THARNTYPE: 7YOL – CAPITOLO 21

Un po’ di felicità

“P’Tharn non dimenticare le cose che ha preparato la mamma ieri.”

“Le ho messe nel borsone.”

“A che ora pensi di arrivare?”

“Se riesco a prendere il traghetto delle 10:00 dovrei essere là per mezzogiorno.”

“Questo significa che non arriverete in tempo per pranzare con i monaci?”

“Non credo faremo in tempo.”

“Ti preparo qualcosa di veloce?”

“Meglio di no. Proverò ad andare a trovarlo domattina. Sarà meglio che vada a prepararmi.”

Sabato mattina, Tharn si sveglia presto perché deve sistemare ancora alcune cose per prepararsi alla partenza e sua sorella è lì per accertarsi che suo fratello non dimentichi niente. Tharn ha dovuto lavorare per tutta la settimana e non è riuscito a preparare nulla. Così decide di comprare le ultime cose da portare a Surat Thani venerdì sera e di rimanere a dormire a casa dei suoi. È la seconda settimana che si organizza in questo modo.

 “Tharn il taxi è arrivato!”

“Grazie mamma. Io vado!”

“P’Tharn fa buon viaggio e dì a P’Type che mi manca tanto.”

“Dovresti chiamarlo Monaco.”

“Ehi non sono abituata a chiamarlo così Phii.”

Tharn non può fare a meno di ridere quando sua sorella chiama il suo fidanzato ‘monaco’, di fatto non può biasimarla, non hanno mai frequentato il tempio per cui non hanno familiarità né con i nuovi nomi né con i loro usi e costumi. Lui stesso fa fatica ad adeguarsi a questa nuova realtà.

Type gli ha detto che non c’è bisogno di andare a fargli visita ogni settimana, ma Tharn vuole tenere fede alla sua promessa anche se questo significa sacrificare i suoi giorni liberi. Ogni sabato prende il primo volo mattutino per poi rientrare la domenica pomeriggio.

Tharn non ha mai immaginato di potersi innamorare così tanto di qualcuno, delle volte si sente perfino sopraffatto dai suoi stessi sentimenti.

Tharn salta in macchina mentre da dietro sua sorella esclama “Mamma guardalo, Tharn ogni sabato è più felice che mai.”

“Perché è davvero felice.”

Nonostante le dure giornate di lavoro, al sabato, il volto di Tharn risplende ogni volta di una nuova luce. È quasi impossibile non accorgersi di quanto sia felice all’idea di rivedere il suo Type.

Cinque giorni di lavoro sono molto pesanti, ma tutta la sua stanchezza svanisce quando vede la sua dolce metà nel fine settimana. Nonostante il fatto che Type sia diventato un monaco e che non possano né toccarsi né baciarsi.

“Mamma non hai l’impressione che più tempo passi più Tharn ami Type al punto da non poter più fare a meno di lui?”

Le parole di Thanya fanno ridere dolcemente sua madre intenta a prepararle la colazione: “Stanno insieme da così tanto tempo, non è più solo l’amore.”

“Che vuoi dire?” Thanya inclina la testa con aria interrogativa.

“Esiste qualcosa più forte dell’amore, ci sono legami che non possono essere spezzati, questo è il vero amore… Tharn e Type potrebbero aver capito che tra loro c’è molto di più del semplice affetto o dell’amore. Il legame che c’è tra loro, è un qualcosa che nemmeno una coppia eterosessuale può raggiungere. Questa è quello che li rende così legati l’uno all’altro.”

“Loro però, litigano spesso.”

“Ma poi tornano insieme ancora più innamorati.”

La madre di Tharn porge la colazione a sua figlia mentre Thanya portando le mani sotto il mento si domanda “Come può l’amore essere così sfuggente?”

“L’amore è così per gli adulti e, a giudicare da come tuo fratello Thorn si preoccupa per te, passeranno almeno dieci anni prima che tu possa vivere qualcosa del genere.” 

Ascoltando le parole di sua madre, Thanya si sente ancor più depressa; unisce le mani e prega verso il cielo. “Vi prego dei del cielo,  vi prego. Fate sì che P’Thorn abbia presto una figlia così lui vada avanti e mi lasci in pace. Anche io voglio un amore come quello tra Tharn e Type… no voglio un amore che mi tolga il respiro come a Tharn!”

