli occhi svogliatamente, stringe i denti e poi si domanda: come ha potuto pensare che fosse un amico? Più Lhong parla di Tar in modo nauseante, più sente la bile risalirgli lo stomaco dal disgusto.

Non è disgusto per Tar ma è disgusto per l’uomo che sta parlando.

Ecco perché Tharn non esita a tirargli un pugno che lo fa cadere a terra nel parcheggio.

“Sono quasi diventato quello che ha ferito di più Tar.” Tharn mormora con un tono che lascia intendere che stia per piangere.

Se Tar non lo avesse incontrato, non si fosse innamorato di lui, non si fosse confidato con lui; Tar sarebbe ancora l’adolescente vivace che era amato da tutti. Invece era stato portato a sperimentare le cose peggiori della vita solo perché l’aveva conosciuto.

“Non sei stato tu, ma questo bastardo.” si intromette Type che afferra Tharn per le spalle e gli parla a bassa voce per confortarlo. Tharn si volta a guardarlo in viso prima di sorridere.

“No, Ai’Tharn, è grande e grosso… non piangere così facilmente, Tar non ti biasima.”

“Ma sono stato io a ferirlo.” replica Tharn senza fiato. Dopo aver saputo quello che è successo, si sente prosciugato.

L’espressione sul viso di Tharn fa sì che Type si avvicini a lui ancora di più per portarsi la testa del suo ragazzo sulla spalla.

“Non biasimarti. Tu non ne sapevi niente, è il tuo amico ad essere stronzo.” Il tocco di Type alleggerisce in qualche modo la pesantezza che aleggia sul cuore di Tharn, ma è comunque ferito violentemente dal fatto di essere la causa del dolore di molte persone.

“Non toccare il corpo di Ai’Tharn!” L’uomo che si copre il naso precedentemente colpito grida con rabbia e il signor Thiwat si volta a guardarlo per rispondere.

“Sei tu quello che non ha il diritto di toccare il corpo di Ai’Tharn.” replica Type con calma, facendo voltare Tharn che guarda il suo ex amico sconsolato.

“Merda Lhong… fino a ieri ti consideravo il mio migliore amico ma ora… anche solo respirare la tua stessa aria mi fa odiare me stesso.”

“Ai’Tharn…” grida incredulo nelle sue orecchie Lhong, ma Tharn continua a parlare comunque.

“Non posso accettarlo. Non sopporto quello che hai fatto… per non parlare degli amici, anche degli estranei. Non riesco a guardarti in faccia, hai ferito tutti quelli intorno a me… non hai ferito solo me ma proprio tutti… io lascio la scuola.”

“Cosa?!”

Non solo Lhong è scioccato, ma anche Type grida meravigliato.

“A cosa stai pensando?!” Type strattona il corpo di Tharn per girarlo verso di sé e lo guarda con uno sguardo stralunato, mentre Tharn gli risponde in tutta serietà.

“Se sono la causa delle cose terribili successe a Tar sono disposto a buttare via qualcosa di importante come la musica per assumermi la responsabilità di ciò che è successo. Io sono il motivo per cui sono successe tutte queste cose orrende… come posso essere egoista e pensare di continuare la mia vita come se non fosse successo niente…”

Proprio mentre pronuncia quelle ultime parole, Type che lo sta ascoltando gli tira uno schiaffo interrompendolo e parlandogli con rabbia.

“Bastardo! Ora non comportarti come se fossi il protagonista maschile di un romanzo, non ne ho bisogno. Invece, ho bisogno che tu tiri fuori il cattivo che c’è in te adesso, perché quello che dovrebbe essere responsabile non sei tu! Quindi quando dici ‘Lascio la scuola’ vuol dire che lasci sul serio anche me? Stronzo!” Type gli ringhia contro facendo voltare tutto il gruppo che ascolta per fissarlo.

“Non voglio lasciarti… per favore, Ai’Type non rompere con me.” Lo sguardo implorante nei occhi di Tharn fa sospirare il signor Thiwat.

“Hai sentito? Quanto ancora hai intenzione di distruggere la vita di Tharn prima di essere soddisfatto? Hai già allontanato le persone che ama, adesso devi prendere anche le cose che ama? Ah, che bastardo!” Dopo la supplica di Tharn, Type si volta per imprecare contro Lhong che sta per crollare come le lacrime dai suoi occhi.

L’uomo che si è appena rimesso in piedi chiede con voce roca: “Tu… non mi consideri più tuo amico?” chiede Lhong e Tharn annuisce senza esitazione e senza nemmeno guardarlo.