La mamma di Thanya non può fare a meno di ascoltare i pensieri deliranti di sua figlia. Anche lei spera che sua figlia possa essere felice come suo fratello; sebbene suo figlio non si sia innamorato di una donna come la società vorrebbe, pochi anni sono bastati a dimostrare che anche se si è innamorato di un uomo, lui non è meno felice di una persona eterosessuale. 

Suo figlio è talmente felice che tutti intorno a lui sono gelosi!

Ci è voluta quasi mezza giornata per andare da casa all’aeroporto, attendere il volo per Surat Thani e poi prendere il traghetto per l’isola di Pang’an. Tharn però, appena atterrato, non è andato a casa del suo ragazzo per posare i bagagli.

La gente potrebbe pensare che lui sia pazzo a fare tutto questo. In fondo è solo un mese, e sarebbe passato nel tempo di un respiro. Perché non aspetta a Bangkok finchè il suo fidanzato non torna ad una vita normale ed allora potrà andare a riprenderselo? Solo quello non è già una prova della sua dedizione? Perché deve attraversare tutto questo? 

Tharn non lo fa per impressionare o dimostrare la sua lealtà. Lui lo fa perchè vuole farlo.

Non si tratta della felicità di qualcun altro, ma della sua. 

La sua felicità al momento sta indossando gli abiti da monaco, si è rasato il capo, è stato ordinato e, anche se per Tharn è inappropriato venirlo a trovare sempre nello stesso giorno; finché può vedere il suo sorriso, il suo volto, i suoi occhi e può vedere che l’altro è sano e salvo… anche se ha sprecato così tanto tempo per il viaggio, lui è felice.

Tharn ammette di non aver mai fatto elemosine o offerte ai monaci in passato, ma la scorsa settimana è stato così impacciato che una delle signore, andata al tempio per compiere le proprie preghiere, non riuscendo più a sopportarlo, gli ha insegnato come fare le proprie offerte.

In questo momento, il giovane è in ginocchio mentre porge il cibo con cui omaggiare il monaco.

Questa volta è stato molto più capace della prima. “Sembra che abbia preso familiarità con le tradizioni.” dice Type.

“No Monaco, ci sono ancora molte cose che non capisco.”

“Per il benefattore questo è più che sufficiente.”

Tharn sorride, non si è ancora abituato al nuovo titolo di Type e gli sembra innaturale, probabilmente perché si è fatto monaco solo da un paio di settimane o perché l’aspetto duro e freddo di Type si è addolcito.

“Come stai?”

“Bene, mi sto impegnando. All’inizio ho avuto problemi ad alzarmi presto, ma ora ci sono abituato… Perché stai sorridendo?”

“Nulla per cui sorridere Monaco.”

Tharn non sta ridendo per i modi estremamente gentili di Type, ma sta ridendo al pensiero di qualcuno incapace di alzarsi nei fine settimana per via del sonno, anche se di solito Type si svegliava prima di lui nei suoi giorni liberi. Lui non riusciva a svegliarsi affatto e delle volte veniva buttato giù dal letto quando accadeva.

A giudicare dall’espressione sul viso di Type, Tharn intuisce che l’altro uomo si sta ancora chiedendo perché lui sta ridendo.

“Come stanno i tuoi genitori?” chiede Type cambiando argomento.

Tharn, ovviamente, è felice di cambiare argomento perché anche se lui si è rasato la testa ed è diventato monaco, la sua personalità non è cambiata e per questo parlano ancora di cose comuni.

“Mamma e papà stanno bene, mi chiedono sempre di te e di come te la passi. Thorn è molto occupato e Thanya ha firmato da poco un contratto per una nuova campagna pubblicitaria, sta studiando e lavorando contemporaneamente. Essendo molto occupata ho chiesto alla cameriera di pulire casa durante la settimana quando ho del tempo libero.”

A causa dello sguardo perplesso di Type, Tharn continua a spiegare “Vengo qui nei miei giorni liberi, quindi non ho tempo per pulire. Ultimamente ho avuto bisogno dell’aiuto della mia famiglia.”

“Non devi venire ogni settimana.” Type lo interrompe con uno sguardo di disappunto sul volto.

“Non provare a fermarmi, voglio venire, lasciamelo fare.” Tharn diventa incredibilmente serio.

Type sospira imbarazzato. “Ahimè! Hai lasciato il mio cuore turbato.”

Tharn si limita a sorridere per poi cambiare di nuovo argomento.

Sebbene voglia continuare a prenderlo in giro, questo per non è il momento giusto per farlo.

************

“Dato che verrai ogni settimana, inizierò a prendere nota del denaro che sto perdendo.”

“Ma se Tharn dorme nella stanza di Type, in quale camera vuoi che vada a dormire?”

“Beh, tu sei sempre dalla sua parte ovviamente.”

Tharn pensava che il padre del suo ragazzo si fosse ammorbidito nei suoi confronti, invece continua ad avere un’espressione triste ogni volta che Tharn arriva lì, specialmente da quando il piede del padre di Type è guarito e ha ripreso a lavorare autonomamente. A Tharn sembra anche più spaventoso del solito, ma in realtà non lo è. Non è più spaventato ora… più che l’altro si è abituato.

All’inizio era un pochino terrorizzato da lui, ma col passare del tempo ha imparato a gestirlo inoltre…

“Ti ho visto seduto qui dalle 12, in attesa che Tharn arrivasse… che vecchio testardo.” La madre di Type lo coglie in flagrante. Il volto il vecchio diventa feroce, ma continua a rifiutarsi di ammettere la verità. 

“Che esagerata che sei, avevo solo paura che potesse perdersi o cadere dalla barca e morire. Pensa a come si sentirebbe Type se tutto questo dovesse accadere!”

“Grazie papà per preoccuparti per me.”

“Chi se ne frega di te?” sbraita l’altro uomo.

Tharn non riesce a smettere di ridere. “Oh giusto, Thanya ha mandato questo dolce per te.”

L’idea che gli ha dato Type prima della sua vestizione si è rivelata molto utile.

Tharn ride forte al ricordo mentre vede il padre del suo ragazzo rabbrividire per un momento prima di correre verso la borsa nella mano di Tharn. L’uomo sembra essere molto affezionato alla sua graziosa sorellina.

“Ma guardatelo, non sto esagerando, il vecchio dice a tutti che conosce Thanya. Sfoggia un sorriso smagliante dicendo che è una brava attrice, che ha una bella personalità e che è carina, ormai lo sanno tutti nel villaggio e se la ridono di gusto, pensando a quanto volesse una nuora e di come l’abbia ottenuta.”

Tharn recepisce il messaggio e conferma immediatamente: “Sì sì, quando eravamo bambini tutti dicevano che io e Thanya eravamo due gocce d’acqua.”

“Forse quando eravate piccoli vi assomigliavate, ma guardati adesso, io non vedo alcuna somiglianza! Dov’è il dolce di cui parlavi? Dammelo. Ora vai a farti anche tu un bagno e poi vieni a mangiare.”

Il vecchio testardo cambia di nuovo argomento, Tharn non vuole stuzzicarlo ulteriormente dunque si china per prendere il dolce e lo porge al padre di Type per poi andare nella stanza a lui tanto cara.

Ancora una volta questa è diventata la sua seconda casa… forse si sente un po’ come si era sentito Type lì.

“Altre due settimane.” Tharn mormora tra sé, sdraiato di schiena sul letto mentre fissa il soffitto tendendo una mano per afferrarlo.

“Sono solo due settimane.”

Tharn non sa ancora cosa accadrà quando, dopo l’ordinazione, incontrerà per la prima volta Type, probabilmente lo stringerà forte a sé.

“Sono di rientro a Bangkok.”

“Viaggia con prudenza.”

“Bene! Devi prenderti buona cura di te.”

***********

Domenica, prima che se ne renda conto, è già mezzogiorno e Tharn va a salutare Type. È lì in piedi e gli sorride, ma vorrebbe abbracciarlo, toccarlo, vorrebbe sentire il calore del suo corpo, ma tutto quello che può fare è unire le mani e salutarlo. 

“Anche tu devi prenderti cura di te. Invece di mangiare il cibo spazzatura dei fast food che non sono per nulla nutrienti.”

“Aspetterò che torni e che tu ti prenda cura di me.”

“Tharn!”

Tharn non riesce a trattenere quelle parole e Type lo rimprovera.

“Mi dispiace. Adesso vado. Temo di poter fare qualcosa di inappropriato se resto ancora qui.” Tharn non vuole andare via, ma ha un aereo da prendere e se rimane lì rischia di perderlo. Sa già che sentirà la sua mancanza causata dalla differenza dalle loro posizioni sociali, uno è un monaco e l’altro un semplice civile.