Type si chiede se è lo sguardo freddo di Tharn che fa iniziare Lhong a singhiozzare.

“Non devi lasciare la scuola… io… io me ne vado…”

Tharn si volta per guardarlo di nuovo in faccia, quando vede l’uomo che sembra come se avesse perso tutto, piangere a testa bassa.

“Se io… non posso stare con te… tutto quello che non c’è più… cioè, abbandono io la scuola… non rinunciare alla musica… non posso… portarti via la musica…” spiega Lhong con voce tremante mentre alza le mani per asciugarsi il sangue e le lacrime. Type lo osserva, ma non si sente minimamente dispiaciuto per lui rispetto a quello che ha fatto.

“Eh. Sei tu quello che dovrebbe abbandonare, non Tharn!” si intromette Type con il suo carattere forte, ma Lhong ha smesso di discutere con lui. Si limita semplicemente a fissare Tharn e, per la prima volta, pronuncia le parole che si è tenuto dentro per molto tempo.

“Ti amo.”

Tharn però replica con un semplice e conciso: “Ma io non amo te.”

La persona a cui è diretta questa risposta crolla a terra dove, seduto, scoppia in lacrime spingendo Tharn a distogliere lo sguardo.

“Andiamo, non hai bisogno di compatirlo.” Tharn potrebbe ancora affogare nei suoi pensieri, ma la persona decisa alle sue spalle gli dà la forza di andarsene voltando le spalle all’uomo che una volta pensava fosse il suo migliore amico, ma che invece lo ha ferito più di tutti.

Type gli dà il coraggio di andarsene da lì.

“Stai bene?”

“Non… solo chiedendo se stai bene.” Tharn non dice una parola da quando entrano in macchina a quando raggiungono il parcheggio del loro condominio. Si limita a rimanere seduto in silenzio seguendo Type che, preoccupato, inizia a interrogarlo. Tharn si volta a guardarlo e scuote la testa in segno di diniego, sorridendo mestamente.

Questo sguardo spinge Type a dargli uno scappellotto dietro la testa.

“Piantala di pensarci e non farti venire il bruciore di stomaco per questo.” parla Type cercando di convincerlo a fare una faccia feroce o guardarlo freddamente. Ma questa volta Tharn probabilmente non può davvero più sopportarlo, e mentre il suo viso viene delicatamente raccolto e accarezzato dalle mani dell’altro uomo mormora lentamente: “Non lo so… non so che cosa fare.”

“È abbastanza non abbandonare la scuola addossandoti le colpe di qualcun altro.” Type gli risponde in modo tranquillo, anche se in realtà vorrebbe prenderlo a pugni da quando, ancora nel parcheggio, ha parlato di abbandonare la scuola.

Ci vuole molto per pensare a se stessi come il protagonista maschile e, avendo combattuto con le unghie e con i denti contro i suoi genitori fin da bambino per studiare musica, non è giusto che Tharn rinunci a causa di un errore che non ha commesso.

Se hai il coraggio di abbandonare la scuola, dovrò rimproverare i tuoi nonni per questo.

“Ma è colpa mia.”

“Vuoi essere picchiato di nuovo?” Il ragazzo del sud alza minacciosamente il pugno, poi sospira e si avvicina all’uomo seduto in silenzio per spingerlo contro il proprio petto e abbracciarlo.

“Nessuno dà la colpa a te.” mormora Type accarezzandogli la testa in modo rassicurante.

“Ma Tar…”

“Odio il nome di questo ragazzo. Ho fatto tutto questo per te e sono quasi morto, ma tu continui solo a ripete Tar, Tar, Tar… sono stanco di sentire il suo nome.”

“Mi dispiace.” In effetti, Type lo stuzzica solo per cercare di tirarlo su di morale; ma invece ha ottenuto l’effetto contrario con Tharn che è diventato di nuovo quello da incolpare. Quindi Type sospira pesantemente prima di parlare di nuovo.

“Sto scherzando. Ho incontrato quel ragazzo molte volte e credimi… Tar non ti incolpa.”

“Ma è colpa mia se Tar ha…”

“Ti ho raccontato tutto. Lui non ti incolpa, quindi puoi smettere di incolparti da solo.” Type confuta con voce dura. Non è disgustato ma, consapevole del carattere del suo ragazzo, sa che ci avrebbe rimuginato sopra per molto tempo. Sa che non è una questione da poco e che Tharn non potrà dimenticare la cosa dall’oggi al domani.