“Ci vediamo la settimana prossima.”

“Dei del cielo! Sono troppo pigro per rimproverarti. Torna a casa e sii prudente.”

Tharn  gli sorride prima di salire in macchina con il padre di Type che lo accompagna al molo a prendere il traghetto.

Il padre testardo di Type gli chiede: “Pensi di tornare la prossima settimana? In tal caso posso venire a prenderti, ma non ti ci abituare lo faccio solo per Type.”

“Grazie papà, ti chiamo per darti conferma.” Tharn sorride mentre già inizia a contare i giorni che mancano al suo ritorno.

Appena sale a bordo della barca, con la brezza marina che gli accarezza il viso, guarda l’isola diventare sempre più piccola. Tharn sussurra a se stesso: “Ci vediamo tra una settimana.”

“Di che stai parlando Yankee! Sei venuto ogni weekend per vedere Type… Osp, il Monaco Type? Seriamente?”

“Sono ormai tre settimane che lo faccio.”

“Accidenti! Sei stato bravo Tharn.”

Oggi siamo solo a metà settimana, e Tharn è a casa in attesa dell’arrivo di un amico di Type, Techno, e del suo ragazzo, che gli consegnano alcune cose che lui porterà a Type.

In realtà Techno è qui per restituire degli oggetti, e nel frattempo ha comprato il cappello da mandare a Type… è una lunga storia.

Techno avrebbe voluto partecipare alla cerimonia della rasatura di Type, ma era stato troppo impegnato con il lavoro dopo essersi assentato per una lunga vacanza, così non vedeva Type da allora. 

“Qual è il problema Noh. Se tu dovessi diventare monaco, io verrei a trovarti tutti i giorni.” 

Tharn mostra tutta la sua frustrazione per la sfrontatezza di Kengkla. Lui avrebbe fatto certamente di tutto per attirare l’attenzione di Noh.

“Oh, ma non dovrai venirmi a trovare ogni singolo giorno perché sono già stato ordinato monaco durante le vacanze estive del secondo anno. Non te l’ha detto mio fratello?” Quando Techno racconta questo, Kengkla rimane pietrificato per un attimo per poi affermare: “Hey, non lo sapevo.”

“Ero solo un noviziato quando mia nonna morì, così mi sono recato lì per pregare per lei.  All’epoca non ti conoscevo nemmeno, ero al secondo anno.”

Tharn vede Kengkla incupirsi, proprio come gli ha sempre raccontato Type. Kla ha sempre pensato di sapere tutto di Techno, di conoscerlo dalla testa ai piedi, ma ha appena scoperto qualcosa di nuovo, mentre Noh si volta continuando a parlare come non fosse successo nulla con il suo amico.

“Allora, vai a prendere tu Type la prossima settimana?”

“Non lo so, non sono molto pratico di queste cose. Mia mamma mi ha detto che devo consultare il calendario giallo come segno di buon auspicio. Forse il suo ritorno slitta di una settimana.” 

All’inizio era stato molto indisposto nel sentire la novità, ma non voleva fare arrabbiare Type, quindi ha sorriso dicendo che andava bene, deve solo aspettare un’altra settimana.

“Come pensi di cavartela?” Kengkla chiede improvvisamente.

“Perché non dovrei cavarmela?” replica Tharn.

Kla sbuffa pesantemente mettendo un braccio sulle spalle del suo ragazzo prima di parlare: “Stavo solo pensando… se fossi costretto a stare lontano da P’Noh per così tanto tempo… lo avrei già rapito!”

Techno dà un forte schiaffo in testa al suo fidanzato mentre inveisce. 

“Colpevole vostro onore.”

Il piccolo lupo sbatte le palpebre innocentemente mentre si passa una mano sulla testa appena colpita per poi abbassarla e dire in tono triste: “Ti amo così tanto. È sbagliato?”

Se Type fosse stato lì e lo avesse sentito pronunciare quelle parole… sarebbe scoppiato a ridere. Probabilmente avrebbe alzato gli occhi al cielo. Tharn scuote la testa poi sospira sentendosi dispiaciuto per il suo amico.

“Hey! Non ti ho detto nulla. Non ti emozionare troppo Kla.”

Techno sta viziando un po’ troppo il suo maritino!

“Hey! Noh! Farò in modo che tu riceva una bella strigliata da Type quando torna.” aggiunge Tharn.

Kla risponde di getto: “Lascia che rimanga un monaco per il resto della sua vita così la smetterà di perseguitarci.”

Tharn capisce che Kla sta scherzando, ma il solo pensiero che Type possa rimanere un monaco a vita… anche se ha detto che lo avrebbe aspettato per sempre in un istante Tharn si rattrista. 

Noh si accorge dell’espressione sul viso di Tharn, così schiaffeggia quel moccioso del suo ragazzo e cambia rapidamente argomento: “Tharn hai sentito la novità riguarda Fiat? Sai che Type si è occupato di lui?”

“Lo so.” Tharn annuisce.

“Ah si? Ti ha detto tutto? Comunque anche se all’inizio non mi è piaciuto come si è comportato, ora mi dispiace per lui. Kengkla sta ancora tenendo d’occhio il ragazzino e ho sentito che è stato minacciato di morte dai suoi amici. Non ci sarebbe nulla di male se i suoi amici fossero arrabbiati con lui e lo ignorassero, ma da quello che ho capito il ragazzo viene proprio bullizzato.”

Techno lo dice con uno sguardo spaventato, pensando a se stesso e a quanto sarebbe orribile se anche lui un giorno incontrasse una tale feccia. 

“Penso che se lo meriti, chi gli ha detto di mettere le mani su qualcuno già sposato? Ha messo nei guai anche me.” Tharn non ha idea di cosa stia succedendo tra di loro, ma dall’espressione di Kengkla, sembra che anche lui sia arrabbiato con Fiat.

“E non è colpa sua ma è successo perché sei un rompicoglioni! Comunque Tharn, cosa ne pensi?”

Tharn si limita a ridere e a dire “Non ne ho idea, so solo che se prova ancora creare scompiglio tra noi… non lo tollererò.” 

“…”

Forse è a causa della cupa espressione di odio sul volto di Tharn, talmente evidente, che Noh e Kla si zittiscono all’istante. Tharn deve cambiare argomento per alleggerire l’atmosfera. 

“Come credi che dovrei salutarlo a suo ritorno?”

“Novantanove rose ed una cena a lume di candela al ristorante con vista panoramica, così tu sarai lì con lui e non ci darà più fastidio!”

“Kla queste cose piacciono a te, ma non a Type. Se Tharn facesse una cosa del genere, Type i fiori glieli tirerebbe in faccia.”

Sia Tharn che Techno conoscono bene Type. Tharn non può fare a meno di sorridere alle parole di Techno e finalmente si rilassa… Solo un’altra settimana lontano da lui.

È solo una questione di tempo e lui tornerà da me.

***********

“Tharn vieni a cena con noi stasera?”

“Oggi sono impegnato.”

“Aw, sì ce ne siamo accorti che sei stato abbastanza occupato di recente, hai un appuntamento?”

“Ecco, è un giorno importante. Vado adesso.”

È venerdì pomeriggio, non appena scatta l’orario di chiusura, Tharn saluta tutti i suoi colleghi che però lo invitano ad unirsi a loro per cena. Ma lui deve scappare a casa per fare i bagagli e prendere un volo per il sud… questa è la quarta settimana che si reca là.

Tharn sta chiamando a casa sua: “Mamma hai preso le cose che ti avevo chiesto di comprare?”

[Ho preso tutto. Acqua, cibo, effetti personali e della frutta fresca. Comunque Type non dovrebbe tornare dal tempio?]

“Non ne sono sicuro. Meglio essere preparati nel caso decida di posticipare il suo rientro di un’altra settimana.”

[Non credo sia necessario prepararsi.]

La mamma di Tharn, come molti, crede che da quando Type si è monacato, Tharn esageri, in realtà non crede che ci sia bisogno di preparare così tante cose. Ma Tharn vuole farlo, anche se forse non è necessario, infondo può sempre utilizzarlo per ricevere dei meriti.

[Tharn torni prima al tuo appartamento per prendere il borsone, vero?]

“Sì, vado a farmi una doccia.” Tharn le risponde guardando la strada davanti a sé. È rimasto bloccato nel traffico per un po’, quindi arriverà tardi a casa dei suoi.

“Mamma non mi aspettate per cena, arriverò tardi stasera.”

[D’accordo, non ti aspetteremo allora.]

Tharn non sa se sia solo una sensazione, ma pensa che sua madre sia un tantino su di giri.