“In realtà… dovrei scusarmi anche io con te.” continua a parlare Type spingendo il batterista ad alzare la testa per fissarlo.

Questo permette finalmente a Type di guardare attentamente il suo viso e notare varie cose che nella confusione di prima non aveva visto. Ma ora che lo guardava da vicino… gli occhi pronunciati, la folta barba cresciuta sul suo mento in pochi giorni di separazione… tutto questo mostra a Type quanto violentemente abbia ferito Tharn.

Il signore Thiwat si abbassa e prende il suo mento con una mano, mentre con l’altra gli accarezza la guancia.

“Mi dispiace, ho infranto la mia promessa.”

Basta parlare di lasciarci.

Le parole inducono Tharn ad alzare le braccia e avvolgerle intorno alla vita dell’altro chiedendo come un bambino: “Non dirai più niente del genere, vero?”

“Non più. È stata l’ultima volta, e poi sarà per la vita.” Tharn ascolta con una tale perplessità, Type ha levato la maschera che solitamente porta perchè a volte avere una maschera non ci rende felice e non ci rende immuni dai pregiudizi degli altri.

“Non eri l’unico ad essere triste. Anche io lo ero… mentre andavo avanti e seguivo il piano, non pensavo che mi sarei arrabbiato da morire per essere così tanto triste…” Type prende la mano di Tharn e se la porta all’altezza del cuore.

“Anche il mio cuore faceva male.” Type stringe contro di sé la mano di Tharn per fargli sentire il battito del suo cuore, facendogli così sapere che quel cuore è suo. 

“Mi dispiace di aver sentito di doverlo fare in questo modo, ma volevo che tu vedessi tutto chiaramente… volevo che tu sapessi tutto. Ai’No mi aveva detto che avrei potuto lasciare le cose come stavano finchè non mi fidavo di Lhong, ma non potevo sopportarlo, capisci? Non potevo sopportare di vederti continuamente ingannato, e non volevo aspettare il giorno in cui quel demone di Lhong avrebbe trovato la leva giusta per farci lasciare perché, se non poteva colpire me, avrebbe potuto far in modo di metterti contro di me.” Type parlava a raffica esprimendo tutti i suoi pensieri. Non era figo, era impaziente e doveva agire in modo estremo, doveva agire come se non avesse saputo niente e non potesse fare altro.

L’uomo che ha gentilmente colpito Tharn la pensa così.

“Mi hai fatto del male.” Tharn però apre la bocca e parla con enfasi facendo accigliare Type.

“Mi dispiace.”

“Mi hai fatto impazzire.”

“Mi dispiace tanto per questo.”

“Sai quanto la mia famiglia si sia preoccupata per me?”

“Ugh, non mi sto scusando?”

Type riconosce di essere una persona impaziente e che fa tutto di fretta, ma si irrita quando sente Tharn accusarlo più e più volte mentre nonostante tutto continua a prendersi la responsabilità di quello che è successo a Tar lasciando la scuola, manco avesse una pistola puntata alla tempia.

L’uomo che abbassa la testa pensa, guardando l’uomo che ancora non aveva smesso di imporre i suoi errori su di lui.

Anche quando mi sono inginocchiato e ti ho supplicato, mi hai lasciato lo stesso.” 

“Cosa vuoi da me, non ti ho chiesto scusa?”

“Poi ho anche perso una settimana di lezioni e saltato un turno al pub di P’Kong.”

“Oh hehe, mi dispiace per questo sali e scendi!” gli grida addosso Type sentendosi irritato, almeno fino a quando Tharn dice…

“Devi rimediare ai tuoi errori.”

“Ugh, dimmi quello che vuoi che faccia.” Ora dipende da lui cosa fare, per aver esagerato e averlo tenuto segreto e poi anche Type si blocca quando dice…

“Devi tornare a uscire con me e non lasciarmi mai più.”

Questa volta Thiwat guarda con gli occhi spalancati l’altro uomo e poi ritrova lo stesso sguardo che aveva prima… lo sguardo che aveva quando si è inginocchiato per pregarlo di non lasciarlo.

Tharn aveva lo sguardo da cane bastonato… aveva paura.

Ecco perché Type si china e lo abbraccia stretto posandogli un bacio sulla tempia.