“Forse sto esagerando.” borbotta Tharn mentre posa il telefono sul sedile del passeggero. Dopo aver riportato entrambe le mani sul volante, ripassa mentalmente le cose da fare, il cibo da portare ai monaci, i vestiti da indossare per incontrare Type.

Tharn sta ancora riflettendo mentre parcheggia sotto l’appartamento.

Come ha fatto per settimane, Tharn chiude l’auto e prende tutte le sue cose prima di salire nell’ascensore, andare al piano superiore e tornare nell’appartamento dove entrambi vivono, aprendo la porta con l’unica mano libera. La casa dovrebbe essere al buio, come ogni giorni in cui è rientrato nell’ultimo mese, ma nota qualcosa di strano.

“Ho dimenticato di spegnere le luci?’”

Le luci del salotto illuminano tutto l’appartamento e Tharn aggrotta le sopracciglia. 

“Probabilmente la domestica le avrà dimenticate accese.”

La casa è talmente ordinata e pulita che Tharn pensa che sua madre abbia mandato una domestica per mantenerla in ordine, proprio come ha fatto molte volte in passato. Tharn entra in casa e posa i pacchi sul tavolino da caffè quando improvvisamente sente un profumino provenire dalla cucina e meccanicamente lo segue.

La pentola è sul fornello mentre sul bancone vetrato c’è un assortimento di frutti di mare, gamberi, calamari e pesce sbollentato, tutti disposti ordinatamente in ciotole di plastica. 

Il profumo della zuppa investe le sue narici, ma a stupirlo non è l’aroma del cibo, ma l’aspetto familiare che ha per lui quel piatto, come se già l’avesse visto in passato. 

All’improvviso sente il suono della porta della camera da letto aprirsi. Tharn si gira a guardare, sgranando gli occhi ed istintivamente si appoggia al bancone della cucina per sostenersi mentre osserva la porta muoversi.  

“Oh, sei tornato.”

“!!!” 

Tharn è senza parole, se ne sta lì impalato a fissare l’uomo appoggiato sulla soglia della porta…Type.

L’uomo davanti a lui non indossa più la tunica gialla da monaco, ma dei pantaloncini e una maglietta. Type sembra un po’ a disagio, forse a causa del suo aspetto attuale. I suoi bellissimi capelli, una volta scuri, sono spariti e adesso sul cuoio capelluto è visibile solo una corta barba ispida. È imbarazzato, ma è sicuramente l’uomo che ama.

“Perché…?”Tharn riesce a dire solo questo, lasciando la frase a metà.

“Oh, forse ti riferisci alla cerimonia? Il monaco ha detto che i giorni favorevoli erano uno due giorni fa e poi e l’altro alla fine mese. Così ho deciso di andarmene due giorni fa. Non sono stato monaco neanche per un mese intero, soltanto per 26 giorni… ho resistito solo per 26 giorni.”

“Perché non me lo hai detto?”

“Non ho avuto il tempo di dirtelo. Il monaco mi ha chiesto se volevo andarmene, gli ho detto di sì e ho lasciato il tempio. Sono stato dai miei per un giorno e sono tornato subito qui da te. La smetti di guardarmi in quel modo? Sono troppo strano? I miei capelli, lo so…” dice Type strofinandosi la testa e guardando altrove; neanche lui si è abituato a questo look.

Type continua “Volevo chiamarti quando sono tornato, ma prima ho chiamato le nostre madri, non volevo che tu prendessi altre cose per me. Loro mi hanno suggerito di farti una sorpresa.”

Prima che Type potesse finire la frase, Tharn si precipita verso di lui, lo abbraccia forte assaporando il calore del suo corpo. Type si irrigidisce un attimo, ma poi ricambia anche lui l’abbraccio.

“Sei tornato. Sei davvero tornato!”

“Certo. Sono tornato. Chi credi che io sia?” 

Per quanto il tono di Type suoni scortese, Tharn non è arrabbiato, perché questo è il Type che conosce.

Durante il periodo in monastero di Type, Tharn si è sentito a disagio non sapendo come rivolgersi a Type, ma in questo momento gli sembra davvero reale.

Type gli accarezza la schiena e gli sussurra all’orecchio: “Grazie per avermi aspettato…”

Tharn non gli risponde, si limita a tenerlo stretto fra le sue braccia. Lo stringe forte, sempre più forte.

Sei davvero tornato da me! 

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