“Beh, usciamo Tharn, usciamo e stiamo insieme finché non moriremo.” L’uomo che pronuncia queste parole può essere stato un po’ brusco, ma è sinceramente coinvolto e desidera davvero stare insieme a lui per tutta la vita.

Ormai non si tratta più di uscire con un ragazzo… Type ha capito che frequenta Tharn perché è Tharn, non perché è gay, o un ragazzo, o una ragazza, o un alieno.

Type lo ama perché è lui, non perché è un ragazzo o una ragazza.

Puoi vedere qualcosa di più ampio se lasci perdere la questione di genere.

Le parole che Tharn gli disse quando erano in lotta aperta i primi tempi sono incise nel profondo del suo cuore, e quell’incidente ha davvero fatto aprire gli occhi a Type.

Quello che è successo questa volta è qualcosa di davvero incasinato, ma Type è stato disposto a saltarci dentro e risolvere la situazione da solo. In più è solo gay, gay e ancora gay, tanto che Type ha capito che l’amore prescinde il genere di una persona, che non dovrebbe soffermarsi sul genere di qualcuno se quest’ultimo ottiene quello che vuole, e se questo lo avrebbe fatto rompere con Tharn… beh, non l’avrebbe mai fatto.

“Quando l’altro giorno ti ho detto che non volevo che la cosa diventasse più profonda di così, non volevo dire che un giorno ti avrei lasciato, ero solo preoccupato di essere troppo innamorato di te per seguire il piano che avevo progettato…”

“Che cosa?”

Improvvisamente, Tharn si alza in piedi e lo interrompe, facendo sì che l’altro uomo lo guardi prima stanito.

“Cosa stai facendo… ah! Ti sto dicendo che tutta la faccenda del ‘lasciami andare’ non era la verità…”

“No, no, proprio ora… ah! Hai detto quelle parole, hai detto di amarmi.” Tharn urla come se fosse successo qualcosa di grosso a cui non riesce a credere. E il modo in cui ha reagito alle parole che ha detto accidentalmente spinge Type a chiedere sommesso: “Non ho mai detto di amarti?”

“Da… no.” La sua voce tremante provoca a Type un’enorme risata e, anche se le ferite gli bruciano come fossero l’inferno, non riesce a smettere.

“L’ho già detto prima.”

“No, mai. Io non l’ho mai sentito.”

Sarebbe sorpreso se sentisse che gliel’ha detto mentre dormiva, ma Type vuole che Tharn sappia che è capace di simili sciocchezze.

“Te l’ho detto, è solo che non ascolti.” Type alza le spalle con nonchalance e Tharn stringe la presa su di lui.

“Dillo di nuovo! Dimmelo di nuovo!” In realtà, Type sta per rifiutare perché dirgli ‘ti amo’ è così importante? Ma vedendo quegli occhi spalancati pieni di suppliche, non riesce a resistere non essendo un pezzo di ghiaccio come tempo fa, quindi si ammorbidisce e… sente il cuore diventare tenero.

È importante far comprendere questa affermazione.

“Allora ascoltami, lo dirò solo una volta.”

Lo sguardo attento del suo ascoltatore provoca un enorme sorriso sul volto di Type che non si preoccupa più della bocca dolorante, vuole solo ridere. Poi si avvicina fino a toccare la fronte dell’altro con la sua, prima di parlare in modo chiaro e semplice.

“Ti amo… Ai’Hiaa Tharn!”

Non è propriamente nello stile di Type dirlo in modo appropriato, insultarlo un po’ mentre dichiara il suo amore è più nel suo stile. Ma la sua dichiarazione crea un bellissimo sorriso su quel volto indifeso, e poi Tharn lo abbraccia stretto prima di rispondere: “Ti amo anch’io, più di tutto.”

“Prova a non amarmi dato che ho fatto tutto questo per te per…” Type interrompe le sue parole per calmare il giovane batterista quando lo sente piangere.

Tharn piange senza parole, le spalle tremanti al ritmo dei singhiozzi provocati dalle lacrime, tanto che Type gli accompagna delicatamente la testa contro la sua spalla per abbracciarlo più stretto. Sente la paura che ha provato per tutta la settimana scivolare via e, nonostante anche i suoi occhi brucino, Type trattiene le lacrime mentre nel suo cuore pensa.

Piangi così tanto, dobbiamo andare a letto per cambiare la situazione, Tharn.

Anche se Type pensa questo, in qualche modo è ossessionato dal volto vulnerabile che gli sta mostrando Tharn… quel lato vulnerabile che lui è l’unico a poter vedere.

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